c.m.g
27-06-2008, 08:20
venerdì 27 giugno 2008
La proposta di legge (pagina 1 di 2)
Roma - Nessuna tregua, nessuna tolleranza, nessuno spazio a chi non condanna apertamente qualsiasi aspetto della pedofilia: la pedofilia culturale che secondo le associazioni di tutela dei minori cresce in rete esponenzialmente, anche in Italia, è ora oggetto di una nuova proposta di legge che segue di pochi giorni l'annuncio di un'altra proposta (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2331516) in materia. In questo caso, per la prima volta si intende inserire il termine pedofilia nel Codice Penale, una misura che ha come primo firmatario Alessandro Pagano del Partito della Libertà ma che ha già raccolto numerosissimi consensi in Parlamento: almeno un centinaio gli onorevoli pronti ad appoggiare la nuova idea.
Ma di cosa si tratta esattamente? Andando a vedere il testo della proposta (http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0005030.pdf) si legge che consta di pochi articoli. Vengono presentati come necessari per contrastare quello che viene definito "strisciante" movimento culturale che si avvale spesso e volentieri di Internet per diffondere concetti insani. Servono dunque a "(...) contrastare l'emergente fenomeno di quella tanto perversa e insidiosa, quanto sottile cultura (oseremmo dire lobby) che tende a far normalizzare la pedofilia, mediante una pregnante e subdola azione culturale fondata sulla giustificazione e sulla tolleranza di un tale comportamento sessuale nei confronti dei bambini".
Non è un caso se sono parole che ricordano da vicino certi comunicati stampa: nella presentazione della proposta di legge si cita espressamente l'associazione Meter di Don Fortunato di Noto che ieri ha partecipato alla Camera alla presentazione della bozza e che in una nota (http://www.associazionemeter.org/it/comunicati-stampa/proposta-legge-contro-pedofilia-culturale.html) definisce la proposta, alla quale ha contribuito, come una novità "di portata storica". Con l'occasione Di Noto stesso ha consegnato a giornalisti e parlamentari un dossier in cui sono elencati migliaia di siti italiani ed internazionali a suo dire colpevoli di "pedofilia culturale", che rivendicano cioè, ha spiegato, "l'assurda e inquietante pretesa di normalizzazione della pedofilia".
Nelle intenzioni dei promotori si intende colpire nello specifico il pedofilo non come "mostro che violenta un bambino" ma come individuo che descrive la pedofilia come "un'azione positiva" e che dice di "amare il minore" e di voler manifestare questo sentimento "anche attraverso i rapporti sessuali". Ciò che va colpito, dunque, è quella cultura, quel "mondo che vuole diffondere un'immagine pulita della pedofilia, nascondendone il lato deviato". Secondo l'associazione Meter, sono più di 550 le organizzazioni che nel mondo rivendicano "i diritti dei pedofili". Questi gruppi, è stato detto, si servono di libri e riviste, siti web e persino radio e agenzie di stampa.
Andando agli articoli della proposta, il primo è quello relativo all'inserimento della parola Pedofilia nell'articolo 609 quater (http://isd.olografix.org/faq/cod_pen.htm) del codice penale. Il secondo invece introduce dopo l'articolo 414 del codice il nuovo articolo 414 bis, che recita:
ART. 414-bis. - (Pedofilia culturale). - Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, e con qualsiasi forma di espressione, pubblicamente istiga a commettere o fa l'apologia delle condotte previste dagli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies, 609-quater e 609-quinquies, ovvero dagli articoli 609-bis e 609-octies, compiute in danno di minorenni, è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da euro 5.000 a euro 50.000
Per capire di che si tratta basta leggersi gli articoli citati del codice, da dove si evince che viene punita l'apologia di condotte illegali quali atti sessuali con minori, corruzione di minorenne, prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico. Per comprendere ancora più a fondo cosa significhi è necessario aprire il dizionario. Secondo il De Mauro, apologia (http://www.demauroparavia.it/7216) è in origine un discorso "di autodifesa pronunciato dal condannato", un "discorso o scritto a difesa o a esaltazione di qualcuno o qualcosa". Quel che interessa è però l'apologia di reato, ossia "reato che consiste nel difendere o esaltare azioni o comportamenti contrari alla legge".
Lo scopo dei promotori del nuovo testo, come hanno spiegato loro stessi, è di punire "una serie di condotte, soprattutto apologetiche e di istigazione, nonché di pubblicizzazione, diffusione e divulgazione, con qualunque mezzo, dei contenuti legittimanti tale cultura, che sicuramente ricadono nell'illiceità, travalicando i confini della libera manifestazione del pensiero ai sensi dell'articolo 21 della Costituzione, perché connesse a un crimine la cui estrema gravità è generalmente riconosciuta in tutti gli ordinamenti, quale appunto l'abuso sessuale sui bambini, la cui intangibilità sessuale è garantita sia a livello costituzionale, sia dalle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia".
Questa notizia contiinua ==>>
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2334682/PI/News/La-pedofilia-sar-agrave--reato--Anche-online/p.aspx)
La proposta di legge (pagina 1 di 2)
Roma - Nessuna tregua, nessuna tolleranza, nessuno spazio a chi non condanna apertamente qualsiasi aspetto della pedofilia: la pedofilia culturale che secondo le associazioni di tutela dei minori cresce in rete esponenzialmente, anche in Italia, è ora oggetto di una nuova proposta di legge che segue di pochi giorni l'annuncio di un'altra proposta (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2331516) in materia. In questo caso, per la prima volta si intende inserire il termine pedofilia nel Codice Penale, una misura che ha come primo firmatario Alessandro Pagano del Partito della Libertà ma che ha già raccolto numerosissimi consensi in Parlamento: almeno un centinaio gli onorevoli pronti ad appoggiare la nuova idea.
Ma di cosa si tratta esattamente? Andando a vedere il testo della proposta (http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0005030.pdf) si legge che consta di pochi articoli. Vengono presentati come necessari per contrastare quello che viene definito "strisciante" movimento culturale che si avvale spesso e volentieri di Internet per diffondere concetti insani. Servono dunque a "(...) contrastare l'emergente fenomeno di quella tanto perversa e insidiosa, quanto sottile cultura (oseremmo dire lobby) che tende a far normalizzare la pedofilia, mediante una pregnante e subdola azione culturale fondata sulla giustificazione e sulla tolleranza di un tale comportamento sessuale nei confronti dei bambini".
Non è un caso se sono parole che ricordano da vicino certi comunicati stampa: nella presentazione della proposta di legge si cita espressamente l'associazione Meter di Don Fortunato di Noto che ieri ha partecipato alla Camera alla presentazione della bozza e che in una nota (http://www.associazionemeter.org/it/comunicati-stampa/proposta-legge-contro-pedofilia-culturale.html) definisce la proposta, alla quale ha contribuito, come una novità "di portata storica". Con l'occasione Di Noto stesso ha consegnato a giornalisti e parlamentari un dossier in cui sono elencati migliaia di siti italiani ed internazionali a suo dire colpevoli di "pedofilia culturale", che rivendicano cioè, ha spiegato, "l'assurda e inquietante pretesa di normalizzazione della pedofilia".
Nelle intenzioni dei promotori si intende colpire nello specifico il pedofilo non come "mostro che violenta un bambino" ma come individuo che descrive la pedofilia come "un'azione positiva" e che dice di "amare il minore" e di voler manifestare questo sentimento "anche attraverso i rapporti sessuali". Ciò che va colpito, dunque, è quella cultura, quel "mondo che vuole diffondere un'immagine pulita della pedofilia, nascondendone il lato deviato". Secondo l'associazione Meter, sono più di 550 le organizzazioni che nel mondo rivendicano "i diritti dei pedofili". Questi gruppi, è stato detto, si servono di libri e riviste, siti web e persino radio e agenzie di stampa.
Andando agli articoli della proposta, il primo è quello relativo all'inserimento della parola Pedofilia nell'articolo 609 quater (http://isd.olografix.org/faq/cod_pen.htm) del codice penale. Il secondo invece introduce dopo l'articolo 414 del codice il nuovo articolo 414 bis, che recita:
ART. 414-bis. - (Pedofilia culturale). - Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, e con qualsiasi forma di espressione, pubblicamente istiga a commettere o fa l'apologia delle condotte previste dagli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies, 609-quater e 609-quinquies, ovvero dagli articoli 609-bis e 609-octies, compiute in danno di minorenni, è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da euro 5.000 a euro 50.000
Per capire di che si tratta basta leggersi gli articoli citati del codice, da dove si evince che viene punita l'apologia di condotte illegali quali atti sessuali con minori, corruzione di minorenne, prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico. Per comprendere ancora più a fondo cosa significhi è necessario aprire il dizionario. Secondo il De Mauro, apologia (http://www.demauroparavia.it/7216) è in origine un discorso "di autodifesa pronunciato dal condannato", un "discorso o scritto a difesa o a esaltazione di qualcuno o qualcosa". Quel che interessa è però l'apologia di reato, ossia "reato che consiste nel difendere o esaltare azioni o comportamenti contrari alla legge".
Lo scopo dei promotori del nuovo testo, come hanno spiegato loro stessi, è di punire "una serie di condotte, soprattutto apologetiche e di istigazione, nonché di pubblicizzazione, diffusione e divulgazione, con qualunque mezzo, dei contenuti legittimanti tale cultura, che sicuramente ricadono nell'illiceità, travalicando i confini della libera manifestazione del pensiero ai sensi dell'articolo 21 della Costituzione, perché connesse a un crimine la cui estrema gravità è generalmente riconosciuta in tutti gli ordinamenti, quale appunto l'abuso sessuale sui bambini, la cui intangibilità sessuale è garantita sia a livello costituzionale, sia dalle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia".
Questa notizia contiinua ==>>
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2334682/PI/News/La-pedofilia-sar-agrave--reato--Anche-online/p.aspx)