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View Full Version : [Ulisse] Stranezze della natura ed evoluzionismo


Calcifer
22-06-2008, 19:01
Salve a tutti.
Qualche settimana fa stavo guardando una puntata del programma di Alberto Angela su Raitre in cui venivano mostrate le immagini di un particolarissimo pesce: questo riusciva a rompere le durissime conchiglie e corazze delle sue prede colpendole con una specie di flagello che riusciva a proiettare ad una velocità spaventosa. Non mi ricordo ora l'esatta velocità, mi ricordo che era ben più che supersonica... da non crederci. Il colpo generava anche un piccolo lampo ed era visibile solo con una ripresa super-rallentata (era proprio una puntata in cui ne mostravano parecchie).

Ora, io dalle mie conoscenze di liceo scientifico ricordavo l'evoluzione delle specie sulla terra è generata da sole mutazioni casuali causate da agenti di vario tipo... poi interviene la selezione naturale. L'adattamento come se fosse un processo "orientato", ereditarietà dei caratteri acquisiti etc. etc. sono invece tutta roba screditata.
Certo che però... è difficile immaginare che per mutazioni casuali esca fuori quella specie di pistola animale. Come è possibile? :confused: O sono ignorante io sull'evoluzionismo oppure non riesco ad considerare l'arco di tempo dell'evoluzione terrestre (davvero taaaaanto tempo), ma certi esseri non mancano di stupirmi. :stordita:

mamo139
22-06-2008, 19:21
ti ricordi il nome di quell'animale?

laico79
22-06-2008, 19:30
Salve a tutti.
Qualche settimana fa stavo guardando una puntata del programma di Alberto Angela su Raitre in cui venivano mostrate le immagini di un particolarissimo pesce: questo riusciva a rompere le durissime conchiglie e corazze delle sue prede colpendole con una specie di flagello che riusciva a proiettare ad una velocità spaventosa. Non mi ricordo ora l'esatta velocità, mi ricordo che era ben più supersonica... da non crederci. Il colpo generava anche un piccolo lampo ed era visibile solo con una ripresa super-rallentata (era proprio una puntata in cui ne mostravano parecchie).

Ora, io dalle mie conoscenze di liceo scientifico ricordavo l'evoluzione delle specie sulla terra è generata da sole mutazioni casuali causate da agenti di vario tipo... poi interviene la selezione naturale. L'adattamento come se fosse un processo "orientato", ereditarietà dei caratteri acquisiti etc. etc. sono invece tutta roba screditata.
Certo che però... è difficile immaginare che per mutazioni casuali esca fuori quella specie di pistola animale. Come è possibile? :confused: O sono ignorante io sull'evoluzionismo oppure non riesco ad considerare l'arco di tempo dell'evoluzione terrestre (davvero taaaaanto tempo), ma certi esseri non mancano di stupirmi. :stordita:
L'evoluzione è un processo abbastanza lento può darsi che la caratteristica del flagello era adattata per un altra cosa, in seguito per una pressione evolutiva si può essere adattato per questa nuova funzione specilizzandosi sempre di + Cmq non è mika il primo esempio di caratteristica fenomenale. Pensa alla cheratina dei ragni che ha un resistenza eccezionale.

Calcifer
22-06-2008, 19:43
L'evoluzione è un processo abbastanza lento può darsi che la caratteristica del flagello era adattata per un altra cosa, in seguito per una pressione evolutiva si può essere adattato per questa nuova funzione specilizzandosi sempre di + Cmq non è mika il primo esempio di caratteristica fenomenale. Pensa alla cheratina dei ragni che ha un resistenza eccezionale.

Cosa vogliono dire le cose in neretto?
Questa storia dell'adattamento non l'ho mai capita... è ambigua: si tratta sempre e solo di mutazioni casuali (vantaggiose, svantaggiose e neutre) oppure subentrano altri meccanismi?

ti ricordi il nome di quell'animale?

No, mi spiace. Poi posso cercare...

EDIT

Questa era la puntata mi pare.

http://www.ulisse.rai.it/category/0,1067207,1067013-1078648,00.html#

gianly1985
22-06-2008, 21:34
Cosa vogliono dire le cose in neretto?
Questa storia dell'adattamento non l'ho mai capita... è ambigua: si tratta sempre e solo di mutazioni casuali (vantaggiose, svantaggiose e neutre) oppure subentrano altri meccanismi?


Non è ambigua.
Le mutazioni sono casuali e in tutte le direzioni (sia verso il peggio sia verso il meglio) (più correttamente verso l'adatto e verso l'inadatto). La differenza è solo una: quelle verso il peggio rendono più difficile che una ragazza accetti di fare le zozzerìe con te. Così non fai le zozzerìe e non puoi avere figli. I tuoi geni moriranno con te, la natura li ha scartati.

La pressione selettiva è questa: io domani faccio una legge che dice che tutti quelli che a 15 anni non arrivano ad essere alti 1,80m devono essere abbattuti. Secondo te dopo qualche generazione cosa succederà?

Calcifer
22-06-2008, 21:39
CUT

Ok, chiarissimo. ;)

dsx2586
22-06-2008, 22:15
L'animale è una specie di gambero

http://en.wikipedia.org/wiki/Pistol_shrimp

;)

Vento divino
22-06-2008, 23:00
http://www.youtube.com/watch?v=33cY_HbLaA8 :eek:
http://www.youtube.com/watch?v=ONQlTMUYCW4&feature=related :eek: :eek:

Calcifer
22-06-2008, 23:03
L'animale è una specie di gambero

http://en.wikipedia.org/wiki/Pistol_shrimp

;)

Eh sì, questo dovrebbe essere. Però dice che colpisce con un'onda di pressione, quello che abbiamo visto in tv colpiva proprio con un'appendice del corpo.
Comunque, io sono rimasto impressionato dal dato sulla velocità di impatto. Che la natura produca questa specie di gambero-pistola e che l'animale sappia pure usare l'arma con questa consapevolezza stupisce.

Ma, ripeto, probabilmente non si riesce ad abbracciare con l'immaginazione il tempo e la quantità di occasioni che la natura ha avuto, fino a produrre questa cosa.

lowenz
22-06-2008, 23:54
Ma, ripeto, probabilmente non si riesce ad abbracciare con l'immaginazione il tempo e la quantità di occasioni che la natura ha avuto, fino a produrre questa cosa.
E' ESATTAMENTE così.

laico79
23-06-2008, 00:20
Cosa vogliono dire le cose in neretto?
Questa storia dell'adattamento non l'ho mai capita... è ambigua: si tratta sempre e solo di mutazioni casuali (vantaggiose, svantaggiose e neutre) oppure subentrano altri meccanismi?

Per quanto riguarda la pressione selettiva la risposta di gianly è ottima invece per l'adattamento di dico che spesso una caratteristica può avere un certo tipo di funzione ad esempio quel tipo di flagello di cui parli poteva servire inizialmente per scavare, in seguito la specie può subire la concorenza di un'altra specie per cui per potersi nutrire ha dovuto cambiare fonte alimentare.
Con questo cambiamento di fonte alimentare (si chiamano nicchie ecologiche) impone uno sviluppo di nuove armi per poter cacciare, per cui si può dire che lo sviluppo di questa nuova carateristica era vitale per la sopravivenza della specie.

Norbrek™
23-06-2008, 12:57
Mi ricollego alla domanda ponendone una simile, secondo la teoria una mutazione casuale la quale provoca vantaggi all'individuo dovrebbe essere favorevole alla sua selezione rendendolo predominante rispetto agli altri nell'arco di un lungo tempo, giustamente calcifer si è chiesto come dal nulla possa spuntare fuori sta roba adatta alla caccia, e gli è stato risposto che poteva non essere lo scopo principale ma essersi adattata a questo utilizzo nel corso dell'evoluzione, allora vi spiego cosa non capisco io:

prendiamo come esempio gli occhi, tutti sappiamo che la vita si è evoluta a partire da organismi unicellulari o comunque microscopici, ovviamente non erano dotati di occhi nè di alcun apparato che permettesse loro la vista intesa come ricezione e rielaborazione delle radiazione dello spettro di luce visibile, però oggi avere gli occhi è quasi la norma per ogni creatura di una qualche complessità, è proprio il passaggio intermedio del quale non riesco a capacitarmi;

una mutazione dovrebbe poter favorire l'individuo, ma l'occhio è un organo molto complesso che non solo ha bisongno di essere completo per il suo funzionamento quindi caratterizzato da tutte le sue parti, ma necessita anche di un cervello in grado di rielaborare le informazioni catturate dall'occhio stesso, non posso credere che dal nulla un individuo per colpa di una mutazione genetica ha potuto vedere e da lì ha trasmesso il suo patrimonio prevaricando tutti gli altri, come però mi risulta altresì difficile pensare come l'occhio possa essere frutto di una lenta evoluzione, poichè questo significherebbe averlo sviluppato poco per volta e quindi possedere un organo non funzionale poichè non completamente sviluppato, e quindi mi chiedo come il possedere un apparato oculare non funzionale possa determinare un vantaggio per un individuo rispetto agli altri, se per esempio in un mondo di ciechi per una mutazione a me spuntasse qualcosa anche solo simile ad un apparato visivo ma totalmente inutilizzabile non capisco quale vantaggio dovrebbe garantirmi sugli altri individui in modo che la selezione naturale possa premiare i miei geni rispetto agli altri, in modo che nel corso delle ere possa maturare sempre più e continuare a premiarmi pur non vedendo ancora, così da arrivare un giorno ad avere un apparato che mi grantisca la percezione visiva di ciò che mi circonda, ritengo che per avere un reale vantaggio in modo da essere selezionato rispetto ad altri individui, si debba possedere la vista a discapito degli altri, ma è del tutto irrealistico che di punto in bianco qualche essere sia nato con un apparato visivo funzionante, come mi pare molto strano che alla stregua della pistola del pesce menzionato l'occhio possa essere nato con uno scopo differente dalla vista ed essere comunque selezionato dalla natura poichè utile.
A me sembra davvero un punto debole della teoria della selezione naturale, questo non per fare il solito complottista, magari qualcosa mi sfugge e sarei lieto se qualcuno sapesse fornirmi una spiegazione a questo interrogativo.

Calcifer
23-06-2008, 13:32
Ecco, Norbrek ha spiegato bene anche le mie perplessità. Senza parlare poi del fatto che quando si parla di grandi cambiamenti evolutivi lenti si parla di tante, tantissime mutazioni casuali tutte nel verso giusto. Ok, lo so che sono accompagnate anche da quelle nel verso sbagliato... però bisogna anche pensare che gli individui mutati all'inizio sono pure pochi, alla possibilità di non trasmettere i caratteri mutati perché recessivi oppure non so cos'altro :stordita:.

E comunque io continuo a pensare che in un sacco di espressioni usate c'è un'ambiguità di fondo che tratta queste evoluzioni come se fossero "provvidenziali". So che qui nessuno ha voluto intenderlo, ed è solo un modo di vedere i vantaggi evolutivi casuali che hanno portato le specie esistenti a sopravvivere... ma vi assicuro che finché non si studia l'argomento almeno a scuola questi modi di dire sono ingannevoli, poco divulgativi quanto meno. Assecondano le convinzioni dell'uomo della strada, che è quello che crede che nel disegno evolutivo, di qualsiasi natura esso sia (non c'è bisogno di essere religiosi, è proprio istintivo abbracciare tale convinzione di fronte alla complessità della natura secondo me).

Tornando al discorso principale, ma mai nessuno ha fatto delle simulazioni per verificare che il grado di complessità della vita sulla Terra sia compatibile con la durata dell'evoluzione e i meccanismi dell'ereditarietà?

lowenz
23-06-2008, 13:38
Tornando al discorso principale, ma mai nessuno ha fatto delle simulazioni per verificare che il grado di complessità della vita sulla Terra sia compatibile con la durata dell'evoluzione e i meccanismi dell'ereditarietà?
Ne abbiamo parlato poco fa nel thread relativo all'evoluzione IMPROSSIVA di una specie di batteri: cercare pure qualche pagina indietro ;)

lowenz
23-06-2008, 13:40
A me sembra davvero un punto debole della teoria della selezione naturale, questo non per fare il solito complottista, magari qualcosa mi sfugge e sarei lieto se qualcuno sapesse fornirmi una spiegazione a questo interrogativo.
Beh ti sfugge che ad esempio i cani usano MALISSIMO gli occhi, seppure li hanno apparentemente molto simili ai nostri, così come ti sfugge che i pipistrelli siano praticamente ciechi pur avendo gli occhi.

Aku
23-06-2008, 13:43
L'animale era si un gambero, ma usava una specie di rostro per rompere le conchiglie e tale rostro era vicino al apparato mandibolare. Il nome del Gaberetto non lo ricordo :D

xenom
23-06-2008, 14:08
Salve a tutti.
Qualche settimana fa stavo guardando una puntata del programma di Alberto Angela su Raitre in cui venivano mostrate le immagini di un particolarissimo pesce: questo riusciva a rompere le durissime conchiglie e corazze delle sue prede colpendole con una specie di flagello che riusciva a proiettare ad una velocità spaventosa. Non mi ricordo ora l'esatta velocità, mi ricordo che era ben più che supersonica... da non crederci. Il colpo generava anche un piccolo lampo ed era visibile solo con una ripresa super-rallentata (era proprio una puntata in cui ne mostravano parecchie).

Ora, io dalle mie conoscenze di liceo scientifico ricordavo l'evoluzione delle specie sulla terra è generata da sole mutazioni casuali causate da agenti di vario tipo... poi interviene la selezione naturale. L'adattamento come se fosse un processo "orientato", ereditarietà dei caratteri acquisiti etc. etc. sono invece tutta roba screditata.
Certo che però... è difficile immaginare che per mutazioni casuali esca fuori quella specie di pistola animale. Come è possibile? :confused: O sono ignorante io sull'evoluzionismo oppure non riesco ad considerare l'arco di tempo dell'evoluzione terrestre (davvero taaaaanto tempo), ma certi esseri non mancano di stupirmi. :stordita:

Stessa cosa per la quale non capisco come faccia ad esistere una pianta come la dionea. LA classica pianta suicida e altamente complessa... :eek:

Calcifer
23-06-2008, 14:09
Stessa cosa per la quale non capisco come faccia ad esistere una pianta come la dionea. LA classica pianta suicida e altamente complessa... :eek:

Aspetta, la Dionea non è quella che si mangiucchia gli insetti? Cosa ha che non va? :mbe:

EDIT

Siamo tutti fiammeggianti in questo thread. :D

laico79
23-06-2008, 14:11
Mi ricollego alla domanda ponendone una simile, secondo la teoria una mutazione casuale la quale provoca vantaggi all'individuo dovrebbe essere favorevole alla sua selezione rendendolo predominante rispetto agli altri nell'arco di un lungo tempo, giustamente calcifer si è chiesto come dal nulla possa spuntare fuori sta roba adatta alla caccia, e gli è stato risposto che poteva non essere lo scopo principale ma essersi adattata a questo utilizzo nel corso dell'evoluzione, allora vi spiego cosa non capisco io:

prendiamo come esempio gli occhi, tutti sappiamo che la vita si è evoluta a partire da organismi unicellulari o comunque microscopici, ovviamente non erano dotati di occhi nè di alcun apparato che permettesse loro la vista intesa come ricezione e rielaborazione delle radiazione dello spettro di luce visibile, però oggi avere gli occhi è quasi la norma per ogni creatura di una qualche complessità, è proprio il passaggio intermedio del quale non riesco a capacitarmi;

una mutazione dovrebbe poter favorire l'individuo, ma l'occhio è un organo molto complesso che non solo ha bisongno di essere completo per il suo funzionamento quindi caratterizzato da tutte le sue parti, ma necessita anche di un cervello in grado di rielaborare le informazioni catturate dall'occhio stesso, non posso credere che dal nulla un individuo per colpa di una mutazione genetica ha potuto vedere e da lì ha trasmesso il suo patrimonio prevaricando tutti gli altri, come però mi risulta altresì difficile pensare come l'occhio possa essere frutto di una lenta evoluzione, poichè questo significherebbe averlo sviluppato poco per volta e quindi possedere un organo non funzionale poichè non completamente sviluppato, e quindi mi chiedo come il possedere un apparato oculare non funzionale possa determinare un vantaggio per un individuo rispetto agli altri, se per esempio in un mondo di ciechi per una mutazione a me spuntasse qualcosa anche solo simile ad un apparato visivo ma totalmente inutilizzabile non capisco quale vantaggio dovrebbe garantirmi sugli altri individui in modo che la selezione naturale possa premiare i miei geni rispetto agli altri, in modo che nel corso delle ere possa maturare sempre più e continuare a premiarmi pur non vedendo ancora, così da arrivare un giorno ad avere un apparato che mi grantisca la percezione visiva di ciò che mi circonda, ritengo che per avere un reale vantaggio in modo da essere selezionato rispetto ad altri individui, si debba possedere la vista a discapito degli altri, ma è del tutto irrealistico che di punto in bianco qualche essere sia nato con un apparato visivo funzionante, come mi pare molto strano che alla stregua della pistola del pesce menzionato l'occhio possa essere nato con uno scopo differente dalla vista ed essere comunque selezionato dalla natura poichè utile.
A me sembra davvero un punto debole della teoria della selezione naturale, questo non per fare il solito complottista, magari qualcosa mi sfugge e sarei lieto se qualcuno sapesse fornirmi una spiegazione a questo interrogativo.
Abbastanza semplice una mutazione non porta quasi mai un vantaggio radicale il vantaggio è minimo ma decisivo per cui nella storia dell'evoluzione non troverai specie che di colpo dal non vedere si trovano la vista di un aquila è + probabile che si trovino batteri che hanno un sistema di migrazione verso la semplice luce poi dalla luce si è passato a una cosa un pò + complesso.
Insomma visualizzare l'evoluzione come un processo alla cernobill nella quale la mutazione è molto vistosa non è corretto.

xenom
23-06-2008, 14:20
Aspetta, la Dionea non è quella che si mangiucchia gli insetti? Cosa ha che non va? :mbe:

EDIT

Siamo tutti fiammeggianti in questo thread. :D

Cos'ha che non va? :asd:
ha un sistema di cattura assurdo, complessissimo, richiede molta energia :eek:
Inoltre non sempre è efficiente. Le drosere e le sarracenie hanno un sistema molto meno sofisticato ma nello stesso tempo molto più devastante :asd:

Inoltre mangia solo alcuni insetti, quelli grossi la fanno marcire, quelli piccoli sfuggono, e poi se ne mangia troppi muore e muore :asd:
richiede inoltre tantissima acqua (piovana), terreno acido e molto sole. insomma è una pianta suicida :rotfl: infatti vive solo in pochissime zone in modo selvatico

dsx2586
23-06-2008, 14:22
L'animale era si un gambero, ma usava una specie di rostro per rompere le conchiglie e tale rostro era vicino al apparato mandibolare. Il nome del Gaberetto non lo ricordo :D

Allora questo :D
http://en.wikipedia.org/wiki/Mantis_shrimp
(appartengono a quest'ordine anche le nostre canocchie o cicale di mare)
Alcuni di questi riuscirebbero a infrangere i vetri di grandi acquari oceanici ;)

Calcifer
23-06-2008, 14:27
Allora questo :D
http://en.wikipedia.org/wiki/Mantis_shrimp
(appartengono a quest'ordine anche le nostre canocchie o cicale di mare)
Alcuni di questi riuscirebbero a infrangere i vetri di grandi acquari oceanici ;)

L'articolo dice che l'accelerazione impressa a quella parte del corpo è paragonabile ad una calibro 22... ma come velocità parla di 23 m/s.
Comincio a pensare che quelli di Ulisse abbiano sparato un numero sbagliato.

perry rhodan
23-06-2008, 16:21
L'articolo dice che l'accelerazione impressa a quella parte del corpo è paragonabile ad una calibro 22... ma come velocità parla di 23 m/s.
Comincio a pensare che quelli di Ulisse abbiano sparato un numero sbagliato.

82 Km/h non è una cosa da poco, e poi dipende anche dalla massa spinta a quella velocità e dalla durezza della stessa, suppongo che l'accelerazione sia anche quella di una pistola ma la velocità finale dipende dal tempo in cui viene applicata questa accelerazione (- tempo = - velocità)

Calcifer
23-06-2008, 16:28
82 Km/h non è una cosa da poco, e poi dipende anche dalla massa spinta a quella velocità e dalla durezza della stessa, suppongo che l'accelerazione sia anche quella di una pistola ma la velocità finale dipende dal tempo in cui viene applicata questa accelerazione (- tempo = - velocità)

Certamente dipende da queste cose, non stavo mica dicendo che i dati della wiki erano contradditori. Il problema è che nella puntata di Ulisse era saltata fuori una velocità tipo Mach 2... :D

dsx2586
23-06-2008, 16:44
Certamente dipende da queste cose, non stavo mica dicendo che i dati della wiki erano contradditori. Il problema è che nella puntata di Ulisse era saltata fuori una velocità tipo Mach 2... :D

oppure sarà un altro bestio :asd:

Mecoita
23-06-2008, 19:48
secondo Ulisse il nome del crostaceo è squilla emposa ( empusa ) e spacca le conchiglie con un colpo di chela che viaggia alla velocità stratosferica di 23km al secondo. Il movimento piu rapido di tutto il regno animale.
PS: temo che abbiano detto una favata .. forse il dato giusto è 23 metri al secondo.

Calcifer
23-06-2008, 20:24
secondo Ulisse il nome del crostaceo è squilla emposa ( empusa ) e spacca le conchiglie con un colpo di chela che viaggia alla velocità stratosferica di 23km al secondo. Il movimento piu rapido di tutto il regno animale.
PS: temo che abbiano detto una favata .. forse il dato giusto è 23 metri al secondo.

Grazie! Ma che ce l'avevi registrato? :)

Comunque mi sa proprio che l'hanno detta grossa.

gianly1985
23-06-2008, 21:09
Cos'ha che non va? :asd:
ha un sistema di cattura assurdo, complessissimo, richiede molta energia :eek:
Inoltre non sempre è efficiente. Le drosere e le sarracenie hanno un sistema molto meno sofisticato ma nello stesso tempo molto più devastante :asd:

Inoltre mangia solo alcuni insetti, quelli grossi la fanno marcire, quelli piccoli sfuggono, e poi se ne mangia troppi muore e muore :asd:
richiede inoltre tantissima acqua (piovana), terreno acido e molto sole. insomma è una pianta suicida :rotfl: infatti vive solo in pochissime zone in modo selvatico

LOL se non si è estinta vuol dire che ti sbagli di grosso.
Avrà anche lei il suo perchè e la sua nicchia ecologica, se poi tu fai queste considerazioni basandoti sull'ecosistema del TUO BALCONCINO e pretendi cha la natura sforni super-esseri ADATTI A QUALSIASI AMBIENTE (espressione quasi senza senso), allora non hai capito come funziona il sistema.

Mecoita
24-06-2008, 07:39
Grazie! Ma che ce l'avevi registrato? :)



ovviamente si :D Ulisse è una delle mie trasmissioni preferite e non ne perdo mai una puntata.

DarKilleR
24-06-2008, 08:13
E' nato anche Margioglio, Bondi ed altri...cosa c'è di strano? :stordita:

xenom
24-06-2008, 08:16
LOL se non si è estinta vuol dire che ti sbagli di grosso.
Avrà anche lei il suo perchè e la sua nicchia ecologica, se poi tu fai queste considerazioni basandoti sull'ecosistema del TUO BALCONCINO e pretendi cha la natura sforni super-esseri ADATTI A QUALSIASI AMBIENTE (espressione quasi senza senso), allora non hai capito come funziona il sistema.

http://www.juliantrubin.com/encyclopedia/botany/venus_flytrap_files/240px-Dionaea_distribution.png

vive solo lì e...

A vulnerable species is a species which is likely to become endangered unless the circumstances threatening its survival and reproduction improve. The following is a very small, non-representative fraction of the 8,565 species listed as vulnerable on the IUCN Red List.

:asd:

Iko.Pat
24-06-2008, 08:45
bhe le nostre canocchie vivono un po' ovunque nei nostri mari, magari non detengono il record di velocità di impatto sulla preda però garantisco che anche le nostre fanno male... ma sono tanto bbbbuuuoone :D

mamo139
24-06-2008, 08:59
Mi ricollego alla domanda ponendone una simile, secondo la teoria una mutazione casuale la quale provoca vantaggi all'individuo dovrebbe essere favorevole alla sua selezione rendendolo predominante rispetto agli altri nell'arco di un lungo tempo, giustamente calcifer si è chiesto come dal nulla possa spuntare fuori sta roba adatta alla caccia, e gli è stato risposto che poteva non essere lo scopo principale ma essersi adattata a questo utilizzo nel corso dell'evoluzione, allora vi spiego cosa non capisco io:

prendiamo come esempio gli occhi, tutti sappiamo che la vita si è evoluta a partire da organismi unicellulari o comunque microscopici, ovviamente non erano dotati di occhi nè di alcun apparato che permettesse loro la vista intesa come ricezione e rielaborazione delle radiazione dello spettro di luce visibile, però oggi avere gli occhi è quasi la norma per ogni creatura di una qualche complessità, è proprio il passaggio intermedio del quale non riesco a capacitarmi;

una mutazione dovrebbe poter favorire l'individuo, ma l'occhio è un organo molto complesso che non solo ha bisongno di essere completo per il suo funzionamento quindi caratterizzato da tutte le sue parti, ma necessita anche di un cervello in grado di rielaborare le informazioni catturate dall'occhio stesso, non posso credere che dal nulla un individuo per colpa di una mutazione genetica ha potuto vedere e da lì ha trasmesso il suo patrimonio prevaricando tutti gli altri, come però mi risulta altresì difficile pensare come l'occhio possa essere frutto di una lenta evoluzione, poichè questo significherebbe averlo sviluppato poco per volta e quindi possedere un organo non funzionale poichè non completamente sviluppato, e quindi mi chiedo come il possedere un apparato oculare non funzionale possa determinare un vantaggio per un individuo rispetto agli altri, se per esempio in un mondo di ciechi per una mutazione a me spuntasse qualcosa anche solo simile ad un apparato visivo ma totalmente inutilizzabile non capisco quale vantaggio dovrebbe garantirmi sugli altri individui in modo che la selezione naturale possa premiare i miei geni rispetto agli altri, in modo che nel corso delle ere possa maturare sempre più e continuare a premiarmi pur non vedendo ancora, così da arrivare un giorno ad avere un apparato che mi grantisca la percezione visiva di ciò che mi circonda, ritengo che per avere un reale vantaggio in modo da essere selezionato rispetto ad altri individui, si debba possedere la vista a discapito degli altri, ma è del tutto irrealistico che di punto in bianco qualche essere sia nato con un apparato visivo funzionante, come mi pare molto strano che alla stregua della pistola del pesce menzionato l'occhio possa essere nato con uno scopo differente dalla vista ed essere comunque selezionato dalla natura poichè utile.
A me sembra davvero un punto debole della teoria della selezione naturale, questo non per fare il solito complottista, magari qualcosa mi sfugge e sarei lieto se qualcuno sapesse fornirmi una spiegazione a questo interrogativo.

i primi occhi funzionavano solo come sensore di luminosità, non permettevano assolutamente di vedere ma permettevano di misurare l'intensità della luce... ad esempio una forma di occhio molto primordiale credo ce l'abbia una specie di verme piatto...
[da qui in poi invento :p ]
magari questa caratteristica si è rivelata vincente perche permetteva ai vermi che ce l'avevano di capire se erano allo scoperto o rifugiati in qualche cunicolo...

elleby
24-06-2008, 11:34
Xenom bisogna vedere in quali condizioni si è evoluta la pianta: a volte la natura cambia le condizioni ambientali in maniera troppo repentina per cui gli esseri viventi si possono adattare bene, ergo soluzioni che prima andavano bene poi si sono rivelate inadatte, e siccome l'evoluzione non è un meccanismo perfetto si possono creare rami nel processo evolutivo che portano a vicoli ciechi.

momo-racing
24-06-2008, 11:52
mi ricordo anche che nelle stranezze mostrate ad ulisse c'era pure la murena che aveva una seconda serie di mandibole più piccole che usava per tirare in bocca la preda, esattamente come la bocca di Alien!

momo-racing
24-06-2008, 11:57
rispondo in maniera abbastanza semplice ai dubbiosi dell'evoluzionismo, peraltro rimanendo perplesso dal fatto che tutti facciano l'esempio dell'occhio quando si parla di questo argomento, come se di cose a cui appigliarsi per osteggiare l'evoluzione ce ne siano ben poche e per giunta confuse. :asd:

secondo me l'errore che si fa è considerare che le "mutazioni" avvengano in archi di tempo brevissimi, e quasi istantaneamente. Per esempio nei dinosauri, diventati uccelli, o nei pesci divenuti anfibi e rettili il processo ha una logica chiarissima, ma ovviamente va contestualizzato nell'arco di tempo che lo contraddistingue, per non renderlo assurdo.
Non è che un pesce ha partorito un pesce che sapeva camminare fuori dall'acqua così tutto d'un botto. Come ai dinosauri non sono spuntate le ali dall'oggi al domani. Semplicemente determinati pesci hanno lentamente sviluppato la capacità di sopravvivere via via per tempi più lunghi fuori dall'acqua: questi particolari pesci non avevano alcun rivale nella lotta per il cibo, perchè fuori al difuori dell'acqua c'era solo cibo ( insetti ) e non c'erano predatori, percui era molto più facile per loro sopravvivere, riprodursi e portare avanti il proprio corredo genetico.
I dinosauri che sono diventati uccelli erano dinosauri corridori. Il fatto di avere ossa leggere li aiutava nella corsa ( come nel caso del giaguaro per esempio che ha un ossatura leggerissima ), percui all'interno di questa specie la struttura "leggera" conferiva un vantaggio, e permetteva a tali animali di avere un vantaggio nella competizione e di riprodursi. ( se ci pensate è sufficiente guardarsi intorno per notare come anche tra gli esseri umani esistano diversi tipi di "ossature" e la cosa non ci sconvolge minimamente ).
Non tutti i dinosauri sono diventati uccelli ma solamente quelli dotati della struttura di base che ha permesso all'evoluzione di esprimersi in tal senso ( nei fossili si può notare per esempio che la struttura del bacino di alcuni tipi di dinosauri è esattamente analoga alla struttura del bacino degli uccelli attuali ). Esistono poi persino gli anelli mancanti in questi casi, a dimostrazione di tale teoria, come l'archaeopteryx
http://www.damisela.com/zoo/photo/cq4/archaeopteryx.jpg
il cui fossile è stato trovato perfettamente intatto con tanto di piume
http://www.trilobita.de/gallery/others/archaeopteryx1/archaeopteryx1.jpg

Ora, guardando due animali della stessa razza, due leoni, due canguri, magari siamo meno in grado di apprezzare le differenze tra un singolo leone ed un altro singolo leone perchè non siamo ne abituati ne predisposti per cogliere tali differenze, però portando il discorso agli esseri umani è facile rendersi conto che esistono migliaia di genotipi differenti che attualmente convivono sulla terra: più muscolosi, più alti, più pelosi, più intelligenti, più atletici, più resistenti, e tutti fanno parte della stessa specie.
Alle olimpiadi tali differenze si palesano chiaramente. Per esempio, la muscolatura tipica dei neri li porta a essere quasi imbattibili nelle gare esplosive come i 100 metri o i 200 metri. Gli africani tipo i kenyoti sono fortissimi nelle gare di durata. Se nella vita dell'uomo la capacità di correre veloce i 100 metri, magari per cacciare, fosse determinante, la specie che tenderebbe a prevalere sarebbe quella dei neri, per esempio, se uno di questi modelli in natura dovesse risultare vincente sugli altri prenderebbe il sopravvento e li sostituirebbe.

O, ancora meglio, in funzione delle condizioni ambientali in cui si trova a vivere, delle condizioni al contorno, sarebbe più facile che in determinate aeree del pianeta prendesse il sopravvento un determinato "genotipo" mentre in altre un altro tipo di "genotipo": un esempio facile può essere quello dell'elefante africano e di quello indiano ( casualmente accompagnato da quello del rinoceronte africano e indiano e dell'ippopotamo africano e indiano ). Sia nel caso del rinoceronte che dell'elefante e dell'ippopotamo, si nota come le caratteristiche che distinguono i due ceppi "africano" e "indiano" siano più o meno analoghe ( la stazza, le dimensioni, le dimensioni delle appendici ) a rispecchiare come i due differenti habitat, comune ai tre tipi di animali, li abbiano portati a perseguire un tipo di caratteristiche comuni.

in più la natura offre numerosi esempi di animali "strani" che mostrano l'attività dell'evoluzione.
per esempio il "perioftalmo"
http://www.naturephoto-cz.com/photos/mraz/mudskipper-05a22018.jpg
che di fatto è classificato come pesce-anfibio in quanto presenta caratteristiche comuni ad entrambe le famiglie. Un animale che difatto rappresenta l'anello di congiunzione tra pesci e anfibi e che mostra quale sia la strada che milioni di anni fa la natura ha seguito.
Oppure gli stessi polli e gli struzzi,
http://www.historyforkids.org/learn/economy/pictures/chicken.jpg
che sono di fatto uccelli, dotati di ali, ma che non le usano. Ora supponiamo che fra 5 milioni di anni il pollo si sia evoluto in qualcosa che non ricorda più un uccello, se non vagamente ( come del resto gli uccelli odierni sono in grado di ricordare i dinosauri, ma solamente agli occhi degli osservatori più smaliziati ). A quel punto fra 5 milioni di anni una persona potrebbe obbiettare, come stai facendo tu ora: "perchè un uccello capace di volare dovrebbe decidere di scendere a terra, e smettere di volare, addirittura avrebbe delle ali che non usa". la risposta a quella domanda sarebbe il pollo che tu ora puoi ammirare.

I pinguini, che sono uccelli che si sono specializzati nel nuoto anzichè nel volo.
http://www.mna.it/italiano/Scopri_Antartide/Galleria/img/Animali_Piante/pinguino_imperatore.jpg

nello scheletro dei cetacei sono presenti le ossa dell'abbozzo degli arti posteriori, a testimonianza della loro antica presenza. In alcuni animali capita che tali organi si ripresentino, più che altro per uno scherzo della genetica, come in questo delfino, in cui sono chiaramente visibili:
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/delfino/delfino/ap_9161332_39510.jpg


Queste sono tutte testimonianze, esposte in maniera elementare e poco approfondita, di un meccanismo perfetto e fantastico, che funziona a meraviglia e che garantisce il perpetrarsi e il rinnovarsi delle specie. E più tu decidessi di approfondire tale argomento in maniera "accademica" più ti renderesti conto della sua fondatezza. Solamente che spesso, caratteristica comune a tutti, quando ci approcciamo a qualcosa che non capiamo per la nostra superficialità o ignoranza in materia, preferiamo bollarlo come "non vero" o come "discutibile" anzichè approfondire le nostre conoscenze a riguardo in modo da comprendere con più chiarezza ciò di cui stiamo parlando.

Tu parlavi degli occhi, di come sono perfetti, di come sono fantastici. Gli occhi non sono ne perfetti ne fantastici. Sono degli organi che ci permettono di vedere, hanno dei pregi e dei difetti, e in assenza di termini di paragone non possiamo stabilire se siano perfetti o se facciano cagare se non arbitrariamente. Parlando in termini tecnici gli occhi sono in grado di vedere una determinata banda di frequenze luminose, hanno una determinata risoluzione e frequenza di campionamento hanno una determinata lunghezza focale. Tutte caratteristiche che potrebbero essere incredibilmente migliorate ( meccanicamente già lo facciamo con le macchine fotografiche per esempio ) o peggiorate. Noi ci limitiamo a osservare il mondo con i limiti che gli occhi ci impongono.

il fatto di voler ricondurre tutto a un fantomatico intervento divino è una conseguenza del nostro modo, fallato, di ragionare, perchè la nostra mente, la nostra logica, segue delle dinamiche fini alla sopravvivenza. Tendiamo sempre a considerare il tutto secondo la logica di "azione, reazione, scopo". L'idea che Dio esista, serve unicamente a dare uno scopo al mondo: il mondo esiste perchè l'ha creato Dio, e quando moriremo ci giudicherà, quindi la nostra vita esiste perchè ha lo scopo di prepararci al paradiso, blah blah blha". Ma di fatto se non esistesse Dio, verrebbe meno lo scopo, il motivo, ma non è che tutto quanto accade, tutto quanto tocchiamo quotidianamente con mano ne verrebbe svilito. Con questo non voglio dire che Dio esista o che non esista, non è lo scopo della discussione, ma semplicemente che Dio, rispetto alle dinamiche in questione è "superfluo", come dire che una barca può essere stata creata dall'uomo o meno, ma se la metti in acqua galleggia anche senza di esso. L'uomo è superfluo al galleggiamento della barca, la barca galleggia perchè c'è la spinta idrostatica, e se non sapessimo cos'è un uomo potremmo passare l'eternità a interrogarci sul fatto che quella barca sia naturale o artificiale senza poterci mai togliere ogni dubbio, ma se invece ci limitiamo ad osservare il perchè la barca galleggia avremmo tutti gli strumenti per darci una risposta, indipendentemente dalla questione di chi l'ha costruita. ( e qui si potrebbe aprire un discorso sulle probabilità degli universi, che potrebbe essere interessante ma che non ho voglia di elaborare se poi mi dite che non interessa a nessuno )


sempre parlando dell'occhio consiglio, a chi conosce l'inglese, di dare un occhiata a questo filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=DHkMHRDAOlA&eurl=http://www.multiplayer.it/forum/open-space/341640-evoluzione-darwin-caso-possibile-cose-che-non-ho-mai-capito-2.html

mamo139
24-06-2008, 12:44
...

assolutamente e completamente daccordo, bellissimo discorso ;)

Norbrek™
24-06-2008, 13:44
Queste sono tutte testimonianze, esposte in maniera elementare e poco approfondita, di un meccanismo perfetto e fantastico, che funziona a meraviglia e che garantisce il perpetrarsi e il rinnovarsi delle specie. E più tu decidessi di approfondire tale argomento in maniera "accademica" più ti renderesti conto della sua fondatezza. Solamente che spesso, caratteristica comune a tutti, quando ci approcciamo a qualcosa che non capiamo per la nostra superficialità o ignoranza in materia, preferiamo bollarlo come "non vero" o come "discutibile" anzichè approfondire le nostre conoscenze a riguardo in modo da comprendere con più chiarezza ciò di cui stiamo parlando.

Tu parlavi degli occhi, di come sono perfetti, di come sono fantastici. Gli occhi non sono ne perfetti ne fantastici. Sono degli organi che ci permettono di vedere, hanno dei pregi e dei difetti, e in assenza di termini di paragone non possiamo stabilire se siano perfetti o se facciano cagare se non arbitrariamente. Parlando in termini tecnici gli occhi sono in grado di vedere una determinata banda di frequenze luminose, hanno una determinata risoluzione e frequenza di campionamento hanno una determinata lunghezza focale. Tutte caratteristiche che potrebbero essere incredibilmente migliorate ( meccanicamente già lo facciamo con le macchine fotografiche per esempio ) o peggiorate. Noi ci limitiamo a osservare il mondo con i limiti che gli occhi ci impongono.

il fatto di voler ricondurre tutto a un fantomatico intervento divino è una conseguenza del nostro modo, fallato, di ragionare, perchè la nostra mente, la nostra logica, segue delle dinamiche fini alla sopravvivenza. Tendiamo sempre a considerare il tutto secondo la logica di "azione, reazione, scopo". L'idea che Dio esista, serve unicamente a dare uno scopo al mondo: il mondo esiste perchè l'ha creato Dio, e quando moriremo ci giudicherà, quindi la nostra vita esiste perchè ha lo scopo di prepararci al paradiso, blah blah blha". Ma di fatto se non esistesse Dio, verrebbe meno lo scopo, il motivo, ma non è che tutto quanto accade, tutto quanto tocchiamo quotidianamente con mano ne verrebbe svilito. Con questo non voglio dire che Dio esista o che non esista, non è lo scopo della discussione, ma semplicemente che Dio, rispetto alle dinamiche in questione è "superfluo", come dire che una barca può essere stata creata dall'uomo o meno, ma se la metti in acqua galleggia anche senza di esso. L'uomo è superfluo al galleggiamento della barca, la barca galleggia perchè c'è la spinta idrostatica, e se non sapessimo cos'è un uomo potremmo passare l'eternità a interrogarci sul fatto che quella barca sia naturale o artificiale senza poterci mai togliere ogni dubbio, ma se invece ci limitiamo ad osservare il perchè la barca galleggia avremmo tutti gli strumenti per darci una risposta, indipendentemente dalla questione di chi l'ha costruita. ( e qui si potrebbe aprire un discorso sulle probabilità degli universi, che potrebbe essere interessante ma che non ho voglia di elaborare se poi mi dite che non interessa a nessuno )

A parte che non ho capito se sei diretto a me, ma suppongo di sì visto che l'esempio dell'occhio l'ho fatto io, bè in tal caso devo avvisarti che non hai affatto prestato attenzione alle mie parole poichè io non ho mai detto di non credere nella teoria dell'evoluzione nè di credere in teorie alternative, ho semplicemente sollevato un mio dubbio su qualche aspetto che mi sfuggiva, in modo da ricevere una spiegazione;

che poi io sia complottista, sostenitore di teorie alternative, superficiale e ignorante in materia, che io sostenessi che l'occhio sia perfetto e privo di difetti; e per concludere in grande tutta la storia su dio come se io nella mia domanda avessi tirato in mezzo la relgione (alla quale neanche credo)....bè tutto questo l'hai infilato dentro a casaccio inventandolo di sana pianta..attribuendomi idee assolutamente non mie.
Per il resto grazie della spiegazione, è stata esauriente.

laico79
24-06-2008, 14:02
A parte che non ho capito se sei diretto a me, ma suppongo di sì visto che l'esempio dell'occhio l'ho fatto io, bè in tal caso devo avvisarti che non hai affatto prestato attenzione alle mie parole poichè io non ho mai detto di non credere nella teoria dell'evoluzione nè di credere in teorie alternative, ho semplicemente sollevato un mio dubbio su qualche aspetto che mi sfuggiva, in modo da ricevere una spiegazione;

che poi io sia complottista, sostenitore di teorie alternative, superficiale e ignorante in materia, che io sostenessi che l'occhio sia perfetto e privo di difetti; e per concludere in grande tutta la storia su dio come se io nella mia domanda avessi tirato in mezzo la relgione (alla quale neanche credo)....bè tutto questo l'hai infilato dentro a casaccio inventandolo di sana pianta..attribuendomi idee assolutamente non mie.
Per il resto grazie della spiegazione, è stata esauriente.
Non penso che momo si riferisse a te cmq molto spesso la natura complessa del'evoluzione porta molti a non interessarsi, di conseguenza a credere a teorie che con la scienza hanno poco a che fare come l'evoluzione guidata.

Norbrek™
24-06-2008, 14:11
Certo, ma non è il mio caso, non ho sollevato la questione per smentire la teoria ufficiale, ma solo per ricevere chiarimenti in merito a qualcosa che mi sfuggiva.

Calcifer
24-06-2008, 14:23
Molto interessante l'intervento di momo-racing.

Comunque un'ulteriore ambiguità che si riscontra nei discorsi sull'evoluzione è quella delle specie che si "evolvono" in altre. Anche tu scrivi:

Ora supponiamo che fra 5 milioni di anni il pollo si sia evoluto in qualcosa...

Questi modi di dire spesso non fanno capire che si parla di mutazioni individuali, di ceppi che si separano, di estinzioni di specie etc. etc.
Sarò monotono, ma secondo me se l'evoluzionismo è "problematico" la colpa è della maniera in cui viene illustrato che non fa altro che assecondare tutte le nostre tendenze ragionative... che con la teoria in questione invece non c'entrano nulla. E' dalla scuola elementare che in realtà ci raccontano il tutto come se si trattasse di evoluzione "guidata".
Comunque in tutto questo discorso direi anche che si intreccia l'etologia (e ci vorrebbe di saperne parecchio). Non per niente molti in questo thread si sono chiesti come, insieme all'aspetto esteriore degli animali, evolve la loro capacità di usare questi mezzi di sopravvivenza.

Infine vorrei mettermi accanto a Norbrek chiarendo che questo non è un thread in alcun modo polemico o che propugna teorie alternative: semplicemente si riportavano delle perplessità, più di ordine quantitativo.
Ossia "ok, l'evoluzionismo dovrebbe funzionare così... ma questo particolare animale è così ben progettato che mi rende scettico".
E' come la storia delle scimmie che devono scrivere la Divina Commedia: sappiamo bene che in teoria è possibile, ma se uno viene da me e dice che con cento anni di tentativi e una squadra di dieci scimmie ha ottenuto il risultato io sono più propenso a credere che le sue scimmie sappiano di letteratura piuttosto che abbiano battuto a macchina l'opera a casaccio.

laico79
24-06-2008, 15:13
Molto interessante l'intervento di momo-racing.

Comunque un'ulteriore ambiguità che si riscontra nei discorsi sull'evoluzione è quella delle specie che si "evolvono" in altre. Anche tu scrivi:



Questi modi di dire spesso non fanno capire che si parla di mutazioni individuali, di ceppi che si separano, di estinzioni di specie etc. etc.
Sarò monotono, ma secondo me se l'evoluzionismo è "problematico" la colpa è della maniera in cui viene illustrato che non fa altro che assecondare tutte le nostre tendenze ragionative... che con la teoria in questione invece non c'entrano nulla. E' dalla scuola elementare che in realtà ci raccontano il tutto come se si trattasse di evoluzione "guidata".
Comunque in tutto questo discorso direi anche che si intreccia l'etologia (e ci vorrebbe di saperne parecchio). Non per niente molti in questo thread si sono chiesti come, insieme all'aspetto esteriore degli animali, evolve la loro capacità di usare questi mezzi di sopravvivenza.

Infine vorrei mettermi accanto a Norbrek chiarendo che questo non è un thread in alcun modo polemico o che propugna teorie alternative: semplicemente si riportavano delle perplessità, più di ordine quantitativo.
Ossia "ok, l'evoluzionismo dovrebbe funzionare così... ma questo particolare animale è così ben progettato che mi rende scettico".
E' come la storia delle scimmie che devono scrivere la Divina Commedia: sappiamo bene che in teoria è possibile, ma se uno viene da me e dice che con cento anni di tentativi e una squadra di dieci scimmie ha ottenuto il risultato io sono più propenso a credere che le sue scimmie sappiano di letteratura piuttosto che abbiano battuto a macchina l'opera a casaccio.
L'evoluzione non sta infatti solo nella formazione di nuove strutture ma anche nella formazione di nuovi comporatamenti, per cui sul come gli animali imparano ad usare i nuovi strumenti, c'è da dire che il discorso è analogo a quello della formazione di strutture specializzate, cioè esiste un comportamento che viene adattato alla nuova capacità, parlando a livello etologico si sa che esiste una componente dell'istinto che viene chiamato comportamento appetitivo che molto spesso ha una certa flessibilità (cioè non è un modulo comportamentale innato) per cui molto spesso gli animali riescono ad adattare un comportamento ad un nuovo evento(come può essere una nuova preda, un nuovo animale o una nuova possibilità data da una mutazione), ti dirò che l'evoluzione spinge verso questo tipo di apprendimento acquisito (tranne le dovute eccezioni).

momo-racing
24-06-2008, 17:57
A parte che non ho capito se sei diretto a me, ma suppongo di sì visto che l'esempio dell'occhio l'ho fatto io, bè in tal caso devo avvisarti che non hai affatto prestato attenzione alle mie parole poichè io non ho mai detto di non credere nella teoria dell'evoluzione nè di credere in teorie alternative, ho semplicemente sollevato un mio dubbio su qualche aspetto che mi sfuggiva, in modo da ricevere una spiegazione;

che poi io sia complottista, sostenitore di teorie alternative, superficiale e ignorante in materia, che io sostenessi che l'occhio sia perfetto e privo di difetti; e per concludere in grande tutta la storia su dio come se io nella mia domanda avessi tirato in mezzo la relgione (alla quale neanche credo)....bè tutto questo l'hai infilato dentro a casaccio inventandolo di sana pianta..attribuendomi idee assolutamente non mie.
Per il resto grazie della spiegazione, è stata esauriente.

a scanso di equivoci ci tengo a sottolineare che non c'è nulla di personale, semplicemente ho copia-incollato un mio intervento che avevo fatto qualche mese orsono su un altro forum in una discussione analoga a questa ( qui mi sarei trovato a scrivere le stesse cose pertanto mi sono risparmiato la fatica di rifare tutto da zero :D ), pertanto non c'è alcun riferimento diretto a interventi precedenti in questa discussione tranne le prime due righe e il fatto che il discorso sia impostato come una risposta diretta ad una persona era proprio perchè nel suo contesto originale lo era. Il fatto poi che anche quella volta si fosse fatto l'esempio dell'occhio, e che quasi sempre quando si parla di creazionismo si tiri in ballo l'esempio dell'occhio è però a mio avviso significativo.

p.s.
se capite l'inglese e volete un esempio lampante del tipo di vaneggiamenti a cui si può ricondurre chi crede nel creazionismo date un occhiata a questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=xvyQRdlKiwI
non ve ne pentirete :asd: :asd: Credo che un talebano risulterebbe molto più aperto di mente rispetto a questo saccente quindicenne. Fa anche pensare il fatto che nei commenti al filmato siano presenti solamente commenti entusiastici di gente disposta a credere alla ciecità di un adolescente rispetto alle migliaia di evidenti prove prodotte dalla comunità scientifica.

D4rkAng3l
24-06-2008, 22:54
Salve a tutti.
Qualche settimana fa stavo guardando una puntata del programma di Alberto Angela su Raitre in cui venivano mostrate le immagini di un particolarissimo pesce: questo riusciva a rompere le durissime conchiglie e corazze delle sue prede colpendole con una specie di flagello che riusciva a proiettare ad una velocità spaventosa. Non mi ricordo ora l'esatta velocità, mi ricordo che era ben più che supersonica... da non crederci. Il colpo generava anche un piccolo lampo ed era visibile solo con una ripresa super-rallentata (era proprio una puntata in cui ne mostravano parecchie).

Ora, io dalle mie conoscenze di liceo scientifico ricordavo l'evoluzione delle specie sulla terra è generata da sole mutazioni casuali causate da agenti di vario tipo... poi interviene la selezione naturale. L'adattamento come se fosse un processo "orientato", ereditarietà dei caratteri acquisiti etc. etc. sono invece tutta roba screditata.
Certo che però... è difficile immaginare che per mutazioni casuali esca fuori quella specie di pistola animale. Come è possibile? :confused: O sono ignorante io sull'evoluzionismo oppure non riesco ad considerare l'arco di tempo dell'evoluzione terrestre (davvero taaaaanto tempo), ma certi esseri non mancano di stupirmi. :stordita:

Il discorso sull'evoluzionismo è complesso...io l'ho riaffrontato dopo il liceo in intelligenza artificiale studiando gli algoritmi genetici che di fatto simulano l'evoluzione di una specie di individui per generare algoritmi che tenderanno a migliorare con il tempo fino ad una certa soglia limite.

L'evoluzione non è orientata nel senso di un disegno pretabilito (quello che vorrebbero far credere i creazionisti)....prandila così per farla molto semplicistica: quel pesce milioni di anni fà era uno stupidissimo pesce...c'è stata una carestia di cibo e ha iniziato a provare ad aprire le conchiglie...molti sono morti...qualcuno però aveva un "callo osseo" un po' duro e magari qualche conciglietta flaccida l'apriva...riusciva a sopravvivere e si riproduceva...così facendo trasmetteva quella caratteristica...con il passare dei millenni sopravvivevano o riuscivano a vincere la competizione sessuale solo quelli con callo osseo più duro perchè assicuravano una maggior capacità di spaccare le conchiglie e nutrirsi...passano i millenni e per delle mutazioni casuali in certi individui il callo osseo si allunga un po'...metti caso che funzionava ancora meglio perchè era diventato una sorta di rostro...si riproducevano solo quelli....si perpetua la stessa cosa e più il avevi il callo osseo lungo :sofico: più ti riproducevi...alla fine con i millenni si è allungato talmente tanto da diventare una sorta di flaggello...chi lo riusciva ad usare meglio stesso processo...si parla di mutazioni cmq avvenute in milioni di anni, mutazioni casuali...magari ci saranno state anche altre mutazioni dello stesso pesce che non aggiungevano caratteristiche positive o ne aggiungevano di negative e quegli individui sono risultati non idonei alla riproduzione quindi sono caratteristiche che sono andate perse

bellastoria
27-06-2008, 15:58
prendiamo come esempio gli occhi, tutti sappiamo che la vita si è evoluta a partire da organismi unicellulari o comunque microscopici, ovviamente non erano dotati di occhi nè di alcun apparato che permettesse loro la vista intesa come ricezione e rielaborazione delle radiazione dello spettro di luce visibile, però oggi avere gli occhi è quasi la norma per ogni creatura di una qualche complessità, è proprio il passaggio intermedio del quale non riesco a capacitarmi;

Gli occhi si sono evoluti a partire da semplici strutture sensorie dette ocelli che sono apparse per la prima volta nei vermi (i platelminti) con la funzione di percepire la direzione della luce solare dando deboli percezioni luimnose, o forse erano già apparsi nelle meduse per dare un informazione sulla profondità in relazione all'intensità della luce che penetra la colonna d'acqua. Le cellule fotosensibili erano innervate per trasferire l'informazione ai parchi gangli che si trovano nei vermi. Nn so di preciso quale sia il pigmento fotosensibile che si trova nei vermi o nelle meduse, ma nulla esclude che si tratti della rodopsina, presente in origine in alcuni batteri e poi arrivata ad essere il pigmento fotosensibile dei bastoncelli.
È da queste strutture semplificate che è partita l'evoluzione degli occhi, il cui sviluppo parte sempre da una famiglia di geni identici e universali sia tra gli invertebrati che i vertebrati. Sono questi geni che nel corso dello sviluppo reclutano altri geni volti alla creazione della struttura dell'occhio, ma il meccanismo di fotoricezione è sostanzialmente sempre lo stesso (prova ne è il fatto che gli occhi della seppia o del polpo sono quasi identici ai nostri).