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View Full Version : Fonti energetiche alternative: il punto


CONFITEOR
30-05-2008, 07:29
fusione calda

fusione fredda

biomasse

energia eolica

energia eolica d'alta quota (*dimenticavo)

energia solare fotovoltaica

energia solare termodinamica

energia del moto ondoso e delle maree


Da notare, il solare termodinamico, più antico, più efficente e più economico del fotovoltaico è divenuto di attualità solo recentemente,

così l'eolico, poco considerato fino a una ventina di anni fa

Inoltre la fusione nucleare fredda, anch'essa più antica rispetto alla calda, è scomparsa per decenni dai laboratori di ricerca.

Storicamente le più considerate furono il fotovoltaico e il moto marino, che sono le più costose o le più improbabili....

CONFITEOR
30-05-2008, 07:31
Vicino a Siracusa un impianto all'avanguardia: oggi l'inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede "Così catturerò l'energia del sole"
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura
di ANTONIO CIANCIULLO

ROMA - "Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l'energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare". E' un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall'ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l'Enea festeggerà oggi l'inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l'impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell'Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.

Eppure, dopo Archimede che l'aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l'esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?

"Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent'anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l'impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa".

CONFITEOR
30-05-2008, 07:34
Il Nobel Rubbia punta sul solare: ma l'Italia non guarda al futuro
E l'ex direttore Enea annuncia: "Svilupperò le mie ricerche in Spagna"
DAL nostro inviato CARLO BRAMBILLA

VENEZIA - "Me ne vado in Spagna a fare quello che in Italia non mi hanno consentito di realizzare. Un nuovo impianto per sfruttare la fonte energetica del futuro: il solare termodinamico. Il nuovo solare. La stessa tecnologia che avrei voluto mettere in piedi in Sicilia, a Priolo, nei pressi di Siracusa. Visto che in Italia non si farà, sono stato prescelto per svilupparla in Spagna". Il premio Nobel Carlo Rubbia, allontanato dall'Enea dopo la denuncia sulla ricerca italiana umiliata, si sfoga passeggiando tra il verde dei chiostri della Fondazione Cini, sull'isola di San Giorgio, al termine della mattinata di lavoro della prima Conferenza mondiale sul futuro della scienza, promossa da Umberto Veronesi. A lui il compito delicato e strategico di coordinare proprio la sessione dedicata al futuro energetico, che ha richiamato a Venezia fisici e climatologi da tutto il mondo.

Professor Rubbia, perché se ne va in Spagna? In Italia non c'è la volontà di sviluppare nuove fonti energetiche pulite?
"Noi abbiamo lanciato in Italia quello che si chiama "solare termodinamico". Non il solare di oggi, fotovoltaico, ma un sistema molto più efficiente. Abbiamo fatto tre anni di ricerche e sviluppo. Questo primo impianto industriale si doveva fare con la collaborazione Enea-Enel a Priolo. Era il primo impianto che poteva utilizzare l'idea partita da Archimede, quella degli specchi ustori, per produrre calore che poi genera energia. Questo impianto era già precommerciale, nel senso che una grossa parte del finanziamento veniva dalle banche. Era un progetto non solo scientificamente di avanguardia, che si sarebbe fatto solo in Italia, ma anche vantaggioso perché non chiedeva al governo grandi somme per il finanziamento".

Un'occasione perduta. Perché è naufragata?
"Abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di avere una risposta semplice. Ci voleva qualcuno nel ministero delle Attività produttive e dell'Ambiente che dicesse "il solare termodinamico che voi avete progettato è verde, pulito, come l'energia eolica o il solare fotovoltaico". Ma essendo una cosa nuova nessuno ha voluto esprimersi. Abbiamo atteso un anno e mezzo. Nel frattempo gli spagnoli hanno fatto una legge che dichiara che il solare termodinamico è verde. Risultato: io adesso me ne sono andato dall'Enea e ho preso la responsabilità del progetto per sviluppare la stessa tecnologia in Spagna".

Con la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati in quel paese invece che in Italia.
"Certo. Dal punto di vista scientifico che l'impianto, di rilevanza mondiale, venga realizzato in un paese piuttosto che in un altro non cambia nulla. Ma che posti di lavoro si creino in Spagna invece che in Italia è una realtà".

L'uragano Rita sta per abbattersi sul Texas. Katrina ha appena causato devastazioni incalcolabili. Il clima del pianeta sta cambiando e il riscaldamento complessivo della Terra, che ne è la causa, sembra inarrestabile. Quali scelte strategiche dobbiamo prendere, sul fronte energetico, per ridurre l'effetto serra?
"Una volta, nella zona caraibica, si verificava un uragano dagli effetti devastanti ogni 4 anni. Adesso ne abbiamo due all'anno. Il motivo sta nella temperatura del mare che è in costante aumento. Gli oceani sono come pentole piene d'acqua sui fornelli della cucina. Se giriamo la manopola e alziamo la fiamma l'acqua bolle. Si crea vapore che determina la formazione di uragani. Ogni anno, inoltre, nascono 90 milioni di individui sul pianeta. E la quantità di energia che viene consumata continua a crescere. Non era mai successa una cosa del genere nella storia del pianeta. Non sappiamo esattamente cosa accadrà. Ci troviamo dentro a un esperimento. Purtroppo siamo proprio dentro a una immensa provetta. Se ci andrà male andrà male a tutti".

Bisogna girare al più presto la manopola e abbassare la fiamma sotto alla pentola.
"A lungo termine esistono solo due sorgenti di energia che ci permetteranno di abbassare la temperatura del pianeta: il solare nuovo e il nuovo nucleare. Un nucleare capace di eliminare il problema dei rifiuti e di spezzare il rapporto tra energia nucleare e usi militari. Penso alla fissione fatta non sull'uranio, ma sul torio".

CONFITEOR
30-05-2008, 07:45
La misteriosa reazione nucleare, che avviene con la fusione di atomi leggeri, viene ancora oggi studiata in molte parti del mondo. Perché é stata tanto ostacolata? A quali risultati sono arrivati i ricercatori? In questa breve rassegna, ipotesi e speranze per la risoluzione dei problemi energetici ed ecologici del pianeta Terra.

Il 25 marzo 1989 é la data storica in cui due coraggiosi ricercatori dell’Università di Salt Lake City (Utah - USA), Martin Fleischmann e Stanley Pons, annunciarono alla stampa l’aver trovato un modo molto semplice e poco costoso per produrre energia pulitissima: l’energia derivata dalla fusione di atomi di deuterio (isotopo dell’idrogeno) a bassa temperatura. In sostanza l’energia del futuro. Nonostante che i due scienziati disponessero di risultati ben documentati, successivamente riprodotti in più di duecento laboratori sparsi in tutto il mondo, si innescò una inconcepibile serie di polemiche ed anche qualcosa di più. Una campagna di disprezzo, in particolare, venne imbastita dai loro colleghi, studiosi della fusione calda , così denominata perché necessita di milioni di gradi di temperatura ed inoltre di ingenti risorse economiche. Ed anche la stampa e le riviste specializzate rivolsero pesanti critiche al loro operato. Il risultato fu che, dopo il terremoto scatenato dall’entusiasmo per l’annuncio rivoluzionario, seguì un crescente scetticismo, sconfinato in precise minacce per i due ricercatori. Essi scomparvero per alcuni mesi, fino a quando approdarono a Nizza. Qui stanno ancora lavorando per il loro progetto in un laboratorio privato finanziato con nove milioni di dollari dalla IMRA Europe S.A., impresa affiliata alla giapponese Toyota.

Nella titanica lotta di interessi di ogni tipo, il movimento scientifico scaturito dalla fusione fredda é ancora vivo e i risultati raggiunti sono da tenere veramente nella più alta considerazione, nonostante che essi producano energia di tipo calorico, cioé una forma non nobile, ma pur sempre benedetta. Inoltre i ricercatori si incontrano annualmente per scambiarsi pareri e risultati. A differenza della tecnica studiata e portata avanti da circa 40 anni per attuare la fusione calda degli atomi di idrogeno, sfruttando enormi macchine capaci di far arrivare la temperatura interna anche a centinaia di milioni di gradi, la fusione fredda proposta da Fleischmann e Pons si basa sul principio dell’elettrolisi e sfrutta un’apparecchiatura semplicissima. Facendo passare elettricità tra due elettrodi, uno di palladio e l’altro di platino, immersi in acqua pesante D2 0 (dove D é il simbolo del Deuterio) si può produrre una quantità di energia molto superiore a quella immessa. Secondo quanto sinora accertato, nel reticolo cristallino del Palladio si crea una forma di fusione,
ancora misteriosa, tra i nuclei di deuterio. Il mistero é questo: come può avvenire una fusione tra due nuclei i quali, essendo dotati di stessa carica positiva, in realtà dovrebbero respingersi in maniera molto potente per effetto della forza coulumbiana?
Negli ultimi anni poi sono state sviluppate nuove tecniche che in verità hanno maggiormente aumentato il mistero, come l’uso di particolari accorgimenti sugli elettrodi soprattutto l’uso di acqua normale. Si, proprio l’acqua del rubinetto. Risultati sorprendenti mostrano rendimenti energetici addirittura del 900%. A qualcuno questo non va assolutamente bene. E allora si creano i problemi: ci sono in ballo ricchissimi brevetti e il Premio Nobel. Le teorie della "scienza" sentono in pratica il profumo dei soldi. non secondario é il problema economico: cosa succederebbe, tra l’altro, se tale reazione nucleare arrecasse del benessere a tutta la popolazione mondiale e nello stesso tempo risolvesse il crescente inquinamento del pianeta? Ci accorgiamo purtroppo che il vero problema é l’uomo. Sicuramente il suo spirito é ammalato. Uno spirito che ha portato la scienza in un vicolo cieco dove la saggezza é tuttora evanescente. Ci si chiede poi: é possibile oggi, ed era possibile nei decenni passati rimettere le cose al loro giusto posto per dare un futuro migliore ai nostri figli? La risposta é inesorabilmente affermativa, ma é la volontà dell’uomo che deve entrare in azione per far emergere concretezza e dignità. Dall’analisi storica di questa vicenda si può capire come le scelte abbiano potuto determinare una simile situazione, dove l’interesse personale o delle lobby, é sempre prevalso su quello della collettività. Di conseguenza il modo di produrre energia col metodo della combustione ha sempre avuto il sopravvento, ma i mezzi per cambiare li potevamo già avere sin dagli anni venti e addirittura anche prima.

Per restare nel tema della fusione nucleare fredda, ricordiamo l’esempio del chimico tedesco Friedrich Paneth. Questo ricercatore, ancora sconosciuto, nell’anno 1926 pubblicò sull’ "Annuario della Società chimica tedesca" il rendiconto dei suoi esperimenti sulla fusione. Recentemente tali studi sono stati ripresi dal prof. Vyaceslav Alekseyev, direttore del Laboratorio sulle Energie Rinnovabili dell’Università di Mosca. Un altro avvenimento, che reputo di fondamentale importanza é lo studio che Enrico Fermi intraprese negli anni ‘30, per creare un generatore artificiale di neutroni. La nota, a firma di Amaldi, Rasetti e Fermi, venne pubblicata su "La Ricerca Scientifica" nel 1937 e dove si dimostrava la possibilità di sfruttare la reazione atomica:

D 2(1) + D 2(1) -------> He 3(2) + n 1(0)

per produrre neutroni necessari per bombardare gli atomi. Per realizzare tale impianto Fermi ebbe necessità di usare acqua pesante, cioè un bersaglio contenente un’alta percentuale di Deuterio, allo stato solido. Visto il notevole sviluppo di calore, si dovette ricorrere all’aria liquida per mantenere a bassissima temperatura il blocco di ghiaccio. Forse tutto ciò non é una reazione di fusione nucleare fredda? Anzi, superfredda. Perché allora non venne mai proposta e applicata ?

Andando avanti nel tempo, ci sono stati notevoli esempi di questo tipo di reazione, sfruttabile in vario modo, fino ad arrivare al fatidico 25 marzo 1989. Da quel momento centinaia e centinaia di ricercatori si sono costantemente impegnati, nonostante le notevoli avversità, per portare avanti uno dei migliori sistemi per produrre energia pulita. Nel Congresso di Nagoya (Giappone) del 1992, si sostenne che si doveva aprire un nuovo capitolo nella storia della fisica e cioé la nascita della "fisica nucleare dello stato solido".
In questa occasione un medico della Pennsylvania (USA) e Presidente della Hydrocatalysis Power, Randell Mills, annunciò di essere riuscito ad ottenere, con acqua normale, risultati ancora migliori di quelli fino ad allora conseguiti e cioè una reazione con un rendimento del 900%.
Naturalmente anche in Italia ci sono alcune Università che studiato il fenomeno. Tra i ricercatori italiani dobbiamo citare, senza dubbio, il prof. Giuliano Preparata, uno degli uomini ancora capaci di lottare per la fusione a freddo e di denunciarne la pericolosa situazione di insabbiamento ed in particolar modo l’"intrappolamento" dell’ingegno di Fleischmann e Pons. Recentemente ha dichiarato: "Il fatto che la fusione a freddo sia una small science, e quindi difficile da governare da parte delle oligarchie scientifiche e finanziarie, ne ha permesso, nonostante tutto, la crescita a tal punto che oramai mi sembra molto improbabile che essa scompaia nel nulla, senza portare a maturazione nel giro di qualche anno le idee che ne permettono lo sfruttamento industriale su larga scala".

In questi ultimi otto anni in effetti la ricerca ha raggiunto un accettabile livello nel cercare di creare energia a basso costo senza l’incubo dell’inquinamento o di altre diavolerie simili. Ma quando i risultati potevano avere già applicazione industriale, una mente invisibile é riuscita ancora a fermare i più audaci. Consola il fatto che molteplici scienziati, i nuovi apprendisti alchimisti, avessero nel loro spirito la volontà di rendere la vita più sana e più facile al loro prossimo.
E’ un nodo che dobbiamo sciogliere prima o poi perché l’evoluzione dell’uomo verte sulla conoscenza profonda della vita, in tutte le sue innumerevoli espressioni a forme, e sulle leggi che la governano. Rimane indelebile nella mia mente una dichiarazione di un insigne scienziato italiano, Gianfranco Valsé Pantellini: "Mendeleev ha parlato di elementi leggeri, elementi medi e elementi pesanti. Tutta la fisica atomica attuale é basata sull’uso di elementi pesanti. Però il fondamento della FISICA ATOMICA della NATURA, il meccanismo base che consente lo scorrere della vita é dato proprio dagli elementi leggeri e dalla loro suscettibilità di trasmutare a bassa energia"
http://www.greensite.it/energia/fusione_1.htm

DarKilleR
30-05-2008, 07:46
la spagna se non erro copre il 29% del suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili...


P.S. Ti sei dimenticato l'IDROELETTRICO ma in Italia quello che c'era da sfruttare è stato sfruttato, è il metodo più efficace che esiste, anche come efficienza.

Rimane solo da sfruttare il mini idroelettrico...

AlexGatti
30-05-2008, 08:14
la spagna se non erro copre il 29% del suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili...

... e il 27% con il nucleare, se non erro.

Bisogna puntare sulle fonti rinnovabili e sul nucleare (anche per tener viva e produttiva una buona _ricerca_ sul nucleare di fissione e di fusione).
In europa noi siamo quelli che di più dipendiamo da petrolio e gas. Sul carbone non mi sembra il caso di investire anche solo per la produzione di co2.

alarico75
30-05-2008, 08:23
Di tutte le energie citate,quella che esiste e ha un senso dal punto di vista economico e' quella eolica.
La fusione calda e' una soluzione ottima solo che siamo a 70 anni minimo dai primi reattori commerciali.
La fusione fredda e' da dimostrare attualmente,gli esperimenti di Arata sono interessanti ma la teoria con la quale vengono spiegati e' un po' ballerina.
Un mix-rinnovabili nucleare e' auspicabile nei prossimi 50 anni,per ridurre la nostra dipendenza da una fonte inquinante come il petrolio o il gas.

*sasha ITALIA*
30-05-2008, 08:26
ma scusate e le maree? Siamo una penisola... tra vento e maree non siamo messi male

AlexXxin
30-05-2008, 10:03
ho tovato questo http://www.fastweb.it/portale/magazine/hitech/novita/articolo/?id=1591772

dantes76
30-05-2008, 10:17
http://nextbigfuture.com/2008/04/solar-power-breakthroughs-sunrgi-7.html



Solar power breakthroughs SUNRGI 7 cents per kwh 2009 and Israel Solar Power 100 times lower cost

SUNRGI's "concentrated photovoltaic" system relies on lenses to magnify sunlight 2,000 times, letting it produce as much electricity as standard panels with a far smaller system. They say they'll start producing solar panels by mid-2009 that will generate electricity for about 7 cents a kilowatt hour, including installation.

alarico75
30-05-2008, 10:21
http://nextbigfuture.com/2008/04/solar-power-breakthroughs-sunrgi-7.html

Guarda perfetto,questi breaktrough se avranno senso dal punto di vista economico risolvono tutti i nostri problemi di energia.
Ma permettimi di essere scettico fino a quando non li vedo funzionare stabilmente fuori dai laboratori.

dantes76
30-05-2008, 10:22
http://earth2tech.com/2008/04/22/11-solar-thermal-companies-powering-up/


11 Solar Thermal Companies Powering Up
Written by Craig Rubens
13 Comments
Posted April 22nd, 2008 at 11:02 am in Energy, Startups

California’s Mojave desert sure is getting crowded as more and more companies are raising money in an effort to build large solar power plants to harness the sun’s heat. Yesterday, eSolar said it had raised a massive $130 million from the likes of Google and Idealab for its small-scale solar thermal designs, while Stirling also said it had raised $100M from Irish renewable energy developer NTR for its SunCatcher solar thermal dishes. And this morning Infinia, which makes Stirling engines for solar thermal, said it had raised $57 million in a second round of funding.

Is there really enough room for these three, plus five other startups and three large renewable energy players? There are 2.5GW of solar thermal projects with announced power purchase agreements in California and Arizona slated for construction in the next few years, according to Nat Bullard, an analyst at New Energy Finance. Here’s a rundown of the solar thermal players making land and sun grabs in the Southwest.

eSolar: With a fresh $130 million from Google, Idealab and Oak, eSolar says it has “secured land rights” in the southwestern United States to produce over 1 GW of power and will have a power plant up and running later this year in southern California. The company uses a central power tower surrounded by smaller-than-usual heliostats, allowing the company to build 25 MW clusters.

Ausra: Ausra has attracted a lot of media attention for both its rapid expansion from Australia to the States and its big name investors, Khosla and Kleiner, who’ve invested $70 million — and Ausra is already looking for $150 million in Series C. Ausra’s Compact Linear Fresnel Reflector technology uses cheap, flat mirrors to heat tubes of water. The startup has plans for a manufacturing facility near Las Vegas and has signed a power purchase agreement with PG&E for 177 MW from Ausra’s farm in San Luis Obispo County, Calif.

Stirling Energy Systems: Stirling has two large pending projects. Solar One in the Mojave Desert will have 500 MW of capacity, with the option to expand to 850 MW while Solar Two, sited in the Imperial Valley near El Centro, Calif., will have 300 MW of capacity with the option to expand up to 900 MW. Each site is contracted for a 20-year power purchase agreement with Southern California Edison and San Diego Gas & Electric, respectively. It also just raised a whopping $100 million from NTR plc.

Infinia: With 25 years of Stirling engine experience, Infinia has a gaggle of A-list backers including Vinod Khosla’s Khosla Ventures, Bill Gross’ Idealab and Paul Allen’s Vulcan Capital; it’s raised $66.5 million to date. Infinia’s technology is similar to Stirling’s and uses mirrored concentrator dishes to track the sun and reflect its rays into a highly efficient Stirling heat engine.

SolarReserve: Spun out from aerospace giant Hamilton Sundstrand, itself a subsidiary of United Technologies Corp., SolarReserve is one of the most recent entrants. Its technology, developed by rocket maker Rocketdyne, uses molten salt to store energy and produce power round the clock. SolarReserve plans to have its first solar plant online by the end of 2010. SolarReserve has not disclosed any outside investors or funding but is working with DOE money.

Solel: With a massive $105 million investment from Ecofin, Solel has recently announced a plans for a $140 million construction facility in Spain. The company has an agreement with PG&E for 553 MW from Solel’s Mojave Solar Park which uses parabolic trough technology and is scheduled for completion in 2011. Solel’s parabolic trough technology has been around for decades and has been used in test plants for 20 years.

BrightSource: Based in Oakland, Calif., BrightSource just signed a massive deal wit PG&E for 500 MW of solar thermal power with option for another 400 MW (totally 900 MW). BrightSource, with its Israeli subsidiary, has an impressive list of investors — VantagePoint Venture Partners, Morgan Stanley, Draper Fisher Jurvetson, J.P. Morgan, and Chevron Technology Ventures — but has announced less than $50 million in funding. BrightSource’s technology uses a central power tower surrounded by heliostats in what it calls “solar power clusters,” each of which can produce 100 MW of energy.

SkyFuel: Using parabolic-trough technology, SkyFuel says its secret lies in its cheap “ReflecTech” mirrored lining, which it says is stronger and cheaper than glass and mirrors. We’re still waiting to hear about SkyFuel’s projects, but last we heard G.C. Andersen Partners was leading a second round of financing for the Albuquerque, N.M.-based startup.

Abengoa Solar: Part of Spanish renewable energy giant Abengoa, this solar subsidiary has signed on to provide 280 MW of solar thermal power to Arizona Public Service from a plant near Gila Bend, Ariz., scheduled for completion in 2011.

FPL Energy: FPL has just filed for a 250 MW plant in the Mojave with plans to scale it up to 850 MW by 2015. The plant, called the Beacon Solar Energy Project, will use parabolic-trough technology. FPL, along with Carlyle and Sunray, also have a 354 MW Solar Energy Generating Systems plant. FPL operates natural gas, wind, solar, hydroelectric and nuclear power plants.

Acciona: Another Spanish renewable energy player, Acciona has a 64 MW plant called Nevada Solar One outside Las Vegas that was one of the first large-scale solar thermal plants in the United States.

dantes76
30-05-2008, 10:23
http://www.stirlingenergy.com/projects/solar-two.asp

Solar Two
SES Solar Panel at Dawn

* Capacity: 300 MW with expansion options to 900 MW
* 12,000 - 36,000 solar dish Stirling systems
* 20-Year Power Purchase Agreement
* Sited in the Imperial Valley near El Centro, CA

The project site for Solar Two is located in Imperial County in Southern California.

SES Solar Panel on Overcast DayPhase 1 of this site will consist of 12,000 solar dish Stirling systems that will be capable of generating 300 MW of electrical power. Phase 2 of this will expand the number of solar dish Stirling systems to 36,000 units, which will be capable of generating up to 900 MW of power.

The power generated at this site will be sold in accordance with a 20-year power purchase agreement to San Diego Gas & Electric (www.sdge.com).

dantes76
30-05-2008, 10:24
Guarda perfetto,questi breaktrough se avranno senso dal punto di vista economico risolvono tutti i nostri problemi di energia.
Ma permettimi di essere scettico fino a quando non li vedo funzionare stabilmente fuori dai laboratori.

su questo concordo:D
cmq da notare un boost, nella ricerca e negli investimenti, del tutto assenti solo 5 anni fa

paulus69
30-05-2008, 10:26
ma scusate e le maree? Siamo una penisola... tra vento e maree non siamo messi male

vento non saprei...forse solo in poche località.
a maree....siamo messi male:da 20 a 40 cm...

dantes76
30-05-2008, 10:31
Hyperion uranium hydride nuclear battery update

http://img46.imageshack.us/img46/1379/hyperionreactormd1.jpg (http://imageshack.us)


It is 1.5 meters or 4 feet 9 inches across.

The Hyperion Power Generation "nuclear battery" is a self contained, automated, liquid metal nuclear reactor. The company has venture capital funding.

http://img46.imageshack.us/img46/6715/nuclearbatteroilsandsoc6.jpg (http://imageshack.us)

Each HPM provides 70 MW thermal energy or 25 MW electric energy via steam turbine for seven to ten years. This amount of energy provides electricity for 20,000 average American-style homes or the industrial or infrastructure equivalent. Each module will cost $25 to $30 million. This works out to a cost of $1000-1200/KW, but the company has quoted $1400/Kw. A couple of delivery dates starting in 2013 are available. 2012 has been targetted as the time when the first units will be deployed.

Other benefits:
Water not used as coolant; cannot go “supercritical” or get too hot.

No mechanical parts in the core to malfunction



http://nextbigfuture.com/2008/05/hyperion-uranium-hydride-nuclear.html

killercode
30-05-2008, 10:43
Hyperion uranium hydride nuclear battery update




It is 1.5 meters or 4 feet 9 inches across.

The Hyperion Power Generation "nuclear battery" is a self contained, automated, liquid metal nuclear reactor. The company has venture capital funding.



Each HPM provides 70 MW thermal energy or 25 MW electric energy via steam turbine for seven to ten years. This amount of energy provides electricity for 20,000 average American-style homes or the industrial or infrastructure equivalent. Each module will cost $25 to $30 million. This works out to a cost of $1000-1200/KW, but the company has quoted $1400/Kw. A couple of delivery dates starting in 2013 are available. 2012 has been targetted as the time when the first units will be deployed.

Other benefits:
Water not used as coolant; cannot go “supercritical” or get too hot.

No mechanical parts in the core to malfunction

E' geniale però troppo caro 1000 $/kw

alarico75
30-05-2008, 10:46
su questo concordo:D
cmq da notare un boost, nella ricerca e negli investimenti, del tutto assenti solo 5 anni fa

Col petrolio a 130$ con previsioni serie fino a 200$ tutto fa brodo e gli investimenti e le scoperte si impennano.
Come sai solo poche arrivano fuori dai laboratori,principalmente per motivi economici.
Ben vengano comunque tutte le innovazioni tecnologiche che permettano al solare di essere piu' competitivo con le altre fonti di energia.
E ben vengano i reattori nucleari su piccola scale (hai trovato un bell'articolo hai voglia di tradurlo?).

LightIntoDarkness
30-05-2008, 11:49
http://aspoitalia.blogspot.com/2008/05/il-futuro-tutto-rinnovabile-ii.html

Il futuro è tutto rinnovabile, II

Nel mio post precedente intitolato "Il futuro è tutto rinnovabile" avevo descritto come 12.000 famiglie tedesche avessero consumato per un anno soltanto energia rinnovabile che era risultata sufficiente per il 100% delle loro esigenze.

Il post ha generato una discussione e anche qualche perplessità. E' sufficiente questo esperimento fatto in Germania per provare che le rinnovabili sono sufficienti a soddisfare tutte le nostre esigenze di energia?

La risposta è si: il futuro è veramente tutto rinnovabile. Però va anche detto che ci vorranno ancora tempo e investimenti prima che le rinnovabili possano produrre il 100% di energia per tutte le esigenze della nostra società.

Quello che l'esperimento tedesco dimostra è che il problema dell'accumulo di energia prodotta dalle rinnovabili è risolvibile senza bisogno di innovazioni radicali. Ovvero, la tecnologia rinnovabile è a uno stadio di maturità ben superiore di altre tecnologie che vanno per la maggiore, per esempio il sequestro della CO2 in depositi geologici che, per il momento, è una cosa tutta da sperimentare e da verificare.

Questo non vuol dire che non sarebbe utile inventare qualcosa di nuovo e di spettacolare per rendere l'energia delle rinnovabili accumulabile e utilizzabile in qualsiasi momento. Magari una super-batteria che si carica ad agosto e si scarica per tutto l'inverno (come il Winchester del Far West, il fucile che si caricava la domenica mattina e sparava per tutta la settimana).

In pratica, non è probabile che si riesca a inventare qualcosa del genere in tempi brevi, ma l'esperimento tedesco ci mostra che ci possiamo arrangiare con le tecnologie che abbiamo. Una di queste è l'accumulo in bacini idroelettrici. In più, abbiamo almeno due tecnologie che non richiedono particolari sforzi per essere utilizzate da subito: l'accumulo con aria compressa (CAEN) e idrogeno accoppiato con motori termici.

Le rese di ciclo di queste tecnologie vanno da oltre il 70% per l'idroelettrico un po' meno buone per il CAEN e per l'idrogeno/motori termici (probabilmente intorno al 40%-50%). Sono comunque rese sufficienti per stoccare energia e recuperarla quando ci serve, anche a distanza di mesi da quando sono state accumulate. A queste tecnologie, possiamo aggiungere quelle rinnovabili che per loro natura possono produrre in continuo o su domanda: il biogas (anche questo usato dai tedeschi) e l'energia geotermica. Queste sono tecnologie disponibili subito. Infine, il tanto bistrattato nucleare può produrre "base load" ancora per decenni senza aver bisogno di combustibili fossili e emettere gas serra.

Ma notate bene che queste tecnologie non ci servono a niente se non le utilizziamo correttamente. E' questo il punto fondamentale del concetto di "rete intelligente" che gestisce le varie fonti tenendo conto sia delle variazioni della domanda sia di quelle dell'offerta. Questo concetto apre un'era in cui l'offerta di energia sarà molto articolata in termini di prezzi e questo permetterà di gestire la domanda in modo che non ci si trovi mai in una situazione di carenza imprevista. L'energia sarà sempre disponibile, ma in certi momenti costerà più cara; anche parecchio più cara.

Oggi, esiste già una differenziazione embrionale nel senso che l'energia elettrica costa meno di notte. Ma, nel futuro, dovete pensare a un mercato dell'energia sotto certi aspetti simile a come sono organizzate oggi le compagnie aeree. Non vi aspettate di presentarvi all'aeroporto senza preavviso e partire per New York entro mezz'ora; dovete programmare prima e se avete veramente molta fretta dovete rassegnarvi a pagare parecchio di più. D'altra parte, se programmate con molto anticipo, potete anche andare a New York a prezzi molto bassi. La differenza fra un posto in prima classe e un posto economico su un aereo può essere di un fattore 10 e anche di più. In questo modo, gli aerei sono sempre al 100% pieni; le compagnie aree hanno ottimizzato la produzione di quella che, come l'energia elettrica, è una risorsa difficile da stoccare: i posti in un aereo.

E' possibile che nel futuro vedremo qualcosa di simile in campo energetico. Oggi siamo abituati male col fatto di attaccare la spina e avere tutta la potenza necessaria quando ci sembra di averne bisogno. Ma potrebbe succedere che accendere o no la lavatrice sarà una cosa da decidere in termini dei costi dell'energia elettrica. Già oggi, in Germania, ci sono sistemi di gestione che suggeriscono agli utenti quando è il momento migliore (ovvero a costo più basso) per utilizzare gli elettrodomestici. Se l'energia costerà molto più cara di oggi, come è probabile che avvenga, può darsi che in certi momenti della giornata sarà bene tenere la lavatrice ferma.

L'epoca dell'energia facile e a buon mercato sta passando rapidamente e non tornerà mai più. L'esperimento tedesco ci dimostra che c'è una strada che ci può portare a un mondo in cui avremo comunque l'energia che ci serve, anche se dovremo fare più attenzione a evitare gli sprechi.

Marko91
30-05-2008, 13:54
Di tutte le energie citate,quella che esiste e ha un senso dal punto di vista economico e' quella eolica.
La fusione calda e' una soluzione ottima solo che siamo a 70 anni minimo dai primi reattori commerciali.
La fusione fredda e' da dimostrare attualmente,gli esperimenti di Arata sono interessanti ma la teoria con la quale vengono spiegati e' un po' ballerina.
Un mix-rinnovabili nucleare e' auspicabile nei prossimi 50 anni,per ridurre la nostra dipendenza da una fonte inquinante come il petrolio o il gas.

Nell'ipotesi più pessimistica ho sentito parlare di 2047 per il primo reattore commerciale (ad una conferenza al Dip.Fisica del Polimi sul nucleare 3G+) .
Tra 70 anni, nel peggiore dei casi, dovremmo avere già la seconda generazione di reattore a fusione calda. :D

PS: Se non sbaglio alcuni gruppi di ricerca americani hanno raggiunto dei buoni risultati sulla fusione inerziale. Questo potrebbe significare il primo reattore commerciale entro il 2030 o poco dopo.

PSS2: Leggete questo
http://nextbigfuture.com/2008/05/focus-fusion-has-agreement-with-cmef-of.html :eek:

alarico75
30-05-2008, 15:21
Nell'ipotesi più pessimistica ho sentito parlare di 2047 per il primo reattore commerciale (ad una conferenza al Dip.Fisica del Polimi sul nucleare 3G+) .
Tra 70 anni, nel peggiore dei casi, dovremmo avere già la seconda generazione di reattore a fusione calda. :D

PS: Se non sbaglio alcuni gruppi di ricerca americani hanno raggiunto dei buoni risultati sulla fusione inerziale. Questo potrebbe significare il primo reattore commerciale entro il 2030 o poco dopo.

PSS2: Leggete questo
http://nextbigfuture.com/2008/05/focus-fusion-has-agreement-with-cmef-of.html :eek:

Dice anche che il sito sembra solo cercare finanziamenti,e che i 600000$ non sono mai arrivati.
Mi sa un po' di bufala anche perche' dice che l'elettrodo di fusione si distrugge in fretta con le energie dell'esperimento figurati con una fusione continua.

ITER dovrebbe durare 30 anni (2006-2036) per poi passare a DEMO (altri 30 anni circa immagino)
Si se tutto va bene fra 70 anni avremo un reattore commerciale, poi dovremo costruirli.
E' la carta vincente sulle tecnologie future possibili.

CONFITEOR
30-05-2008, 15:22
la spagna se non erro copre il 29% del suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili...


P.S. Ti sei dimenticato l'IDROELETTRICO ma in Italia quello che c'era da sfruttare è stato sfruttato, è il metodo più efficace che esiste, anche come efficienza.

Rimane solo da sfruttare il mini idroelettrico...non l'ho dimenticato, e nemmeno il geotermico,
solo che nel concetto di 'alternative' includo anche quello di non ancora sviluppate, oltre a una disponibilità teoricamente infinita o quasi

CONFITEOR
30-05-2008, 15:25
Di tutte le energie citate,quella che esiste e ha un senso dal punto di vista economico e' quella eolica.
La fusione calda e' una soluzione ottima solo che siamo a 70 anni minimo dai primi reattori commerciali..Potremmo anche non arrivarci mai,
non è dimostrato che sulla terra si possano ottenere certe energie,
e non è nemmeno dimostrato che nel sole avvenga la fusione calda e non una specie di quella fredda,
cioè che la gravità solare sia sufficiente a innescare la semplice fusione dell'idrogeno.

Solertes
30-05-2008, 16:12
non l'ho dimenticato, e nemmeno il geotermico,
solo che nel concetto di 'alternative' includo anche quello di non ancora sviluppate, oltre a una disponibilità teoricamente infinita o quasi

Il geotermico è disponibile ovunque anche se è effettivamente conveniente in quei punti in cui la crosta ha delle fratture e quindi permette a "filoni" di calore di giungere in prossimità della superficie.
Sul fatto della disponibilità è praticamente eterno.

CONFITEOR
30-05-2008, 16:33
Avevo anche sollevato questi problemi:Da notare, il solare termodinamico, più antico, più efficente e più economico del fotovoltaico è divenuto di attualità solo recentemente,

così l'eolico, poco considerato fino a una ventina di anni fa

Inoltre la fusione nucleare fredda, anch'essa più antica rispetto alla calda, è scomparsa per decenni dai laboratori di ricerca.

Storicamente le più considerate furono il fotovoltaico e il moto marino, che sono le più costose o le più improbabili....

alarico75
30-05-2008, 16:50
O bella.. in tre secondi di post hai distrutto 30 anni di ricerca ed i risultati di Tokamak.

Direi che si e' dimostrato di poter ottenere energia dalla fusione nucleare.
In futuro dovremo dimostrare di ottenere energia in maniera continuativa da una reazione di fusione stabile.
Poi avremo il progetto di un reattore commerciale,con le infrastrutture che servono rispetto al prototipo.
Comunque la teoria qui esiste ed e' solida,e la pratica ha gia' funzionato prima negli anni 50 con le bombe all'idrogeno poi nel 2000? con la prima energia ottenuta dalla fusione.

evelon
30-05-2008, 16:52
Potremmo anche non arrivarci mai,
non è dimostrato che sulla terra si possano ottenere certe energie,
e non è nemmeno dimostrato che nel sole avvenga la fusione calda e non una specie di quella fredda,
cioè che la gravità solare sia sufficiente a innescare la semplice fusione dell'idrogeno.

Ma che stai a dì ? :p

Il "problema teorico" è già stato risolto.
Ovvero si sà già ora che la natura (teoria) non lo vieta ergo è possibile.

Il punto è che è un problema tecnologico non da poco costruire qualcosa che realizzi quella teoria.

evelon
30-05-2008, 16:52
Avevo anche sollevato questi problemi:

ma che problemi sono ? :confused:

imho hai una visione *leggermente* distorta della questione

CONFITEOR
30-05-2008, 17:13
Direi che si e' dimostrato di poter ottenere energia dalla fusione nucleare.
In futuro dovremo dimostrare di ottenere energia in maniera continuativa da una reazione di fusione stabile.
Poi avremo il progetto di un reattore commerciale,con le infrastrutture che servono rispetto al prototipo.
Comunque la teoria qui esiste ed e' solida,e la pratica ha gia' funzionato prima negli anni 50 con le bombe all'idrogeno.
vero, dimenticavo....:fagiano:

CONFITEOR
30-05-2008, 17:13
ma che problemi sono ? :confused:

imho hai una visione *leggermente* distorta della questione
Complottista :D

CarloR1t
30-05-2008, 18:28
Ieri c'è era questo thread in cui ho postato una lista di tecnologie alternative...

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=22678046&postcount=10

Intervista recente a Rubbia:

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html

Killian
31-05-2008, 12:16
[CUT]

Intervista recente a Rubbia:

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html
mi fa venire da piangere l'ultima domanda:


Se è così semplice, perché allora non si fa?
"Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa".


Per carità, magari ad oggi i costi saranno ancora alti, ma anche le centrali nucleari costano molto, il petrolio costa sempre di più...

Nel resto dell'UE come sono messi? So che la spagna voleva iniziare a produrre centrali del genere, a che punto sono? (potrei cercarlo su internet ma devo scappare, semmai le cerco più avanti :stordita: )

jumpermax
31-05-2008, 12:19
e non è nemmeno dimostrato che nel sole avvenga la fusione calda e non una specie di quella fredda,
cioè che la gravità solare sia sufficiente a innescare la semplice fusione dell'idrogeno.

non è dimostrato? :confused:

CONFITEOR
31-05-2008, 13:19
non è dimostrato? :confused:
Viene usata sempre una formula dubitativa, "la fonte di energia del sole DOVREBBE essere la fusione dell'idrogeno causata dalla gravità"

In effetti mica sappiamo se la gravità solare è sufficiente a innescare semplicemente processi di fusione, o se intervengono proprietà quantistiche ancora sconosciute.

Inoltre, le stelle più piccole hanno un ventesimo della massa solare,
le più grandi alcuni miliardi di volte maggiore,
quindi i fenomeni che avvengono in masse 100 miliardi di volte differenti devono essere obbligatoriamente gli stessi?

Il calore che anche Giove irradia è solo il residuo del calore del suo nucleo o c'è qualcos'altro?

Stesso discorso per il calore del nucleo terrestre, ricco di nichel....

Killian
31-05-2008, 13:31
la spagna se non erro copre il 29% del suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili...


P.S. Ti sei dimenticato l'IDROELETTRICO ma in Italia quello che c'era da sfruttare è stato sfruttato, è il metodo più efficace che esiste, anche come efficienza.

Rimane solo da sfruttare il mini idroelettrico...
personalmente l'idroelettrico non mi piace.

Non emette gas serra o tossici, non lascia scorie, non richiede l'acquisto di combustibile, è vero, ma ha un impatto non indifferente sull'ecosistema in cui è installato (non mi si può dire che una diga non ha impatto ambientale, e non parlo di estetica) e sono dubbioso sulla rinnovabilità, visto che periodi di siccità possono ridurre o interrompere l'utilizzo fino al ripristino del bacino idrico.

Per me le vere rinnovabili su cui puntare sono sole/vento/geotermia scegliendo bene i luoghi per massimizzare il rendimento. Per quanto riguarda poi il sole è una cavolata costruire centrali fotovoltaiche, il fotovoltaico può andar bene sul tetto di una casa, ma se si deve destinare dello spazio ad una centrale meglio il solare termodinamico.

CarloR1t
07-06-2008, 13:26
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/ambiente/rifkin-idorgeno-italia/rifkin-energia/rifkin-energia.html

Le centrali sono una "soluzione di retroguardia" e non risolveranno il problema.
Dopo l'incidente di Krsko il guru dell'economia all'idrogeno spiega perché l'Italia sbaglia

Rifkin, l'energia fai-da-te
così ci salveremo dal nucleare

di RICCARDO STAGLIANÒ

(7 giugno 2008)

UNA fatica inutile. Perché se anche rimpiazzassimo nei prossimi anni tutte le centrali nucleari esistenti nel mondo, il risparmio di emissioni sarebbe comunque un'inezia. Un quarto di quel che serve per cominciare a rimettere le briglie a un clima impazzito. Jeremy Rifkin non ha dubbi: quella atomica è una strada sbagliata, di retroguardia. Come curare malattie nuovissime con la penicillina. E non c'è neppure bisogno dei campanelli di allarme tipo Krsko per capirlo.

Basta guardare i numeri senza le lenti dell'ideologia. Proprio l'attitudine che, in Italia, scarseggia di più per il guru dell'economia all'idrogeno. Si vedrebbe così che l'uranio, come il petrolio, presto imboccherà la sua parabola discendente: ce ne sarà di meno e costerà di più. E che il problema dello smaltimento delle scorie è drammaticamente aperto anche negli Stati Uniti dove lo studiano da anni. "Vi immaginate uno scenario tipo Napoli, ma dove i rifiuti fossero radioattivi?" è il suo inquietante memento. Meglio puntare su quella che lui chiama la "terza rivoluzione industriale".

L'incidente all'impianto sloveno arroventa il dibattito italiano, a pochi giorni dall'annuncio del ritorno al nucleare. Cosa ne pensa?
"Ho parlato con persone che hanno conoscenza di prima mano dell'incidente, e mi hanno tranquillizzato. Non ci sono state fughe radioattive e il governo ha gestito bene tutta la vicenda. Ho lavorato con l'amministrazione Janša e posso dire che hanno sempre dimostrato una leadership illuminata nel traghettare la Slovenia verso le energie rinnovabili. Non posso dire lo stesso di tutti i paesi europei, ma posso lodare le politiche energetiche di Ljubljana".

Superata questa crisi, in generale possiamo sentirci sicuri?
"Il problema col nucleare è che si tratta di un'energia con basse probabilità di incidente, ma ad alto rischio. Ovvero: non succede quasi mai niente di brutto, ma se qualcosa va storto può essere una catastrofe. Come Chernobyl".

Il governo italiano ha confermato l'inizio della costruzione delle nuove centrali entro il 2013. Coerenza o azzardo?
"Non capisco i termini della discussione in corso in Italia. Amo il vostro paese, lo seguo da anni ma questa volta mi sento davvero perso. I sostenitori dicono: il nucleare è pulito, non produce diossido di carbonio, quindi contribuirà a risolvere il cambiamento climatico. Un ragionamento che non torna se solo si guarda allo scenario globale. Oggi sono in funzione nel mondo 439 centrali nucleari e producono circa il 5% dell'energia totale. Nei prossimi 20 anni molte di queste centrali andranno rimpiazzate. E nessuno dei top manager del settore energetico crede che lo saranno in una misura maggiore della metà. Ma anche se lo fossero tutte si tratterebbe di un risparmio del 5%. Ora, per avere un qualche impatto nel ridurre il riscaldamento del pianeta, si dovrebbe ridurre del 20% il Co2, un risultato che certo non può venire da qui".

Un finto argomento quindi quello del nucleare "verde"?
"Non in assoluto, ma relativamente alla realtà, sì. Perché il passaggio al nucleare avesse un impatto sull'ambiente bisognerebbe costruire 3 centrali ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Così facendo fornirebbe il 20% di energia totale, la soglia critica che comincia a fare una differenza. C'è qualcuno sano di mente che pensa che si potrebbe procedere a questo ritmo? La Cina ha ordinato 44 nuove centrali nei prossimi 40 anni per raddoppiare la sua potenza produttiva. Ma si avvia ad essere il principale consumatore di energia...".

Ci sono altri ostacoli lungo questa strada?
"Io ne conto cinque, e adesso vi dico il secondo. Non sappiamo ancora come trasportare e stoccare le scorie. Gli Stati Uniti hanno straordinari scienziati e hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all'interno delle montagne Yucca dove avrebbero dovuto restare al sicuro per quasi 10 mila anni. Bene, hanno già cominciato a contaminare l'area nonostante i calcoli, i fondi e i super-ingegneri. Davvero l'Italia crede di poter far meglio di noi? L'esperienza di Napoli non autorizza troppo ottimismo. E questa volta i rifiuti sarebbero nucleari, con conseguenze inimmaginabili".

Ecoballe all'uranio, un pensiero da brividi. E il terzo ostacolo?
"Stando agli studi dell'agenzia internazionale per l'energia atomica l'uranio comincerà a scarseggiare dal 2025-2035. Come il petrolio sta per raggiungere il suo peak. I prezzi, quindi, andranno presto su. Ciò si ripercuoterà sui costi per produrre energia togliendo ulteriori argomenti a questo malpensato progetto. Aggiungo il quarto punto. Si potrebbe puntare sul plutonio. Ma con quello è più facile costruire bombe. La Casa Bianca e molti altri governi fanno un gran parlare dei rischi dell'atomica in mani nemiche. Ma i governi buoni di oggi diventano le canaglie di domani".

Siamo arrivati così all'ultima considerazione. Qual è?
"Che non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L'estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l'acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l'erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata".

Se questi sono i dati che uso ne fa la politica?
"Posso sostenere un dibattito con qualsiasi statista sulla base di questi numeri e dimostrargli che sono giusti, inoppugnabili. Ma la politica a volte segue altre strade rispetto alla razionalità. E questo discorso, anche in Italia, è inquinato da considerazioni ideologiche".

In che senso? C'è un'energia di destra e una di sinistra?
"Direi modelli energetici élitari e altri democratici. Il nucleare è centralizzato, dall'alto in basso, appartiene al XX secolo, all'epoca del carbone. Servono grossi investimenti iniziali e altrettanti di tipo geopolitico per difenderlo".

E il modello democratico, invece?
"È quello che io chiamo la "terza rivoluzione industriale". Un sistema distribuito, dal basso verso l'alto, in cui ognuno si produce la propria energia rinnovabile e la scambia con gli altri attraverso "reti intelligenti" come oggi produce e condivide l'informazione, tramite internet".

Immagina che sia possibile applicarlo anche in Italia?
"Sta scherzando? Voi siete messi meglio di tutti: avete il sole dappertutto, il vento in molte località, in Toscana c'è anche il geotermico, in Trentino si possono sfruttare le biomasse. Eppure, con tutto questo ben di dio, siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili".

Ci dica come si affronta questa transizione.
"Bisogna cominciare a costruire abitazioni che abbiano al loro interno le tecnologie per produrre energie rinnovabili, come il fotovoltaico. Non è un'opzione, ma un obbligo comunitario quello di arrivare al 20%: voi da dove avete cominciato? Oggi il settore delle costruzioni è il primo fattore di riscaldamento del pianeta, domani potrebbe diventare parte della soluzione. Poi serviranno batterie a idrogeno per immagazzinare questa energia. E una rete intelligente per distribuirla".

Oltre che motivi etici, sembrano essercene anche di economici molto convincenti. È così?
"In Spagna, che sta procedendo molto rapidamente verso le rinnovabili, alcune nuove compagnie hanno fatto un sacco di soldi proprio realizzando soluzioni "verdi". Il nucleare, invece, è una tecnologia matura e non creerà nessun posto di lavoro. Le energie alternative potrebbero produrne migliaia".

A questo punto solo un pazzo potrebbe scegliere un'altra strada. Eppure non è solo Roma ad aver riconsiderato il nucleare. Perché?
"Credo che abbia molto a che fare con un gap generazionale. E ve lo dice uno che ha 63 anni. I vecchi politici, cresciuti con la sindrome del controllo, si sentono più a loro agio in un mondo in cui anche l'energia è somministrata da un'entità superiore".

plutus
07-06-2008, 15:45
Il geotermico è disponibile ovunque anche se è effettivamente conveniente in quei punti in cui la crosta ha delle fratture e quindi permette a "filoni" di calore di giungere in prossimità della superficie.
Sul fatto della disponibilità è praticamente eterno.

non solo, l'energia termica si puo' anche andare a cercare nel sottosuolo...grossomodo, scavi due buchi, crea una fessura che li colleghi, inietti acqua fredda da un buco la recuperi calda dall'altro...fantascienza? non molto, un paio di anni fa stavano montando una sperimentazione a basilea, con la parte "teorica" curata dall' ETH di zurigo...non so oggi a che punto sono

plutus
07-06-2008, 15:50
http://www.geopower-basel.ch/de/pilotprojektbasel/standort.php

CarloR1t
07-06-2008, 15:52
non solo, l'energia termica si puo' anche andare a cercare nel sottosuolo...grossomodo, scavi due buchi, crea una fessura che li colleghi, inietti acqua fredda da un buco la recuperi calda dall'altro...fantascienza? non molto, un paio di anni fa stavano montando una sperimentazione a basilea, con la parte "teorica" curata dall' ETH di zurigo...non so oggi a che punto sono
Se è quello che penso io hanno avuto qualche problemino, scossette sismiche dovute agli scavi o all'iniezione di acqua, non pericolose ma che hanno destato preoccupazione agli abitanti del luogo e rallentato il progetto, se trovo il documentario della tsi che spiega un po' di cose lo aggiungo. Comunque col geotermico in Islanda ci campano già...

EDIT forse erano solo dei TG, anche se ricordo di aver visto di più, ma impianto e località sono proprio quelli:
http://real.xobix.ch/ramgen/tsi/tg/2006/tg_12092006.rm?start=0:01:10.150&end=0:02:59.970
http://real.xobix.ch/ramgen/tsi/tg/2007/tg_01062007.rm?start=0:05:00.265&end=0:07:07.112
http://real.xobix.ch/ramgen/tsi/tg/2007/tg_02022007.rm?start=00:22:57.970&end=00:23:39.262

CarloR1t
21-06-2008, 00:18
Buone notizie! :)

Sintesi e traduzione di quanto detto nella newsletter Nanosolar e sul sito:
http://www.nanosolar.com/blog3/#post-33


Nanosolar raggiunge 1GW di produzione con la tecnica di rivestimento CIGS

18 giugno 2008 - Post di Martin Roscheisen, CEO


Siamo talmente presi per la crescita della produzione che quasi ci scordavamo di aver raggiunto un grande traguardo nella tecnologia solare. La prima macchina industriale per la produzione di pannelli solari capace di 1GW all'anno.

Esatto, 1 Gigawatt di capacità produttiva annuale da una sola macchina da produzione!

Potete vederla in azione nel video che abbiamo deciso di diffondere e condividere assieme a voi.

http://www.youtube.com/watch?v=ClLKVs9oSxE&eurl=http://www.nanosolar.com/blog3/

La maggioranza delle attrezzature da produzione nell'industria solare raggiungono circa 10-30 Megawatt di produzione annuale. Quindi come è stato possibile creare una singola macchina capace di produrre un Gigawatt?

Ciò è possibile essenzialmente grazie all'inchiostro di nanoparticelle proprietario su cui abbiamo investito molti anni di sviluppo, che ci permette di consegnare pannelli solari efficienti (attualmente oltre il 14% (http://www.nanosolar.com/blog3/?p=32)) che vengono semplicemente stampati.
http://www.nanosolar.com/cache/PVSEC17_ns_dft.pdf

La stampa permette un rapido, semplice e robusto processo di rivestimento che elimina in particolare la necessità delle costose camere a vuoto spinto tradizionalmente utilizzate per rivestire i film sottili.

La nostra macchina di rivestimento CIGS da 1GW costa 1,65 milioni di dollari. Alla velocità di 100 piedi al minuto (0,5 m/s) mostrati nel video, ha una strabiliante efficienza economica di due ordini di grandezza superiore a un processo a vuoto spinto, che è venti volte più lento e dieci volte più costoso per ogni attrezzatura.

Non solo ma volendo potremmo andare ancora più veloci. La stessa tecnica di rivestimento funziona in teoria fino a 2000 piedi al minuto (10 m/s). In effetti abbiamo riscontrato che più è veloce e migliore è il rivestimento!

Video in alta definizione da scaricare:
http://www.nanosolar.com/video/Nanosolar_video.wmv

C'è ancora molto lavoro da fare per portare l'energia del sole ovunque. Ma in questo momento volevamo condividere con voi l'entusimo per questo progresso...()

Grazie del vostro continuo supporto a Nanosolar. Le forniture e installazioni del nostro prodotto per i prossimi 12 mesi sono rivolte ai nostri grossisti (tra cui i più grandi fornitori di energia: http://www.nanosolar.com/cache/edfregnews.htm) ma non vediamo l'ora di rendere ampiamente disponibili a tutti i nostri prodotti nel 2009.

Martin Roscheisen
CEO, Nanosolar Inc.


Altri video di Nanosolar:
http://www.youtube.com/watch?v=4riNlqZHCTQ

http://www.youtube.com/watch?v=Rlb-WA9sEBQ

http://www.youtube.com/watch?v=n9O4f7UYer4
http://www.youtube.com/watch?v=Kf7tnMoAylY

http://www.youtube.com/watch?v=tDPdBdFHTSM

xenom
21-06-2008, 09:53
La fusione calda E' la soluzione finale di tutti i problemi. Dobbiamo tener duro fino al 2080 almeno, per vedere i primi risultati. Teoricamente è quasi del tutto sicuro che entro il 2100 il mondo funzionerà grazie alla fusione termonucleare, sempre se non ci estinguiamo prima con la terza guerra mondiale :asd:

xenom
21-06-2008, 09:57
Avevo letto sul numero di Le Scienze relativo all'energia (numero stupendo) di alcuni progetti interessanti in fase di studio, come quello della raccolta di energia solare nello spazio e l'invio dell'energia sulla terra tramite microonde:
un grosso satellite in orbita geostazionaria potrebbe generare energia elettrica con pannelli fotovoltaici ad alto rendimento e trasformare questa energia elettrica in un potente fascio a microonde che verrebbe inviato sulla Terra in una centrale di raccolta, una sorta di immensa antenna.
La cosa mi fa paura però, se il satellite si sposta in qualche modo dall'orbita? :asd:
E poi devono prevedere anche un sistema di raccolta dei cadaveri degli uccelli che passano in mezzo al fascio di microonde :O

drakend
21-06-2008, 10:33
Avevo letto sul numero di Le Scienze relativo all'energia (numero stupendo) di alcuni progetti interessanti in fase di studio, come quello della raccolta di energia solare nello spazio e l'invio dell'energia sulla terra tramite microonde:
un grosso satellite in orbita geostazionaria potrebbe generare energia elettrica con pannelli fotovoltaici ad alto rendimento e trasformare questa energia elettrica in un potente fascio a microonde che verrebbe inviato sulla Terra in una centrale di raccolta, una sorta di immensa antenna.
La cosa mi fa paura però, se il satellite si sposta in qualche modo dall'orbita? :asd:

Proggetto sicuramente avveniristico ma allora, a questo punto, tanto vale costruire immense distese di pannelli solari sulla Luna (i pannelli solari si possono costruire pure con la regolite lunare, anche se hanno efficiente piuttosto basse) ed inviarla sulla Terra mediante le micro-onde captate da centrali apposite sparse in punti opportuni della superficiente terrestre.

Altro modo che mi viene in mente, anche se non credo esista la tecnologia per farlo (ancora), è quello di perforare la crosta terrestre e sfruttare il calore del mantello. Sarebbe una specie di fonte geotermica con gli steroidi... :D

xenom
21-06-2008, 10:40
Proggetto sicuramente avveniristico ma allora, a questo punto, tanto vale costruire immense distese di pannelli solari sulla Luna (i pannelli solari si possono costruire pure con la regolite lunare, anche se hanno efficiente piuttosto basse) ed inviarla sulla Terra mediante le micro-onde captate da centrali apposite sparse in punti opportuni della superficiente terrestre.

Altro modo che mi viene in mente, anche se non credo esista la tecnologia per farlo (ancora), è quello di perforare la crosta terrestre e sfruttare il calore del mantello. Sarebbe una specie di fonte geotermica con gli steroidi... :D

Non penso si possa fare perché le microonde devono essere direzionali altrimenti l'energia viene dispersa inutilmente.
Il satellite che raccoglie l'energia dev'essere in orbita geostazionaria così da rimanere "in comunicazione" con la centrale di raccolta sulla Terra...

drakend
21-06-2008, 11:16
Non penso si possa fare perché le microonde devono essere direzionali altrimenti l'energia viene dispersa inutilmente.
Il satellite che raccoglie l'energia dev'essere in orbita geostazionaria così da rimanere "in comunicazione" con la centrale di raccolta sulla Terra...
Beh la si direziona verso punti precisi sulla superficie terrestre quando sono in vista, altrimenti la si immagazzina in qualche modo finché quei punti non tornano in vista. Non è un problema insormontabile secondo me. Anche perché quanta energia generi con un satellite? A meno che non gli si colleghi dei pannelli solari giganteschi, ma ciò porrebbe sfide ingegneristiche non indifferenti secondo me.

xenom
21-06-2008, 11:51
Beh la si direziona verso punti precisi sulla superficie terrestre quando sono in vista, altrimenti la si immagazzina in qualche modo finché quei punti non tornano in vista. Non è un problema insormontabile secondo me. Anche perché quanta energia generi con un satellite? A meno che non gli si colleghi dei pannelli solari giganteschi, ma ciò porrebbe sfide ingegneristiche non indifferenti secondo me.

Su le scienze stimavano una potenza, non ricordo di quanto ma era altina....
considera che nello spazio la radiazione solare è più intensa e il rendimento dovrebbe essere maggiore. Inoltre si possono costruire più satelliti e più centrali.

Cmq temo sia un'idea del cavolo, ora che la mettono a punto abbiamo già la fusione mi sa :asd:

CONFITEOR
22-06-2008, 19:41
Proggetto sicuramente avveniristico ma allora, a questo punto, tanto vale costruire immense distese di pannelli solari sulla Luna (i pannelli solari si possono costruire pure con la regolite lunare, anche se hanno efficiente piuttosto basse) ed inviarla sulla Terra mediante le micro-onde captate da centrali apposite sparse in punti opportuni della superficiente terrestre.

Altro modo che mi viene in mente, anche se non credo esista la tecnologia per farlo (ancora), è quello di perforare la crosta terrestre e sfruttare il calore del mantello. Sarebbe una specie di fonte geotermica con gli steroidi... :D
Verrebbero inghiottiti gli oceani! :eek: