View Full Version : Strage Circeo,libero uno dei killer
Washakie
30-05-2008, 11:44
Uno degli autori del massacro del Circeo del 1975, dove due donne vennere drogate e violentate per due giorni, dall'11 aprile scorso è tornato libero. Gianni Guido è stato affidato dal Tribunale ai servizi sociali. Era stato condannato a 30 anni per l'omicidio di Rosaria Lopez e gli abusi su Donatella Colasanti insieme ai complici Andrea Ghira, morto per overdose, e Angelo Izzo, condannato nel 2007 a un secondo ergastolo.
Guido, 52 anni, in carcere ha studiato e si è laureato in Lingue e Letterature straniere. Gli ultimi 14 anni li ha trascorsi in cella e secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, nell'agosto del 2009 sconterà definitivamente la sua pena. La sera, dopo il lavoro, rientra a casa dai genitori, vicino alla Nomentana, Roma.
La famiglia: "Diritto a rifarsi una vita"
"Mio figlio ha pagato", racconta la madre Maria al "Corriere della Sera". "La famiglia - commenta il padre Raffaele - è l'unico posto dove un detenuto possa reinserirsi, l'unica vera comunità di recupero per chi esce dal carcere.
La notte del massacro
Il 29 settembre 1975 Donatella Colasanti e l'amica Maria Rosaria Lopez furono invitate da Andrea Ghira, Angelo Izzo e Gianni Guido in una villa al Circeo dove vennero picchiate e abusate. La Lopez morì, la Colasanti si finse morta e fu abbandonata in una Fiat 127. Con questo stratagemma si salvò. Morì nel 2005 per un tumore al seno.
Della banda responsabile del massacro, solo di Guido si persero le tracce. Dopo la condanna nel luglio del 1975, Guido si diede alla fuga. Acciuffato, nel 1981 evase dal carcere di San Gimignano. Venne scoperto in Argentina. Rinchiuso di nuovo in carcere, nel 1985 collezionò un'altra fuga. La sua latitanza finì nel 1994 dove venne catturato, per l'ultimo volta, a Panama, dove viveva sotto falso nome.
A differenza del complice Angelo Izzo, che nell'ottobre del 2005 tornò a colpire violentando una donna e la figlia, non ha mai rilasciato interviste, mantenendo sempre un basso profilo.
GUSTAV]<
30-05-2008, 11:46
Uno degli autori del massacro del Circeo del 1975, dove due donne vennere drogate e violentate per due giorni, dall'11 aprile scorso è tornato libero. Gianni Guido è stato affidato dal Tribunale ai servizi sociali. Era stato condannato a 30 anni per l'omicidio di Rosaria Lopez e gli abusi su Donatella Colasanti insieme ai complici Andrea Ghira, morto per overdose, e Angelo Izzo, condannato nel 2007 a un secondo ergastolo.
Guido, 52 anni, in carcere ha studiato e si è laureato in Lingue e Letterature straniere. Gli ultimi 14 anni li ha trascorsi in cella e secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, nell'agosto del 2009 sconterà definitivamente la sua pena. La sera, dopo il lavoro, rientra a casa dai genitori, vicino alla Nomentana, Roma.
La famiglia: "Diritto a rifarsi una vita"
"Mio figlio ha pagato", racconta la madre Maria al "Corriere della Sera". "La famiglia - commenta il padre Raffaele - è l'unico posto dove un detenuto possa reinserirsi, l'unica vera comunità di recupero per chi esce dal carcere.
La notte del massacro
Il 29 settembre 1975 Donatella Colasanti e l'amica Maria Rosaria Lopez furono invitate da Andrea Ghira, Angelo Izzo e Gianni Guido in una villa al Circeo dove vennero picchiate e abusate. La Lopez morì, la Colasanti si finse morta e fu abbandonata in una Fiat 127. Con questo stratagemma si salvò. Morì nel 2005 per un tumore al seno.
Della banda responsabile del massacro, solo di Guido si persero le tracce. Dopo la condanna nel luglio del 1975, Guido si diede alla fuga. Acciuffato, nel 1981 evase dal carcere di San Gimignano. Venne scoperto in Argentina. Rinchiuso di nuovo in carcere, nel 1985 collezionò un'altra fuga. La sua latitanza finì nel 1994 dove venne catturato, per l'ultimo volta, a Panama, dove viveva sotto falso nome.
A differenza del complice Angelo Izzo, che nell'ottobre del 2005 tornò a colpire violentando una donna e la figlia, non ha mai rilasciato interviste, mantenendo sempre un basso profilo.
forse, l'unico posto per studiare in pace, è il carcere.. :asd:
Washakie
30-05-2008, 11:51
Cioè diminuiscono le pene di anni e anni per buona condotta e ammenicoli vari e quando uno si dà alla fuga ed evade 4 volte gliela lasciano invariata o addirittura la diminuiscono?
Considerando le fughe e la latitanza sto qua si è fatto poco più di 20 anni...nonostante fosse condannato a 30 e abbia avuto forse la peggior condotta e oltre ad una palese recidività
Tra l'altro vedere cosa ha fatto appena uscito uno dei due complici credo faccia pensare...
Washakie
30-05-2008, 11:53
<;22683181']forse, l'unico posto per studiare in pace, è il carcere.. :asd:
Tutti quei poveretti che non riescono a mantenersi all'università e sono costretti a lavorare potrebbero commettere un qualche tipo di crimine e avere vitto, alloggio e spese, pagate
Certo, considerando l'assoluta mancanza di certezza della pena, le migliaia di attenuanti e l'eventuale indulto (che teoricamente non dovrebbe avere effetto sui crimini successivi, ma non si sa mai), per essere sicuri di laurearsi in carcere, come minimo bisogna ammazzare qualcuno
L'aspetto ipocrita di questa storia è che ne diranno di tutti i colori sui magistrati "rossi persecutori fancazzisti anti berlusconiani" ma si guarderanno bene dall'accennare ai vari governi delinquenti che hanno varato leggi criminali per fare favori a questo o a quell'altro boss...
E lo diceva pure Falcone: la difficoltà più grande della magistratura sta nel pantano di leggi vergogna che infestano il codice di procedura penale.
Indulto?
Giusto processo?
Prescrizioni ridotte?
Rito abbreviato?
Rogatorie impossibili?
'ste cose non le hanno di certo inventate al CSM.
^TiGeRShArK^
30-05-2008, 13:10
L'aspetto ipocrita di questa storia è che ne diranno di tutti i colori sui magistrati "rossi persecutori fancazzisti anti berlusconiani" ma si guarderanno bene dall'accennare ai vari governi delinquenti che hanno varato leggi criminali per fare favori a questo o a quell'altro boss...
E lo diceva pure Falcone: la difficoltà più grande della magistratura sta nel pantano di leggi vergogna che infestano il codice di procedura penale.
Indulto?
Giusto processo?
Prescrizioni ridotte?
Rito abbreviato?
Rogatorie impossibili?
'ste cose non le hanno di certo inventate al CSM.
A cui potrai aggiungere a breve l'impossibilità di intercettare per reati "non-gravi" :)
Chevelle
30-05-2008, 13:17
E lo diceva pure Falcone: la difficoltà più grande della magistratura sta nel pantano di leggi vergogna che infestano il codice di procedura penale.
Uno dei grandi finito sotto terra. In uno Stato democratico e civile, un personaggio come Falcone sarebbe ancora vivo e rispettato. Quanto buonismo iprocrita che c'è in Italia...:muro:
GUSTAV]<
30-05-2008, 13:19
A cui potrai aggiungere a breve l'impossibilità di intercettare per reati "non-gravi" :)
stai sicuro che le intercettazioni saranno all'ordine del giorno.. :D
i dipendenti del provvider non fanno altro.. :asd:
tatrat4d
30-05-2008, 13:38
Giusto processo?
Rogatorie impossibili?
non c'entrano nulla con l'amministrazione della pena, e non sono nulla di diverso da quanto esiste in paesi dove per fatti come quello del Circeo non si esita a buttare via la chiave.
CONFITEOR
30-05-2008, 16:46
Uno degli autori del massacro del Circeo del 1975, dove due donne vennere drogate e violentate per due giorni, dall'11 aprile scorso è tornato libero. Gianni Guido è stato affidato dal Tribunale ai servizi sociali. Era stato condannato a 30 anni per l'omicidio di Rosaria Lopez e gli abusi su Donatella Colasanti insieme ai complici Andrea Ghira, morto per overdose.....
Della banda responsabile del massacro, solo di Guido si persero le tracce. Dopo la condanna nel luglio del 1975, Guido si diede alla fuga. Acciuffato, nel 1981 evase dal carcere di San Gimignano. Venne scoperto in Argentina. Rinchiuso di nuovo in carcere, nel 1985 collezionò un'altra fuga. La sua latitanza finì nel 1994 dove venne catturato, per l'ultimo volta, a Panama, dove viveva sotto falso nome.
Veramente quello di cui si persero realmente le tracce fu Ghira, che non ha scontato nemmeno un giorno di galera grazie ad alte complicità,
e non è nemmeno sicuro che sia morto.
Guido,condannato a 30 anni e non al''ergastolo come gli altri per aver avuto un ruolo minore nel crimine,
ha scontato la sua pena, ha passato la giovinezza in carcere, ed è quindi normale che sia libero.
tatrat4d
30-05-2008, 17:02
Veramente quello di cui si persero realmente le tracce fu Ghira, che non ha scontato nemmeno un giorno di galera grazie ad alte complicità,
e non è nemmeno sicuro che sia morto.
Guido,condannato a 30 anni e non al''ergastolo come gli altri per aver avuto un ruolo minore nel crimine,
ha scontato la sua pena, ha passato la giovinezza in carcere, ed è quindi normale che sia libero.
insomma, uno che fugge 3 volte alla pena e gode di benefici che gli consentono di andare in giro dopo solo due terzi della condanna. Normale in Italia, al massimo.
insomma, uno che fugge 3 volte alla pena e gode di benefici che gli consentono di andare in giro dopo solo due terzi della condanna. Normale in Italia, al massimo.
Ma siiii... siamo tutti buoni su ! :muro:
Rileggiamo cos'ha fatto, va:
http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_del_Circeo
Per più di un giorno ed una notte le due ragazze furono violentate, seviziate e massacrate. I tre esternarono un odio di qualsiasi natura, sia misogino che di censo, con tanto di recriminazioni ideologiche contro le donne ed il ceto meno abbiente, a due malcapitate mai interessatesi di politica. Izzo ritornava a Roma per non mancare la cena con i propri familiari per poi ripartire per il Circeo e riunirsi ai suoi amici aguzzini. Entrambe vengono drogate con una siringa, ma a loro fa poco effetto. Così prendono Rosaria Lopez e la portano al bagno di sopra della villa, la picchiano e l'annegano nella vasca da bagno. Dopo raggiungono la Colasanti, tentano di strangolarla con una cintura e la colpiscono selvaggiamente.Fortunatamente in un momento di disattenzione dei due aguzzini, Donatella riesce a raggiungere un telefono e cerca di chiedere aiuto ma la scoprono e la colpiscono con una spranga di ferro. Credendole entrambe morte furono rinchiuse nel bagagliaio di una Fiat 127 bianca intestata al padre di Gianni Guido, Raffaele. Dopo esser arrivati vicino a casa di Guido decidono di andare a cenare in un ristorante. Lasciano la Fiat 127 con le due ragazze nel quartiere Salario, dove parcheggiarono la vettura. Donatella Colasanti, sopravvissuta per miracolo e in preda a choc, approfittò dell'assenza dei ragazzi per richiamare un metronotte di pattuglia. Izzo e Guido furono arrestati entro poche ore (è nota una foto d'archivio in cui Izzo esibisce spavaldamente le manette ai polsi, sorridendo), Ghira non sarà mai catturato. La Colasanti fu ricoverata in ospedale con ferite gravi e frattura del naso, guaribili in più di trenta giorni, per non parlare dei danni psicologici incalcolabili.
Tanto "adesso è bravo" :muro:
Ha passato la giovinezza in carcere, ed è quindi normale che sia libero!!! Chissenefrega se la giovinezza l'ha direttamente tolta ad una ragazza, no? :muro:
Che schifo :Puke:
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