c.m.g
25-06-2008, 07:36
mercoledì 25 giugno 2008
Firenze - La vicenda delle truffe telefoniche (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2325478) legate a numerazioni a sovrapprezzo (899 e affini), su cui sta indagando la Procura di Firenze e che la scorsa settimana ha fatto scattare le manette ai polsi di 18 persone, assume toni drammatici: uno degli arrestati si tolto la vita.
Si tratta di Niki Aprile Gatti di Avezzano (L'Aquila). Il corpo senza vita dell'uomo è stato rinvenuto nel bagno della sua cella del carcere di Sollicciano.
La scoperta è stata effettuata da alcuni compagni che condividevano con lui la stessa cella: l'uomo si è impiccato con un cappio fatto di stringhe e indumenti. Franco Corleone, garante del Comune di Firenze per i diritti dei detenuto, ha dichiarato: "Al termine dell'interrogatorio di garanzia, ieri il gip ha confermato gli arresti in carcere per Aprile Gatti, mentre per altri ha optato per i domiciliari. Questo potrebbe essere stato l'elemento scatenante di uno stato di depressione".
"Aprile Gatti - ha precisato Corleone - era incensurato e l'esperienza del carcere deve essere stato per lui oltremodo dura. Se posso fare una riflessione ampia e non legata strettamente al fatto di oggi, dico che non si puo' pensare di risolvere tutto con il carcere e che a volte se ne dovrebbe fare un uso più prudente".
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2331549/Telefonia/News/899--dagli-arresti-al-suicidio/p.aspx)
Firenze - La vicenda delle truffe telefoniche (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2325478) legate a numerazioni a sovrapprezzo (899 e affini), su cui sta indagando la Procura di Firenze e che la scorsa settimana ha fatto scattare le manette ai polsi di 18 persone, assume toni drammatici: uno degli arrestati si tolto la vita.
Si tratta di Niki Aprile Gatti di Avezzano (L'Aquila). Il corpo senza vita dell'uomo è stato rinvenuto nel bagno della sua cella del carcere di Sollicciano.
La scoperta è stata effettuata da alcuni compagni che condividevano con lui la stessa cella: l'uomo si è impiccato con un cappio fatto di stringhe e indumenti. Franco Corleone, garante del Comune di Firenze per i diritti dei detenuto, ha dichiarato: "Al termine dell'interrogatorio di garanzia, ieri il gip ha confermato gli arresti in carcere per Aprile Gatti, mentre per altri ha optato per i domiciliari. Questo potrebbe essere stato l'elemento scatenante di uno stato di depressione".
"Aprile Gatti - ha precisato Corleone - era incensurato e l'esperienza del carcere deve essere stato per lui oltremodo dura. Se posso fare una riflessione ampia e non legata strettamente al fatto di oggi, dico che non si puo' pensare di risolvere tutto con il carcere e che a volte se ne dovrebbe fare un uso più prudente".
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2331549/Telefonia/News/899--dagli-arresti-al-suicidio/p.aspx)