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View Full Version : I tentacoli dei clan per imporre le promozioni


danny2005
27-05-2008, 13:16
Intercettazioni ai Casalesi

«Zio Paperone» comandava anche al liceo

I tentacoli dei clan per imporre le promozioni

La donna del clan al figlio: «Fa' il camorrista, le cose diventano facili». Poi lo striglia: fatti un avvenire con la camorra poi pensi ai viaggi


CASERTA — Numerosi sono gli spunti, oltremodo inquietanti, che saltano fuori dalle intercettazioni dell'inchiesta sui casalesi che ieri, lunedì 26, ha portato in manette 54 persone. Ecco, di seguito, una delle vicende registrate.

«FAI IL CAMORRISTA ANCHE TU» - Madre e figlio in macchina, il 16 settembre 2003. Lei è Rosanna De Novellis, vedova di Carmine Iovine e cognata di Antonio. Lui è Oreste, al quale lo zio potente e ricco ha promesso in regalo una Renault Mégane. Il ragazzo è insofferente: «Lui perché è camorrista fa le cose facili». La madre lo esorta a impegnarsi di più: «E fallo anche tu, così fai le cose più facili. Intanto, se quello non era camorrista, a te la macchina non te la comprava. Perché se andava a lavorare poteva mai comprare la macchina a te?». Il giorno dopo è il compleanno del boss latitante e madre e figlio vanno a ordinargli un babà, che gli dovrebbe essere consegnato nel covo assieme a un biglietto di auguri. Ma il dolce è troppo ingombrante: pesa quattro chili. Portarlo in giro è rischioso. Commenta Rosanna, seccata: «Non fa niente, se lo sapevo non lo portavo proprio... Però il biglietto me lo devo far ridare». Oreste è la croce di sua madre. Nonostante tutti i suoi sforzi, come apprendista camorrista riesce malissimo. Così, il 30 gennaio 2004 la donna si sfoga con l'altro figlio, Francesco: «Sta facendo morire di collera suo zio... Se arrestano a questo abbiamo finito tutto. Perché non sei nato tu per primo: a quest'ora ti saresti mangiata tutta Aversa». Modesto, il ragazzo, rilancia: «Aversa, Casal di Principe e San Cipriano». Rosanna è disperata: «Quello pensa ad andare a Sharme- Shake! Invece di pensare di andare a lavorare e poi si fa tutti i viaggi possibile ed immaginabili, secondo me non hai capito niente della vita Oreste! Vai prima a lavorare, fatti un avvenire e poi pensi ai viaggi».

IN CLASSE - La potenza del clan si estende persino alle scuole pubbliche. Nicola Fontana, cognato di Rosanna De Novellis, solo perché camorrista è riuscito ad ottenere la promozione dei suoi figli, Mena e Cipriano. Il 21 maggio 2004 Rosanna chiacchiera con la figlia Filomena detta Filly: «Dicono che Cipriano è stato promosso, tanto che ha fatto zio Nicola... Gli danno le quattro materie più importanti, tanto che ha fatto il padre». Commenta la ragazza: «Che potenza, mamma mia!». «Eh! Sì ma anche per Mena, non hai visto? Mena ha fatto l'esame per prendersi la maturità». Filly riflette: «Comandano loro tutto il liceo classico?». Poi racconta di un ingegnere, che non è riuscito a far promuovere il figlio: «Non ce l'ha fatta a far promuovere a Fabio. Lo ritirò a febbraio e andò a Caserta, nemmeno a Caserta ce l'ha fatta nonostante teneva la scuola sotto le sue mani. Lo ha ritirato dalla scuola e non va più a scuola». Lapidario il commento della madre: «Forse non sono camorristi ».

LA LETTERA AL LATITANTE - Con Antonio Iovine, i familiari comunicano attraverso biglietti. Scrivere è più sicuro che parlare, come insegna Provenzano. Rosanna dice alla figlia: «Filly, guarda che è anche il suo compleanno ». Lei se n'è ricordata: «Gli ho scritto anche la canzone: tanti auguri a te, tanti auguri a te, zio Paperone». Filly scrive ancora allo zio latitante: si avvicina il suo diciottesimo compleanno e le servono i soldi per la festa. La madre la invita ad aggiungere che si è candidata per essere eletta rappresentante d'istituto. Questa è la lettera: «Carissimo zietto mio, come stai? Bene spero, a me tutto bene anche se più passano i giorni e più sono ansiosa che si avvicina il grande giorno del mio 18˚ compleanno, comunque è inutile dirti che ti voglio moltissimo bene e che mi farebbe tanto piacere passare del tempo con te, soprattutto in questi giorni, anche se non è possibile vederti subito ma spero al più presto. Lo scopo di questa lettera è chiederti scusa perché ho sbagliato a non farti sapere personalmente io come andavano i preparativi della festa, ma purtroppo la scuola in questo periodo è diventata molto più pesante e quindi sono stata impegnata per le molte interrogazioni, ora ti chiedo solo, se ti è possibile, di farmi sapere come devo procedere ». Poi si blocca e chiede alla madre: «Oh... non lo so, dimmi tu. Poi cos'altro devo scrivere?». Lei, concreta: «Bello chiaro chiaro: zio, se mi mandi i soldi dai i soldi, altrimenti non mi posso comprare il vestito, non posso comprare niente».

link (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/05_Maggio/27/casalesi_intercettazioni.shtml)


Leggetelo che è molto istruttivo...........

:doh: :help: