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View Full Version : Torniamo all’immunità parlamentare


EarendilSI
21-06-2008, 10:08
Silvio Berlusconi ha sbagliato a scrivere al presidente del Senato per lamentare l’aggressione giudiziaria di cui sarebbe vittima. Avrebbe dovuto fare come Oscar Luigi Scalfaro, che, accusato di avere intascato 100 milioni al mese dai servizi segreti, si presentò in tv a reti unificate e pronunciò un semplice “non ci sto”. Al resto pensarono alcuni giudici di Magistratura democratica, l’ala sinistra delle toghe, che tapparono la bocca agli accusatori “Colpendo Scalfaro si rischiava di trascinare le istituzioni e il Paese nel marasma e nel discredito, pertanto l’operazione andava soffocata sul nascere” ricorda Francesco Misiani, uno dei giudici romani che si occupò del caso.
Alla banda Broccoletti, il gruppo di 007 che per discolparsi dall’accusa di essersi arricchiti con i soldi del Sisde tirarono in ballo il presidente della Repubblica, fu contestato l’attentato agli organi dello Stato, in base all’articolo 289 del Codice penale. Un reato che prevede una reclusione non inferiore a 10 anni per chiunque commetta un fatto diretto a impedire, anche temporaneamente, al presidente della Repubblica o al governo l’esercizio delle attribuzioni e delle prerogative conferite loro dalla legge.
La contestazione di un crimine che “teneva a stento sotto il profilo giuridico era del tutto artificiosa” ammette lo stesso Misiani, ma ebbe l’effetto di zittire gli accusatori del capo dello Stato, facendo balenare il rischio di condanne pesantissime. Dei 100 milioni al mese che avrebbe intascato Scalfaro non si parlò più e da allora l’ex inquilino del Quirinale è un tifoso sfegatato dei magistrati. Credo che solo l’età avanzata lo trattenga dal partecipare ai girotondi a sostegno delle procure.
Rinvango questa vecchia storia per spiegare quanto sia inquinato il rapporto tra politica e magistratura e, soprattutto, quanto sia discrezionale la famosa “obbligatorietà dell’azione penale”. Quando si tratta del Cavaliere, la preoccupazione di trascinare “le istituzioni nel marasma e nel discredito” non è affatto avvertita dalla magistratura. Da 14 anni, ossia da quando è sceso in politica, Berlusconi è inseguito da decine di pm. Per condannarlo sono stati investiti mezzi e risorse che non s’erano messi in campo neppure per Totò Riina.
Ciò detto, credo davvero che Berlusconi abbia sbagliato a proporre l’emendamento che accantona momentaneamente i procedimenti giudicati meno pericolosi. Non tanto perché sia una norma criminogena, come l’ha definita Antonio Di Pietro (basti ricordare che il provvedimento riprende il senso di una circolare dell’allora procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena, condivisa da gran parte del Csm), quanto perché temo che non otterrà l’effetto sperato.
Per difendersi da una guerra ad personam, il premier Berlusconi, probabilmente su suggerimento dei suoi legali, è stato spesso tentato dal varo di normative consequenziali, ma ciò non ha fermato la cavalleria giudiziaria. Al contrario, i processi sono andati avanti, perché, fatta la legge, i magistrati hanno trovato l’inganno per aggirarla.
Oggi come nel 2001 sono convinto che il Cavaliere debba affrontare in campo aperto un conflitto che ormai è diventato cronico: riscriva l’articolo 68 della Costituzione come lo vollero i padri costituenti; ripristini l’immunità parlamentare, tutela che fu spazzata via da Mani pulite come un orrendo privilegio, ma che senza abusi porrà le istituzioni al riparo dalla “discrezionalità dell’azione penale”. Una discrezionalità troppo al servizio di una sola parte politica.

Maurizio Belpietro

http://blog.panorama.it/opinioni/2008/06/20/belpietro-torniamo-allimmunita-parlamentare/

Matuhw
21-06-2008, 10:13
Una discrezionalità al servizio della sola politica.

Fixed.

Davidman
21-06-2008, 10:19
Una discrezionalità al servizio della sola politica.

Fixed.

Infatti.

Ai politici manca solo la vita eterna.

Tra l'altro molto credibile BelPietro:

La rivista ha tendenze politiche favorevoli al centro-destra (anche se a volte ospita anche firme dell'opposto schieramento) ed è edita da Mondadori, di proprietà della famiglia Berlusconi.

Ma certo, anche internet ha una discrezionalità troppo al servizio di una sola parte politica.

luxorl
21-06-2008, 10:22
Art. 3 co. 1 Costituzione Italiana

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI".


Anche io voglio l'immunità.

luxorl
21-06-2008, 10:24
Infatti.

Ai politici manca solo la vita eterna.

Tra l'altro molto credibile BelPietro:



Ma certo, anche internet ha una discrezionalità troppo al servizio di una sola parte politica.

Il bello è che se la cantano e se la suonano da soli e sono felici. Si informano unilateralmente dalle loro fonti che sono di proprietà dell'uomo al centro delle questioni e magari fanno gli ingenui credendo che non è vero che siano di parte.

EarendilSI
21-06-2008, 10:37
Anche io voglio l'immunità.

L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...
Infine l'immunità parlamentare non prevederebbe il blocco totale del processo, come tra l'altro è successo per Scalfaro grazie alla componente fra le più ideologizzate e politicizzate della magistratura che va sotto il nome di Magistratura Democratica (che cosa avrebbe di democratico non lo so visto le sue posizioni, ma si sa pure la Germania dell'Est aveva come nome Repubblica Democratica...), si avrebbe solo una sospensione per poi riprendere il processo quando questa persona non fa più parte delle più alte cariche dello Stato, ma probabilmente questo non farebbe più comodo ad alcuni magistrati ed ad alcuni politici...

luxorl
21-06-2008, 10:39
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura

Questo lo dice Silvio... mica è un dato di fatto che lo riporti come se fosse verità assoluta.

drakend
21-06-2008, 10:52
Questo lo dice Silvio... mica è un dato di fatto che lo riporti come se fosse verità assoluta.
Uhm certo che una magistratura che chiede l'abolizione di alcune leggi arrivando perfino a giudicarle è un'oggettiva invasione di campo. Valutazioni di quel tipo sono proprie dell'opposizione parlamentare, che sembra essere diventata praticamente trasparente e smidollata, non certo della magistratura. Penso che in questo eterno conflitto Berlusconi vs Magistratura il torto stia in entrambe le parti.

PS Questo non significa che condivido quelle leggi fatte da Berlusconi, che ritengo anzi essere delle porcate. Ma è un altro discorso.

Korn
21-06-2008, 11:20
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...


si infatti sono sopratutto di destra come tutte le fdo, certo una destra non troppo lacchè col silvio ma tant'è

Matuhw
21-06-2008, 12:23
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...
Infine l'immunità parlamentare non prevederebbe il blocco totale del processo, come tra l'altro è successo per Scalfaro grazie alla componente fra le più ideologizzate e politicizzate della magistratura che va sotto il nome di Magistratura Democratica (che cosa avrebbe di democratico non lo so visto le sue posizioni, ma si sa pure la Germania dell'Est aveva come nome Repubblica Democratica...), si avrebbe solo una sospensione per poi riprendere il processo quando questa persona non fa più parte delle più alte cariche dello Stato, ma probabilmente questo non farebbe più comodo ad alcuni magistrati ed ad alcuni politici...

Negli altri paesi un politico inquisito o condannato non si ricandida. Da noi è il contrario. Lo stesso Berlusconi notava come i leader dell'Europa fossero cambiati: Blair, Chirac e Aznar fanno altro. Lui è ancora qua.

Marlex
21-06-2008, 12:30
http://blog.panorama.it/opinioni/2008/06/20/belpietro-torniamo-allimmunita-parlamentare/

scusa eh... ma con tutta la buona volontà... come fai a riportare degli articoli propagandistici scritti da un "giornalista" STIPENDIATO DA BERLUSCONI e volerci discutere sopra ???

Maurizio Belpietro:

Dal 2004 conduce prima su Canale 5 poi su Retequattro il breve programma di informazione L'Antipatico.

Dall'11 ottobre 2007 dirige il settimanale Panorama.

Dall'ottobre 2007 conduce su Canale 5, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, il programma Panorama del giorno

quindi, stiamo parlando di un "giornalista"-conduttore televisivo che riceve ogni mese la sua busta paga dalle tasche del presdelcons e che scrive un articolo avvalorando le tesi del presdelcons stesso...

ripeto... vogliamo veramente discuterci sopra ????

eoropall
21-06-2008, 12:36
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...



Davvero ?

Guarda, il discorso in sè non sarebbe sbagliato, dirò di più in un "paese normale" dove vengono elette SOLO persone di specchiata onestà e basta anche una microscopica macchia morale, (o cosucce tipo l'essersi dimenticato di pagare i contributi alla baby sitter) per essere estromessi dalle attività politiche, ebbene alla luce delle argomentazioni sovraesposte la cosa sarebbe persino opportuna, intendo nell'ottica di una effettiva separazione dei poteri..

Ma rebus sic stantibus (volendo diciamo "contestualizzare" la norma, ripeto in sè non sbagliata) con la inamovibile casta di plurindagati, pluriprescritti, pluripregiudicati (per non parlare di tutti i condannati effettivi aka criminali conclamati) che ci ritroviamo in parlamento; ebbene, in un paese dove la "cultura civica" non si pone il minimo problema nel porre veti alla candidatura dei suddetti (puntualmete eletti dai cittadini itaGliani ndr), ecco reintrodurre l'immunità servirebbe soltanto a fornire un "parcheggio sicuro", leggi "salvare il culo" agli amichetti del cuore.. I quali OVVIAMENTE quando saranno lì si sdebiteranno in tutti i modi (vedi alla voce rinnovo del mandato aka totale impunità) votando senza ALCUN problema qualunque merdata ad uso e consumo del loro "benefattore" :asd:

Come la vogliamo chiamare questa cosa ? DITTATURA criminale ? Sì, direi molto opportuna come cosa, e anche molto "intelligente".. Specie per quei destrorsi (teoricamente) amanti della legalità..

sander4
21-06-2008, 12:40
Davvero ?

Guarda, il discorso in sè non sarebbe sbagliato, dirò di più in un "paese normale" dove vengono elette SOLO persone di specchiata onestà e basta anche una microscopica macchia morale, (o cosucce tipo l'essersi dimenticato di pagare i contributi alla baby sitter), ebbene alla luce delle argomentazioni sovraesposte la cosa sarebbe persino "opportuna" nell'ottica di una effettiva separazione dei poteri..

Ma rebus sic stantibus (volendo diciamo "contestualizzare" la norma, ripeto in sè non sbagliata) con la inamovibile casta di criminali, plurindagati, pluriprescritti, pluripregiudicati (per non parlare dei condannati effettivi aka criminali conclamati) che ci ritroviamo in parlamento; ebbene, in un paese dove la "cultura civica" non si pone il minimo problema di porre veti alla candidatura dei suddetti (puntualmete eletti dai cittadini itagliani ndr), ecco reintrodurre l'immunità servirebbe soltanto a fornire un "parcheggio sicuro", leggi "salvare il culo" agli amichetti del cuore.. I quali OVVIAMENTE quando saranno lì si sdebiteranno in tutti i modi (vedi alla voce rinnovo del mandato aka totale impunità) votando senza ALCUN problema qualunque merdata ad uso e consumo del loro "benefattore" :asd:

Come la vogliamo chiamare questa cosa ? DITTATURA criminale ? Sì, direi molto opportuna come cosa, e anche molto "intelligente".. Specie per quei destrorsi (teoricamente) amanti della legalità..

L'immunità parlamentare in Italia era ed è pura follia, ci manca SOLO quella, così tutti i pregiudicati e delinquenti in parlamento staranno ancora più impuniti e tranquilli. :doh:

Brakon
21-06-2008, 13:03
Mettiamola così, Earendil...

mettiamo che queste elezioni le avesse vinte Veltroni, con D'Alema, Prodi e tutta l'allegra combriccola.
Saresti contento se si auto-assegnassero l'immunità parlamentare?

scorpionkkk
21-06-2008, 13:13
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...
Infine l'immunità parlamentare non prevederebbe il blocco totale del processo, come tra l'altro è successo per Scalfaro grazie alla componente fra le più ideologizzate e politicizzate della magistratura che va sotto il nome di Magistratura Democratica (che cosa avrebbe di democratico non lo so visto le sue posizioni, ma si sa pure la Germania dell'Est aveva come nome Repubblica Democratica...), si avrebbe solo una sospensione per poi riprendere il processo quando questa persona non fa più parte delle più alte cariche dello Stato, ma probabilmente questo non farebbe più comodo ad alcuni magistrati ed ad alcuni politici...

non siamo ragazzini stupidi.

Un politico che dovesse, come in Italia, perseguire una intera carriera politica, per decenni sarebbe completamente immune a meno di episodi eclatanti.

E' una palese, quindi, violazione del diritto che, seppur espresso dalla costituzione, sottolinea più volte l'immunità cosi come circoscritta all'esercizio delle proprie funzioni e non relativa ad un arco temporale nè ben definito nè illimitato. L'interpretazione che se ne fa, quindi, non solo è completamente errata ma fortemente, questa si, anticostituzionale perchè lede l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Ne risulta, evidente, la natura autoreferenziale, antidemocratica e dittatoriale da parte della intera classe politica.

Non mi preoccupo..andare avanti in questa direzione è essenziale perchè si alimenti quel clima di odio che nasce a seguito della delusione che, oramai, già dopo un mese impera e sostituisce l'idillio iniziale.
L'era delle monetine sta per ritornare..

scorpionkkk
21-06-2008, 13:14
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...
Infine l'immunità parlamentare non prevederebbe il blocco totale del processo, come tra l'altro è successo per Scalfaro grazie alla componente fra le più ideologizzate e politicizzate della magistratura che va sotto il nome di Magistratura Democratica (che cosa avrebbe di democratico non lo so visto le sue posizioni, ma si sa pure la Germania dell'Est aveva come nome Repubblica Democratica...), si avrebbe solo una sospensione per poi riprendere il processo quando questa persona non fa più parte delle più alte cariche dello Stato, ma probabilmente questo non farebbe più comodo ad alcuni magistrati ed ad alcuni politici...

E comunque..sinceramente, io spero che stavolta Berlusconi vada fino in fondo, più forte sarà la sua azione più forte sarà lo scoramento dei suoi sostenitori.

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 13:17
davvero ridicolo...
siamo giunti OLTRE le + alte vette di distorsione della realtà.. :rolleyes:
In un paese serio, un politico serio si DIMETTE immediatamente per un affitto in nero o per qualsiasi cazzata.
Qua da noi una persona che ammette EGLI STESSO la propria colpevolezza per usufruire della prescrizione, viene addirittura osannato e votato dal popolino a cui interessano solo le partite di calcio e il grande fratello.
Veramente tristissimo vedere come c'è ancora gente che abbia il coraggio di difenderlo e che getta discredito sulla magistratura e magari gioisce anche per il divieto di EFFETTUARE le intercettazioni, che impedirà di scoprire tantissimi criminali e moltissimi traffici illeciti, o per la norma che potrebbe bloccare potenzialmente 100k processi per un anno.
E il bello è che sono proprio quelli che l'hanno votato proprio per i suoi slogan, tra cui quello sulla SICUREZZA.
Ovvio, da quando c'è lui c'è + sicurezza in italia.
Per tutti i CRIMINALI però. :rolleyes:

marcolinuz
21-06-2008, 14:14
Dato che ci siamo perché non tornare al Feudalesimo? :muro:

NeSs1dorma
21-06-2008, 14:16
http://blog.panorama.it/opinioni/2008/06/20/belpietro-torniamo-allimmunita-parlamentare/

Sottoscrivo in pieno questo lodevole articolo.

basterebbe imparare dal precedente Governo, comunque.. se un giudice da fastidio, lo si rimuove.

Davidman
21-06-2008, 14:19
Sottoscrivo in pieno questo lodevole articolo.

basterebbe imparare dal precedente Governo, comunque.. se un giudice da fastidio, lo si rimuove.

Perchè non sopprimerlo invece. :rolleyes:

Parlate dei giudici come di delinquenti, pazzesco.

scorpionkkk
21-06-2008, 14:28
Sottoscrivo in pieno questo lodevole articolo.



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^TiGeRShArK^
21-06-2008, 14:32
Sottoscrivo in pieno questo lodevole articolo.

basterebbe imparare dal precedente Governo, comunque.. se un giudice da fastidio, lo si rimuove.

ovvio, così tutti i criminali saranno ben felici e avranno la SICUREZZA di poter delinquere in tutta tranquillità :)

REATI PER I QUALI SARA' OBBLIGATORIA LA SOSPENSIONE
Sequestro di persona art. 605 c.p.
Estorsione art.629 c.p.
Rapina art.628 c.p.
Furto in appartamento art. 624 bis
Furto con strappo
Associazione per delinquere art. 416 c.p.
Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
Aborto clandestino
bancarotta fraudolenta
sfruttamento della prostituzione
frodi fiscali
Usura
Violenza privata
Falsificazione di documenti pubblici
Detenzione di documenti falsi validi per l'espatrio
Corruzione
Corruzione in atti giudiziari
Abuso d'ufficio
Peculato
Rivelazione di segreto d'ufficio
Intercettazioni illecite
Reati informatici
Ricettazione
Vendita di prodotti con marchi contraffatti
Vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore
Detenzione di materiale pedo-pornografico
Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
calunnia ( 368 c.p.)
Omicidio colposo per colpa medica
Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale
Truffa comunitaria
Maltrattamenti in famiglia
Incendio e incendio boschivo
Molestie
Traffico di rifiuti
Adulterazione di sostanze alimentari
Somministrazione di medicinali pericolosi
Circonvenzione di incapaci

strupratori, pedofili, rapitori, corruttori e tutta la bella gente che rientra nelle categorie di cui sopra ringrazia sentitamente. :)
Lodevole iniziativa.:)
GRANDE PRESIDENTE!!!! :cool:

bjt2
21-06-2008, 16:40
L'articolo 68 della Costituzione già prevedeva l'immunità parlamentare, immunità che è prevista in molti paesi occidentali e non...
Visto poi l'alta politicizzazione della nostra magistratura l'immunità sarebbe una cosa corretta, ricordiamoci che era stata proposta da Maccanico, uomo di csx sotto un governo di csx...
Infine l'immunità parlamentare non prevederebbe il blocco totale del processo, come tra l'altro è successo per Scalfaro grazie alla componente fra le più ideologizzate e politicizzate della magistratura che va sotto il nome di Magistratura Democratica (che cosa avrebbe di democratico non lo so visto le sue posizioni, ma si sa pure la Germania dell'Est aveva come nome Repubblica Democratica...), si avrebbe solo una sospensione per poi riprendere il processo quando questa persona non fa più parte delle più alte cariche dello Stato, ma probabilmente questo non farebbe più comodo ad alcuni magistrati ed ad alcuni politici...

E' meglio continuare così, senza immunità parlamentare... Così i giudici avranno il potere di decidere chi perseguire e chi salvare... :O

bjt2
21-06-2008, 16:42
Questo lo dice Silvio... mica è un dato di fatto che lo riporti come se fosse verità assoluta.

Se è vero che Scalfaro è stato salvato in questo modo (ma a questo punto deduco che voi ne dubitiate fortemente... Infatti mi pare che Scalfaro sia in prigione ora, giusto?), non si può negare che si sia fatto almeno un certo favoritismo...

bjt2
21-06-2008, 16:45
scusa eh... ma con tutta la buona volontà... come fai a riportare degli articoli propagandistici scritti da un "giornalista" STIPENDIATO DA BERLUSCONI e volerci discutere sopra ???



quindi, stiamo parlando di un "giornalista"-conduttore televisivo che riceve ogni mese la sua busta paga dalle tasche del presdelcons e che scrive un articolo avvalorando le tesi del presdelcons stesso...

ripeto... vogliamo veramente discuterci sopra ????

Quindi essendo pagato da Berlusconi, per DEFINIZIONE dice bugie? Va bene... Me lo ricordo anche io Scalfaro che dice "non ci sto"... Ma a quel tempo non seguivo la politica... Perchè ha fatto quella esternazione in TV? E' vero quello che ha detto Belpietro? Oppure mi ricordo male io e quel "Io non ci sto" l'ha detto solo Massimo Lopez in una delle sue tante imitazioni di Scalfaro?

drakend
21-06-2008, 16:46
Uhm certo che una magistratura che chiede l'abolizione di alcune leggi arrivando perfino a giudicarle è un'oggettiva invasione di campo. Valutazioni di quel tipo sono proprie dell'opposizione parlamentare, che sembra essere diventata praticamente trasparente e smidollata, non certo della magistratura. Penso che in questo eterno conflitto Berlusconi vs Magistratura il torto stia in entrambe le parti.

PS Questo non significa che condivido quelle leggi fatte da Berlusconi, che ritengo anzi essere delle porcate. Ma è un altro discorso.
Qualcuno mi può rispondere? O siete tutti occupati a fare propaganda, ciascuno per la propria parte politica? :fagiano:

bjt2
21-06-2008, 16:48
L'immunità parlamentare in Italia era ed è pura follia, ci manca SOLO quella, così tutti i pregiudicati e delinquenti in parlamento staranno ancora più impuniti e tranquilli. :doh:

Mi sembra di aver capito che l'immunità significhi sospensione dei processi con relativa sospensione della prescrizione... Sempre meglio dell'affossamento diretto del processo da parte di magistrati "amici" e a discrezione loro... La legge deve essere uguale per tutti, o no?

bjt2
21-06-2008, 16:52
davvero ridicolo...
siamo giunti OLTRE le + alte vette di distorsione della realtà.. :rolleyes:
In un paese serio, un politico serio si DIMETTE immediatamente per un affitto in nero o per qualsiasi cazzata.
Qua da noi una persona che ammette EGLI STESSO la propria colpevolezza per usufruire della prescrizione, viene addirittura osannato e votato dal popolino a cui interessano solo le partite di calcio e il grande fratello.
Veramente tristissimo vedere come c'è ancora gente che abbia il coraggio di difenderlo e che getta discredito sulla magistratura e magari gioisce anche per il divieto di EFFETTUARE le intercettazioni, che impedirà di scoprire tantissimi criminali e moltissimi traffici illeciti, o per la norma che potrebbe bloccare potenzialmente 100k processi per un anno.
E il bello è che sono proprio quelli che l'hanno votato proprio per i suoi slogan, tra cui quello sulla SICUREZZA.
Ovvio, da quando c'è lui c'è + sicurezza in italia.
Per tutti i CRIMINALI però. :rolleyes:

Il fatto di sospendere 100000 processi: sono processi vecchi, prima del 2002 e che comunque molti di loro godrebbero dell'indulto o addirittura della prescrizione, e l'obiettivo sarebbe di far celebrare prima possibile i processi di persone che potrebbero uscire di carcere per decorrenza dei termini...

bjt2
21-06-2008, 16:57
ovvio, così tutti i criminali saranno ben felici e avranno la SICUREZZA di poter delinquere in tutta tranquillità :)

strupratori, pedofili, rapitori, corruttori e tutta la bella gente che rientra nelle categorie di cui sopra ringrazia sentitamente. :)
Lodevole iniziativa.:)
GRANDE PRESIDENTE!!!! :cool:

Readi commessi prima del 2002, di cui molti prescritti o addirittura indultati... Non è urgente procedere per loro, specialmente per quelli che si prescirveranno o per quelli che godono dell'indulto... Invece è più urgente processare gente in custodia cautelare che potrebbe uscire per decorrenza dei termini... Ti ricordi le saltuarie notizie ai TG: scarcerazione per decorrenza dei termini per il signor tal dei tali, che aveva stuprato/investito da ubriaco/altro reato a tua scelta ? E quali erano le reazioni qui sul forum? "Che schifo!" "Ci vuole certezza della pena!" "Maledetto indulto!" "Ma quando mai! E' colpa di Berlusconi! Anche lui lo ha votato!" ecc...

bjt2
21-06-2008, 16:58
Qualcuno mi può rispondere? O siete tutti occupati a fare propaganda, ciascuno per la propria parte politica? :fagiano:

Stai sbagliando! :O Non esistono nè toghe rosse, nè toghe nere! :O E' solo impressione! :O

eoropall
21-06-2008, 17:10
Readi commessi prima del 2002, di cui molti prescritti o addirittura indultati... Non è urgente procedere per loro, specialmente per quelli che si prescirveranno o per quelli che godono dell'indulto... Invece è più urgente processare gente in custodia cautelare che potrebbe uscire per decorrenza dei termini... Ti ricordi le saltuarie notizie ai TG: scarcerazione per decorrenza dei termini per il signor tal dei tali, che aveva stuprato/investito da ubriaco/altro reato a tua scelta ? E quali erano le reazioni qui sul forum? "Che schifo!" "Ci vuole certezza della pena!" "Maledetto indulto!" "Ma quando mai! E' colpa di Berlusconi! Anche lui lo ha votato!" ecc...


Scusa ma non ricordo: chi è che ha ridotto all'osso i termini di prescrizione, sfasciando la giustizia, aumentando al tempo stesso a dismisura i macchinosi cavilli burocratici e relativi infiniti tempi giudiziari (il tutto finalizzato alla suddetta per pararsi le chiappe) ad uso e consumo degli avvocati dei colletti bianchi (ma anche di assassini, stupratori, pedofili) ?

Il pluriprescritto Berlusconi per caso ?

E dimmi, quale sarebbe ORA la geniale "soluzione" a questo TOTALE SFACELO ?

Sia chiaro, intendo per te cittadino italiano, non per lui e amichetti vari..

sander4
21-06-2008, 17:45
Mi sembra di aver capito che l'immunità significhi sospensione dei processi con relativa sospensione della prescrizione... Sempre meglio dell'affossamento diretto del processo da parte di magistrati "amici" e a discrezione loro... La legge deve essere uguale per tutti, o no?

Sempre meglio de che? Male entrambi.

SI FACCIANO PROCESSARE e subito come tutti gli altri che non stanno in parlamento, proprio perchè la legge è uguale per tutti, sono stufo di avere una classe politica che non si difende nel processo ma DAL processo e che promulga leggi per intralaciare la giustizia.

sander4
21-06-2008, 18:08
Stai sbagliando! :O Non esistono nè toghe rosse, nè toghe nere! :O E' solo impressione! :O
Stranamente le toghe sono “rosse” solo quando non assolvono Berlusconi o non gli danno le attenuanti generiche, se invece lo assolvono o si fanno corrompere a suon di bonifici dalla svizzera sono toghe buone, brave e giuste.

Stranamente si sentivano le accuse “toghe rosse” già al maxiprocesso e pronunciate dai mafiosi e da Totò Riina.

Stranamente moltissimi imputati invece di difendersi nello specifico sui loro reati attaccano i loro giudici dicendo che sono rossi o neri e che li perseguitano.

Stranamente, ma anche no, è molto più comodo urlare al gomblotto rosso invece che andare nel particolare, forse perchè davanti a certi bonifici, mazzette, falsi in bilancio, c’è davvero poco da difendere.

Nel 1994 Totò Riina disse: «C’è uno strumento politico, ed è il partito comunista. Ci sono i Caselli, i Violante, poi questo Arlacchi che scrive libri. Ecco, secondo me, il nuovo governo si deve guardare dagli attacchi di questi comunisti». Ed era già successo dieci anni prima verso il pool di Falcone da un altro mafioso di primo piano, Antonino Salvo.

Imbarazzanti deja vu.

luxorl
21-06-2008, 18:19
edit - risolto in pm con sander4

sander4
21-06-2008, 18:24
OT Certo, cmq pm liberati. :D /OT

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 18:28
E' meglio continuare così, senza immunità parlamentare... Così i giudici avranno il potere di decidere chi perseguire e chi salvare... :O

Ovvio.
Se c'è un criminale VA perseguito.
Ilvio invece preferisce sospendere il processo per un anno a tutti i criminali di cui sopra.

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 18:30
Qualcuno mi può rispondere? O siete tutti occupati a fare propaganda, ciascuno per la propria parte politica? :fagiano:

scusa...:mbe:
Su una legge che tocca gli scienziati chi credi che sia + in grado di giudicarla?:mbe:
e su una legge che tocca i muratori? :mbe:
..quindi non vedo perchè i giudici non si possono pronunciare su una legge criminogena come quella proposta da Ilvio che li tocca direttamente e che demolirebbe il proprio lavoro.

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 18:35
Readi commessi prima del 2002, di cui molti prescritti o addirittura indultati... Non è urgente procedere per loro, specialmente per quelli che si prescirveranno o per quelli che godono dell'indulto... Invece è più urgente processare gente in custodia cautelare che potrebbe uscire per decorrenza dei termini... Ti ricordi le saltuarie notizie ai TG: scarcerazione per decorrenza dei termini per il signor tal dei tali, che aveva stuprato/investito da ubriaco/altro reato a tua scelta ? E quali erano le reazioni qui sul forum? "Che schifo!" "Ci vuole certezza della pena!" "Maledetto indulto!" "Ma quando mai! E' colpa di Berlusconi! Anche lui lo ha votato!" ecc...
Sono reati GRAVISSIMI che godranno della sospensione dei processi per un anno.
O magari mi vuoi dire che la rapina, lo stupro, la corruzione non sono reati gravi? :rolleyes:
Grazie ad Ilvio il *gravissimo reato* di rubare un panino compiuto dopo il 2002 avrà la precedenza su uno STUPRO o su un RAPIMENTO.
Inoltre il carico di lavoro che dovranno gestire i tribunali sarà enorme e paralizzerà praticamente tutta la giustizia italiana.
Ottima soluzione per risolvere la criminalità.
la si aiuta :)

Trabant
21-06-2008, 19:07
Il fatto che in passato sia stata commessa una porcata non è una giustificazione per commetterne un'altra.

Non erano loro quelli che dovevano "cambiare l'Italia"? :rolleyes:

Mi sembra invece sempre più attuale il gattopardesco "bisogna che tutto cambi perchè nulla cambi" ...

bjt2
21-06-2008, 19:24
Scusa ma non ricordo: chi è che ha ridotto all'osso i termini di prescrizione, sfasciando la giustizia, aumentando al tempo stesso a dismisura i macchinosi cavilli burocratici e relativi infiniti tempi giudiziari (il tutto finalizzato alla suddetta per pararsi le chiappe) ad uso e consumo degli avvocati dei colletti bianchi (ma anche di assassini, stupratori, pedofili) ?

Il pluriprescritto Berlusconi per caso ?

E dimmi, quale sarebbe ORA la geniale "soluzione" a questo TOTALE SFACELO ?

Sia chiaro, intendo per te cittadino italiano, non per lui e amichetti vari..

Stai parlando di prescrizione o termini di scarcerazione? Io dei secondi... Hai detto che Berlusconi ha accorciato i tempi di prescrizione (non per tutti i reati, hai dimenticato di dire...)... E la scarcerazione? Ha accorciato pure quelli? (domando... Non lo so...)

bjt2
21-06-2008, 19:25
Sempre meglio de che? Male entrambi.

SI FACCIANO PROCESSARE e subito come tutti gli altri che non stanno in parlamento, proprio perchè la legge è uguale per tutti, sono stufo di avere una classe politica che non si difende nel processo ma DAL processo e che promulga leggi per intralaciare la giustizia.

E allora processino anche Scalfaro...

bjt2
21-06-2008, 19:28
Il fatto che in passato sia stata commessa una porcata non è una giustificazione per commetterne un'altra.

Non erano loro quelli che dovevano "cambiare l'Italia"? :rolleyes:

Mi sembra invece sempre più attuale il gattopardesco "bisogna che tutto cambi perchè nulla cambi" ...

Che senso ha processare uno che in carcere non ci andrà mai? E magari far aspettare qualche processo di qualcuno che è in carcere in attesa di giudizio e magari poi esce per decorrenza dei termini. Poi su tutti i TG e giornali: "Scandalo!!!! Dopo solo 10 anni di carcerazione preventiva lo stupratore tal dei tali è stato scarcerato per decorrenza dei termini!!! Era in attesa di giudizio... I parenti della vittima indignati..."

sander4
21-06-2008, 19:33
E allora processino anche Scalfaro...

E per cosa dovrebbero processarlo? :mbe:

eoropall
21-06-2008, 20:13
Stai parlando di prescrizione o termini di scarcerazione? Io dei secondi... Hai detto che Berlusconi ha accorciato i tempi di prescrizione (non per tutti i reati, hai dimenticato di dire...)... E la scarcerazione? Ha accorciato pure quelli? (domando... Non lo so...)

Io parlavo della sistematica distruzione della giustizia italiana: rapporto causa-effetto..

DOVE e COME bisogna intervenire secondo te ? Sulle cause o sugli effetti ?

Il superamento dei termini di scarcerazione non è che una delle tante inevitabili conseguenze: non è certo con queste illusorie "toppe" (casualmente sempre a vantaggio dei soliti noti) che si puo risolvere il disastro attuale..

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 20:17
Che senso ha processare uno che in carcere non ci andrà mai? E magari far aspettare qualche processo di qualcuno che è in carcere in attesa di giudizio e magari poi esce per decorrenza dei termini. Poi su tutti i TG e giornali: "Scandalo!!!! Dopo solo 10 anni di carcerazione preventiva lo stupratore tal dei tali è stato scarcerato per decorrenza dei termini!!! Era in attesa di giudizio... I parenti della vittima indignati..."
Ti sfugge il fatto che reati assolutamente MINORI compiuti dopo il 2002, come l'esempio precedente di rubare un panino per fame, avranno la PRECEDENZA ASSOLUTA su reati quali lo STUPRO, le RAPINE, i RAPIMENTI compiuti prima del 2002.
E inoltre verrà paralizzata quasi completamente la macchina giudiziaria visto il superlavoro che saranno costretti a fare per sospendere quel numero ENORME di processi.

EarendilSI
21-06-2008, 20:47
Financial Times: Berlusconi ha ragione a tenere a freno i magistrati
ROMA (21 giugno) - «Il "Financial Times" si schiera con Silvio Berlusconi nel nuovo scontro aperto con i magistrati. In un editoriale intitolato "L'Italia fa bene a tenere a freno i giudici", il quotidiano britannico sottolinea la necessità di introdurre una legge sull'immunità - come è già, per esempio, nell'ordinamento di Spagna, Francia, Germania e dell'Unione europea - che «non dà ai funzionari eletti mano libera, ma serve a proteggere il diritto dell'elettorato di essere governato da persone che hanno scelto democraticamente».

Tra l'altro, secondo l'editorialista Christopher Caldwell, la domanda da porsi è se «le accuse contro Berlusconi nascano da una disinteressata richiesta di giustizia o dal desiderio di una certa parte dell'elite italiana di rovesciare una scelta popolare che non le piace». Per il Ft, è un dato di fatto che in Italia, da oltre 15 anni, «i giudici godono di un livello di potere unico in Occidente».

«Nei primi anni Novanta - sostiene il giornale - quando gli italiani avvertirono che non avrebbero più avuto bisogno di tollerare la corruzione che rientrava in un patto regolare della politica della guerra fredda, giudici ambiziosi destituirono le leadership dei principali partiti in processi di corruzione... C'è stata, in effetti, una reggenza giudiziaria sui funzionari eletti, con i giudici che hanno passato al setaccio la classe dirigente della generazione successiva».

Un potere del genere, alla lunga, «non è salutare per una democrazia», commenta il Financial Times, sottolineando come sia proprio questa «una delle ragioni per le quali gli italiani non si fidano della giustizia». Quindi, dopo aver ricordato che la lunghezza dei procedimenti «contrasta con l'articolo 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo» e che in Gran Bretagna c'era al governo John Major «l'anno in cui iniziò il processo Berlusconi-Mills», in un riferimento alla cosidetta norma «salva-premier» il quotidiano osserva che, certo, «le acrobazie giudiziarie di Berlusconi sono invariabilmente a suo vantaggio, ma non sono mai solo a suo vantaggio».

«Riguardano sempre alcuni problemi veri, gravi abbastanza da compattare gli elettori dietro di lui. In questo sta il suo genio politico», scrive ancora il giornale, convinto che una legge sull'immunità «potrebbe rendere i politici italiani meno litigiosi e più democratici. Il fatto che Berlusconi potrebbe evitare un processo attraverso queste leggi è una ragione per opporsi. Ma non è l'unica e non è sufficiente».

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=7827&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

etzocri
21-06-2008, 20:56
quindi se i politici coinvolti in mani pulite erano corrotti è colpa della magistratura che li ha scoperti?
brutti cattivi giudici! come vi permettete!:O

er-next
21-06-2008, 20:59
Berlusconi se la prende con i magistrati italiani

[Le Figaro]

http://italiadallestero.info/archives/329


Legislazione all’Italiana

[Spiegel]

Berlusconi si rende giustizia

http://italiadallestero.info/archives/334

Italia mia

[El Paìs]

Berlusconi richiama vecchi fantasmi contro la giustizia confezionandosi leggi su misura

http://italiadallestero.info/archives/330


Berlusconi sospende il proprio processo

[Lesoir.be]

http://italiadallestero.info/archives/315


Silvio Berlusconi prova ad evitare il carcere nel processo per corruzione a David Mills

[Times online]

http://italiadallestero.info/archives/319


Berlusconi difende una legge che sospenderebbe il suo processo a Milano

[International Herald Tribune]

http://italiadallestero.info/archives/313


ce ne sono molti altri ma mi stanco a postarli tutti e non ho intenzione di farmi venire l'ulcera.. :rolleyes:

sid_yanar
21-06-2008, 20:59
quando sono le vittime ad osannare le porcherie fatte a proprio uso e consumo dai loro stessi carnefici ,vuole dire che hanno davvero fatto un buon lavoro. Mai riuscirò a comprendere l'atteggiamento di molti sostenitori del centrodestra berlusconiano, a meno che non traggano dei vantaggi diretti dalle gesta del loro premier. Contro il malaffare bisognerebbe essere tutti uniti, dato che la stragrande maggioranza dei cittadini può solo avere degli svantaggi da una situazione del genere. Cercare di giustificare porcate reali millantando porcate presunte è al limite del ridicolo.

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 20:59
quindi se i politici coinvolti in mani pulite erano corrotti è colpa della magistratura che li ha scoperti?
brutti cattivi giudici! come vi permettete!:O
ovvio :O
I CRIMINALI esistono solo perchè la magistratura li condanna :O
Se eliminiamo ogni forma di giustizia, elimineremo anche i criminali :O

etzocri
21-06-2008, 21:01
dice bene Mancino:

"Fino a quando l'azione penale è obbligatoria alle toghe non si può chiedere di non fare i processi; ai politici si può, invece, chiedere di saper scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderle"

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/giustizia-2/processi-21giu/processi-21giu.html

EarendilSI
21-06-2008, 21:01
quindi se i politici coinvolti in mani pulite erano corrotti è colpa della magistratura che li ha scoperti?
brutti cattivi giudici! come vi permettete!:O

Mi piacerebbe sapere dove lo leggi...
Oltre a questo quello che successe nel '92 con Mani Pulite fu utile sicuramente ma ci fu quasi un colpo di stato giudiziario con molti innocenti messi in carcere e messi alla gogna da parte della magistratura...

etzocri
21-06-2008, 21:04
«Nei primi anni Novanta - sostiene il giornale - quando gli italiani avvertirono che non avrebbero più avuto bisogno di tollerare la corruzione che rientrava in un patto regolare della politica della guerra fredda, giudici ambiziosi destituirono le leadership dei principali partiti in processi di corruzione... C'è stata, in effetti, una reggenza giudiziaria sui funzionari eletti, con i giudici che hanno passato al setaccio la classe dirigente della generazione successiva».

chi ha paura del setaccio? il pulito o lo sporco?;)

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 21:08
ce ne sono molti altri ma mi stanco a postarli tutti e non ho intenzione di farmi venire l'ulcera.. :rolleyes:

hai dimenticato quell'altro del tanto acclamato financial times :)

the return to power of Silvio Berlusconi – a flamboyant tycoon, who is regarded as a sinister buffoon in much of the rest of Europe.

Sicuramente chi ha postato l'articolo precedente del financial times sarà d'accordissimo con l'analisi ben precisa della figura di Ilvio da parte di questo stesso giornale :)

etzocri
21-06-2008, 21:08
pongo un quesito:

se l'immunità parlamentare è garante degli eletti dal popolo, perchè non fare un bel referendum e vediamo se il popolo vuole che gli eletti siano immuni alla legge?


ot/
e ora birra e partita:oink:
/ot

DonaldDuck
21-06-2008, 21:48
quindi se i politici coinvolti in mani pulite erano corrotti è colpa della magistratura che li ha scoperti?
brutti cattivi giudici! come vi permettete!:O

http://controcorrente.ilcannocchiale.it/post/16584.html

Il colpo di Stato

di Francesco Perfetti

Ricostruzione di una “rivoluzione strisciante” che non aveva per obiettivo
la moralizzazione ma la conquista del potere

Il 17 febbraio 1992 veniva arrestato a Milano un politico locale, Mario Chiesa, che aveva ottenuto dai socialisti la gestione della casa di riposo per anziani Pio Albergo Trivulzio. Era stato colto in flagrante mentre tentava di far scomparire il frutto di una tangente versata dal titolare di una piccola impresa di pulizie. La sorpresa era stata organizzata dal giovane procuratore Antonio Di Pietro, un ex poliziotto che aveva fatto il suo ingresso in magistratura una decina di anni prima e che ben presto si era distinto nel campo delle indagini per le sue notevoli doti informatiche. L’improvviso arresto di questo modesto esponente socialista milanese aprì ufficialmente la cosiddetta stagione di «Tangentopoli». Non era il primo arresto per corruzione. Ve ne erano stati altri (e forse anche più importanti) negli anni precedenti, ma questo avrebbe offerto agli inquirenti l’opportunità giusta per svelare la dimensione e le caratteristiche dei meccanismi corruttivi che, da sempre, condizionavano la vita politica italiana e di cui tutto il Paese era, in maniera più o meno approssimativa, rassegnatamente consapevole. Al tempo stesso, però, questo caso avrebbe consentito di impostare un vero e proprio progetto di liquidazione della classe politica di governo: un «colpo di Stato» - diciamolo pure francamente e fuor di metafora - o - se non piace questa espressione e se ne preferisce altra - una «rivoluzione strisciante» portata avanti con grande determinazione attraverso la via giudiziaria. Una «rivoluzione» che, come tutte le rivoluzioni, ha lasciato sul terreno molte vittime, anche innocenti, ha assunto caratteri persecutori e vessatori nei confronti dei «nemici oggettivi» o «presunti» tali, ma ha garantito aree di impunità ad «amici» o «compagni di strada» in nome di un moralismo «peloso» e virtuistico o di complicità politiche. La rete della corruzione, soprattutto politica, era, prima dell’inizio della stagione di Tangentopoli, vasta e solida. Il pagamento di tangenti era una prassi talmente diffusa da costituire oggetto di satira, di commento mordace ovvero malinconico. Questa prassi - moralmente condannata e condannabile - era diventata uno dei modi più importanti per finanziare la politica, per sopperire al costo sempre più elevato della burocratizzazione delle strutture partitiche o parapartitiche. La legge sul finanziamento pubblico dei partiti non era stata in grado di eliminarla. La corruzione politica, insomma, era un meccanismo che si autoalimentava in simbiosi perfetta con un fenomeno diverso ma contiguo, quello del clientelismo. Il denaro proveniente dalle tangenti in parte finiva, sì, nelle casse dei partiti o delle correnti di partito, ma, in parte, in qualche caso, rimaneva nelle tasche dei politici che lo usavano o per se stessi ovvero per rinvigorire il proprio sistema di clientele. Corruzione politica e clientelismo si intrecciavano, poi, con fenomeni di corruzione comune e di concussione a opera di funzionari pubblici interessati solo a rimpinguare le proprie tasche. Questa era, dunque, la situazione quando scoppiò la tempesta di «Mani pulite». L’episodio dell’arresto del piccolo politico di provincia Mario Chiesa fu il primo sasso della grande valanga destinata a travolgere la classe politica italiana, a decapitare il mondo imprenditoriale, a scatenare una lotta di potere prima mai vista e senza quartiere. A cominciare dalle rivelazioni di Chiesa per finire con le autodenunce e le rivelazioni «spontanee» di imprenditori e politici timorosi di essere indagati, si assistette a un crescendo di indagini che, in un brevissimo volgere di tempo e accompagnate da una eccezionale enfatizzazione di stampa, finirono per toccare uomini politici di primo piano a partire da Bettino Craxi. Quest’ultimo, anzi, fu l’unico che seppe reagire con energia chiamando in causa l’intera classe politica con un discorso che lo trasformava da accusato in accusatore quando, il 4 luglio 1992, disse alla Camera: «Tutti sanno che buona parte del finanziamento pubblico è irregolare o illegale. I partiti, specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse aggiuntive in forma irregolare o illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro». E, naturalmente, nessuno dei deputati presenti in aula si alzò per contestarlo. Non è possibile, in questa sede, né ripercorrere le vicende giudiziarie di Tangentopoli né, tantomeno, ricostruirne la storia, che sarebbe anche parte della storia sociale oltre che politica di un Paese divenuto preda improvvisa di un troppo facile e ingenuo «giustizialismo» rivoluzionario, che legittimamente richiama alla mente la stagione oscura del Terrore ai tempi della rivoluzione francese. È possibile, invece, fare qualche considerazione. Tangentopoli fu, come si diceva all’inizio, un vero e proprio «colpo di Stato giudiziario» o, se si preferisce, una «rivoluzione strisciante», che portò alla fine della Prima Repubblica. E fu, essa, una rivoluzione politica, nel senso più completo del termine, anche se gestita dalla magistratura o, per meglio dire, da una sua parte. Non è un caso che dalla bufera riuscirono a salvarsi, di fatto, soprattutto i comunisti grazie all’inerzia di quelle «toghe rosse» che, ora in posizioni di rilievo, erano solite discettare, in loro convegni, di «giustizia di classe» e di «abbattimento dello Stato borghese». E che i comunisti fossero stati finanziati in maniera illegale attraverso tanti canali di varia natura, non escluso quello delle tangenti è un dato di fatto. Un magistrato proveniente dalle loro file, l’ex pm Francesco Misiani, uno dei fondatori della corrente di «Magistratura democratica» nel 1999 pubblicò un libro molto importante, La toga rossa, nel quale riconosceva che egli, se avesse voluto, avrebbe potuto dimostrare in un’aula di tribunale come anche i comunisti, al pari degli altri partiti, non fossero stati estranei al circuito del finanziamento illecito da parte delle imprese. Tuttavia l’impunità di fatto concessa o anche garantita ai comunisti e ai postcomunisti documentata da un bel libro-inchiesta di Andrea Pamparana dal significativo titolo Gli impuniti non è che solo un aspetto della dimensione «politica» della vicenda di Tangentopoli. Accanto alla collusione - attiva o anche passiva - di alcuni esponenti o settori politicizzati della magistratura con i comunisti per un rivolgimento politico totale con la distruzione della classe politica della Prima Repubblica, è stata anche avviata un’altra azione che ha spinto alcuni settori della magistratura a proporsi di fatto essi stessi come «supplenti» del vuoto di potere che si andava così creando: un’azione espressione di una faida tra poteri dello Stato. Tangentopoli, insomma, è diventata presto - prima ancora di essere un’operazione contro la corruzione politica e non - lo strumento di una lotta politica condotta senza esclusione di colpi e che ha coinvolto i partiti politici e la magistratura. È stata resa possibile dal nuovo clima determinatosi dopo la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo, un clima - vale la pena di rammentarlo - che ha fatto venire meno le complicità e le solidarietà, interne e internazionali, e ha consentito tanto la mobilità delle opinioni e delle scelte politiche quanto la possibilità di passare, anche in tema di corruzione, dalla fase del mugugno e della sopportazione passiva alla fase della ribellione e della critica aperta. La stagione di Tangentopoli è costata molto, moltissimo in termini di credibilità della magistratura e della stessa giustizia: l’uso disinvolto di metodi inquisitori e polizieschi nei confronti degli indagati per spingerli a confessioni e delazioni; la strumentalizzazione degli «avvisi di garanzia» trasformati nella pubblica opinione da mezzi di tutela del diritto degli indagati a certificazioni di condanna preventiva; la leggerezza nell’emissione delle ordinanze di custodia cautelare; tutto ciò, e altro ancora, ha finito per oscurare l’immagine della giustizia nel suo complesso e per gettare ombre fitte sulla imparzialità della sua amministrazione, tanto più che accanto alle condanne per comportamenti illeciti non sono mancate le assoluzioni. Tangentopoli è costata molto anche in termini di vittime: e non si pensa soltanto ai «suicidi eccellenti», ma anche ai «drammi» vissuti dai quadri dirigenziali del mondo economico-industriale e del mondo politico per colpa di castelli accusatori costruiti attraverso i giochi delle coincidenze e dei teoremi. Insomma, Tangentopoli è stata davvero una «rivoluzione strisciante» guidata da più attori, taluni consapevoli altri inconsapevoli, che ha puntato sulla destabilizzazione del sistema attraverso la delegittimazione della classe politica. Essendo però diversi gli attori, diverse erano le finalità: soppressione dello Stato borghese per alcuni, ambizione personale per altri, mutamento dei rapporti fra i poteri dello Stato per altri ancora e via dicendo. Comunque sia, il traguardo finale di Tangentopoli non era affatto, in via prioritaria, la tanto sbandierata moralizzazione della vita pubblica o l’eliminazione dei canali della corruzione pubblica e privata, quanto piuttosto la conquista del potere, anche attraverso la modifica di equilibri politico-istituzionali, dopo uno scontro tutto politico. A distanza di dieci anni dall’inizio della stagione di Tangentopoli è non solo opportuno ma necessario pensare a un «ritorno alla normalità», pur nel quadro della nuova situazione politica, un ritorno che non sia restaurazione ma che consenta il buon inizio della vita della «Seconda Repubblica». Ciò sarà possibile soltanto operando su tre direttrici contemporaneamente: le riforme istituzionali per la definizione di un giusto e corretto equilibrio fra poteri dello Stato, la separazione delle carriere all’interno della magistratura che permetta una precisa definizione di ruoli, un’amnistia che faciliti l’avvio di una nuova stagione.

11 giugno 2003

^TiGeRShArK^
21-06-2008, 21:58
ho letto solo l'inizio prima di nausearmi e sinceramente mi stupisco di come sia possibile manipolare la realtà in questo modo e soprattutto è incredibile come ci siano persone che credono ciecamente a certe fandonie.
Evidentemente la memoria degli italiani è MOLTO a breve termine, e, invece, la loro predisposizione ad essere manipolati dal "marketing" di regime è + elevata :)
comunque leggendo certe cose capisco che ci meritiamo tutto quello che ci sta accadendo, dato che si preferisce demonizzare i giudici piuttosto che condannare i criminali.

Matuhw
21-06-2008, 22:00
Ecco riassunte 15 anni di palle berlusconiane.

DonaldDuck
21-06-2008, 22:32
Ecco riassunte 15 anni di palle berlusconiane.
Mica poi tanto palle...
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/mastella-replica/de-magistris-intervista/de-magistris-intervista.html

Intervista al pm di Catanzaro a cui la procura generale ha avocato l'inchiesta
dopo l'iscrizione al registro degli indagati del ministro Clemente Mastella

De Magistris:"Mi cacciano perchè indago
Così torniamo all'epoca fascista"

"Oggi il tema in gioco è se tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge
Faccio le corna, ma dopo che mi hanno tolto le inchieste resta solo l'eliminaziione fisica"

di ATTILIO BOLZONI


FRANCESCO VIVIANO

Ha appena saputo. E comincia a parlare: "Siamo alla magistratura degli Anni Trenta, siamo tornati a un ordinamento giudiziario gerarchizzato proprio dell'epoca fascista". Il sostituto procuratore Luigi De Magistris sceglie con cura le parole, prova a stare calmo nonostante tutto quello che gli sta rotolando addosso. Dice: "Prima mi tolgono l'inchiesta Poseidone, poi il tentativo di allontanamento, poi ancora l'avocazione dell'inchiesta Why Not, faccio le corna ma dopo rimane solo l'ipotesi della soppressione fisica". Il magistrato è nella sua casa di Catanzaro. Risponde a tutte le domande che può. Da qualche minuto ha avuto notizia dalle agenzie di stampa che gli hanno "tolto" anche l'altra indagine, si sfoga: "Stento a crederci, mi sembra una barzelletta".

Che costa sta accadendo dottor De Magistris?
"Il dato è quello dell'impossibilità materiale di svolgere il proprio ruolo. Se è vero, se è vero perché io non ho ancora ricevuto alcuna notifica, ci avviamo al crollo dello stato di diritto. E un altro punto nevralgico è quello dell'articolo 3 della Costituzione che qui si sta mettendo in gioco: i cittadini italiani sono tutti uguali davanti alla legge?"

Tutti i cittadini italiani sono uguali davanti alla legge?
"Se uno arresta chi fa la tratta di esseri umani o i trafficanti di droga gli arrivano i telegrammi e gli applausi, gli dicono che è il magistrato più bravo d'Italia. Ma poi viene cacciato quando indaga sulla pubblica amministrazione. Cosa significa allora? A questo punto la partita non può essere più - visto che il tema è così alto - trasferite o non trasferite De Magistris. Io pongo un altro problema: un magistrato così può rimanere in magistratura. E io, così lo so fare il magistrato, anche se mi mandano a Bolzano o a Novara o a Cagliari. Questo è il tema che è in gioco nel Paese: se un magistrato può continuare a indagare su tutti i cittadino o no".

Lei cosa sa di questa avocazione?
"Di ufficiale nulla. Ma se la ragione è quella sull'omessa astensione nel conflitto con il ministro, questo è un fatto senza precedenti. In questo caso la magistratura, intesa come potere diffuso sul territorio, perde completamente la sua autonomia".

Sembra che il procuratore generale Dolcino Favi abbia motivato il suo provvedimento per l'articolo 412, cioè l'avocazione delle indagini preliminari per mancato esercizio dell'azione penale o per la non archiviazione nei termini stabiliti dalle legge.
"Se è così, è ancora peggio. Le indagini preliminari sono in corso e quella norma può intervenire solo quando scadono i termini delle indagini. Le mie indagini erano in pieno svolgimento. Quindi, quella norma, è completamente inapplicabile".

Si sentirebbe allora in grado di affermare che c'è stata una forzatura, se fosse andata davvero così?
"Se fosse andata così, sarebbe un eufemismo dire che c'è stata una forzatura. E poi, poi io in queste ore mi sono fatto una domanda: come è che la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Mastella, una notizia così riservata, è uscita su Libero? Io credo che faccia parte di una vera strategia della tensione. Prima la fuga di notizie su Prodi, poi la revoca delle indagini, poi l'articolo di Libero che è servito a scatenare un processo mediatico per arrivare all'avocazione. Senza questa fuga di notizie su Mastella, non sarebbe accaduto tutto questo. E poi il procuratore generale non potrebbe sapere della notizia di Mastella, è vietato dalla legge. Di quella iscrizione lo può sapere il procuratore della repubblica, il procuratore aggiunto. Il procuratore generale non può conoscere le indagini. E la velocità del suo provvedimento mi ha lasciato esterrefatto".

De Magistris, cosa farà adesso?
"Scriverò a chi di dovere, questa avocazione è un ulteriore tassello di ciò che mi sta accadendo da tre anni a questa parte".

Si rivolgerà al Csm? Denuncerà tutto a un'altra procura?
"Investirò più di un'autorità. Indagavo su un sistema di potere e mi hanno spogliato di tutte le inchieste".

Ci spieghi meglio..
"Il segnale che hanno lanciato è molto chiaro: la magistratura non può più indagare in alcune direzioni. Questo è evidente. Poi è anche la conferma di come una parte del potere giudiziario sta dentro il sistema. Una parte della magistratura è funzionale a certi sistemi oggetto di investigazioni, è fondamentale capire questo. Ecco perché si pone in discussione l'agibilità democratica all'interno della magistratura. Da un lato c'è un ritorno alla magistratura degli Anni Trenta, con segni sintomatici di quel periodo del prefascismo e del fascismo. E cioè la possibilità del ministro di trasferire in via cautelare dei magistrati. Si ritorna al periodo in cui il potentino del paese, il signorotto che chiede l'allontanamento del pretore che magari dava fastidio e poi arrivavano gli ispettori e in una settimana quel pretore lo cacciavano via. Si torna alla magistratura ipergerarchizzata, l'avocazione senza alcuna giustificazione, la magistratura in una posizione di avvilimento totale. Immaginate il messaggio che sta passando in questo momento nei confronti di tutti i colleghi".

Si rimprovera qualcosa nel suo lavoro?
"Io ho un rispetto assoluto delle forme, io ritengo che un magistrato per raggiungere risultati deve innanzitutto rispettare la procedura penale. Detto questo, è ovvio e scontato che chi lavora in queste condizioni possa fare errori. Io non mi rimprovero nulla. Ma sono consapevole di aver potuto fare errori, di aver potuto sbagliare. E' umano, ovvio. Che poi abbia fatto errori è tutto da vedere. Io ho subito in questi mesi un processo pubblico senza potermi difendere".

L'iscrizione del ministro Mastella può aver accelerato l'avocazione dell'altra sua inchiesta?
"Sta nei fatti mi pare. Poi parleranno le carte, ma mi pare assolutamente verosimile".

C'è, come dire, una tempistica ritorsiva?
"Io questo non lo posso dire. Però mettendo insieme i fatti... Un'altra cosa mi sembra incredibile: io stavo facendo un percorso di indagine molto lineare e all'improvviso si inserisce una richiesta di trasferimento del ministro che poi - sembrerebbe - è stata utilizzata per dire tu ti dovevi astenere perché c'era la richiesta di trasferimento. Quindi arriviamo al punto che si equipara una richiesta di trasferimento d'ufficio con un atto istituzionale a una specie di denuncia presentata da un indagato. C'è inimicizia, devi astenerti. Una cosa veramente incredibile. E' senza precedenti. Che cosa dovevo fare di fronte a quella richiesta? Dovevo fermarmi, dovevo chiudere le mie indagini? La logica era quella: io dovevo fermare le mie indagini in quella direzione".

O girare le spalle, far finta di non vedere...
"Voglio dire un'altra cosa sul messaggio che stanno mandando. Se io dovessi essere trasferito il magistrato che mi verrà a sostituire cosa farà, come si comporterà? Sa già che, se dovesse seguire le mie orme, andrebbe incontro a un provvedimento disciplinare. Cosa altro deve pensare? O mi fermo o mi tolgono l'indagine. Ecco perché parlo di fine di autonomia e dell'indipendenza della magistratura. E lo dico a ragion veduta. Così non si può più andare avanti, così non ci sono più gli spazi per questo lavoro. E come si fa?".

Lei è diventato, suo malgrado, anche punto di riferimento per un Sud che vuole liberarsi da certi poteri poco trasparenti. Ha qualcosa da dire a quei ragazzi che manifestano per non farla cacciare? Cosa vorrebbe dire a quei giovani calabresi e a tutti gli altri che credono nell'autonomia della magistratura?
"Io innanzitutto credo che questa mobilitazione sia sui diritti e sulla giustizia e non su un giustizialismo o provocata dalla voglia di un tintinnio di manette, di monetine tirate. Questa è una differenza importante con il 1992. Bisogna capire quale è la posta in gioco, questa non è più una questione solo di Luigi De Magistris. Sono convinto che c'è una consapevolezza dei propri diritti, che oggi c'è una grande maturità democratica. Ho ammirazione per quei ragazzi".

Come si sente davvero, cosa prova dentro nel momento che deve lasciare le sue inchieste?
"In una regione che ha decine e decine di magistrati che si trovano in una situazione di opacità assoluta, si va a colpire con tutti i mezzi chi sta cercando di fare un po' di chiarezza sul fiume di finanziamenti pubblici che sono arrivati... ".

(21 ottobre 2007)

Cfranco
21-06-2008, 23:13
Uhm certo che una magistratura che chiede l'abolizione di alcune leggi arrivando perfino a giudicarle è un'oggettiva invasione di campo. Valutazioni di quel tipo sono proprie dell'opposizione parlamentare, che sembra essere diventata praticamente trasparente e smidollata, non certo della magistratura. Penso che in questo eterno conflitto Berlusconi vs Magistratura il torto stia in entrambe le parti.

PS Questo non significa che condivido quelle leggi fatte da Berlusconi, che ritengo anzi essere delle porcate. Ma è un altro discorso.
Visto che le leggi devono applicarle loro e visto che di delinquenti se ne intendono forse sono anche qualificati a dire quali leggi siano utili e quali no .
Se devi legiferare sulla coltivazione delle barbabietole non consulti forse qualche contadino per capire cosa scrivere ?
E il fatto che alcune leggi siano state scritte da avvocati impegnati in processi il cui esito dipende da quello che scrivono non è una stranezza ?

Mi piacerebbe sapere dove lo leggi...
Oltre a questo quello che successe nel '92 con Mani Pulite fu utile sicuramente ma ci fu quasi un colpo di stato giudiziario con molti innocenti messi in carcere e messi alla gogna da parte della magistratura...
Mi dai qualche nome tra quelli degli "innumerevoli" innocenti messi in carcere ?

_TeRmInEt_
21-06-2008, 23:32
Mi dai qualche nome tra quelli degli "innumerevoli" innocenti messi in carcere ?

Mangano.

:doh:

DonaldDuck
21-06-2008, 23:44
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/22/021cagliari.html

Cagliari e Gardini, quei suicidi che sconvolsero Mani pulite

Repubblica — 22 luglio 2003 pagina 18 sezione: POLITICA INTERNA

MILANO - Sono le dieci meno un quarto del mattino del 20 luglio di dieci anni fa. Nella sala stampa del tribunale di Milano, quartier generale dei cronisti di Mani Pulite, entra un avvocato bianco in faccia. è Vittorio D' Aiello, difensore di Gabriele Cagliari, il presidente dell' Eni in carcere da quattro mesi per corruzione e finanziamento illecito dei partiti. D' Aiello dice solo: «Cagliari è morto». Ma quelle tre parole sono sufficienti ad aprire una delle pagine più sconvolgenti dell' operazione Mani Pulite. Perché poche decine di minuti più tardi si viene a sapere che Gabriele Cagliari non è morto di morte naturale: si è infilato un sacchetto sulla testa, nel bagno della sua cella a San Vittore. Venti giorni prima ha inviato una lettera alla moglie Bruna, «da aprire quando tornerò a casa» c' è scritto sulla busta. Quando, quel 20 luglio, la moglie apre la busta, legge non solo una struggente lettera d' addio ma anche un esplicito, implacabile atto d' accusa contro il sistema della carcerazione preventiva. La lettera di Cagliari scuote i partiti e l' opinione pubblica. Le polemiche contro i metodi di Mani Pulite, contro la brutalità vera o presunta del pool milanese - che fino ad allora erano battaglia quasi esclusiva di Bettino Craxi e del suo Psi - fanno irruzione in Parlamento. E diventano un' alluvione quando, tre giorni più tardi, mentre in pazza San Babila si preparano i funerali di Cagliari, nella sua lussuosa abitazione nel centro di Milano si uccide Raul Gardini, ex presidente di Montedison: anche per lui era pronto un ordine di cattura. Invece di costituirsi a Di Pietro il genero dei Ferruzzi si chiude in camera da letto e si spara un colpo di pistola alla testa. Per il pool Mani Pulite è l' inizio del tunnel: i suicidi di Cagliari e Gardini arrivano nel momento forse più delicato dell' inchiesta, quello in cui Di Pietro e i suoi colleghi si stanno avvicinando alla «madre di tutte le tangenti». è la maxi-tangente dell' Enimont, la spartizione di denaro tra i partiti della Prima Repubblica che finirà al centro del processo per direttissima a Sergio Cusani. Di quella tangente, grazie alle confessioni a catena, si riuscirà comunque ad afferrare il bandolo. Ma ormai il pool si ritrova nel mirino: da accusatori i pm milanesi diventano accusati. E insieme alla controffensiva della politica parte la stagione dei veleni: che culmina un anno e mezzo più tardi nelle dimissioni di Antonio Di Pietro, proprio al termine della requisitoria Enimont.

LUCA FAZZO

DonaldDuck
21-06-2008, 23:46
La lettera di Gabriele Cagliari scritta prima del suicidio...

Miei carissimi Bruna, Stefano, Silvano, Francesco, Ghiti: sto per darvi un nuovo, grandissimo dolore. Ho riflettuto intensamente e ho deciso che non posso sopportare più a lungo questa vergogna.
La criminalizzazione di comportamenti che sono stati di tutti, degli stessi magistrati, anche a Milano, ha messo fuori gioco soltanto alcuni di noi, abbandonandoci alla gogna e al rancore dell’opinione pubblica. La mano pesante, squilibrata e ingiusta dei giudici ha fatto il resto.
Ci trattano veramente come non-persone, come cani ricacciati ogni volta al canile.
Sono qui da oltre quattro mesi, illegittimamente trattenuto.
Tutto quanto mi viene contestato non corre alcun pericolo di essere rifatto, né le prove relative a questi fatti possono essere inquinate in quanto non ho più alcun potere di fare né di decidere, né ho alcun documento che possa essere alterato. Neppure potrei fuggire senza passaporto, senza carta d’identità e comunque assiduamente controllato come costoro usano fare
Per di più ho sessantasette anni e la legge richiede che sussistano oggettive circostanze di eccezionale gravità e pericolosità per trattenermi in condizioni tanto degradanti.
Ma, come sapete, i motivi di questo infierire sono ben altri e ci vengono anche ripetutamente detti dagli stessi magistrati, se pure con il divieto assoluto di essere messi a verbale, come invece si dovrebbe regolarmente fare.
L’obbiettivo di questi magistrati, quelli della Procura di Milano in modo particolare, è quello di costringere ciascuno di noi a rompere, definitivamente e irrevocabilmente, con quello che loro chiamano il nostro “ambiente”. Ciascuno di noi, già compromesso nella propria dignità agli occhi della opinione pubblica per il solo fatto di essere inquisito o, peggio, essere stato arrestato, deve adottare un atteggiamento di “collaborazione” che consiste in tradimenti e delazioni che lo rendano infido, inattendibile, inaffidabile: che diventi cioè quello che loro stessi chiamano un “infame”. Secondo questi magistrati, a ognuno di noi deve dunque essere precluso ogni futuro, quindi la vita, anche in quello che loro chiamano il nostro “ambiente”.
La vita, dicevo, perché il suo ambiente, per ognuno, è la vita: la famiglia, gli amici, i colleghi, le conoscenze locali e internazionali, gli interessi sui quali loro e loro complici intendono mettere le mani.
Già molti sostengono, infatti, che agli inquisiti come me dovrà essere interdetta ogni possibilità di lavoro non solo nell’Amministrazione pubblica o parapubblica, ma anche nelle Amministrazioni delle aziende private, come si fa a volte per i falliti.
Si vuole insomma creare una massa di morti civili, disperati e perseguitati, proprio come sta facendo l’altro complice infame della magistratura che è il sistema carcerario.
La convinzione che mi sono fatto è che i magistrati considerano il carcere nient’altro che uno strumento di lavoro, di tortura psicologica, dove le pratiche possono venire a maturazione, o ammuffire, indifferentemente, anche se si tratta della pelle della gente.
Il carcere non è altro che un serraglio per animali senza teste né anima.
Qui dentro ciascuno è abbandonato a stesso, nell’ignoranza coltivata e imposta dei propri diritti, custodito nell’inattività nell’ignavia; la gente impigrisce, si degrada e si dispera diventando inevitabilmente un ulteriore moltiplicatore di malavita.
Come dicevo, siamo cani in un canile dal quale ogni procuratore può prelevarci per fare la propria esercitazione e dimostrare che è più bravo o più severo di quello che aveva fatto un’analoga esercitazione alcuni giorni prima o alcune ore prima.
Anche tra loro c’è la stessa competizione o sopraffazione che vige nel mercato, con differenza che, in questo caso, il gioco è fatto sulla pelle della gente. Non è dunque possibile accettare il loro giudizio, qualunque esso sia.
Stanno distruggendo le basi di fondo e la stessa cultura del diritto, stanno percorrendo irrevocabilmente la strada che porta al loro Stato autoritario, al loro regime della totale asocialità. Io non ci voglio essere.
Hanno distrutto la dignità dell’intera categoria degli avvocati penalisti ormai incapaci di dibattere o di reagire alle continue violazioni del nostro fondamentale diritto di essere inquisiti, e giudicati poi, in accordo con le leggi della Repubblica.
Non sono soltanto gli avvocati, i sacerdoti laici della società, a perdere la guerra; ma è l’intera nazione che ne soffrirà le conseguenze per molto tempo a venire. Già oggi i processi, e non solo a Milano, sono farse tragiche, allucinanti, con pene smisurate comminate da giudici che a malapena conoscono il caso, sonnecchiano o addirittura dormono durante le udienze per poi decidere in cinque minuti di Camera di consiglio.
Non parliamo poi dei tribunali della libertà, asserviti anche loro ai pubblici ministeri, né dei tribunali di sorveglianza che infieriscono sui detenuti condannati con il cinismo dei peggiori burocrati e ne calpestano continuamente i diritti.
L’accelerazione dei processi, invocata e favorita dal ministro Conso, non è altro che la sostanziale istituzionalizzazione dei tribunali speciali del regime di polizia prossimo venturo. Quei pochi di noi caduti nelle mani di questa “giustizia” rischiano di essere i capri espiatori della tragedia nazionale generata da questa rivoluzione.
Io sono convinto di dover rifiutare questo ruolo. E’ una decisione che prendo in tutta lucidità e coscienza, con la certezza di fare una cosa giusta.
La responsabilità per colpe che posso avere commesso sono esclusivamente mie mie sono le conseguenze. Esiste certamente il pericolo che altri possano attribuirmi colpe non mie quando non potrò più difendermi. Affidatevi alla mia coscienza di questo momento di verità totale per difendere e conservare al mio nome la dignità che gli spetta.
Sento di essere stato prima di tutto un marito e un padre di famiglia, poi un lavoratore impegnato e onesto che ha cercato di portare un po’ più avanti il nostro nome e che, per la sua piccolissima parte, ha contribuito a portare più in alto questo paese nella considerazione del mondo.
Non lasciamo sporcare questa immagine da nessuna “mano pulita”. Questo vi chiedo, nel chiedere il vostro perdono per questo addio con il quale lascio per sempre.
Non ho molto altro da dirvi poiché questi lunghissimi mesi di lontananza siamo parlati con tante lettere, ci siamo tenuti vicini. Salvo che a Bruna, alla quale devo tutto. Vorrei parlarti Bruna, all’infinito, per tutte le ore e i giorni che ho taciuto, preso da questi problemi inesistenti che alla fine mi hanno fatto arrivare qui.
Ma in questo tragico momento cosa ti posso dire, Bruna, anima dell’anima mia, unico grandissimo amore, che lascio con un impagabile debito di assiduità, di incontri sempre rimandati, fino a questi ultimi giorni che avevamo pattuito essere migliaia da passare sempre insieme, io te, in ogni posto, e che invece qui sto riducendo a un solo sospiro?
Concludo una vita vissuta di corsa, in affanno, rimandando continuamente le cose veramente importanti, la vita vera, per farne altre, lontane come miraggi e, alla fine, inutili. Anche su questo, soprattutto su questo, ho riflettuto a lungo, concludendo che solo così avremo finalmente pace. Ho la certezza che la tua grande forza d’animo, i nostri figli, il nostro nipotino, ti aiuteranno a vivere con serenità e a ricordarmi, perdonato da voi per questo brusco addio.
Non riesco a dirti altro: il pensiero di non vederti più, il rimorso di avere distrutto i nostri anni più sereni, come dovevano essere i nostri futuri, mi chiude la gola.
Penso ai nostri ragazzi, la nostra parte più bella, e penso con serenità al loro futuro.
Mi sembra che abbiano una strada tracciata davanti a sé. Sarà una strada difficile, in salita, come sono tutte le cose di questo mondo: dure e piene di ostacoli. Sono certo che ciascuno l’affronterà con impegno e con grande serenità come ha già fatto Stefano e come sta facendo Silvano.
Si dovranno aiutare l’un l’altro come spero che già stiano facendo, secondo quanto abbiamo discusso più volte in questi ultimi mesi, scrivendoci lettere affettuose.
Stefano resta con un peso più grave sul cuore per essere improvvisamente rimasto privato della nostra carissima Mariarosa.
Al dolcissimo Francesco, piccolino senza mamma, daremo tutto il calore del nostro affetto e voi gli darete anche il mio, quella parte serena che vi lascio per lui.
Le mie sorelle, una più brava dell’altra, in una sequenza senza fine, con le loro bravissime figliole, con Giulio e Claudio, sono le altre persone care che lascio con tanta tristezza. Carissime Giuliana e Lella, a questo punto cruciale della mia vita non ho saputo fare altro, non ho trovato altra soluzione.
Ricordo Sergio e la sua famiglia con tanto affetto, ricordo i miei cugini di Guastalla, i Cavazzani e i loro figli. Da tutti ho avuto qualcosa di valore, qualcosa di importante, come l’affetto, la simpatia, l’amicizia.
A tutti lascio il ricordo di me che vorrei non fosse quello di una scheggia che improvvisamente sparisce senza una ragione, come se fosse impazzita. Non è così, questo è un addio al quale ho pensato e ripensato con lucidità, chiarezza e determinazione.
Non ho alternative. Desidero essere cremato e che Bruna, la mia compagna di ogni momento triste o felice, conservi le ceneri fino alla morte. Dopo di che siano sparse in qualunque mare. Addio mia dolcissima sposa e compagna, Bruna, addio per sempre.
Addio Stefano, Silvano, Francesco; addio Ghiti, Lella, Giuliana, addio.
Addio a tutti. Miei carissimi, vi abbraccio tutti insieme per l’ultima volta.
Il vostro sposo, papà, nonno, fratello

Gabriele

Matuhw
21-06-2008, 23:54
Mica poi tanto palle...
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/mastella-replica/de-magistris-intervista/de-magistris-intervista.html

Il caso De Magistris è un'altra storia e non mi pare che il centrodestra abbia mostrato particolare interesse. Anzi.

eoropall
21-06-2008, 23:55
Visto che siamo in vena di nostalgia, non dimentichiamoci della vittima più illustre, ex mentore e protettore del nostro attuale pdc, morto esule ad Hammamet nella sua povera e angusta villa..

http://www.virusilgiornaleonline.com/elogio_20.htm


Biografia di Bettino Craxi. La triste fine ad Hammamet
Stefania Craxi: "Lo hanno ammazzato"

di Pierluigi Baglion - Ultimo capitolo

Intanto Bettino Craxi, inseguito da mandati di cattura per condanne totali a 23 anni e 6 mesi di reclusione passate in giudicato,
si rifugia ad Hammamet. Il pool di Milano lo accusa di 'arricchimento personale' perseguito attraverso 'tangenti' raccolte per finanziare illecitamente il suo partito. Hammamet in tunisino vuol dire 'terra dei bagni'. Qui, vicino al mare, Bettino Craxi in tempi non sospetti ha comprato un terreno e si è costruito una villa che è come un bunker protetto dalla polizia del presidente amico Ben Ali. Nell'isolamento il carattere personale del leader caduto in disgrazia si addolcisce, acquista una umanità sconosciuta in lui superbo e scostante nei momenti di gloria. Passa il tempo prodigandosi tra gli amati studi garibaldini, la composizione di litografie, e la pittura di anfore con la vernice tricolore che cola dall'alto al basso: 'l'Italia che piange' spiega.
Non passa giorno che non tempesti di fax e lettere amici e avversari con cui inutilmente cerca di far valere le sue ragioni.
Lo addolora soprattutto 'il tradimento' di Giuliano Amato.
Nel 1999, poco prima della morte, concede una intervista a Carmine Fotia di Tele Montecarlo.
Dopo rituali domande (dossier di Mitrokhin, Cossutta e i finanziamenti della Russia sovietica al PCI) Fotia gli chiede:
"Lei si sente un perseguitato politico?"
"Io lo sono un perseguitato politico - risponde Craxi - "Ho subito processi speciali, sentenze senza prove. Un trattamento speciale e privilegiato con velocità supersonica in un paese ove si sa la giustizia ha il piede lento".
"Ma perchè non torna e affronta i processi? - incalza l'intervistatore-
"Non torno perché io difendo la mia libertà. Qui sono un uomo libero, qui sono protetto. E poi di fronte a quali tribunali dovrei presentarmi? Di fronte a chi dovrei difendermi? A dei magistrati che senza prove mi hanno condannato come fossi un criminale? Lasciamo perdere va', la storia giudicherà".
Prima di Carmine Fotia, a trovare Craxi ad Hammamet, più allegramente c'era stato Vauro Senisi, vignettista di satira politica, redattore del Manifesto e direttore di Boxer. Ci va poiché si accorge che la satira politica, finchè il PCI stava all'opposizione, faceva il suo mestiere. Ma nell'era di Hammamet e dell'Ulivo è caduta in letargo, non graffia più il potere come se, perso il bersaglio più ambito, avesse terminato lo scopo di esistere. Approfittando del fatto che Stefania Craxi ha dovuto pagare una penale di 400.000 lire a Francesco Rutelli per averlo chiamato 'stronzo'; Vauro nel giugno 1998 va a trovare il padre di lei, l'ex segretario socialista e già presidente del Consiglio. L'intenzione è di riconciarlo alla satira. "Il mio lavoro è prendere in giro il potere: Che oggi, per molti versi, è peggio di quando c'era lui" dichiara a Luca Telese che lo intervista su Sette-Corriere della sera in merito alle due paginate di Boxer dedicate a Bettino e all'appoggio che gli chiedeva Rutelli.
Nell'ottobre del 1999 le condizioni di salute di Bettino Craxi si aggravano. Viene ricoverato nell'ospedale militare di Tunisi.
Da molte parti si spinge per farlo tornare in Italia a curarsi ma non si trova la forma del rimpatrio.
Il pool di Milano non vuole cancellare i verdetti come chiede la famiglia, al massimo offre una deroga temporanea 'per curarsi'. Risponde loro la figlia Stefania: "Nessun salvacondotto medico. Mio padre tornerà solo da uomo libero, ha lavorato 40 anni per l'Italia". Il 24 febbraio 2000 alle ore 16,30 è colpito da infarto nel sonno. L'ex leader socialista e ex presidente del Consiglio si era appena addormentato dopo aver preso un tè insieme a Stefania che aveva appena lasciato il capezzale insieme al nipotino. Muore improvvisamente troncando ogni polemica sul rientro. Nessuno della famiglia si aspettava il decesso: la moglie era in Francia, il figlio Bobo a Milano. Il Procuratore Gerardo d'Ambrosio, che ha preso il Posto di F.S. Borrelli nel Tribunale di Milano, appresa la notizia dichiara ai giornalisti: "Se fosse stato possibile ricoverare Craxi in un ospedale italiano sarebbe stato un guadagno per tutti. La legge lo prevedeva, niente può essere addebitato a noi. Umanamente mi dispiace per la sua morte, ma non si può rifare la storia".
Stefania Craxi è più sintetica: "Lo hanno ammazzato".
Il Pontefice, memore del Concordato del 1984 in sostituzione dei mussoliniani Patti Lateranensi, prega per Lui.
Dice il miracolato Giuliano Amato: "Il governo è pronto a assicurare i funerali di stato".
Anche D'Alema si unisce al cordoglio: "Per un uomo con cui ho avuto contrasti aspri ma sempre nel riconoscimento della sua forte personalità politica".
E Berlusconi dichiara seccamente: "Questo è il momento del dolore, non delle parole".
(Corriere della Sera, giovedì 20 gennaio 2000). Pier Luigi Baglioni, web writer in Genova.
Fine della biografia postuma di Bettino Craxi.

Korn
22-06-2008, 00:03
porini si ammazzano perchè sotto inchiesta.... però chissà se facessero le stesse cose ad un albanese avremmo gli stessi post dei soliti utenti?

DonaldDuck
22-06-2008, 00:15
Il caso De Magistris è un'altra storia e non mi pare che il centrodestra abbia mostrato particolare interesse. Anzi.
Chi era al governo...chi era implicato...manovratori...manovrabili...clave politiche

E Di Pietro? Ha mostrato particolare interesse?

Matuhw
22-06-2008, 00:17
La lettera di Gabriele Cagliari scritta prima del suicidio...

Pietà e compassione per Gabriele Cagliari e la scelta autodistruttiva che ha compiuto, ma in carcere non ci è finito per caso.

Circa 170 miliardi della maxitangente Enimont. Al processo verranno provate le destinazioni e i beneficiari.

Soltanto le cifre provate. Ventotto miliardi alla Dc, con le correnti di Forlani e Andreotti. Piu' di sette al Psi, attraverso il canale che da Giallombardo porterebbe fino a Craxi. Tredici allo scomparso Gabriele Cagliari. Tre a Carlo Sama.

DonaldDuck
22-06-2008, 00:17
porini si ammazzano perchè sotto inchiesta.... però chissà se facessero le stesse cose ad un albanese avremmo gli stessi post dei soliti utenti?
Il "solito utente" ha un nickname. Il contenuto del tuo post non c'entra una mazza ed è volutamente provocatorio.

DonaldDuck
22-06-2008, 00:19
Pietà e compassione per Gabriele Cagliari e la scelta autodistruttiva che ha compiuto, ma in carcere non ci è finito per caso.

Circa 170 miliardi della maxitangente Enimont. Al processo verranno provate le destinazioni e i beneficiari.
Il metodo. A prescindere dall'innocenza o colpevolezza. E la parzialità di azione.

Matuhw
22-06-2008, 00:21
Chi era al governo...chi era implicato...manovratori...manovrabili...clave politiche

E Di Pietro? Ha mostrato particolare interesse?

A me pare di sì.

http://www.antoniodipietro.com/2008/06/de_magistris_archiviato.html

Ce ne sono un'altra decina sul suo blog, se hai voglia di leggerteli.

E a destra? C'è qualcuno? Oltre a te, dico.

cat1
22-06-2008, 00:23
Questo pdl tutto law&order non può risolvere il problema alla radice?

Invece di leggi su misura assumere più magistrati e dare più risorse alla magistratura non va bene vero?

Avessero dato molte più risorse alla magistratura contemporaneamente alla legge su misura forse sarebbero stati leggermente più credibili?

:confused:

:stordita:

:fagiano:

Matuhw
22-06-2008, 00:28
Il metodo. A prescindere dall'innocenza o colpevolezza. E la parzialità di azione.

Vedi, se queste critiche ci fossero per lo sfigato di turno che finisce in galera per errore o anche per colpa e i politici denunciassero la cosa e facessero qualcosa per porvi rimedio potrei anche crederci. Ma siccome i guasti della giustizia escono fuori, ad orologeria, solo quando ci sono politici implicati e la legge è uguale per tutti che si godano lo sfascio che hanno alimentato.

DonaldDuck
22-06-2008, 00:43
A me pare di sì.

http://www.antoniodipietro.com/2008/06/de_magistris_archiviato.html

Ce ne sono un'altra decina sul suo blog, se hai voglia di leggerteli.

Ho letto ma rimangono parole. Era alleato dei personaggi coinvolti e continua ad appoggiarli.

E a destra? C'è qualcuno? Oltre a te, dico.

Guarda, arriviamo subito al dunque: so benissimo chi è coinvolto. Non mi nascondo certo per questo. Il problema semmai è cercare di inquadrare la situazione non a senso unico e riconoscere se sussistono oppure no le condizioni di imparzialità...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1769004

sander4
22-06-2008, 00:51
Sui suicidi di Cagliari (UNICO indagato di Tangentopoli che si uccise in carcere), Gardini, Moroni:


Craxi, sfuggito a due condanne definitive per aver accumulato almeno 50 miliardi su conti personali e cifrati in Svizzera, morì da latitante di morte naturale.

Gardini e Moroni si tolsero la vita a casa loro dopo un semplice avviso di garanzia, e il prosieguo delle inchieste dimostrò che erano responsabili di gravi reati (come lo stesso Moroni onestamente ammise nella sua ultima lettera).

Gabriele Cagliari fu l'unico indagato [di Tangentopoli] milanese che si tolse la vita in carcere, dove peraltro era giustamente recluso (la moglie restituì 9 miliardi sull'unghia, svuotando i conti di famiglia in Svizzera), ma non per l'inchiesta Mani Pulite: Di Pietro l'aveva già fatto scarcerare, ed era detenuto per un'altra inchiesta seguita da un pm estraneo al pool, poi approdata a condanne definitive.

Per il resto, il revisionismo mirato che ormai dura anni dipinge i LADRI che prendevano o pagavano le tangenti e finivano in carcere o Gardini e Morini che si suicidarono prima, magari per paura di finirci - i gravi reati di questa gente si sono dimostrati in sede processuale o li hanno ammessi proprio loro, vedi sopra - come LE VITTIME.

Il pregiudicato latitante Craxi è diventato invece un ESULE.

I giudici sono diventati dei persecutori politici o degli "assassini".

Si parla di gombloddi, toghe rosse, blu, verdi, di tutto meno che dei gravissimi reati di cui si resero colpevoli queste persone e per cui furono giustamente arrestati; bastava NON rubare e non avrebbero avuto nulla da temere, NULLA di cui vergognarsi, NULLA per cui doversi suicidare. Responsabilità loro, potevano pensarci prima.

Non si parla mai però delle vittime vere, ovvero tutte le persone oneste che in vita loro non hanno mai rubato e che ancora oggi pagano per i conti dello stato sfasciati da anni di tangentopoli.

Mi dai qualche nome tra quelli degli "innumerevoli" innocenti messi in carcere ?
*

DonaldDuck
22-06-2008, 01:02
Sui suicidi:



Per il resto, il revisionismo mirato che ormai dura anni dipinge i LADRI che prendevano o pagavano le tangenti e poi finivano in carcere e si suicidavano "per la vergogna" o si suicidavano prima per paura di finirci - di cui i gravi reati si sono dimostrati o li hanno ammessi proprio loro, vedi sopra - come LE VITTIME.

Il pregiudicato latitante Craxi è diventato invece un ESULE.

I giudici sono diventati dei persecutori politici, e alcuni addirittura degli "assassini".

Insomma, si parla di gombloddi, del colore delle toghe, di tutto meno che dei gravissimi reati di cui si resero colpevoli queste persone, e delle vittime vere, ovvero tutte le persone oneste che in vita loro non hanno mai rubato e che ancora oggi pagano per i conti dello stato sfasciati da anni di tangentopoli.
Il revisionismo puoi anche vederlo dal punto di vista dei metodi e della parzialità di azione, come dicevo sopra. Sinceramente di Travaglio non me ne può importare di meno. Quanti suicidi si sono verificati? Mica per un'epidemia. Chi è rimasto fuori dalle indagini per opera dello "spirito santo?Tra le altre cose non noti il suo cinismo velato?

Gabriele Cagliari fu l'unico indagato [di Tangentopoli] milanese che si tolse la vita in carcere, dove peraltro era giustamente recluso (la moglie restituì 9 miliardi sull'unghia, svuotando i conti di famiglia in Svizzera), ma non per l'inchiesta Mani Pulite: Di Pietro l'aveva già fatto scarcerare, ed era detenuto per un'altra inchiesta seguita da un pm estraneo al pool, poi approdata a condanne definitive.

sander4
22-06-2008, 01:40
Il revisionismo puoi anche vederlo dal punto di vista dei metodi e della parzialità di azione, come dicevo sopra. Sinceramente di Travaglio non me ne può importare di meno. Quanti suicidi si sono verificati? Mica per un'epidemia. Chi è rimasto fuori dalle indagini per opera dello "spirito santo?Tra le altre cose non noti il suo cinismo velato?

Se degli indagati di Tangentopoli si sono suicidati, è colpa dei giudici? :mbe:

Se questi signori, beccati in molti casi con le mani nel sacco, si vergognavano, come alcuni di loro hanno ammesso, e in certi casi la vergogna o la paura di finire in carcere era così tanta da spingerli al suicidio, è colpa dei giudici?

Io preferisco ricordare le vere vittime di Tangentopoli, come gli imprenditori che non adeguandosi al sistema delle tangenti dovettero licenziare andando in rovina e mandando in rovina i dipendenti, persone oneste rovinate per colpa dei ladri. Penso che il cinismo sia dipingere dei ladri come "vittime" e dimenticare gli onesti vittime, quelli veramente, dei primi.

Chi è rimasto fuori dalle indagini per opera dello "spirito santo?

Se hai prove della "parzialità di azione" dovresti denunciare i giudici di allora e chiunque sia lo "spirito santo", dato che l'azione penale è obbligatoria e loro avrebbero evitato di indagare e perseguire volutamente dei reati.

Peccato che in primis Di Pietro, figura centrale di Tangentopoli, è sempre uscito fuori pienamente assolto e alcune volte risarcito per calunnie dalle accuse di parzialità o incorrettezza contro il suo operato.

Inoltre non solo la DC fu indagata e subì arresti:

Tuttavia in merito a queste critiche è stato fatto notare dal giornalista Marco Travaglio "che i primi due politici arrestati in Mani Pulite erano dell'ex Pci: Soave ed Li Calzi. Il pool di Milano inquisì quasi l'intero vertice del Pci-Pds milanese. E poi le prime elezioni dopo Tangentopoli non le vinsero le sinistre: le vinse Berlusconi".[12] Inoltre furono indagati anche Marcello Stefanini, segretario amministrativo nazionale del Pds, successivamente prosciolto, e Primo Greganti, uomo legato al partito comunista che soffrì "uno dei più lunghi periodi di custodia cautelare"[13].
http://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite

rap
22-06-2008, 02:04
Se è vero che Scalfaro è stato salvato in questo modo (ma a questo punto deduco che voi ne dubitiate fortemente... Infatti mi pare che Scalfaro sia in prigione ora, giusto?), non si può negare che si sia fatto almeno un certo favoritismo...

Ma che dici? ma come osi? :asd:
Scalfaro chi? quello del golpe del 1994?

rap
22-06-2008, 02:07
Se degli indagati di Tangentopoli si sono suicidati, è colpa dei giudici? :mbe:

Se questi indagati, beccati in molti casi con le mani nel sacco, si vergognavano da morire, come alcuni di loro hanno ammesso, e in certi casi la vergogna o la paura di finire in carcere era così tanta da spingerli al suicidio, è colpa dei giudici?

Sai, a volte la gente si suicida anche quando viene accusata ingiustamente (e le cronache di tangentopoli ne sono piene).
Ma queste cose un forcaiolo come te non le puo' capire.
Vai pure dietro a travaglio :rolleyes:

StefAno Giammarco
22-06-2008, 02:21
Sai, a volte la gente si suicida anche quando viene accusata ingiustamente (e le cronache di tangentopoli ne sono piene).
Ma queste cose un forcaiolo come te non le puo' capire.
Vai pure dietro a travaglio :rolleyes:


Dacci un taglio che così non duri.

^TiGeRShArK^
22-06-2008, 04:19
Sai, a volte la gente si suicida anche quando viene accusata ingiustamente (e le cronache di tangentopoli ne sono piene).
Ma queste cose un forcaiolo come te non le puo' capire.
Vai pure dietro a travaglio :rolleyes:

Bene, chi sono queste persone accusate ingiustamente? :)
Ancora stiamo aspettando che venga nominato qualche innocente :)
Se come dici "le cronache di tangentopoli ne sono piene", oppure come diceva qualcun'altro "c'erano innumerevoli innocenti", perchè non saltano fuori questi nomi? :)
Le parole, non supportate dai fatti, hanno valenza nulla.
Anzi, scusa, in realtà la valenza è NEGATIVA, dato che nel 99% dei casi sono solo diffamazioni e slogan volti a fare propaganda basati su falsità :)

Cfranco
22-06-2008, 09:24
Bene, chi sono queste persone accusate ingiustamente? :)
Ancora stiamo aspettando che venga nominato qualche innocente :)
Se come dici "le cronache di tangentopoli ne sono piene", oppure come diceva qualcun'altro "c'erano innumerevoli innocenti", perchè non saltano fuori questi nomi? :)
.


Le parole, non supportate dai fatti, hanno valenza nulla.
Qui invece non sono affatto d' accordo .
Come dimostra questo thread , le parole al vento dei diffamatori prezzolati supportati dalla grancassa mediatica orchestrata dalle TV private e pubbliche e da gran parte della stampa ha grande effetto sulle menti di molte persone , la gente finisce per credere alle chiacchiere e non ai fatti .

"Una bugia ripetuta mille volte diventa verità"

luxorl
22-06-2008, 11:00
.


Qui invece non sono affatto d' accordo .
Come dimostra questo thread , le parole al vento dei diffamatori prezzolati supportati dalla grancassa mediatica orchestrata dalle TV private e pubbliche e da gran parte della stampa ha grande effetto sulle menti di molte persone , la gente finisce per credere alle chiacchiere e non ai fatti .

"Una bugia ripetuta mille volte diventa verità"

Triste ma vero. E si possono trovare numerosissimi esempi a conferma di questa tesi. Partendo da tangentopoli, passando per Biagi e la congrua liquidazione arrivando alla laurea di Di Pietro. :( che Tristezza l'Italia

DonaldDuck
22-06-2008, 11:23
Il fare e disfare a proprio piacimento. Chissà se Di Pietro ricorda questo episodio...
http://quotidianiespresso.repubblica.it/ilcentro/speciali/20anni/pdf/CEOPOM.pdf

L'arresto della giunta regionale la notte in cui finì la prima repubblica

di Pasquale Galante

La prima repubblica in Abruzzo è durata 48 anni ed è finita in una notte. Di colpo. In maniera traumatica. La notte è quella del 29 settembre del 1992. Una lunga notte tra il martedì e il mercoledì di quell'inizio d'autunno di sedici anni fa, che culminò con l'arresto dell'intera giunta regionale, accusata d'aver assegnato, ricorrendo ad abusi, fondi europei del programma Pop. Un'accusa che cadrà nel 1996, il governo con un decreto decise di cancellare il reato d'abuso d'ufficio. Tutti gli imputati furono così assolti in via definitiva dalla Cassazione, dopo le condanne in primo e secondo grado. Solo il presidente Rocco Salini si porterà dietro una condanna definitiva per falso. Ma di là dalla vicenda giudiziaria, che suscitò da subito una contrapposizione forte tra giustizialisti e garantisti, al punto che il caso Abruzzo divenne emblema per gli uni e per gli altri. La vicenda Pop chiude una parentesi politica durata quasi mezzo secolo. Un periodo che più di tutti ha cambiato la vita economica e sociale della regione. Non senza contraddizioni e limiti. La cronaca
di quel martedì del 1992 si caratterizzò per una lunga seduta del Consiglio regionale per discutere del piano trasporti. Ma, nonostante l'importante argomento e l'alto profilo dell'intervento dell'assessore Paolo Pizzola, pochi seguirono i lavori in aula. Per tutta la mattinata dentro e fuori l'aula l'argomento che teneva banco nel palazzo regionale era legato ad una voce che annunciava: «Arrestano il presidente in aula». Una voce che era arrivata anche al diretto interessato, l'allora presidente della giunta abruzzese Rocco Salini che aveva consultato il ministro Remo Gaspari. Zio Remo si era mosso. Aveva telefonato a questore e prefetto. Ed aveva richiamato i suoi all'Emiciclo: «State tranquilli non è vero niente». Il ministro era sicuro: all'Aquila non sarebbe accaduto ciò che stava sconvolgendo Milano, con l'inchiesta Mani Pulite di Borrelli e Di Pietro. La notte di quel martedì, quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte, ci furono gli arresti. Dieci membri della giunta vennero prelevati nelle loro case, compreso il presidente Salini. Tutti vennero trasferiti nel vecchio carcere dell'Aquila. In pieno centro storico. Secondo il pubblico ministero Fabrizio Tragnone, i componenti della giunta avevano assegnato i fondi Pop sulla base d'una spartizione politica. Ignorando pertanto la norma regionale, che imponeva la realizzazione di una graduatoria pubblica, stilata sulla base di «criteri» di valutazione fissati da un regolamento. Quella volta, invece, aveva vinto la politica. Un pezzo della Dc, quello della maggioranza gaspariana, e i socialisti, aggressivi, come non mai, sotto la guida di Ugo Giannunzio, avevano stabilito il da farsi. Il consiglio regionale aveva fatto delle correzioni alla proposta fatta dalla giunta. La legge che assegnava i fondi Pop era stata così approvata. Sarà l'ultima della Prima Repubblica. Il processo Pop decreta la fine d'una intera classe dirigente. La fine d'una storia politica, che aveva visto al suo centro, incontrastata per quasi quarant'anni, la Dc. Il partito che aveva portato l'Abruzzo
fuori dalle secolari condizioni di arretratezza e sottosviluppo. Il partito di Spataro, Gaspari, Natali e Mattucci. Il partito che aveva voluto le autostrade e, negli anni '70, portato le grandi industrie. Quel partito sparisce di colpo, nel momento di massimo fulgore elettorale.

DonaldDuck
22-06-2008, 11:29
L'espressione " cancellazione del reato" non è precisa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi#Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Romano_Prodi

La riforma dell'abuso di ufficio era prevista nei programmi di tutte le forze politiche presentatesi alle elezioni del 1996. Il lavoro su questo argomento era già stato avviato da diversi gruppi parlamentari e dal Governo Dini fino alle elezioni dell'aprile '96. Il provvedimento nasceva quindi non per iniziativa governativa ma per iniziativa parlamentare. La riforma, fu, fin dal maggio del '96, oggetto di un confronto con i sindaci di tutti gli orientamenti politici che sollecitavano provvedimenti tesi a far superare difficoltà, resistenze e ostacoli che appesantivano il lavoro delle amministrazioni locali.

L'abuso di ufficio, così com'era allora configurato, conferiva ai giudici un ampio potere discrezionale di giudizio nei confronti delle scelte degli amministratori locali, determinando sovente rallentamenti anche molto rilevanti delle attività delle amministrazioni, per questo la necessità di provvedere a questa riforma raccoglieva il consenso unanime degli amministratori locali sia di centrodestra sia di centrosinistra.


Grazie a questa riforma caddero le accuse nei confronti di Prodi nel caso Cirio. Un decreto legge ad personam.

Cfranco
22-06-2008, 11:31
Il fare e disfare a proprio piacimento. Chissà se Di Pietro ricorda questo episodio...
http://quotidianiespresso.repubblica.it/ilcentro/speciali/20anni/pdf/CEOPOM.pdf
Tu critichi i giudici perchè hanno applicato una legge che sarebbe stata abrogata 4 anni dopo ?
Ma ti rendi conto del rumore che fanno le tue unghie sul vetro ? :mc:

naitsirhC
22-06-2008, 11:33
Sottoscrivo in pieno questo lodevole articolo.

basterebbe imparare dal precedente Governo, comunque.. se un giudice da fastidio, lo si rimuove.

Addirittura lodevole... :nono:

Sul discorso della rimozione/trasferimento dei magistrati, non è altro che un differente metodo per evitare che la magistratura tocchi gli interessi politico-economici dei due schieramenti.
A volte sembra che tu e quelli come te schierati ideologicamente, siate convinti che la vostra casacca politica sia detentrice della verità assoluta.
Ragionate con la vostra testa, non per partito preso.

Cfranco
22-06-2008, 11:35
Grazie a questa riforma caddero le accuse nei confronti di Prodi nel caso Cirio. Un decreto legge ad personam.
La smentita a questo fatto è stata fatta più e più volte .
Il fatto che tu la continui a riportare può significare che o hai qualche problema a leggerti la sentenza con cui il giudice ha affermato che Prodi sarebbe stato assolto anche con la vecchia legge oppure fai deliberatamente disinformazione allo scopo di far deragliare le discussioni in cui i tuoi paladini fanno magre figure .

Amu_rg550
22-06-2008, 11:52
La presunzione di innocenza credo sia un fondamento basilare di una democrazia, ogni essere umano ne deve avere il diritto. A tal proposito sarebbe interessante ripescare le discussioni su abu omar per andare a cercare traccia di ciò che fu scritto allora da alcuni utenti in merito alla politica usa (e degli amici servili italiani) dell'extraordinary renditions, o molto più semplicemente in una recente discussione su guantanamo, ove una certa parte politica garantista ad oltranza per tangentopoli guarda caso si trasforma in giustizialista senza se e senza ma:

"innocenti? se sono li un motivo ci sarà" (cit.)

DonaldDuck
22-06-2008, 11:55
Tu critichi i giudici perchè hanno applicato una legge che sarebbe stata abrogata 4 anni dopo ?
Ma ti rendi conto del rumore che fanno le tue unghie sul vetro ? :mc:
Si critico. Come mai non si sono "agitati" come stanno facendo ora? La revisione dell'abuso in atti d'ufficio era una legge ad personam? Comunque lo scopo era stato raggiunto.

:mc:

DonaldDuck
22-06-2008, 11:57
La smentita a questo fatto è stata fatta più e più volte .
Il fatto che tu la continui a riportare può significare che o hai qualche problema a leggerti la sentenza con cui il giudice ha affermato che Prodi sarebbe stato assolto anche con la vecchia legge oppure fai deliberatamente disinformazione allo scopo di far deragliare le discussioni in cui i tuoi paladini fanno magre figure .
:blah:

^TiGeRShArK^
22-06-2008, 13:29
.


Qui invece non sono affatto d' accordo .
Come dimostra questo thread , le parole al vento dei diffamatori prezzolati supportati dalla grancassa mediatica orchestrata dalle TV private e pubbliche e da gran parte della stampa ha grande effetto sulle menti di molte persone , la gente finisce per credere alle chiacchiere e non ai fatti .

"Una bugia ripetuta mille volte diventa verità"

infatti l'ho specificato nella riga immediatamente successiva ;)

^TiGeRShArK^
22-06-2008, 13:33
:blah:

perchè non posti la sentenza integrale? :)
se hai ragione non dovresti avere problemi a dimostrarlo rendendo noto a tutti la sentenza in questione e nessuno potrà smentirti. :)
Ah no, perchè anche se postando la sentenza di rendessi conto di aver torto, diresti che è colpa delle toghe rosse...dimenticavo, scusa :)

onesky
22-06-2008, 14:04
A volte mi viene da pensare che silvio abbia pagato qualche utente anche su questo forum per completare la sua propaganda mistificatrice con tutti i mezzi di informazione, come ha già fatto con i giornalisti su stampa e tv.

Poi ripensandoci, con un popolino come quello italiano, neanche è necessario pagarlo.

Fritz!
22-06-2008, 14:24
L'immunità parlamentare era stata pensata dai padri costituenti per difendere la libertà d'opinione e di espressione dei politici. Cosa tutt'altro che scontata visto che si usciva da una dittatura.

Che 60 anni dopo la si strumentalizzi per garantire l'impunità a mafiosi e corruttori è avvilente.

sander4
22-06-2008, 14:38
Sai, a volte la gente si suicida anche quando viene accusata ingiustamente (e le cronache di tangentopoli ne sono piene).
Ma queste cose un forcaiolo come te non le puo' capire.
Vai pure dietro a travaglio :rolleyes:


Ma chi sei? Che vuoi? Pensa a chi vai dietro tu.

"Accusati ingiustamente"? Le "indagini" dei magistrati non sono "accuse", è il loro lavoro, indagare per scoprire eventuali reati. Gli "avvisi di garanzia" nemmeno, previsti dall'art. 369 del c.p.p sono obbligatori per avvertirti delle indagini su di te. Il rinvio a giudizio invece lo decidono i GIP, non i giudici del pool.

Vediamo le assoluzioni allora? La percentuale degli assolti perché "estranei ai fatti loro contestati" a Milano è stata il 5% soltanto. La media nazionale degli assolti per ogni reato supera il 30 per cento.

La percentuale Italiana di assolti di Tangentopoli è del 19%, 430, ma 250 di questi sono stati ritenuti pienamente colpevoli del fatto (tangenti Cariplo) ma non punibili perchè non pubblici ufficiali. Dei 150 rimanenti, molti sono stati assolti grazie alla riforma dell'art 513. c.p.p che fu poi giudicato anticostituzionale e dal giusto processo che invalidò le prove di vari procedimenti. Quindi la % di effettivamente innocenti è più che irrisoria pure su scala nazionale.

Ergo le "cronache piene" è solo propaganda davanti ai FATTI di un'inchiesta con risultati eccellenti.

Come è propaganda che ci furono suicidi in carcere per Mani Pulite, ZERO, Sergio Moroni si suicidò in casa dopo aver ricevuto un avviso di garanzia - nel suo addio ammette di aver partecipato al sistema, e dopo una sentenza definitiva appurò che prese circa 200 milioni - Raul Gardini si suicidò in casa sua alla vigilia di un prevedibile arresto per i gravissimi reati che sapeva di aver commesso e poi provati, Gabriele Cagliari, per Mani Pulite era un uomo libero, essendo già scarcerato per il pool. Quando si uccide in cella, era ancora in carcere nell'ambito di un'altra indagine, quella sul caso Eni-Sai, condotta da altri magistrati. Quindi finiamola di tirarli in ballo come "vittime" del pool e di strumentalizzare tragedie come gli altri suicidi per attaccare giudici che fecero il loro dovere.

StefAno Giammarco
22-06-2008, 15:30
Ma chi sei? Che vuoi? Pensa a chi vai dietro tu,

Sander non è che solo rap deve evitare i flame. Sono certo che sai esprimere le tue opinioni senza cercare lo scontro personale. Poi fai tu, io agisco di conseguenza.

scorpionkkk
22-06-2008, 15:35
Sai, a volte la gente si suicida anche quando viene accusata ingiustamente (e le cronache di tangentopoli ne sono piene).
Ma queste cose un forcaiolo come te non le puo' capire.
Vai pure dietro a travaglio :rolleyes:

queste sono le frasi dette di solito da chi viene accusato giustamente.

:D

Oste! Il vino è buono?
Buonissimo signò..!!