View Full Version : business software libero
dinomite
03-06-2008, 15:30
da un po' di anni mi interesso a livello amatoriale, per cultura e didattica di software libero e, conseguentemente, di GNU/Linux.
Quello che mi sfugge è il motivo che spinge svariate centinaia di persone sparse nel globo terracqueo a lavorare con dedizione, GRATIS, per far avanzare tutto il movimento e, di conseguenza, tutto il software.
Guardando con quanta rapidità le varie distribuzioni vengono aggiornate c'è da restare basiti, ergo, la naturale domanda che uno è portato a farsi è: ma cosa ci guadagnano a fare tutto questo lavoro?
Posso capire il moto iniziale che può essere conquistare popolarità nella comunità hacker, ma dopo un po' tutto questo non paga i conti e le bollette.
O no?
khelidan1980
03-06-2008, 15:41
tanti lo fanno nel tempo libero,per passione e molti di quelli che ci lavorano a tempo pieno sono stati assunti da aziende tipo Red Hat,Novell...ad esempio tutto il lavoro che si sta facendo su X per arrivare al dri2 lo stanno facendo in casa rh ingegneri stipendiati
E' un articolo un po' lunghino, diviso in 9 parti, ma vale la pena leggerlo:
http://www.programmazione.it/index.php?entity=eitem&idItem=38872
jeremy.83
03-06-2008, 21:26
Beh da quel che ne so i vari Canonical, RedHat, Novell cacciano di grana ai loro programmatori. Canonical ha dietro lo sceicco sudafricano, RH viaggia sui server ed assistenze di altissima qualità (e importi :D ), Novell.... beh lo sappiamo no?:Prrr:
Chi lavora sul kernel (Torvalds & C.) è supportato da una marea di aziende come Intel, HP e AMD che scuciono di soldi per sperare implementazioni migliori sul loro hw.
I comuni mortali... o vivono sull'ignoranza, o cercano di arrivare là dove l'open source non riesce (tipo sw gestionali mirati e personalizzati, o particolari sistemi GIS, ad es.), dando il loro apporto nel tempo libero.
Molti sono professori (?) universitari pagati con le nostre tasche
dinomite
04-06-2008, 06:57
ok, grazie per le risposte.
Prendiamo, ad esempio, Canonical: la distro è gratuita, se faccio richiesta mi sparano a casa i dvd con la distribuzione, mantenere i repository e il sito ha un costo.
Tutto quanto sopra richiede risorse economiche che da qualche parte devono pur saltare fuori, no?
A meno di non considerare il tutto come una missione post illuminazione dopo aver percorso la via di Damasco, caso in cui tutto diventa lecito.
Oppure prendiamo Slackware, caso ancora più chiaro: Patrick rilascia una nuova release, se escludiamo le due sotto-release, ogni anno da un bel po' di anni.
Vive di rendita, considerando lo sbattimento che c'è nel seguire per intero una distribuzione?
dinomite
04-06-2008, 07:11
il link postato da fugazi è molto interessante
khelidan1980
04-06-2008, 09:20
ok, grazie per le risposte.
Prendiamo, ad esempio, Canonical: la distro è gratuita, se faccio richiesta mi sparano a casa i dvd con la distribuzione, mantenere i repository e il sito ha un costo.
Tutto quanto sopra richiede risorse economiche che da qualche parte devono pur saltare fuori, no?
A meno di non considerare il tutto come una missione post illuminazione dopo aver percorso la via di Damasco, caso in cui tutto diventa lecito.
Oppure prendiamo Slackware, caso ancora più chiaro: Patrick rilascia una nuova release, se escludiamo le due sotto-release, ogni anno da un bel po' di anni.
Vive di rendita, considerando lo sbattimento che c'è nel seguire per intero una distribuzione?
Canonical a Slack sono due realtà molto diverse,dietro a Canonical c'è un tizio che a 27 anni si è ritrovato con un patrimonio di 500 milioni di dollari che ha investito,oltre all'assistenza ed al suporto non so poi che altri affari abbia oltre ad Ubuntu Canonical,Slack credo che Pat lo faccia esclusivamente per passione e quel poco che guadagna sia dalle donazioni
dinomite
16-06-2008, 10:57
per chi fosse interessato qui (http://torino.linux.it/index.php/ita/il_mondo_del_s_l/software_libero/chi_crea_linux)
ho trovato un intessante articolo in tema
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