View Full Version : Rifiuti, ultimatum agli inceneritori. 435 ricerche internazionali e noninformazione).
Rifiuti. Ultimatum agli inceneritori
Repubblica titola: "Rifiuti. Ultimatum ai ribelli". Propone un indovinato accostamento con un mitragliere in Afghanistan, di certo casuale. Repubblica dovrebbe invece titolare: "Rifiuti. Ultimatum agli inceneritori", con una foto non casuale dell'Impregilo. Sarebbe un atto di coerenza. Jacopo Fo cita un articolo dell'ultimo Venerdì di Repubblica: ben 435 ricerche scientifiche provano un forte aumento di tumori e nascite malformi in prossimità degli inceneritori.
"Mi diverto.
E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque.
Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono.
Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?).
Ecco l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.
Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque.
Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale.
Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo.
Se questo articolo fosse stato: “Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!” avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: “Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro
QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO).
Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma.
Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: “Però alla fine Repubblica le notizie le dà!” E continuano a comprarla. Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante.
Prova ne è che sono passati 5 giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: “diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese”, non trovi niente a proposito di questa colossale notizia!
E non trovi niente neanche se digiti “diossina 435 ricerche PubMed”
Comunque giudica tu: ecco il testo integrale:
“Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
(Il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico.)
Spero ci si renda conto dell’importanza dell’ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a farla girare e ripubblicarla sul tuo sito. Se riusciamo a far sapere a molti italiani come funziona questo giochetto dell’informazione ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet…
FACCIAMOLI PIANGERE!
CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA VERITA’.
Usare la forza dell’avversario per farlo cadere". Jacopo Fo
fonte :beppegrillo.it
jumpermax
27-05-2008, 20:28
bell'esempio di disinformazione... che diavolo c'entra la diossina con quello che sostengono Grillo e Montanari? La tossicità della diossina è nota da anni... peccato che i nuovi inceneritori praticamente non ne emettono.
qui c'è l'articolo: http://www.beppegrillo.it/immagini/ilvenerdi_160508_inceneritori.jpg
Lucrezio
27-05-2008, 22:06
Soliti discorsi dove si cerca di mischiare il tecnico al demagogico per dare una parvenza di rigore scientifico ad una serie di opinioni puramente politiche.
Intendiamoci: la diossina e' senza dubbio la cosa piu' tossica che si conosca, ma quanta ne esce da un inceneritore? E come ricade al suolo? In che concentrazioni sara' presente nell'aria in funzione della distanza? Fissato un certo tempo di attivita', quale sara' la concentrazione al suolo? In quali possibili cicli fotochimici/biologici puo' entrare e quali possono eliminarla senza danni?
Questi sono i numeri che servono - per tutti gli inquinanti - a definire l'impatto ambientale: il resto e' fuffa.
Provate a leggere la normativa attuale (decreto Ronchi) e vedrete che le concentrazioni previste per legge di inquinanti nei fumi sono davvero bassissime - la diossina sta a 0.1ng per normal metro cubo, ovvero... dev'essere sotto il limite di rivelabilita', praticamente - la domanda che ci si puo' porgere non e' "gli inceneritori mi fanno venire il cancro?" ma "dato che in italia sui reati ambientali si finisce sempre a tarallucci e vino, chi mi assicura che le leggi verranno rispettate"?
Questa e' una preoccupazione davvero seria, ma lasciamo stare gli inceneritori che sono delle macchine tecnicamente eccezionali e che, se gestiti con cura, non producono rischi (basti pensare che ce n'e' uno in mezzo a Vienna...)
Washakie
27-05-2008, 22:14
NIENTE INCENERITORI!
VOGLIAMO LA MONNEZZA PER LE STRADE!
Non capisco perchè lo stato si prodighi tanto quando questo è il volere dei cittadini...
Punitore
27-05-2008, 22:16
Soliti discorsi dove si cerca di mischiare il tecnico al demagogico per dare una parvenza di rigore scientifico ad una serie di opinioni puramente politiche.
Intendiamoci: la diossina e' senza dubbio la cosa piu' tossica che si conosca, ma quanta ne esce da un inceneritore? E come ricade al suolo? In che concentrazioni sara' presente nell'aria in funzione della distanza? Fissato un certo tempo di attivita', quale sara' la concentrazione al suolo? In quali possibili cicli fotochimici/biologici puo' entrare e quali possono eliminarla senza danni?
Questi sono i numeri che servono - per tutti gli inquinanti - a definire l'impatto ambientale: il resto e' fuffa.
Provate a leggere la normativa attuale (decreto Ronchi) e vedrete che le concentrazioni previste per legge di inquinanti nei fumi sono davvero bassissime - la diossina sta a 0.1ng per normal metro cubo, ovvero... dev'essere sotto il limite di rivelabilita', praticamente - la domanda che ci si puo' porgere non e' "gli inceneritori mi fanno venire il cancro?" ma "dato che in italia sui reati ambientali si finisce sempre a tarallucci e vino, chi mi assicura che le leggi verranno rispettate"?
Questa e' una preoccupazione davvero seria, ma lasciamo stare gli inceneritori che sono delle macchine tecnicamente eccezionali e che, se gestiti con cura, non producono rischi (basti pensare che ce n'e' uno in mezzo a Vienna...)
vallo a dire agli abitanti di Napoli e dintorni... vediamo come accolgono questa tua ventata di informazione :rolleyes:
Ho visto su TG1 mentre intervistavano la gente in piazza che una donna di napoli ha detto circa: "non mi interessa dove va l'immondizia, ma non la voglio quii!!" tutta incaccchiata :rolleyes:
Washakie
27-05-2008, 22:17
Ho visto su TG1 mentre intervistavano la gente in piazza che una donna di napoli ha detto circa: "non mi interessa dove va l'immondizia, ma non la voglio quii!!" tutta incaccchiata :rolleyes:
E allora perchè continuano a scassare le balle per NON fare gli inceneritori e non le hanno scassate invece per FARLI quando c'era ancora la possibilità di evitare questo sfacelo (che stranamente non è generalizzato, ma localizzato guarda caso a Napoli)?
Lucrezio
27-05-2008, 22:17
vallo a dire agli abitanti di Napoli e dintorni... vediamo come accolgono questa tua ventata di informazione :rolleyes:
Ho visto su TG1 mentre intervistavano la gente in piazza che una donna di napoli ha detto circa: "non mi interessa dove va l'immondizia, ma non la voglio quii!!" tutta incaccchiata :rolleyes:
A prescidendere dal fatto che non riesco davvero a capire perche' gli abitanti di napoli debbano avere voce in capitolo stordita: ... gli abitanti di napoli che sanno un po' di chimica saranno d'accordo con me.
Non capisco poi se il rolleyes sia rivolto a me o agli abitanti di napoli :stordita:
Punitore
27-05-2008, 22:22
A prescidendere dal fatto che non riesco davvero a capire perche' gli abitanti di napoli debbano avere voce in capitolo stordita: ... gli abitanti di napoli che sanno un po' di chimica saranno d'accordo con me.
Non capisco poi se il rolleyes sia rivolto a me o agli abitanti di napoli :stordita:
agli abitanti di napoli non a te scusa :)
non so perché hanno voce in capitolo... cmq occupano le strade abusivamente e quindi diciamo che fanno fenomeno-mediatico....
cmq sostanzialmente volevo dire che non tutti sanno un briciolo di chimica per comprendere queste argomentazioni ecco :)
mi sono espresso da cani..., ma c'ho sonno e ora vado a letto vah :D
gigio2005
27-05-2008, 22:59
bell'esempio di disinformazione... che diavolo c'entra la diossina con quello che sostengono Grillo e Montanari? La tossicità della diossina è nota da anni... peccato che i nuovi inceneritori praticamente non ne emettono.
non esageriamo ora
Soliti discorsi dove si cerca di mischiare il tecnico al demagogico per dare una parvenza di rigore scientifico ad una serie di opinioni puramente politiche.
Intendiamoci: la diossina e' senza dubbio la cosa piu' tossica che si conosca, ma quanta ne esce da un inceneritore? E come ricade al suolo? In che concentrazioni sara' presente nell'aria in funzione della distanza? Fissato un certo tempo di attivita', quale sara' la concentrazione al suolo? In quali possibili cicli fotochimici/biologici puo' entrare e quali possono eliminarla senza danni?
Questi sono i numeri che servono - per tutti gli inquinanti - a definire l'impatto ambientale: il resto e' fuffa.
Provate a leggere la normativa attuale (decreto Ronchi) e vedrete che le concentrazioni previste per legge di inquinanti nei fumi sono davvero bassissime - la diossina sta a 0.1ng per normal metro cubo, ovvero... dev'essere sotto il limite di rivelabilita', praticamente - la domanda che ci si puo' porgere non e' "gli inceneritori mi fanno venire il cancro?" ma "dato che in italia sui reati ambientali si finisce sempre a tarallucci e vino, chi mi assicura che le leggi verranno rispettate"?
Questa e' una preoccupazione davvero seria, ma lasciamo stare gli inceneritori che sono delle macchine tecnicamente eccezionali e che, se gestiti con cura, non producono rischi (basti pensare che ce n'e' uno in mezzo a Vienna...)
appunto...
non deve rassicurarci il fatto che sia sotto il limite di misurabilita'....
se un laboratorio non e' in grado di misurare al di sotto dei 100 picogrammi non e' detto che quel dato inceneritore non emetta diossine...
esempio:
un inceneritore risulta a norma per cui emette meno di 100 picogrammi per metro cubo di gas emessi
facciamo 20 picogrammi al metro cubo
un inceneritore quanti metri cubi di gas di scarico emette al giorno? :boh: facciamo 200.000?
200.000 * 20 = 4.000.000 pg = 4000 nanogrammi
cioe' in un giorno vengono emessi 4000 nanogrammi di diossine....che vanno ad accumularsi nell'ambiente
ora io non sono un medico e non ho idea di cosa possa causare tale quantita'.... pero' l'importante e' sapere i dati
stesso discorso per le polveri (il cui limite e' fissato in 30 mg /m^3)
morale della favola:
gli inceneritori inquinano (come le auto e come tutte le altre industrie) ma sono necessari.PUNTO.
dave4mame
28-05-2008, 08:39
iacopo fo?
sono 30 anni che sfrutta il suo cognome per smerciare libercoli infami in cui pretende di svelare la vera realtà al popolo ignorante...
Ziosilvio
28-05-2008, 09:46
435 ricerche scientifiche
pubblicate dove?
Su Nature?
Sul Corriere di Rocca Cannuccia di Sotto?
Sulla pagina Web di Greenpeace?
Sul Journal of Environmentalist Skassakojons?
killercode
28-05-2008, 09:55
L'ultima volta che ho parlato di inceneritori sono stato sospeso 5 giorni :O quindi mi limiterò a dire che non avendo ancora visto documenti scientifici che attestano il danno degli inceneritori di ultima generazione sulla popolazione riportati da parte di grillo; concludo che il suo allarmi siano solo un pretesto per restare sull'onda mediatica
Lucrezio
28-05-2008, 10:55
non esageriamo ora
appunto...
non deve rassicurarci il fatto che sia sotto il limite di misurabilita'....
se un laboratorio non e' in grado di misurare al di sotto dei 100 picogrammi non e' detto che quel dato inceneritore non emetta diossine...
esempio:
un inceneritore risulta a norma per cui emette meno di 100 picogrammi per metro cubo di gas emessi
facciamo 20 picogrammi al metro cubo
un inceneritore quanti metri cubi di gas di scarico emette al giorno? :boh: facciamo 200.000?
200.000 * 20 = 4.000.000 pg = 4000 nanogrammi
cioe' in un giorno vengono emessi 4000 nanogrammi di diossine....che vanno ad accumularsi nell'ambiente
ora io non sono un medico e non ho idea di cosa possa causare tale quantita'.... pero' l'importante e' sapere i dati
stesso discorso per le polveri (il cui limite e' fissato in 30 mg /m^3)
morale della favola:
gli inceneritori inquinano (come le auto e come tutte le altre industrie) ma sono necessari.PUNTO.
Ma quanto vengono diluiti questi 4 microgrammi?
Se quelli che ricadono al suolo sono comunque non rivelabili non ci dovrebbe essere alcun problema per la salute (non sono un esperto di fotochimica, ma facendo una simulazione mi e' venuto fuori che la TCDD ha un picco di assorbimento forte nel vicino ultravioletto... quindi mi sembra ragionevole che venga ossidata fotochimicamente e si spezzetti. E' molto stabile, quindi probabilmente non sarebbe possibile ossidarne una grande quantita' nell'arco di una giornata, ma che un decimo di nanogrammo per metro cubo distribuito su una superficie enorme si riesca a distruggerlo mi sembra una cosa ragionevole... pero' - ripeto - e' solo un'ipotesi, dovrei andarmi a documentare!)
Non si tratta di fare una valutazione di inquinamento, ma di impatto ambientale. E per valutare questo non basta sapere delle quantita' assolute in emissione!
LightIntoDarkness
28-05-2008, 13:45
Frena un attimo: qui si sta parlando di inceneritori attualmente funzionanti o di impianti vecchi e fatiscenti?
Perchè se questi 453 studi sono a tutto spettro, ancora una volta di più è criminale lo 0 con le dita di Veronesi.
Senza contare il principio di precauzione.
Senza contare la memoria storica di tabacco-amianto-"queldisinfettantechenonmiricordoilnome"...
bell'esempio di disinformazione... che diavolo c'entra la diossina con quello che sostengono Grillo e Montanari? La tossicità della diossina è nota da anni... peccato che i nuovi inceneritori praticamente non ne emettono.Quali sono i nuovi inceneritori?
Perchè se sono come il pluripremiato inceneritore di Brescia, stiamo freschi.
dave4mame
28-05-2008, 13:59
quello di brescia?
dantes76
28-05-2008, 14:01
bell'esempio di disinformazione... che diavolo c'entra la diossina con quello che sostengono Grillo e Montanari? La tossicità della diossina è nota da anni... peccato che i nuovi inceneritori praticamente non ne emettono.
sempre che non si brucino ecoballe non a norma...
LightIntoDarkness
28-05-2008, 14:28
sempre che non si brucino ecoballe non a norma...diventate a norma per decreto :rolleyes:
diventate a norma per decreto :rolleyes:
Magari bruciate in un inceneritore che godrà del CIP6 per decreto, nonostante non ne avese diritto... :D
dantes76
28-05-2008, 20:15
Magari bruciate in un inceneritore che godrà del CIP6 per decreto, nonostante non ne avese diritto... :D
i milioni d metri cubi non a norma... che definizione hanno?
fracarro
28-05-2008, 20:46
i milioni d metri cubi non a norma... che definizione hanno?
Monnezza creativa? :asd:
i milioni d metri cubi non a norma... che definizione hanno?
Non ricordo i termini tecnici... :O So solo chi è l'autore di questi due decreti... :O E QUANDO li ha fatti... :O
LightIntoDarkness
29-05-2008, 07:33
Non ricordo i termini tecnici... :O So solo chi è l'autore di questi due decreti... :O E QUANDO li ha fatti... :OE io so che le spese sulla salute sono per tutti, indifferentemente dal colore politico.
nono
il tumore attacca solo i "contro" .
:rolleyes:
LightIntoDarkness
29-05-2008, 11:58
http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=943&Itemid=1
E se ci vendessimo un rene?
C’è chi, ad altre latitudini, vende un rene per fare quattro soldi e sfamare la famiglia o, magari, per comprarsi il cellulare, e c’è chi, forte di una posizione di qualche potere, baratta la salute, pensando in cuor suo che sia sempre quella altrui, per qualcosa di un po’ più consistente.
È così che dal comune ligure di Alassio c’è l’offerta per ospitare l’inceneritore che gli schizzinosissimi abitanti del Principato di Monaco non vogliono più, che parecchi sindaci italioti fanno a botte perché un inceneritore, uno dei tanti in programma, sempre spacciato nell’incarto da televendita del “termovalorizzatore” con il marchio zero dello scienziato Veronesi, sia costruito nel comune di cui rappresentano la massima autorità sanitaria, quando non si sacrificano eroicamente perché una discarica, sempre contenente materiale putrescibile così come non si deve fare, sia allestita nel loro territorio.
Che importa se altrove, dove la corruzione non incide così pesantemente, gl’inceneritori, comunque li vogliamo chiamare, non si fanno più e dai rifiuti si ricavano denaro e posti di lavoro? Il denaro che arriva andrebbe a vantaggio della comunità ed evidentemente dare lavoro non interessa nessuno che conti, sindacati compresi, molto più attenti
a tenere la tensione al di sopra della soglia e a mobilitare con grande strepito milioni di persone per qualche decina di Euro.
E che dire di quella meraviglia che sono le centrali a biomassa che saranno sì state condannate senza appello per i disastri che implicano anche da Ban-Ki Moon, il segretario generale dell’ONU, ma che tanto solleticano la bulimia di qualcuno che ha le mani in pasta?
Tanto per restare intorno a casa mia, il comune di Correggio (Reggio Emilia) sta varando il progetto EVA (Energia, Valore, Ambiente, e guai a chi contesta perché si va berlusconescamente in galera e già ridere desta sospetti) nel cui ambito si prevede la costruzione di una serie d’impianti per bruciare olio di colza, olio di palma esotico e, va da sé, inevitabilmente rifiuti trasformati per volere della legge in sostanze che puliranno l’aria, come ci assicurano i nostri accademici a gettone. Dopotutto il paesello emiliano si era già detto disponibile nel 2004 ad ospitare un inceneritore da 170.000 tonnellate/anno e nel 2007 aveva assicurato il proprio entusiasmo a bruciare amianto, proprio quell’amianto che era ufficialmente innocuo fino a che non è stato più possibile nascondere il disastro sanitario, un disastro di cui pagheremo per generazioni le conseguenze. Esattamente come succederà con gl’inceneritori.
“Non ci sono prove sufficienti che i veleni che escono da quei camini o le ceneri che finiscono dappertutto facciano male - ribattono quelli che la sanno lunga - e fino a che non avremo almeno triplicato i cancri, non potremo condannare”. “In dubio pro reo” dicono i saggi. E il reo è un camino, anzi, una fungaia di camini, che, ad ora, ha dimostrato di accoppare ancora poco. Troppo poco per condannare.
Naturalmente nessuno controlla le malattie cardiovascolari anche se queste sono conseguenza più comune del cancro per ciò che riguarda l’inquinamento da particelle. Né fa caso alle malformazioni fetali, alle malattie neurologiche o a quelle di natura endocrina.Rifacciamoci al principio di precauzione, allora, se non altro visto che la Comunità Europea lo ha recepito. Ma, purtroppo, quel principio non rende quattrini.
Adesso, poi, che, per mantenere la politica più lussuosa del mondo e dare di che sbarcare il lunario anche alla Mafia e alla Camorra dei subappalti, i nostri timonieri eletti con un plebiscito hanno estratto dal cilindro magico un’ovvia idiozia rimasticata come il nucleare, c’è chi si offre fuori dei confini per ospitare la cornucopia che uscirà da questi ecomostri, monumento orazianamente più perenne del bronzo alla voracità dei politicanti e alla credula ingenuità degli elettori che, ad ogni occasione, ricomprano sempre lo stesso pacco.
È di oggi che i nostri dirimpettai albanesi si dicono entusiasti di lasciare che le nostre centrali nucleari siano costruite a casa loro e, magari, anche a mangiarsene le scorie che nessuna tecnologia è capace di rendere meno pericolose come ben stanno sperimentando sulla pelle loro gli americani che di questo tipo di produzione d’energia furono a suo tempo i maggiori sostenitori.
Molto probabilmente gli amici albanesi non hanno letto ciò che dice quell’antipatico del Nobel Carlo Rubbia al proposito (http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html) e, se l’hanno fatto, poco glie ne cale. Esattamente come ai nostri statisti, dall’Omino di Plastica a Gasparri a Matteoli, o ai loro soci dell’altra sponda politica Veltroni, Bersani, Di Pietro.
Dove si manducca, Dio mi conducca, si diceva una volta a Bologna, e non credo occorra traduzione.
http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=943&Itemid=1
E se ci vendessimo un rene?
C’è chi, ad altre latitudini, vende un rene per fare quattro soldi e sfamare la famiglia o, magari, per comprarsi il cellulare, e c’è chi, forte di una posizione di qualche potere, baratta la salute, pensando in cuor suo che sia sempre quella altrui, per qualcosa di un po’ più consistente.
È così che dal comune ligure di Alassio c’è l’offerta per ospitare l’inceneritore che gli schizzinosissimi abitanti del Principato di Monaco non vogliono più, che parecchi sindaci italioti fanno a botte perché un inceneritore, uno dei tanti in programma, sempre spacciato nell’incarto da televendita del “termovalorizzatore” con il marchio zero dello scienziato Veronesi, sia costruito nel comune di cui rappresentano la massima autorità sanitaria, quando non si sacrificano eroicamente perché una discarica, sempre contenente materiale putrescibile così come non si deve fare, sia allestita nel loro territorio.
Che importa se altrove, dove la corruzione non incide così pesantemente, gl’inceneritori, comunque li vogliamo chiamare, non si fanno più e dai rifiuti si ricavano denaro e posti di lavoro? Il denaro che arriva andrebbe a vantaggio della comunità ed evidentemente dare lavoro non interessa nessuno che conti, sindacati compresi, molto più attenti
a tenere la tensione al di sopra della soglia e a mobilitare con grande strepito milioni di persone per qualche decina di Euro.
E che dire di quella meraviglia che sono le centrali a biomassa che saranno sì state condannate senza appello per i disastri che implicano anche da Ban-Ki Moon, il segretario generale dell’ONU, ma che tanto solleticano la bulimia di qualcuno che ha le mani in pasta?
Tanto per restare intorno a casa mia, il comune di Correggio (Reggio Emilia) sta varando il progetto EVA (Energia, Valore, Ambiente, e guai a chi contesta perché si va berlusconescamente in galera e già ridere desta sospetti) nel cui ambito si prevede la costruzione di una serie d’impianti per bruciare olio di colza, olio di palma esotico e, va da sé, inevitabilmente rifiuti trasformati per volere della legge in sostanze che puliranno l’aria, come ci assicurano i nostri accademici a gettone. Dopotutto il paesello emiliano si era già detto disponibile nel 2004 ad ospitare un inceneritore da 170.000 tonnellate/anno e nel 2007 aveva assicurato il proprio entusiasmo a bruciare amianto, proprio quell’amianto che era ufficialmente innocuo fino a che non è stato più possibile nascondere il disastro sanitario, un disastro di cui pagheremo per generazioni le conseguenze. Esattamente come succederà con gl’inceneritori.
“Non ci sono prove sufficienti che i veleni che escono da quei camini o le ceneri che finiscono dappertutto facciano male - ribattono quelli che la sanno lunga - e fino a che non avremo almeno triplicato i cancri, non potremo condannare”. “In dubio pro reo” dicono i saggi. E il reo è un camino, anzi, una fungaia di camini, che, ad ora, ha dimostrato di accoppare ancora poco. Troppo poco per condannare.
Naturalmente nessuno controlla le malattie cardiovascolari anche se queste sono conseguenza più comune del cancro per ciò che riguarda l’inquinamento da particelle. Né fa caso alle malformazioni fetali, alle malattie neurologiche o a quelle di natura endocrina.Rifacciamoci al principio di precauzione, allora, se non altro visto che la Comunità Europea lo ha recepito. Ma, purtroppo, quel principio non rende quattrini.
Adesso, poi, che, per mantenere la politica più lussuosa del mondo e dare di che sbarcare il lunario anche alla Mafia e alla Camorra dei subappalti, i nostri timonieri eletti con un plebiscito hanno estratto dal cilindro magico un’ovvia idiozia rimasticata come il nucleare, c’è chi si offre fuori dei confini per ospitare la cornucopia che uscirà da questi ecomostri, monumento orazianamente più perenne del bronzo alla voracità dei politicanti e alla credula ingenuità degli elettori che, ad ogni occasione, ricomprano sempre lo stesso pacco.
È di oggi che i nostri dirimpettai albanesi si dicono entusiasti di lasciare che le nostre centrali nucleari siano costruite a casa loro e, magari, anche a mangiarsene le scorie che nessuna tecnologia è capace di rendere meno pericolose come ben stanno sperimentando sulla pelle loro gli americani che di questo tipo di produzione d’energia furono a suo tempo i maggiori sostenitori.
Molto probabilmente gli amici albanesi non hanno letto ciò che dice quell’antipatico del Nobel Carlo Rubbia al proposito (http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html) e, se l’hanno fatto, poco glie ne cale. Esattamente come ai nostri statisti, dall’Omino di Plastica a Gasparri a Matteoli, o ai loro soci dell’altra sponda politica Veltroni, Bersani, Di Pietro.
Dove si manducca, Dio mi conducca, si diceva una volta a Bologna, e non credo occorra traduzione.
Mamma mia che oscenità :eek:
Ma chi è stò tizio e su che basi si basa ? :D
No agli incenerito, no alle biomasse, no al nucleare (as usual), no no no....
Azz...tutti a pedalare sulle dinamo per fare energia ?
E già che ci siamo mangiamo i rifiuti ?
Già che vede gli inceneritori come alternativi e non complementari alla differenziata la dice lunga..
Poi le perle è comunque la casuale(?) confusione tra i principi scientifici ed il principio di precauzione (che NON è un principio scientifico!!) e la negazione dei dati...
Non si sono registrati aumenti di tumori o altre malattie ?
Vuole dire (e lo dice pure lui) che non sono rilevabili dai metodi d'indagine...però ammazzano lo stesso :D
Peraltro pensa pure che se ci fossero aumenti di malattie neurologiche o di infarti (non sono un medico: qualcuno mi dice che c'entrano gli inceneritori?) non sarebbero rilevati...
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