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View Full Version : intervista a Bat Ye'or


Gio22
28-05-2008, 19:31
La premessa di Bat Ye'or non è di maniera: «I musulmani nel mondo sono più di un miliardo ed è difficile parlare di tutti», dice.

Signora, in Italia ci sono tanti musulmani che non creano affatto problemi, rispettano e riconoscono lo Stato; diverse loro organizzazioni fanno parte di una Consulta per l'Islam istituita per volere del ministero dell'Interno...

«Beh, nello specifico non so cosa facciano, non posso esprimere giudizi su comunità che non conosco, ma trovo assolutamente normale che rispettino lo Stato. Hanno scelto di venire in Italia, altrimenti perchè sarebbero venuti! Devono rispettare le leggi! Ma, vede, il problema è davvero nostro: siamo contenti quando loro non ci uccidono e questo è ridicolo! Non dobbiamo essere riconoscenti! Detto questo è un bene che ci siano musulmani che vogliono integrarsi nella società italiana, è un segnale forte e sa perchè?». (…) «Perché quello che fanno, in realtà, non sarebbe permesso dalla shari'a. Non sarebbe permesso accettare l'autorità di un non musulmano, non sarebbe permesso avere buone relazioni, di amicizia, di rispetto con i non musulmani... se loro hanno quest'atteggiamento, se rispettano le leggi degli italiani cristiani e di tutti gli altri... va benissimo. Ma sono peccatori, per la legge islamica tradizionale».

In Italia, nei Paesi occidentali non c'è la legge islamica.

«Nelle comunità musulmane di fatto c'è, è praticata. Ci sono perlomeno la poligamia, il matrimonio obbligatorio, la discriminazione delle donne, le mutilazioni dei loro genitali, per fare degli esempi. Ecco, queste cose in Europa non devono capitare, spesso sono illegali ma capitano lo stesso. È perché abbiamo fatto delle concessioni, viviamo in società aperte che non sappiamo difendere».

Lei crede che alla fine l'Europa diventerà musulmana?

«Sì, se continueremo con queste politiche, col permettere l'immigrazione di massa, se avremo ancora le frontiere aperte, è sicuro che l'Europa diventerà musulmana. Si andrà sempre più nella stessa direzione che ha islamizzato Paesi che erano cristiani, quelli del sud del Mediterraneo».
Parla di una specie di tentativo di colonizzare l'Europa?
Vede, per loro è un obbligo religioso islamizzare il mondo. Per restare all'Europa, nell'Unione Europea la popolazione musulmana è già molto numerosa e so che ci sono dei movimenti che pensano di costituire un partito dei musulmani europei».

Che politica farebbero secondo lei?

«Per sapere che cosa farebbero rimando alle letture di Khomeini o anche alle azioni di Ahmadinejad, oggi».

Scusi, lei davvero pensa che in Europa, un giorno, si arriverà a impiccare gli omosessuali, a tagliare le mani ai ladri?

«Sì, possibile. Spiego: la politica e la religione, nell'Islam sono inseparabili di concetto; nell'ebraismo e nel cristianesimo, invece, c'è la possibilità laica di criticare la religione e viceversa. Questo spazio di critica nell'Islam non c'è».
Ma alcuni di loro giurano che c'è spazio per una politica moderata.
«Debbono allora farla. Ma gli islamici sciiti hanno la Taqia, che permette loro di dire bugie se con il fine di fare del bene per l'Islam. E hanno anche un altro principio che mi viene in mente: "l'infedele non è puro e dunque non si deve toccarlo».

Insisto: non c'è un Islam moderato?

«Possono esserci dei musulmani moderati, ma no, non c'è un Islam moderato. Io non lo vedo proprio. Voglio credere che ci sia, che sia possibile ma purtroppo non c'è un Islam moderato, una sua scuola ufficiale».
E quelli che vengono chiamati "Paesi islamici moderati"?
«Ma di che parliamo? Di chi? In Egitto perseguitano i cristiani, gli ebrei sono stati tutti cacciati o sono scappati. Guardate quello che succede in Iran, in Iraq, in Sudan, in Nigeria... noi dobbiamo basarci sui fatti per fare politica, dobbiamo avere gli occhi aperti. Dobbiamo sapere che cosa dice la Sharia sugli ebrei, sui cristiani, sulle donne.... nel Corano Gesù non è un ebreo, è un profeta musulmano che ha predicato l'Islam. Per i musulmani dire il contrario è blasfemia».

Sembra di capire che a suo avviso non c'è nemmeno una possibilità di dialogo.
«Dipende. Con chi? Il problema è veramente grosso, fondamentalmente perché non c'è una esegesi del Corano».

Lei, date le sue posizioni, avrà una gran paura...
«Sono stata molto criticata, sono stata chiamata islamofobica. Quando un'università canadese mi ha invitata a parlare i musulmani di quel Paese hanno incredibilmente chiesto al governo di proibirmi di varcare la frontiera. In Francia anche chi non è musulmano ha boicottato i miei libri, come in Inghilterra. Poi sì, mi è capitato di essere stata spaventata ed è possibile certamente che qualcuno mi voglia fare del male, ma se non parliamo, non diciamo niente, diventiamo come dei morti e l'Europa sarà finita. Dobbiamo batterci con i musulmani europei che hanno scelto valori democratici». (Il Tempo)

cdimauro
28-05-2008, 20:01
Bene così. Almeno loro sono coerenti e lo dicono apertamente che imporrebbero la sharia...

Willy McBride
28-05-2008, 22:22
Ah, la famosa autrice dei Protocolli dei Savi della Mecca :rolleyes:

Se qualcuno ripubblicasse i suoi libri o articoli sostituendo "Musulmani" con "Ebrei" finirebbe in carcere :rolleyes:

lowenz
28-05-2008, 23:15
Le solite PALLE sulle mutilazioni femminili (alias infibulazione), praticate anche dai metodisti cristiani americani :)

http://it.wikipedia.org/wiki/Escissione

Anche se attualmente è una pratica abbandonata (alcune fonti[1] affermano che negli USA c'è stato qualche raro caso anche recentemente), era praticata in Europa e negli Stati Uniti nel 1800, tramite l'asportazione chiurgica o cauterizzazione del clitoride, per "curare" il cosiddetto clitorismo (masturbazione femminile), la ninfomania ed il lesbismo (qualcuno era arrivato a considerare perfino l'orgasmo femminile come una malattia). La maggior parte dei medici britannici abbandonò questa pratica nel 1867, quando vennero giudicate infondate le motivazioni, ma negli USA continuò e vi si aggiunse perfino ovariectomia (ablazione delle ovaie).

CarloR1t
29-05-2008, 00:31
Le solite PALLE sulle mutilazioni femminili (alias infibulazione), praticate anche dai metodisti cristiani americani :)

http://it.wikipedia.org/wiki/Escissione

Anche se attualmente è una pratica abbandonata (alcune fonti[1] affermano che negli USA c'è stato qualche raro caso anche recentemente), era praticata in Europa e negli Stati Uniti nel 1800, tramite l'asportazione chiurgica o cauterizzazione del clitoride, per "curare" il cosiddetto clitorismo (masturbazione femminile), la ninfomania ed il lesbismo (qualcuno era arrivato a considerare perfino l'orgasmo femminile come una malattia). La maggior parte dei medici britannici abbandonò questa pratica nel 1867, quando vennero giudicate infondate le motivazioni, ma negli USA continuò e vi si aggiunse perfino ovariectomia (ablazione delle ovaie).
Infatti la circoncisione sia maschile(soprattutto per numero) che femminile divenne in seguito divenne pratica psichiatrica 'somatica' (assieme a elettroshock e lobotomia) fino agli anni 60 (avverto che ci sono immagini forti...) (http://www.noharmm.org/femcirctech.htm) e pratica pedagogica infantile o andrologica/ginecologica. la circoncisione maschile sui bambini come noto va ancora forte nei paesi anglosassoni (inghilterra esclusa, anche se sempre più in calo generalizzato negli ultimi anni e con sentenze contro) per ragioni che comprendono, tra le altre motivazioni ideologiche, il fatto che a suo tempo è diventata uno dei tanti business sanitari, come l'attuale uso di psicofarmaci sui minori.
Per non parlare della castrazione eugenetica dei malati mentali voluta da qualche politicante fino agli anni '70, anche nella civilissima Svezia e purtroppo non solo lì. In ogni caso la circoncisione è una pratica 'bisex & bipartisan', che andrebbe capita, arrestata e condannata penalmente con la dovuta gravità al di là di faziosità sessiste, religiose o altro. Tutte le circoncisioni sono in primo luogo una sevizia, una violenza commessa da adulti e società sui bambini, minori o altri individui adulti considerati come sudditi o incapaci di intendere e volere, come per tutte la violenze rituali che comportano riduzioni in schiavitù, mutilazioni e violazioni dell'integrità fisica e psichica di qualsiasi essere umano. Le ragioni sociologiche, sessuali, religiose, famigliari, psichiatriche pseudomediche, opportunistiche, ideologiche o credenze varie contano per capire la natura di ogni singolo caso, ma se a livello legale si affronta solo uno alla volta di questi contesti umani e culturali e non come una generale violazione dei diritti umani in difesa della 'genital integrity', temo che non si risolverà mai il 'problema'.

www.icgi.org

www.noharmm.org