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View Full Version : 60 anni dalla nascita di Israele: Il torto storico in Palestina


Daemonarch
16-05-2008, 08:16
Lo Stato d'Israele nacque sessant'anni fa, il 14 maggio 1948.
Nei mesi precedenti e successivi a questa dichiarazione, le forze ebraiche cacciarono 750.000 palestinesi dalle loro case. Oltre 500 villaggi furono svuotati della loro popolazione palestinese e gran parte di essi vennero distrutti in modo che gli espulsi non avessero delle case a cui tornare.

Chiunque dubiti che una pulizia etnica sia avvenuta su questa scala dovrebbe leggere il libro “The Ethnic Cleansing of Palestine” [“La Pulizia Etnica della Palestina”, Fazi Editore] dello storico israeliano Ilan Pappe. In esso egli descrive il piano “Dalet” (D in ebraico), che stabilì le aree da ripulire e i metodi che le forze sioniste avrebbero dovuto impiegare per compiere la pulizia etnica.

Eccone un esempio:

“Queste operazioni possono essere compiute nelle seguenti maniere: o distruggendo i villaggi (appiccando incendi, facendoli esplodere e impiantando delle mine nelle macerie), in particolare quei centri di popolazione che sono difficili da controllare in modo contiguo; o compiendo dei setacciamenti e delle operazioni di controllo secondo le seguenti linee guida: accerchiamento dei villaggi e conduzione di perquisizioni al loro interno. In caso di resistenza le forze armate devono essere annientate e la popolazione espulsa al di fuori dei confini dello stato”.

Il piano fu approvato dalla leadership sionista il 10 marzo 1948 e messo immediatamente in atto.

Il movimento sionista per la fondazione di una patria in Palestina per gli ebrei ebbe inizio in Europa nel tardo diciannovesimo secolo, quando la Palestina era parte dell'impero ottomano. Ottenne una forte spinta dalla Dichiarazione di Balfour nel 1917, che affermava che la Gran Bretagna vedeva con favore “la fondazione in Palestina di una patria nazionale per il popolo ebraico” e che assumeva l'impegno di utilizzare i suoi “migliori sforzi” per ottenere ciò. La dichiarazione assunse anche l’incompatibile impegno che “nulla dovrà essere fatto che possa pregiudicare i diritti civili e religiosi delle esistenti comunità non ebraiche in Palestina”. A quel tempo le “esistenti comunità non ebraiche” costituivano circa il 90% della popolazione.

Durante la prima guerra mondiale, la Gran Bretagna promise anche di riconoscere uno Stato arabo in Medioriente, in cambio dell'aiuto arabo nel rovesciamento del dominio Ottomano. La Gran Bretagna, però, raggiunse un accordo, in contraddizione, con la Francia - l'accordo Sykes-Picot - per un controllo congiunto del Medioriente. Perciò, anziché realizzare il promesso Stato arabo, Gran Bretagna e Francia balcanizzarono il Medioriente in una serie di Stati sotto il loro controllo. Alla Gran Bretagna fu garantito un mandato per amministrare la Palestina dalla neonata Lega delle Nazioni. Il mandato incorporava l'impegno della Dichiarazione di Balfour per una patria in Palestina per gli ebrei.

Sotto il dominio britannico, la colonizzazione ebraica della Palestina accelerò e, per la metà degli anni 30, gli ebrei costituivano circa il 30% della popolazione, in confronto del 10% di vent'anni prima. Quando divenne evidente l'estensione illimitata della colonizzazione crebbe l'opposizione araba che portò alla Rivolta Araba dal 1936 al 1939, in cui vennero uccisi circa 5000 arabi e 400 ebrei.

Nel 1937 la Commissione Peel stabilita dalla Gran Bretagna propose, per la prima volta, la partizione della Palestina e la fondazione di uno Stato ebraico. L'opposizione araba portò all'accantonamento della proposta e ad una forte restrizione da parte della Gran Bretagna di ulteriore immigrazione ebraica in Palestina nel 1939. Questa restrizione continuò per tutta la seconda guerra mondiale, in un periodo in cui gli ebrei cercavano di sfuggire alla persecuzione nazista in Europa.

Nel 1947 la Gran Bretagna annunciò il suo intento di rinunciare al suo mandato e di ritirarsi dalla Palestina il 15 maggio 1948. Le Nazioni Unite appena formate stabilirono una commissione che raccomandava un altro schema di partizione. Esso fu appoggiato dall'assemblea generale dell'Onu con la risoluzione 181 passata il 29 novembre 1947 per 33 voti contro 10, nonostante l'opposizione degli Stati arabi e dei palestinesi. E’ necessario notare che, a differenza delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu, le risoluzioni dell'assemblea generale non sono vincolanti per gli Stati membri delle Nazioni Unite.

Il piano di partizione divideva la Palestina in tre parti.
Esso fu straordinariamente generoso con gli ebrei, che allora costituivano circa un terzo della popolazione e possedevano meno del 6% della terra totale. Nonostante ciò il piano di partizione assegnava quasi il 56% della terra allo Stato ebraico, in un'area in cui vi erano circa 500.000 ebrei ma anche 440.000 arabi, e sul 42% della terra più di 800.000 arabi avrebbero dovuto avere uno Stato con una piccola minoranza ebraica (10.000), mentre una piccola area attorno a Gerusalemme doveva essere sotto controllo internazionale.

La leadership sionista accettò pubblicamente il piano di partizione ma con la chiara intenzione di agire contro di esso, comprensibilmente, data l'impossibilità di stabilire uno Stato realmente ebraico in un'area in cui circa il 50% della popolazione era araba. Il “trasferimento” degli arabi era necessario allo scopo di stabilire uno Stato ebraico. Questo è ciò che accade nei mesi precedenti e successivi alla dichiarazione dello stato di Israele nel maggio 1948. Il territorio assegnato allo Stato ebraico fu espanso sino ad includere più del 78% della Palestina del mandato britannico e circa 750.000 palestinesi furono espulsi verso il resto della Palestina e gli Stati arabi confinanti, dove essi risiedono tuttora con i loro discendenti.
Questo è il modo in cui uno Stato realmente ebraico fu stabilito in Palestina nel 1948.

http://www.friendsofpalestine.org.au/images/Palestine%20Map%20Big.jpg
[La perdita di terra palestinese dal 1946 al 2000: in bianco la terra di proprietà ebraica (e, dopo il 1948, controllata dallo stato di Israele). In verde le zone palestinesi. Dal 2000 a oggi vi sono state altre espansioni delle colonie in Cisgiordania e un peggioramento della possibilita' di collegamento tra le varie 'enclave' palestinesi della zona, a fronte della sola restituzione delle colonie di Gaza (piccola zona bianca a sud ovest della Gaza raffigurata nella mappa del 2000).]

Il trasferimento della popolazione araba fuori dalla Palestina era sull'agenda del movimento sionista fin da una fase preliminare--dal momento che la sua presenza ostacolava la fondazione di uno Stato ebraico. Uno dei pensatori liberali del movimento, Leo Motzkin, espresse così la questione nel 1917:

“La nostra idea è che la colonizzazione della Palestina deve andare in due direzioni: colonizzazione ebraica in Eretz Israel e il ricollocamento degli arabi di Eretz Israel al di fuori del paese.
Il trasferimento di così tanti arabi potrebbe sembrare, in un primo momento, economicamente inaccettabile, ma è, nondimeno, pratico. Non richiede troppo denaro ricollocare un villaggio palestinese su un altro territorio”.

David Ben-Gurion fu il leader del movimento sionista dalla metà degli anni 20, e divenne poi il Primo Ministro di Israele.
Il 12 giugno 1938 disse ad un incontro del comitato esecutivo dell'Agenzia Ebraica [Jewish Agency Executive]:

“Sono per il trasferimento forzato. Non vedo nulla di immorale in ciò.”

Si dovrebbe dire che i leader sionisti non erano i soli a negare ai palestinesi il diritto di vivere sulla terra di Palestina.
Il seguente è un estratto dalla testimonianza resa da un famoso personaggio britannico alla commissione Peel nel 1937:

“Non sono d'accordo che il cane nella stalla [i palestinesi] detenga il diritto finale sulla stalla stessa, pur avendo riseduto lì per un tempo molto lungo. Non ammetto questo diritto. Non ammetto che sia stata fatta una grande ingiustizia agli Indiani Rossi [Red Indians] d'America o ai neri d'Australia. Non ammetto che sia stata fatta un'ingiustizia a questi popoli perché una razza più forte, una razza di un grado più alto, una razza più saggia, è arrivata e ha preso il loro posto”.

L'autore era Winston Churchill. Ai suoi occhi i popoli nativi dell'America, dell'Australia e della Palestina erano razze inferiori, il cui “posto” poteva essere preso da razze superiori.

Il progetto sionista non si fermò alla linea dell'armistizio del 1949, la cosiddetta Linea Verde.
A partire dalla Guerra dei Sei Giorni del 1967, Israele ha occupato il resto della Palestina del mandato britannico - la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme est - e ha continuato la sua missione di colonizzazione in queste aree.
Oggi vi sono circa 500.000 coloni ebrei sul terra araba confiscata nei Territori Occupati.

Israele ha ignorato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che richiedevano che smettesse di colonizzare i Territori Occupati.
La colonizzazione dei territori occupati è contraria alla Quarta Convenzione di Ginevra, articolo 49, il paragrafo sei della quale afferma:

“La Potenza Occupante non deve deportare o trasferire parte della sua popolazione civile nei territori che occupa”.

Vergognosamente il Consiglio di Sicurezza non ha intrapreso alcuna azione costrittiva - sanzioni economiche, ad esempio - per costringere Israele ad implementare queste risoluzioni. Ciò è in assoluto contrasto con le azioni del Consiglio di Sicurezza nei confronti di, per esempio, Iraq e Iran.

(Israele è in violazione di più di 30 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che richiedono azioni da parte di Israele solamente. Per esempio le risoluzioni 252, 267, 271 e 298 che richiedono che annulli la sua annessione di Gerusalemme est, la risoluzione 487 che chiede che ponga i suoi stabilimenti nucleari sotto la supervisione della IAEA, la risoluzione 497 che chiede che Israele annulli la sua annessione delle alture del Golan che appartengono alla Siria, così come delle risoluzioni 446, 452 e 465 che chiedono che fermi la costruzione degli insediamenti. Il Consiglio di Sicurezza non ha intrapreso alcuna azione costrittiva per nessuna di queste).

La colonizzazione sionista della Palestina, intrapresa con l'appoggio dell'Occidente, ha portato sofferenze senza fine alla popolazione araba della Palestina e l’ha privata della possibilità di godere della propria terra.
Se non fosse stato per la colonizzazione sionista non ci sarebbe alcun conflitto in Palestina. Eppure, incredibilmente, i colonizzatori sono costantemente ritratti dei media occidentali come vittime di un’aggressione palestinese!



[I]Titolo originale: " The historic wrong in of Palestine"

Fonte: http://www.village.ie

ferste
16-05-2008, 09:36
AUGURI ISRAELE!


Pittoresca quella cartina con la Palestina..........è un abominio storico ma è simpatica :O

brown
16-05-2008, 09:46
AUGURI ISRAELE!


Pittoresca quella cartina con la Palestina..........è un abominio storico ma è simpatica :O

nel senso che e' sbagliata o nel senso che di verde in palestina nn e' rimasto nulla??:D :D

harbinger
16-05-2008, 09:51
AUGURI ISRAELE!

*



Pittoresca quella cartina con la Palestina..........è un abominio storico ma è simpatica :O

Israele non avrà sempre ragione ma di qua ad affermarne la criminalità come Stato ce ne passa.

Daemonarch
16-05-2008, 10:08
*
Israele non avrà sempre ragione ma di qua ad affermarne la criminalità come Stato ce ne passa.

Infatti criminale è poco....è anche razzista, espansionista, schiavista, colonialista....in una parola sionista....ne hanno imparate di cose dai nazisti.

harbinger
16-05-2008, 10:11
Infatti criminale è poco....è anche razzista, espansionista, schiavista, colonialista....in una parola sionista....ne hanno imparate di cose dai nazisti.


Rimango sempre esterrefatto dalla capacità umana di interpretare gli stessi fatti in modo diametralmente opposto, ritenendo altresì di avere perfettamente ragione e l'altro perfettamente torto.


Perdonami una domanda personale: ma esiste in questo mondo uno stato che ritieni confacente alle tue idee? E se sì, me lo potresti dire? Giusto per capire se c'è una minima possibilità di dialogo oppure no.

ferste
16-05-2008, 10:21
nel senso che e' sbagliata o nel senso che di verde in palestina nn e' rimasto nulla??:D :D

sbagliata perchè la Palestina non esisteva nemmeno prima che i sionisti imperialisti yankee invadessero il territorio ;)

Gio22
16-05-2008, 10:26
allora festeggiamo l'unica vera democrazia, da 60 anni a questa parte ,in m.o.

brown
16-05-2008, 10:32
sbagliata perchè la Palestina non esisteva nemmeno prima che i sionisti imperialisti yankee invadessero il territorio ;)

prima era terra di nessuno?

harbinger
16-05-2008, 10:34
prima era terra di nessuno?


Vado a memoria: Impero Ottomano prima, poi con la sconfitta della I Guerra Mondiale è passata all'Inghilterra.

Senza Fili
16-05-2008, 10:34
Infatti criminale è poco....è anche razzista, espansionista, schiavista, colonialista....in una parola sionista....ne hanno imparate di cose dai nazisti.

Premesso che anche i palestinesi non sono stinchi di santo,e che la palestina
non è nemmeno lei un esempio di democrazia (è sufficiente vedere come trattano le persone gay), ma quello che dici è vero e lascia basiti, è incredibile vedere come gli ebrei, pur essendo stati vittime, non abbiano avuto nessuno scrupolo nel diventare oggi dei carnefici...la storia non ha insegnato loro niente :rolleyes:

Rimango sempre esterrefatto dalla capacità umana di interpretare gli stessi fatti in modo diametralmente opposto, ritenendo altresì di avere perfettamente ragione e l'altro perfettamente torto.



Perchè non è vero quello che ha detto?

coldd
16-05-2008, 10:37
http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/images/jeru/kingdavbomb.jpg

brown
16-05-2008, 10:43
Vado a memoria: Impero Ottomano prima, poi con la sconfitta della I Guerra Mondiale è passata all'Inghilterra.

nel senso che la palestina era una "colonia" dell inghilterra?

Fides Brasier
16-05-2008, 10:45
Vado a memoria: Impero Ottomano prima, poi con la sconfitta della I Guerra Mondiale è passata all'Inghilterra.sempre andando a memoria: l'inghilterra la cedette al nascente stato di israele, che insediandosi caccio' via la gente che vi abitava da mo'.
non e' che se non esiste il concetto di "stato palestinese", quelle terre erano disabitate, anzi!
forse, il popolo palestinese ha iniziato a prendere coscienza di se e della sua entita' di nazione proprio nel momento in cui e' stato cacciato da dove ha sempre vissuto. in un certo senso, il seme del terrorismo (che e' una espressione delle rivendicazioni del popolo palestinese e della sua nuova coscienza di se) lo ha gettato l'inghilterra, e israele lo ha coltivato.

ferste
16-05-2008, 10:46
nel senso che la palestina era una "colonia" dell inghilterra?

era "colonia" ottomana....poi è diventata protettorato inglese........

harbinger
16-05-2008, 10:48
cut cut cut...

Perchè non è vero quello che ha detto?

E' un'interpretazione, a mio parere, distorsiva degli accadimenti storici che, tra l'altro, pare sorvolare candidamente sui persistenti e tenaci tentativi dei paesi arabi di spazzare via Israele dalla faccia della Terra.

Il richiamo alle risoluzioni ONU mi pare quasi una comica, quando l'ONU stessa fatica perfino a condannare gli attacchi dei kamikaze. Due pesi e due misure, nostro malgrado.

dave4mame
16-05-2008, 10:53
sempre andando a memoria: l'inghilterra la cedette al nascente stato di israele, che insediandosi caccio' via la gente che vi abitava da mo'.


a me risulta che buona parte della terra se la comprarono.

mi risulta anche che QUELLA TERRA fosse quella dove gli ebrei vivevano da prima della diaspora...

harbinger
16-05-2008, 11:01
cut cut cut...

mi risulta anche che QUELLA TERRA fosse quella dove gli ebrei vivevano da prima della diaspora...

In effetti direi che, volendo retrodatare un attimino il problema del diritto di un popolo a possedere la terra in cui abita, questa è una considerazione più che giusta. Purtroppo se incominciamo a rivendicare la terra "perché ci abitavo taaanti anni fa" potremmo non finirla più. Le argomentazioni fin qui portate per definire Israele un grande male sono perlopiù basate su fatti distorti, mal riferite e lacunose per le grandi, e temo malevole, omissioni nella descrizione di un intero periodo storico. In un contesto normale basterebbe questo a demolirle ma, purtroppo, c'è sempre bisogno del "cattivo" sul quale sfogare le proprie paure.

E ribadisco fortissimamente che non ritengo Israele un paese tenero.

cdimauro
16-05-2008, 11:02
E' un'interpretazione, a mio parere, distorsiva degli accadimenti storici che, tra l'altro, pare sorvolare candidamente sui persistenti e tenaci tentativi dei paesi arabi di spazzare via Israele dalla faccia della Terra.

Il richiamo alle risoluzioni ONU mi pare quasi una comica, quando l'ONU stessa fatica perfino a condannare gli attacchi dei kamikaze. Due pesi e due misure, nostro malgrado.
E le risoluzioni che Israele dovrebbe rispettare e ignora?

E quelle che NON è possibile emanare, causa veto dei soliti amici americani?
a me risulta che buona parte della terra se la comprarono.

mi risulta anche che QUELLA TERRA fosse quella dove gli ebrei vivevano da prima della diaspora...
Gli ebrei non sono sempre vissuti in quella terra, che era abitata dai palestinesi quando il "buon" Mosé gli disse che era la terra promessa, che presero a fil di spada.

harbinger
16-05-2008, 11:05
E le risoluzioni che Israele dovrebbe rispettare e ignora?

E quelle che NON è possibile emanare, causa veto dei soliti amici americani?

Per dimostrare l'imparzialità dell'ONU attendo il numeroso elenco delle risoluzioni di condanna contro il terrorismo filo-palestinese. Una volta ottenuto, cercherò di documentarmi. Se, per caso, questo elenco fosse scarsuccio (o mancante) continuerò a ritenere l'ONU parziale.


Gli ebrei non sono sempre vissuti in quella terra, che era abitata dai palestinesi quando il "buon" Mosé gli disse che era la terra promessa, che presero a fil di spada.

Vd. il post poco sopra. A questo punto rivoglio la Libia! Il nord Italia ridiventa un'accozzaglia di tribù galliche e la Grecia si ripiglia metà del sud Italia (ovvero rinascono le città stato). :muro:

Fides Brasier
16-05-2008, 11:11
Le argomentazioni fin qui portate per definire Israele un grande male sono perlopiù basate su fatti distorti, mal riferite e lacunose per le grandi, e temo malevole, omissioni nella descrizione di un intero periodo storico. In un contesto normale basterebbe questo a demolirle ma, purtroppo, c'è sempre bisogno del "cattivo" sul quale sfogare le proprie paure.pero' ti chiedo, sulla base di che cosa definisci che quei fatti sono distorti? forse sulla base di altri fatti che a loro volta (ti voglio insinuare il dubbio) sono distorti al fine di manipolare le opinioni.
lo sappiamo bene ormai che in guerra la prima cosa che muore e' la verita', e in quella zona c'e' una guerra da sempre -e la guerra e' iniziata da prima che israele fosse attaccata dagli stati arabi: si vuole far credere che quell'episodio sia stato la causa del comportamento attuale di israele, ma forse le cause sono ancora antecedenti e risalgono agli eventi riportati dallo storico israeliano.

harbinger
16-05-2008, 11:18
pero' ti chiedo, sulla base di che cosa definisci che quei fatti sono distorti? forse sulla base di altri fatti che a loro volta (ti voglio insinuare il dubbio) sono distorti al fine di manipolare le opinioni.

Meno male che c'è anche qualcuno pacato nelle discussioni. :D

Ammetto che la mia esposizione parrebbe fallata per lo stesso vizio che contesto nell'altrui. La distorsione, imho, sta nel modo in cui vengono elencati gli eventi e l'apparente nesso logico/storico che si vorrebbe trarre. Come quando ritengo di conoscere la risposta e riporto gli accadimenti in modo che vi si accordino.


lo sappiamo bene ormai che in guerra la prima cosa che muore e' la verita', e in quella zona c'e' una guerra da sempre -e la guerra e' iniziata da prima che israele fosse attaccata dagli stati arabi: si vuole far credere che quell'episodio sia stato la causa del comportamento attuale di israele, ma forse le cause sono ancora antecedenti e risalgono agli eventi riportati dallo storico israeliano.

Ribadisco l'opinione che lo Stato di Israele non sia uno "stinco santo" ma contesto fortemente l'univocità di rappresentazione delle colpe e dei delitti fin qui data. Ricordando sempre che, per quanto poco possa apparire, lo Stato d'Israele è quello meno opprimente verso la sua stessa gente e più libero, pur con tanti limiti che è inutile negare, rispetto ai "vicini di casa". Insomma una democrazia, nel bene e nel male.

Warlock72
16-05-2008, 11:22
Voglio essere provocatorio...e vi chiedo? Mi fate un esempio di stato creatosi al posto di un altro o accanto ad esso senza l'uso della forza (che non vuol dire violenza) negli ultmi decenni?
Ancora....ne fate una questione temporale? Ha una parametro di riferimento la vostra idea di "tempo" oppure possiamo considerare il fatto che il popolo ebreo abitava queste terre prima della nascita di Cristo? Qualcuno ha idea del fatto che gli ebrei siano stati perseguitati dai romani, dai crociati cristiani, dalle orde musulmane, dai nazisti ed oggi si trovano a doversi difendere da hamas spesso reagendo più duramente (cosa che condanno cmq)?

Insomma, dove stà scritto che queste terre sono dei palestinesi, chi lo ha stabilito? E' inutile appellarsi all'ONU solo quando fa comodo o quando esso delibera contro gli USA; lo stato è riconosciuto, chi non ha rispettato il trattato son stati altri.

Daemonarch
16-05-2008, 11:31
mi risulta anche che QUELLA TERRA fosse quella dove gli ebrei vivevano da prima della diaspora...

Certo...e l'Italia al tempo dell'Impero Romano dominava dalla scozia alla mesopotamia....i barbari che fecero crollare l'occidente dovrebbero restituirici tutti i territori! :rolleyes: :rolleyes:

dave4mame
16-05-2008, 11:32
Per dimostrare l'imparzialità dell'ONU attendo il numeroso elenco delle risoluzioni di condanna contro il terrorismo filo-palestinese. Una volta ottenuto, cercherò di documentarmi. Se, per caso, questo elenco fosse scarsuccio (o mancante) continuerò a ritenere l'ONU parziale.




Vd. il post poco sopra. A questo punto rivoglio la Libia! Il nord Italia ridiventa un'accozzaglia di tribù galliche e la Grecia si ripiglia metà del sud Italia (ovvero rinascono le città stato). :muro:


va beh, allora dopo quanti anni una terra diventa "di qualcuno"?

harbinger
16-05-2008, 11:36
va beh, allora dopo quanti anni una terra diventa "di qualcuno"?

Devo essermi espresso male. Provo a rimediare: non contesto la tua argomentazione, che peraltro, nel caso in questione, sento vicina alla stesse idee che cerco, apparentemente senza troppo successo, di difendere. Faccio solo notare che rivendicare la proprietà di un territorio in base all'appartenenza storica è un'argomentazione pericolosa perché a doppio taglio. Si offre facilmente il fianco a critiche logicamente fondate, tralasciando la questione, a mio parere, principale: la demonizzazione dell'operato di Israele.

Fides Brasier
16-05-2008, 11:49
Ammetto che la mia esposizione parrebbe fallata per lo stesso vizio che contesto nell'altrui. La distorsione, imho, sta nel modo in cui vengono elencati gli eventi e l'apparente nesso logico/storico che si vorrebbe trarre. Come quando ritengo di conoscere la risposta e riporto gli accadimenti in modo che vi si accordino.

Ribadisco l'opinione che lo Stato di Israele non sia uno "stinco santo" ma contesto fortemente l'univocità di rappresentazione delle colpe e dei delitti fin qui data. Ricordando sempre che, per quanto poco possa apparire, lo Stato d'Israele è quello meno opprimente verso la sua stessa gente e più libero, pur con tanti limiti che è inutile negare, rispetto ai "vicini di casa". Insomma una democrazia, nel bene e nel male.e io per primo condanno gli attentati terroristici palestinesi, questo sia ben chiaro :D
apprezzo la democraticita' di israele, che permette anche di indagare e scrivere testi come quello di cui si parla: la turchia per esempio non lo permette, cosi' come non c'e' ancora una intellighenzia palestinese in grado di alzare la testa, condannare gli attentati e invitare al dialogo; pero' e' anche vero che la responsabilita' non e' mai da una parte sola, non e' che uno e' bianco e l'altro e' nero -come molta gente vorrebbe che sia. se il popolo palestinese e' cosi' esasperato che della gente arriva a farsi esplodere, questo disagio una causa ce l'avra'.
questa causa e' la risposta a cui tu fai riferimento, quindi e' necessario porsi la domanda su quali sono gli avvenimenti che hanno portato a questa risposta, perche' se non si conoscono gli avvenimenti che portano al terrorismo non si potra' mai pensare di sconfiggerlo. con la guerra e' impossibile, quindi occorre trovare altre soluzioni, e un'autocritica di israele e' necessaria.

dave4mame
16-05-2008, 12:04
Devo essermi espresso male. Provo a rimediare: non contesto la tua argomentazione, che peraltro, nel caso in questione, sento vicina alla stesse idee che cerco, apparentemente senza troppo successo, di difendere. Faccio solo notare che rivendicare la proprietà di un territorio in base all'appartenenza storica è un'argomentazione pericolosa perché a doppio taglio. Si offre facilmente il fianco a critiche logicamente fondate, tralasciando la questione, a mio parere, principale: la demonizzazione dell'operato di Israele.

c'è stato un qui pro quo.

a me frega abbastanza poco di demonizzare l'uno o l'altro (non per menefreghismo; semplicemente perchè non saranno i primi, non saranno gli ultimi.

a parte il fatto che - wikipedia alla mano - sembra non corretto il concetto per cui gli ebrei spodestarono i palestinesi (i filistei arrivarono DOPO il loro insediamento), la domanda è semplicemente
"dopo quanto tempo una terra diventa "di qualcuno".

ora, a quanto ho capito, 2000 (dalla dispora ad oggi) sono troppi; ma anche 300.
per questo motivo israele non può rivendicare la palestina, il vaticano lo stato pontificio, l'italia la corsica.

però 60 anni sono pochi. mi pare di capire.
allora... tirate fuori le bandiere: l'istria è nostra!

*sasha ITALIA*
16-05-2008, 12:51
ma :muro:

è un'ossessione ormai

Daemonarch
16-05-2008, 13:06
ma :muro:

è un'ossessione ormai

Infatti...potresti anche girare alla larga dai miei thread...oppure aprine con scritta W Israele dato che ci tieni tanto a loro.

plut0ne
16-05-2008, 13:11
io ormai ho perso ogni speranza per i conflitto israelo palestinese..
spero solo che in futuro ai palestinesi sia data una terra dove vivere...

per quanto riguarda israele non commento..rischerei il ban eterno.....

*sasha ITALIA*
16-05-2008, 13:14
Infatti...potresti anche girare alla larga dai miei thread...oppure aprine con scritta W Israele dato che ci tieni tanto a loro.

no io me ne frego di entrambe le fazioni

Ziosilvio
16-05-2008, 13:21
:happy: 60 anni di Israele.









:happy: 60 anni di popolo palestinese.

(Mi pare non esistesse neanche la denominazione, prima; correggetemi se sbaglio.)

ferste
16-05-2008, 14:01
Infatti...potresti anche girare alla larga dai miei thread...oppure aprine con scritta W Israele dato che ci tieni tanto a loro.

Si, potresti scrivere nel titolo "No sasha, no yankee, no sionisti, no imperialisti"..........così i servi del Grande Satana capiranno cosa li aspetta!:O

cdimauro
16-05-2008, 14:49
Per dimostrare l'imparzialità dell'ONU attendo il numeroso elenco delle risoluzioni di condanna contro il terrorismo filo-palestinese. Una volta ottenuto, cercherò di documentarmi. Se, per caso, questo elenco fosse scarsuccio (o mancante) continuerò a ritenere l'ONU parziale.
No, la questione qui è che le risoluzioni dovrebbero SEMPRE essere fatte rispettare, a prescindere dalla quantità. E questo nel caso in questione NON è avvenuto.

Ma non solo: anche le risoluzioni di condanna per le invasioni di Israele che sono state bocciate sono un chiaro segnale che sulla questione mediorientale c'è qualcosa che non va.
Vd. il post poco sopra. A questo punto rivoglio la Libia! Il nord Italia ridiventa un'accozzaglia di tribù galliche e la Grecia si ripiglia metà del sud Italia (ovvero rinascono le città stato). :muro:
E allora non mi si vengano a biasimare i palestinesi se si fanno saltare in aria per riavere la loro terra, visto che non esiste nessuna regolamentazione internazionale in materia che venga fatta rispettare.

*sasha ITALIA*
16-05-2008, 15:04
oltre al presente

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Il servo di Israele....MASSIMO Fini
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1737260

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Negoziabile o no, lo stile di vita americano deve scomparire
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1738893

Bimbi israeliani mandano "messaggi d'amore" e i loro coetani palestinesi li ricevono
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1725727

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Prego U.S.A. ...eccoti i nostri soldi
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http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Il criminale disegno di guerra americano prosegue
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1713457

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Sarebbe bello che il primo viaggio da premier fosse in Israele
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1700878

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Sionismo, USA, Gaza e Palestina
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1699305

La strage degli Yeshiva...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1697716

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif La Israel Lobby italiana in gita premio!
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1693833

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Febbraio 2008, altro criminale massacro a Gaza
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1690093

ferste
16-05-2008, 15:19
oltre al presente

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Il servo di Israele....MASSIMO Fini
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1737260

http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/thread_dot_hot_lock.gif Negoziabile o no, lo stile di vita americano deve scomparire
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Bimbi israeliani mandano "messaggi d'amore" e i loro coetani palestinesi li ricevono
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beh.....io ce l'ho con l'Inter.........lui con Israele.......... :rotfl:

Gio22
16-05-2008, 16:22
c'è da dire che apparte le discussioni su di chi sia stata

se nn fosse x israele da quel lembo di terra,nessuno sarebbe riuscito a farci
uscire niente di buono.

coldd
16-05-2008, 17:45
:happy: 60 anni di Israele.

:happy: 60 anni di popolo palestinese.

(Mi pare non esistesse neanche la denominazione, prima; correggetemi se sbaglio.)

solito troll mascherato da intellettuale...

zerothehero
16-05-2008, 17:48
:sofico: quale torto storico?
La palestina era stata divisa tra: giordani ashemiti (Transgiordania), arabi della palestina (Stato Palestinese) ed ebrei (Israele) + Gerusalemme come regione amministrata dall'Onu.
Non è colpa mia se gli arabi della palestina, in combutta con la lega araba, pensando di vincere la loro guerra di sterminio (che avrebbe dovuto far impallidire i mongoli), hanno perso tutto. :asd:

zerothehero
16-05-2008, 17:54
Parlare poi di piano di spartizione "estramamente generosa" per gli ebrei, mi pare una cosa un pò azzardata, visto che trovo difficile parlare di generosità per una striscietta costiera di terra e per il deserto pietroso del Neghev.
Capisco però che per l'autore del thread anche un cm2 di terreno sarebbe stato un ingiusto sopruso dei sionisti nei confronti degli arabi...quindi, fa poco testo.

alarico75
16-05-2008, 17:56
Parlare poi di piano di spartizione "estramamente generosa" per gli ebrei, mi pare una cosa un pò azzardata, visto che trovo difficile parlare di generosità per una striscietta costiera di terra e per il deserto pietroso del Neghev.

Come no dopo che li avranno sterminati tutti bastera' una collina :(
Tanto non hanno la forza per cancellare gli israeliani dalla faccia della terra.
E per fortuna.

zerothehero
16-05-2008, 18:09
ma quello che dici è vero e lascia basiti, è incredibile vedere come gli ebrei, pur essendo stati vittime, non abbiano avuto nessuno scrupolo nel diventare oggi dei carnefici...la storia non ha insegnato loro niente :rolleyes:


Il contrario...hanno imparato che per continuare a vivere, bisogna combattere. :)

coldd
16-05-2008, 18:20
Il contrario...hanno imparato che per continuare a vivere, bisogna combattere. :)
ma infatti, basta ammetterlo

adesso sono i palestinesi a combattere e tutto sommato ora ci stanno andando anche molto leggeri

Dreammaker21
16-05-2008, 18:23
A mio avviso Israele ha il pieno diritto di esistere non per motivi religiosi (che personalmente trovo poco seri) ma come risarcimento morale dopo la Shoah.

Purtroppo però Israele dovrebbe rendersi conto che la sua esistenza dipende anche dal "permettere" che il suo vicino possa elevarsi come standard di vita che ora è fin troppo grezzo.

zerothehero
16-05-2008, 18:29
ma infatti, basta ammetterlo

adesso sono i palestinesi a combattere e tutto sommato ora ci stanno andando anche molto leggeri

Si, ma la guerra e l'uso della forza dovrebbero avere dei fini "razionali" ed essere al servizio della politica, per un fine.
Qual è il fine della violenza da parte palestinese (Hamas, Fatah, Jihad Islamica)?
Boh. :stordita:
Lanciare qassam su Sderot ha senso?

dantes76
16-05-2008, 18:35
“Non abbiamo preso una terra straniera, ma una terra che appartiene ai nostri progenitori e che era stata occupata senza fatica. Quando ne abbiamo avuto l’opportunità, ci siamo ripresi la nostra terra”. Firmato: Simone Maccabeo.

Oggi rivolto in particolare allo sceicco Kamal Khatib e ai suoi compari.
Intervenendo a una cerimonia del Movimento Islamico israeliano per commemorare la “Naqba” (la catastrofe rappresentata dalla nascita dello Stato di Israele), lei, signor Khatib, ha dichiarato: “Lo dico ai membri del popolo ebraico. Noi palestinesi siamo qui: siamo il passato, il presente e il futuro di questa terra”.
Giacché mi considero membro del popolo ebraico a cui lei si è rivolto, mi permetta di risponderle.

Qualcuno dovrebbe prendersi il disturbo di aggiornarla in materia, signor Khatib. Può darsi che lei riesca a spacciare la sua dubbia mercanzia dalle parti di Gaza o dei quartieri radical chic di Tel Aviv, ma non a chi abbia studiato storia per almeno quindici minuti. O forse si trattava di una specie di umorismo, visto che lei mi chiedeva di riconoscere il suo possesso storico su questa terra parlando proprio là dove sorgevano due fiorenti comunità ebraiche dell’era del Secondo Tempio, Kfar Kana (oggi Qana) e Zippori (Seffori).

Se vorrà visitare il Louvre, il British Museum, l’Oriental Institute di Chicago o qualunque altro luogo dove la storia parla coi documenti, probabilmente vedrà i reperti scuotere il capo sconsolati all’udire le sue parole. Ad esempio, potrebbe andare dai suoi fratelli in Egitto: sono certo che sarebbero lieti di mostrarle la Stele di Merneptah (chiamata anche Stele d’Israele) che risale al 1208 a.C. e commemora la guerra del sovrano egizio Merneptah contro le tribù d’Israele incontrate a Canaan. Capisce, signor Khatib? Più di tremila anni fa c’erano degli israeliti a Canaan. E non sono io a dirlo, bensì un nemico di Israele chiamato Merneptah. Per inciso, questo Merneptah sosteneva d’aver sterminato Israele. Ma, oggi, lui è quello che si ritrova in un museo, mentre noi stiamo giusto celebrando i sessant’anni della nostra ritrovata indipendenza.


Ma perché andare così lontano? All’Israel Museum di Gerusalemme, capitale dello stato sovrano d’Israele, può dare un’occhiata alla Stele di Tel Dan e leggere qualcosa circa la “Casa di Davide”. Sorprendentemente questa stele non è stata trovata in Lituania o in Polonia, bensì in Galilea; e anche in questa iscrizione un re, quello siriano di Aram, vanta vittorie sulla Giudea e su Israele. Si guardi intorno, signor Khatib: vede qualche arameo da queste parti?

Non lontano da lì, sempre a Gerusalemme, può trovare l’iscrizione di Shiloach (Siloam), lasciata dagli schiavi del re di Giudea Hezekiah (Ezechia). Come ogni altro israeliano, posso leggerla facilmente perché – meraviglia delle meraviglie – è scritta in ebraico. Già, Hezekiah ed io siamo legati dalla cultura, dalla religione, dalla lingua, nonostante i 2.700 anni che ci separano.

Sono fatti, signor Khatib, che non cambieranno. Quand’anche riduceste tutto il Monte del Tempio in macerie, non potrete trovare una sola iscrizione in arabo che risalga a prima del 638 d.C., anno della conquista islamica della Terra d’Israele. Sì, signor Khatib, conquista islamica. Non è un errore: 1.600 anni dopo che re Davide aveva regnato su Israele.

Dunque, signor Khatib, vada e apprenda da Merneptah e dal re di Aram; apprenda della sorte dei re assiri, dei dominatori romani, di Hitler e di quel suo fedele amico, il vostro mufti Amin al-Husseini: volevano tutti sterminarci; dia loro un’occhiata, e poi guardi noi.
Dunque la smetta. La smetta di spingere la sua gente al disastro. Dopotutto, cosa avete ottenuto di buono, finora, con tutto questo vostro sacro odio?

(a: YnetNews, 00.05.08)

Nella foto in alto: La Stele di Merneptah (1208 a.e.v.), che menziona Israele


http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1908155

dantes76
16-05-2008, 18:36
Dispaccio speciale n.1928 –14 Maggio 2008

Autorità Palestinese/Progetto studi sul Jihad e sul terrorismo

Il nonno della tv di Hamas insieme al coniglio Assud insiste che Tel Aviv era una città palestinese

Quelli che seguono sono un estratto dallo show per i bambini della tv di Hamas “Pionieri del domani”, che è andato in onda sulla tv di Al-Aqsa il 9 Maggio 2008.

Questo testo è seguito da altre clips degli archivi della MEMRI-TV riguardo “Pionieri del domani”.

“Tel Aviv si chiamava Tel Al Rabi’, ma i Sionisti e gli Ebrei hanno ebraicizzato il nome in Tel Aviv”

Assud il coniglio: “Nonno, dove vivevi? In quale città”?

Nonno: “Noi vivevamo nel più bel posto in Palestina”

Assud: “Dove”?

Nonno: “Mio caro, tu non hai mai visto questo posto. Vivevamo a Tel Al-Rabi(la parola araba per indicare la primavera, che in ebraico è aviv). Che bel posto. Mio Dio, quando la richiamo Tel Al-Rabi’, che i Sionisti hanno chiamato…”

Assud: “Non c’è nessun posto che si chiama Tel Al-Rabi’. Che c’è, nonno? Sei diventato senile”?

Nonno: “Non sono senile. La mia testa funziona bene. Come fai a dire che sono senile? Questo posto si chiamava Tel Al-Rabi’, ma i Sionisti e gli Ebrei hanno ebraicizzato il nome in Tel Aviv. Da dove viene questa Tel Aviv? E’ stata Tel Al-Rabi’ per generazioni, nella terra di Palestina, accanto a Yafa. Come fai a dire che sono senile? Io so questo. La mia testa funziona bene. Stai provando a confondermi? Io non sono senile. Io ho documenti e prove. Ho tutto le carte qui. I documenti sono qui con me. Come fai a dire che sono senile? Ho tutti i documenti qui con me. E’ tutto qui, dai tempi dei britannici ed anche prima. Questa è la nostra terra, così come i campi, gli alberi e le case. Posso mostrarti la chiave. Mi chiami ancora senile? Io ho le prove”.

Assud: “Perdonami nonno, non è colpa nostra. E’ colpa dei programmi scolastici, che non ci insegnano che Tel Aviv si chiama Tel Al-Rabi’ e viceversa“.

Nonno: “No, mio caro, non prendertela con me. Io lo so e ho le carte ed i fatti che lo dimostrano. Il nome Tel Al-Rabi’ è stato cambiato dagli Ebrei ed ebraicizzato in Tel-Aviv. Loro hanno inventato tutti questi nomi. Ashdod infatti è Isdud. Ashkelon è Al-Majdal. Dove hanno preso questi nomi? Al-Sab’ si chiama Beer-Sheva! Sono tutti una bugia. Sono tutti pseudonimi. Yafa, Al-Lydd, Al-Ramla, Al-Sab’, hanno cambiato tutti questi nomi e li hanno ebraicizzati ed ora dicono: Cos’è Tel Al-Rabi’? Non esiste. E’ Tel Aviv. E’ tutta una bugia. Tutti questi nomi sono stati ebraicizzati dagli Ebrei”.

Per vedere questa clip, cliccate qui

Per vedere la pagina della MEMRI TV dedicata ad Al-Aqsa TV cliccate qui

Per vedere la pagina della MEMRI TV dedicata all’indottrinamento dei bambini cliccate qui


http://focusonisrael.wordpress.com/2008/05/16/per-la-tv-di-hamas-tel-aviv-era-una-citta-palestinese/

zerothehero
16-05-2008, 18:37
A mio avviso Israele ha il pieno diritto di esistere non per motivi religiosi (che personalmente trovo poco seri) ma come risarcimento morale dopo la Shoah.
.

Io trovo poco utile discutere sul diritto ad esistere degli stati.
Gli stati esistono perchè esistono.
Altrimenti dovremmo trovare la ragione dell'esistenza del kazakistan, di Kabardino-Balkaria e via così all'infinito...
Perchè il Somaliland ha diritto ad esistere?
Francamente lo ignoro :O
Mi fa ridere (non sto parlando di te) che si discuta di diritto all'esistenza di un unico stato (Israele), quando la pressochè totalità degli stati del "terzo mondo" (compresi gli stati arabi)sono costruzioni artificiali..perchè solo Israele, quindi?
Di certo Israele non ha bisogno di essere autorizzato da nessuno ad esistere..anche perchè dubito che un singolo individuo abbia diritto di questionare sull'esistenza di uno stato in cui vivono milioni di persone, così a buon mercato.

Dreammaker21
16-05-2008, 19:05
Io trovo poco utile discutere sul diritto ad esistere degli stati.
Gli stati esistono perchè esistono.
Altrimenti dovremmo trovare la ragione dell'esistenza del kazakistan, di Kabardino-Balkaria e via così all'infinito...
Perchè il Somaliland ha diritto ad esistere?
Francamente lo ignoro :O
Mi fa ridere (non sto parlando di te) che si discuta di diritto all'esistenza di un unico stato (Israele), quando la pressochè totalità degli stati del "terzo mondo" (compresi gli stati arabi)sono costruzioni artificiali..perchè solo Israele, quindi?
Di certo Israele non ha bisogno di essere autorizzato da nessuno ad esistere..anche perchè dubito che un singolo individuo abbia diritto di questionare sull'esistenza di uno stato in cui vivono milioni di persone, così a buon mercato.

Lo si precisa perchè qualcuno ancora lo mette in discussione. :)

Poi il "perchè" è un contezioso tra sofisti, anche se trovo ridicola, sena offesa, l'idea che la terra di Israele è propietà degli ebrei perchè quasi duemila anni fa ci abitavano.

Da una parte perchè deriva da un'istanza di natura teologica, quindi a mio avviso assurda, secondo perchè la Diaspora è stata l'atto finale di una guerra tra l'impero romano e il regno israelita.

Il vero nodo è come far convivere due popoli senza che si scannino, questa è la sfida perchè Israele oggi esiste e lo farà, si spera, per sempre e i Palestinesi non posso essere dimenticati e confinati fuori (il tema del "ritorno").

coldd
16-05-2008, 19:42
Si, ma la guerra e l'uso della forza dovrebbero avere dei fini "razionali" ed essere al servizio della politica, per un fine.
Qual è il fine della violenza da parte palestinese (Hamas, Fatah, Jihad Islamica)?
Boh. :stordita:
Lanciare qassam su Sderot ha senso?

hai di nuovo ragione
anche se ci fosse una minima possibilità di raggiungere i loro scopi, non ci arriverebbero sicuramente con questo tipo di azioni
io sono piu per il tutto o niente: o vivere relativamente in pace e accettare la loro condizione oppure combattere seriamente (con vere azioni terroristiche, in fondo gli israeliani non potrebbero certamente criticarli)
il metodo attuale serve solo a rinviare il problema, magari sperando di risolverlo in futuro in condizioni politiche diverse, ma in pratica non fa che mantenere la popolazione in condizioni pietose (e ho il sospetto che a molti questo vada bene)

nomeutente
17-05-2008, 11:16
Infatti criminale è poco....è anche razzista, espansionista, schiavista, colonialista....in una parola sionista....ne hanno imparate di cose dai nazisti.

Su questo forum (al contrario di quanto pensano molti) non si sanzionano le opinioni, ma spero tu voglia cominciare ad esporre le tue in maniera meno provocatoria. Mi riferisco in particolare all'ultima frase.
Diversamente, arriveranno sanzioni.

oltre al presente

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Daemonarch non è l'oggetto del thread.

Tu sei invitato a smetterla, Daemonarch è invitato a non replicare.
Da questo momento siete in regime di faida.


solito troll mascherato da intellettuale...

Non è consentito offendere altri utenti: 3 gg.

Daemonarch
30-05-2008, 11:01
Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Usa Carter, attacca la potentissima lobby ebraica americana accusandola di intimidire fuori e dentro il Congresso chi non sposa i suoi dogmi, accusandola di “maccartismo”:
“Usano la calunnia e la demonizzazione al posto della dialettica e definiscono antisraeliano ogni tentativo di pace in Medio Oriente”.
Evidentemente il problema non è dare uno spazio sicuro a 5 milioni scarsi di ebrei, è l’egemonia Usa e israeliana in Medio Oriente il vero scopo per cui si è armata fino ai denti, bombe nucleari comprese, quella piccola minoranza che ha invaso la Palestina.
Visto che gli americani amano tanto gli ebrei, bastava offrigli il deserto di Sonora e una parte del Texas e i compari guerrafondai si sarebbero trovati vicini di casa, la cosa sarebbe costata molto meno e ci avrebbero risparmiato 50 anni di guerre e di lutti. In questo periodo in America sono entrati più “latinos” di 3-4 stati israeliani messi insieme.

di Paolo De Gregorio che io condivido al 101%!