l_pisani_54
30-05-2008, 14:58
Dopo 40 (dico quaranta non quattro) ho mandato in pensione le mie vecchie Topcon, in favore di una Pentax K10d.
In termini automobilistici sarebbe più o meno come passare dalla 600 (quella di una volta) alla nuova Punto.
Ero abituato ad usare una macchina manuale dove l'unica sofisticazione era un ago da far coincidere con una tacca, per la corretta esposizione.
La messa a fuoco rigorosamente a mano, tanti obiettivi, ma tutti rigorosamente a focale fissa, quindi, se valutavi male, eri costretto a perdere tempo a cambiare ottica. Tempi e diaframmi me li andavo a guardare staccando l'occhio dal mirino, perché lì dentro c'era solo l'inquadratura.
In realtà il salto è meno lungo di quello che potrebbe sembrare. Una volta abituato ai tanti tasti e tastini, che attivano mille funzioni, disponibili facilmente grazie all'elettronica, ho scoperto tutto sommato una macchina normale, grande e pesante più o meno come le mie vecchie Topcon, che, in ogni caso mi dice quello che vorrebbe fare (in manuale) o quello che farà (in automatico), lasciandomi comunque facoltà di scelta.
L'unica cosa che non mi convince fino in fondo è l'autofocus. Funziona benissimo con parecchia luce, quando pure un orbo riuscirebbe a mettere a fuoco, mentre, in condizioni critiche, mi pare abbia qualche incertezza.
D'altra parte sembra che sia questo un po' al tallone d'achille della Pentax.
Quello che più mi è piaciuta è stata la resa tonale e cromatica. Evidentemente ormai il sistema del digitale è maturo. I colori mi sono sembrati molti belli, ricchi di sfumature, tanto da ricordarmi a volte i risultati ottenibili con una 6x6.
In termini automobilistici sarebbe più o meno come passare dalla 600 (quella di una volta) alla nuova Punto.
Ero abituato ad usare una macchina manuale dove l'unica sofisticazione era un ago da far coincidere con una tacca, per la corretta esposizione.
La messa a fuoco rigorosamente a mano, tanti obiettivi, ma tutti rigorosamente a focale fissa, quindi, se valutavi male, eri costretto a perdere tempo a cambiare ottica. Tempi e diaframmi me li andavo a guardare staccando l'occhio dal mirino, perché lì dentro c'era solo l'inquadratura.
In realtà il salto è meno lungo di quello che potrebbe sembrare. Una volta abituato ai tanti tasti e tastini, che attivano mille funzioni, disponibili facilmente grazie all'elettronica, ho scoperto tutto sommato una macchina normale, grande e pesante più o meno come le mie vecchie Topcon, che, in ogni caso mi dice quello che vorrebbe fare (in manuale) o quello che farà (in automatico), lasciandomi comunque facoltà di scelta.
L'unica cosa che non mi convince fino in fondo è l'autofocus. Funziona benissimo con parecchia luce, quando pure un orbo riuscirebbe a mettere a fuoco, mentre, in condizioni critiche, mi pare abbia qualche incertezza.
D'altra parte sembra che sia questo un po' al tallone d'achille della Pentax.
Quello che più mi è piaciuta è stata la resa tonale e cromatica. Evidentemente ormai il sistema del digitale è maturo. I colori mi sono sembrati molti belli, ricchi di sfumature, tanto da ricordarmi a volte i risultati ottenibili con una 6x6.