c.m.g
01-07-2008, 07:39
lunedì 30 giugno 2008
Roma - No, a molti svedesi proprio non va giù che il proprio paese si sia dotato della cosiddetta Legge Orwell (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2327773), una disposizione che in termini di monitoraggio e controllo della vita dei cittadini dentro e fuori dalla rete è pari soltanto alle più stringenti misure antiterrorismo adottate negli Stati Uniti. È di queste ore la notizia di una massiccia mobilitazione online.
In particolare, sarebbero state spedite (http://news.yahoo.com/s/ap/20080630/ap_on_hi_te/sweden_e_mail_spying) più di un milione di email ai rappresentanti dei cittadini in Parlamento.
Secondo i militanti che stanno organizzando le proteste, la nuova legge mette a rischio le libertà civili e distrugge la privacy. A collaborare alla mobilitazione sono anche alcuni organi di stampa, come l'Expressen, pubblicazione di centro destra che ha tentato di aizzare il fuoco delle proteste e che ha posto online un form (http://www.expressen.se/nyheter/fra-lagen/1.1214535) per dichiarare rapidamente il proprio dissenso a chi siede nella stanza dei bottoni.
Come noto, la legge, già osteggiata (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2329712) da Pirate Bay, consente alle forze di sicurezza di intercettare (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2323611) e analizzare qualsiasi trasmissione telefonica o telematica da e per la Svezia, cosa che accadrà a partire dal prossimo gennaio. La ragione di cotanto provvedimento è la sempreverde guerra al terrorismo.
Fonte: Punto Informatico - brevi (http://punto-informatico.it/2338098/PI/ART/Mailbombing-contro-l-Echelon-svedese/p.aspx)
Roma - No, a molti svedesi proprio non va giù che il proprio paese si sia dotato della cosiddetta Legge Orwell (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2327773), una disposizione che in termini di monitoraggio e controllo della vita dei cittadini dentro e fuori dalla rete è pari soltanto alle più stringenti misure antiterrorismo adottate negli Stati Uniti. È di queste ore la notizia di una massiccia mobilitazione online.
In particolare, sarebbero state spedite (http://news.yahoo.com/s/ap/20080630/ap_on_hi_te/sweden_e_mail_spying) più di un milione di email ai rappresentanti dei cittadini in Parlamento.
Secondo i militanti che stanno organizzando le proteste, la nuova legge mette a rischio le libertà civili e distrugge la privacy. A collaborare alla mobilitazione sono anche alcuni organi di stampa, come l'Expressen, pubblicazione di centro destra che ha tentato di aizzare il fuoco delle proteste e che ha posto online un form (http://www.expressen.se/nyheter/fra-lagen/1.1214535) per dichiarare rapidamente il proprio dissenso a chi siede nella stanza dei bottoni.
Come noto, la legge, già osteggiata (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2329712) da Pirate Bay, consente alle forze di sicurezza di intercettare (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2323611) e analizzare qualsiasi trasmissione telefonica o telematica da e per la Svezia, cosa che accadrà a partire dal prossimo gennaio. La ragione di cotanto provvedimento è la sempreverde guerra al terrorismo.
Fonte: Punto Informatico - brevi (http://punto-informatico.it/2338098/PI/ART/Mailbombing-contro-l-Echelon-svedese/p.aspx)