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View Full Version : Querela a Marcello Dell’Utri


luxorl
09-06-2008, 12:23
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/cultura/200702images/dellutri01g.jpg

fonte: http://www.pieroricca.org/

I reati di opinione andrebbero depenalizzati. Non ha senso, con la giustizia allo sfascio, intasare i tribunali per offese all’onore. Nel dibattito politico, poi, dovrebbero essere tollerati toni aspri, con la sola eccezione delle menzogne diffamatorie o calunniose sui media senza possibilità di smentita. Tanto più che la querela di chi detiene un prepotere economico o politico è diventata un ulteriore mezzo per intimidire il dissenso. In sede giudiziaria, guarda caso, le querele dei colletti bianchi, supportate da difese agguerrite, vengono subito prese in considerazione con grande attenzione. Al contrario le querele del comune cittadino, che già parte da posizione svantaggiata, spesso si archiviano da sole. Se poi quereli un parlamentare in carica, difficilmente la querela, quand’anche venga presa in considerazione dalla magistratura, passa al filtro della commissione parlamentare per le autorizzazioni a procedere. Tutto questo produce ulteriore ingiustizia cioè disuguaglianza di fronte alla legge come nell’esercizio della libertà di espressione. Accade che volgari propagandisti si permettano di linciarti a mezzo tv e giornali padronali, e poi ti denunciano se li contesti in strada o su un blog. Accade che politicanti di quart’ordine, magari sotto processo per reati infamanti o fruitori di leggi su misura, ti insultino e diffamino sapendo di essere protetti da una speciale immunità di casta. In teoria l’istituto dell’insindacabilità di deputati e senatori nasce come protezione della libertà di espressione del parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni. Nei fatti è diventato un salvacondotto, una forma ulteriore di impunità. Lorsignori possono lasciarsi andare, il signor nessuno deve misurare ogni sillaba, altrimenti viene querelato o citato in giudizio civile per danni.

Ciò premesso, vi informo che martedì sporgerò formale querela contro Marcello Dell’Utri. Voglio verificare se esiste ancora un minimo di uguaglianza davanti alla legge. Ecco il testo della querela.


Milano, 10 giugno 2008

Atto di querela per INGIURIA AGGRAVATA nei confronti di

Marcello DELL’UTRI, parlamentare del “Popolo della Libertà”

presentata da Piero Ricca, nato a… residente a…

Il sottoscritto RICCA Piero querela per ingiuria aggravata il signor DELL’UTRI Marcello, noto parlamentare del partito del “Popolo della Libertà”, per il seguente fatto.

Nel pomeriggio del 13 marzo 2008 mi recai insieme ad alcuni amici all’inaugurazione della mostra del libro antico presso il Palazzo della Permanente in via Turati a Milano. La mia intenzione era effettuare un’intervista al signor DELL’UTRI in merito ai processi nei quali è coinvolto come imputato. La breve conversazione si tenne in un clima concitato. Sia il signor DELL’UTRI sia i suoi accompagnatori mostrarono subito di non gradire la nostra presenza. A un certo punto alcune persone del suo seguito mi invitarono con le spicce ad andar via, ricorrendo anche a spinte ed epiteti poco gentili. Il più esplicito fu proprio il signor DELL’UTRI, il quale mi disse testualmente:

“Che io sia mafioso è incerto perché lo deve accertare una sentenza, ma che lei sia uno stronzo è certissimo, questa è la differenza fra me e lei!”.

Poi se ne andò, mentre collaboratori e guardie del corpo mi strattonavano e pressavano in un angolo. Ricordo in particolare che uno di questi, scagliandosi contro di me, mi disse: “Vai via, io ti metto le mani addosso”.

Uscimmo indenni grazie all’intervento di alcuni agenti di polizia.

Preciso di non aver espresso, né io né le persone che erano con me, alcun giudizio offensivo nei confronti del signor DELL’UTRI e dei suoi accompagnatori.

Il fatto è registrato in audio e video e avvenne in presenza di numerosi testimoni, che mi riservo di indicare.

Allego la registrazione.

Chiedo di essere avvertito dell’eventuale archiviazione della presente querela.

Sono a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

In fede,

Piero Ricca


Ecco il video dell'accaduto: http://it.youtube.com/watch?v=mbkQYskrf3w

Korn
09-06-2008, 12:29
è un signore non c'è che dire :D il ricca si farà un pò di soldi

brown
09-06-2008, 12:32
mah .. certi reati vanno in prescrizione dopo 2 giorni .. altri invece hanno la prescrizione preventiva .. nn gli faranno niente .. e anche se fosse dell utri dichiarera' che era li come democraticamente eletto dal popolo degli itaGliani ( o quasi .. con la legge porcellum nn si capisce bene ... ) e quindi saremo sempre noi a pagare :O :O

sander4
09-06-2008, 13:31
Diciamo che questa querela è l'ultima preoccupazione del noto "statista" pregiudicato Palermitano. :asd:

Piuttosto si dovranno arrovellare su come fottere il processo per concorso esterno, che in primo grado son stati 9 anni, e quello per estorsione, rimandato ad un'altra corte di Appello, se uno dei due arriva a condanna definitiva il Marcellus rischia di finire in gattabuia.

brown
09-06-2008, 13:37
Diciamo che questa querela è l'ultima preoccupazione del noto "statista" pregiudicato Palermitano. :asd:

Piuttosto si dovranno arrovellare su come fottere il processo per concorso esterno, che in primo grado son stati 9 anni, e quello per estorsione, rimandato ad un'altra corte di Appello, se uno dei due arriva a condanna definitiva il Marcellus rischia di finire in gattabuia.

figurati .. hanno 5 anni per fare l'ennesima legge proItaGlia

John Cage
09-06-2008, 14:30
A mio avviso il passo peggiore della registrazione per Dell'Utri è stato quando ha detto di Pippo Fava che "è amico suo".
O Dell'Utri non conosce Pippo Fava, ma io ne dubito fortemente, oppure Dell'Utri considerava Pippo Fava uno stronzo come ora considera Piero ricca.

Si capisce dalla parte di chi sta Dell'Utri...

AntonioBO
09-06-2008, 14:42
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/cultura/200702images/dellutri01g.jpg

fonte: http://www.pieroricca.org/

I reati di opinione andrebbero depenalizzati. Non ha senso, con la giustizia allo sfascio, intasare i tribunali per offese all’onore. Nel dibattito politico, poi, dovrebbero essere tollerati toni aspri, con la sola eccezione delle menzogne diffamatorie o calunniose sui media senza possibilità di smentita. Tanto più che la querela di chi detiene un prepotere economico o politico è diventata un ulteriore mezzo per intimidire il dissenso. In sede giudiziaria, guarda caso, le querele dei colletti bianchi, supportate da difese agguerrite, vengono subito prese in considerazione con grande attenzione. Al contrario le querele del comune cittadino, che già parte da posizione svantaggiata, spesso si archiviano da sole. Se poi quereli un parlamentare in carica, difficilmente la querela, quand’anche venga presa in considerazione dalla magistratura, passa al filtro della commissione parlamentare per le autorizzazioni a procedere. Tutto questo produce ulteriore ingiustizia cioè disuguaglianza di fronte alla legge come nell’esercizio della libertà di espressione. Accade che volgari propagandisti si permettano di linciarti a mezzo tv e giornali padronali, e poi ti denunciano se li contesti in strada o su un blog. Accade che politicanti di quart’ordine, magari sotto processo per reati infamanti o fruitori di leggi su misura, ti insultino e diffamino sapendo di essere protetti da una speciale immunità di casta. In teoria l’istituto dell’insindacabilità di deputati e senatori nasce come protezione della libertà di espressione del parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni. Nei fatti è diventato un salvacondotto, una forma ulteriore di impunità. Lorsignori possono lasciarsi andare, il signor nessuno deve misurare ogni sillaba, altrimenti viene querelato o citato in giudizio civile per danni.

Ciò premesso, vi informo che martedì sporgerò formale querela contro Marcello Dell’Utri. Voglio verificare se esiste ancora un minimo di uguaglianza davanti alla legge. Ecco il testo della querela.



Ecco il video dell'accaduto: http://it.youtube.com/watch?v=mbkQYskrf3w

Ben fatto. Complimenti.