Jamal Crawford
28-05-2008, 11:57
Amnesty:Italia sempre più xenofoba
"Governo scelga di rispettare diritti"
Il clima di razzismo sempre più diffuso e leggi o proposte di leggi contrarie agli standard internazionali sui diritti umani stanno "trasformando l'Italia in un paese pericoloso". Insieme al Rapporto Annuale 2008, Amnesty International ha presentato anche una scheda sull'Italia dove discriminazione e xenofobia stanno crescendo di giorno in giorno e dove, con il nuovo 'pacchetto sicurezza', essere clandestino dovrebbe diventare un reato.
Daniela Carboni, direttrice dell'Ufficio campagne e ricerca della Sezione Italiana di Amnesty International, parte proprio da un caso di cronaca piuttosto recente, l'omicidio di Giovanna Reggiani a Roma lo scorso ottobre, per far capire come spesso gli eventi vengano distorti creando una caccia alle streghe indiscriminata. "La violenza su una donna è diventata l'occasione per discriminare una minoranza etnica", ha detto Carboni.
Giovanna Reggiani fu infatti uccisa da Romulus Nicolae Mailat, cittadino romeno ritenuto appartenente alla minoranza rom. Il caso scatenò critiche bipartisan contro la Romania e gli immigrati romeni, al punto che l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) in novembre espresse preoccupazione per il clima di intollenranza manifestato nei giorni successivi all'omicidio e per "lo stato di tensione nei confronti degli stranieri alimentato negli anni anche da risposte demagogiche alle tematiche dell'immigrazione messe in atto dalla politica".
Tra il 2007 e il 2008 si sono poi verificati numerosi attacchi violenti ad accampamenti rom e ad altre minoranze in diverse città. "Siamo allarmati dai toni discriminatori sui rom. Devono essere aperte inchieste, dati risarcimenti alle famiglie rom colpite a garantire sicurezza a queste comunità", ha affermato Daniela Carboni che ha poi lanciato un appello alle istituzioni italiane affinché "imparino che parlare di diritti umani per gli immigrati non è impopolare".
Critiche al cosiddetto 'pacchetto sicurezza' che include un decreto legge che punisce con la reclusione e la confisca del bene chi affitta un immobile a un immigrato, e che rende una circostanza aggravante di qualsiasi reato quella di essere stato commesso da un immigrato irregolare. Nel disegno di legge si vuole portare anche a 18 mesi il tempo massimo della detenzione nei Centri di permanenza (Cpt, oggi di 60 giorni). "Una riforma normativa che ha messo in allarme diverse Ong oltre allo stesso Alto Commissariato Onu per i rifugiati", ha fatto notare Carboni.
Ma Amnesty nella sua scheda esprime critiche anche al 'decreto Pisanu' del 2005 che, nonostante le richieste della Commissione delle Nazioni Unite contro la tortura, il governo di centrosinistra ha mantenuto pressoché immutato. Il decreto prevedeva l'espulsione di immigrati regolari e irregolari sulla basa di "una vaga definizione del rischio da essi posto" e senza tutela contro il rimpatrio forzato in paesi in cui rischiano la tortura o altri abusi. In base a questo decreto nel 2006 sarebbe dovuto essere espulso il cittadino tunisino Nassim Saadi, ma il procedimento di espulsione fu bloccato e poi annullato nel febbraio di quest'anno dalla Corte europea dei diritti umani.
Amnesty denuncia anche la scarsa trasparenza negli accordi bilaterali tra Italia e Libia sul pattugliamento marittimo congiunto delle coste per contrastare l'immigrazione irregolare, e critica duramente l'esportazione di armi da parte dell'Italia verso quei paesi che sfruttano i bambini soldato. "Lancio un appello al governo italiano - ha detto Daniela Carboni - scelga una volta per tutte se rispettare o violare i diritti umani sia nelle parole che negli atti".
tgcom (stavolta andra' bene...)
Ben vengano le critiche di amnesty internescional vuol dire che finalmente in Itaglia si sta facendo qualcosa :rolleyes:
"Governo scelga di rispettare diritti"
Il clima di razzismo sempre più diffuso e leggi o proposte di leggi contrarie agli standard internazionali sui diritti umani stanno "trasformando l'Italia in un paese pericoloso". Insieme al Rapporto Annuale 2008, Amnesty International ha presentato anche una scheda sull'Italia dove discriminazione e xenofobia stanno crescendo di giorno in giorno e dove, con il nuovo 'pacchetto sicurezza', essere clandestino dovrebbe diventare un reato.
Daniela Carboni, direttrice dell'Ufficio campagne e ricerca della Sezione Italiana di Amnesty International, parte proprio da un caso di cronaca piuttosto recente, l'omicidio di Giovanna Reggiani a Roma lo scorso ottobre, per far capire come spesso gli eventi vengano distorti creando una caccia alle streghe indiscriminata. "La violenza su una donna è diventata l'occasione per discriminare una minoranza etnica", ha detto Carboni.
Giovanna Reggiani fu infatti uccisa da Romulus Nicolae Mailat, cittadino romeno ritenuto appartenente alla minoranza rom. Il caso scatenò critiche bipartisan contro la Romania e gli immigrati romeni, al punto che l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) in novembre espresse preoccupazione per il clima di intollenranza manifestato nei giorni successivi all'omicidio e per "lo stato di tensione nei confronti degli stranieri alimentato negli anni anche da risposte demagogiche alle tematiche dell'immigrazione messe in atto dalla politica".
Tra il 2007 e il 2008 si sono poi verificati numerosi attacchi violenti ad accampamenti rom e ad altre minoranze in diverse città. "Siamo allarmati dai toni discriminatori sui rom. Devono essere aperte inchieste, dati risarcimenti alle famiglie rom colpite a garantire sicurezza a queste comunità", ha affermato Daniela Carboni che ha poi lanciato un appello alle istituzioni italiane affinché "imparino che parlare di diritti umani per gli immigrati non è impopolare".
Critiche al cosiddetto 'pacchetto sicurezza' che include un decreto legge che punisce con la reclusione e la confisca del bene chi affitta un immobile a un immigrato, e che rende una circostanza aggravante di qualsiasi reato quella di essere stato commesso da un immigrato irregolare. Nel disegno di legge si vuole portare anche a 18 mesi il tempo massimo della detenzione nei Centri di permanenza (Cpt, oggi di 60 giorni). "Una riforma normativa che ha messo in allarme diverse Ong oltre allo stesso Alto Commissariato Onu per i rifugiati", ha fatto notare Carboni.
Ma Amnesty nella sua scheda esprime critiche anche al 'decreto Pisanu' del 2005 che, nonostante le richieste della Commissione delle Nazioni Unite contro la tortura, il governo di centrosinistra ha mantenuto pressoché immutato. Il decreto prevedeva l'espulsione di immigrati regolari e irregolari sulla basa di "una vaga definizione del rischio da essi posto" e senza tutela contro il rimpatrio forzato in paesi in cui rischiano la tortura o altri abusi. In base a questo decreto nel 2006 sarebbe dovuto essere espulso il cittadino tunisino Nassim Saadi, ma il procedimento di espulsione fu bloccato e poi annullato nel febbraio di quest'anno dalla Corte europea dei diritti umani.
Amnesty denuncia anche la scarsa trasparenza negli accordi bilaterali tra Italia e Libia sul pattugliamento marittimo congiunto delle coste per contrastare l'immigrazione irregolare, e critica duramente l'esportazione di armi da parte dell'Italia verso quei paesi che sfruttano i bambini soldato. "Lancio un appello al governo italiano - ha detto Daniela Carboni - scelga una volta per tutte se rispettare o violare i diritti umani sia nelle parole che negli atti".
tgcom (stavolta andra' bene...)
Ben vengano le critiche di amnesty internescional vuol dire che finalmente in Itaglia si sta facendo qualcosa :rolleyes: