DvL^Nemo
23-06-2008, 12:46
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/06_Giugno/23/aler_proprietari.shtml
Inquilini dell'Aler, ma proprietari di case
«Via alla linea dura contro i finti poveri». «Affitto da 33 euro al mese e 10 appartamenti in Sicilia»
MILANO - Vive in zona Giambellino, casa popolare, poco più di 50 metri quadri. A Milano si è fatto passare per povero, con un reddito di 15 mila euro l'anno. Per farsi assegnare l'alloggio, ha però «dimenticato» di dichiarare le sue proprietà in Sicilia, in provincia di Catania. Dieci piccoli appartamenti e un box. Patrimonio stimato per il calcolo dell'Ici: oltre 350 mila euro. Prima di essere scoperto, pagava un affitto di 33 euro al mese. È il caso più macroscopico scoperto dagli ispettori dell'Aler che stanno passando al setaccio fascicoli e dichiarazioni degli inquilini delle case popolari milanesi.
Le verifiche sono circa mille all'anno. Controlli incrociati con l'intendenza di finanza. Solo negli ultimi dodici mesi gli inquilini denunciati per false dichiarazioni sono stati più di cento. La nuova legge sull'edilizia popolare approvata dalla Regione comporta controlli più approfonditi e verifiche più stringenti. È così che sono stati scoperti gli ultimi «furbetti»: inquilino in zona Navigli, 46 metri quadri in affitto a 20 euro al mese, ma proprietario di una casa di 70 metri ad Ascoli Piceno; donna in casa Aler di Rozzano che ha un appartamento a Milano e due in Sardegna; altra «ospite» di una casa popolare in zona piazzale Dateo (26 euro mensili) che non dichiarava un appartamento di 80 metri a Messina; inquilino del Gratosoglio (20 euro al mese) che aveva nascosto una casa e un box a Reggio Emilia. «Perché la Milano dell'Expo sia una grande occasione — spiega il nuovo presidente del-l'Aler, Loris Zaffra — bisogna combattere criminalità, degrado, false dichiarazioni e occupazioni abusive per restituire serenità ai cittadini».
Ai falsi poveri scoperti dall'Aler non sarà tolta la casa. Verrà alzato il loro affitto, con percentuali che superano il mille per cento. E la durata del loro contratto si fermerà a due anni. Rientreranno quindi tra i circa 6 mila inquilini Aler che hanno invece dichiarato di possedere un patrimonio immobiliare. Per 4 mila contratti verrà alzato il canone di affitto, 2 mila entrano invece nella fascia definita «area di decadenza». Ha spiegato l'assessore regionale alla Casa e opere pubbliche, Mario Scotti: «Il pericolo di sfratto non c'è, chi entra nell'area della decadenza avrà un contratto biennale rinnovabile e una maggiorazione del canone». In questo modo, continua Scotti, «gli enti proprietari, Aler e Comuni, avranno un periodo di due anni per valutare la reale situazione di queste famiglie. Diversa la situazione per chi ha occupato una casa negli ultimi cinque anni: non potrà fare domanda per avere un nuovo alloggio».
Gianni Santucci
23 giugno 2008
Inquilini dell'Aler, ma proprietari di case
«Via alla linea dura contro i finti poveri». «Affitto da 33 euro al mese e 10 appartamenti in Sicilia»
MILANO - Vive in zona Giambellino, casa popolare, poco più di 50 metri quadri. A Milano si è fatto passare per povero, con un reddito di 15 mila euro l'anno. Per farsi assegnare l'alloggio, ha però «dimenticato» di dichiarare le sue proprietà in Sicilia, in provincia di Catania. Dieci piccoli appartamenti e un box. Patrimonio stimato per il calcolo dell'Ici: oltre 350 mila euro. Prima di essere scoperto, pagava un affitto di 33 euro al mese. È il caso più macroscopico scoperto dagli ispettori dell'Aler che stanno passando al setaccio fascicoli e dichiarazioni degli inquilini delle case popolari milanesi.
Le verifiche sono circa mille all'anno. Controlli incrociati con l'intendenza di finanza. Solo negli ultimi dodici mesi gli inquilini denunciati per false dichiarazioni sono stati più di cento. La nuova legge sull'edilizia popolare approvata dalla Regione comporta controlli più approfonditi e verifiche più stringenti. È così che sono stati scoperti gli ultimi «furbetti»: inquilino in zona Navigli, 46 metri quadri in affitto a 20 euro al mese, ma proprietario di una casa di 70 metri ad Ascoli Piceno; donna in casa Aler di Rozzano che ha un appartamento a Milano e due in Sardegna; altra «ospite» di una casa popolare in zona piazzale Dateo (26 euro mensili) che non dichiarava un appartamento di 80 metri a Messina; inquilino del Gratosoglio (20 euro al mese) che aveva nascosto una casa e un box a Reggio Emilia. «Perché la Milano dell'Expo sia una grande occasione — spiega il nuovo presidente del-l'Aler, Loris Zaffra — bisogna combattere criminalità, degrado, false dichiarazioni e occupazioni abusive per restituire serenità ai cittadini».
Ai falsi poveri scoperti dall'Aler non sarà tolta la casa. Verrà alzato il loro affitto, con percentuali che superano il mille per cento. E la durata del loro contratto si fermerà a due anni. Rientreranno quindi tra i circa 6 mila inquilini Aler che hanno invece dichiarato di possedere un patrimonio immobiliare. Per 4 mila contratti verrà alzato il canone di affitto, 2 mila entrano invece nella fascia definita «area di decadenza». Ha spiegato l'assessore regionale alla Casa e opere pubbliche, Mario Scotti: «Il pericolo di sfratto non c'è, chi entra nell'area della decadenza avrà un contratto biennale rinnovabile e una maggiorazione del canone». In questo modo, continua Scotti, «gli enti proprietari, Aler e Comuni, avranno un periodo di due anni per valutare la reale situazione di queste famiglie. Diversa la situazione per chi ha occupato una casa negli ultimi cinque anni: non potrà fare domanda per avere un nuovo alloggio».
Gianni Santucci
23 giugno 2008