PDA

View Full Version : Abolizione ICI : una pessima idea


Fritz!
12-05-2008, 17:49
IN MORTE DELL'ICI
di Gilberto Muraro 29.04.2008

L'abolizione dell'Ici è una vittoria dell'apparenza sulla sostanza. Proprio perché l'imposta riguarda l'80 per cento degli italiani, dovrebbe essere chiaro che gli stessi beneficiari dovranno pagare in altre forme quello che è presentato come un regalo. Il minor gettito dei comuni sarà compensato con trasferimenti dal centro. Ma mentre l'Ici si autoregola, un sussidio per definizione genera una domanda unanime di incremento. Tutto fa pensare che nella manovra su imposte nazionali per sostituirne una locale non ci sia alcun guadagno né di efficienza né di equità.

Abolire l’imposta comunale sugli immobili sulla prima casa. Silvio Berlusconi mantiene l’impegno elettorale, e fin qui merita un applauso; ma si tratta di un pessimo impegno. Èstata una rincorsa al peggio (promessa di Berlusconi nel 2006, forte riduzione da parte del governo Prodi, e ora abolizione totale), da ricordare a lungo come esempio di cattiva manovra tributaria e come vittoria dell’apparenza sulla sostanza.

UN'IMPOSTA CON LE CARTE IN REGOLA

Per spiegare tale tesi, già esposta su queste colonne , va premesso che non c’è paese al mondo in cui la finanza locale non sia alimentata in buona parte dalle imposte sugli immobili, comprese le prime case. Il perché è intuibile. A differenza delle imposte sui redditi e sui consumi, l’Ici non fa litigare i comuni perché la casa sta con certezza da una parte o dall’altra. La casa è poi beneficiaria di una quota importante della spesa locale: spese per viabilità, trasporti, illuminazione, arredo urbano, sicurezza, e così via.
L’Ici si presenta quindi in regola con il principio tributario del beneficio – si paga in relazione al vantaggio ricevuto dalla spesa pubblica - che nella finanza locale esercita ancora un grande ruolo. Può inoltre essere resa moderatamente progressiva attraverso detrazioni alla base, che fanno sì che il pagamento cresca più che proporzionalmente con il valore. Si rispetta così anche il principio costituzionale della capacità contributiva: paga chi può, indipendentemente dai benefici individuali ricevuti, a parte che anche un’Ici strettamente proporzionale genera un gettito progressivo rispetto al reddito, perché i patrimoni risultano più concentrati dei redditi.
Non meno importante il ruolo dell’Ici ai fini della buona gestione della “res publica”. Al pari della tassa dei rifiuti solidi urbani, ma con un raggio di azione più ampio, consente infatti ai cittadini di farsi un’idea fondata del rapporto costi benefici dell’attività pubblica e quindi di giudicare correttamente il governo locale e di calibrare la domanda politica: chiedere più servizi e più tasse o meno servizi e meno tasse, se si ritiene di avere una giunta efficiente; oppure pretendere più efficienza e, in prospettiva, cambio di maggioranza, se si ritiene di avere una giunta incapace. In sintesi, l’Ici è l’ onere condominiale pagato dagli abitanti di quel vasto condominio che è la città: costoso ma educativo strumento di informazione e di partecipazione.

L'ILLUSIONE TRIBUTARIA

Ma ciò che sorprende e mortifica in questa storia è il risvolto psicologico. L’Ici sulla prima casa riguarda l’80 per cento degli italiani. Tutti felici, quindi. Ma proprio perché sono tanti, anzi sono quasi tutti i contribuenti dato che il restante 20 per cento è rappresentato in media da famiglie con bassi redditi, dovrebbe essere chiaro che gli stessi beneficiari dovranno in altre forme pagare ciò che viene loro presentato come un regalo. Tecnicamente si parla di “illusione tributaria”, ossia di errata percezione che fa credere a benefici superiori o a costi inferiori rispetto alla realtà. Non è la prima e non sarà l’ultima, ma è probabilmente la più vistosa illusione tributaria che si ricordi in tempi recenti. Fa specie che a nessuno venga in mente di chiedere agli abolizionisti di destra e di sinistra come sarà compensato il minor gettito. Con trasferimenti dal centro,ovviamente. Quindi, senza sacrificare i servizi pubblici locali. Ma i conti tornano solo in un primo momento: in seguito, chi e come regolerà la dinamica del sussidio? Un’Ici si autocontrolla, perché il sindaco deve soppesare la popolarità resa dai maggiori servizi con l’impopolarità creata dalla più pesante imposta. Un sussidio per definizione non basta mai sul piano politico e genera una domanda unanime di incremento, alimentando tensioni tra centro e periferia. E comunque, dove il governo troverà i fondi per i comuni? Si spera che nessuno voglia aumentare il debito pubblico, interrompendo quel cammino doloroso ma virtuoso di risanamento avviato da Tommaso Padoa-Schioppa. Ed è difficile pensare a drastiche e immediate riduzioni di spesa pubblica. Non restano quindi che le grandi imposte sui redditi, gli affari e i consumi. Cambia poco se si ipotizza un aumento di tali imposte oppure se, immaginando un maggior gettito generato dalla crescita economica o dalla lotta all’evasione, si ipotizza una loro mancata riduzione. In ogni caso, si tratta di una manovra su imposte nazionali che sostituisce un’imposta locale. E tutto fa pensare che non ci sia alcun guadagno né di efficienza né di equità. Di sicuro, l’effetto è negativo sotto il profilo del federalismo fiscale sia perché si indebolisce l’autonomia locale sia perché affidarsi al prelievo nazionale significa accentuare e non riequilibrare il flusso di risorse che dal Nord va al Sud.
Detto tutto questo, va aggiunto che le prime stime di caduta del gettito, rispetto all’Ici già ridotta da Prodi, vanno da 1,7 a 2,1 miliardi di euro. Si tratta di una caduta importante, ma non tale da destabilizzare il sistema. Nessuna tragedia, quindi. Ma sia chiaro che è un passo indietro, non un passo avanti.










fonte voce.info

lowenz
12-05-2008, 17:50
Tecnicamente si parla di “illusione tributaria”, ossia di errata percezione che fa credere a benefici superiori o a costi inferiori rispetto alla realtà. Non è la prima e non sarà l’ultima, ma è probabilmente la più vistosa illusione tributaria che si ricordi in tempi recenti.
:p

drakend
12-05-2008, 17:56
Che i mancati introiti derivanti dall'abolizione dell'ici debbano essere compensate in qualche modo è poco ma sicuro: il tutto sta nel CHI paga. Secondo raddoppiano l'ici per le case oltre la prima piuttosto che mettendo qualche altra accisa e tassando pure i tabacchi si copre il tutto senza problemi.

Chevelle
12-05-2008, 17:58
L' abolizione dell' ici è giusta perchè è un' imposta su qualcosa che non produce reddito. La prima casa, salvo che non sia una reggia, è un bene primario e non di lusso. Avrei abolito l' ICI in funzione del valore catastale dell' immobile.

GUSTAV]<
12-05-2008, 17:59
abbolire l'ici sulla prima casa mi sembra un' ottima scelta :D
tanto più che questi soldi rientreranno grazie alla revisione della rendita catastale
e quindi dovrà essere dichiarata come entrata irpef.. :rolleyes:
eppoi c'è sempre la benzina da portare a 2€ litro :O

GUSTAV]<
12-05-2008, 18:01
<;22418643']abbolire l'ici sulla prima casa mi sembra un' ottima scelta :D
tanto più che questi soldi rientreranno grazie alla revisione della rendita catastale
e quindi dovrà essere dichiarata come entrata irpef.. :rolleyes:
eppoi c'è sempre la benzina da portare a 2€ litro :O
= in molti casi si pagheranno più tasse..

:dissident:
12-05-2008, 18:02
L' abolizione dell' ici è giusta perchè è un' imposta su qualcosa che non produce reddito.

E perché dovrebbe esserci un'imposta solo su ciò che produce reddito?
Quando tu compri una mela, un CD o un vestito, paghi l'IVA anche se questo bene per te non produce alcun reddito. :confused:

Fritz!
12-05-2008, 18:10
LO STRANO CASO DEI FEDERALISTI ANTI-ICI
di Pietro Reichlin 22.04.2008

L'Ici garantisce quasi il 60 per cento delle entrate tributarie dei comuni. Eppure, il nuovo governo si accinge ad azzerarla, almeno sulla prima casa. Certo, trasferire il carico fiscale dalla proprietà alle attività produttive può procurare un vantaggio elettorale, ma rivela una notevole dose di miopia, dei governi e degli stessi elettori. L'abolizione dell'imposta è contraria ai principi di base del federalismo, renderà i comuni meno virtuosi, avvantaggia soprattutto i contribuenti più ricchi e sarà un ulteriore freno alla modernizzazione del paese.

Si può essere dei veri federalisti, come proclamano i politici della Lega e il prossimo governo Berlusconi, e proporre l’azzeramento dell’Ici sulla prima casa?
L’imposta garantisce quasi il 60 per cento delle entrate tributarie dei comuni. La sua abolizione, anche se compensata da un corrispondente trasferimento dallo Stato, limita notevolmente l’autonomia fiscale dei governi locali ed espone i cittadini al rischio concreto di dover pagare nuove tasse nel futuro. Il disavanzo pubblico non può essere ulteriormente aumentato e i trasferimenti necessari a compensare l’abolizione dell’Ici potranno essere coperti solo da un aumento di qualche atro carico tributario o dalla riduzione di qualche servizio. Come diceva Milton Friedman, non esistono “pranzi gratis”.

L'IMPOSTA PIÙ IMPORTANTE PER I COMUNI

Anche se volessimo credere che i pranzi gratis esistano veramente, ci sono altre considerazioni di cui un vero federalista dovrebbe tenere conto.
In primo luogo, la proposta potrebbe incentivare i comuni ad aumentare le imposte locali pochi giorni dopo l’azzeramento forzoso dell’Ici. Se i partiti che governano un comune sono riusciti a vincere le elezioni quando gli elettori pagavano l’imposta, gli stessi partiti penseranno che, dopo l’abolizione dell’Ici, gli stessi elettori saranno disposti ad accettare l’aumento di qualche altro tributo. Di conseguenza, la pressione fiscale complessiva potrebbe aumentare.
Uno dei capisaldi del liberalismo è che i governi possano procurarsi risorse pubbliche solo mediante la tassazione del reddito o della proprietà di cittadini-elettori. In democrazia vince il partito politico che, a parità dei servizi offerti, riesce a tassare di meno. Si tratta di un importante principio di responsabilità ed efficienza. Ma se il livello di tassazione è sottratto alla responsabilità dei governi, questo principio viene meno. I governi possono spendere di più, e in modo ingiustificato, perché i costi di queste spese ricadono su un’entità esterna (il governo federale).
La proposta di Silvio Berlusconi di abolire l’Ici è un classico esempio di cattivo federalismo. L’Ici è la tassa più importante per i comuni. Senza l’Ici, i costi della cattiva politica locale sono trasferiti al governo nazionale.

PERCHÉ TASSARE GLI IMMOBILI

Forse Berlusconi vuole abolire l’Ici perché ritiene ingiusta o inefficiente la tassazione degli immobili? Che sia inefficiente tassare gli immobili è contrario alla più elementare logica economica. Se tassi il lavoro o le attività finanziarie, la gente lavora di meno e investe all’estero. Se tassi gli immobili (ai livelli attualmente vigenti in Italia) gli effetti negativi sull’offerta sono nettamente inferiori: una modesta riduzione degli investimenti immobiliari e qualche cittadino che trasferisce la residenza in un altro paese. In tutte le nazioni sviluppate esistono tasse sui patrimoni, oltre che sul lavoro e sui consumi. In Italia la pressione sui patrimoni è tra le più basse tra i paesi Ocse: preferiamo tassare il lavoro e i profitti d’impresa. Dovremmo fare il contrario: nel nostro paese lavorano troppe poche persone e le imprese sono troppo piccole. Negli Stati Uniti, la tassa sugli immobili serve ai governi locali per finanziare scuole, infrastrutture e programmi sociali. Uno dei motivi principali per delegare alle giurisdizioni locali la tassazione della casa, è proprio il fatto che questo bene è meno mobile di qualsiasi altra forma di ricchezza. Un’altra ragione per cui l’abolizione dell’Ici dovrebbe suscitare l’opposizione di chi crede nel federalismo.
Va poi ricordato che la Finanziaria del 2006 ha trasferito la gestione del catasto ai comuni. La misura è evidentemente ispirata a una logica di decentramento, con l’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini e la qualità dei dati catastali. È vero che la Finanziaria 2007 ha ridimensionato le competenze sull'aggiornamento degli estimi, lasciando ai comuni soltanto un ruolo di collaborazione e riportando questa funzione in capo allo Stato: ma quale incentivo avranno comunque a svolgerla se la prima casa non sarà più tassata?
Berlusconi è un politico abile. Ha capito che l’Ici è la tassa più odiata dagli italiani. Non perché sia troppo elevata. L’ultimo governo Prodi ne aveva già ridotto l’importo oltre il necessario. Forse perché l’80 per cento degli elettori possiede una casa e solo il 60 per cento degli italiani in età lavorativa svolge un’occupazione?
Trasferire il carico fiscale dalla proprietà alle attività produttive può procurare un vantaggio elettorale, ma rivela una notevole dose di miopia, dei governi e degli stessi elettori. L’abolizione dell’Ici è contraria ai principi di base del federalismo, renderà i comuni meno virtuosi, avvantaggerà soprattutto i contribuenti più ricchi e sarà un ulteriore freno alla modernizzazione del paese.

GUSTAV]<
12-05-2008, 18:31
In Italia la pressione sui patrimoni è tra le più basse tra i paesi Ocse: preferiamo tassare il lavoro e i profitti d’impresa. Dovremmo fare il contrario: nel nostro paese lavorano troppe poche persone e le imprese sono troppo piccole.
Tassiamo i profitti, visto che molte aziende hanno nel falso in bilancio e
nell' evasione fiscale il 90% del capitale, Ma anche i Grossi capitali, cioè quelli superiori
a due milione di euro.. :D

Fritz!
12-05-2008, 18:35
<;22419168']Tassiamo i profitti, visto che molte aziende hanno nel falso in bilancio e
nell' evasione fiscale il 90% del capitale, Ma anche i Grossi capitali, cioè quelli superiori
a due milione di euro.. :D

Se è nero non compare nel profitto da tassare

GUSTAV]<
12-05-2008, 18:41
Se è nero non compare nel profitto da tassare
Ma anche i x grandi capitali prendono la via delle banche straniere,
e per gli immobili, và tutto intestato a società di comodo o prestanome :D

Fritz!
12-05-2008, 18:43
<;22419347']Ma anche i x grandi capitali prendono la via delle banche straniere,
e per gli immobili, và tutto intestato a società di comodo o prestanome :D

Stai parlando di tutto di niente. Sugli immobili si pagano le imposte in base al comune sul cui terreno sorgono, al di la di chi sia il proprietario

"I grandi Capitali" detto cosi vuol dire tutto e nulla

GUSTAV]<
12-05-2008, 18:50
Stai parlando di tutto di niente. Sugli immobili si pagano le imposte in base al comune sul cui terreno sorgono, al di la di chi sia il proprietario

"I grandi Capitali" detto cosi vuol dire tutto e nulla
cioè tu vorresti tassare i piccoli capitali delle persone che non lavorano ? fammi capire :mbe:

Fritz!
12-05-2008, 18:59
<;22419493']cioè tu vorresti tassare i piccoli capitali delle persone che non lavorano ? fammi capire :mbe:

forse sarebbe il caso di spiegare quello che tu intendi, perchè non è affatto chiaro

Non saprei forse intendi le tasse sul capital gain, che però non hanno niente a che vedere col tema del 3d

quindi boh:confused:

GUSTAV]<
12-05-2008, 20:00
forse sarebbe il caso di spiegare quello che tu intendi, perchè non è affatto chiaro

Non saprei forse intendi le tasse sul capital gain, che però non hanno niente a che vedere col tema del 3d

quindi boh:confused:
Sono d'accordo nella tassazione dei grandi capitali, mettiamo maggiori di 2 milioni di euro,
ma sono anche convinto che tassare le imprese, in nome della redistribuzione delle
ricchezze sia altrettanto buono e giusto ! :)

Chevelle
12-05-2008, 20:24
E perché dovrebbe esserci un'imposta solo su ciò che produce reddito?
Quando tu compri una mela, un CD o un vestito, paghi l'IVA anche se questo bene per te non produce alcun reddito. :confused:

Sei serio?
Quando si compra un immobile, supponiamo da privato perchè se il venditore è un impresa le imposte sono leggermente diverse, si pagano le seguenti imposte:

- di registro (3% valore immobile se prima casa)
- ipotecaria
- catastale

In più si paga il notaio che redige l' atto di compravendita.

L' ICI è un' assurdità se il bene non è di lusso e non produce reddito. Applicherei solo per immobili (anche prima casa) che hanno un valore di almeno 200.000 euro e triplicherei l' ici sulla seconda casa perchè la seconda casa è un bene di lusso (anche se non produce reddito).

:dissident:
12-05-2008, 22:41
Sei serio?
Quando si compra un immobile, supponiamo da privato perchè se il venditore è un impresa le imposte sono leggermente diverse, si pagano le seguenti imposte:

- di registro (3% valore immobile se prima casa)
- ipotecaria
- catastale

In più si paga il notaio che redige l' atto di compravendita.

Ok ma non hai capito il senso del mio discorso, che è "qual'è il principio per cui un'imposta debba essere messa su qualcosa che genera reddito"?
Un'abitazione, anche se la prima casa, solitamente usufruisce di servizi forniti dal comune che in parte sono finanziati dall'ICI, è una cosa del tutto normale e logica

L' ICI è un' assurdità se il bene non è di lusso e non produce reddito. Applicherei solo per immobili (anche prima casa) che hanno un valore di almeno 200.000 euro e triplicherei l' ici sulla seconda casa perchè la seconda casa è un bene di lusso (anche se non produce reddito).
Se è per questo è un'assurdità anche questa proposta...Primo perché ad esempio a Milano 200.000 euro è spesso il valore di un bilocale molto piccolo (quindi altro che lusso!), secondo perché reputi automaticamente la seconda casa come un bene di lusso semplicemente perché si vede che non sei a conoscenza di quante persone nel momento di una compravendita si ritrovano per un breve periodo a possedere una seconda casa solo perché una conteporaneità fra vendita ed acquisto è praticamente impossibile...quindi andresti a penalizzare anche molti poveracci che senza colpa stanno traslocando e di certo non fanno i palazzinari...

Solertes
12-05-2008, 23:13
L' ICI è un' assurdità se il bene non è di lusso e non produce reddito. Applicherei solo per immobili (anche prima casa) che hanno un valore di almeno 200.000 euro e triplicherei l' ici sulla seconda casa perchè la seconda casa è un bene di lusso (anche se non produce reddito).



Io ho una seconda casa, è quella che era la casa di mia nonna.
E' disabitata dal 1986, la corrente non c'è l'acqua corrente si.
E sita in un paesello dimenticato da Dio in mezzo alle montagne della Sardegna Centrale, il centro balneare più vicino dista 75 Km, il mercato immobiliare in un paese che stà morendo (alle elementari c'è un interclasse e le scuole medie le hanno aggregate in un paese vicino) è inesistente.
Il comune dove è sita, essendo quello delle case diroccate un problema comune permette di pagare l'ICI dimezzata....e tu vorresti triplicarla perchè è un bene di lusso? Perchè non ci vai a vivere per un annetto in quello che tu chiami lusso? Non ti chiedo nemmeno un centesimo di euro, però ocio che se una volta ti cade in testa io non ho responsabilità, il rischio è l'unico prezzo da pagare per vivere in un bene di lusso :asd:

Enel
12-05-2008, 23:37
Che i mancati introiti derivanti dall'abolizione dell'ici debbano essere compensate in qualche modo è poco ma sicuro: il tutto sta nel CHI paga. Secondo raddoppiano l'ici per le case oltre la prima piuttosto che mettendo qualche altra accisa e tassando pure i tabacchi si copre il tutto senza problemi.

E' probabile che i comuni sostituiscano le entrate derivanti da ICI con un aumento dell'addizionale irpef. Se così fosse verrebbe almeno rispettato il principio della capacità contributiva proporzionale al reddito...

:dissident:
12-05-2008, 23:41
E' probabile che i comuni sostituiscano le entrate derivanti da ICI con un aumento dell'addizionale irpef. Se così fosse verrebbe almeno rispettato il principio della capacità contributiva proporzionale al reddito...

Solo che così pagheranno tutti, anche chi non possiede una casa

Edo4444
13-05-2008, 00:27
-Ici o meglio ex-Isi sarebbe dovuta essere un'imposta straordinaria, una tantum.. non quello che alla fine hanno fatto diventare.

-Detto questo ricordo che in italia la tassazzione è troppo alta se rapportata alla qualità dei servizi e delle infrastrutture.

-Aggiungo poi che la spesa pubblica è troppo alta, e i soldi spesso vanno sprecati, sia a livello centrale che a livello locale.

-La spesa corrente è troppo alta.

-La tassa è una delle più odiate xkè colpisce un bene primario come la prima casa, ottenuta con mutui ormai trentennali e con grandi sacrifici.

Detto questo,

è vero che in un qualche modo si va contro il principio del federalismo (anche se ci sono opinioni non unanimi) ma è anche vero che questa tassa-balzello non incide cosi pesantemente come puo sembrare, le ultime cifre che ho sentito parlano di circa 2 miliardi di euro..

Io sono per l'abolizione.

giannola
13-05-2008, 07:31
giusto togliere l'ici, anzi si dovrebbe togliere su tutte le case non affittate.

Pagare l'affitto di una cosa comprata è scorretto.

Chevelle
13-05-2008, 07:36
Ok ma non hai capito il senso del mio discorso, che è "qual'è il principio per cui un'imposta debba essere messa su qualcosa che genera reddito"?
Un'abitazione, anche se la prima casa, solitamente usufruisce di servizi forniti dal comune che in parte sono finanziati dall'ICI, è una cosa del tutto normale e logica

Se è per questo è un'assurdità anche questa proposta...Primo perché ad esempio a Milano 200.000 euro è spesso il valore di un bilocale molto piccolo (quindi altro che lusso!), secondo perché reputi automaticamente la seconda casa come un bene di lusso semplicemente perché si vede che non sei a conoscenza di quante persone nel momento di una compravendita si ritrovano per un breve periodo a possedere una seconda casa solo perché una conteporaneità fra vendita ed acquisto è praticamente impossibile...quindi andresti a penalizzare anche molti poveracci che senza colpa stanno traslocando e di certo non fanno i palazzinari...

Servizi di cosa? Guarda che se parli di utenze (acqua, luce, gas) si pagano già abbondantemente le imposte e anche le imposte sull' imposte. Per quanto riguarda lo smaltimento rifiuti pure si paga salato il servizio.
Per quanto riguarda il riscaldamento, se è a metano si pagano le imposte, se si dispone del serbatoio GPL idem o le bombole del gas. Piuttosto abolirei gli spreci della casta politica!
Per quanto riguarda l' ICI sulla seconda casa, non stavo parlando per periodi transitori (in attesa di vendita). Ci sono persone che comprano il mattone per avere una casa in montagna o al mare o per guadagnare sugli affitti. In questo caso triplicare l' ICI sarebbe più che giusto.
Quanto al prezzo di un bilocale a Milano (200.000 euro come dici tu) non sarebbe il metro per valutare l' ICI. Mi baseri sul valore catastale e non sul valore del mercato pesantemente gonfiato dalla speculazione immobiliare.

Chevelle
13-05-2008, 07:37
-Ici o meglio ex-Isi sarebbe dovuta essere un'imposta straordinaria, una tantum.. non quello che alla fine hanno fatto diventare.

-Detto questo ricordo che in italia la tassazzione è troppo alta se rapportata alla qualità dei servizi e delle infrastrutture.

-Aggiungo poi che la spesa pubblica è troppo alta, e i soldi spesso vanno sprecati, sia a livello centrale che a livello locale.

-La spesa corrente è troppo alta.

-La tassa è una delle più odiate xkè colpisce un bene primario come la prima casa, ottenuta con mutui ormai trentennali e con grandi sacrifici.

Detto questo,

è vero che in un qualche modo si va contro il principio del federalismo (anche se ci sono opinioni non unanimi) ma è anche vero che questa tassa-balzello non incide cosi pesantemente come puo sembrare, le ultime cifre che ho sentito parlano di circa 2 miliardi di euro..

Io sono per l'abolizione.

Finalmente! Mi ero dimenticato di dire che l' ICI era prima classificata come ISI (imposta straordinaria sugli immobili).

Chevelle
13-05-2008, 07:42
Io ho una seconda casa, è quella che era la casa di mia nonna.
E' disabitata dal 1986, la corrente non c'è l'acqua corrente si.
E sita in un paesello dimenticato da Dio in mezzo alle montagne della Sardegna Centrale, il centro balneare più vicino dista 75 Km, il mercato immobiliare in un paese che stà morendo (alle elementari c'è un interclasse e le scuole medie le hanno aggregate in un paese vicino) è inesistente.
Il comune dove è sita, essendo quello delle case diroccate un problema comune permette di pagare l'ICI dimezzata....e tu vorresti triplicarla perchè è un bene di lusso? Perchè non ci vai a vivere per un annetto in quello che tu chiami lusso? Non ti chiedo nemmeno un centesimo di euro, però ocio che se una volta ti cade in testa io non ho responsabilità, il rischio è l'unico prezzo da pagare per vivere in un bene di lusso :asd:

Mi ero dimenticato di specificare che farei pagare tre volte l' ICI su abitazioni acquistate per ricavare un affitto o per trascorrere le vacanze al mare o in montagna. Chiaramente farei delle deroghe per l' esenzione, valutando caso per caso.

Enel
13-05-2008, 08:50
Solo che così pagheranno tutti, anche chi non possiede una casa

Si, ma ribaltando il provlema, visto che l'ICI è il corrispettivo di servizi offerti dal comune a TUTTI gli abitanti è giusto che ognuno paghi per le sue possibilità anzichè far si che tale onere ricada sui soli proprietari di casa!

Froze
13-05-2008, 08:54
Si, ma ribaltando il provlema, visto che l'ICI è il corrispettivo di servizi offerti dal comune a TUTTI gli abitanti è giusto che ognuno paghi per le sue possibilità anzichè far si che tale onere ricada sui soli proprietari di casa!

l'addizionale comunale IRPEF :stordita:

Mingo
13-05-2008, 09:26
Ho parlato della questione con un mio professore universitario (matematico e sociologo, capo dipartimento nell Pubblica amministrazione e incaricato dei rapporti con il parlamento con il precedente governo). Lui, conti alla mano, ci ha detto che la sparata del berlusca fatta qualche anno fa l'ultimo giorno di campagna elettorale sembrava una pazzia. Visti gli importi che riguardano solo la prima casa con calma si è, invece, considerata la cosa fattibilissima. Tant'è che lo stesso governo uscente (a cui il mio stesso prof era vicinisso) aveva preparato un disegno di legge per abolire l'ici sulla prima casa a chi aveva un reddito inferiore a tot euro. Solo per ragioni di coerenza agli attacchi che erano stati fatti al berlusca per la questione ici la maggioranza non si è riuscita a mettere d'accordo per mettere in pratica il disegno di legge.

I miei due cents

:dissident:
13-05-2008, 09:44
Servizi di cosa? Guarda che se parli di utenze (acqua, luce, gas) si pagano già abbondantemente le imposte e anche le imposte sull' imposte. Per quanto riguarda lo smaltimento rifiuti pure si paga salato il servizio.
Per quanto riguarda il riscaldamento, se è a metano si pagano le imposte, se si dispone del serbatoio GPL idem o le bombole del gas. Piuttosto abolirei gli spreci della casta politica!
Servizi quali fognature, viabilità, illuminazione pubblica, scuole ecc


Quanto al prezzo di un bilocale a Milano (200.000 euro come dici tu) non sarebbe il metro per valutare l' ICI. Mi baseri sul valore catastale e non sul valore del mercato pesantemente gonfiato dalla speculazione immobiliare.

Sì peccato che il vero valore di un immobile sia quello immobiliare, certamente NON quello catastale...

:dissident:
13-05-2008, 09:45
Si, ma ribaltando il provlema, visto che l'ICI è il corrispettivo di servizi offerti dal comune a TUTTI gli abitanti è giusto che ognuno paghi per le sue possibilità anzichè far si che tale onere ricada sui soli proprietari di casa!

ok...e quindi? Si staccherebbe l'imposta dalla casa ma rimarrebbe, quindi non vedo perché la gente che tanto la odia così sarebbe più contenta..ci sarebbe cmq sempre da pagare...

the_joe
13-05-2008, 09:59
Servizi quali fognature, viabilità, illuminazione pubblica, scuole ecc

La fognatura si paga a parte e comunque assieme alla viabilità e le altre che hai detto, servono anche a chi non possiede una casa

the_joe
13-05-2008, 10:00
ok...e quindi? Si staccherebbe l'imposta dalla casa ma rimarrebbe, quindi non vedo perché la gente che tanto la odia così sarebbe più contenta..ci sarebbe cmq sempre da pagare...

Certo, ma si semplifica un po' la cosa, senza dover fare mille volte la fila per pagare le mille tasse.

:dissident:
13-05-2008, 10:09
Certo, ma si semplifica un po' la cosa, senza dover fare mille volte la fila per pagare le mille tasse.

:confused:

non mi sembra una ragione così significativa

the_joe
13-05-2008, 10:21
:confused:

non mi sembra una ragione così significativa

Ok, ne ho detta una, ma un'altra potrebbe essere che nel caso di una casa comprata con mutuo ancora attivo, questa non appartiene a chi ci abita, ma alla banca che ha erogato il mutuo.......

:dissident:
13-05-2008, 10:24
beh non è del tutto corretto....cmq il punto è che non capisco chi è entusiasta dell'abolizione dell'ICI e dell'assorbimento del suo gettito in un'altra imposta... :confused:

Beelzebub
13-05-2008, 10:26
Prima, quando si diceva che il cdx voleva togliere l'ICI, la risposta nel 90% dei casi era che il csx lo stava già facendo... ora che il cdx è al governo, è diventata una "pessima idea"... :asd: Aaah, la coerenza... :sofico:

giannola
13-05-2008, 10:31
beh non è del tutto corretto....cmq il punto è che non capisco chi è entusiasta dell'abolizione dell'ICI e dell'assorbimento del suo gettito in un'altra imposta... :confused:

io sono entusiata solo per l'abolizione dell'ICI :asd:

:dissident:
13-05-2008, 10:36
io sono entusiata solo per l'abolizione dell'ICI :asd:

:rolleyes:

vedremo poi a quanto ammonterà l'addizionale e faremo i nostri conti, ok?

the_joe
13-05-2008, 10:38
:rolleyes:

vedremo poi a quanto ammonterà l'addizionale e faremo i nostri conti, ok?

Ok, come con i costi di ricarica dei telefonini......

:dissident:
13-05-2008, 10:45
poi beh, io spero di sbagliarmi e che tutti ne trarremo vantaggio, ma ora come ora credo che le cose nn cambieranno nella sostanza, solo nella forma (se va bene)

Fritz!
13-05-2008, 14:03
Secondo me impostare la discussione sull'ICI su termini come giusto o sbagliato, in senso assoluto, o addirittura piacere ha poco significato.

Nessuna tassa fa mai piacere. E in assoluto tutti spiegano che le tasse giuste sono solo quelle che le pagano altri :stordita:

L'ICI va valutata in base al fatto se sia utile o meno. E se altre metodologie di imposizione siano piu efficienti.

Innanzitutto fino ad oggi l'ICI è forse uno dei pochissimi esempi realizzati di imposta federalista.
Le famiglie sanno quanto e a chi pagano.
E soprattutto sanno chi usa quei soldi e come li usa.

E non è poco. Quando pagate l'Irpef o quando pagate l'IVA o un bollo. Non sapete dove questi soldi finiranno. Possono finire ovunque, e per conseguenza è difficile dire quanto i servizi che ricevete valgano in contropartite.

Con l'ICI si può vedere in modo diretto quanto valga in servizi questo balzello.

In secondo luogo, per un governo che fa del federalismo una bandiera, abolire l'ICI è un controsenso. Se si crede nel federalismo allora bisogna lasciare ai governi locali la scelta su quali tasse far pagare ai cittadini.
Il fatto che il governo centrale intervenga per abolire una tassa locale è una violazione di qualunque principio federale.

Per finire sul tema dell'utilità o della giustizia. La casa è un bene che difficilmente può essere nascosto. Se gli introiti ici vengono trasferiti su addizionali irpef, si sceglie di far pagare chi al solito già paga normalmente. L'evasore che nasconde il reddito ne è avvantaggiato, proprio perchè la casa (magari bella grossa) non la poteva nascondere.

dave4mame
13-05-2008, 14:12
il discorso in linea di massima fila, ma presenta alcune toppe.

l'ici non è l'unica voce "federale"; la stessa irpef presenta delle componenti locali.

se è anche vero che la casa non si può nascondere, è anche vero che la si può cammuffare.

da un lato in virtù di estimi dell'anteguerra; dall'altro intestando la casa o tizio/caio/sempronio (persona fisica o giuridica) in modo da farla figurare come prima casa, con tutti i vantaggi del caso...

Fritz!
13-05-2008, 14:17
il discorso in linea di massima fila, ma presenta alcune toppe.

l'ici non è l'unica voce "federale"; la stessa irpef presenta delle componenti locali.

se è anche vero che la casa non si può nascondere, è anche vero che la si può cammuffare.

da un lato in virtù di estimi dell'anteguerra; dall'altro intestando la casa o tizio/caio/sempronio (persona fisica o giuridica) in modo da farla figurare come prima casa, con tutti i vantaggi del caso...

La riforma degli estimi catastali si può fare senza grossi problemi.

Quanto alle intestazioni di comodo è molto meno facile di quanto tu lasci intendere. Il 90% delle famiglie vivono in casa di proprietà. quindi hanno già una prima casa.


Per quanto sia sempre possibile ipotizzzare metodi per aggirare il fisco, ripetto al reddito una casa si nasconde molto piu difficilmente

the_joe
13-05-2008, 14:22
La riforma degli estimi catastali si può fare senza grossi problemi.

Quanto alle intestazioni di comodo è molto meno facile di quanto tu lasci intendere. Il 90% delle famiglie vivono in casa di proprietà. quindi hanno già una prima casa.


Per quanto sia sempre possibile ipotizzzare metodi per aggirare il fisco, ripetto al reddito una casa si nasconde molto piu difficilmente

Ok, ma al limite la casa può essere usata come indicatore di reddito, essa stessa non produce reddito, quindi non vedo perchè un discoccupato che ha ereditato una casa, deve pagarci una tassa (esempio forzato), invece sarebbe auspicabile attivare dei controlli incrociati in modo che chi ha una villa con piscina, 3 Mercedes SL in garage e un panfilo non possa dichiarare 1.000 € di reddito l'anno.........

dave4mame
13-05-2008, 14:23
La riforma degli estimi catastali si può fare senza grossi problemi.

Quanto alle intestazioni di comodo è molto meno facile di quanto tu lasci intendere. Il 90% delle famiglie vivono in casa di proprietà. quindi hanno già una prima casa.


Per quanto sia sempre possibile ipotizzzare metodi per aggirare il fisco, ripetto al reddito una casa si nasconde molto piu difficilmente

sono secoli che deve essere rifatta...
e se la famiglia media è composta di 4 persone (ma facciamo anche di tre) hai 3 potenziali "prime case".

Fritz!
13-05-2008, 14:28
sono secoli che deve essere rifatta...
e se la famiglia media è composta di 4 persone (ma facciamo anche di tre) hai 3 potenziali "prime case".

non è cosi facile

la casa deve essere residenza primaria. (a parte alcune regioni -la Sicilia- in cui c'è una norma un po' diversa)

Due perone sposate devono avere la stessa residenza. Quanto ai figli per essere inclusi nel nucleo famigliare devono risiedere con i genitori, altrimenti perdi varie deduzioni.

Fritz!
13-05-2008, 14:31
Ok, ma al limite la casa può essere usata come indicatore di reddito, essa stessa non produce reddito, quindi non vedo perchè un discoccupato che ha ereditato una casa, deve pagarci una tassa (esempio forzato), invece sarebbe auspicabile attivare dei controlli incrociati in modo che chi ha una villa con piscina, 3 Mercedes SL in garage e un panfilo non possa dichiarare 1.000 € di reddito l'anno.........

Infatti la casa è una base abbastanza attendibile del reddito e della ricchezza. Usando questo parametro il comune chiede di contribuire direttamente alle sue spese.

C'è inoltre il vantaggio della facile e inequivocabile attribuzione. La casa è nel comune x o y. Usando ad esempio il reddito l'attribuzione è piu problematica, pensa alla questione dei pendolari.

the_joe
13-05-2008, 14:35
Infatti la casa è una base abbastanza attendibile del reddito e della ricchezza. Usando questo parametro il comune chiede di contribuire direttamente alle sue spese.

C'è inoltre il vantaggio della facile e inequivocabile attribuzione. La casa è nel comune x o y. Usando ad esempio il reddito l'attribuzione è piu problematica, pensa alla questione dei pendolari.

Resta il parametro di base che una casa di per sè non produce reddito e le tasse relative all'acquisto o alla costruzione sono già state pagate.

Poi ognuno la vede come vuole, ma personalmente l'ICI sulla abitazione principale la vedo come una grossa angheria (non anguria eh eh eh )

Fritz!
13-05-2008, 14:40
Resta il parametro di base che una casa di per sè non produce reddito

Che non è un parametro di base.

Al massimo se vuoi si può disquisire che il termine imposta andrebbe sostituito con quello di tassa.

the_joe
13-05-2008, 14:44
Che non è un parametro di base.

Al massimo se vuoi si può disquisire che il termine imposta andrebbe sostituito con quello di tassa.

No perchè una TASSA dovrebbe coprire un servizio.

E comunque sia non mi è mai piaciuta l'ICI e se la tolgono mi fanno un favore.

La vedo come i vigili che escono per fare le multe per divieto di sosta perchè è più facile vedere un disco orario scaduto rispetto a chi sorpassa sugli incroci, ma il più pericoloso è il secondo, così come è più facile tassare la casa piuttosto che beccare gli evasori, la casa non scappa.....

Fritz!
13-05-2008, 14:53
No perchè una TASSA dovrebbe coprire un servizio.

E comunque sia non mi è mai piaciuta l'ICI e se la tolgono mi fanno un favore.

La vedo come i vigili che escono per fare le multe per divieto di sosta perchè è più facile vedere un disco orario scaduto rispetto a chi sorpassa sugli incroci, ma il più pericoloso è il secondo, così come è più facile tassare la casa piuttosto che beccare gli evasori, la casa non scappa.....

L'ICI copre direttamente e unicamente i servizi dell'amministrazione comunale. Quindi volendo la si potrebbe anche chiamare tassa, chessò tassa abitativa. ma sono discussioni sul sesso degli angeli.

Se poi non ti piace l'ICI... beh non me ne stupisco... dimmi quale tassa/imposta che TU PAGHI, ti piace?

the_joe
13-05-2008, 14:55
L'ICI copre direttamente e unicamente i servizi dell'amministrazione comunale. Quindi volendo la si potrebbe anche chiamare tassa, chessò tassa abitativa. ma sono discussioni sul sesso degli angeli.

Se poi non ti piace l'ICI... beh non me ne stupisco... dimmi quale tassa/imposta che TU PAGHI, ti piace?

Come ho già scritto, non mi piace come concetto, per questo non mi scandalizza se verrà sostituita da una addizionale IRPEF, ma così almeno evito di fare 2 volte la fila alla posta per pagarla.

:dissident:
13-05-2008, 14:59
Se poi non ti piace l'ICI... beh non me ne stupisco... dimmi quale tassa/imposta che TU PAGHI, ti piace?

:D

dave4mame
13-05-2008, 15:23
non è cosi facile

la casa deve essere residenza primaria. (a parte alcune regioni -la Sicilia- in cui c'è una norma un po' diversa)

Due perone sposate devono avere la stessa residenza. Quanto ai figli per essere inclusi nel nucleo famigliare devono risiedere con i genitori, altrimenti perdi varie deduzioni.

no, non è assolutamente vero.
mia moglie ha mantenuto - per mera pigrizia - la residenza presso i suoi genitori.
io (che vivo in affitto) ho ereditato una casetta da mio zio; se sarà necessario avere la residenza per godere dell'esenzione ici sulla prima casa, là muoverò ancora.
è una cosa assolutamente "indolore".
basta fare la richiesta in comune e fissare un appuntamento con i vigili per verificare che la casa sia abitabile (quando hanno voglia: a me hanno detto semplicemente "ah, si siamo passati, abbiamo visto il nome sul citofono, a posto").

Per quanto riguarda i figli, non devono essere residenti al fine di godere delle detrazioni; basta guardare le istruzioni del 730 :)

Fritz!
13-05-2008, 15:40
no, non è assolutamente vero.
mia moglie ha mantenuto - per mera pigrizia - la residenza presso i suoi genitori.
io (che vivo in affitto) ho ereditato una casetta da mio zio; se sarà necessario avere la residenza per godere dell'esenzione ici sulla prima casa, là muoverò ancora.

Se la casa l'affiti perdi automaticamente la detrazione.
Se non l'affitti perdi un reddito sicuramente maggiore all'imposizione ICI.
Negli altri casi è considerata tua abitazione principale proprio perchè non hai altri immobili di proprietà. Quindi è corretto.
Se tu e tua moglie comprate casa assieme, entrambi ricultate proprietari e ognuno riceva il bollettino. Quindi il riconoscimento come abitazione principale vale doppio. essendo tu in quel caso proprietario sia di metà casa comprata con tua moglie che dell'eredità potrai avere la detrazione solamente su un immobile.

Poi certo puoi intestare la casa solo a tua moglie.

Contento tu se ti fidi:ciapet:

è una cosa assolutamente "indolore".
basta fare la richiesta in comune e fissare un appuntamento con i vigili per verificare che la casa sia abitabile (quando hanno voglia: a me hanno detto semplicemente "ah, si siamo passati, abbiamo visto il nome sul citofono, a posto").

Per quanto riguarda i figli, non devono essere residenti al fine di godere delle detrazioni; basta guardare le istruzioni del 730 :)
Se tu hai una seconda casa e quella è occupata da tuo figlio, in quel caso ottieni dele detrazioni analoghe a quelle n caso di prima casa.

Se nella casa non ci abita nessuno e la affitti a un terzo, anche se la intesti a tuo figlio si perde al diritto delle detrazioni per la prima casa

dave4mame
13-05-2008, 15:53
per quanto riguarda il discorso della prima casa ("vale" anche se non ci risiedo, purchè non la affitto) ti ringrazio per avermi dato la buona notizia; non lo sapevo e mi fa ovviamente piacere :)

circa marito e moglie che comprano casa assieme hai ragione senz'altro tu; se la compriamo assieme si risulta essere proprietari assieme.

ma, come spesso capita se uno dei coniugi ha già una casa, quella "comune" viene intestata a uno solo dei due.
o sulla base della mera fiducia, o con la "corroborazione" di una scrittura privata che attesta che in caso di separazione... tutto quello che segue.

oppure, in sede di acquisto della seconda casa, uno dei due coniugi fa donazione della sua metà all'altro e il problema è risolto; risultano una prima casa per entrambi.


sull'ultimo punto credo ci sia un qui pro quo.

Se nella casa non ci abita nessuno e la affitti a un terzo, anche se la intesti a tuo figlio si perde al diritto delle detrazioni per la prima casa

io stava pensando alla classica "casa vacanze"...

MACC
13-05-2008, 15:58
E perché dovrebbe esserci un'imposta solo su ciò che produce reddito?
Quando tu compri una mela, un CD o un vestito, paghi l'IVA anche se questo bene per te non produce alcun reddito. :confused:

Scusa ma quello che ha detto non ha prprio modo di stare in piedi...:D

:dissident:
13-05-2008, 15:59
Scusa ma quello che ha detto non ha prprio modo di stare in piedi...:D

era solo un esempio, niente più :D

Fritz!
13-05-2008, 16:02
per quanto riguarda il discorso della prima casa ("vale" anche se non ci risiedo, purchè non la affitto) ti ringrazio per avermi dato la buona notizia; non lo sapevo e mi fa ovviamente piacere :)

circa marito e moglie che comprano casa assieme hai ragione senz'altro tu; se la compriamo assieme si risulta essere proprietari assieme.

ma, come spesso capita se uno dei coniugi ha già una casa, quella "comune" viene intestata a uno solo dei due.
o sulla base della mera fiducia, o con la "corroborazione" di una scrittura privata che attesta che in caso di separazione... tutto quello che segue.

oppure, in sede di acquisto della seconda casa, uno dei due coniugi fa donazione della sulla metà all'altro e il problema è risolto.

in alternativa... scritturina privata da esibire in caso di naufragio matrimoniale :)

sull'ultimo credo ci sia un qui pro quo.



io stava pensando alla classica "casa vacanze"...
Non son così sicuro che la scrittura privata possa ribaltare il valore, in caso di divorzio, rispetto a un atto notarile...

Poi se uno si fida...


Quanto alla casa di vacanze il discorso è un po' complicato... Non so esattamente i termini... ma se tu risulti impiegato a Bergamo è difficile farsi passare come abitazione principale l'appartamento al mare a finale Ligure

dave4mame
13-05-2008, 16:07
Non son così sicuro che la scrittura privata possa ribaltare il valore, in caso di divorzio, rispetto a un atto notarile...


pensavo, a dire il vero, a un impegno a vendere (a prezzo simbolico) o a donare in caso di separazione o divorzio...


Quanto alla casa di vacanze il discorso è un po' complicato... Non so esattamente i termini... ma se tu risulti impiegato a Bergamo è difficile farsi passare come abitazione principale l'appartamento al mare a finale Ligure

beh... quando sposti la residenza non ti chiedono dove lavori...

e non credo si possa discriminare cinisello balsamo con finale ligure o sirmione :)

Fritz!
13-05-2008, 16:11
pensavo, a dire il vero, a un impegno a vendere (a prezzo simbolico) o a donare in caso di separazione o divorzio...



beh... quando sposti la residenza non ti chiedono dove lavori...

e non credo si possa discriminare cinisello balsamo con finale ligure o sirmione :)

Tra i tuoi dati fiscali risulta il tuo datore di lavoro, e quindi il comune puo rifiutarti la detrazione anche se originariamente i carabinieri si son limitati aguardare il tuo indirizzo sul citofono

dave4mame
13-05-2008, 18:22
Tra i tuoi dati fiscali risulta il tuo datore di lavoro, e quindi il comune puo rifiutarti la detrazione anche se originariamente i carabinieri si son limitati aguardare il tuo indirizzo sul citofono

a dire il vero risulta la sede legale del datore di lavoro.
per intenderci, a uno dipendente unicredit che lavora a milano, ad oggi la sede del datore di lavoro è roma...

Sinclair63
13-05-2008, 21:18
Argomento principale in discussione a Ballarò stasera ;)

Fritz!
14-05-2008, 10:43
Argomento principale in discussione a Ballarò stasera ;)

e che han detto?

CYRANO
15-05-2008, 20:08
Posto qui va :

Fisco: con taglio Ici Roma perde 352 milioni, Milano 155
Cgia Mestre, in percentuale a Trieste peso maggiore incasso
(ANSA) - ROMA, 15 MAG - Costera' 352 mln di euro di minori introiti comunali il taglio dell'Ici sulla prima casa a Roma. Milano perdera' 155,4 mln, Torino 94 mln. Sono le stime sui costi per le entrate comunali del taglio Ici secondo la Cgia di Mestre, su dati 2006. Tra le prime 21 citta', a Trieste, in percentuale, il peso maggiore: con 19 mln nel 2006, l'Ici vale il 40% esatto del totale. Campobasso avra' un minore introito di 2,05 mln, L'Aquila di 6,469 mln.

Ansa.it


cnikaanank