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View Full Version : Galan: La Lega non rappresenta il Nordest


iranian_monkey
09-06-2008, 22:51
Corsa contro il tempo per il varo del Pdl veneto: ad autunno i congressi, le primarie e la scelta dei candidati alle prossime elezioni amministrative

Galan sfida la Lega: «Non rappresenta il Nordest»
Il governatore: «Il Carroccio risponde alla linea dettata dalla Lombardia: non è l’espressione della storia e della cultura veneta »

Meglio sognatore o realista? Meglio rivoluzionario o amministratore? Giancarlo Galan non ha dubbi: fosse per lui, impugnerebbe la clava per menare fendenti contro i mulini a vento. Ma quindici anni di politica fanno diventare "politico" anche il sognatore più incallito.

Così ieri il governatore del Veneto alla presentazione veneziana del suo libro-intervista scritto con Paolo Possamai "Il Nordest sono io" si è trovato nella scomoda posizione di difendersi dalle punzecchiature del direttore del Gazzettino Roberto Papetti, di Mario Carraro e di Massimo Malvestio che evidenziavano come il suo "sogno" di un partito veneto sia in realtà ridimensionato in una "costola" federata del Pdl: «Se devi chiedere il permesso a Berlusconi - lo ha incalzato l'imprenditore padovano - non puoi sperare di attirare persone che adesso sono fuori dal Pdl». «Ma nella vita si fa quel che si può - è l'obiezione del Governatore - non sempre è possibile far quel che si vuole.

I partiti territoriali non collegati a una grande rete nazionale o addirittura internazionale sono destinati a essere schiacciati».

Ma la Lega non è un grande partito territoriale, che proprio su questa caratteristica ha costruito i suoi successi? Galan non si tira indietro: «La Lega ha avuto il merito di distruggere alcuni luoghi comuni della politica, ma il suo destino è diventare comunque un partito nazionale. Anzi, lo è già perché risponde ai comandi e alle linee dettate dalla Lombardia.

La Lega veneta ha provato a far da sola, e Comencini è sparito. Per questo dico che non è in grado di rappresentare storia e valori del Veneto. Hanno vinto? Veramente nelle ultime 9 elezioni abbiamo vinto 7 volte noi e 2 loro. Vedremo alle prossime amministrative e alle europee...».

La sfida è aperta, soprattutto se Galan vincerà la corsa contro il tempo per costruire il PvL, Partito veneto delle Libertà, entro la fine dell'anno. Lui è sicuro di riuscirci: «Ghedini sta scrivendo lo statuto, e io lo affiancherò per definire i contenuti della nostra autonomia.

Sarà una cosa diversa, nuova. I primi segnali conto di darli prima dell'estate, e in autunno saremo pronti per i congressi, per le primarie, e per tutti i passaggi necessari a scegliere qui i 100 candidati delle prossime amministrative». Con tanti saluti ai paracadutati, impersonificati da quel De Luca «che si è fatto eleggere due volte in Veneto e nessuno lo ha mai visto: un fenomeno della natura». Ma da Forza Italia, da An, dal Pdl non si può prescindere. Con i pregi e i difetti, con amici e nemici. O con semplici conoscenti, come ad esempio il ministro Maurizio Sacconi che «è bravissimo, il massimo giuslavorista italiano, e ottimo oratore. Ma è vecchio come modo di concepire la politica».

Sognatore, quindi, ma con i piedi per terra. «Anche perché sarebbe bello andare da soli: ma i soldi chi li mette?». Tasto delicato, meglio passare alla domanda successiva, sul ruolo che lui avrà nel PvL prossimo venturo: leader del partito? «Non penso proprio, non sono adatto a guidare un partito perché li odio». Ma qualcosa farà: il presidente della Regione, almeno fino al 2012. E poi? «Poi credo sia giusto che dopo 15 anni lasci spazio a qualcun altro». Nonostante la ribadita possibilità, concessa a norma di legge, di un'altra candidatura.

Ma a un patto: «Sogno di fare un passaggio di consegne secondo un rito che mi sono già immaginato, solo se il successore sarà adatto al ruolo. Spero ci siano le condizioni per lasciare come e a chi voglio io». Possibile alternativa alla pensione? «Intanto amo il principio dell'anno sabbatico. E comunque escludo che possa fare il consigliere o l'assessore regionale: se qualcuno mi dovesse vedere tentato dal farlo, lo autorizzo fin d'ora a prendere un baccalà e rompermelo sulla schiena». Piuttosto, un pensierino a un ruolo di sindaco... «Sindaco di Venezia? Non lo escludo. Ma non escludo neanche di fare il sindaco di Padova. O di Cinto Euganeo...».

Ario Gervasutti

http://www.ilgazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3809871&Data=2008-6-4&Pagina=ATTUALIT%C0

Washakie
09-06-2008, 23:03
Quante volte ti devono bannare?

_Magellano_
09-06-2008, 23:22
Ci vuole ben poco a sapere chi rappresenta chi,basta contare i voti.

nomeutente
10-06-2008, 07:46
Quante volte ti devono bannare?

Dipende da quando uno riesce a rendersi conto che sta facendo una figura barbina e non la figura dell'eroe.