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View Full Version : Ennesimo tentativo di regime mediatico da parte di Fini


LUVІ
27-05-2008, 12:40
Non ho parole.

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/rai/votazione-camera/votazione-camera.html

Conta gente assente, pur di non far mancare il numero legale.

L'opposizione esce per protesta contro il decreto 'salva Rete4'
Manca il numero legale, poi Vito chiede una pausa nei lavori
Frequenze Tv, scontro alla Camera
Pdl riformula emendamento Rete4


ROMA - Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha annunciato che "il governo intende presentare una riformulazione dell'emendamento che è oggetto di contestazione", e cioè quello che riguarda Rete4, all'interno del decreto legge in materia di assolvimento di obblighi comunitari, il cui esame è in corso nell'Aula della Camera. Vito ha pertanto chiesto una sospensione dei lavori per consentire l'esame del nuovo testo del governo da parte della commissione speciale per i decreti legge. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha accordato la sospensione, che riprenderanno alle 15.

L'annuncio di Vito è arrivato dopo l'ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione. Alla prima votazione, la maggioranza a Montecitorio si è trovata subito in difficoltà. Tanto che sulla verifica del numero legale sono mancati dieci voti poi recuperati grazie ad interpretazioni del regolamento, ma con energiche contestazioni da parte del centrosinistra, che ha confermato che continuerà a fare ostruzionismo sulle norme anche al Senato.

Il Partito democratico e l'Italia dei Valori avevano infatti stamane abbandonato l'Aula della Camera, in segno di protesta e per far mancare il numero legale. L'Udc, invece, è rimasto in Aula. Secondo la rilevazione elettronica del voto sono mancati dieci voti ma, in base al regolamento, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha considerato presenti i 14 deputati che si erano iscritti a parlare pur senza partecipare alla votazione, proclamando il numero legale.

(27 maggio 2008)

Il tutto, ovviamente, per la solita vergogna nazionale ad personam.

LuVi

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 12:46
il presidente della Camera Gianfranco Fini ha considerato presenti i 14 deputati che si erano iscritti a parlare pur senza partecipare alla votazione, proclamando il numero legale.

(27 maggio 2008)

Il tutto, ovviamente, per la solita vergogna nazionale ad personam.

LuVi
non ho parole... :Puke:
Ma non è illecito considerare anche gli ASSENTI nel conto dei PRESENTI per far valere il numero legale? :muro:

LUVІ
27-05-2008, 12:49
non ho parole... :Puke:
Ma non è illecito considerare anche gli ASSENTI nel conto dei PRESENTI per far valere il numero legale? :muro:

Dice che è nel regolamento... sarà pure legale... ma fa schifo...

LuVi

tatrat4d
27-05-2008, 12:50
Dice che è nel regolamento... sarà pure legale... ma fa schifo...

LuVi

quindi lo schifo sarà semmai nel provvedimento in esame, non nell'interpretazione di Fini.

nekromantik
27-05-2008, 12:52
Rialzati, itaGlia!

Sinceramente comincio a provare empatia verso queste genere notizie. Sono rassegnato, non tanto per la notizia in se, quanto ql fatto che questa verta sull'ennesima legge a favore delle aziende di mr b.

Una bomba da un milione di megatoni.

gearray
27-05-2008, 12:52
Premesso che spero l'opposizione riesca a far togliere le misure sbagliate da questo decreto, non capisco perché prendersela con Fini se ha seguito il regolamento.

Se non lo seguiva mica faceva la cosa giusta, il suo ruolo non gli consente questi arbìtri.

ed.

Vedo che Fini è citato anche nel titolo del topic: non lo trovo giusto, non facciamo disinformazione. Se si trova sbagliato il decreto bisogna prendersela con la maggioranza della camera, non con il presidente.

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 12:53
quindi lo schifo sarà semmai nel provvedimento in esame, non nell'interpretazione di Fini.
dipende se è scritto esplicitamente o se è solo una sua interpretazione.
In qualunque caso è uno SCHIFO che sia possibile una cosa del genere... :muro:

killercode
27-05-2008, 12:53
no comment :rolleyes:

LUVІ
27-05-2008, 12:54
quindi lo schifo sarà semmai nel provvedimento in esame, non nell'interpretazione di Fini.

Entrambe le cose.
E' uno stiracchiamento, un cercare lo scontro per favorire una parte, neppure in maniera troppo nascosta.
Difficile non trovare vergognosamente parziale questa interpretazione.

LuVi

tatrat4d
27-05-2008, 12:56
dipende se è scritto esplicitamente o se è solo una sua interpretazione.
In qualunque caso è uno SCHIFO che sia possibile una cosa del genere... :muro:

La possibilità di non essere presenti c'è, l'ostruzionismo è una scelta che ha le sue tecniche, se non le si sanno attuare giusto così. Non era poi il PD a volere una riforma in senso "produttivo" dei regolamenti? :D

gearray
27-05-2008, 12:57
Difficile non trovare vergognosamente parziale questa interpretazione.

LuVi

Ma perché, il regolamento cosa dice al riguardo? Non lo conosco, ma l'articolo di Repubblica dice "in base al regolamento", non parla di interpretazioni.

tatrat4d
27-05-2008, 12:57
Entrambe le cose.
E' uno stiracchiamento, un cercare lo scontro per favorire una parte, neppure in maniera troppo nascosta.
Difficile non trovare vergognosamente parziale questa interpretazione.

LuVi

bisogna vedere se c'è una prassi o meno. Se fosse un'innovazione non avrei problemi a darti ragione, in caso contrario ha fatto benissimo Fini.

LUVІ
27-05-2008, 12:59
bisogna vedere se c'è una prassi o meno. Se fosse un'innovazione non avrei problemi a darti ragione, in caso contrario ha fatto benissimo Fini.

Si, concordo.
Se fosse uno strumento cui hanno fatto ricorso, in passato, tutti i presidenti, sono pronto a cospargermi il capo di cenere.

LuVi

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 12:59
La possibilità di non essere presenti c'è, l'ostruzionismo è una scelta che ha le sue tecniche, se non le si sanno attuare giusto così. Non era poi il PD a volere una riforma in senso "produttivo" dei regolamenti? :D
Ma non ha senso che una votazione sia valida perchè è stato raggiunto il numero legale anche quando le persone non sono presenti.
Estremizzando, sarebbe possibile una votazione anche solo con UN parlamentare presente se tutti gli altri prima si erano iscritti per parlare e poi risultano assenti....
bella democrazia.. niente da dire.... :doh:

John Cage
27-05-2008, 13:00
Premesso che spero l'opposizione riesca a far togliere le misure sbagliate da questo decreto, non capisco perché prendersela con Fini se ha seguito il regolamento.

Se non lo seguiva mica faceva la cosa giusta, il suo ruolo non gli consente questi arbìtri.

ed.

Vedo che Fini è citato anche nel titolo del topic: non lo trovo giusto, non facciamo disinformazione. Se si trova sbagliato il decreto bisogna prendersela con la maggioranza della camera, non con il presidente.


si critica una "interpretazione" di Fini del regolamento. Bastava interpretarlo diversamente e il numero legale non c'era.

ma Fini pur di difendere l'Altissimo di Mediaset farebbe qualsiasi cosa.

Solito discorso: i regolamenti si rispettano quando servono e si criticano quando danno noia. E Fini è uno di quelli che dice che bisogna andare alla sostanza delle cose.:Puke: quando gli fa comodo.

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 13:01
Si, concordo.
Se fosse uno strumento cui hanno fatto ricorso, in passato, tutti i presidenti, sono pronto a cospargermi il capo di cenere.

LuVi

No, in quel caso è un regolamento COMPLETAMENTE SBALLATO che si sarebbe dovuto modificare in precedenza.
Non esiste che ci sia un regolamento del genere che teoricamente permetterebbe ad UN solo parlamentare di votare e che la votazione in quel caso sia valida....

gaxel
27-05-2008, 13:01
Vedo che Fini è citato anche nel titolo del topic: non lo trovo giusto, non facciamo disinformazione. Se si trova sbagliato il decreto bisogna prendersela con la maggioranza della camera, non con il presidente.

Allievi di Travaglio :asd:

Se ha seguito il regolamento poteva farlo e non ha sbagliato. Attaccate il regolamento e non specificate Fini nel titolo della discussione....

tatrat4d
27-05-2008, 13:02
Ma non ha senso che una votazione sia valida perchè è stato raggiunto il numero legale anche quando le persone non sono presenti.
Estremizzando, sarebbe possibile una votazione anche solo con UN parlamentare presente se tutti gli altri prima si erano iscritti per parlare e poi risultano assenti....
bella democrazia.. niente da dire.... :doh:

Quindi due degli ostruzionisti basterebbero a sovvertire l'esito. :D
La democrazia c'è fino a che vale il principio di maggioranza: l'ostruzionismo è una forma estrema a disposizione della minoranza, serve a dilatare i tempi, non a ribaltare i rapporti di forza.

gearray
27-05-2008, 13:03
si critica una "interpretazione" di Fini del regolamento. Bastava interpretarlo diversamente e il numero legale non c'era.

ma Fini pur di difendere l'Altissimo di Mediaset farebbe qualsiasi cosa.

Il presidente della Camera deve essere il meno discrezionale possibile, è il garante dei regolamenti. I ragionamenti di opportunità politica li devono fare quegli altri 600 là dentro secondo me.
Non puoi attaccare una persona se fa una cosa giusta.

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 13:03
Allievi di Travaglio :asd:

sempre meglio che essere allievi di Jango Fett :)

tatrat4d
27-05-2008, 13:04
No, in quel caso è un regolamento COMPLETAMENTE SBALLATO che si sarebbe dovuto modificare in precedenza.
Non esiste che ci sia un regolamento del genere che teoricamente permetterebbe ad UN solo parlamentare di votare e che la votazione in quel caso sia valida....

Semmai il contrario, il regolamento andrebbe modificato perchè l'aula si possa esprimere più frequentemente.

John Cage
27-05-2008, 13:06
Allievi di Travaglio :asd:

Se ha seguito il regolamento poteva farlo e non ha sbagliato. Attaccate il regolamento e non specificate Fini nel titolo della discussione....

i critica giustamente una "interpretazione" di Fini del regolamento. Bastava interpretarlo diversamente e il numero legale non c'era.

Non è Fini quello che dice che bisogna superare la burocrazia ed andare diritti al merito dei problemi? Ora gli fa comodo fare il burocrate.

Ora abbiamo i difensori dei burocrati.

Una critica politica legittima. Il regolamento poteva essere interpretato più democraticamente. Ma fini non si smentisce mai. :Prrr:

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 13:06
Quindi due degli ostruzionisti basterebbero a sovvertire l'esito. :D
La democrazia c'è fino a che vale il principio di maggioranza: l'ostruzionismo è una forma estrema a disposizione della minoranza, serve a dilatare i tempi, non a ribaltare i rapporti di forza.
Non esiste.
Per una votazione serve il numero legale.
Vista la LARGHISSIMA maggioranza a disposizione dell'attuale governo non vedo per quale motivo non dovrebbe essere possibile raggiungere il numero legale per un semplice ostruzionismo dell'opposizione.
E il concetto di "numero legale" mi pare molto + condivisibile in ottica democratica del concetto "anche i fantasmi contribuiscono al numero legale" :p

Onisem
27-05-2008, 13:06
quindi lo schifo sarà semmai nel provvedimento in esame, non nell'interpretazione di Fini.

Quoto. Ed ecco che le priorità del governo Berlusconi, che non sono certo quelle del paese, iniziano a manifestarsi. Con buona pace dei fanboy che non riescono mai a dire mezza parola contro questo schifo, il massimo che gli riesce è di precisare che pure Prodi non ha fatto un cazzo per correggere questa stortura. Che poi si possano considerare gli assenti presenti...

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 13:06
Semmai il contrario, il regolamento andrebbe modificato perchè l'aula si possa esprimere più frequentemente.
:confused:

John Cage
27-05-2008, 13:07
Il presidente della Camera deve essere il meno discrezionale possibile, è il garante dei regolamenti. I ragionamenti di opportunità politica li devono fare quegli altri 600 là dentro secondo me.
Non puoi attaccare una persona se fa una cosa giusta.

Ok, abbiamo appurato che Fini è un BUROCRATE.

tatrat4d
27-05-2008, 13:09
Quoto. Ed ecco che le priorità del governo Berlusconi, che non sono certo quelle del paese, iniziano a manifestarsi. Con buona pace dei fanboy che non riescono mai a dire mezza parola contro questo schifo, il massimo che gli riesce è di precisare che pure Prodi non ha fatto un cazzo per correggere questa stortura. Che poi si possano considerare gli assenti presenti...

beh no, piano. Il giudizio negativo su questa "stortura" non credo sia ascrivibile anche a chi ha votato PDL. Del resto su temi molto simili c'è stato anche un referendum.

gaxel
27-05-2008, 13:11
Troppo comodo attaccare qualcuno per avere seguito alla lettera un regolamento quando poteva "interpretarlo"...

tatrat4d
27-05-2008, 13:11
:confused:

abolirei il numero legale. La presenza sarebbe garantita dalla normale competizione maggioranza - minoranza: i successi dell'opposizione sarebbero quelli delle "imboscate" contro una maggioranza colpevolmente assente. E intanto il Parlamento produrrebbe voti, che è ciò per cui viene pagato.

Del resto rimango contrario al quorum per i referendum (credo di essere in buona compagnia tra i progressisti, almeno a leggere il forum), il principio per me è il medesimo.

Onisem
27-05-2008, 13:12
beh no, piano. Il giudizio negativo su questa "stortura" non credo sia ascrivibile anche a chi ha votato PDL. Del resto su temi molto simili c'è stato anche un referendum.

Non ho capito: ad uno che vota PdL non può fare schifo la questione rete4 etc.? Come prima mossa tra l'altro? Se c'è un minimo di onestà credo di si!

nekromantik
27-05-2008, 13:13
Troppo comodo attaccare qualcuno per avere seguito alla lettera un regolamento quando poteva "interpretarlo"...

Se poteva interpretarlo non ha seguito alla lettera un bel niente.
Non giochiamo con le parole.

*sasha ITALIA*
27-05-2008, 13:14
sono in attesa di un

"rosicate, rosicate :ciapet: "

nekromantik
27-05-2008, 13:15
Non ho capito: ad uno che vota PdL non può fare schifo la questione rete4 etc.?

La mancanza di autocritica è uno dei motivi per cui questo paese è sull'orlo del fallimento.

tatrat4d
27-05-2008, 13:16
Non ho capito: ad uno che vota PdL non può fare schifo la questione rete4 etc.? Come prima mossa tra l'altro? Se c'è un minimo di onestà credo di si!

Certo che può, come pure il contrario per una elettrice di sinistra che si guarda le telenovelas tutto il pomeriggio. Diciamo però che ad esempio sul DDL Gentiloni le diverse posizioni mi sembravano molto chiare. L'urgenza poi era lamentata già prima del voto, sono solo le soluzioni a cambiare.

nekromantik
27-05-2008, 13:16
sono in attesa di un

"rosicate, rosicate :ciapet: "

"Se la gente lo ha votato vuol dire che di Rete4 non importa nulla", "c'è stato un referendum" e così via in loop...

LUVІ
27-05-2008, 13:16
sono in attesa di un

"rosicate, rosicate :ciapet: "

:asd:

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 13:17
abolirei il numero legale. La presenza sarebbe garantita dalla normale competizione maggioranza - minoranza: i successi dell'opposizione sarebbero quelli delle "imboscate" contro una maggioranza colpevolmente assente. E intanto il Parlamento produrrebbe voti, che è ciò per cui viene pagato.

Del resto rimango contrario al quorum per i referendum (credo di essere in buona compagnia tra i progressisti, almeno a leggere il forum), il principio per me è il medesimo.
No, non puoi abolire completamente il quorum, almeno un minimo ci vuole altrmenti teoricamente si potrebbe arrivare all'assurdo di cui sopra dove un unico votante può decidere tutto.
Io sarei per abbassare il quorum.
Quanto al numero legale, mi pare che sia una pratica ben radicata, a partire dalle riunioni di condominio e a finire nelle riunioni aziendali.
E ha una sua logica e una sua utilità.
A questo punto tu lo aboliresti in toto il numero legale?

tatrat4d
27-05-2008, 13:20
No, non puoi abolire completamente il quorum, almeno un minimo ci vuole altrmenti teoricamente si potrebbe arrivare all'assurdo di cui sopra dove un unico votante può decidere tutto.
Io sarei per abbassare il quorum.
Quanto al numero legale, mi pare che sia una pratica ben radicata, a partire dalle riunioni di condominio e a finire nelle riunioni aziendali.
E ha una sua logica e una sua utilità.
A questo punto tu lo aboliresti in toto il numero legale?

Con regole di convocazione certe e garanzie dei diritti di esercizio del voto, sicuramente sì. Parlando di Parlamentari questi diritti sono ampiamente garantiti, quindi lo abolirei.

Kivron
27-05-2008, 13:42
Io sarei per abbassare il quorum.
Se così fosse oggi non ci sarebbe stato problema, giusto? :stordita:

Beelzebub
27-05-2008, 13:56
Luvi, certo che per i titoli dei thread ti ci metti proprio d'impegno, eh? :D

Dj Ruck
27-05-2008, 13:57
Allievi di Travaglio :asd:

Se ha seguito il regolamento poteva farlo e non ha sbagliato. Attaccate il regolamento e non specificate Fini nel titolo della discussione....

*

LUVІ
27-05-2008, 14:05
E non dimentichiamo il precedente, di pochissimi giorni fa:

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/formazione-governo-4/di-pietro-fini/di-pietro-fini.html

Non c'è che dire... un presidente della camera di tutti gli itaGliani... :rolleyes:


In aula la gaffe di Fini con Di Pietro
"Interruzioni? Dipende cosa si dice"


LuVi

gearray
27-05-2008, 14:09
E non dimentichiamo il precedente, di pochissimi giorni fa:

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/formazione-governo-4/di-pietro-fini/di-pietro-fini.html

Non c'è che dire... un presidente della camera di tutti gli itaGliani... :rolleyes:



LuVi

Ora stai tentando di cadere in piedi. :D Prima dici che se è effettivamente è nel regolamento ti "cospargi il capo di cenere" e ora dici questo. Quindi "precedente" a cosa?

Brakon
27-05-2008, 14:10
Non si può fare entrambi?
Il regolamento permette questa scappatoia e quindi è un regolamento ingiusto. Fini ne ha fatto uso quindi dal punto di vista legale non ha fatto nulla di male... A questo punto criticare Fini è una mera questione di moralità.

Se la legge è sbagliata o fallata e permette una scappatoia, nessuno mi impedisce di pensare che chi utilizza questa scappatoia sarà pure furbo, ma di certo non onesto. Poi se quando ci fa comodo vediamo la legge prima di tutto, e quando non ci fa comodo la legge non funziona, è troppo complessa... allora diventa solo una questione di tifo.

gearray
27-05-2008, 14:14
Non si può fare entrambi?
Il regolamento permette questa scappatoia e quindi è un regolamento ingiusto. Fini ne ha fatto uso quindi dal punto di vista legale non ha fatto nulla di male... A questo punto criticare Fini è una mera questione di moralità.

Se la legge è sbagliata o fallata e permette una scappatoia, nessuno mi impedisce di pensare che chi utilizza questa scappatoia sarà pure furbo, ma di certo non onesto. Poi se quando ci fa comodo vediamo la legge prima di tutto, e quando non ci fa comodo la legge non funziona, è troppo complessa... allora diventa solo una questione di tifo.

Quindi rispettare la legge secondo te ingiusta è inattaccabile legalmente ma condannabile eticamente? Chissà cosa direbbe Socrate.

Brakon
27-05-2008, 14:22
Ma guarda, è la stessa cosa che succede quando i processi si tirano in lungo 20 anni e i colpevoli non si fanno un giorno di galera grazie agli avvocati che trovano ogni cavillo possibile pur di ritardare... succede quando un marocchino ubriaco investe e ammazza 4 persone e poi va a farsi la villeggiatura... succede quando io scarico un mp3 e rischio anni di galera, mentre chi manda in rovina intere famiglie di risparmiatori perchè ha voluto giocare con le banche va a farsi le crociere.

Quello che ha fatto Fini (è un esempio! lo so che lo fanno tutti i politici) è la stessa identica cosa.. ha preso una legge, ha trovato il buco, ci si è infilato per i vantaggi suoi e del suo gruppo. Legale, ma io lo critico e non condivido questi metodi da furbetto.
Socrate non viveva in Italia nel 2008.

tommyknocker.
27-05-2008, 14:26
dilettanti :O

dovevano prendere esempio dla precedente governo, quando per poco facevano approvare il decreto sull'editoria di Ricardo Franco Levi, studiato apposta per tappare la bocca ai blogger

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2098374

loro hanno aspettato l'estate, tutti in vacanza e si fanno le porcate!

fini, prendi esempio la prossima volta!

gearray
27-05-2008, 14:28
Ma guarda, è la stessa cosa che succede quando i processi si tirano in lungo 20 anni e i colpevoli non si fanno un giorno di galera grazie agli avvocati che trovano ogni cavillo possibile pur di ritardare... succede quando un marocchino ubriaco investe e ammazza 4 persone e poi va a farsi la villeggiatura... succede quando io scarico un mp3 e rischio anni di galera, mentre chi manda in rovina intere famiglie di risparmiatori perchè ha voluto giocare con le banche va a farsi le crociere.

Il paragone non c'entra niente, perché tu stai dicendo che il magistrato, per usare il tuo parallelo dei processi, che segue queste regole è condannabile eticamente.
Invece il magistrato fa il suo dovere e basta.

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 14:34
Se così fosse oggi non ci sarebbe stato problema, giusto? :stordita:
:mbe:
ce l'hai presente la differenza tra il quorum di un referendum e il raggiungimento del numero legale di qualsiasi riunione, a partire da quelle di condominio? :stordita:

^TiGeRShArK^
27-05-2008, 14:36
Con regole di convocazione certe e garanzie dei diritti di esercizio del voto, sicuramente sì. Parlando di Parlamentari questi diritti sono ampiamente garantiti, quindi lo abolirei.
Col rischio teorico di una legge approvata da un'unico votante, magari appartenente ad partito con un solo seggio? :p

Brakon
27-05-2008, 14:43
Il paragone non c'entra niente, perché tu stai dicendo che il magistrato, per usare il tuo parallelo dei processi, che segue queste regole è condannabile eticamente.
Invece il magistrato fa il suo dovere e basta.

non sto dicendo del magistrato. Sto dicendo più in generale delle persone (siano avvocati, inquisiti, accusatori, politici ecc ecc) che sapendo di essere nell'errore o dalla parte del torto sfruttano (o cercano di sfruttare) i buchi delle leggi per avere la meglio. in questo caso lo stesso fini che ha sfruttato il regolamento per far passare il quorum. E' un comportamento da furbetto (tanto ammirato qui in Italia) che io condanno nonostante sia legalmente corretto. cosa c'è di sbagliato? Io condanno eticamente il "furbetto" anche se secondo la legge non ha fatto nulla di male.

gearray
27-05-2008, 14:52
non sto dicendo del magistrato. Sto dicendo più in generale delle persone (siano avvocati, inquisiti, accusatori, politici ecc ecc) che sapendo di essere nell'errore o dalla parte del torto sfruttano (o cercano di sfruttare) i buchi delle leggi per avere la meglio. in questo caso lo stesso fini che ha sfruttato il regolamento per far passare il quorum. E' un comportamento da furbetto (tanto ammirato qui in Italia) che io condanno nonostante sia legalmente corretto. cosa c'è di sbagliato? Io condanno eticamente il "furbetto" anche se secondo la legge non ha fatto nulla di male.

C'è di sbagliato che Fini ha lo stesso ruolo del magistrato nel paragone che abbiamo fatto. Ha il dovere di fare rispettare le regole, non è autorizzato ad operare arbìtri.

Nessuno si deve sognare che abbia fatto qualcosa di immorale.

John Cage
27-05-2008, 14:57
C'è di sbagliato che Fini ha lo stesso ruolo del magistrato nel paragone che abbiamo fatto. Ha il dovere di fare rispettare le regole, non è autorizzato ad operare arbìtri.

Nessuno si deve sognare che abbia fatto qualcosa di immorale.

veramente è proprio questo il punto. C'è il dubbio che Fini, abbia dato un'enterpretazione del regolamento per perseguire un interesse di parte. Ovvero, in dubbio è che abbia fatto una cosa poco morale.
Perchè mai non devo pensare che abbia fatto qualcosa di immorale? Cos'è, Fini l'infallibile?

gearray
27-05-2008, 15:00
veramente è proprio questo il punto. C'è il dubbio che Fini, per perseguire un interesse di parte ha arbitrariamente dato un'enterpretazione del regolamento. Ovvero, in dubbio è che abbia fatto una cosa poco morale.
Perchè mai non devo pensare che abbia fatto qualcosa di immorale? Cos'è, Fini l'infallibile?

Ovviamente chi sia la persona non ha alcuna importanza. Nessuno può sognarsi di dire che il garante delle regole abbia fatto qualcosa di immorale per aver fatto rispettare una regola.
Allora per essere nel giusto cosa doveva fare, contravvenire arbitrariamente?

nekromantik
27-05-2008, 15:48
.Nessuno può sognarsi di dire che il garante delle regole abbia fatto qualcosa di immorale per aver fatto rispettare una regola.


Se avesse stabilito che il numero legale non c'era, avrebbe contravvenuto al suo obbligo di rispettare il regolamento? Se si non capisco perché si parla di interpretazione allora.
Se la risposta è no, quello che dici può essere ribaltato e le critiche legittimate.

stbarlet
27-05-2008, 16:00
Fantastico, non posso che essere estasiato da buona parte delle risposte a questo thread.

Si sta rialzando proprio bene!

John Cage
27-05-2008, 16:53
Ovviamente chi sia la persona non ha alcuna importanza. Nessuno può sognarsi di dire che il garante delle regole abbia fatto qualcosa di immorale per aver fatto rispettare una regola.
Allora per essere nel giusto cosa doveva fare, contravvenire arbitrariamente?

Ma quale regola ha fatto rispettare? Quella del numero legale delle votazioni del parlamento?
Il numero legale si dovrebbe basare sul numero effettivo delle persone presenti alla votazione. Non sul numero delle persone eventualmente iscritte a parlare. Se uno è iscritto a parlare ma poi cambia idea e lascia la seduta per protesta, può essere conteggiato?
Un ragionamento logico mi indurrebbe a pensare che chi lascia l'aula per protesta non dovrebbe essere conteggiato.
Cosa dice il regolamento al riguardo? Credo che la cosa vada approfondita.

Kivron
27-05-2008, 18:14
:mbe:
ce l'hai presente la differenza tra il quorum di un referendum e il raggiungimento del numero legale di qualsiasi riunione, a partire da quelle di condominio? :stordita:
Mi ero perso il riferimento al referendum, pensavo parlassi del numero legale.
Vabbeh, poco importa.

::::Dani83::::
27-05-2008, 18:16
Non si può fare entrambi?
Il regolamento permette questa scappatoia e quindi è un regolamento ingiusto. Fini ne ha fatto uso quindi dal punto di vista legale non ha fatto nulla di male... A questo punto criticare Fini è una mera questione di moralità.

Se la legge è sbagliata o fallata e permette una scappatoia, nessuno mi impedisce di pensare che chi utilizza questa scappatoia sarà pure furbo, ma di certo non onesto. Poi se quando ci fa comodo vediamo la legge prima di tutto, e quando non ci fa comodo la legge non funziona, è troppo complessa... allora diventa solo una questione di tifo.

*
E dire che pensavo fosse scontato.. sono dovuto arrivare alla terza pagina per leggere quello che dovrebbe essere ovvio a tutti.

John Cage
27-05-2008, 18:19
*
E dire che pensavo fosse scontato.. sono dovuto arrivare alla terza pagina per leggere quello che dovrebbe essere ovvio a tutti.

la difesa dell'indifendibile e la negazione delle ovvietà ormai sono sport nazionali.

gearray
27-05-2008, 18:45
Cosa dice il regolamento al riguardo? Credo che la cosa vada approfondita.

Tutto il discorso era in ipotesi che il regolamento dica che si conteggia così e che non conteggiare così è un arbitrio.
Se la regola è questa non c'è nessun motivo di criticare il presidente dell'assemblea.

*
E dire che pensavo fosse scontato.. sono dovuto arrivare alla terza pagina per leggere quello che dovrebbe essere ovvio a tutti.

la difesa dell'indifendibile e la negazione delle ovvietà ormai sono sport nazionali.

Ma cosa state dicendo? Quindi il magistrato che concede ad un assassino lo sconto di pena per il rito abbreviato, anche se rispetta alla lettera la legge, è moralmente esecrabile? :mbe:

mario3
27-05-2008, 19:39
io non ho trovato nulla provate a leggere voi

Capo IX - Del numero Legale e delle Deliberazioni
Articolo 46
1. Le deliberazioni dell'Assemblea e delle Commissioni in sede legislativa non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti. Per le deliberazioni delle Commissioni in sede diversa da quella legislativa è sufficiente la presenza di un quarto dei loro componenti.

2. I deputati che sono impegnati per incarico avuto dalla Camera, fuori della sua sede o, se membri del Governo, per ragioni del loro ufficio, sono computati come presenti per fissare il numero legale.

3. Nelle votazioni per la cui validità è necessaria la constatazione del numero legale, i deputati presenti, i quali, prima che si dia inizio alla votazione, abbiano dichiarato di astenersi sono computati ai fini del numero legale.

4. La Presidenza non è obbligata a verificare se l'Assemblea o la Commissione sia, oppure no, in numero legale per deliberare, se non quando ciò sia richiesto rispettivamente da venti o quattro deputati e l'Assemblea o la Commissione stia per procedere ad una votazione per alzata di mano (*) .

5. Non può essere chiesta la verifica del numero legale prima dell'approvazione del processo verbale, né in occasione di votazioni che si debbano fare per alzata di mano per espressa disposizione del Regolamento.

6. I firmatari di una richiesta di votazione qualificata, così come i richiedenti la verifica del numero legale, sono sempre considerati presenti agli effetti del numero legale.

(*) Comma modificato il 29 settembre 1983. Vedi il testo a fronte delle modifiche.

Articolo 47
1. Per verificare se l'Assemblea è in numero legale il Presidente dispone l'appello.

2. Se l'Assemblea o la Commissione non è in numero, il Presidente può rinviare la seduta di un'ora, oppure toglierla. In quest'ultimo caso l'Assemblea o la Commissione s'intende convocata senz'altro, con lo stesso ordine del giorno, per il seguente giorno non festivo alla stessa ora di convocazione della seduta che è stata tolta, oppure anche per il giorno festivo quando l'Assemblea o la Commissione abbia già deliberato di tenere seduta in quella data.

3. La mancanza del numero legale in una seduta non determina alcuna presunzione di mancanza di numero legale nella seduta successiva o dopo la ripresa della seduta a norma del comma 2.

Articolo 48
1. Le deliberazioni dell'Assemblea e delle Commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo i casi per i quali è stabilita una maggioranza speciale.

2. Ai fini del comma 1 sono considerati presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario.

3. I Segretari tengono nota dei votanti e di coloro che abbiano dichiarato di astenersi nel caso del terzo comma dell'articolo 46.

Articolo 48-bis
1. È dovere dei deputati partecipare ai lavori della Camera.

2. L'Ufficio di Presidenza determina, con propria deliberazione, le forme e i criteri per la verifica della presenza dei deputati alle sedute dell'Assemblea, delle Giunte e delle Commissioni.

3. L'Ufficio di Presidenza determina, con la deliberazione di cui al comma 2, le ritenute da effettuarsi sulla diaria, erogata a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, per le assenze dalle sedute dell'Assemblea, delle Giunte e delle Commissioni. L'Ufficio di Presidenza determina altresì le cause ammesse di assenza per le quali non si dà luogo a trattenuta.

(*) Articolo approvato il 24 settembre 1997.

::::Dani83::::
27-05-2008, 20:18
Tutto il discorso era in ipotesi che il regolamento dica che si conteggia così e che non conteggiare così è un arbitrio.
Se la regola è questa non c'è nessun motivo di criticare il presidente dell'assemblea.





Ma cosa state dicendo? Quindi il magistrato che concede ad un assassino lo sconto di pena per il rito abbreviato, anche se rispetta alla lettera la legge, è moralmente esecrabile? :mbe:
Il discorso è molto semplice.. puoi interpretarlo come vuoi.
Se poi pensi che nel regolamento condominiale ci debba essere scritto che non si possono infilare i maccheroni crudi nel naso di un condomino per capire che è una cosa scorretta non ci posso fare nulla, la pensiamo in modo diverso.

John Cage
27-05-2008, 20:42
Ma cosa state dicendo? Quindi il magistrato che concede ad un assassino lo sconto di pena per il rito abbreviato, anche se rispetta alla lettera la legge, è moralmente esecrabile? :mbe:


ummm... :mbe: :stordita:

.. che c'entrano il magistrato e l'assassino? Qui si parla di opportunità politica.

gearray
27-05-2008, 20:46
Il discorso è molto semplice.. puoi interpretarlo come vuoi.
Se poi pensi che nel regolamento condominiale ci debba essere scritto che non si possono infilare i maccheroni crudi nel naso di un condomino per capire che è una cosa scorretta non ci posso fare nulla, la pensiamo in modo diverso.

Rispondi alla mia seconda domanda, per favore?
Perché ricorrere al ridicolo o concludere che la si pensa in modo diverso non è granché costruttivo.

Premessa1: Chi è garante delle regole non deve permettersi alcun arbitrio. Così come un magistrato che applica la legge. Se la legge dice che uno che fa il patteggiamento deve avere lo sconto di pena il magistrato che glielo accorda non solo agisce secondo la legge ma agisce moralmente perché fa il suo dovere. Ogni deviazione dal suo dovere è immorale.

Premessa2: Il presidente di un'assemblea è il garante delle regole

Conclusione: Non si può dire che Fini abbia fatto nulla di immorale.

Su cosa dissenti? Sulla premessa uno o due?

Tu fino ad ora hai confuso Fini con quello che approfitta delle regole ma non ne è garante. Ad esempio l'assassino che usufruisce del patteggiamento. Ma Fini lo è il garante delle regole, quindi il paragone è sbagliato.

John Cage
27-05-2008, 20:48
io non ho trovato nulla provate a leggere voi

Capo IX - Del numero Legale e delle Deliberazioni
Articolo 46
1. Le deliberazioni dell'Assemblea e delle Commissioni in sede legislativa non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti. Per le deliberazioni delle Commissioni in sede diversa da quella legislativa è sufficiente la presenza di un quarto dei loro componenti.

2. I deputati che sono impegnati per incarico avuto dalla Camera, fuori della sua sede o, se membri del Governo, per ragioni del loro ufficio, sono computati come presenti per fissare il numero legale.

3. Nelle votazioni per la cui validità è necessaria la constatazione del numero legale, i deputati presenti, i quali, prima che si dia inizio alla votazione, abbiano dichiarato di astenersi sono computati ai fini del numero legale.

4. La Presidenza non è obbligata a verificare se l'Assemblea o la Commissione sia, oppure no, in numero legale per deliberare, se non quando ciò sia richiesto rispettivamente da venti o quattro deputati e l'Assemblea o la Commissione stia per procedere ad una votazione per alzata di mano (*) .

5. Non può essere chiesta la verifica del numero legale prima dell'approvazione del processo verbale, né in occasione di votazioni che si debbano fare per alzata di mano per espressa disposizione del Regolamento.

6. I firmatari di una richiesta di votazione qualificata, così come i richiedenti la verifica del numero legale, sono sempre considerati presenti agli effetti del numero legale.

(*) Comma modificato il 29 settembre 1983. Vedi il testo a fronte delle modifiche.

Articolo 47
1. Per verificare se l'Assemblea è in numero legale il Presidente dispone l'appello.

2. Se l'Assemblea o la Commissione non è in numero, il Presidente può rinviare la seduta di un'ora, oppure toglierla. In quest'ultimo caso l'Assemblea o la Commissione s'intende convocata senz'altro, con lo stesso ordine del giorno, per il seguente giorno non festivo alla stessa ora di convocazione della seduta che è stata tolta, oppure anche per il giorno festivo quando l'Assemblea o la Commissione abbia già deliberato di tenere seduta in quella data.

3. La mancanza del numero legale in una seduta non determina alcuna presunzione di mancanza di numero legale nella seduta successiva o dopo la ripresa della seduta a norma del comma 2.

Articolo 48
1. Le deliberazioni dell'Assemblea e delle Commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo i casi per i quali è stabilita una maggioranza speciale.

2. Ai fini del comma 1 sono considerati presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario.

3. I Segretari tengono nota dei votanti e di coloro che abbiano dichiarato di astenersi nel caso del terzo comma dell'articolo 46.

Articolo 48-bis
1. È dovere dei deputati partecipare ai lavori della Camera.

2. L'Ufficio di Presidenza determina, con propria deliberazione, le forme e i criteri per la verifica della presenza dei deputati alle sedute dell'Assemblea, delle Giunte e delle Commissioni.

3. L'Ufficio di Presidenza determina, con la deliberazione di cui al comma 2, le ritenute da effettuarsi sulla diaria, erogata a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, per le assenze dalle sedute dell'Assemblea, delle Giunte e delle Commissioni. L'Ufficio di Presidenza determina altresì le cause ammesse di assenza per le quali non si dà luogo a trattenuta.

(*) Articolo approvato il 24 settembre 1997.

mi pare che anche qui non si parla della possibilità che chi è iscritto a parlare debba risultare necessariamente presente.

Se si tratta di una lacuna legislativa, SICURAMENTE l'interpretazione di Fini è stata di parte. Ovvero, non ha rispettato l'opposizione.

Se c'è un regolamento che disciplina la questione allora Fini potrà anche aver avuto ragione. Io ne dubito, ma vedremo.

gearray
27-05-2008, 20:51
mi pare che anche qui non si parla della possibilità che chi è iscritto a parlare debba risultare necessariamente presente.

Il punto in cui dice

1. Per verificare se l'Assemblea è in numero legale il Presidente dispone l'appello.

...secondo te ha a che fare con il momento in cui viene "testato" il numero legale? Chiedo, eh?

John Cage
27-05-2008, 21:04
Rispondi alla mia seconda domanda, per favore?
Perché ricorrere al ridicolo o concludere che la si pensa in modo diverso non è granché costruttivo.

Premessa1: Chi è garante delle regole non deve permettersi alcun arbitrio. Così come un magistrato che applica la legge. Se la legge dice che uno che fa il patteggiamento deve avere lo sconto di pena il magistrato che glielo accorda non solo agisce secondo la legge ma agisce moralmente perché fa il suo dovere. Ogni deviazione dal suo dovere è immorale.

Premessa2: Il presidente di un'assemblea è il garante delle regole

Conclusione: Non si può dire che Fini abbia fatto nulla di immorale.

Su cosa dissenti? Sulla premessa uno o due?

Tu fino ad ora hai confuso Fini con quello che approfitta delle regole ma non ne è garante. Ad esempio l'assassino che usufruisce del patteggiamento. Ma Fini lo è il garante delle regole, quindi il paragone è sbagliato.

Ma qui, se non l'hai ancora capito, si sta discutendo del fatto che forse Fini non è stato il garante di tutti e abbia interpretato una norma a vantaggio della propria maggioranza.
E' proprio in difesa del fatto che il presidente della camera non deve permettersi alcun arbitrio che stiamo dibattendo. Cioè, in difesa dell'istituzione che Fini rappresenta.
Cioè esigiamo che Fini sia all'altezza del ruolo.

Tu parli come se Fini, solo in quanto ha la funzione di garante allora la garantisce sicuramente. Guarda che la gente sbaglia ogni tanto!

Il tuo sillogismo, se mi pemetti è ridicolo:

1) Chi è garante delle regole non deve permettersi alcun arbitrio
2) Il presidente di un'assemblea è il garante delle regole
3) Non si può dire che Fini abbia fatto nulla di immorale.

E' peggio del famoso:

1) alcuni esseri viventi sono uomini
2) alcuni esseri viventi sono elefanti
3) quindi alcuni uomini sono elefanti.

John Cage
27-05-2008, 21:09
Il punto in cui dice

1. Per verificare se l'Assemblea è in numero legale il Presidente dispone l'appello.

...secondo te ha a che fare con il momento in cui viene "testato" il numero legale? Chiedo, eh?

Secondo me l'appello non c'entra nulla con gli iscritti a parlare. Infatti si sa che spesso capita di non far ottenere il numero legale abbandonando l'aula.

Devi capire una cosa... è probabile che Fini abbia interpretato correttamente il regolamento, come sostieni tu... Ma potrebbe anche essore che non sia stato così. Capisci cosa voglio dire? Meamche il papa è infallibile, figurati Fini. Rileggiti il sillogismo. :rolleyes:

gearray
27-05-2008, 21:10
Tu parli come se Fini, solo in quanto ha la funzione di garante allora la garantisce sicuramente. Guarda che la gente sbaglia ogni tanto!

Il tuo sillogismo, se mi pemetti è ridicolo:


Non facciamo confusione. Prima stavamo parlando nell'assunzione che il regolamento dicesse questo e non lasciasse spazio ad interpretazioni, e che quindi Fini avesse esercitato bene il suo ruolo di garante delle regole.

Di fronte a questo argomento tu hai tirato fuori l'obiezione che non sempre rispettare le regole è morale. Oppure ho capito male?

ed.

Anzi è stato Brakon a dirlo che in caso di regola sbagliata si solleva una questione di moralità. Io contestavo questo.

ed2.

Il mio sillogismo non è peggio di quello dell'elefante. :p Manca solo una premessa che pensavo avessimo entrambi sottointesa.
Tu invece contesti la premessa che Fini non potesse fare diversamente senza contravvenire alle regole. Ok, anche io non è che la appoggio, perché non lo so... era una ipotesi e l'ho esplicitato.

Contestavo chi metteva le mani avanti per condannare Fini anche qualora si fosse verificato che il regolamento lo obbligava.

John Cage
27-05-2008, 21:52
Non facciamo confusione. Prima stavamo parlando nell'assunzione che il regolamento dicesse questo e non lasciasse spazio ad interpretazioni, e che quindi Fini avesse esercitato bene il suo ruolo di garante delle regole.

Di fronte a questo argomento tu hai tirato fuori l'obiezione che non sempre rispettare le regole è morale. Oppure ho capito male?

ed.

Anzi è stato Brakon a dirlo che in caso di regola sbagliata si solleva una questione di moralità. Io contestavo questo.

ed2.

Il mio sillogismo non è peggio di quello dell'elefante. :p Manca solo una premessa che pensavo avessimo entrambi sottointesa.
Tu invece contesti la premessa che Fini non potesse fare diversamente senza contravvenire alle regole. Ok, anche io non è che la appoggio, perché non lo so... era una ipotesi e l'ho esplicitato.

Contestavo chi metteva le mani avanti per condannare Fini anche qualora si fosse verificato che il regolamento lo obbligava.

Se il regolamento lo obbligana nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare. Me compreso. Chiaro?
Cosa MOLTO DIVERSA se il regolamento è stato interpretato da Fini in quel modo. C'è differenza tra interpretazione SOGGETTIVA e regolamento chiaro ed oggettivo. Il mio dubbio, te lo ripeto per l'ennesima volta, è che Fini habbia interpretato il regolamento A VANTAGGIO DELLA SUA COALIZIONE! Ti è chiaro oppure no?

Non sta scritto da nessuna parte che Fini "non potesse fare diversamente senza contravvenire alle regole". Credi che nelle istituzioni tutto funzioni nel migliore dei modi? Io tutta questa fiducia non ce l'ho. Tanto meno in uno come Fini.

mario3
27-05-2008, 21:53
Son curioso di capire fin dalle prime battute se Fini in questa legislatura vorrà rispettare in pieno il suo ruolo o si dimostrerà una pedina di Berlusconi. Sto quindi cercando di capire se quello che ha fatto è corretto, secondo L'Unità sì:
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=75799
La maggioranza e il governo si trovano spiazzati. Già per un soffio non cadono in un primo trabocchetto sull'appello nominale per l'avvio della seduta. L'opposizione esce. E mancano 10 deputati del Pdl. La maggioranza non cade solo perché l'Udc, mantenendo la sua presenza nell'Emiciclo, garantisce il quorum necessario per la validità del voto. In più i 14 interventi già programmati dall'Idv per fare ostruzionismo non possono essere conteggiati assenti.
Però leggendo il regolamento a me pare una forzatura

sander4
27-05-2008, 22:04
Non si può fare entrambi?
Il regolamento permette questa scappatoia e quindi è un regolamento ingiusto. Fini ne ha fatto uso quindi dal punto di vista legale non ha fatto nulla di male... A questo punto criticare Fini è una mera questione di moralità.

Se la legge è sbagliata o fallata e permette una scappatoia, nessuno mi impedisce di pensare che chi utilizza questa scappatoia sarà pure furbo, ma di certo non onesto. Poi se quando ci fa comodo vediamo la legge prima di tutto, e quando non ci fa comodo la legge non funziona, è troppo complessa... allora diventa solo una questione di tifo.

*

John Cage
27-05-2008, 22:22
Non si può fare entrambi?
Il regolamento permette questa scappatoia e quindi è un regolamento ingiusto. Fini ne ha fatto uso quindi dal punto di vista legale non ha fatto nulla di male... A questo punto criticare Fini è una mera questione di moralità.

Se la legge è sbagliata o fallata e permette una scappatoia, nessuno mi impedisce di pensare che chi utilizza questa scappatoia sarà pure furbo, ma di certo non onesto. Poi se quando ci fa comodo vediamo la legge prima di tutto, e quando non ci fa comodo la legge non funziona, è troppo complessa... allora diventa solo una questione di tifo.

Quoto anch'io :D

LUVІ
28-05-2008, 09:01
Posto qui, perchè il thread sulla figuraccia della maggioranza non lo trovo più :confused:

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/rai/berlusconi-figuraccia/berlusconi-figuraccia.html

Il Cavalier infuriato con i suoi per le tante assenze al primo vero voto
Letta al lavoro per ricucire con il Pd: per viale Mazzini in corsa Bettini e Rizzo nervo
Berlusconi: "Che figuraccia"
Il premier ora vuol cambiare la Rai
di CLAUDIO TITO

ROMA - "A questo punto servirebbe una soluzione innovativa per la Rai". Silvio Berlusconi rilancia. A suo giudizio, le polemiche sull'emendamento "salva-Rete 4" sono "ingiustificate". E allora non è più il momento di usare le maniere morbide. Anche sulla Rai la maggioranza vuole andare dritta verso il rinnovo. A giugno, subito dopo l'assemblea dei soci. Senza la proroga chiesta da Walter Veltroni.

Nella giornata di ieri, il premier non ha risparmiato fendenti all'opposizione ma anche alla sua coalizione. Le assenze registrate a Montecitorio sul decreto che recepisce le direttive Ue lo hanno mandato su tutte le furie. "Siamo caduti sull'uccello", ha detto con una battuta il sottosegretario Paolo Romani. Il capo del governo, però, non l'ha presa con altrettanta filosofia. Ha telefonato al capogruppo, Fabrizio Cicchitto, e al ministro della Attività produttive, Claudio Scajola. "Non è possibile, non è accettabile che al primo voto importante si faccia questa figuraccia". Il suo dito è rimasto puntato contro l'organizzazione del gruppo e contro la "superficialità" di molti deputati. Molti dei quali, come i sottosegretari, non si sono fatti registrare l'assenza per missione. "Non accetterò più episodi del genere - ha avvertito - altrimenti adotterò provvedimenti esemplari".

Nello stesso tempo, l'inquilino di Palazzo Chigi non ha nascosto una certa delusione per la "propaganda" cavalcata dal Pd. Tanto da studiare un dialogo con la minoranza su binari diversi. "Anche perché non hanno capito che il nostro emendamento - si è lamentato il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani - con Rete 4 non c'entra proprio niente. Riguarda solo le tv digitali. Ora, però, non hanno più il coraggio di fare marcia indietro. Me la ricordo ancora la faccia di Zaccaria quando gliel'ho spiegato".

Eppure un tentativo di mediazione ieri e l'altro ieri, c'è stato. Lo stesso Romani ha parlato a lungo con i rappresentanti del Pd: Paolo Gentiloni e Michele Meta. E anche Gianni Letta ha attivato i suoi canali con l'opposizione. "La soluzione - ha osservato proprio Meta - era a portata di mano, ma loro hanno preferito adottare modifiche del tutto secondarie". I democratici hanno suggerito pure lo stralcio dell'emendamento sulle frequenze per approdare ad un ddl ad hoc da esaminare in tempi brevi. "Non esiste - è stata la risposta di Romani - adesso si va avanti. Non cambiamo per un loro errore".

Un'incomprensione che rischia di non essere contingente: molti temono conseguenze sui colloqui bipartisan impostati nelle settimane scorse. Non è un caso che il Cavaliere a questo punto abbia dato l'input per proseguire sul decreto che tocca pure le frequenze tv e abbia avviato le prime mosse per il consiglio di amministrazione della Rai.

Un primo schema sul futuro cda è stato già depositato sulla scrivania di Palazzo Chigi. Berlusconi vorrebbe portare a Viale Mazzini un uomo fidato come Alessio Gorla. Un esperto di tv e il collaboratore che nel 1994 confezionò la sua "discesa in campo". Per gli altri tre membri in quota Pdl, c'è la probabile conferma della leghista Giovanna Bianchi Clerici e una chance per lo storico Piero Melìgrani. Mentre An sta facendo salire i nomi di Mauro Mazza e di Marcello Veneziani. Ma il vero nodo riguarda la presidenza. Che la legge Gasparri vuole di "garanzia". In sostanza dovrà essere segnalata dal Pd. Berlusconi vorrebbe mantenere al suo posto Claudio Petruccioli. Ma al Loft non la pensano così. La componente ex popolare dei Democratici sta spingendo per Nino Rizzo Nervo, attuale membro del cda. Tra i veltroniani, invece, sta emergendo un'ipotesi nuova: quella di Goffredo Bettini. Che sta lasciando la guida della Festa del Cinema e ha ottimi rapporti con Gianni Letta. Nella segretaria democratica, viene considerata una soluzione accettabile anche per il Cavaliere. Il quale, peraltro, è soprattutto preoccupato di scegliere il direttore generale. A Palazzo Grazioli tutti escludono il ritorno di Agostino Saccà. "Voglio una soluzione innovativa", ripete il presidente del consiglio. Ossia un manager esterno. E il candidato cui spesso fa riferimento è Stefano Parisi, ex direttore generale di Confindustria e amministratore delegato di Fastweb. L'ostacolo, però, è costituito dallo stipendio. Il tetto previsto dalla legge è troppo basso per un dirigente proveniente dall'esterno e infatti è allo studio la possibilità di abolire quel limite con una circolare ministeriale.

Molto, comunque, dipenderà da chi verrà eletto alla presidenza della commissione di vigilanza: la maggioranza non gradisce la candidatura di Leoluca Orlando, ma alla fine potrebbe digerirla. Anche se con una astensione.

(28 maggio 2008)

Beelzebub
28-05-2008, 09:04
Posto qui, perchè il thread sulla figuraccia della maggioranza non lo trovo più :confused:

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/rai/berlusconi-figuraccia/berlusconi-figuraccia.html

Il Cavalier infuriato con i suoi per le tante assenze al primo vero voto
Letta al lavoro per ricucire con il Pd: per viale Mazzini in corsa Bettini e Rizzo nervo
Berlusconi: "Che figuraccia"
Il premier ora vuol cambiare la Rai
di CLAUDIO TITO

ROMA - "A questo punto servirebbe una soluzione innovativa per la Rai". Silvio Berlusconi rilancia. A suo giudizio, le polemiche sull'emendamento "salva-Rete 4" sono "ingiustificate". E allora non è più il momento di usare le maniere morbide. Anche sulla Rai la maggioranza vuole andare dritta verso il rinnovo. A giugno, subito dopo l'assemblea dei soci. Senza la proroga chiesta da Walter Veltroni.

Nella giornata di ieri, il premier non ha risparmiato fendenti all'opposizione ma anche alla sua coalizione. Le assenze registrate a Montecitorio sul decreto che recepisce le direttive Ue lo hanno mandato su tutte le furie. "Siamo caduti sull'uccello", ha detto con una battuta il sottosegretario Paolo Romani. Il capo del governo, però, non l'ha presa con altrettanta filosofia. Ha telefonato al capogruppo, Fabrizio Cicchitto, e al ministro della Attività produttive, Claudio Scajola. "Non è possibile, non è accettabile che al primo voto importante si faccia questa figuraccia". Il suo dito è rimasto puntato contro l'organizzazione del gruppo e contro la "superficialità" di molti deputati. Molti dei quali, come i sottosegretari, non si sono fatti registrare l'assenza per missione. "Non accetterò più episodi del genere - ha avvertito - altrimenti adotterò provvedimenti esemplari".

Nello stesso tempo, l'inquilino di Palazzo Chigi non ha nascosto una certa delusione per la "propaganda" cavalcata dal Pd. Tanto da studiare un dialogo con la minoranza su binari diversi. "Anche perché non hanno capito che il nostro emendamento - si è lamentato il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani - con Rete 4 non c'entra proprio niente. Riguarda solo le tv digitali. Ora, però, non hanno più il coraggio di fare marcia indietro. Me la ricordo ancora la faccia di Zaccaria quando gliel'ho spiegato".

Eppure un tentativo di mediazione ieri e l'altro ieri, c'è stato. Lo stesso Romani ha parlato a lungo con i rappresentanti del Pd: Paolo Gentiloni e Michele Meta. E anche Gianni Letta ha attivato i suoi canali con l'opposizione. "La soluzione - ha osservato proprio Meta - era a portata di mano, ma loro hanno preferito adottare modifiche del tutto secondarie". I democratici hanno suggerito pure lo stralcio dell'emendamento sulle frequenze per approdare ad un ddl ad hoc da esaminare in tempi brevi. "Non esiste - è stata la risposta di Romani - adesso si va avanti. Non cambiamo per un loro errore".

Un'incomprensione che rischia di non essere contingente: molti temono conseguenze sui colloqui bipartisan impostati nelle settimane scorse. Non è un caso che il Cavaliere a questo punto abbia dato l'input per proseguire sul decreto che tocca pure le frequenze tv e abbia avviato le prime mosse per il consiglio di amministrazione della Rai.

Un primo schema sul futuro cda è stato già depositato sulla scrivania di Palazzo Chigi. Berlusconi vorrebbe portare a Viale Mazzini un uomo fidato come Alessio Gorla. Un esperto di tv e il collaboratore che nel 1994 confezionò la sua "discesa in campo". Per gli altri tre membri in quota Pdl, c'è la probabile conferma della leghista Giovanna Bianchi Clerici e una chance per lo storico Piero Melìgrani. Mentre An sta facendo salire i nomi di Mauro Mazza e di Marcello Veneziani. Ma il vero nodo riguarda la presidenza. Che la legge Gasparri vuole di "garanzia". In sostanza dovrà essere segnalata dal Pd. Berlusconi vorrebbe mantenere al suo posto Claudio Petruccioli. Ma al Loft non la pensano così. La componente ex popolare dei Democratici sta spingendo per Nino Rizzo Nervo, attuale membro del cda. Tra i veltroniani, invece, sta emergendo un'ipotesi nuova: quella di Goffredo Bettini. Che sta lasciando la guida della Festa del Cinema e ha ottimi rapporti con Gianni Letta. Nella segretaria democratica, viene considerata una soluzione accettabile anche per il Cavaliere. Il quale, peraltro, è soprattutto preoccupato di scegliere il direttore generale. A Palazzo Grazioli tutti escludono il ritorno di Agostino Saccà. "Voglio una soluzione innovativa", ripete il presidente del consiglio. Ossia un manager esterno. E il candidato cui spesso fa riferimento è Stefano Parisi, ex direttore generale di Confindustria e amministratore delegato di Fastweb. L'ostacolo, però, è costituito dallo stipendio. Il tetto previsto dalla legge è troppo basso per un dirigente proveniente dall'esterno e infatti è allo studio la possibilità di abolire quel limite con una circolare ministeriale.

Molto, comunque, dipenderà da chi verrà eletto alla presidenza della commissione di vigilanza: la maggioranza non gradisce la candidatura di Leoluca Orlando, ma alla fine potrebbe digerirla. Anche se con una astensione.

(28 maggio 2008)

:eek:

:Puke:

Stigmata
28-05-2008, 11:08
"Voglio una soluzione innovativa", ripete il presidente del consiglio. Ossia un manager esterno. E il candidato cui spesso fa riferimento è Stefano Parisi, ex direttore generale di Confindustria e amministratore delegato di Fastweb. L'ostacolo, però, è costituito dallo stipendio. Il tetto previsto dalla legge è troppo basso per un dirigente proveniente dall'esterno e infatti è allo studio la possibilità di abolire quel limite con una circolare ministeriale.

Olèèèèèè :muro: :muro: :muro: