View Full Version : Tasse sulle imprese: l'Italia è quarto paese nella Ue
dantes76
27-06-2008, 12:37
26 giugno 2008
Tasse sulle imprese: l'Italia è quarto paese nella Ue
L'Italia è il quarto paese europeo a tassazione più alta sulle imprese. È quanto emerge da una statistica Eurostat. Nel 2008 l'imposizione sul reddito di imprese italiane è del 31,4%. Guida la classifica Malta (35%) seguita da Francia (34,4%), Belgio (34%), poi l'Italia. Regno Unito e Spagna si attestano al 30%, segue la Germania (29,8%).
L'Irlanda è al 12,5%. Tassi al 10% in Bulgaria e Cipro; Romania al 15%, Polonia e Slovacchia al 19%, Repubblica ceca al 21%, l'Ungheria al 21,3%, La media Ue è del 23,6%.
Negli ultimi anni, segnala Eurostat, i tassi legali di imposizione fiscale «hanno mostrato un chiaro andamento al ribasso nella Ue particolarmente per le imprese». Nel 2008 hanno ridotto l'imposizione legale «più significativamente» Germania (-8,9%), Italia (-5,9%), Repubblica Ceca (3%) e Lituania (-3%).
L'imposizione fiscale sui redditi personali nel 2007 in Italia è stato del 43% al pari con la Spagna: è la settimana posizione dopo Danimarca (59%), Svezia (56,6%), Olanda (52%), Finlandia (50,5%), Austria e Belgio (50%), Germania (47,5%). La Francia è al 40% insieme con Polonia e Regno Unito.
26 giugno 2008
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/06/tasse-imprese-ue-eurostat.shtml?uuid=d39fd8fe-439c-11dd-b707-be1e34ae86e4&type=Libero
trallallero
27-06-2008, 12:58
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/06/tasse-imprese-ue-eurostat.shtml?uuid=d39fd8fe-439c-11dd-b707-be1e34ae86e4&type=Libero
L'Irlanda è al 12,5%. :eek:
E pensa che Prodi nell'ultima finanziaria le ha abbassate ( credo l'I.R.E.S.)
altrimenti pensa dove stavamo in classifica!!
trallallero
27-06-2008, 13:53
E pensa che Prodi nell'ultima finanziaria le ha abbassate ( credo l'I.R.E.S.)
altrimenti pensa dove stavamo in classifica!!
http://gianom.googlepages.com/bean_laughing_md_clr_22494.gif
http://gianom.googlepages.com/bean_laughing_md_clr_22494.gif
Il mio commercialista mi ha detto cosi, sono passate dal 30 e qualcosa al 27%.
Infatti a fine anno chiudo la ditta individuale e apro una s.r.l.
dantes76
27-06-2008, 14:11
http://gianom.googlepages.com/bean_laughing_md_clr_22494.gif
ti interessa sapere del ticket sanitario?
trallallero
27-06-2008, 14:15
Il mio commercialista mi ha detto cosi, sono passate dal 30 e qualcosa al 27%.
Infatti a fine anno chiudo la ditta individuale e apro una s.r.l.
Ok, ritiro la risata allora. Però mi sembra strano ...
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
dave4mame
27-06-2008, 14:30
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
dici in italia o all'estero?
dici in italia o all'estero?
ovunque.
Se i dati riportati nel primo post sono corretti la tassazione delle persone fisiche è più alta della tassazione alle imprese.
visto che non mi pare un'anomalia italiana allora presumo che ci sia una ragione macroeconomica di fondo
E pensa che Prodi nell'ultima finanziaria le ha abbassate ( credo l'I.R.E.S.)
altrimenti pensa dove stavamo in classifica!!
Per amor di precisione: han ridotto l'aliquota ma hanno allargato la base imponibile.
wildsliver
27-06-2008, 15:17
Il mio commercialista mi ha detto cosi, sono passate dal 30 e qualcosa al 27%.
tutto giusto, negarlo vuol dire negare l'evidenza (o ignorare la realtà)
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
Sono tassati di più, a dire il vero (parlo di società di capitali "non trasparenti")
Per farla (molto) breve, si ha una doppia tassazione: la prima al momento della produzione del reddito e la seconda al momento della distribuzione degli utili.
Inoltre esiste la famosa IRAP che andando a colpire una base imponibile diversa dalla semplice differenza ricavi meno costi, tassa anche imprese in pesante perdita.
In altre parole la comparativa fatta lascia un po' il tempo che trova. O meglio avrebbero dovuto precisare che si parla di aliquote nominali e non di aliquote reali (quindi una comparativa con la tassazione italiana è quasi impossibile... infatti molte imprese estere hanno difficoltà a pianificare investimenti in Italia proprio per l'astrusità e l'aleatorietà della fiscalità in Italia).
:eek:
infatti casualmente la sede della M$ è a Dublino :asd:
Sono tassati di più, a dire il vero (parlo di società di capitali "non trasparenti")
Per farla (molto) breve, si ha una doppia tassazione: la prima al momento della produzione del reddito e la seconda al momento della distribuzione degli utili.
Inoltre esiste la famosa IRAP che andando a colpire una base imponibile diversa dalla semplice differenza ricavi meno costi, tassa anche imprese in pesante perdita.
In altre parole la comparativa fatta lascia un po' il tempo che trova. O meglio avrebbero dovuto precisare che si parla di aliquote nominali e non di aliquote reali (quindi una comparativa con la tassazione italiana è quasi impossibile... infatti molte imprese estere hanno difficoltà a pianificare investimenti in Italia proprio per l'astrusità e l'aleatorietà della fiscalità in Italia).
Io mi stò basando sui dati del primo post non sapendone molto.
Diamo pure per scontato che il caso italiano sia "anomalo" ma ad esempio per la Germania si ha che la tassazione per le imprese è al 29.8% mentre per le persone è al 47.5% (sorridi trallallero :D )
Ci sono ragioni economiche per questo o no ?
(o stò dicendo caxxate ? :D )
Washakie
27-06-2008, 16:04
http://gianom.googlepages.com/bean_laughing_md_clr_22494.gif
Hai ragione della risata...
A parte il fatto che la diminuzione (da 33 a 27,5%) è stata fatta pochissimo prima di cadere in modo da sperare in un ritorno elettorale, di reale diminuzione non si tratta in quanto sono diminuiti drasticamente sia il numero sia la % di oneri deducibili
Senza contare che è stato fatto nell'idea di aumentare le imposte sui dividendi in modo da far ricadere sull'azionista lo sgravio fiscale
Vi ricordo inoltre che i proventi delle imprese vengono tassati una seconda volta non appena vengono distribuiti...
Le "imposte sulle imprese" sono al 27,5% (per ora), ma se guardiamo quanto viene tassato realmente quell'ammontare ci accorgeremmo che è molto vicino al 43% (in alcuni casi superiore) dei "poveri mortali"
D'altronde le imprese non sono esseri viventi quindi se l'imprenditore vuole godere degli introiti dovrà distribuirli (tramite dividenti) e quindi verranno tassati nuovamente...
(diverso è il regime di trasparenza)
infatti casualmente la sede della M$ è a Dublino :asd:
e anche quella della creative :asd:
Washakie
27-06-2008, 16:11
e anche quella della creative :asd:
Dell dov'è?
Io mi stò basando sui dati del primo post non sapendone molto.
Diamo pure per scontato che il caso italiano sia "anomalo" ma ad esempio per la Germania si ha che la tassazione per le imprese è al 29.8% mentre per le persone è al 47.5% (sorridi trallallero :D )
Ci sono ragioni economiche per questo o no ?
(o stò dicendo caxxate ? :D )
Scusami, mi ero "fossilizzato" sul caso italiano :fagiano:
Sempre parlando di società di capitali.
Allora diciamo che in Italia, in linea puramente teorica, se si esclude l'IRAP, la tassazione sui dividendi da partecipazioni qualificate (partecipazione maggiore del 20% al capitale) è impostata in modo che l'utile venga tassato al 43% (che è lo scaglione più elevato dell'IRPEF).
Se la partecipazione non è qualificata sull'utile già tassato (di IRES) della società il socio percettore sconta il 12,5% di IRPEF a titolo di imposta.
In linea generale la tassazione sul redditto di impresa spesso è di gran lunga superiore a quello, ad esempio, di lavoro dipendente (ovviamente prescindo dagli aspetti contributivi).
Per quanto riguarda l'estero, sempre più spesso i paesi europei si fanno concorrenza sull'aliquota nominale dell'imposizione sui redditi di impresa per attrarre investimenti (questa è la ragione economica). Molto spesso è uno specchietto per le allodole (come in Italia), ma in altri casi virtuosi, come l'Irlanda questo è stato uno dei principali motivi del boom economico.
Nella realtà dei fatti in Europa si cerca di fare una forte concorrenza fiscale sul lato imprese (i capitali spesso si spostano più in fretta delle persone che dovrebbero lasciare gli affetti in patria), ma è ben lontana da realizzare una reale comparabilità sul lato fiscale.
C'è da considerare che se gli utili restano in azienda (magari per reinvestirli) e non vengono distribuiti ai soci, una aliquota nominale più bassa è più conveniente (a meno di allargamenti di base imponibile, come ha fatto notare Redux) per far crescere l'economia.
Purtroppo non conosco il caso specifico della Germania e quindi non so dirti se anche lì è previsto un sistema per riportare la tassazione degli utili distribuiti allo scaglione più elevato dell'imposta sulle persone fisiche.
trallallero
27-06-2008, 16:22
infatti casualmente la sede della M$ è a Dublino :asd:
sinceramente la metterei anche io la sede lì, e che cacchio! tu no ?
intanto guarda come è salita e sta salendo l'Irlanda ...
io che avevo una semplice p. iva son dovuto scappare dall'Italia :rolleyes:
Sapevo che era più bassa ma non fino a questi livelli, ora capisco perchè s'è sviluppata così tanto.
Diamo pure per scontato che il caso italiano sia "anomalo" ma ad esempio per la Germania si ha che la tassazione per le imprese è al 29.8% mentre per le persone è al 47.5% (sorridi trallallero :D )
:stordita:
più sincero o va bene così ?
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
Bella domanda. Chiediamolo alla Mercegaglia che ha prontamente chiesto di bloccare la class action, i salari ed ha iniziato subito a piangere il morto come si conviene al suo ruolo.
zerothehero
27-06-2008, 18:24
Dell dov'è?
Il mio monitor 24" proviene da una fabbrica irlandese della Dell. :D
Il mio commercialista mi ha detto cosi, sono passate dal 30 e qualcosa al 27%.
Infatti a fine anno chiudo la ditta individuale e apro una s.r.l.
cambia commercialista
tutto giusto, negarlo vuol dire negare l'evidenza (o ignorare la realtà)
o magari saperne qualcosa di più di quello che ti raccontano in tv (della serie, le bubbole non hanno partito, checchè qualcuno ne pensi); infatti
Per amor di precisione: han ridotto l'aliquota ma hanno allargato la base imponibile.
||ElChE||88
27-06-2008, 19:19
Dell dov'è?
Il mio monitor 24" proviene da una fabbrica irlandese della Dell. :D
Limerick. :O
L'Irlanda è al 12,5%.
:eek:
e pensa che gli U2 ,storico gruppo rock di Dublino, hanno trasferito la loro casa discografica in Olanda per pagare meno tasse.
Sawato Onizuka
28-06-2008, 17:08
perché loro come artisti presumo venivano soggetti a tassazione differente (e quindi non il 15% irlandese per le persone fisiche) .... siccome in Olanda funziona all'esatto contrario :sofico:
Washakie
28-06-2008, 18:02
Bella domanda. Chiediamolo alla Mercegaglia che ha prontamente chiesto di bloccare la class action, i salari ed ha iniziato subito a piangere il morto come si conviene al suo ruolo.
Se avessi letto i post successivi ti saresti reso conto di quanto sbagliate siano le conclusioni che trai dal presuposto che le imprese pagano meno tasse (riassumo...le IMPRESE, NON gli IMPRENDITORI)
Mi sono appena accorto che ciò che ho scritto era già stato spiegato almeno un paio di volte prima di me...
E allora perchè si leggono ancora questi commenti in seconda pagina?
trallallero
29-06-2008, 16:45
e pensa che gli U2 ,storico gruppo rock di Dublino, hanno trasferito la loro casa discografica in Olanda per pagare meno tasse.
spero sia questa la spiegazione:
perché loro come artisti presumo venivano soggetti a tassazione differente (e quindi non il 15% irlandese per le persone fisiche) .... siccome in Olanda funziona all'esatto contrario :sofico:
altrimenti non si capisce proprio :wtf:
Sawato Onizuka
29-06-2008, 19:34
mettiamola così: perché nel Benelux ci sono TANTE band ? :read: ;)
vedi anche al Nord (e lì i nativi son pure pagati !) :doh:
perché loro come artisti presumo venivano soggetti a tassazione differente (e quindi non il 15% irlandese per le persone fisiche) .... siccome in Olanda funziona all'esatto contrario :sofico:
il motivo è che in Olanda non si pagano tasse sui diritti d'autore : 0 imposte , mentre invece in Irlanda ci sono comunque.
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
Non esiste una risposta, il fisco è tutto tranne che una scienza esatta. Non le è neppure l'economia per la verità.
Secondo alcune interpretazioni liberali, in un sistema perfetto quanto utopistico, le tasse sulle persone giuridiche non hanno senso.
Le tasse sono il mezzo attraverso cui i cittadini partecipano al funzionamento dello Stato.
Le persone giuridiche non sono cittadini dello stato, quindi non dovrebbero pagare le tasse.
D'altra parte un reddito d'azienda viene poi distribuito a persone fisiche, e, sempre idealmente, è questo che dovrebbe poi essere tassato. E in teori ogni tipo di reddito delle persone fisiche dovrebbe essere tassato allo stesso modo
Non esiste una risposta, il fisco è tutto tranne che una scienza esatta. Non le è neppure l'economia per la verità.
Secondo alcune interpretazioni liberali, in un sistema perfetto quanto utopistico, le tasse sulle persone fisiche non hanno senso.
Le tasse sono il mezzo attraverso cui i cittadini partecipano al funzionamento dello Stato.
Le persone fisiche non sono cittadini dello stato, quindi non dovrebbero pagare le tasse.
D'altra parte un reddito d'azienda viene poi distribuito a persone fisiche, e, sempre idealmente, è questo che dovrebbe poi essere tassato. E in teori ogni tipo di reddito delle persone fisiche dovrebbe essere tassato allo stesso modo
Beh, perchè queste "persone fisiche" non usufruiscono di risorse dello stato (es. infrastrutture)? Più che interpretazioni liberali mi sembrano frutto del capitalismo più becero e spinto (faccio più soldi possibile ma senza pagare nulla, nemmeno ciò che mi consente di arricchirmi).
zerothehero
29-06-2008, 20:22
Parlando con mio cuggino, mi ha fatto una testa tanto tra ires e irap. :D
Ha detto pure che è costretto ad avere uno stipendio (che lui non voleva, perchè così deve pagare pure l'irpef), altrimenti la finanza gli rompe le scatole...qualcuno conferma? :confused:
Washakie
29-06-2008, 21:27
Beh, perchè queste "persone fisiche" non usufruiscono di risorse dello stato (es. infrastrutture)? Più che interpretazioni liberali mi sembrano frutto del capitalismo più becero e spinto (faccio più soldi possibile ma senza pagare nulla, nemmeno ciò che mi consente di arricchirmi).
1- Sono solo 2 pagine di thread, leggi almeno 1 intervento in prima pagina!
2- Non sei tu ad arricchirti! (se vuoi scoprire perchè segui il punto 1)
qualche economista mi spiega perchè i redditi di impresa sono meno tassati delle persone fisiche ?
A parte che non si dovrebbe guardare solamente l'imposizione sui redditi, ma tutto il cuneo fiscale sulle società, per avere un'idea di dove siamo noi in termini di imposizione fiscale alle imprese...
Inoltre bisognerebbe capire cosa includano sia nella definizione di imposte alle persone fisiche che in quelle giuridiche.
E comunque no, non sono meno tassate delle persone fisiche, almeno in Italia. :asd:
Red_Star
29-06-2008, 23:18
Sono tassati di più, a dire il vero (parlo di società di capitali "non trasparenti")
Per farla (molto) breve, si ha una doppia tassazione: la prima al momento della produzione del reddito e la seconda al momento della distribuzione degli utili.
Inoltre esiste la famosa IRAP che andando a colpire una base imponibile diversa dalla semplice differenza ricavi meno costi, tassa anche imprese in pesante perdita.
In altre parole la comparativa fatta lascia un po' il tempo che trova. O meglio avrebbero dovuto precisare che si parla di aliquote nominali e non di aliquote reali (quindi una comparativa con la tassazione italiana è quasi impossibile... infatti molte imprese estere hanno difficoltà a pianificare investimenti in Italia proprio per l'astrusità e l'aleatorietà della fiscalità in Italia).
Quote Kewell e aggiungo che in Italia l'aliquota REALE è intorno al 50%.
Aggiungo anche questo articolo fresco fresco link (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/06/fisco-stato-contribuenti-debito.shtml?uuid=5de18800-451e-11dd-b46d-36bc0e0262b3&DocRulesView=Libero)
Per ottenere un rimborso dal fisco italiano si parla di minimo 7,7 anni per gli importi più irrisori.......
Per quanto riguarda l'ires volevo sottolineare che per esempio in estonia non esiste, gli utili aziendali vengono tassati solo al momento della distribuzione.
L'economia vola e gli investimenti pure.
trallallero
30-06-2008, 08:54
Per ottenere un rimborso dal fisco italiano si parla di minimo 7,7 anni per gli importi più irrisori.......
contro una media europea di 3 mesi :read:
non ho la fonte ma lo avevo sentito su radio24
Red_Star
30-06-2008, 09:05
contro una media europea di 3 mesi :read:
non ho la fonte ma lo avevo sentito su radio24
Per importi più alti si arriva alla bellezza di 26 anni
Senza parole........
trallallero
30-06-2008, 09:09
Per importi più alti si arriva alla bellezza di 26 anni
Senza parole........
:eek:
mica 26 mesi, che già sarebbe una vergogna
trallallero
30-06-2008, 09:19
... la Germania si ha che la tassazione per le imprese è al 29.8% mentre per le persone è al 47.5% (sorridi trallallero :D )
No, lo devo dire:
Io in Italia fatturavo con p.iva 5000/6000 € al mese e mi rimanevano netti 2000, non di più, semmai di meno
Adesso prendo 3000 lordi e i netti sono intorno ai 1800.
C'è decisamente qualcosa che non va visto che prendo 2-3 mila lordi in meno ed ho 2 cento netti in meno.
E questo non è un confronto Italia-Germania perchè prenderei circa lo stesso netto (forse di più) anche se fossi assunto un Italia.
No, lo devo dire:
Io in Italia fatturavo con p.iva 5000/6000 € al mese e mi rimanevano netti 2000, non di più, semmai di meno
Adesso prendo 3000 lordi e i netti sono intorno ai 1800.
C'è decisamente qualcosa che non va visto che prendo 2-3 mila lordi in meno ed ho 2 cento netti in meno.
E questo non è un confronto Italia-Germania perchè prenderei circa lo stesso netto (forse di più) anche se fossi assunto un Italia.
Vallo a raccontare ai tanti che pensano che come apri una partita IVA è come se ti si aprisse un buco nel soffitto da cui piovono soldi, SUV, ville con piscina, ecc, ecc... ;)
Sui rimborsi, io tra i tanti posso citare il caso di un rimborso INPS. Anni fa mi avevano mandato un avviso che un'agenzia per la riscossione dei tributi (non specificava quale) mi avrebbe mandato un avviso per dove riscuotere circa 350 euro. L'avviso non è mai arrivato, questa cifra è tornata indietro all'INPS e nonostante i numerosi solleciti non ne ho più avuto notizia, oramai sono passati diversi anni!
So che questa cosa è successa a molta gente, per alcuni si tratta di cifre ben più importanti. Comunque se lavori per 1000 euro al mese, ricordiamoci quanto ci metti per guadagnarne 350, non è che sono da buttare via... :rolleyes:
In itaGLia, oltre ai tempi biblici per i rimborsi, quello che ti fa incazzare è che se sei tu a doverli dare alla pubblica amministrazione (stato, regioni, provincie, comuni, INPS, ecc, ecc, ecc) ti fissano dei termini magari stretti e non si fanno scrupoli a bloccarti la macchina, pignorarti di tutto e di più, anche per (relativamente) piccole cifre. Non hanno il minimo scrupolo a rovinarti (ovviamente se sei un cittadino italiano onesto, in altri casi la musica cambia un po! ;) ), mentre se sono loro a doverteli dare si prendono tutto il tempo che vogliono e tu non puoi dire niente...
E questo sarebbe uno stato di diritto? :Puke:
trallallero
30-06-2008, 11:18
Vallo a raccontare ai tanti che pensano che come apri una partita IVA è come se ti si aprisse un buco nel soffitto da cui piovono soldi, SUV, ville con piscina, ecc, ecc... ;)
come apri p. iva il buco si apre eccome, ma non dove dici tu :D
E questo sarebbe uno stato di diritto? :Puke:
eh si, hanno loro il diritto di poter usare quel buco li :rolleyes:
No, lo devo dire:
Io in Italia fatturavo con p.iva 5000/6000 € al mese e mi rimanevano netti 2000, non di più, semmai di meno
Adesso prendo 3000 lordi e i netti sono intorno ai 1800.
C'è decisamente qualcosa che non va visto che prendo 2-3 mila lordi in meno ed ho 2 cento netti in meno.
E questo non è un confronto Italia-Germania perchè prenderei circa lo stesso netto (forse di più) anche se fossi assunto un Italia.
Dovresti aggiungere al calcolo, per rendere comparabili le cifre, la quota di contributi a carico del datore di lavoro
trallallero
30-06-2008, 11:33
Dovresti aggiungere al calcolo, per rendere comparabili le cifre, la quota di contributi a carico del datore di lavoro
uhm ... mi trovi impreparato.
So solo che prendevo 235€ + iva al giorno, adesso 3.000 lordi
uhm ... mi trovi impreparato.
So solo che prendevo 235€ + iva al giorno, adesso 3.000 lordi
L'IVA non la devi sommare al lordo del fatturato, perchè non è una tassa, quanto un valore aggiunto al costo della tua prestazione
235*22=5170
da queste 5'000 quanto deducevi per spese tue?
Alla fine il paragone è difficile da fare, perchè quei 3'000 lordi che tu vedi nascondono un costo del lavoro indiretto più i costi generali dell'azienda per lo svolgimento del tuo lavoro. Quindi quanto costa mensilmente la tua collaborazione all'azienda? Probabilmente ben oltre i 4'000 €
trallallero
30-06-2008, 12:07
L'IVA non la devi sommare al lordo del fatturato, perchè non è una tassa, quanto un valore aggiunto al costo della tua prestazione
235*22=5170
da queste 5'000 quanto deducevi per spese tue?
Alla fine il paragone è difficile da fare, perchè quei 3'000 lordi che tu vedi nascondono un costo del lavoro indiretto più i costi generali dell'azienda per lo svolgimento del tuo lavoro. Quindi quanto costa mensilmente la tua collaborazione all'azienda? Probabilmente ben oltre i 4'000 €
non lo so quanto costo (ma già solo in caffè un bel pò :D)
Spese mie non ne avevo e penso fosse questo il problema maggiore, infatti l'iva serviva solo a far sembrare l'imponibile più alto ma io la restituivo al 100% perchè non avevo spese.
Scaricavo qualcosa per la casa e macchina ma poca roba
non lo so quanto costo (ma già solo in caffè un bel pò :D)
Spese mie non ne avevo e penso fosse questo il problema maggiore, infatti l'iva serviva solo a far sembrare l'imponibile più alto ma io la restituivo al 100% perchè non avevo spese.
Scaricavo qualcosa per la casa e macchina ma poca roba
Beh sicuramente potevi cercare di scaricare piu cose... Dal cellulare, alla connessione internet, alle spese per materiale informatico, ad altre spese come spese "per formazione".... potevi trovari un commercialista piu "creativo", perchè alla fine è vero che se sei troppo ligio la tassazione è davvero elevata.
Poi non conosco la tua situazione quindi è un "pour parler".
trallallero
30-06-2008, 12:24
Beh sicuramente potevi cercare di scaricare piu cose... Dal cellulare, alla connessione internet, alle spese per materiale informatico, ad altre spese come spese "per formazione".... potevi trovari un commercialista piu "creativo", perchè alla fine è vero che se sei troppo ligio la tassazione è davvero elevata.
ah ecco! appunto, quindi confermi che l'Italia è il paese dei furbi, di chi riesce (leggi: deve) trovare il modo semilegale per campare!
Comunque glielo dissi al commercialista: tu sei troppo onesto! non posso trovare a Novembre 14k € da dare al fisco, è impossibile!
Ma non è neanche tanto bello mettersi a fare il furbo per campare, non dormi poi la notte soprattutto se al governo c'è il salume pistacchiato che dichiara guerra alle p.iva come se fossero loro il male d'Italia.
PS: Scaricare cellulare, connessione internet e roba del genere lo facevo, ma quanto vuoi che sia ? 50€ al mese ? ed era al 50%
Red_Star
30-06-2008, 12:37
Dovresti aggiungere al calcolo, per rendere comparabili le cifre, la quota di contributi a carico del datore di lavoro
In che senso contributi ?
Se hai p.iva ti pago con fattura, che contributi ha l'azienda a carico ?
trallallero
30-06-2008, 12:39
In che senso contributi ?
Se hai p.iva ti pago con fattura, che contributi ha l'azienda a carico ?
intendeva i contributi dell'azienda visto che adesso sono assunto
ah ecco! appunto, quindi confermi che l'Italia è il paese dei furbi, di chi riesce (leggi: deve) trovare il modo semilegale per campare!
Comunque glielo dissi al commercialista: tu sei troppo onesto! non posso trovare a Novembre 14k € da dare al fisco, è impossibile!
Ma non è neanche tanto bello mettersi a fare il furbo per campare, non dormi poi la notte soprattutto se al governo c'è il salume pistacchiato che dichiara guerra alle p.iva come se fossero loro il male d'Italia.
PS: Scaricare cellulare, connessione internet e roba del genere lo facevo, ma quanto vuoi che sia ? 50€ al mese ? ed era al 50%
Io quando ero in Italia in periodo tesistico lavoravo in uno studio commercialista. Qualche idea superficiale me la son fatta.
Non esiste cosa piu priva di significato di un bilancio.
Il problema è che per 60 anni in Italia si è volutamente costruito un sistema in cui da un lato si poneva una tassazione elevata, dall'altro si diceva implicitamente "puoi evadere un po' senza problemi". E' però vero che per una partita IVA che lavora a progetto i margini di manovra son piccoli, perchè inchiodato alla fatturazione dell'azienda per cui lavora.
A questo si aggiunge il fatto che le regole fiscali italiane sono complicatissime e soprattuto vengono modificate in continuazione.
Ci sono da un lato poveri "pirla" che se la prendono in culo, che si prendono palate sui denti perchè magari si son sbagliati una volta a compilare un F24.
Alcune imposte, come l'IRAP, sono totalmente idiote e ingiuste.
D'altro canto con gli anni questo sistema ha fatto sì che si sia sviluppata una classe di piccoli imprenditori, artigiani, professionisti che hanno un rapporto diciamo "elastico" con la fiscalità e la spudoratezza diventa la chiave del successo piu dell'effettiva bravura nel proprio lavoro.
E comunque continuando ad aggiungere regole, secondo me non cambierà mai nulla... Bisognerebbe riscrivere tutto daccapo.
Forse non sarebbe male cercare, almeno come toppa temporanea, di costruire un sistema di fiscalità forfaittaria. Un piccolo artigiano o professionista sa prima quanto deve versare, può organizarsi meglio e soprattutto si evita montagne di burocrazia costosa e che mangia un sacco di tempo. Una cosa secondo me dannosa è il fatto di non sapere quanto si deve pagare, e con le modifiche continue, ogni anno è una sorta di lotteria.
No, lo devo dire:
Io in Italia fatturavo con p.iva 5000/6000 € al mese e mi rimanevano netti 2000, non di più, semmai di meno
Adesso prendo 3000 lordi e i netti sono intorno ai 1800.
C'è decisamente qualcosa che non va visto che prendo 2-3 mila lordi in meno ed ho 2 cento netti in meno.
E questo non è un confronto Italia-Germania perchè prenderei circa lo stesso netto (forse di più) anche se fossi assunto un Italia.
Eh, ma chi ha la partita IVA è un ricco evasore con il SUV! :O E quindi deve PAGARE! :O
Eh, ma chi ha la partita IVA è un ricco evasore con il SUV! :O E quindi deve PAGARE! :O
C'è partita IVA e partita IVA.
Oltretutto in Italia si è diffusa la moda di obbligare collaboratori a prendere una partita IVA. Di fatto si tratta di lavoratori dipendenti, che però finiscono per essere considerati fiscalmente come liberi professionisti.
Molti contratti a tempo determinato sono trasformati in partite IVA, e questa è una assurdità che non avrebbe senso di esistere
Red_Star
30-06-2008, 12:53
Io quando ero in Italia in periodo tesistico lavoravo in uno studio commercialista. Qualche idea superficiale me la son fatta.
Non esiste cosa piu priva di significato di un bilancio.
Il problema è che per 60 anni in Italia si è volutamente costruito un sistema in cui da un lato si poneva una tassazione elevata, dall'altro si diceva implicitamente "puoi evadere un po' senza problemi". E' però vero che per una partita IVA che lavora a progetto i margini di manovra son piccoli, perchè inchiodato alla fatturazione dell'azienda per cui lavora.
A questo si aggiunge il fatto che le regole fiscali italiane sono complicatissime e soprattuto vengono modificate in continuazione.
Ci sono da un lato poveri "pirla" che se la prendono in culo, che si prendono palate sui denti perchè magari si son sbagliati una volta a compilare un F24.
Alcune imposte, come l'IRAP, sono totalmente idiote e ingiuste.
D'altro canto con gli anni questo sistema ha fatto sì che si sia sviluppata una classe di piccoli imprenditori, artigiani, professionisti che hanno un rapporto diciamo "elastico" con la fiscalità e la spudoratezza diventa la chiave del successo piu dell'effettiva bravura nel proprio lavoro.
E comunque continuando ad aggiungere regole, secondo me non cambierà mai nulla... Bisognerebbe riscrivere tutto daccapo.
Forse non sarebbe male cercare, almeno come toppa temporanea, di costruire un sistema di fiscalità forfaittaria. Un piccolo artigiano o professionista sa prima quanto deve versare, può organizarsi meglio e soprattutto si evita montagne di burocrazia costosa e che mangia un sacco di tempo. Una cosa secondo me dannosa è il fatto di non sapere quanto si deve pagare, e con le modifiche continue, ogni anno è una sorta di lotteria.
Quoto, in italia, arrivati ad un certo punto sei obbligato ad avere un avvocato ed un consulente fiscale con i controcazzi.
Altrimenti rimani fregato dalla burocrazia e dai mille impedimenti che ti vengono davanti.
Beh sicuramente potevi cercare di scaricare piu cose... Dal cellulare, alla connessione internet, alle spese per materiale informatico, ad altre spese come spese "per formazione".... potevi trovari un commercialista piu "creativo", perchè alla fine è vero che se sei troppo ligio la tassazione è davvero elevata.
Poi non conosco la tua situazione quindi è un "pour parler".
Nel corso del 2006 e 2007 sono diminuite le cose scaricabili... Mio fratello aveva un negozio e parlo con cognizione di causa... Hanno ridotto al 50% lo scaricabile della benzina per l'auto aziendale (come se uno che ha un furgone, poi lo usa per i fatti suoi il sabato e domentica... :rolleyes: ) al 25% le spese del cellulare (come se il sabato e domenica uno usasse il cellulare aziendale per fare il quadruplo delle chiamate che fa da lunedì a venerdì per lavoro... :rolleyes: ) e varie altre cosette...
Io quando ero in Italia in periodo tesistico lavoravo in uno studio commercialista. Qualche idea superficiale me la son fatta.
Non esiste cosa piu priva di significato di un bilancio.
Il problema è che per 60 anni in Italia si è volutamente costruito un sistema in cui da un lato si poneva una tassazione elevata, dall'altro si diceva implicitamente "puoi evadere un po' senza problemi". E' però vero che per una partita IVA che lavora a progetto i margini di manovra son piccoli, perchè inchiodato alla fatturazione dell'azienda per cui lavora.
A questo si aggiunge il fatto che le regole fiscali italiane sono complicatissime e soprattuto vengono modificate in continuazione.
Ci sono da un lato poveri "pirla" che se la prendono in culo, che si prendono palate sui denti perchè magari si son sbagliati una volta a compilare un F24.
Alcune imposte, come l'IRAP, sono totalmente idiote e ingiuste.
D'altro canto con gli anni questo sistema ha fatto sì che si sia sviluppata una classe di piccoli imprenditori, artigiani, professionisti che hanno un rapporto diciamo "elastico" con la fiscalità e la spudoratezza diventa la chiave del successo piu dell'effettiva bravura nel proprio lavoro.
E comunque continuando ad aggiungere regole, secondo me non cambierà mai nulla... Bisognerebbe riscrivere tutto daccapo.
Forse non sarebbe male cercare, almeno come toppa temporanea, di costruire un sistema di fiscalità forfaittaria. Un piccolo artigiano o professionista sa prima quanto deve versare, può organizarsi meglio e soprattutto si evita montagne di burocrazia costosa e che mangia un sacco di tempo. Una cosa secondo me dannosa è il fatto di non sapere quanto si deve pagare, e con le modifiche continue, ogni anno è una sorta di lotteria.
Ci avevano provato... Concordato fiscale, minimum tax, ecc... Chissà perchè perferiscono il vecchio sistema... :rolleyes:
C'è partita IVA e partita IVA.
Oltretutto in Italia si è diffusa la moda di obbligare collaboratori a prendere una partita IVA. Di fatto si tratta di lavoratori dipendenti, che però finiscono per essere considerati fiscalmente come liberi professionisti.
Molti contratti a tempo determinato sono trasformati in partite IVA, e questa è una assurdità che non avrebbe senso di esistere
Lo so anche io... ;) Ero ironico... ;) Per colpire i cosiddetti evasori, si sono colpiti anche i lavoratori a fattura... ;)
Nel corso del 2006 e 2007 sono diminuite le cose scaricabili... Mio fratello aveva un negozio e parlo con cognizione di causa... Hanno ridotto al 50% lo scaricabile della benzina per l'auto aziendale (come se uno che ha un furgone, poi lo usa per i fatti suoi il sabato e domentica... :rolleyes: ) al 25% le spese del cellulare (come se il sabato e domenica uno usasse il cellulare aziendale per fare il quadruplo delle chiamate che fa da lunedì a venerdì per lavoro... :rolleyes: ) e varie altre cosette...
Sul cellulare se non sbaglio il 25% riguardava l'apparecchiatura, non il traffico.
Poi in ogni caso il problema è sempre lo stesso. C'era gente che scaricava la benzina di tutta la famiglia, e altri per cui la benzina era una reale voce pesante del bilancio....
E' da anni che va avanti questa dinamica, una sorta di corsa alle armi.
trallallero
30-06-2008, 13:13
Io quando ero in Italia in periodo tesistico lavoravo in uno studio commercialista. Qualche idea superficiale me la son fatta.
anche tu ne hai fatte di cose, eh :D
Una cosa secondo me dannosa è il fatto di non sapere quanto si deve pagare, e con le modifiche continue, ogni anno è una sorta di lotteria.
vero, al mio commercialista è venuto il tick all'occhio per lo stress :asd:
C'è partita IVA e partita IVA.
Oltretutto in Italia si è diffusa la moda di obbligare collaboratori a prendere una partita IVA. Di fatto si tratta di lavoratori dipendenti, che però finiscono per essere considerati fiscalmente come liberi professionisti.
Molti contratti a tempo determinato sono trasformati in partite IVA, e questa è una assurdità che non avrebbe senso di esistere
Io lo avevo già scritto un paio di anni fa, quando Prodi decise di abbassare la % di detraibilità delle auto alle p.iva (la gocciolina che fece traboccare il mio vaso):
non è assolutamente giusto cercare di regolarizzare un qualcosa che funziona proprio grazie alla sua irregolarità.
Come hai scritto prima, Italia si è volutamente costruito un sistema in cui da un lato si poneva una tassazione elevata, dall'altro si diceva implicitamente "puoi evadere un po' senza problemi", se metti leggi più severe o vai a bastonare tutti i possessori di p.iva,
vai a colpire solo ed esclusivamente coloro che sono dei dipendenti con fattura (i professionisti delle 12 fatture (cit. Flisi71).
E ciò non è giusto, manco un pò, primo perchè hanno p.iva solo per poter lavorare, visto che ormai assumono in pochi in Italia, secondo perchè già non possono evadere un cent e questo è sbagliato.
Sbagliato proprio perchè, come hai scritto tu, il sistema si basa sull'elasticità delle regole in seguito alla tassazione altissima.
Se togli l'elastico alle regole ma non abbassi le tasse è solo una bastonata gratuita.
trallallero
30-06-2008, 13:20
Nel corso del 2006 e 2007 sono diminuite le cose scaricabili... Mio fratello aveva un negozio e parlo con cognizione di causa... Hanno ridotto al 50% lo scaricabile della benzina per l'auto aziendale (come se uno che ha un furgone, poi lo usa per i fatti suoi il sabato e domentica... :rolleyes: ) al 25% le spese del cellulare (come se il sabato e domenica uno usasse il cellulare aziendale per fare il quadruplo delle chiamate che fa da lunedì a venerdì per lavoro... :rolleyes: ) e varie altre cosette...
Poi in ogni caso il problema è sempre lo stesso. C'era gente che scaricava la benzina di tutta la famiglia, e altri per cui la benzina era una reale voce pesante del bilancio....
E' da anni che va avanti questa dinamica, una sorta di corsa alle armi.
quindi, come al solito, invece di mettersi a controllare di più (che significa, orrore, alzarsi dalla sedia, dal PC, e andare a lavorare fuori) si spara alla cieca e ci passa anche quel poveraccio che non c'entra niente, non evade, ha p.iva per forza e mantiene la famiglia monoreddito.
anche tu ne hai fatte di cose, eh :D
vero, al mio commercialista è venuto il tick all'occhio per lo stress :asd:
Io lo avevo già scritto un paio di anni fa, quando Prodi decise di abbassare la % di detraibilità delle auto alle p.iva (la gocciolina che fece traboccare il mio vaso):
non è assolutamente giusto cercare di regolarizzare un qualcosa che funziona proprio grazie alla sua irregolarità.
Come hai scritto prima, Italia si è volutamente costruito un sistema in cui da un lato si poneva una tassazione elevata, dall'altro si diceva implicitamente "puoi evadere un po' senza problemi", se metti leggi più severe o vai a bastonare tutti i possessori di p.iva,
vai a colpire solo ed esclusivamente coloro che sono dei dipendenti con fattura (i professionisti delle 12 fatture (cit. Flisi71).
E ciò non è giusto, manco un pò, primo perchè hanno p.iva solo per poter lavorare, visto che ormai assumono in pochi in Italia, secondo perchè già non possono evadere un cent e questo è sbagliato.
Sbagliato proprio perchè, come hai scritto tu, il sistema si basa sull'elasticità delle regole in seguito alla tassazione altissima.
Se togli l'elastico alle regole ma non abbassi le tasse è solo una bastonata gratuita.
In quel caso comunque il problema è alla radice. Le partite iva delle 12 fatture non devono esistere. Il fatto che si sia diffusa questa pratica è indice di un problema di fondo che va sanato.
C'è stata anche una sentenza della cassazione in proposito, in cui si affermava che se le condizioni oggettive del rapporto di lavoro sono quelle del lavoratore dipendente, questo non può essere considerato un libero professionista, quale che sia il suo status contrattuale. Però poi di fatto non è cambiato nulla.
trallallero
30-06-2008, 13:37
In quel caso comunque il problema è alla radice. Le partite iva delle 12 fatture non devono esistere. Il fatto che si sia diffusa questa pratica è indice di un problema di fondo che va sanato.
C'è stata anche una sentenza della cassazione in proposito, in cui si affermava che se le condizioni oggettive del rapporto di lavoro sono quelle del lavoratore dipendente, questo non può essere considerato un libero professionista, quale che sia il suo status contrattuale. Però poi di fatto non è cambiato nulla.
Ma chi si mette a fare causa ? magari avrei potuto farla anche io dopo 4 anni di collaborazione con la società, avrei sicuramente vinto.
Ma come vai al lavoro dopo ? sei lì grazie ad una causa vinta. No, non mi piacerebbe,
Son comunque d'accordo che sia un grosso problema di fondo e che vada sanato, anche se ormai mi posso permettere di dire:
cazzi loro, chissenefotte! :D
MesserWolf
30-06-2008, 13:59
Vallo a raccontare ai tanti che pensano che come apri una partita IVA è come se ti si aprisse un buco nel soffitto da cui piovono soldi, SUV, ville con piscina, ecc, ecc... ;)
Sui rimborsi, io tra i tanti posso citare il caso di un rimborso INPS. Anni fa mi avevano mandato un avviso che un'agenzia per la riscossione dei tributi (non specificava quale) mi avrebbe mandato un avviso per dove riscuotere circa 350 euro. L'avviso non è mai arrivato, questa cifra è tornata indietro all'INPS e nonostante i numerosi solleciti non ne ho più avuto notizia, oramai sono passati diversi anni!
So che questa cosa è successa a molta gente, per alcuni si tratta di cifre ben più importanti. Comunque se lavori per 1000 euro al mese, ricordiamoci quanto ci metti per guadagnarne 350, non è che sono da buttare via... :rolleyes:
In itaGLia, oltre ai tempi biblici per i rimborsi, quello che ti fa incazzare è che se sei tu a doverli dare alla pubblica amministrazione (stato, regioni, provincie, comuni, INPS, ecc, ecc, ecc) ti fissano dei termini magari stretti e non si fanno scrupoli a bloccarti la macchina, pignorarti di tutto e di più, anche per (relativamente) piccole cifre. Non hanno il minimo scrupolo a rovinarti (ovviamente se sei un cittadino italiano onesto, in altri casi la musica cambia un po! ;) ), mentre se sono loro a doverteli dare si prendono tutto il tempo che vogliono e tu non puoi dire niente...
E questo sarebbe uno stato di diritto? :Puke:
triste ma vero
edit
ma come si fa a concepire un rimborso che arriva dopo 26,6 anni ???
«È importante istituire accanto all'Agenzia delle Entrate anche l'Agenzia delle Uscite -afferma Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani- e metter mano alla annosa questione dei rimborsi delle imposte. Per combattere l'evasione fiscale bisogna essere credibili e rispettare i diritti dei contribuenti. È arrivato il momento di rimborsare le imposte pagate in eccesso smettendo di trattare i contribuenti italiani come sudditi».
qutone
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/06/fisco-stato-contribuenti-debito.shtml?uuid=5de18800-451e-11dd-b46d-36bc0e0262b3&DocRulesView=Libero
Red_Star
30-06-2008, 14:21
In quel caso comunque il problema è alla radice. Le partite iva delle 12 fatture non devono esistere. Il fatto che si sia diffusa questa pratica è indice di un problema di fondo che va sanato.
C'è stata anche una sentenza della cassazione in proposito, in cui si affermava che se le condizioni oggettive del rapporto di lavoro sono quelle del lavoratore dipendente, questo non può essere considerato un libero professionista, quale che sia il suo status contrattuale. Però poi di fatto non è cambiato nulla.
Questo purtroppo è un dato di fatto, questa condizione è poi favorita dai costi contributivi di cui l'azienda deve farsi carico per non parlare della burocrazia.
Fatturare conviene molto di più rispetto alla classica busta paga.
Nel corso del 2006 e 2007 sono diminuite le cose scaricabili... Mio fratello aveva un negozio e parlo con cognizione di causa... Hanno ridotto al 50% lo scaricabile della benzina per l'auto aziendale (come se uno che ha un furgone, poi lo usa per i fatti suoi il sabato e domentica... :rolleyes: ) al 25% le spese del cellulare (come se il sabato e domenica uno usasse il cellulare aziendale per fare il quadruplo delle chiamate che fa da lunedì a venerdì per lavoro... :rolleyes: ) e varie altre cosette...
Per la precisione, a causa della famosa sentenza sull'IVA auto per il solo anno 2006 era stato, in un primo momento, prevista una ridotta deducibilità delle spese di impiego e acquisto per autovetture. Per le imprese tale deducibilità era scesa addirittura allo 0%, mentre per i professionisti al 25%. Nel 2007 (mi pare proprio in finanziaria) e con effetto retroattivo è stato stabilito la deducibilità al 30% per i professionisti ed al 25% per le imprese, da recuperarsi nella dichiarazione del 2008.
Tutto questo casino perché il Vampiro aveva fatto conti assai prudenziali su quanto avrebbe deciso la UE in tema di detraibilità IVA.
I costi di acquisto ed impiego dei furgoni invece non erano stati toccati.
Comunque al di là di questo, dal 2007 è possibile detrarre il 40% dell'IVA ed il 40% del costo dell'auto (quest'ultimo entro precisi limiti quantitativi). Per i telefonini, invece, la deducibilità è passata dal 50% all'80% (l'IVA, diciamo, che è rimasta detraibile al 50%). Per la telefonia fissa, invece, si è passati dal 100% di deducibilità all'80% (unificando così spese per telefonia fissa e mobile), mentre l'IVA è rimasta detraibili al 100%.
Tutto questo sproloquio per dire, che a mio avviso, per molti versi dal punto di vista "cosa si può dedurre e cosa no" la situazione è un pochino migliorata o è rimasta invariata.
Quello che era stato peggiorato da Visco & Co., erano tutta una seria di adempimenti formali e burocratici e di caccia alle streghe fatta di annunci e imposizioni nei confronti del contribuente "suddito". Il governo attuale punta più alla sostanza che ai formalismi (es. rilancio alla grande del redditometro, peraltro già in parte rispolverato dallo stesso Visco). NON sono io a dirlo, ma gli articoli di ItaliaOggi e il Sole24 degli ultimi giorni.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/07/pressione-fiscale-vola-cinquantadue-per-cento-pil.shtml?uuid=28a82e6c-4bec-11dd-9dcf-303698a95a0e&DocRulesView=Libero
La pressione fiscale vola fino al 52% del Pil «regolare»
Da oggi pomeriggio il contribuente "onesto" inizia a lavorare per se stesso e la sua famiglia: nei primi 189,5 giorni dell'anno, infatti, il frutto del suo lavoro è servito a pagare imposte e contributi. A rendere meno amaro questo calice contribuisce il trend dell'area dell'evasione, da qualche anno in via di erosione forse per il taglio dei condoni fiscali e la caccia dichiarata agli evasori. Stando ai dati dell'agenzia delle Entrate, elaborati dal Centro studi Confindustria (CsC), la pressione fiscale del 2008 rimarrà da brividi: per il contribuente "onesto", cioè colui che paga interamente imposte e contributi, è pari al 51,8% del reddito.
Ma come si arriva a questa cifra? Innanzitutto va sottolineato che essa rappresenta la pressione fiscale "effettiva" cioè quella ottenuta rapportando al Pil (depurato dall'economia sommersa, che rappresenta il 15-17% del Pil stesso) il totale di tributi e contributi pagati. Si tratta di 8,5 punti percentuali in più rispetto alla misura della pressione fiscale comunemente utilizzata (che il CsC stima al 43,3% nel 2008, invariata rispetto al 2007), ma che è apparente perché ha alla base un'ampia fetta di reddito non dichiarato. Nel grafico sotto si nota che la pressione fiscale effettiva rimane elevata anche nel 2008, ma si riduce il divario con la pressione apparente in seguito all'assottigliarsi dell'area dell'evasione.La pressione fiscale effettiva rappresenta il limite cui arriverebbe la quota sul Pil degli incassi fiscali e contributivi se il fenomeno dell'evasione venisse completamente eliminato.
«Il valore elevato della pressione fiscale effettiva – osserva il CsC –indica che una parte cospicua di italiani subisce un prelievo da Paese scandinavo ricevendo in cambio servizi di qualità decisamente inferiore. Questa discrepanza è alla base della questione fiscale in Italia ».
Lo scostamento esistente tra la pressione fiscale effettiva e quella apparente è dunque imputabile interamente all'evasione fiscale e contributiva. Ma quant'è l'evasione Iva?Un esercizio non di poco conto ma una stima l'ha fatta in passato l'Ufficio studi dell'agenzia delle Entrate calcolando la base imponibile Iva non dichiarata. Confrontando l'imponibile dichiarato al fisco con l'imponibile teorico si ottiene appunto la base imponibile evasa dai contribuenti.
Per il 2007 il CsC stima che l'evasione fiscale Iva si attesti al 27,8% della base imponibile teorica, per un ammontare assoluto di circa 260 miliardi di euro, in netta riduzione rispetto al 33% quantificato per il 2004 dall'agenzia delle Entrate. Lo scenario economico e l'andamento del gettito tributario ( in particolare dell'Iva)fino al 2007 e le stime per l'anno in corso, permettono di aggiornare il quadro e dare conto del miglioramento della tax compliance.
Dal 2006 è in corso l'emersione della base imponibile Iva, «e ciò secondo il CsC contribuisce, almeno in parte, a spiegare l'aumento della pressione fiscale apparente maggiore di quello della pressione fiscale effettiva. Molto probabilmente tale risultato è imputabile alle iniziative di accertamento e controllo messe in atto o anche solo annunciate dal Governo».
La propensione a evadere, infatti, varia in relazione inversa alla probabilità di essere accertati: non a caso, negli anni dei condoni e delle sanatorie fiscali l'evasione si attestava su livelli superiori. Negli anni con maggiori entrate da condoni e sanatorie (1982-83, 1992-93, 1995-96 e 2003-04) l'andamento dell'evasione è risultata crescente. La semplice dichiarazione programmatica di lotta all'evasione, se ritenuta credibile, può aver mutato le aspettative e indotto una maggiore
compliance spontanea.
di Emanuele Scarci
7 Luglio 2008
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