easyand
20-05-2008, 00:50
L’incredibile svolta di un savonese che alla vigilia del matrimonio è fuggito in Francia
Savona(secolo XIX) - Si sarebbero sposati a fine anno, tra pochi giorni sarebbero entrati nella casa che i genitori di lei avevano messo a posto proprio per la figlia e il futuro genero. Era tutto pronto per dare vita a una nuova famiglia. Era, al passato, perché quindici giorni fa il sogno d’amore di una giovane savonese (M. S.) si è infranto con l’incredibile decisione del fidanzato (R. D.), un savonese noto per il passato calcistico e per le tante stagioni da bagnino e barman: si è arruolato nella Legione Straniera Francese, ha deciso da un giorno all’altro di tagliare i ponti con tutto, a cominciare dalla sua identità (è il presupposto per l’arruolamento), e fare il “legionario” di professione, pagato ovviamente. «Ha scelto di fare il legionario - confermano due amici tra l’incredulo e l’amaro - era sempre stato appassionato di armi, di guerra, di gerarchia militare, ma che potesse prendere una decisione così nessuno lo avrebbe ipotizzato. Invece lo ha fatto a inizio aprile, a sorpresa, lasciandoci tutti di stucco. Due sabati fa siamo andati in Francia, quasi al confine con la Spagna, nel paesino dove ha fatto la prima preselezione, per cercare di convincerlo a tornare. Ma invano: praticamente non lo abbiamo neppure incontrato. La sua famiglia è sotto choc, la sua fidanzata idem, la famiglia della sua fidanzata non ne parliamo. Sembra una situazione comica, da film, ma è la strana realtà e noi amici non sappiamo cosa fare né cosa pensare. D’altra parte se uno a 28 anni decide responsabilmente di prendere una certa strada non si può impedirglielo con la forza....». A Savona questa decisione ha provocato una sorta di psicodramma collettivo nelle due famiglie, la sua e quella della fidanzata, e nei tanti amici della coppia che da giorni non parlano d’altro. Lei è tra l’altro notissima in quanto bellissima ex ragazza immagine di varie discoteche non solo savonesi e per lo choc, e forse l’imbarazzo, pare non esca di casa da giorni. Al lavoro non è più andata anche se ufficialmente per motivi di salute. Impossibile mettersi in contatto con lei, familiari e amici le hanno creato intorno un cordone di sicurezza per evitarle dolorose (e un po’ umilianti) spiegazioni. Ieri una sola battuta l’ha fatta la madre, sospirando: «E’ una decisione che ci ha sorpreso e dispiaciuto non poco - ha detto la donna - Ciò che avvilisce è soprattutto pensare che possa essere stata colpa del fatto che non riusciva a trovare un lavoro stabile e per questo da mesi era sempre più preoccupato sul futuro. Nel caso, è bene che sappia che il nostro aiuto non mancherebbe di certo se decidesse di tornare, cosa che può fare in qualsiasi momento». Tra il tragico e il comico nel quartiere dove vive lui non si parla d’altro e dopo la prima infruttuosa spedizione “di recupero”, gli amici pare ne stiano organizzando una seconda la prossima settimana, prima che l’arruolamento si completi nel corso di formazione. Che la Legione possa aver esercitato fascino sul savonese non è peraltro assurdo. A livello numerico la presenza degli italiani nella Legione francese è sempre stata numerosa. Dalle origini ai giorni nostri pare si siano arruolati stabilmente circa in 60 mila. E c’è passato letteralmente di tutto: patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali incalliti, antifascisti, anarchici, fascisti, avventurieri in cerca di un rifiugio. Al 2008 i legionari italiani arruolati ammontavano, secondo fonti ufficiali, a una cinquantina di unità, la maggior parte sottufficiali e graduati. Ma il numero cresce se si considerano i tanti giovani che provano semplicemente la preselezione salvo poi desistere e tornare a casa. «Speriamo che vada così: che alla fine decida di non proseguire - conclude un amico - conoscendolo però non è facile che rinunci a qualcosa che ha iniziato. E’ un fatto di carattere».
Savona(secolo XIX) - Si sarebbero sposati a fine anno, tra pochi giorni sarebbero entrati nella casa che i genitori di lei avevano messo a posto proprio per la figlia e il futuro genero. Era tutto pronto per dare vita a una nuova famiglia. Era, al passato, perché quindici giorni fa il sogno d’amore di una giovane savonese (M. S.) si è infranto con l’incredibile decisione del fidanzato (R. D.), un savonese noto per il passato calcistico e per le tante stagioni da bagnino e barman: si è arruolato nella Legione Straniera Francese, ha deciso da un giorno all’altro di tagliare i ponti con tutto, a cominciare dalla sua identità (è il presupposto per l’arruolamento), e fare il “legionario” di professione, pagato ovviamente. «Ha scelto di fare il legionario - confermano due amici tra l’incredulo e l’amaro - era sempre stato appassionato di armi, di guerra, di gerarchia militare, ma che potesse prendere una decisione così nessuno lo avrebbe ipotizzato. Invece lo ha fatto a inizio aprile, a sorpresa, lasciandoci tutti di stucco. Due sabati fa siamo andati in Francia, quasi al confine con la Spagna, nel paesino dove ha fatto la prima preselezione, per cercare di convincerlo a tornare. Ma invano: praticamente non lo abbiamo neppure incontrato. La sua famiglia è sotto choc, la sua fidanzata idem, la famiglia della sua fidanzata non ne parliamo. Sembra una situazione comica, da film, ma è la strana realtà e noi amici non sappiamo cosa fare né cosa pensare. D’altra parte se uno a 28 anni decide responsabilmente di prendere una certa strada non si può impedirglielo con la forza....». A Savona questa decisione ha provocato una sorta di psicodramma collettivo nelle due famiglie, la sua e quella della fidanzata, e nei tanti amici della coppia che da giorni non parlano d’altro. Lei è tra l’altro notissima in quanto bellissima ex ragazza immagine di varie discoteche non solo savonesi e per lo choc, e forse l’imbarazzo, pare non esca di casa da giorni. Al lavoro non è più andata anche se ufficialmente per motivi di salute. Impossibile mettersi in contatto con lei, familiari e amici le hanno creato intorno un cordone di sicurezza per evitarle dolorose (e un po’ umilianti) spiegazioni. Ieri una sola battuta l’ha fatta la madre, sospirando: «E’ una decisione che ci ha sorpreso e dispiaciuto non poco - ha detto la donna - Ciò che avvilisce è soprattutto pensare che possa essere stata colpa del fatto che non riusciva a trovare un lavoro stabile e per questo da mesi era sempre più preoccupato sul futuro. Nel caso, è bene che sappia che il nostro aiuto non mancherebbe di certo se decidesse di tornare, cosa che può fare in qualsiasi momento». Tra il tragico e il comico nel quartiere dove vive lui non si parla d’altro e dopo la prima infruttuosa spedizione “di recupero”, gli amici pare ne stiano organizzando una seconda la prossima settimana, prima che l’arruolamento si completi nel corso di formazione. Che la Legione possa aver esercitato fascino sul savonese non è peraltro assurdo. A livello numerico la presenza degli italiani nella Legione francese è sempre stata numerosa. Dalle origini ai giorni nostri pare si siano arruolati stabilmente circa in 60 mila. E c’è passato letteralmente di tutto: patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali incalliti, antifascisti, anarchici, fascisti, avventurieri in cerca di un rifiugio. Al 2008 i legionari italiani arruolati ammontavano, secondo fonti ufficiali, a una cinquantina di unità, la maggior parte sottufficiali e graduati. Ma il numero cresce se si considerano i tanti giovani che provano semplicemente la preselezione salvo poi desistere e tornare a casa. «Speriamo che vada così: che alla fine decida di non proseguire - conclude un amico - conoscendolo però non è facile che rinunci a qualcosa che ha iniziato. E’ un fatto di carattere».