Kta
30-06-2008, 16:48
Ragazzi essendo uno studente di lingue orientali questa notizia mi riguarda in maniera maggiore rispetto a voi, ma credo che vi possa interessare anche a voi.
Signor Presidente,
recentemente è passato al Consiglio dei Ministri un decreto che prevede la possibile chiusura dell'Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).
La comunità scientifica internazionale è estremamente preoccupata da questa eventualità,
che preannuncia l'interruzione della straordinaria tradizione di studi Orientali e Africani rappresentati dall'IsIAO,
il successore dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) e dell'Istituto Italo-Africano (IIA).
Come può la cultura italiana permettersi di abbandonare tale preziosa eredità,
continuata e fatta rivivere dall'attuale missione dell'IsIAO in tutti i campi in cui è stato attivo per più di 100 anni - dall'archeologia al restauro di patrimoni dell'umanità (Afghanistan,
Cina, Egitto, Eritrea, Etiopia, Giordania, Indonesia, Iraq, Iran, Kazakhstan, Mali, Nepal, Oman, Pakistan, Sudan, Tadjikistan, Thailandia, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan,
Vietnam, Yemen), dalla ricerca scientifica sulla storia, le lingue e le civiltà dei paesi dell'Asia e dell'Africa fino alla ricca e florida attività editoriale (East and West, Africa,
«Serie Orientale Roma», «Reports and Memoirs», «Restorations» etc)?
Noi ora ci rivolgiamo a Lei, Presidente, al quale la Costituzione Italiana assegna il ruolo di garante dell'indipendenza delle istituzioni di cultura,
per chiedere un Suo intervento in favore dell'IsIAO,
affinché l'Istituto possa continuare il suo ruolo di ambasciatore della cultura italiana nel mondo e di depositario delle conoscenze relative alla varie realtà dell'Asia e all'Africa.
Per quanto mi riguarda io ho già firmato, come hanno fatto noti yamatologi e naturalmente studenti, professori, ricercatori e semplici cittadini.
Il link è questo: http://www.giuseppetucci.isiao.it/
Signor Presidente,
recentemente è passato al Consiglio dei Ministri un decreto che prevede la possibile chiusura dell'Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).
La comunità scientifica internazionale è estremamente preoccupata da questa eventualità,
che preannuncia l'interruzione della straordinaria tradizione di studi Orientali e Africani rappresentati dall'IsIAO,
il successore dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) e dell'Istituto Italo-Africano (IIA).
Come può la cultura italiana permettersi di abbandonare tale preziosa eredità,
continuata e fatta rivivere dall'attuale missione dell'IsIAO in tutti i campi in cui è stato attivo per più di 100 anni - dall'archeologia al restauro di patrimoni dell'umanità (Afghanistan,
Cina, Egitto, Eritrea, Etiopia, Giordania, Indonesia, Iraq, Iran, Kazakhstan, Mali, Nepal, Oman, Pakistan, Sudan, Tadjikistan, Thailandia, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan,
Vietnam, Yemen), dalla ricerca scientifica sulla storia, le lingue e le civiltà dei paesi dell'Asia e dell'Africa fino alla ricca e florida attività editoriale (East and West, Africa,
«Serie Orientale Roma», «Reports and Memoirs», «Restorations» etc)?
Noi ora ci rivolgiamo a Lei, Presidente, al quale la Costituzione Italiana assegna il ruolo di garante dell'indipendenza delle istituzioni di cultura,
per chiedere un Suo intervento in favore dell'IsIAO,
affinché l'Istituto possa continuare il suo ruolo di ambasciatore della cultura italiana nel mondo e di depositario delle conoscenze relative alla varie realtà dell'Asia e all'Africa.
Per quanto mi riguarda io ho già firmato, come hanno fatto noti yamatologi e naturalmente studenti, professori, ricercatori e semplici cittadini.
Il link è questo: http://www.giuseppetucci.isiao.it/