c.m.g
06-06-2008, 10:27
venerdì 06 giugno 2008
http://www.punto-informatico.it/punto/20080606/mobilephones1.jpg
Roma - Solleva attenzione il recente studio (http://www.nature.com/news/2008/080604/full/news.2008.874.html) che dimostra come gli umani siano creature abitudinarie: si recano ripetitivamente negli stessi luoghi più e più volte.
Lo studio si è avvalso di un campione di 100mila persone, tutte localizzate al di fuori degli Stati Uniti. Per la precisione si è trattato di 100mila utenti di telefonia mobile - rigorosamente resi anonimi ma non al corrente dell'operazione - i cui spostamenti sono stati tracciati per ricavare i dati necessari al perfezionamento dello studio.
Nel corso del test, sono state registrate le localizzazioni dei partecipanti, ad esempio, ogni volta che uno di essi ha inviato o ricevuto un SMS, oppure (http://www.nytimes.com/2008/06/05/science/05mobile.html?_r=2&partner=rssnyt&emc=rss&oref=slogin&oref=slogin) sono state "fotografate" le posizioni di un certo numero di utenti ad intervalli regolari. Ne è emerso che la maggior parte delle persone si muovono assai raramente per percorsi maggiori di 10 chilometri.
Secondo gli estensori dello studio, tra cui il professor Albert-Laszlo Barabasi e il fisico Cesar Hidalgo, della Northeastern University (http://www.northeastern.edu/) di Boston, questo sistema può aiutare a prevenire la diffusione di malattie o a pianificare lo sviluppo del traffico urbano. L'iniziativa potrebbe risultare interessante anche sotto il profilo legale, per supportare gli investigatori nell'individuazione dei movimenti di sospetti criminali.
La prova è durata sei mesi ma, secondo i ricercatori, anche tre sarebbero stati sufficienti per giungere al risultato. È la prima volta che uno studio di questo genere si avvale di fonti così numerose - oltretutto inconsapevoli - benché non sia il primo in cui si analizzano i movimenti delle persone: lo ha già fatto il MIT, tracciando (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2060876) un modello in tempo reale del traffico di Roma, ed alcuni ricercatori Microsoft, che hanno applicato (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2253252) tecniche di intelligenza artificiale per aiutare gli automobilisti a scegliere sul momento le strade migliori.
Gli esperti, tra cui (http://www.msnbc.msn.com/id/24969880/) Rob Kenny, portavoce della FCC, spiegano che tracciare le persone senza autorizzazione sarebbe illegale negli Stati Uniti, contrariamente al tracking consensuale che non solo è legittimo ma è addirittura venduto come servizio da alcuni operatori di telefonia cellulare statunitensi.
Al di là dei risultati offerti dalla ricerca, c'è chi si chiede come un'iniziativa a tal punto invasiva (http://www.engadget.com/2008/06/04/study-secretly-tracked-100-000-cellphone-users-locations/) - benché di ispirazione squisitamente accademica - possa essere stata autorizzata su soggetti stranieri. All'oscuro di tutto.
Marco Valerio Principato
(fonte immagine (http://www.nature.com/news/2008/080604/full/news.2008.874.html))
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2310811/PI/News/Umani-abitudinari--tracciati-100mila-utenti-mobili/p.aspx)
http://www.punto-informatico.it/punto/20080606/mobilephones1.jpg
Roma - Solleva attenzione il recente studio (http://www.nature.com/news/2008/080604/full/news.2008.874.html) che dimostra come gli umani siano creature abitudinarie: si recano ripetitivamente negli stessi luoghi più e più volte.
Lo studio si è avvalso di un campione di 100mila persone, tutte localizzate al di fuori degli Stati Uniti. Per la precisione si è trattato di 100mila utenti di telefonia mobile - rigorosamente resi anonimi ma non al corrente dell'operazione - i cui spostamenti sono stati tracciati per ricavare i dati necessari al perfezionamento dello studio.
Nel corso del test, sono state registrate le localizzazioni dei partecipanti, ad esempio, ogni volta che uno di essi ha inviato o ricevuto un SMS, oppure (http://www.nytimes.com/2008/06/05/science/05mobile.html?_r=2&partner=rssnyt&emc=rss&oref=slogin&oref=slogin) sono state "fotografate" le posizioni di un certo numero di utenti ad intervalli regolari. Ne è emerso che la maggior parte delle persone si muovono assai raramente per percorsi maggiori di 10 chilometri.
Secondo gli estensori dello studio, tra cui il professor Albert-Laszlo Barabasi e il fisico Cesar Hidalgo, della Northeastern University (http://www.northeastern.edu/) di Boston, questo sistema può aiutare a prevenire la diffusione di malattie o a pianificare lo sviluppo del traffico urbano. L'iniziativa potrebbe risultare interessante anche sotto il profilo legale, per supportare gli investigatori nell'individuazione dei movimenti di sospetti criminali.
La prova è durata sei mesi ma, secondo i ricercatori, anche tre sarebbero stati sufficienti per giungere al risultato. È la prima volta che uno studio di questo genere si avvale di fonti così numerose - oltretutto inconsapevoli - benché non sia il primo in cui si analizzano i movimenti delle persone: lo ha già fatto il MIT, tracciando (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2060876) un modello in tempo reale del traffico di Roma, ed alcuni ricercatori Microsoft, che hanno applicato (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2253252) tecniche di intelligenza artificiale per aiutare gli automobilisti a scegliere sul momento le strade migliori.
Gli esperti, tra cui (http://www.msnbc.msn.com/id/24969880/) Rob Kenny, portavoce della FCC, spiegano che tracciare le persone senza autorizzazione sarebbe illegale negli Stati Uniti, contrariamente al tracking consensuale che non solo è legittimo ma è addirittura venduto come servizio da alcuni operatori di telefonia cellulare statunitensi.
Al di là dei risultati offerti dalla ricerca, c'è chi si chiede come un'iniziativa a tal punto invasiva (http://www.engadget.com/2008/06/04/study-secretly-tracked-100-000-cellphone-users-locations/) - benché di ispirazione squisitamente accademica - possa essere stata autorizzata su soggetti stranieri. All'oscuro di tutto.
Marco Valerio Principato
(fonte immagine (http://www.nature.com/news/2008/080604/full/news.2008.874.html))
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2310811/PI/News/Umani-abitudinari--tracciati-100mila-utenti-mobili/p.aspx)