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View Full Version : l'inflazione vola al 3.8% ..


cocis
30-06-2008, 12:13
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/economia/industria-produzione/istat-record/istat-record.html

ma il nostro brunetta ha promesso aumenti secondo l'inflazione programmata .. 1.7% ... :stordita: :read:

Inflazione al 3,8%, record dal '96
Prezzi alla produzione alle stelle

ROMA - Inflazione record; prezzi alla produzione alle stelle. I dati Istat e le stime di eurostat, l'ufficio statistico delle comunità europee, delineano una crisi economica grave.

DvL^Nemo
30-06-2008, 12:18
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/economia/industria-produzione/istat-record/istat-record.html

ma il nostro brunetta ha promesso aumenti secondo l'inflazione programmata .. 1.7% ... :stordita: :read:

Economia al palo, inflazione che schizza.. Si chiama stagflazione e visto che la causa di tutto sono stati i bassi tassi di interesse da parte della BCE sarebbe l'ora di iniziare a toccarli all'insu'..

pierpo
30-06-2008, 12:24
Economia al palo, inflazione che schizza.. Si chiama stagflazione e visto che la causa di tutto sono stati i bassi tassi di interesse da parte della BCE sarebbe l'ora di iniziare a toccarli all'insu'..

Se la BCE alzasse i tassi il dollaro si svaluterebbe ulterirmente, gli invesitori lascerebbero il dollaro per confluire sulle Materie Prime,
e l'inflazione continuerebbe a salire.

Ora non bisogna alzare i tassi europei, bisogna far salire quelli americani.

cocis
30-06-2008, 12:26
Economia al palo, inflazione che schizza.. Si chiama stagflazione e visto che la causa di tutto sono stati i bassi tassi di interesse da parte della BCE sarebbe l'ora di iniziare a toccarli all'insu'..

Se la BCE alzasse i tassi il dollaro si svaluterebbe ulterirmente, gli invesitori lascerebbero il dollaro per confluire sulle Materie Prime,
e l'inflazione continuerebbe a salire.

Ora non bisogna alzare i tassi europei, bisogna far salire quelli americani.


se la BCE aumenta i tassi .. milioni di famiglie in tutta europa vanno in crisi.. ;)

D.O.S.
30-06-2008, 12:27
allora è obbligatoria la gif

http://im0.freeforumzone.it/up/16/30/764216010.gif




:O

Tefnut
30-06-2008, 12:27
se non erro è stato previsto un aumento in questi giorni

cocis
30-06-2008, 12:29
se non erro è stato previsto un aumento in questi giorni


2 aumenti .. uno ora uno a settembre .. entro fine anno altro che guerra civile mi sa.. :mbe:

DvL^Nemo
30-06-2008, 12:32
se la BCE aumenta i tassi .. milioni di famiglie in tutta europa vanno in crisi.. ;)

E allora prepariamoci ad un ulteriore crescita dell'inflazione..

DvL^Nemo
30-06-2008, 12:33
Se la BCE alzasse i tassi il dollaro si svaluterebbe ulterirmente, gli invesitori lascerebbero il dollaro per confluire sulle Materie Prime,
e l'inflazione continuerebbe a salire.

Ora non bisogna alzare i tassi europei, bisogna far salire quelli americani.

Il dollaro si sta svalutando verso tute le principali monete mondiali, non solo contro l'euro.. E la causa e' appunto la strategia della FED di tenere i tassi bassi.. Ovvio che devono salire anche loro..
Sicuramente con il debito pubblico che abbiamo noi saranno dolori..

dave4mame
30-06-2008, 12:40
in linea strettamente teorica l'aumento dei tassi di interesse serve proprio a scongiurare l'inflazione...

cocis
30-06-2008, 12:49
Il dollaro si sta svalutando verso tute le principali monete mondiali, non solo contro l'euro.. E la causa e' appunto la strategia della FED di tenere i tassi bassi.. Ovvio che devono salire anche loro..
Sicuramente con il debito pubblico che abbiamo noi saranno dolori..

il problema è che se aumentano solo di un pòchino i tassi ... li hanno già ora milionidi mamiglie in difficoltà con i mutui .. figuriamoci dopo.. ;)

DvL^Nemo
30-06-2008, 12:54
il problema è che se aumentano solo di un pòchino i tassi ... li hanno già ora milionidi mamiglie in difficoltà con i mutui .. figuriamoci dopo.. ;)

Questo e' un altro problema.. Qui viene a galla tutta la mer.. dei subprime e quanto vi e' collegato. Visto che le banche sapevano quello che succedeva ( e io dico sapevano anche cosa sarebbe successo ), nel 2002/2004 gli spread sui mutui a tasso variabile erano superiori all'1%, mentre i tassi fissi non erano tanto diversi da quelli di oggi.. E ovviamente il pinco palla che non si informa bene adesso ne sta pagando le conseguenze.. Ma li' mi verrebbe da dire che almeno in Italia grosso del problema sono i prezzi delle case, non tanto i tassi che anche al 5% sono storicamente bassi..

dave4mame
30-06-2008, 13:02
i subprime non c'entrano una beata mazza....

DvL^Nemo
30-06-2008, 13:09
i subprime non c'entrano una beata mazza....

La maggior parte dei mutui subprime sono stati emessi intorno al 2000 quando i tassi erano particolarmente bassi, erano intorno all'1% ( FED ).. Tutta la mer.. e' iniziata ad uscire fuori quando la stessa FED ha iniziato ad alzare i tassi.. Altro che non sono collegati..
Comunque e' la "bolla creditizia" Il primo link che ho trovato su google..
http://www.tuttotrading.it/granditemi/economica/070902bollacreditiziapeggioredel1929.php

Marko91
30-06-2008, 13:30
in linea strettamente teorica l'aumento dei tassi di interesse serve proprio a scongiurare l'inflazione...

Dipende dalle cause dell'inflazione. Se è causata da un aumento generalizzato dei salari e quindi da un aumento troppo rilevante della domanda si, ma in questo caso è causata da un aumento dei costi di produzione e trasporto, e non da un'aumento dello domanda, anzi la domanda è stabile o sta diminuendo.
E' veramente difficile fermarla o diminuirne gli effetti devastanti sulle tasche delle persone che causa poi anche un arresto dell'economia e probabilmente una recessione... La vedo nera.

dave4mame
30-06-2008, 13:31
guarda che la mazzata dei subprime (emessi quasi esclusivamente negli stati uniti) non è dovuta ai mutui in sè e per sè, ma agli strumenti di copertura del rischio (cd. derivati CDS) che sono poi stati infiocchettati in molteplici forme e venduti a cani e porci.

il tutto non ha nulla a che vedere con i nostri mutui, i nostri tassi e i nostri default sui mutui (che sono rimasti bene o male in linea con i tassi storici)

dave4mame
30-06-2008, 13:33
Dipende dalle cause dell'inflazione. Se è causata da un aumento generalizzato dei salari e quindi da un aumento troppo rilevante della domanda si, ma in questo caso è causata da un aumento dei costi di produzione e trasporto, e non da un'aumento dello domanda, anzi la domanda è stabile o sta diminuendo.
E' veramente difficile fermarla o diminuirne gli effetti devastanti sulle tasche delle persone che causa poi anche un arresto dell'economia e probabilmente una recessione.

infatti; a bella posta scrivevo "in linea strettamente teorica".
di fatto il trend dell'ultimo periodo sempra disattendere quanto detto...

Fritz!
30-06-2008, 13:35
Il dollaro si sta svalutando verso tute le principali monete mondiali, non solo contro l'euro.. E la causa e' appunto la strategia della FED di tenere i tassi bassi.. Ovvio che devono salire anche loro..
Sicuramente con il debito pubblico che abbiamo noi saranno dolori..

Se il dollaro si svaluta contro tutte le monete mondiali, non è la BCE in causa ma la FED americana.
Perchè se dipendesse come dici tu dalla BCE allora il dollaro scenderebbe solo rispetto all'euro.

Un Euro forte rallenta l'inflazione proprio perchè le importazioni costano di meno (siano esse di materie prime pagate in dollari o di prodotti finiti pagati in yuan o rupie)

DvL^Nemo
30-06-2008, 14:08
Se il dollaro si svaluta contro tutte le monete mondiali, non è la BCE in causa ma la FED americana.
Perchè se dipendesse come dici tu dalla BCE allora il dollaro scenderebbe solo rispetto all'euro.

Un Euro forte rallenta l'inflazione proprio perchè le importazioni costano di meno (siano esse di materie prime pagate in dollari o di prodotti finiti pagati in yuan o rupie)

Alzare i tassi ( anche da parte della BCE ) e' una delle cose che si possono fare in questa situazione.. Io ho paura che questa "storia " finisca in stagflazione.. Ovvio che non e' la soluzione.

Scalor
30-06-2008, 14:11
l'inflazione reale è al 3,8% (anche qualcosa di piu) ma ufficialmente è al 1,7%..... bella presa per il **** così uno non puo neanche aumentare i contratti a fine anno !

DvL^Nemo
30-06-2008, 14:14
Articolo uscito poco fa..
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/bri-allarme-crisi-mercati.shtml?uuid=7d374bba-468e-11dd-80d8-a94e3bb67b17&DocRulesView=Libero

Babbo Natale
30-06-2008, 14:25
2 aumenti .. uno ora uno a settembre .. entro fine anno altro che guerra civile mi sa.. :mbe:

tu credi che l'aumento di mezzo punto del tasso di riferimento causi un cataclisma?

Babbo Natale
30-06-2008, 14:28
l'inflazione reale è al 3,8% (anche qualcosa di piu) ma ufficialmente è al 1,7%..... bella presa per il **** così uno non puo neanche aumentare i contratti a fine anno !

fai confusione, l'inflazione programmata è al 1,7% ed è logico che sia sotto quella rilevata del 3,8

^TiGeRShArK^
30-06-2008, 14:33
fai confusione, l'inflazione programmata è al 1,7% ed è logico che sia sotto quella rilevata del 3,8
si ma non è sotto, è meno della metà :)

cocis
30-06-2008, 14:40
tu credi che l'aumento di mezzo punto del tasso di riferimento causi un cataclisma?

no .. ma di sicuro aumenterà ancora di + la crisi .. ;)

LightIntoDarkness
30-06-2008, 14:54
i subprime sono solo la punta dell'iceberg
http://icebergfinanza.splinder.com/

ennys
30-06-2008, 16:04
in linea strettamente teorica l'aumento dei tassi di interesse serve proprio a scongiurare l'inflazione...

...quando l'aumento dei prezzi è dovuto ad una crescita economica sostenuta e quindi i prezzi aumentano a causa della forte domanda.


In questo momento invece i prezzi non aumentano per la domanda che in realtà è depressa e continua a calare ma essenzialmente per i forti rincari sul versante energetico.


Quindi una stretta monetaria da parte della Bce potrebbe non avere effetti se non quello di deprimere ulteriormente i consumi.



Dal mio punto di vista mi auguro che la Bce si limiti all'aumento previsto a luglio...

MesserWolf
30-06-2008, 16:09
i tassi aumenteranno ,europei dico . E' da un po' che si vocifera un aumento a 4,25% che sono altini , più del doppio di quelli usa.

E' una mossa anti-inflazione della bce .
Tagliarli invece fa aumentare l'inflazione , ma favorisce le imprese indebitate .


Possiamo solo aver fiducia nelle banche centrali , d'altronde , non ci lavora mica l'ultimo imbecille , se decidono in un senso è perchè si sono fatti i loro conti e conviene così.

DvL^Nemo
30-06-2008, 16:11
Secondo me il succo di tutto e' che noi occidentali saremo costretti a cambiare drasticamente stile di vita, spero di sbagliarmi di grosso..

Marko91
30-06-2008, 16:15
i tassi aumenteranno ,europei dico . E' da un po' che si vocifera un aumento a 4,25% che sono altini , più del doppio di quelli usa.

E' una mossa anti-inflazione della bce .
Tagliarli invece fa aumentare l'inflazione , ma favorisce le imprese indebitate .


Possiamo solo aver fiducia nelle banche centrali , d'altronde , non ci lavora mica l'ultimo imbecille , se decidono in un senso è perchè si sono fatti i loro conti e conviene così.

La BCE fa gli interessi "medi" dell'Europa. Se il loro provvedimento potrebbe andare bene per fermare l'inflazione generalmente in europa, non è detto che ciò accada anche in Italia.
Credo che un aumento dei tassi sarebbe una mazzata per l'economia italiana, dove gli stipendi sono fermi da anni e la situazione sembra destinata a peggiorare.
Non sono un economista ma mi sembra che l'unico modo per calmierare questa inflazione che derivata dall'aumento del costo delle materie prime, è diminuire le accise o almeno l'IVA sulla benzina e sul gasolio.

MesserWolf
30-06-2008, 16:18
Secondo me il succo di tutto e' che noi occidentali saremo costretti a cambiare drasticamente stile di vita, spero di sbagliarmi di grosso..

si ma questo non è direttamente collegato con la situazione economica attuale ... quello riguarda l'esaurimento delle varie materie prime .

OT
guardatevi le varie trasmissioni di Discovery Channel tipo "come è fatto" , è impressionante vedere quanto lavoro/ energia / materie prime richiedono gli oggetti più stupidi .

/OT

DvL^Nemo
30-06-2008, 16:18
La BCE fa gli interessi "medi" dell'Europa. Se il loro provvedimento potrebbe andare bene per fermare l'inflazione generalmente in europa, non è detto che ciò accada anche in Italia.
Credo che un aumento dei tassi sarebbe una mazzata per l'economia italiana, dove gli stipendi sono fermi da anni e la situazione sembra destinata a peggiorare.
Non sono un economista ma mi sembra che l'unico modo per calmierare questa inflazione che derivata dall'aumento del costo delle materie prime, è diminuire le accise o almeno l'IVA sulla benzina e sul gasolio.

Guarda che anche se non te ne rendi conto l'inflazione ti mangia lo stipendio lo stesso e fa piu' danni.. Bisognerebbe ridurre le spese, ma noi abbiamo un debito pubblico stratosferico..

MesserWolf
30-06-2008, 16:19
La BCE fa gli interessi "medi" dell'Europa. Se il loro provvedimento potrebbe andare bene per fermare l'inflazione generalmente in europa, non è detto che ciò accada anche in Italia.
Credo che un aumento dei tassi sarebbe una mazzata per l'economia italiana, dove gli stipendi sono fermi da anni e la situazione sembra destinata a peggiorare.
Non sono un economista ma mi sembra che l'unico modo per calmierare questa inflazione che derivata dall'aumento del costo delle materie prime, è diminuire le accise o almeno l'IVA sulla benzina e sul gasolio.

in italia peggioreranno prob le esportazioni , ma l'€ forte ci sta salvando il culo dal petrolio e le altre materie prime importate ....

Italia inclusa.

ennys
30-06-2008, 16:20
Secondo me il succo di tutto e' che noi occidentali saremo costretti a cambiare drasticamente stile di vita, spero di sbagliarmi di grosso..

Sì, mi sa che ti sbagli... ;)

Il mondo doveva finire già nel 1973, poi nel 1979, poi nell 1987 poi nel 1990, in italia nel 1992, se andiamo al passato ancora più passato, nel 1929 e così via...

In più ci sono parti del mondo che lo stile di vita occidentale lo stanno inseguendo in maniera determinata e velocissima e per farlo hanno bisogno dei mercati occidentali.

E hanno un bisogno enorme dei mercati occidentali soprattutto quello americano pure i produttori di petrolio che quando vedranno le loro partecipazioni in occidente perdere troppo di valore e faranno due conti smetteranno con gli aumenti di prezzo e cominceranno con quelli della produzione, come già fecero in passato...

DvL^Nemo
30-06-2008, 16:29
Sì, mi sa che ti sbagli... ;)

Il mondo doveva finire già nel 1973, poi nel 1979, poi nell 1987 poi nel 1990, in italia nel 1992, se andiamo al passato ancora più passato, nel 1929 e così via...

In più ci sono parti del mondo che lo stile di vita occidentale lo stanno inseguendo in maniera determinata e velocissima e per farlo hanno bisogno dei mercati occidentali.

E hanno un bisogno enorme dei mercati occidentali soprattutto quello americano pure i produttori di petrolio che quando vedranno le loro partecipazioni in occidente perdere troppo di valore e faranno due conti smetteranno con gli aumenti di prezzo e cominceranno con quelli della produzione, come già fecero in passato...

Infatti volevo spostare il succo del discorso sull'ambiente, che secondo me e' il vero problema, spero di sbagliarmi di grosso anche qui.. Cerdo che le potenzialita' per far bene ci siamo tutte, bisogno solo trovare "gli stimoli" per fare certe scelte..

Aku
30-06-2008, 16:51
Aumentare i tassi d'interesse non farà altro che ristagnare i consumi :) Soluzioni Medicine vecchie per malattie nuove. tutto imho

ennys
30-06-2008, 17:00
Infatti volevo spostare il succo del discorso sull'ambiente, che secondo me e' il vero problema, spero di sbagliarmi di grosso anche qui.. Cerdo che le potenzialita' per far bene ci siamo tutte, bisogno solo trovare "gli stimoli" per fare certe scelte..

Sono totalmente d'accordo.

scorpionkkk
30-06-2008, 17:08
Non è il caso di essere troppo drastici.
L'inflazione programmata all'1,7% fu messa a posta da TPS (e da Tremonti) per arginare l'incremento dei salari e quindi contrastare il fenomeno della stagflazione già presente.

E' l'unica ricetta che funziona per giungere ad una forbice tra mercati del lavoro a costo più basso e a costo più alto (ecco perchè il recupero del precariato per abbassare il costo del lavoro) e mantenere il livello di occupazione facendo diminuire l'inflazione. Su wikipedia (visto che non sono un economista) si segnalano anche (come mosse complementari) la diminuzione della spesa corrente (che Tremonti tenta di fare) e l'abbassamento della pressione fiscale.

Quest'ultima farebbe riprendere i consumi eliminando il fenomeno stagflativo e segnando l'inizio di una crescita economica.

Quindi..mancano dei pezzi alla politica di Tremonti..ma comunque la via è quella (come già TPS sapeva).

Marko91
30-06-2008, 17:51
Non è il caso di essere troppo drastici.
L'inflazione programmata all'1,7% fu messa a posta da TPS (e da Tremonti) per arginare l'incremento dei salari e quindi contrastare il fenomeno della stagflazione già presente.

E' l'unica ricetta che funziona per giungere ad una forbice tra mercati del lavoro a costo più basso e a costo più alto (ecco perchè il recupero del precariato per abbassare il costo del lavoro) e mantenere il livello di occupazione facendo diminuire l'inflazione. Su wikipedia (visto che non sono un economista) si segnalano anche (come mosse complementari) la diminuzione della spesa corrente (che Tremonti tenta di fare) e l'abbassamento della pressione fiscale.

Quest'ultima farebbe riprendere i consumi eliminando il fenomeno stagflativo e segnando l'inizio di una crescita economica.

Quindi..mancano dei pezzi alla politica di Tremonti..ma comunque la via è quella (come già TPS sapeva).

Abbassamento però non previsto nel dpef.

Cfranco
30-06-2008, 19:11
Non è il caso di essere troppo drastici.
L'inflazione programmata all'1,7% fu messa a posta da TPS (e da Tremonti) per arginare l'incremento dei salari e quindi contrastare il fenomeno della stagflazione già presente.

E' l'unica ricetta che funziona per giungere ad una forbice tra mercati del lavoro a costo più basso e a costo più alto (ecco perchè il recupero del precariato per abbassare il costo del lavoro) e mantenere il livello di occupazione facendo diminuire l'inflazione. Su wikipedia (visto che non sono un economista) si segnalano anche (come mosse complementari) la diminuzione della spesa corrente (che Tremonti tenta di fare) e l'abbassamento della pressione fiscale.

Quest'ultima farebbe riprendere i consumi eliminando il fenomeno stagflativo e segnando l'inizio di una crescita economica.

Quindi..mancano dei pezzi alla politica di Tremonti..ma comunque la via è quella (come già TPS sapeva).

E' una cosa insensata puntare alla riduzione del costo del lavoro in questa maniera .
Abbiamo già i livelli retributivi più bassi d' Europa e questo ha già depresso in maniera imponente la domanda interna che da almeno 5 anni ristagna senza dare segni di ripresa , comprimere ulteriormente il potere d' acquisto significa dare il colpo di grazia al mercato togliendogli liquidità .
Tanto più che le esportazioni restano al palo in quanto i prodotti italiani sono gravati da innumerevoli zavorre dovute a infrastrutture fatiscenti , scarsissima competizione e soprattutto alla criminalità diffusa che provocano un notevole aumento dei prezzi e un abbassamento generale della qualità del prodotto esportato .
L' unica strada da percorrere è quella di immettere sangue fresco nel mercato aprendolo in senso liberista , colpire duramente le lobby e i cartelli che appesantiscono le bollette , perseguire decisamente tutte le forme criminogene che distorcono il mercato , sia in campo finanziario ( a partire dai "furbetti" , proseguendo con gli evasori ) , sia in campo politico ( corruzione , tangenti ) , sia a livello locale ( pizzo , taglieggiamenti , furti su commissione ) e tagliare tutta una serie di spese inutili ( a partire dai 300 milioni gettati nella fogna Alitalia ) .
Peccato che il governo precedente abbia fatto molto poco , e che questo abbia dimostrato di voler andare in direzione totalmente opposta verso il baratro .

sider
01-07-2008, 08:57
http://www.corriere.it/economia/08_g...4f02aabc.shtml


impennata dei prezzi alla produzione cresciuti del 7,5% su base annua
Istat: inflazione da record, a giugno +3,8%A maggio era al 3,6%. Mai a livelli così alti dal luglio 1996.
Il gasolio è cresciuto del 31,2%, la pasta del 22,4%

ROMA - L'inflazione a giugno è salita al 3,8% dal 3,6% di maggio portandosi così ai massimi da luglio 1996. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare, aggiungendo che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,4%.

BOOM DEL COSTO DELL'ENERGIA - Il settore energia a giugno mostra un aumento dei prezzi del 2,8% congiunturale e del 14,8% su base annua. Il prezzo della benzina, in particolare, sale del 4,7% su mese e del 12,6% su anno. Impennata per il gasolio: +5,5% su mese e +31,2% tendenziale. Effetti dei rincari energetici anche su casa (+0,6% e +7,2%) e trasporti (+1,4% e +6,9%).

IN ALTO ANCHE PANE E PASTA - In base ai dati forniti dall'Istat nella stima preliminare, i prodotti alimentari e bevande analcoliche sono invece cresciuti del 6,1%, con un forte incremento soprattutto per la pasta i cui prezzi salgono in un anno del 22,4% (dal 20,7% di maggio). Il pane registra un leggero rallentamento (+13% dal 13,3% di maggio).

IMPENNATA PER STABILIMENTI E CAMPEGGI - Per gli italiani si profila inoltre un’estate salatissima. Secondo i dati Istat a rincarare saranno soprattutto i prezzi degli stabilimenti balneari e quelli dei campeggi. Rispetto ad un anno fa, secondo le stime preliminari dell’Istituto di statistica, il settore stabilimenti balneari in un anno ha fatto registrare un aumento dei prezzi pari al 9,0%. E a pesare sulle tasche dei vacanzieri saranno anche i costi di piazzole e bungalow: i campeggi, rispetto a giugno 2007, fanno registrare un rincaro del 6,2%.

INFLAZIONE NELL'EUROZONA - Anche l'inflazione dell'eurozona a giugno è ulteriormente salita, toccando quota 4%, dopo il 3,7% di maggio. È la prima stima flash diffusa da Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione Europea.

CODACONS: STANGATA DA 1500 EURO A FAMIGLIA - «Gli aumenti record dei prezzi registrati nel settore alimentare avranno ripercussioni fortissime sui consumi delle famiglie, che rischiano a fine anno di registrare una drastica riduzione fino al 5%». Ad affermarlo in una nota è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando la stima preliminare dell'inflazione a giugno. «I rincari registrati negli ultimi 6 mesi e che, come anche l'Istat registra, proseguono senza sosta, di questo passo determineranno a fine 2008 una maxi-stangata pari a circa 1.500 euro a famiglia» sottolinea Rienzi.

PREZZI ALLA PRODUZIONE - Intanto anche i prezzi alla produzione dell'industria italiana a maggio sono aumentati del 7,5%, la variazione tendenziale massima da gennaio 2003. Lo comunica l'Istat. Su base mensile, l'aumento è stato dell'1,5%, anche in questo caso il più alto da gennaio 2003, da quando cioè viene adottata l'attuale base di calcolo dell'indice. L'indice calcolato al netto dell'energia ha registrato +0,2% sul mese e +3,8% tendenziale.

ENERGIA - È l'energia che pesa sulla variazione record dei prezzi alla produzione dell'industria italiana a maggio. Il raggruppamento energia su base annua ha registrato un aumento del 21,5%. Lo dimostra il fatto che l'indice calcolato al netto dell'energia mostra un rallentamento dal mese di aprile (+3,8% dal precedente 3,8). Negli ultimi dodici mesi, i prezzi alla produzione dell'industria sono cresciuti del 4,6%, mentre nei primi cinque mesi del 2008 la variazione è stata del +6,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per i beni di consumo l'aumento è stato del 4% su base annua (+2,7% per quelli durevoli e +4,3% per quelli non durevoli), per i beni strumentali del 2,7% e per i beni intermedi del 4,1%. I prezzi per l'energia sono cresciuti del 5,8%, quelli per i beni intermedi dello 0,5%, per i beni di consumo dello 0,1% mentre stazionari sono rimasti i prezzi per i beni strumentali. L'energia ha messo a segno l'incremento più elevato anche nei primi cinque mesi dell'anno (+16,9% su base annua). L'analisi per settore di attività economica evidenzia, a livello tendenziale gli aumenti più rilevanti nei settori dei prodotti petroliferi raffinati (+32,1%) dell'energia elettrica, gas ed acqua (+12,9%) dei prodotti delle miniere e cave (+11,6%) e dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,1%). L'unica variazione tendenziale in diminuzione è nel settore del cuoio e prodotti in cuoio (-1,5%). Anche su base mensile gli aumenti più significativi si registrano per i prodotti petroliferi raffinati (+10,3%), dell'energia elettrica, gas e acqua (+2%) e dei metalli (+1,1%). Variazioni in calo invece per i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-0,3%) per il legno e prodotti in legno, la carta, stampa ed editoria e le macchine e apparecchi meccanici (tutti -0,2%) e il cuoio (-0,1%). Negli ultimi dodici mesi la variazione media più elevata si rileva nel settore dei prodotti petroliferi raffinati (+17,7% tendenziale), dove si registra l'incremento più elevato anche nei primi cinque mesi del 2008 (+28,8% su base annua).


30 giugno 2008

Adesso le famiglie ce la fanno ad arrivare a fine mese, oppure era un problema solo del governo prodi?
Sarebbe facile continuare con lo sport degli ultimi mesi, cioè dare la colpa al governo di quanto sta accadendo. Sappiamo invece che non è così, come non lo era prima.
L'unica cosa che potrebbe fare il governo è intervenire pesantemente per cercare di far ripartire la crescita dei salari, sgravando le aziende da alcune tasse obbligandole ad elevare le retribuzioni.
Credo invece che si vada nella direzione opposta, aumento della precarizzazione, tentativi di distruzione delle piattaforme salariali sindacali.
Mala tempora currunt.

trallallero
01-07-2008, 09:09
IN ALTO ANCHE PANE E PASTA - In base ai dati forniti dall'Istat nella stima preliminare, i prodotti alimentari e bevande analcoliche sono invece cresciuti del 6,1%, con un forte incremento soprattutto per la pasta i cui prezzi salgono in un anno del 22,4% (dal 20,7% di maggio). Il pane registra un leggero rallentamento (+13% dal 13,3% di maggio).

:eek:

ma quanto viene un pacco di Barilla da 500g ?

tdi150cv
01-07-2008, 09:20
e' ovviamente TUTTA colpa di Berlusconi !

:sofico: :D

dave4mame
01-07-2008, 09:26
65-66 centesimi.

la cosa buffa è che quella a marchio commerciale, buona comunque (tiene la cottura senza problemi) costa 45-50 centesimi.

sa dio com'è quest'ultima è aumentato solo del 5-10%...

trallallero
01-07-2008, 09:29
65-66 centesimi.

la cosa buffa è che quella a marchio commerciale, buona comunque (tiene la cottura senza problemi) costa 45-50 centesimi.

sa dio com'è quest'ultima è aumentato solo del 5-10%...

non mi sembra cara, se non ricordo male costava la stessa cifra un anno e mezzo fa a Bergamo.

22% mica son noccioline, dovrebbe superare 1 € adesso 1/2 Kg di pasta, come minimo

dave4mame
01-07-2008, 09:32
mah, ante aumento la barilla da 1kg costava dagli 0,99 agli 1,05 centesimi; ora 1,29-1,39.

questo al centro commerciale.
se poi vai a far spesa nel negozietto "de ura", non saprei :)

Marko91
01-07-2008, 09:52
L'unica cosa che potrebbe fare il governo è intervenire pesantemente per cercare di far ripartire la crescita dei salari, sgravando le aziende da alcune tasse obbligandole ad elevare le retribuzioni.
Credo invece che si vada nella direzione opposta, aumento della precarizzazione, tentativi di distruzione delle piattaforme salariali sindacali.
Mala tempora currunt.

Iniziare ora , con un inflazione vicina al 4%, una politica di crescita dei salari? No, non credo sia la soluzione ottimale. Sicuramente bisogna agire per evitare che si perda ulteriore potere d'acquisto, ma non è il momento per far recuperare quello che è stato perso negli ultimi 8 anni. Per frenare questa inflazione bisogna intervenire sulle tasse alle imprese e sulle materie prime, creando un cuscinetto di assorbimento per il caro-greggio. L'ideale sarebbe abbassare di qualche punto percentuale l'IVA sui carburanti, perlomeno per superare questa crisi/recessione che durerà fino a fine 2009, e incentivare le imprese che passano a fonti energetiche
Superata questa crisi si potrà agire sui salari, riportandoli agli standar europei , ma per evitare una spirale prezzi-salari servirà più produttività.

sider
01-07-2008, 10:12
e' ovviamente TUTTA colpa di Berlusconi !

:sofico: :D


Due o tre post più su

Adesso le famiglie ce la fanno ad arrivare a fine mese, oppure era un problema solo del governo prodi?
Sarebbe facile continuare con lo sport degli ultimi mesi, cioè dare la colpa al governo di quanto sta accadendo. Sappiamo invece che non è così, come non lo era prima.

Vedi, eri tu che dicevi che era colpa del governo, prima delle elezioni.
Credibilità a -100.0000 :asd:

sider
01-07-2008, 10:14
Iniziare ora , con un inflazione vicina al 4%, una politica di crescita dei salari? No, non credo sia la soluzione ottimale. Sicuramente bisogna agire per evitare che si perda ulteriore potere d'acquisto, ma non è il momento per far recuperare quello che è stato perso negli ultimi 8 anni. Per frenare questa inflazione bisogna intervenire sulle tasse alle imprese e sulle materie prime, creando un cuscinetto di assorbimento per il caro-greggio. L'ideale sarebbe abbassare di qualche punto percentuale l'IVA sui carburanti, perlomeno per superare questa crisi/recessione che durerà fino a fine 2009, e incentivare le imprese che passano a fonti energetiche
Superata questa crisi si potrà agire sui salari, riportandoli agli standar europei , ma per evitare una spirale prezzi-salari servirà più produttività.

Su carburanti non basta, visto che aumenta tutto.Chi può scarica i prorpi costi sugli altri (vedi negozianti>clienti) . I consumi diminuiscono ma i prezzi non scendono. Il carrozzone dei consumi così non riparte.