View Full Version : Ucciso esponente IDV nel Salento
shinji_85
15-06-2008, 10:23
» 2008-06-15 10:02 UCCISO ESPONENTE IDV NEL SALENTO
UGENTO (LECCE) - Un esponente dell'Italia dei valori è stato ucciso la scorsa notte a Ugento, dove viveva, con varie coltellate al torace. Si chiamava Giuseppe Basile ed era consigliere provinciale di Lecce e consigliere comunale di Ugento. Aveva 61 anni. Le indagini vengono condotte dai carabinieri che sono al lavoro e per ora non escludono alcuna ipotesi.
Basile - a quanto si è saputo - è stato trovato nei pressi della sua abitazione, per strada. Il corpo è stato scoperto da vicini che rientravano nel cuore della notte. L'uomo era un imprenditore e viveva da solo, dopo che si era separato dalla moglie: era molto noto in paese, anche per la sua intensa attività di consigliere comunale di opposizione. Alle ultime elezioni parlamentari era anche stato candidato nella Lista di Pietro per la Camera, al settimo posto. Ugento è un comune di poco più di 11 mila abitanti nella parte estrema del Salento, a una cinquantina di chilometri da Lecce. E' uno dei due comuni della diocesi che ieri, a Santa Maria di Leuca, ha ricevuto la visita di papa Benedetto XVI.
Giuseppe Basile era entrato nel consiglio provinciale di Lecce nel giugno 2005 e nel consiglio comunale di Ugento nel maggio dell'anno successivo. Le sue iniziative di consigliere di opposizione a Ugento spesso in paese suscitavano scalpore. Nel marzo scorso, durante la campagna elettorale per le elezioni parlamentari, aveva vivacemente protestato, e preannunciato esposti alla magistratura, perché la polizia municipale gli aveva rimosso uno striscione per propaganda elettorale di circa tre metri di lunghezza che aveva posto su un balcone sul Comitato elettorale dell'Italia dei valori.
http://ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_101015733.html
Veramente non trovo ragioni per amare questo paese e considerarlo patria.
indelebile
15-06-2008, 10:49
thread doppio e non mettiamo il carro davanti ai buoi...
Per Carlo Madaro, ex magistrato ed esponente salentino dell'Italia dei valori, il consigliere provinciale aveva di recente subito un'intimidazione. A quanto Madaro ricorda e riferisce, a Basile era stata fatta trovare dinanzi a casa la testa mozzata di un animale qualche mese fa. Madaro - che è assessore provinciale a Lecce per la tutela dei diritti e dei consumatori e per la lotta all'usura e al racket - riferisce di aver consigliato a Basile in quella circostanza di denunciare l'accaduto ma aggiunge di non sapere se poi Basile lo avesse fatto. Circa tre anni fa - sempre secondo Madaro - a Basile era stata fatta arrivare una busta con un proiettile. "Basile aveva capitalizzato inimicizie", sottolinea Madaro, per la sua irruenza e la sua combattività
e non mettiamo il carro davanti ai buoi...
Tutto può essere, ma date le circostanze è naturale pensare che non si sia ammazzato da solo ma che sia risultato scomodo a qualcuno/qualcosa.
Tutto può essere, ma date le circostanze è naturale pensare che non si sia ammazzato da solo ma che sia risultato scomodo a qualcuno/qualcosa.
E per questo non dovremmo amare l'italia? Credi che i delinquenti non esistano negli altri paesi?
Dobbiamo ribellarci a fatti di questo tipo e far pagare la giusta pena a chi compie atti come questo, ma non possiamo fare di ogni erba un fascio. In Italia, come in ogni stato, c'è gente che si fa il culo, che è onesta, che ha con sè valori e ideali.
^TiGeRShArK^
15-06-2008, 12:28
E per questo non dovremmo amare l'italia? Credi che i delinquenti non esistano negli altri paesi?
Dobbiamo ribellarci a fatti di questo tipo e far pagare la giusta pena a chi compie atti come questo, ma non possiamo fare di ogni erba un fascio. In Italia, come in ogni stato, c'è gente che si fa il culo, che è onesta, che ha con sè valori e ideali.
E che si sente semplicemente SVILITA, per non dire altro, da proposte di legge volte alla salvaguardia dei CRIMINALI.
E per questo non dovremmo amare l'italia? Credi che i delinquenti non esistano negli altri paesi?
Dobbiamo ribellarci a fatti di questo tipo e far pagare la giusta pena a chi compie atti come questo, ma non possiamo fare di ogni erba un fascio. In Italia, come in ogni stato, c'è gente che si fa il culo, che è onesta, che ha con sè valori e ideali.
Questo sommato a terrorismo, STRAGI, una politica corrotta e mafiosa improntata ormai sistematicamente a fottere i cittadini e a salvaguardare i propri loschi interessi. E molte poche cose che funzionano, un paese al contario. Per me è più che sufficiente. Poi se vuoi che chiami patria il giardino di casa mia ok, ma davvero non riesco ad amare questo paese e la sua storia. L'italia, che ormai da tempo scrivo con la minuscola, è un paese da psicanalisi di massa.
GUSTAV]<
15-06-2008, 12:35
avrà bloccato qualche appalto agli amici degli amici che gli hanno fatto "il servizio"
più facile di così... :rolleyes:
naturalmente dopo ci saranno i soliti depistaggi... :rolleyes:
L'unica soluzione è tagliare i finanziamenti a questi comuni, perchè alla fine
chiusi x mafia o no, saranno sempre le stesse persone a gestire "la cosca"
o i loro parenti... mi fà ridere che si scioglie una giunta comunale x mafia,
perchè poi la storia non cambia, se a capo non c'è il camorrista, ci sarà suo fratello.. :rolleyes:
Per Carlo Madaro, ex magistrato ed esponente salentino dell'Italia dei valori, il consigliere provinciale aveva di recente subito un'intimidazione. A quanto Madaro ricorda e riferisce, a Basile era stata fatta trovare dinanzi a casa la testa mozzata di un animale qualche mese fa. Madaro - che è assessore provinciale a Lecce per la tutela dei diritti e dei consumatori e per la lotta all'usura e al racket - riferisce di aver consigliato a Basile in quella circostanza di denunciare l'accaduto ma aggiunge di non sapere se poi Basile lo avesse fatto. Circa tre anni fa - sempre secondo Madaro - a Basile era stata fatta arrivare una busta con un proiettile. "Basile aveva capitalizzato inimicizie", sottolinea Madaro, per la sua irruenza e la sua combattività
E' lecito pensare quindi che avesse rotto le uova nel paniere a picciottame vario e amici degli amici, risultando scomodo e inimicandoseli, e quindi l'hanno eliminato, un film ricorrente in questo paese. :rolleyes:
http://www.antoniodipietro.com/immagini2/basile1.jpg
L'Italia dei Valori ha appreso con sgomento la notizia dell'uccisione di Giuseppe Basile e partecipa al dolore dei familiari.
Una persona che ha lavorato per l'Italia dei Valori fin dalla nascita del partito, che ha contribuito a costruirlo nel territorio. Una persona che si faceva sentire tutti i giorni, denunciando sempre illegalità e cercando di portare avanti il proprio lavoro in modo determinato.
Le cause della morte non le conosciamo, ci affidiamo alla magistratura con la serenità di sempre. Ci rimane l'amarezza, lo sconcerto, per un amico che non c'è più, per i familiari, e soprattutto perchè non ha senso morire cosi. Dobbiamo riflettere tutti insieme sul perchè succedono queste cose.
Rapina finita a male con dieci coltellate? Non credo, cosi come credo che non sia un agguato, siccome la criminalità organizzata non ha queste modalità di operazione. Tante ragioni ci possono essere. Basile all'interno del suo territorio faceva sentire la sua voce tutti i giorni in difesa dei più deboli contro i più forti, per cui può essere che qualcuno può essersi sentito calpestare i piedi, ma fino a quando non si sanno le ragioni è inutile fantasticare. Poi alla fine le ragioni interessano poco, è una vita che non c'è più.
Antonio Di Pietro
:(
Che rabbia.
Emblematico che Di Pietro escluda l'agguato.
Chissà che c'è sotto.
Mi dispiace... purtroppo ho paura che si preannuncino tempi duri per tutte le persone oneste.
Che rabbia.
Emblematico che Di Pietro escluda l'agguato.
Chissà che c'è sotto.
E' perchè è una persona seria. L'ultima cosa che gli viene in mente è strumentalizzare il tutto, mentre la prima è di affidarsi alla magistratura.
sid_yanar
15-06-2008, 16:01
E' perchè è una persona seria. L'ultima cosa che gli viene in mente è strumentalizzare il tutto, mentre la prima è di affidarsi alla magistratura.
non posso che quotare, anche in una situazione drammatica come questa la dichiarazione di Di Pietro è stata assolutamente corretta.
Riporto una mia intervista pubblicata su La Repubblica di oggi sull'omicidio di Giuseppe Basile.
Antonio Di Pietro: «Lo conoscevo, eccome se lo conoscevo. Peppino era più dipietrista di Di Pietro. Un vero personaggio. Prima si vedeva sventolare la bandiera di Italia dei valori, poi sbucava lui. Non si perdeva gli appuntamenti più importanti del partito, in Puglia e anche altrove».
La Repubblica: Che ricordo ne ha? Che tipo era?
Antonio Di Pietro: «Un militante della prima ora, lo ricordo perché arrivava alle manifestazioni sempre con lo striscione dell´Idv. Tipo passionale, determinato. Il suo impeto e la sua determinazione, ne sono certo, hanno armato qualche mano. Adesso il dolore è enorme sotto il profilo umano».
La Repubblica: Allo stato sembra quasi esclusa la matrice che porta alla malavita organizzata. Da ex investigatore, concorda con questa prima lettura?
Antonio Di Pietro: «Ci rimettiamo con fiducia a chi sta indagando. Ma crediamo che un omicidio con quelle modalità consenta agli inquirenti di risalire agli autori con maggiore facilità. E perfino in tempi rapidi. In questo confidiamo».
La Repubblica: Si riferisce all´arma usata, al coltello, alle quindici pugnalate? Non proprio un marchio da grande criminalità.
Antonio Di Pietro: «Sì, non solo l´arma, ma le modalità dell´omicidio fanno ritenere meno probabile l´omicidio della criminalità organizzata. Ma anche la rapina improvvisata. Colpi davanti, dietro, è evidente che c´è stata una colluttazione. L´assassino conosceva molto probabilmente la vittima. Peppino faceva molto vita di partito, spero che gli amici pugliesi possano aiutare gli inquirenti fornendo elementi importanti».
La Repubblica: Basile era consigliere comunale e provinciale, potrebbe aver toccato interessi innescando la vendetta?
Antonio Di Pietro: «Non possiamo escludere nulla, ma anche lì, le modalità sembrano portare a escludere anche questo movente».
La Repubblica: La vittima aveva subito pochi mesi fa un´intimidazione, la testa mozzata di un animale. Eppure, stranamente, non aveva denunciato l´episodio.
Antonio Di Pietro: «Basile non aveva paura, metteva sempre il petto in fuori. L´ostentazione di sicurezza, che forse lo ha portato a sottovalutare l´episodio e a non denunciarlo, rientra nel suo personaggio. Ad ogni modo la minaccia dimostra che nel recente passato c´è stata qualche storia segnata da rancori e inimicizia».
La Repubblica: Omicidio ancora tutto da decifrare, ma da queste prima valutazioni sembra che anche lei escluda una matrice politica.
Antonio Di Pietro: «In questi giorni un nostro consigliere circoscrizionale di Roma, in prima linea nella lotta all´usura, ha ricevuto una pesante lettera intimidatoria e l´Idv si è mobilitata al suo fianco. Lo stesso è avvenuto con altri casi in Campania. Ma così, su due piedi, sembra che il delitto Basile sia frutto di una folle rabbia generata da motivi particolari, maturati sul territorio, poi sfociata in un gesto d´ira incontrollato. Ma ripeto, ogni ipotesi è ancora aperta. Vedremo, capiremo nelle prossime ore».
Antonio di Pietro
Un anno fa, nella notte fra il 14 e 15 giugno, morì Peppino Basile, consigliere provinciale dell’Italia dei valori a Lecce e consigliere comunale a Ugento, borgata salentina di 8 mila abitanti, secondo comune per estensione territoriale in provincia di Lecce.
http://www.danielemartinelli.it/wp-content/uploads/2009/06/peppino-basile.bmp
Basile fu assalito sull’uscio di casa da 1, forse 2 individui che gli hanno sferrato 15 coltellate prima di dileguarsi.
Basile si batteva molto nel suo comune. Non si curava delle minacce di morte scritte con dello spray sui muri del paese. La sua denuncia di sfruttamento del territorio sul mega villaggio turistico costruito in un’area vincolata, ha portato al sequestro dell’area stessa da parte della procura di Lecce.
Basile si era pubblicamente opposto al progetto Erg per l’installazione di 230 pale eoliche quando ne bastavano 50. “Devono passare sul mio cadavere prima di autorizzare questo” disse durante un infuocato consiglio comunale.
Dopo l’omicidio il sindaco di Ugento, l’aennino Eugenio Ozza, ai microfoni della Rai si è affrettato a liquidare la vicenda come delitto passionale. Ma la procura di Lecce ha aperto un’indagine per identificare gli assassini e gli eventuali mandanti.
Ebbene, a un anno di distanza sono stati individuati soltanto gli autori delle minacce scritte con gli spray. Si tratta di 3 ragazzi rei confessi, tutti di Ugento e tutti iscritti ad AN. Uno di loro è nipote del sindaco.
Per l’omicidio di Peppino Basile non c’è ancora nessun indagato. Gli unici 2 indagati per false dichiarazioni sono i vicini di casa di Basile. Uno di questi è un ragazzo di 17 anni che il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ha fatto interrogare in qualità di testimone al momento dell’omicidio.
Il ragazzo ha dichiarato di aver visto accasciato a terra Basile ma il suo avvocato ha denunciato pressioni della procura per far confessare qualcosa che il suo assistito non ha commesso. Agli atti si legge che se il ragazzo non parla rischia 20 anni di carcere.
Nei mesi scorsi i giornali locali hanno scritto che sono stati interrogati 10 giovani di una squadra di calcetto leccese, ma degli assassini e degli eventuali mandanti, finora nessuna traccia.
Daniele Martinelli
http://www.danielemartinelli.it/2009/06/14/in-memoria-di-peppino-basile/
Un anno fa, nella notte fra il 14 e 15 giugno, morì Peppino Basile, consigliere provinciale dell’Italia dei valori a Lecce e consigliere comunale a Ugento, borgata salentina di 8 mila abitanti, secondo comune per estensione territoriale in provincia di Lecce.
http://www.danielemartinelli.it/wp-content/uploads/2009/06/peppino-basile.bmp
Basile fu assalito sull’uscio di casa da 1, forse 2 individui che gli hanno sferrato 15 coltellate prima di dileguarsi.
Basile si batteva molto nel suo comune. Non si curava delle minacce di morte scritte con dello spray sui muri del paese. La sua denuncia di sfruttamento del territorio sul mega villaggio turistico costruito in un’area vincolata, ha portato al sequestro dell’area stessa da parte della procura di Lecce.
Basile si era pubblicamente opposto al progetto Erg per l’installazione di 230 pale eoliche quando ne bastavano 50. “Devono passare sul mio cadavere prima di autorizzare questo” disse durante un infuocato consiglio comunale.
Dopo l’omicidio il sindaco di Ugento, l’aennino Eugenio Ozza, ai microfoni della Rai si è affrettato a liquidare la vicenda come delitto passionale. Ma la procura di Lecce ha aperto un’indagine per identificare gli assassini e gli eventuali mandanti.
Ebbene, a un anno di distanza sono stati individuati soltanto gli autori delle minacce scritte con gli spray. Si tratta di 3 ragazzi rei confessi, tutti di Ugento e tutti iscritti ad AN. Uno di loro è nipote del sindaco.
Per l’omicidio di Peppino Basile non c’è ancora nessun indagato. Gli unici 2 indagati per false dichiarazioni sono i vicini di casa di Basile. Uno di questi è un ragazzo di 17 anni che il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ha fatto interrogare in qualità di testimone al momento dell’omicidio.
Il ragazzo ha dichiarato di aver visto accasciato a terra Basile ma il suo avvocato ha denunciato pressioni della procura per far confessare qualcosa che il suo assistito non ha commesso. Agli atti si legge che se il ragazzo non parla rischia 20 anni di carcere.
Nei mesi scorsi i giornali locali hanno scritto che sono stati interrogati 10 giovani di una squadra di calcetto leccese, ma degli assassini e degli eventuali mandanti, finora nessuna traccia.
Daniele Martinelli
http://www.danielemartinelli.it/2009/06/14/in-memoria-di-peppino-basile/
Mi "sfugge" il motivo del grassettato. Urlare al "fascista" a tutti i costi a che porta? Vuoi dimostrare che i terroristi sono di destra? Già dimenticati i brigatisti?
Gli idioti esistono in ogni schieramento politico, religione e estrazione sociale. Eviterei di strumentalizzare la morte di una persona per fare propaganda di basso livello.
Mi "sfugge" il motivo del grassettato. Urlare al "fascista" a tutti i costi a che porta? Vuoi dimostrare che i terroristi sono di destra? Già dimenticati i brigatisti?
Gli idioti esistono in ogni schieramento politico, religione e estrazione sociale. Eviterei di strumentalizzare la morte di una persona per fare propaganda di basso livello.
quoto...
Io sono per il due pesi, due misure. Bye :)
di solito la mafia non uccide a coltellate per strada , l'omicidio è una scienza esatta che richiede precisione e velocità.
questa sembra più opera di uno sprovveduto e non di un killer professionista.
Amu_rg550
15-06-2009, 12:11
La cosa che lascia quantomeno perplessi è che dopo l'omicidio chi "si è affrettato a liquidare la vicenda come delitto passionale" (testuale) è il sindaco, di opposta fazione politica. Sulla base di cosa qui non è dato saperlo.
E dopo un anno che si scopre? Delitto passionale?
No: gli autori delle minacce di morte erano tre militanti dello stesso partito del sindaco, AN, uno per giunta suo nipote. Fatti, ed il grassettato ci sta tutto.
Ora, contestualizzare il tutto a livello locale senza dover ribaltare la vicenda a livello nazionale è doveroso, ma forse è il caso di chiedersi se ci sia del marcio in AN.
Non in Danimarca, non in tutt'Italia ma a Ugento.
entanglement
15-06-2009, 12:16
Mi "sfugge" il motivo del grassettato. Urlare al "fascista" a tutti i costi a che porta? Vuoi dimostrare che i terroristi sono di destra? Già dimenticati i brigatisti?
Gli idioti esistono in ogni schieramento politico, religione e estrazione sociale. Eviterei di strumentalizzare la morte di una persona per fare propaganda di basso livello.
la parola "terrorista" l'hai usata tu per la prima volta, ne nell'articolo di dipietro nè in quello di martinelli si usa questo termine.
questa non è "la morte di una persona" ma un omicidio che sembra premeditato, di cui la vittima è una persona che aveva già ricevuto minacce di vario tipo da una parte politica molto ben definita.
ad ogni modo mi aspetto che la magistratura ci stia lavorando su, quando avremo notizie certe potremo esprimere giudizi certi.
La cosa che lascia quantomeno perplessi è che dopo l'omicidio chi "si è affrettato a liquidare la vicenda come delitto passionale" (testuale) è il sindaco, di opposta fazione politica. Sulla base di cosa qui non è dato saperlo.
E dopo un anno che si scopre? Delitto passionale?
No: gli autori delle minacce di morte erano tre militanti dello stesso partito del sindaco, AN, uno per giunta suo nipote. Fatti, ed il grassettato ci sta tutto.
Ora, contestualizzare il tutto a livello locale senza dover ribaltare la vicenda a livello nazionale è doveroso, ma forse è il caso di chiedersi se ci sia del marcio in AN.
Non in Danimarca, non in tutt'Italia ma a Ugento.
Continuo a non capire il nesso tre deficienti --> AN marcia. Ma forse sono limitato.
Oltretutto, questi 3 hanno minacciato uno... in italia, se non erro, c'è la presunzione di innocenza fino al terzo grado. Qui non c'è neanche l'accusa dell'omicidio (a quel che leggiamo qui!), ma solo di minacce e già si scrive che tutta AN è marcia, visto che loro 3 sono 3 assassini protetti dal parente di uno dei tre! Fantastico! :asd:
EarendilSI
15-06-2009, 12:23
[...]
No: gli autori delle minacce di morte erano tre militanti dello stesso partito del sindaco, AN, uno per giunta suo nipote. Fatti, ed il grassettato ci sta tutto.
Mi linkeresti, per favore, dove le minacce scritte con lo spray sono di morte? ;)
DickValentine
15-06-2009, 12:25
Continuo a non capire il nesso tre deficienti --> AN marcia. Ma forse sono limitato.
Oltretutto, questi 3 hanno minacciato uno... in italia, se non erro, c'è la presunzione di innocenza fino al terzo grado. Qui non c'è neanche l'accusa dell'omicidio (a quel che leggiamo qui!), ma solo di minacce e già si scrive che tutta AN è marcia, visto che loro 3 sono 3 assassini protetti dal parente di uno dei tre! Fantastico! :asd:
In effetti addossare ad AN la colpa di questo omicidio è (almeno al momento) alquanto tendenzioso. Ma dico io... ci sono 10000 motivi più validi di questo per insultare AN, perchè mettere teorie che per ora non stanno in piedi? Così gli permettiamo solo di fare quel vittimismo da 4 soldi che piace tanto ai loro votanti microcefali.
la parola "terrorista" l'hai usata tu per la prima volta, ne nell'articolo di dipietro nè in quello di martinelli si usa questo termine.
questa non è "la morte di una persona" ma un omicidio che sembra premeditato, di cui la vittima è una persona che aveva già ricevuto minacce di vario tipo da una parte politica molto ben definita.
ad ogni modo mi aspetto che la magistratura ci stia lavorando su, quando avremo notizie certe potremo esprimere giudizi certi.
Certo che ho usato la parola terrorismo! Forse fuori luogo, forse distorcendone un po' il significato, ma chi l'ha ucciso è un terrorista.
E un terrorista, e/o un omicida, come ogni altro uomo può appartenere ad uno schieramento politico o credere in un Dio. Ma, anche se questi fossero di AN, non mi pare un buon motivo per dire che tutti quelli che la pensano come loro, sono omicidi o terroristi, come invece qualcuno cerca di far trasparire in questo 3d...
indelebile
15-06-2009, 12:40
Continuo a non capire il nesso tre deficienti --> AN marcia. Ma forse sono limitato.
Oltretutto, questi 3 hanno minacciato uno... in italia, se non erro, c'è la presunzione di innocenza fino al terzo grado. Qui non c'è neanche l'accusa dell'omicidio (a quel che leggiamo qui!), ma solo di minacce e già si scrive che tutta AN è marcia, visto che loro 3 sono 3 assassini protetti dal parente di uno dei tre! Fantastico! :asd:
il grassettato ci sta benissimo per evidenziare i compevoli dell intimidazione ..non per dire che quelli di an sono sempre loro i colpevoli...o sicuramente colpevoli del omicidio, non capisco questa difesa nel fortino...
e comunque , lapresunzione di innocenza fino al 3 grado? ma se sono rei confessi :muro:
il grassettato ci sta benissimo per evidenziare i compevoli dell intimidazione ..non per dire che quelli di an sono sempre loro i colpevoli...o sicuramente colpevoli del omicidio, non capisco questa difesa nel fortino...
e comunque , lapresunzione di innocenza fino al 3 grado? ma se sono rei confessi :muro:
E dove sta scritto che sono rei confessi di omicidio? :mbe:
indelebile
15-06-2009, 12:44
E dove sta scritto che sono rei confessi di omicidio? :mbe:
di minacce :muro: rileggi
di minacce :muro: rileggi
Ma sono minacce!!! MICA OMICIDIO!!!!
indelebile
15-06-2009, 12:46
Ma sono minacce!!! MICA OMICIDIO!!!!
si ma da come l'avevi scritto sembrava che le accuse di minacce...non erano provate fino al 3 grado...non mettiamo insieme le cose
Amu_rg550
15-06-2009, 12:46
Continuo a non capire il nesso tre deficienti --> AN marcia. Ma forse sono limitato.
Oltretutto, questi 3 hanno minacciato uno... in italia, se non erro, c'è la presunzione di innocenza fino al terzo grado. Qui non c'è neanche l'accusa dell'omicidio (a quel che leggiamo qui!), ma solo di minacce e già si scrive che tutta AN è marcia, visto che loro 3 sono 3 assassini protetti dal parente di uno dei tre! Fantastico! :asd:Ho calcato troppo la mano anche se leggi bene uso volutamente il condizionale. Se ho lasciato intendere responsabilità dirette o un'associazione a delinquere dietro un partito ne ne scuso, non era mia intenzione.
Ma qui prima si parla di omicidio passionale e si lasciano presupporre motivazioni personali ed intime in un omicidio di un politico impegnato sul territorio e descritto come scomodo.
Poi invece si viene a sapere che chi lo aveva minacciato di morte appartiene allo stesso partito del "minimizzatore".
L'omicidio ha risvolti passionali oppure politici? Non ne ho idea, commento quanto scritto nell'articolo. Mettiamo che AN in loco non ha fatto una buona figura, senza sottintendere assolutamente nient'altro per correttezza.
Però chiamiamo chi ha fatto quelle scritte (chiunque sia stato, con buona pace del garantismo) con il vero nome: delinquenti, e non deficienti, perché le minacce di morte sono un reato penale.
E un terrorista, e/o un omicida, come ogni altro uomo può appartenere ad uno schieramento politico o credere in un Dio. Ma, anche se questi fossero di AN, non mi pare un buon motivo per dire che tutti quelli che la pensano come loro, sono omicidi o terroristi, come invece qualcuno cerca di far trasparire in questo 3d...Mai pensato questo.
Mi linkeresti, per favore, dove le minacce scritte con lo spray sono di morte? ;)C'è scritto nell'articolo, due righe sotto la foto, a quelle mi riferivo.
E per questo non dovremmo amare l'italia? Credi che i delinquenti non esistano negli altri paesi?
Dobbiamo ribellarci a fatti di questo tipo e far pagare la giusta pena a chi compie atti come questo, ma non possiamo fare di ogni erba un fascio. In Italia, come in ogni stato, c'è gente che si fa il culo, che è onesta, che ha con sè valori e ideali.
Non è certo il semplice "avere valori ed ideali" il cardine della bontà, anche il mafioso hai i suoi valori e i suoi ideali, ovviamente in contrasto con quelli dello Stato :p
EarendilSI
15-06-2009, 13:31
[...]
C'è scritto nell'articolo, due righe sotto la foto, a quelle mi riferivo.
Ah ok, non riesco ad aprire il link dell'articolo (proxy aziendale) ed in quello postato c'è scritto "solo" di minacce scritte con lo spray ;)
Mi linkeresti, per favore, dove le minacce scritte con lo spray sono di morte? ;)
in rosso
Un anno fa, nella notte fra il 14 e 15 giugno, morì Peppino Basile, consigliere provinciale dell’Italia dei valori a Lecce e consigliere comunale a Ugento, borgata salentina di 8 mila abitanti, secondo comune per estensione territoriale in provincia di Lecce.
http://www.danielemartinelli.it/wp-content/uploads/2009/06/peppino-basile.bmp
Basile fu assalito sull’uscio di casa da 1, forse 2 individui che gli hanno sferrato 15 coltellate prima di dileguarsi.
Basile si batteva molto nel suo comune. Non si curava delle minacce di morte scritte con dello spray sui muri del paese. La sua denuncia di sfruttamento del territorio sul mega villaggio turistico costruito in un’area vincolata, ha portato al sequestro dell’area stessa da parte della procura di Lecce.
Basile si era pubblicamente opposto al progetto Erg per l’installazione di 230 pale eoliche quando ne bastavano 50. “Devono passare sul mio cadavere prima di autorizzare questo” disse durante un infuocato consiglio comunale.
Dopo l’omicidio il sindaco di Ugento, l’aennino Eugenio Ozza, ai microfoni della Rai si è affrettato a liquidare la vicenda come delitto passionale. Ma la procura di Lecce ha aperto un’indagine per identificare gli assassini e gli eventuali mandanti.
Ebbene, a un anno di distanza sono stati individuati soltanto gli autori delle minacce scritte con gli spray. Si tratta di 3 ragazzi rei confessi, tutti di Ugento e tutti iscritti ad AN. Uno di loro è nipote del sindaco.
Per l’omicidio di Peppino Basile non c’è ancora nessun indagato. Gli unici 2 indagati per false dichiarazioni sono i vicini di casa di Basile. Uno di questi è un ragazzo di 17 anni che il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ha fatto interrogare in qualità di testimone al momento dell’omicidio.
Il ragazzo ha dichiarato di aver visto accasciato a terra Basile ma il suo avvocato ha denunciato pressioni della procura per far confessare qualcosa che il suo assistito non ha commesso. Agli atti si legge che se il ragazzo non parla rischia 20 anni di carcere.
Nei mesi scorsi i giornali locali hanno scritto che sono stati interrogati 10 giovani di una squadra di calcetto leccese, ma degli assassini e degli eventuali mandanti, finora nessuna traccia.
Daniele Martinelli
http://www.danielemartinelli.it/2009/06/14/in-memoria-di-peppino-basile/
EarendilSI
15-06-2009, 13:33
in rosso
Ops...!!! :sofico:
Continuo a non capire il nesso tre deficienti --> AN marcia. Ma forse sono limitato.
Oltretutto, questi 3 hanno minacciato uno... in italia, se non erro, c'è la presunzione di innocenza fino al terzo grado. Qui non c'è neanche l'accusa dell'omicidio (a quel che leggiamo qui!), ma solo di minacce e già si scrive che tutta AN è marcia, visto che loro 3 sono 3 assassini protetti dal parente di uno dei tre! Fantastico! :asd:
i nessi sono due:
- gli autori delle minacce sono della stessa parte politica di un avversario politico della vittima
- uno degli autori delle minacce è imparentato con un avversario politico della vittima
un pò troppo comodo ricorrere a "due deficienti isolati".
entanglement
15-06-2009, 14:05
Certo che ho usato la parola terrorismo! Forse fuori luogo, forse distorcendone un po' il significato, ma chi l'ha ucciso è un terrorista.
E un terrorista, e/o un omicida, come ogni altro uomo può appartenere ad uno schieramento politico o credere in un Dio. Ma, anche se questi fossero di AN, non mi pare un buon motivo per dire che tutti quelli che la pensano come loro, sono omicidi o terroristi, come invece qualcuno cerca di far trasparire in questo 3d...
fai un processo alle intenzioni monodirezionale così ...
Tutto può essere, ma date le circostanze è naturale pensare che non si sia ammazzato da solo ma che sia risultato scomodo a qualcuno/qualcosa.
<;22903283']avrà bloccato qualche appalto agli amici degli amici che gli hanno fatto "il servizio"
più facile di così... :rolleyes:
naturalmente dopo ci saranno i soliti depistaggi... :rolleyes:
L'unica soluzione è tagliare i finanziamenti a questi comuni, perchè alla fine
chiusi x mafia o no, saranno sempre le stesse persone a gestire "la cosca"
o i loro parenti... mi fà ridere che si scioglie una giunta comunale x mafia,
perchè poi la storia non cambia, se a capo non c'è il camorrista, ci sarà suo fratello.. :rolleyes:
E' lecito pensare quindi che avesse rotto le uova nel paniere a picciottame vario e amici degli amici, risultando scomodo e inimicandoseli, e quindi l'hanno eliminato, un film ricorrente in questo paese. :rolleyes:
si è illato che avesse dato fastidio a qualcuno/qualcosa. qualcuno = qualche speculatore mafioso, qualcosa = qualche gruppo di potere mafioso.
il salto logico speculatore mafioso/gruppo di potere mafioso ---> AN l'hai fatto tu e basandoti su quello hai fatto il tuo ragionamento in cui contesti questo collegamento.
http://it.wikipedia.org/wiki/Excusatio_non_petita,_accusatio_manifesta
e hai fatto tutto tu !!
gabi.2437
15-06-2009, 14:07
Mah... mah... mah... di sicuro era una persona scomoda a chi è al "comando"
entanglement
15-06-2009, 14:30
p.s.
stiamo parlando di una persona uccisa, non mi sembra il caso di trolleggiare con vari epic fail ma ci starebbe tutto ...
leoneazzurro
15-06-2009, 15:51
In effetti addossare ad AN la colpa di questo omicidio è (almeno al momento) alquanto tendenzioso. Ma dico io... ci sono 10000 motivi più validi di questo per insultare AN, perchè mettere teorie che per ora non stanno in piedi? Così gli permettiamo solo di fare quel vittimismo da 4 soldi che piace tanto ai loro votanti microcefali.
Si può per piacere discutere senza insultare la "parte avversa"? Capisco che lo spettacolo offerto dai nostri politici non sia granché educativo, ma non é che dobbiamo sempre seguirne l'esempio. Tre giorni.
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