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27-06-2008, 15:31
http://www.corriere.it/economia/08_giugno_26/tir_sospeso_1d36d0fc-433f-11dd-b0d2-00144f02aabc.shtml
ROMA - È stato sospeso lo sciopero dei tir che da lunedì prossimo avrebbe bloccato l'Italia per cinque giorni. La protesta dei camionisti contro il caro gasolio — che ha già paralizzato altri Paesi europei come Spagna e Portogallo — ha spinto il governo ad intervenire con un protocollo d'intesa che ieri sera è stato firmato dagli undici sindacati di categoria. «Un accordo difficile ma soddisfacente» secondo il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che sul tavolo ha messo complessivamente 600 milioni di euro: 200 stanziati di fresco e trovati grazie allo smantellamento di Sviluppo Italia, altri 400 già previsti dalle passate Finanziarie anche se mai utilizzati. Soldi che saranno spesi per incentivare l'acquisto di mezzi non inquinanti, per il rimborso dei pedaggi autostradali, per le cosiddette autostrade del mare e, in parte, per abbassare le accise sui carburanti. Ma a scongiurare il blocco di cinque giorni è stata un'altra misura. A partire dal 1˚ luglio ogni aumento del gasolio sarà trasformato automaticamente in aumento del prezzo concordato dalle parti per il trasporto della merce. Una sorta di scala mobile che con ogni probabilità trasformerà ogni rincaro del carburante in un aumento dei prodotti trasportati. Ancora di più rispetto a quanto già avviene oggi. Per assicurare che il meccanismo non venga aggirato sono previste sanzioni severe per chi proverà a non aumentare il prezzo del trasporto, magari per non far salire quello del prodotto finale.
ROMA - È stato sospeso lo sciopero dei tir che da lunedì prossimo avrebbe bloccato l'Italia per cinque giorni. La protesta dei camionisti contro il caro gasolio — che ha già paralizzato altri Paesi europei come Spagna e Portogallo — ha spinto il governo ad intervenire con un protocollo d'intesa che ieri sera è stato firmato dagli undici sindacati di categoria. «Un accordo difficile ma soddisfacente» secondo il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che sul tavolo ha messo complessivamente 600 milioni di euro: 200 stanziati di fresco e trovati grazie allo smantellamento di Sviluppo Italia, altri 400 già previsti dalle passate Finanziarie anche se mai utilizzati. Soldi che saranno spesi per incentivare l'acquisto di mezzi non inquinanti, per il rimborso dei pedaggi autostradali, per le cosiddette autostrade del mare e, in parte, per abbassare le accise sui carburanti. Ma a scongiurare il blocco di cinque giorni è stata un'altra misura. A partire dal 1˚ luglio ogni aumento del gasolio sarà trasformato automaticamente in aumento del prezzo concordato dalle parti per il trasporto della merce. Una sorta di scala mobile che con ogni probabilità trasformerà ogni rincaro del carburante in un aumento dei prodotti trasportati. Ancora di più rispetto a quanto già avviene oggi. Per assicurare che il meccanismo non venga aggirato sono previste sanzioni severe per chi proverà a non aumentare il prezzo del trasporto, magari per non far salire quello del prodotto finale.