Marilson
18-06-2008, 02:45
Ma quanto non è attuale questo articolo? L'unica cosa che cambia è che all'epoca c'era un mondiale e una semifinale Italia-Bulgaria a distrarci per bene, mentre oggi un Europeo e l'ennesimo Italia-Francia.. I particolari in grassetto sono quelli secondo me più abberranti... Bossi contro il Cavaliere (storia trita e ritrita) e il ruolo di Di Pietro..
16/07/1994
Decreto Biondi sulla custodia cautelare. polemiche. il senatur all' attacco: " tanta urgenza forse perche' qualche inchiesta gli dava fastidio. cose da Prima Repubblica "
Bossi: se chiede la fiducia Silvio resta solo
Umberto Bossi critica alcuni punti del decreto: la LEGA NORD proporra' degli emendamenti sul carcere a corruttori e concussori e sulla confisca dei beni dei partiti coinvolti in Tangentopoli. la posizione di Gianfranco Fini : in Parlamento ci batteremo perche' siano apportate delle modifiche al decreto
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ L' INTERVISTA . Il senatur all' attacco: "Tanta urgenza forse perche' qualche inchiesta gli dava fastidio. Cose da Prima Repubblica" TITOLO: Bossi: se chiede la fiducia Silvio resta solo Fini: in Parlamento ci batteremo perche' siano apportate delle modifiche al decreto - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MILANO . Onorevole Bossi, come si spiega la scelta di un decreto per trovare la soluzione a questa intricata matassa di Tangentopoli? Perche' un decreto, quando, solo un paio di settimane fa, lei diceva che c' era bisogno di un grande dibattito in Parlamento e occorreva arrivare a settembre per discutere un disegno di legge? Insomma perche' tanta urgenza? "Forse c' e' qualche inchiesta che dava fastidio a Berlusconi. Questo decreto ce lo hanno fatto approvare durante Italia Bulgaria... Sono cose che mi ricordano la Prima Repubblica a Ferragosto. Mentre io a Ferragosto vado al mare e sotto l' ombrellone vorrei vedere bikini e non "Bettini". Si parla anche di Berlusconi che sul decreto chiedera' la fiducia al governo. "Se Berlusconi chiede la fiducia, restera' solo". Ma adesso, con questo decreto entrato in vigore, voi, la Lega, sembrate schiacciati su Berlusconi. "Ma lo sapete che abbiamo fermato un' altra proposta di questo decreto? L' attuale formulazione del decreto liberera' duemila persone dal carcere. Ma nella formulazione che volevano far passare prima, c' erano ventimila persone che uscivano. Alla fine abbiamo dovuto accettare l' attuale decreto, altrimenti cadeva il governo. Comunque c' e' ancora il tempo di modificare". Non e' una situazione semplice quella che attraversa la Lega Nord dopo il decreto anti manette. C' e' aria di imbarazzo e di preoccupazione. Ieri, durante la riunione con i parlamentari, secondo il sottosegretario al Tesoro, Marisa Bedoni, e secondo il senatore Enzo Boso, Umberto Bossi avrebbe smentito il ministro della Giustizia, Alfredo Biondi. Il Guardasigilli ha detto che nel Consiglio dei ministri il voto sul decreto era unanime. Bossi corregge: i ministri leghisti non hanno votato a favore del decreto, ma si sono astenuti. Altri deputati della Lega sostengono invece che i leghisti avrebbero votato con riserva oppure non danno importanza a una votazione del Consiglio dei ministri. Ma forse non e' questo il punto. Il fatto e' che Bossi dichiara la guerra sull' articolo 2 del decreto. Non si puo' salvare dal carcere corruttori e concussori, secondo il senatur: "Noi insisteremo anche su un altro emendamento: la confisca dei beni dei partiti coinvolti in Tangentopoli". Insomma sul decreto la Lega fa una battaglia di emedamenti e da' l' impressione di vedere nell' urgenza di Berlusconi una specie di ricatto al quale sottrarsi e rispondere. Dice Bossi: "La gente ha votato per Berlusconi e sapeva bene chi era. Io non sono stupito per il fatto che abbia presentato questo decreto. Lui ci ha detto: o il decreto o salta il governo. Non c' erano alternative. Avevamo gia' detto no una volta. Ora pero' c' e' la battaglia parlamentare. Non permetteremo che il decreto passi cosi' come e' ". Scusi onorevole Bossi, ma la cosidetta gente ragiona cosi' : c' e' chi sta con Berlusconi e chi sta con Di Pietro. Lei e' messo tra i berlusconiani. "Ma non scherziamo, io non sto con Berlusconi. Sia pero' chiaro che Di Pietro e' quel signore che ha detto che la Lega e' come tutti gli altri. E poi il pool di Mani pulite ha agito per fermare il cambiamento, ora e' un organo di restaurazione. Di Pietro vada dove gli pare. Questi magistrati devono smetterla di fare politica. Sono ammalati di protagonismo. E invece devono tornare nel loro alveo istituzionale, perche' nessuno di loro e' indispensabile. Queste cose io le diro' davanti a tutti". Insomma la Lega non sta ne' con l' uno ne' con l' altro. "Infatti, questo giudizio su Di Pietro non c' entra nulla con il giudizio sul decreto. La valutazione sul decreto e' negativa soprattutto per l' articolo 2. E la Lega garantisce che il decreto verra' cambiato nella discussione sulla legge di conversione". Lei non e' mai tenero con Di Pietro. "Non si preoccupi Di Pietro, pensi invece a fare il suo mestiere. A cambiare la legge e a impedire la vittoria del vecchio regime ci pensa la Lega". Pero' l' opinione pubblica ha idee diverse e vi vede governativi. "La gente intanto non doveva votare Berlusconi, doveva capire chi era Berlusconi". Adesso che cosa capitera' ? "La Lega imporra' i due emendamenti. E la Lega ridiventera' il centro della politica. Perche' la battaglia per il rinnovamento e' ed e' sempre stata politica. Di Pietro se ne stia fuori, che non c' entra niente".
archivio del corriere della sera
16/07/1994
Decreto Biondi sulla custodia cautelare. polemiche. il senatur all' attacco: " tanta urgenza forse perche' qualche inchiesta gli dava fastidio. cose da Prima Repubblica "
Bossi: se chiede la fiducia Silvio resta solo
Umberto Bossi critica alcuni punti del decreto: la LEGA NORD proporra' degli emendamenti sul carcere a corruttori e concussori e sulla confisca dei beni dei partiti coinvolti in Tangentopoli. la posizione di Gianfranco Fini : in Parlamento ci batteremo perche' siano apportate delle modifiche al decreto
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ L' INTERVISTA . Il senatur all' attacco: "Tanta urgenza forse perche' qualche inchiesta gli dava fastidio. Cose da Prima Repubblica" TITOLO: Bossi: se chiede la fiducia Silvio resta solo Fini: in Parlamento ci batteremo perche' siano apportate delle modifiche al decreto - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MILANO . Onorevole Bossi, come si spiega la scelta di un decreto per trovare la soluzione a questa intricata matassa di Tangentopoli? Perche' un decreto, quando, solo un paio di settimane fa, lei diceva che c' era bisogno di un grande dibattito in Parlamento e occorreva arrivare a settembre per discutere un disegno di legge? Insomma perche' tanta urgenza? "Forse c' e' qualche inchiesta che dava fastidio a Berlusconi. Questo decreto ce lo hanno fatto approvare durante Italia Bulgaria... Sono cose che mi ricordano la Prima Repubblica a Ferragosto. Mentre io a Ferragosto vado al mare e sotto l' ombrellone vorrei vedere bikini e non "Bettini". Si parla anche di Berlusconi che sul decreto chiedera' la fiducia al governo. "Se Berlusconi chiede la fiducia, restera' solo". Ma adesso, con questo decreto entrato in vigore, voi, la Lega, sembrate schiacciati su Berlusconi. "Ma lo sapete che abbiamo fermato un' altra proposta di questo decreto? L' attuale formulazione del decreto liberera' duemila persone dal carcere. Ma nella formulazione che volevano far passare prima, c' erano ventimila persone che uscivano. Alla fine abbiamo dovuto accettare l' attuale decreto, altrimenti cadeva il governo. Comunque c' e' ancora il tempo di modificare". Non e' una situazione semplice quella che attraversa la Lega Nord dopo il decreto anti manette. C' e' aria di imbarazzo e di preoccupazione. Ieri, durante la riunione con i parlamentari, secondo il sottosegretario al Tesoro, Marisa Bedoni, e secondo il senatore Enzo Boso, Umberto Bossi avrebbe smentito il ministro della Giustizia, Alfredo Biondi. Il Guardasigilli ha detto che nel Consiglio dei ministri il voto sul decreto era unanime. Bossi corregge: i ministri leghisti non hanno votato a favore del decreto, ma si sono astenuti. Altri deputati della Lega sostengono invece che i leghisti avrebbero votato con riserva oppure non danno importanza a una votazione del Consiglio dei ministri. Ma forse non e' questo il punto. Il fatto e' che Bossi dichiara la guerra sull' articolo 2 del decreto. Non si puo' salvare dal carcere corruttori e concussori, secondo il senatur: "Noi insisteremo anche su un altro emendamento: la confisca dei beni dei partiti coinvolti in Tangentopoli". Insomma sul decreto la Lega fa una battaglia di emedamenti e da' l' impressione di vedere nell' urgenza di Berlusconi una specie di ricatto al quale sottrarsi e rispondere. Dice Bossi: "La gente ha votato per Berlusconi e sapeva bene chi era. Io non sono stupito per il fatto che abbia presentato questo decreto. Lui ci ha detto: o il decreto o salta il governo. Non c' erano alternative. Avevamo gia' detto no una volta. Ora pero' c' e' la battaglia parlamentare. Non permetteremo che il decreto passi cosi' come e' ". Scusi onorevole Bossi, ma la cosidetta gente ragiona cosi' : c' e' chi sta con Berlusconi e chi sta con Di Pietro. Lei e' messo tra i berlusconiani. "Ma non scherziamo, io non sto con Berlusconi. Sia pero' chiaro che Di Pietro e' quel signore che ha detto che la Lega e' come tutti gli altri. E poi il pool di Mani pulite ha agito per fermare il cambiamento, ora e' un organo di restaurazione. Di Pietro vada dove gli pare. Questi magistrati devono smetterla di fare politica. Sono ammalati di protagonismo. E invece devono tornare nel loro alveo istituzionale, perche' nessuno di loro e' indispensabile. Queste cose io le diro' davanti a tutti". Insomma la Lega non sta ne' con l' uno ne' con l' altro. "Infatti, questo giudizio su Di Pietro non c' entra nulla con il giudizio sul decreto. La valutazione sul decreto e' negativa soprattutto per l' articolo 2. E la Lega garantisce che il decreto verra' cambiato nella discussione sulla legge di conversione". Lei non e' mai tenero con Di Pietro. "Non si preoccupi Di Pietro, pensi invece a fare il suo mestiere. A cambiare la legge e a impedire la vittoria del vecchio regime ci pensa la Lega". Pero' l' opinione pubblica ha idee diverse e vi vede governativi. "La gente intanto non doveva votare Berlusconi, doveva capire chi era Berlusconi". Adesso che cosa capitera' ? "La Lega imporra' i due emendamenti. E la Lega ridiventera' il centro della politica. Perche' la battaglia per il rinnovamento e' ed e' sempre stata politica. Di Pietro se ne stia fuori, che non c' entra niente".
archivio del corriere della sera