View Full Version : Violenta badante: arrestato
(ANSA) - PESCARA, 24 MAG - I Cc di Penne (Pescara) hanno arrestato Walter Canale di Alanno (Pescara), per violenza sessuale, minaccia e lesioni personali.La vittima e' una romena alla quale l'uomo aveva chiesto di lavorare come badante per la madre.Dopo averla incontrata alla stazione ferroviaria di Pescara, l'ha condotta a casa sua, ad Alanno, dove l'ha aggredita.La donna e' stata poi soccorsa dai carabinieri.In ospedale le sono state riscontrate contusioni, tumefazioni ed ecchimosi al volto e alle gambe.
Cmakamkla
---edited---
24-05-2008, 12:08
ma smettetela:rolleyes:
lo sappiamo già che anche gli italiani fanno crimini
E poi mi dicono che la castrazione è ingiusta, che crea mostri.
C'è la possibilità di creare mostri? Li castri e li tieni in cella a vita.
ma smettetela:rolleyes:
lo sappiamo già che anche gli italiani fanno crimini
puoi anche non leggere se ti da fastidio sapere di italiani che violentano romene eh... :rolleyes:
Clazm,l;a
---edited---
24-05-2008, 12:17
puoi anche non leggere se ti da fastidio sapere di italiani che violentano romene eh... :rolleyes:
Clazm,l;a
no, poveretta:(
ma lo sappiamo benissimo perchè postate sti articoli, è quello che mi da fastidio
solo per dire non sono solo i romeni che stuprano, che rubano ecc, che lo fanno anche gli italiani
ma i tuoi amici che non sono italiani da soli fanno un terzo dei reati...
non vedo perche' non postare un fatto di cronaca solo perche' commesso da un italiano... mah...
comunque ha ragione ileana , i maschi a volte sarebbero proprio da trasformarli in capponi...
c,la,l;z,l;a
nomeutente
24-05-2008, 12:21
ma i tuoi amici che non sono italiani da soli fanno un terzo dei reati...
Falso.
Ma vabbé, non facciamo polemica.
Povera donna.
---edited---
24-05-2008, 12:23
Falso.
Ma vabbé, non facciamo polemica.
Povera donna.
povera anche perchè è stata probabilmente ricattata per il lavoro, che è un diritto di tutto
logicamente non posso dire cosa provo per quell' "uomo" perchè mi sospenderesti:mad:
Jamal Crawford
24-05-2008, 12:26
Cmakamkla
toglimi una curisoita', cosa vogliono dire le tue firme tipo questa qui sopra?
le metti in tutti i post
Jamal Crawford
24-05-2008, 12:27
Falso.
Ma vabbé, non facciamo polemica.
Povera donna.
Falso??:rolleyes:
beppegrillo
24-05-2008, 12:28
non vedo perche' non postare un fatto di cronaca solo perche' commesso da un italiano... mah...
comunque ha ragione ileana , i maschi a volte sarebbero proprio da trasformarli in capponi...
c,la,l;z,l;a
infatti fai bene a postare se lo ritieni opportuno.
L'importante però è ricordare di non lamentarsi quando gli altri fanno altrettanto.
P.s
Spero che nessuno sano di mente affermi che gli italiani non stuprano o in genere non commettono reati.
x La domanda sulle lettere ad capocchium di cyrano, disse che un tempo firmava i suoi posti con un ciao, ha scoperto che mettendo lettere casuali risparmia tempo, certo fa a meno anche della comprensibilità, ma non si possono mantenere troppe cose ;)
toglimi una curisoita', cosa vogliono dire le tue firme tipo questa qui sopra?
le metti in tutti i post
sigh
vabbeh..allora... dagli albori del tempo ( '99 col vecchio nick ) ho sempre concluso ogni mio post con un saluto generalizzato : " ciaozzz "
Poi un paio d'anni fa circa ho concluso che se avessi premuto C e poi lettere a caso , avrei risparmiato tempo :asd:
tutto qui :O
C,;a,;z,;a
nomeutente
24-05-2008, 12:29
Falso??:rolleyes:
Falso.
Addendum:
per essere più precisi (e per evitare che posti articoli senza averli letti) è di origine straniera circa un terzo dei denunciati. Ma non significa affatto che un terzo dei reati è commesso da stranieri.
Jamal Crawford
24-05-2008, 12:32
Falso.
ma cosi' senza perdere piu' di due secondi su google:
CARCERE - II Rapporto Antigone sulle condizioni della detenzione in Italia. Raddoppiati gli stranieri: per loro custodia cautelare più facile e percorsi penali di fatto ''differenziati''(Vedi i 5 lanci successivi)
03/07/2002 11.10.21
ROMA – Anche quest’anno l'associazione Antigone, tramite il suo Osservatorio sulle condizioni di detenzione, ha effettuato un vero e proprio viaggio all’interno del pianeta carcere, osservandone i numeri, la sua crescita, la sua composizione sociale, le difficoltà. Ne scaturiscono delle “foto” che riportiamo per ciascun lancio successivo, a partire dal sempre più rilevante rapporto tra istituti penitenziari e stranieri.
Negli ultimi anni si è registrato un grande incremento della popolazione detenuta in Italia. E a farne le spese sono sempre più spesso i soggetti deboli, cioè quelle categorie di persone che incontrano maggiori difficoltà nell’accesso ai diritti e alle garanzie. E tra questi si inseriscono a pieno titolo gli stranieri.
La ricerca di Antigone evidenzia questo aspetto, sottolineando come l’aumento della presenza straniera per l’Italia rappresenti un cambiamento radicale nella situazione penale e carceraria e rispecchia, in realtà, una tendenza diffusa in tutto l’Occidente. Oggi gli stranieri detenuti in Italia sono quasi un terzo della popolazione detenuta (16.330 su un totale di 55.338 detenuti presenti nelle carceri italiane), pari al 29,5% delle presenze in carcere. Dono, dunque, il doppio rispetto al 1995.
E il trend è ancora più vistoso. Alla fine degli anni ’80, quando il fenomeno dell’immigrazione straniera cominciava a farsi strada, era straniero uno su otto persone che entravano in carcere, Nel 1991 la percentuale di straneri tra i nuovi ingressi in carcere era esattamente del 17,3% e nel giro di 5 anni (1996) la percentuale arrivò al 28,1%, cioè più di una persona su quattro. Nel 1999 è stata poi superata la soglia di uno su tre (esattamente il 33,4%) e nel 2000 la quota di stranieri sui nuovi giunti è salita ancora fino al 36,2%.
Ma quali sono le ragioni dell’aumento della presenza di detenuti stranieri? Ci sono alcuni aspetti da evidenziare. Innanzitutto il dato è relativo perché va messo in relazione anche con il parallelo calo del numero di cittadini italiani in carcere. E se è vero che la criminalità straniera in Italia è in aumento ma tale aumento va di pari passo con lo stabilizzarsi degli immigrati in Italia: il trend di aumento della criminalità straniera è infatti del tutto simile a quello del numero di permessi di soggiorno concessi a cittadini stranieri. La considerazione di fondo è però un’altra: nei confronti degli stranieri vengono spesso intrapresi percorsi penali differenziati rispetto a quelli riservati agli italiani. Per gli stranieri, secondo Antigone, si fa un notevole ricorso alla custodia cautelare e questo fa sì che quasi il 60% degli stranieri nelle carceri italiane siano detenuti in attesa di giudizio mentre tra gli italiani il dato scende al di sotto del 40%.
In realtà la discriminazione sarebbe più a monte, come testimonierebbero le discrepanze nei dati relativi a denunce e condanne. Ulteriore conferma dell’esistenza di fatto di percorsi penali differenziati per gli stranieri viene dai dati relativi ai crimini che sono all’origine della carcerazione. A partire dalla quantità di reati. I dati mostrano che gli italiani in carcere hanno sulle loro spalle un numero medio di imputazioni decisamente superiore a quello degli stranieri: al maggio 2001 erano 171.458 i reati complessivamente ascritti alle 55.338 persone detenute in Italia (media di poco più di 3 reati a testa) ma non equamente distribuiti. Quelli che riguardano gli stranieri sono ‘solo’ 31.935, vale a dire meno di 2 reati in media per ogni straniero e i restanti 139.521 reati sono ascritti ai detenuti italiani con una media a persona più elevata (3,57).
Riguardo infine alla tipologia dei reati, i dati mostrano la maggior frequenza con cui i detenuti sono accusati di violazioni della normativa sugli stupefacenti. Costituiscono infatti il 38,4% dei reati ascritti agli stranieri, contro il 16,5% per gli italiani. Grossa anche la prevalenza di stranieri accusati di reati connessi alla prostituzione e, ovviamente, di violazione della legge sull’immigrazione. Per tutti gli altri reati, la percentuale di casi attribuiti agli stranieri è sempre inferiore alla quota di stranieri sul totale della popolazione detenuta.
Nella sua ricerca, Antigone conclude che alla base di queste differenze tra italiani e stranieri nel rapporto col sistema penale vi siano certamente scelte di politica di repressione del crimine e di gestione del fenomeno immigrazione, ma anche problematiche specifiche del sistema giudiziario e penale italiano (garanzie di difesa meno tutelate, difficoltà linguistiche, di comunicazione e di scarsa conoscenza del sistema giuridico). Infine, a parità di imputazione o di condanna la permanenza in carcere degli stranieri è mediamente più lunga di quella degli italiani, sia in fase di custodia cautelare che dopo la sentenza.
Ed ancora: i detenuti stranieri si concentrano soprattutto negli istituti penitenziari del centro-nord e, tra questi, soprattutto nelle carceri delle grandi aree metropolitane. Tale distribuzione di detenuti rispecchia in parte le caratteristiche della presenza immigrata in Italia, mentre influiscono sulla presenza anche le caratteristiche della popolazione detenuta di nazionalità italiana. Altro fattore da citare: gli stranieri, spesso sprovvisti di permesso di soggiorno, non possono certificare il luogo in cui risiedono e in cui risiede la famiglia, per cui sono i primi ad essere coinvolti in periodici sfollamenti che interessano molti degli istituti penitenziari italiani.
Riguardo alla provenienza geografica, gli stranieri detenuti provengono soprattutto dal Nord Africa (netta prevalenza), in particolare maghrebini (Marocco, Tunisia e Algeria in testa) e dai paesi europei non appartenenti alle Ue, in particolare Albania, ex Jugoslavia e Romania. Discreta anche la presenza di detenuti sudamericani, soprattutto colombiani, cileni e venezuelani. Va anche detto che negli ultimi anni la popolazione straniera detenuta, oltre che aumentare, è cambiata molto quanto a composizione per provenienza geografica. E il dato più rilevante è quello relativo alla presenza di albanesi, che sono passati da 2104 agli attuali 2717, con un incremento di quasi il 30% in meno di un anno e mezzo. Aumentano anche i romeni (+27%) e croati (+39,3%), di marocchini (il gruppo di gran lunga più presente nelle carceri italiane) e di algerini (+22,1%).
(Altri 5 lanci nel notiziario del 02.07.2002)
(Lancio del 02/07/2002 13.12.21)
1/3 di quelli di prigione non significa 1/3 dei reati
Jamal Crawford
24-05-2008, 12:35
1/3 di quelli di prigione non significa 1/3 dei reati
certo hai ragione magari tra quelli non arrestati ce ne sono oltre 1/3 compiuti da stranieri. CHi lo sa. INvece dati certi alla mano, e non fregnacce, vedi i dati sopra, prendi un bel respiro e, ritenta sarai piu' fortunato
nomeutente
24-05-2008, 12:40
Falso.
Addendum:
per essere più precisi (e per evitare che posti articoli senza averli letti) è di origine straniera circa un terzo dei denunciati. Ma non significa affatto che un terzo dei reati è commesso da stranieri.
Appunto... :asd:
- gli immigrati commettono 1/3 dei reati
- gli immigrati sono 1/3 dei denunciati
- gli immigrati sono 1/3 dei carcerati
sono 3 affermazioni molto diverse.
nomeutente
24-05-2008, 12:43
certo hai ragione magari tra quelli non arrestati ce ne sono oltre 1/3 compiuti da stranieri. CHi lo sa. INvece dati certi alla mano, e non fregnacce, vedi i dati sopra, prendi un bel respiro e, ritenta sarai piu' fortunato
La fregnaccia è quella che hai scritto tu, perché non tieni in considerazione la natura del reato, la gerarchia delle organizzazioni criminali, gli arresti domiciliari ecc., tutte variabili che influenzano sia i denunciati che i carcerati.
I reati sono un'altra cosa.
Appunto... :asd:
- gli immigrati commettono 1/3 dei reati
- gli immigrati sono 1/3 dei denunciati
- gli immigrati sono 1/3 dei carcerati
sono 3 affermazioni molto diverse.
sono pronto a scommettere che qualcuno, leggendo una a scelta delle 3 affermazioni, capisce:
"1/3 degli imigrati commette reati"
:D :asd:
Falso.
Addendum:
per essere più precisi (e per evitare che posti articoli senza averli letti) è di origine straniera circa un terzo dei denunciati. Ma non significa affatto che un terzo dei reati è commesso da stranieri.
allora non e' falso.
E' eventualmente una affermazione non confermata dai fatti, e fino a che qualcuno non porta dati a sua conferma o per smentirla e' tanto vera quanto falsa.
nomeutente
24-05-2008, 12:59
sono pronto a scommettere che qualcuno, leggendo una a scelta delle 3 affermazioni, capisce:
"1/3 degli imigrati commette reati"
:D :asd:
Però visto che sono tre frasi, 1/3 * 3 = 1
Quindi il 100% degli immigrati commette reati :D
allora non e' falso.
E' eventualmente una affermazione non confermata dai fatti, e fino a che qualcuno non porta dati a sua conferma o per smentirla e' tanto vera quanto falsa.
Da un punto di vista di logica pura hai ragione tu :stordita:
A me premeva solo sottolineare la confusione che regna sovrana quando si parla di questi temi.
allora non e' falso.
E' eventualmente una affermazione non confermata dai fatti, e fino a che qualcuno non porta dati a sua conferma o per smentirla e' tanto vera quanto falsa.
Intellettualmente l'onere della prova sta a chi fa una affermazione
Washakie
24-05-2008, 13:31
Considerando che l'unica cosa su cui ci possiamo basare sono i dati sia la seconda che la terza affermazione è vera, mentre la prima è impossibile dire se sia vera o falsa
Se poi vogliamo fare del relativismo allora possiamo anche smettere di scrivere perchè di vero in assoluto non c'è niente
Washakie
24-05-2008, 13:31
Intellettualmente l'onere della prova sta a chi fa una affermazione
Dire che è falso è un'affermazione
Però visto che sono tre frasi, 1/3 * 3 = 1
Quindi il 100% degli immigrati commette reati :D
questo mi ricorda "Ecce Bombo", nella scenza dell'esame di maturità (passata alla storia per la presenza dal vivo del poeta Alvaro Rissa, ma secondo me la chicca è un'altra)
quando chiedono al candidato
prof "quanto fa due alla meno un terzo?"
lui: "due!"
prof: "NO!"
"un mezzo!"
prof: "NO!"
lui: "un terzo!"
prof: "NO!"
lui: "un mezzo meno un terzo... umh no aspetti..."
prof: "con calma.. rifletta..."
lui, dopo un pò di mugugnamenti, "TRENTUNO!!"
:D :D :D :asd:
scusate l'OT
Dire che è falso è un'affermazione
Io ho detto, quoto
"1/3 dei detenuti è diverso da 1/3 dei reati"
E' una affermazione talmente lapalissiana che mi pare inutile disquisire sulla sua veridicità
Quanto ai dati
Io ho visto dati che parlano di detenuti
Vorrei leggere i dati, che finora non son stati postati, sui denunciati.
se ci sono
Washakie
24-05-2008, 13:37
Vorrei leggere i dati, che finora non son stati postati, sui denunciati.
se ci sono
Leggiti il rapporto del viminale
Leggiti il rapporto del viminale
evidentemente tu che l'hai letto puoi farmi un riassunto, no;)
Jamal Crawford
24-05-2008, 13:44
evidentemente tu che l'hai letto puoi farmi un riassunto, no;)
non puo' farti un riassunto perche' poi non ci crederesti. Leggilo, rileggilo, poi chiedi delucidazioni e poi ritenta, sarai piu' fortunato
non puo' farti un riassunto perche' poi non ci crederesti. Leggilo, rileggilo, poi chiedi delucidazioni e poi ritenta, sarai piu' fortunato
anche tu l'hai letto?
come si intitola?
Jamal Crawford
24-05-2008, 13:46
anche tu l'hai letto?
come si intitola?
Io speriamo che me la cavo
Washakie
24-05-2008, 13:48
evidentemente tu che l'hai letto puoi farmi un riassunto, no;)
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1730960
Willy McBride
24-05-2008, 14:08
allora non e' falso.
E' eventualmente una affermazione non confermata dai fatti, e fino a che qualcuno non porta dati a sua conferma o per smentirla e' tanto vera quanto falsa.
L'affermazione è falsa, e la conferma è nell'articolo che Jamal ha postato, evidentemente senza leggerlo.
Jamal Crawford
24-05-2008, 14:11
L'affermazione è falsa, e la conferma è nell'articolo che Jamal ha postato, evidentemente senza leggerlo.
non l'ho letto che dice? :cry:
la prossima volta informiamo il viminale di contattarti per stilare i dati sui criminali ok? :)
John Cage
24-05-2008, 15:21
ma smettetela:rolleyes:
lo sappiamo già che anche gli italiani fanno crimini
Quindi dato che lo sappiamo già tanto vale non riportare notizie del genere?
:doh:
nomeutente
24-05-2008, 15:28
Considerando che l'unica cosa su cui ci possiamo basare sono i dati sia la seconda che la terza affermazione è vera, mentre la prima è impossibile dire se sia vera o falsa
Se poi vogliamo fare del relativismo allora possiamo anche smettere di scrivere perchè di vero in assoluto non c'è niente
Se uno ha un minimo di conoscenze di criminologia sa bene cosa si desume da quei dati.
Ma al momento non ho tempo. Magari lunedì.
Washakie
24-05-2008, 17:27
Se uno ha un minimo di conoscenze di criminologia sa bene cosa si desume da quei dati.
Ma al momento non ho tempo. Magari lunedì.
Spero solo che tu non mi "spieghi" i dati perchè non ne ho nessun interesse (sia perchè sono tranquillamente in grado di farlo da me, sia perchè non è di alcuna importanza).
Il fatto che si possa motivare il perchè gli stranieri delinquono (in proporzione) più degli italiani non risolve certamente il problema nè tantomeno lo riduce
Jamal Crawford
24-05-2008, 17:51
certo che anche tu a star ad ascoltare i dati del viminale :O
Concetti troppo difficili
nomeutente
26-05-2008, 08:11
Spero solo che tu non mi "spieghi" i dati perchè non ne ho nessun interesse (sia perchè sono tranquillamente in grado di farlo da me, sia perchè non è di alcuna importanza).
Il fatto che si possa motivare il perchè gli stranieri delinquono (in proporzione) più degli italiani non risolve certamente il problema nè tantomeno lo riduce
Parto dal fondo: è vero che dare la spiegazione di un fenomeno non lo risolve, ma raramente ho visto risolvere un problema senza che prima fosse capito. Anzi, di solito chi cerca di risolvere un problema senza averlo studiato a fondo rischia di far più male che bene.
Nel merito, il punto del discorso non è se gli stranieri delinquono di più o di meno (cosa di cui si è discusso in altre occasioni) ma se gli stranieri compiono un terzo dei reati oppure no.
Abbiamo solo un dato: un terzo dei carcerati è straniero e da qui bisogna partire per vedere se è un dato realistico oppure è una sovra o sottostima.
La mia tesi è che il dato dei carcerati sovrastimi il dato dei reati.
1) Gli immigrati clandestini non possono avere gli arresti domiciliari, mentre gli italiani sì.
2) Gli immigrati possono essere in carcere anche per semplice violazione della legge sull'immigrazione (che ovviamente non riguarda gli italiani).
3) Il crimine è gerarchicamente stratificato come tutto il resto della società: lo scippatore è in fondo alla gerarchia, mentre il truffatore (magari televisivo) è più in alto; il picciotto che spaccia è in fondo alla gerarchia, il boss è in cima. Così come in un cantiere è l'operaio che rischia di ammazzarsi e non l'ingegnere, nella criminalità è lo spacciatore che rischia l'arresto e non quello che importa la droga. Quindi in galera è più facile che ci vada quello che si trova al fondo della gerarchia del crimine, che in Italia è l'immigrato e non l'italiano.
Da queste semplici analisi si desume:
- gli stranieri sono 1/3 dei carcerati;
- riguardo ai reati il è una sovrastima;
=> gli stranieri commettono meno di un terzo dei reati
Poi può essere 1/2 come 9/30, questo è difficile da quantificare (specialmente perché molti reati non vengono nemmeno denunciati). Semplicemente sottolineo che sono due dati diversi.
Se poi vogliamo approfondire ancora di più il tema e chiederci, a prescindere dalla quantità di crimini (poniamo pure che sia 1/3), se eliminando gli immigrati i reati diminuirebbero di 1/3, la risposta è NO.
Al limite diminuirebbero i reati da crimine non organizzato (furti saltuari).
I reati legati alla criminalità organizzata (che sono la parte preponderante dei reati) non diminuirebbero in maniera significativa.
Es. elementare: se non ci fossero i marocchini a spacciare droga, ci sarebbero i ragazzi (che già adesso spacciano, magari nei bagni delle scuole) oppure semplicemente la malavita aumenterebbe la remunerazione dello spacciatore per convincere qualche italiano a sobbarcarsi il rischio (oggi se lo sobbarcano gli immigrati perché hanno meno pretese... esattamente come molti rumeni lavorano nei cantieri per poco salario e tanti rischi: se non ci fossero i rumeni ci sarebbero gli italiani, magari pagati un po' di più).
Concludo dicendo che i dati del Viminale citati ripetutamente in questo thread sono la base su cui fare qualsiasi discorso (e infatti io mi baso _sempre_ su quelli), ma è anche necessario avere gli strumenti analitici per interpretare i dati.
Inoltre i dati dicono anche che da quando siamo un paese di immigrazione e non di emigrazione (cioè negli ultimi 20 anni) reati come rapine, furti e omicidi sono in netto calo (salvo momentanee increspature dovute a indulti o altri shock analoghi).
I momenti di massima emergenza criminalità si sono avuti negli anni di piombo e nei primi anni 90 (crimini di mafia).
Cerchiamo quindi di orientare l'attenzione dove ce n'è bisogno: la mafia nostrana (che è "alleata" di quella albanese) e quella cinese (che invece contende il territorio a quella italiana) e cerchiamo di capire che questi macrofenomeni sono molto più pericolosi del bambino rom che ti ruba l'ipod (che certo ti fa girare le balle, ma non causa sparatorie per le strade o attentati con il tritolo).
Parto dal fondo: è vero che dare la spiegazione di un fenomeno non lo risolve, ma raramente ho visto risolvere un problema senza che prima fosse capito. Anzi, di solito chi cerca di risolvere un problema senza averlo studiato a fondo rischia di far più male che bene.
Nel merito, il punto del discorso non è se gli stranieri delinquono di più o di meno (cosa di cui si è discusso in altre occasioni) ma se gli stranieri compiono un terzo dei reati oppure no.
-CUT-
quindi è più facile arrestare uno straniero e detenerlo in galera rispetto ad un italiano ....
tempo fa lessi anche la notizia che 1/3 dei detenuti sono tossicodipendenti e ragionando come con i rumeni si dovrebbe dedurre che 1/3 dei delitti in Italia è commesso da tossicodipendenti .....
nomeutente
26-05-2008, 09:17
quindi è più facile arrestare uno straniero e detenerlo in galera rispetto ad un italiano ....
Esattamente ;)
tempo fa lessi anche la notizia che 1/3 dei detenuti sono tossicodipendenti e ragionando come con i rumeni si dovrebbe dedurre che 1/3 dei delitti in Italia è commesso da tossicodipendenti .....
La logica è sempre quella: un "tossico", che magari spaccia o fa furti per procurarsi una dose, è candidato al carcere senza se e senza ma.
Scarsa cultura giuridica (e quindi scarsa conoscenza dei propri eventuali diritti), avvocato d'ufficio, nessun amico parlamentare... è il genere di persona che la galera se la fa tutta o quasi.
Parto dal fondo: è vero che dare la spiegazione di un fenomeno non lo risolve, ma raramente ho visto risolvere un problema senza che prima fosse capito. Anzi, di solito chi cerca di risolvere un problema senza averlo studiato a fondo rischia di far più male che bene.
Nel merito, il punto del discorso non è se gli stranieri delinquono di più o di meno (cosa di cui si è discusso in altre occasioni) ma se gli stranieri compiono un terzo dei reati oppure no.
Abbiamo solo un dato: un terzo dei carcerati è straniero e da qui bisogna partire per vedere se è un dato realistico oppure è una sovra o sottostima.
La mia tesi è che il dato dei carcerati sovrastimi il dato dei reati.
1) Gli immigrati clandestini non possono avere gli arresti domiciliari, mentre gli italiani sì.
2) Gli immigrati possono essere in carcere anche per semplice violazione della legge sull'immigrazione (che ovviamente non riguarda gli italiani).
3) Il crimine è gerarchicamente stratificato come tutto il resto della società: lo scippatore è in fondo alla gerarchia, mentre il truffatore (magari televisivo) è più in alto; il picciotto che spaccia è in fondo alla gerarchia, il boss è in cima. Così come in un cantiere è l'operaio che rischia di ammazzarsi e non l'ingegnere, nella criminalità è lo spacciatore che rischia l'arresto e non quello che importa la droga. Quindi in galera è più facile che ci vada quello che si trova al fondo della gerarchia del crimine, che in Italia è l'immigrato e non l'italiano.
Da queste semplici analisi si desume:
- gli stranieri sono 1/3 dei carcerati;
- riguardo ai reati il è una sovrastima;
=> gli stranieri commettono meno di un terzo dei reati
Poi può essere 1/2 come 9/30, questo è difficile da quantificare (specialmente perché molti reati non vengono nemmeno denunciati). Semplicemente sottolineo che sono due dati diversi.
Se poi vogliamo approfondire ancora di più il tema e chiederci, a prescindere dalla quantità di crimini (poniamo pure che sia 1/3), se eliminando gli immigrati i reati diminuirebbero di 1/3, la risposta è NO.
Al limite diminuirebbero i reati da crimine non organizzato (furti saltuari).
I reati legati alla criminalità organizzata (che sono la parte preponderante dei reati) non diminuirebbero in maniera significativa.
Es. elementare: se non ci fossero i marocchini a spacciare droga, ci sarebbero i ragazzi (che già adesso spacciano, magari nei bagni delle scuole) oppure semplicemente la malavita aumenterebbe la remunerazione dello spacciatore per convincere qualche italiano a sobbarcarsi il rischio (oggi se lo sobbarcano gli immigrati perché hanno meno pretese... esattamente come molti rumeni lavorano nei cantieri per poco salario e tanti rischi: se non ci fossero i rumeni ci sarebbero gli italiani, magari pagati un po' di più).
Concludo dicendo che i dati del Viminale citati ripetutamente in questo thread sono la base su cui fare qualsiasi discorso (e infatti io mi baso _sempre_ su quelli), ma è anche necessario avere gli strumenti analitici per interpretare i dati.
Inoltre i dati dicono anche che da quando siamo un paese di immigrazione e non di emigrazione (cioè negli ultimi 20 anni) reati come rapine, furti e omicidi sono in netto calo (salvo momentanee increspature dovute a indulti o altri shock analoghi).
I momenti di massima emergenza criminalità si sono avuti negli anni di piombo e nei primi anni 90 (crimini di mafia).
Cerchiamo quindi di orientare l'attenzione dove ce n'è bisogno: la mafia nostrana (che è "alleata" di quella albanese) e quella cinese (che invece contende il territorio a quella italiana) e cerchiamo di capire che questi macrofenomeni sono molto più pericolosi del bambino rom che ti ruba l'ipod (che certo ti fa girare le balle, ma non causa sparatorie per le strade o attentati con il tritolo).
quoto ildiscorso.
e come ho già detto altrove è facile verificare la fallacità dell 'idea niente stranieri = 30% di reati in meno, guardando l'andamento storico dei reati in Italia.
Negli ultimi 10 anni c'è stato un aumento in alcuni settori, e diminuzione in altri (il minomo storico degli omicidi c'è stato nel 2006 e nel 2005). In generale negli ultimi 10 anni l'andamento globale è altalenante senza nessun trend netto.
Ma soprattutto se si guardano i livelli del numero dei reati a inizio anni '90, ovvero prima dell'inizio del fenomeno migratorio, si hanno livelli di un 20% piu elevato rispetto ad oggi.
Per prevenire le solite critiche qulunquiste, preciso che quello che dico è totalmente diverso da dire "poverini gli immigrati".
Il punto è che la criminalità è un fenomeno sociale ma soprattutto economico complesso, nel quale gli immigrati costituiscono spesso la manovalanza di basso rango.
Poi certo l'immigrazione crea problematiche sociali, culturali, abitative. La creazione di ghetti senza controlli e senza preparazione pubblica acuisce situazioni di degrado.
Ma l'assimilazione tra degrado e immigrazione, cosi come quella tra criminalità e immigrazione, è una semplificazione autoassolutoria.
Per risolvere i problemi bisogna cercarne le cause. Cercare i capri espiatori può al massimo dar sollievo a una frustrazione ingenua e inutile (se non dannosa)
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.