View Full Version : Missioni spaziali modulari
Salve a tutti.
Mi stavo chiedendo come mai non si fosse mai pensato di mandare missioni robotiche modulari su Marte, dove per modulare intendo che si spediscono tanti moduli che si possono ricombinare in base alle necessità direttamente sul pianeta. Del tipo:
- modulo energetico, con dentro un bel po' di plutonio oppure dei pannelli solari.
- moduli di mobilità, che si potrebbero distinguere fra ruote e cigoli.
- moduli di ricerca, con tanti moduli quanti possono essere gli strumenti scientifici di indagine.
- modulo volante ( :D ) per far compiere grandi spostamenti al robot...
Questi moduli potrebbero essere combinati in qualsiasi modo al fine di far svolgere al robot le più svariate missioni. L'approccio mi sembra migliore di mandare missioni già preconfezionate "usa e getta" che possono essere usate per un ristretto arco temporale e poi sono abbandonate a se stesse per problemi di esaurimento delle scorte energetiche.
L'unico grosso problema che vedo è quello di assemblare e disassemblare i vari moduli su Marte, ma credo che la tecnologia robotica per fare questo sia già esistente, no?
Voi che ne pensate?
Salve a tutti.
Mi stavo chiedendo come mai non si fosse mai pensato di mandare missioni robotiche modulari su Marte, dove per modulare intendo che si spediscono tanti moduli che si possono ricombinare in base alle necessità direttamente sul pianeta. Del tipo:
- modulo energetico, con dentro un bel po' di plutonio oppure dei pannelli solari.
- moduli di mobilità, che si potrebbero distinguere fra ruote e cigoli.
- moduli di ricerca, con tanti moduli quanti possono essere gli strumenti scientifici di indagine.
- modulo volante ( :D ) per far compiere grandi spostamenti al robot...
Questi moduli potrebbero essere combinati in qualsiasi modo al fine di far svolgere al robot le più svariate missioni. L'approccio mi sembra migliore di mandare missioni già preconfezionate "usa e getta" che possono essere usate per un ristretto arco temporale e poi sono abbandonate a se stesse per problemi di esaurimento delle scorte energetiche.
L'unico grosso problema che vedo è quello di assemblare e disassemblare i vari moduli su Marte, ma credo che la tecnologia robotica per fare questo sia già esistente, no?
Voi che ne pensate?
vedi troppi robottoni! :D
scherzi a parte probabilmente i problema è l'ambiente troppo polveroso che può influire con gli innesti tra moduli :)
vedi troppi robottoni! :D
scherzi a parte probabilmente i problema è l'ambiente troppo polveroso che può influire con gli innesti tra moduli :)
Beh esistono gli ambienti chiusi per questo, no? :fagiano:
Fra l'altro mi pare di aver letto che vogliano far costruire gran parte della base lunare a dei robot... me lo sono sognato?
Beh esistono gli ambienti chiusi per questo, no? :fagiano:
Fra l'altro mi pare di aver letto che vogliano far costruire gran parte della base lunare a dei robot... me lo sono sognato?
???
ma tu stai dicendo di progettarli modulari e assemblare i moduli oppure intendi che possono scomporsi e ricomporsi in corso d'opera, mentre si trovano che so, su marte?!
???
ma tu stai dicendo di progettarli modulari e assemblare i moduli oppure intendi che possono scomporsi e ricomporsi in corso d'opera, mentre si trovano che so, su marte?!
Sì intendo quello...
Sì intendo quello...
Perche' economicamente non c'e nessun interesse nell'andare su marte.
Non che la tecnologia ci manchi (anzi) ma costa gia troppo una missione con un minuscolo rover, figuriamoci dei razzi vettori con sufficiente spinta per portare in orbita (e poi su marte) dei moduli.
Perche' economicamente non c'e nessun interesse nell'andare su marte.
Non che la tecnologia ci manchi (anzi) ma costa gia troppo una missione con un minuscolo rover, figuriamoci dei razzi vettori con sufficiente spinta per portare in orbita (e poi su marte) dei moduli.
Il problema è il costo della messa in orbita quindi?
No perché mandare su Marte tot numero di moduli combinabili in qualsiasi modo (=flessibilità grandissima) forse è più economico di mandare n-mila rover per ogni specifica investigazione, no?
vedi troppi robottoni! :D
scherzi a parte probabilmente i problema è l'ambiente troppo polveroso che può influire con gli innesti tra moduli :)
Quoto (la prima parte :D )
Costerebbe una follia e basterebbe un guasto ad un modulo (es quelo energetico o di mobilità) per mandare a puttane decine di missioni che hanno portato là tutti gli altri moduli.
Attualmente se c'è un malfunzionamento (tipo la sonda che si è schiantata per un errore di misura) si perde solo quella missione
Quoto (la prima parte :D )
Vedo che vi piacciono molto i robottini dato che li citate così spesso... :D
Costerebbe una follia e basterebbe un guasto ad un modulo (es quelo energetico o di mobilità) per mandare a puttane decine di missioni che hanno portato là tutti gli altri moduli.
Mica deve essercene solo uno... per i moduli critici se ne potrebbero mandare più di uno e poi la presenza di vari moduli permetterebbe anche di effettuare operazioni di riparazione sul posto credo.
Attualmente se c'è un malfunzionamento (tipo la sonda che si è schiantata per un errore di misura) si perde solo quella missione
Peccato che bisogna aspettare moltissimi anni prima di rifarla, sempre che vengano stanziati i fondi ovviamente.
Se invece si rompe un singolo modulo si può usare il sostituto o comunque andare avanti con altri compiti.
Sì intendo quello...
la mia domanda prevede due alternative... a quale ti riferisci? :stordita:
beh in ogni caso resto del mio avviso.. l'assemblamento in remoto delle varie parti è improbabile... anche perche putacaso se il modulo alimentazione e quello di trazione cadono lontani... beh.. come si assemblano? :D
inoltre il risultato finale richiederebbe troppi elementi ridondanti, aumenterebbe il peso, i costi.. i tempi di attesa per due lanci successivi...
etc etc... per una sonda non hanno senso...
per la stazione spaziale dove ci sono i tecnici che possono intervenire nel caso ha senso...
Vedo che vi piacciono molto i robottini dato che li citate così spesso... :D
Lancia i componenti !!!
Mica deve essercene solo uno... per i moduli critici se ne potrebbero mandare più di uno e poi la presenza di vari moduli permetterebbe anche di effettuare operazioni di riparazione sul posto credo.
riparazioni ?
roboto che sono così intelligenti da autoripararsi non ce ne sono :D
Peccato che bisogna aspettare moltissimi anni prima di rifarla, sempre che vengano stanziati i fondi ovviamente.
Se invece si rompe un singolo modulo si può usare il sostituto o comunque andare avanti con altri compiti.
se serve mandare più moduli non puoi fare nessun esperimento finche almeno quello che serve non è arrivato.
La frequenza del lanci è data dai fondi quindi non aumenterebbe.
Col tuo sistema mi sà che ci sarebbe pure un pò di inefficenza tecnica credo
la mia domanda prevede due alternative... a quale ti riferisci? :stordita:
:D
Mi riferisco ai moduli che si assemblano e si scompongono su Marte!
beh in ogni caso resto del mio avviso.. l'assemblamento in remoto delle varie parti è improbabile... anche perche putacaso se il modulo alimentazione e quello di trazione cadono lontani... beh.. come si assemblano? :D
Beh penso che siano in grado di individuare un'area di atterraggio e far atterrare un oggetto in quell'area, con un certo margine di errore.
Ovviamente ci dovrebbe essere qualcuno che assembla e scompone i vari moduli sul posto ed è questo il principale problema. Non so se esiste la possibilità di costruire un robot con una mobilità ed una precisione del genere.
inoltre il risultato finale richiederebbe troppi elementi ridondanti, aumenterebbe il peso, i costi.. i tempi di attesa per due lanci successivi...
etc etc... per una sonda non hanno senso...
per la stazione spaziale dove ci sono i tecnici che possono intervenire nel caso ha senso...
Ad ogni modo come costruiranno la base sulla Luna? A me pare di aver letto che gran parte della costruzione sarà operata da dei robot mandati apposta.
riparazioni ?
roboto che sono così intelligenti da autoripararsi non ce ne sono :D
Sì lo so: le varie operazioni dovrebbero svolgerle dopo aver ricevuto disposizioni dalla Terra, del tipo "assembla il modulo A al modulo B" oppure "ripara il modulo C".
se serve mandare più moduli non puoi fare nessun esperimento finche almeno quello che serve non è arrivato.
Finché non è arrivato ciò che è fondamentale, ovvero modulo energetico e modulo mobilità, poi le varie missioni si potrebbero pianificare con quello che è disponibile al momento no? Non ci sarebbero più tempi morti.
La frequenza del lanci è data dai fondi quindi non aumenterebbe.
Sì ma nel lanci devi mandare sempre un tot di parti funzionali fondamentali, cioè la parte della mobilità e quella della generazione energetica.
Se queste parti fossero trasformate in moduli indipendenti e riutilizzabili si potrebbero mandare solo i moduli necessari di volta in volta, continuando l'esplorazione scientifica del pianeta nei tempi di attesa con i moduli già disponibili.
Col tuo sistema mi sà che ci sarebbe pure un pò di inefficenza tecnica credo
Dipende da come verrebbe gestito credo... come ogni cosa.
Il poter mandare tot chili di strumentazione utile (e riutilizzabile) eviterebbe:
1) di mandare sempre le solite parti funzionali sempre presenti (mobilità e generazione energetica)
2) riutilizzare i moduli già spediti.
Io non mi intendo di robotica o di astronautica però a livello logico non mi sembra così malvagia la mia idea.
ti faccio notare solo una cosa...
le sonde si mandano dove inviare una persona è troppo rischioso...
che senso ha mandare una sonda se poi qualcuno deve assemblarla?! :D
i rover su marte sono sonde
ora mandare uno a giocare coi lego su marte senza avere idea di come farlo tornare indietro non so quanti volontari trovi... :asd:
per questo dico che se gli oggetti devono montarsi da soli è improbabile... :)
poi in altre situazioni ovvio che si usa la modularità, in molte macchine multifunzione è la regola... ma ci deve essere sempre qualcuno che le monta...
ti faccio notare solo una cosa...
le sonde si mandano dove inviare una persona è troppo rischioso...
che senso ha mandare una sonda se poi qualcuno deve assemblarla?! :D
i rover su marte sono sonde
ora mandare uno a giocare coi lego su marte senza avere idea di come farlo tornare indietro non so quanti volontari trovi... :asd:
per questo dico che se gli oggetti devono montarsi da soli è improbabile... :)
poi in altre situazioni ovvio che si usa la modularità, in molte macchine multifunzione è la regola... ma ci deve essere sempre qualcuno che le monta...
Mica pensavo di mandare uno sfigato su Marte a giocare al lego... le operazioni di assemblaggio e scomposizione dovrebbero essere svolte sempre da robot ovviamente.
Beh penso che siano in grado di individuare un'area di atterraggio e far atterrare un oggetto in quell'area, con un certo margine di errore.
Ovviamente ci dovrebbe essere qualcuno che assembla e scompone i vari moduli sul posto ed è questo il principale problema. Non so se esiste la possibilità di costruire un robot con una mobilità ed una precisione del genere.
Su Marte è particolarmente difficile a causa del fatto che ha un atmosfera, ma è rarefatta. C'era un video di una conferenza nasa dove spiegavano le varie problematiche, penso lo si trovi nei podcast sul sito della nasa.
Ad ogni modo come costruiranno la base sulla Luna? A me pare di aver letto che gran parte della costruzione sarà operata da dei robot mandati apposta.
Umh.. io ero rimasto a moduli grossi su "ruote (http://www-robotics.jpl.nasa.gov/systems/system.cfm?System=11)". Niente assemblaggi complessi, solo grossi pezzi da mettere insieme (probabilmente con assistenza umana).
Finché non è arrivato ciò che è fondamentale, ovvero modulo energetico e modulo mobilità, poi le varie missioni si potrebbero pianificare con quello che è disponibile al momento no? Non ci sarebbero più tempi morti.
Sì ma nel lanci devi mandare sempre un tot di parti funzionali fondamentali, cioè la parte della mobilità e quella della generazione energetica.
Se queste parti fossero trasformate in moduli indipendenti e riutilizzabili si potrebbero mandare solo i moduli necessari di volta in volta, continuando l'esplorazione scientifica del pianeta nei tempi di attesa con i moduli già disponibili.
Dipende da come verrebbe gestito credo... come ogni cosa.
Il poter mandare tot chili di strumentazione utile (e riutilizzabile) eviterebbe:
1) di mandare sempre le solite parti funzionali sempre presenti (mobilità e generazione energetica)
2) riutilizzare i moduli già spediti.
I moduli che mandi devono comunque essere alimentati (se no si rompono per le condizioni proibitive), devono poter atterrare "precisi" (quindi sistema di guida, paracaduti, ecc.). In pratica tante sonde.. se devono essere assemblabili la situazione peggiora ulteriormente.
L'aumento di complessità, pesi e di conseguenza costi penso diventi presto proibitivo.
GUSTAV]<
23-05-2008, 17:43
Pima o poi si dovrà colonizzare qualche altro pianeta :O
chissà se qualche genio ha iniziato a vendere terreni marziani..
http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_(astronomia)
Umh.. io ero rimasto a moduli grossi su "ruote (http://www-robotics.jpl.nasa.gov/systems/system.cfm?System=11)". Niente assemblaggi complessi, solo grossi pezzi da mettere insieme (probabilmente con assistenza umana).
Ah capisco, non so perché è un ricordo vago di quello che avevo letto da qualche parte, quindi può benissimo essere come dici tu! :)
I moduli che mandi devono comunque essere alimentati (se no si rompono per le condizioni proibitive), devono poter atterrare "precisi" (quindi sistema di guida, paracaduti, ecc.). In pratica tante sonde.. se devono essere assemblabili la situazione peggiora ulteriormente.
Sì capisco però la necessità di non mandare tutte le volte le stesse parti funzionali non sarebbe un vantaggio? Ovviamente uno deve considerare l'arco di più missioni, non una sola perché altrimenti è chiaro che il vantaggio non c'è.
L'aumento di complessità, pesi e di conseguenza costi penso diventi presto proibitivo.
Uhm facciamo un esempio: metti che di rover su Marte ne abbiano mandati 50, fino ad oggi. Ogni volta dovevi mandare le stesse parti fondamentali (generatore e mobilità) perché altrimenti non si può fare niente. Tutto questo porta via spazio e peso, che nei missili è una risorsa MOLTO limitata. Se un modulo generatore ed un modulo mobilità fossero già disponibili su Marte, insieme a qualche sistema robotico per assemblare, questi non dovrebbero essere messi nel cargo del missile, liberando quindi spazio per altre strumentazioni che amplierebbero la quantità di strumentazione inviata sul pianeta per ogni lancio.
<;22585272']Pima o poi si dovrà colonizzare qualche altro pianeta :O
chissà se qualche genio ha iniziato a vendere terreni marziani..
http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_(astronomia)
Ma basta con questo interventi trollosi: ogni volta che ti leggo sai solo fare battute da due soldi che fanno ridere soltanto te.
*PLONK*
Dante1982
23-05-2008, 18:26
Uhm facciamo un esempio: metti che di rover su Marte ne abbiano mandati 50, fino ad oggi. Ogni volta dovevi mandare le stesse parti fondamentali (generatore e mobilità) perché altrimenti non si può fare niente. Tutto questo porta via spazio e peso, che nei missili è una risorsa MOLTO limitata. Se un modulo generatore ed un modulo mobilità fossero già disponibili su Marte, insieme a qualche sistema robotico per assemblare, questi non dovrebbero essere messi nel cargo del missile, liberando quindi spazio per altre strumentazioni che amplierebbero la quantità di strumentazione inviata sul pianeta per ogni lancio.
tra i mille problemi di una costruzione modulare il problema più grave è che non consideri l'usura dei componenti.
Dopo 2 anni un modulo di qualsiasi tipo è bello che da buttare oltre che ad essere obsoleto tecnicamente, la sua vita "utile" per usare termini affidabilistici è pressocchè finita.
Nota: ogni 2 anni c'è una finestra di lancio per Marte, prima o dopo non è conveniente
Lucrezio
24-05-2008, 01:03
<;22585272']Pima o poi si dovrà colonizzare qualche altro pianeta :O
chissà se qualche genio ha iniziato a vendere terreni marziani..
http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_(astronomia)
Non credo sia necessario far andare a donnine la discussione a tutti i costi...
Ah capisco, non so perché è un ricordo vago di quello che avevo letto da qualche parte, quindi può benissimo essere come dici tu! :)
E' comunque ancora tutto in definizione, quindi quello che avevo letto magari è già stato cambiato ;)
Per il resto premesso che non progetto sonde per la nasa, penso sia una somma di più fattori che rendono poco conveniente tutto il sistema (se qualcuno è più competente correggetemi :D):
-la massa addizionale richiesta per i vari sistemi di guida, combustibile e mantenimento è una buona percentuale del tutto.
-le cose elencate sopra non sono agevolmente riutilizzabili, di conseguenza si finirebbe per fare due sonde che costano 4 invece di una sola che costa 5 rendendo la cosa non conveniente.
-le considerazioni di Dante1982 sulla vita dei componenti
-un sistema più complesso è più facile che si rompa e costa di più da progettare e gestire
Non si parla di assemblaggio nello spazio ma su forumastronautico ho letto (http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=6554.0) che alla NASA stanno progettando una struttura standard per le sonde "a basso costo" in modo da evitare di riprogettare tutto per ogni missione. Qui però si punta a diminuire i costi di progettazione più che rendere più efficiente "la/le sonde".
tra i mille problemi di una costruzione modulare il problema più grave è che non consideri l'usura dei componenti.
Dopo 2 anni un modulo di qualsiasi tipo è bello che da buttare oltre che ad essere obsoleto tecnicamente, la sua vita "utile" per usare termini affidabilistici è pressocchè finita.
Nota: ogni 2 anni c'è una finestra di lancio per Marte, prima o dopo non è conveniente
In che senso un modulo diventa obsoleto dopo due anni? Sono al corrente dell'esistenza del fenomeno dell'usura, ma non pensavo che fosse talmente grave... per esempio davo per scontato che un modulo di trivellazione potesse durare almeno una decina di anni!!!
-la massa addizionale richiesta per i vari sistemi di guida, combustibile e mantenimento è una buona percentuale del tutto.
Sulla singola missione ti do ragione: però su un insieme di tot missioni forse qualcuna si può risparmiare dato che molti componenti sarebbero già sul posto no?
-le cose elencate sopra non sono agevolmente riutilizzabili, di conseguenza si finirebbe per fare due sonde che costano 4 invece di una sola che costa 5 rendendo la cosa non conveniente.
In che senso non sono agevolmente riutilizzabili? Non credo che ci siano molti problemi a progettare un modulo generatore in modo da essere riutilizzabile.
-le considerazioni di Dante1982 sulla vita dei componenti
Sì in effetti se il problema dell'usura è così grave allora la convenienza di un sistema modulare viene compromessa. Mi sembra strano però che qualsiasi parte meccanica non duri più di due anni...
-un sistema più complesso è più facile che si rompa e costa di più da progettare e gestire
Scusa ma un sistema modulare è, per sua natura, creato apposta per ridurre la complessità di un sistema. Un rover unico può essere definito un sistema complesso dove, se si rompe una cosa, la funzionalità generale del sistema può risultarne compromessa. In un sistema modulare se si rompesse il modulo di trivellazione, ad esempio, si potrebbe sostituire agilmente non compromettendo anche gli altri moduli.
Non si parla di assemblaggio nello spazio ma su forumastronautico ho letto (http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=6554.0) che alla NASA stanno progettando una struttura standard per le sonde "a basso costo" in modo da evitare di riprogettare tutto per ogni missione. Qui però si punta a diminuire i costi di progettazione più che rendere più efficiente "la/le sonde".
E sarebbe anche ora dato che tutte le sonde (e tutti i rover) condividono parecchie parti funzionali identiche.
Sulla singola missione ti do ragione: però su un insieme di tot missioni forse qualcuna si può risparmiare dato che molti componenti sarebbero già sul posto no?
Rispondo sotto..
In che senso non sono agevolmente riutilizzabili? Non credo che ci siano molti problemi a progettare un modulo generatore in modo da essere riutilizzabile.
Prendendo per esempio un modulo per un rover su Marte tutta la parte di rientro nell'atmosfera (scudo termico/paracaduti/airbag) è a perdere. E te ne serve almeno una per ogni cosa "cosa" che devi far atterrare.
Anche il "trasporto" per il modulo fino a Marte (per evitare che si rompa e per farlo arrivare effettivamente li) una volta che è in orbita intorno a Marte non torna agevolmente indietro: ci vuole molto combustibile e più vai lontano più ci vuole per fare tutto il viaggio di andata e ritorno.
Quindi il risparmio sulla singola sonda è schiacciato da quello per spedirne 2 o più, visto che non è possibile renderle abbastanza semplici e piccole ( a causa del fatto che molte cose servono comunque e non si possono riusare).
Sì in effetti se il problema dell'usura è così grave allora la convenienza di un sistema modulare viene compromessa. Mi sembra strano però che qualsiasi parte meccanica non duri più di due anni...
Magari durano anche più di 2 anni (ci sono sonde che sono almeno 10+ anni che funzionano), ma bisogna considerare che i moduli non arrivano in tempo zero (e nel caso di missioni verso i pianeti esterni ci vogliono un tot di anni) e che i componenti diventano rapidamente obsoleti.
Scusa ma un sistema modulare è, per sua natura, creato apposta per ridurre la complessità di un sistema. Un rover unico può essere definito un sistema complesso dove, se si rompe una cosa, la funzionalità generale del sistema può risultarne compromessa. In un sistema modulare se si rompesse il modulo di trivellazione, ad esempio, si potrebbe sostituire agilmente non compromettendo anche gli altri moduli.
I moduli però devono autoassemblarsi, quindi devono essere dotati di una certa "intelligenza" e capacità di controllo per farlo correttamente. Anche se si sceglie di "essere guidati da Terra" c'è il problema di come comunicare (antenne o simili) e del ritardo nelle trasmissioni. Tutte cose che rendono più facile che qualcosa non vada..
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