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View Full Version : La clandestinità diventerà reato


drakend
10-05-2008, 10:03
IL RETROSCENA. Prende forma il provvedimento-simbolo
dell'avvio di legislatura. Coinvolti ministeri dell'Interno e Giustizia
La clandestinità diventerà reato
svolta nel decreto sulla sicurezza
Pene più pesanti per i furti. Stretta sui permessi ai detenuti
di LIANA MILELLA

ROMA - La destra ci gira intorno da più di una dozzina d'anni, come la panacea che risolve d'un colpo tutti i problemi dell'immigrazione clandestina. Da sempre è il cavallo di battaglia della Lega, il reato più agognato che, se scritto nel codice penale, manderebbe in visibilio il popolo del Carroccio. Adesso la soluzione - il nuovo delitto di immigrazione clandestina - è bella che scritta tra i 40 articoli che Niccolò Ghedini, il più ascoltato consigliere di Berlusconi sulle grane della giustizia e della sicurezza, ha preparato e fatto circolare tra i nuovi ministri, soprattutto i due dell'Interno Roberto Maroni e della Giustizia Angelino Alfano, in vista della prima riunione dell'Esecutivo subito dopo la fiducia. Sono solo poche righe, ma pesantissime: prevedono che possa essere accusato d'immigrazione clandestina, e quindi immediatamente espulso, chiunque si trovi in Italia illegalmente, violando le norme della legge Bossi-Fini.

È una svolta d'inaudita asprezza nelle politiche di accoglienza. È la via spiccia che salta qualsiasi procedura più complessa per espellere chi non ha né documenti né titoli per soggiornare in Italia, ma soprattutto per bloccare i clandestini che tentano di raggiungere le nostre coste con i barconi. È anche il punto più delicato di una manovra anticrimine molto più ampia e già definita che prevede aumenti di pena per i reati di grave allarme sociale, blocco dei benefici ai detenuti e processi per direttissima.

Se su tutto il resto non ci sono dubbi, il capitolo dell'immigrazione è il più delicato soprattutto perché il Cavaliere vuole trasformare il pacchetto sicurezza in un decreto legge che, come tale, deve avere il pieno appoggio del capo dello Stato per la firma. Ma esistono i presupposti di necessità e urgenza per introdurre su due piedi il reato d'immigrazione clandestina?

Napolitano sarà d'accordo o pretenderà invece un passaggio parlamentare molto più ampio, e quindi imporrà un disegno di legge? Ghedini sta lavorando fitto per raccogliere un pieno consenso e andare diritto verso il decreto perché, come ha spiegato a più di un interlocutore, "la gente ci chiede risposte concrete e immediate contro la criminalità". Un dibattito tra Camera e Senato irto di contestazioni non sarebbe la via più rapida per realizzare subito il pacchetto sicurezza.

Che, immigrazione a parte, si annuncia durissimo contro gli autori dei reati di strada. A cominciare dall'aumento delle pene minime che si trascineranno dietro, come inevitabile conseguenza, non solo l'impossibilità di accedere ai benefici carcerari, ma anche lo stop alla sospensione condizionale della pena.

I reati sono già stati individuati: minacce alle persone, scippi, violazione di domicilio, furti e rapine in appartamento, danneggiamenti, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale su donne e bambini. Per le violenze sugli handicappati e sugli over 70 è prevista una circostanza aggravante. Compare nel codice anche un nuovo reato, la rapina in abitazione, che sarà punita da 4 a 20 anni. L'introduzione fraudolenta in una casa passa da una pena minima di 1 anno 2 anni, lo stesso per il furto, mentre la rapina andrà da 4 anni e mezzo a 6. Altra novità sarà l'arresto facoltativo in flagranza contro chi guida in stato di ebbrezza.

Di pari passo è ovvia la stretta sulla vita dei detenuti perché l'aumento delle pene minime impedisce di poter fruire di agevolazioni come l'affidamento in prova ai servizi sociali grazie al quale oggi non va neppure in carcere chi ha avuto una pena inferiore ai tre anni. Ma la mano pesante del Berlusconi-quater è destinata a farsi sentire non solo su chi è recidivo, ma anche su chi ha commesso reati di grave allarme sociale, quelli che fanno schizzare verso l'alto tutti gli indicatori della paura. Chi ha compiuto più volte lo stesso crimine non potrà accedere ad alcun beneficio carcerario, abbuoni parziali, permessi premio, semilibertà saranno tutti aboliti. È la formula più gettonata, già sperimentata in forma meno dura nella legge Cirielli, per garantire la certezza della pena.

E per rispondere alla lamentela tante volte messa giù dallo stesso capo della polizia Antonio Manganelli, ma più volte anche dall'ex ministro dell'Interno Giuliano Amato - "Le forze dell'ordine arrestano, ma i magistrati non danno seguito con la necessaria tempestività al processo" - ecco altre due innovazioni per arrivare rapidamente alla condanna. Il rito direttissimo non sarà più facoltativo, ma il pubblico ministero dovrà necessariamente farvi ricorso di fronte a una confessione dell'arrestato. Del pari, il pm dovrà saltare l'udienza preliminare e andare al giudizio immediato se si trova di fronte a una prova evidente di colpevolezza.

Berlusconi punta in alto. Vuole farcela proprio laddove ha fallito il governo Prodi che ha lasciato per strada il suo pacchetto sicurezza, non ha approvato la riforma della Bossi-Fini corretta con la Amato-Ferrero, e non è neppure riuscito a convertire in legge il decreto sulle espulsioni dei cittadini comunitari. Il premier vuole incassare il pacchetto sicurezza alla prima prova di governo e farne il vessillo per chi ha votato a destra sperando di garantirsi città più sicure. Ma la strada si annuncia tutta in salita perché non sarà facile convincere Napolitano che la via del decreto legge è quella più opportuna.


(10 maggio 2008)

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-2/svolta-decreto/svolta-decreto.html

Speriamo che tutto ciò non rimanga sulla carta e venga realizzato al più presto!

stbarlet
10-05-2008, 10:29
Va bene.

Iniziassero a costruire le carceri.

drakend
10-05-2008, 10:32
Va bene.

Iniziassero a costruire le carceri.
In effetti questo problema c'è e l'ho pensato pure io. Ad ogni modo mi ricordo diversi servizi di Striscia la Notizia dove si vedevano carcerci complete ma non utilizzate, quindi il problema non è così grave come può sembrare. Poi si può fare come in Inghilterra: piuttosto che tirare fuori i carcerati dalle prigioni perché non ce ne stavano più li hanno messi su delle navi adibite a carcere.

loreluca
10-05-2008, 11:02
Inutile metterli in carcere a spese nostre! Fuori dalle scatole gli irregolari e non facciamo entrere PIU' NESSUNO!!!

Matuhw
10-05-2008, 11:31
Se aggiungono l'evasione fiscale, il falso in bilancio, corruzione, peculato e concussione diventa perfetto.

Jamal Crawford
10-05-2008, 11:31
Per la sicurezza e' gia' stato fatto di piu' che in 2 anni di governo di csx

il che e' tutto dire :rolleyes:

Jamal Crawford
10-05-2008, 11:33
Se aggiungono l'evasione fiscale, il falso in bilancio, corruzione, peculato e concussione diventa perfetto.

decreto sicurezza vuol dire altro
che bello se non ci fosse nemmeno un evasore, nemmeno un corrtotto ecc ma miliardi di clandestini, nomadi, rom ecc, baraccopoli, furti scippi, stupri

pero' intanto non ci sarebbe piu' berlusconi

che figata

er-next
10-05-2008, 11:34
Per la sicurezza e' gia' stato fatto di piu' che in 2 anni di governo di csx

il che e' tutto dire :rolleyes:

:asd: cioè si sono appena insediati non hanno fatto neanche il primo consiglio dei ministri non sono entrati neanche in parlamento.. si parla di un'idea una bozza una proposta... forse il tgcomico ha detto che è già operativa.. :asd:

Matuhw
10-05-2008, 11:35
Saranno due righe di articoli. Perchè fermarsi?

Jamal Crawford
10-05-2008, 11:36
:asd: cioè si sono appena insediati non hanno fatto neanche il primo consiglio dei ministri non sono entrati neanche in parlamento.. si parla di un'idea una bozza una proposta... forse il tgcomico ha detto che è già operativa.. :asd:

no forse con il governo di cdx finalmente si fa qualcosa.

chiamare tgcom tgcomico e' un atteggiamento infantile, come chiamre nano mortadella ecc

crescere non e' un reato

_Aenea_
10-05-2008, 11:37
Spero proprio che buttino fuori i clandestini, nomadi, et similia... :mad:

er-next
10-05-2008, 11:39
no forse con il governo di cdx finalmente si fa qualcosa.

chiamare tgcom tgcomico e' un atteggiamento infantile, come chiamre nano mortadella ecc

crescere non e' un reato

da che pulpito.. vedi là che firma :asd: :asd: :asd:

Matuhw
10-05-2008, 11:39
decreto sicurezza vuol dire altro
che bello se non ci fosse nemmeno un evasore, nemmeno un corrtotto ecc ma miliardi di clandestini, nomadi, rom ecc, baraccopoli, furti scippi, stupri

pero' intanto non ci sarebbe piu' berlusconi

che figata

Vorrei che fossero puniti gli uni e gli altri, se colpevoli.
Il riferimento a Berlusconi?

Ziosilvio
10-05-2008, 11:42
Sono solo poche righe, ma pesantissime: prevedono che possa essere accusato d'immigrazione clandestina, e quindi immediatamente espulso, chiunque si trovi in Italia illegalmente, violando le norme della legge Bossi-Fini.
Se oltre all'espulsione dall'Italia per i clandestini (veri o presunti) prevedono anche l'espulsione dall'ufficio (e l'invio a lavorare in miniera) per gli impiegati dell'Ufficio Immigrazione (veri o presunti) che non fanno bene il loro lavoro e fanno avere i permessi di soggiorno dopo che questi sono scaduti... potrei forse perfino evitare di lamentarmi contro l'evidente esagerazione della norma grassettata...

LotharInt
10-05-2008, 11:44
tutto questo si basa sul preconcetto che debbano esserci delle strutture sufficienti per rinchiudere i criminali e fondi corposi per le espulsioni, con vigilanza delle coste continua e tempestiva, voglio vedere dove troveranno i soldi ..iniziassero a costruire nuove galere grandi e capienti invece di tirare su opere incomplete, ponti sullo stretto e cazzate varie. Apprezzo il tentativo di snellire il sistema giudiziario, per ora resta solo aria fritta, saranno i fatti a parlare.

Jamal Crawford
10-05-2008, 11:45
da che pulpito.. vedi là che firma :asd: :asd: :asd:

la mia firma e' regolare e sono sacrosante verita'

Charonte
10-05-2008, 11:45
ritorniamo a scrivere dopo 1 ban x razzismo
allora , non vedo l'ora !!!
speriamo di buttarli fuori tutti il piu presto possibile

Korn
10-05-2008, 11:46
ritorniamo a scrivere dopo 1 ban x razzismo
allora , non vedo l'ora !!!
speriamo di buttarli fuori tutti il piu presto possibileaggiungi una tacca alla canna del fucile :asd: vediamo se non fanno un altra legge minchiosa come la bossi-fini

Jamal Crawford
10-05-2008, 11:48
Spero proprio che buttino fuori i clandestini, nomadi, et similia... :mad:

anche i centri sociali e i fankazzisti, in pratica si svuota l'italia

Ziosilvio
10-05-2008, 11:54
mi ricordo diversi servizi di Striscia la Notizia dove si vedevano carcerci complete ma non utilizzate, quindi il problema non è così grave come può sembrare.
Oppure, il problema è peggiore di quello che sembra, nel senso che non ci sono le persone per far funzionare le strutture.

_Aenea_
10-05-2008, 11:55
anche i centri sociali e i fankazzisti, in pratica si svuota l'italia


Sarebbe un'ottima idea!

In questo modo ci sarebbero più risorse a disposizione, meno inquinamento, meno casino in giro... si starebbe benissimo!

Fabryce
10-05-2008, 11:57
Maroni vuole rinegoziare il trattato di Schengen, che ha abolito controlli..

:rotfl:

_Aenea_
10-05-2008, 11:59
Maroni vuole rinegoziare il trattato di Schengen, che ha abolito controlli..

:rotfl:

:rotlf: ecco, questa è una grande.... enorme... strepitosa.... *CA##ATA*!!!

tatrat4d
10-05-2008, 12:03
Maroni vuole rinegoziare il trattato di Schengen, che ha abolito controlli..

:rotfl:

basterebbe applicarlo, come si può denunciarlo o modificarlo. Ed in ogni caso, l'Austria fa parte dell'area Schengen e attua controlli sulle frontiere con l'Italia molto più seri dei nostri. Maroni intanto pensi almeno a fare lo stesso.

drakend
10-05-2008, 12:48
Inutile metterli in carcere a spese nostre! Fuori dalle scatole gli irregolari e non facciamo entrere PIU' NESSUNO!!!
Questa è una soluzione utopica: molti criminali stranieri provengono dall'interno della UE... si possono rimandare a casa, ma possono tornare quando vogliono.

Se aggiungono l'evasione fiscale, il falso in bilancio, corruzione, peculato e concussione diventa perfetto.
Giusto, ma per cominciare direi che andrebbe bene così.

:asd: cioè si sono appena insediati non hanno fatto neanche il primo consiglio dei ministri non sono entrati neanche in parlamento.. si parla di un'idea una bozza una proposta... forse il tgcomico ha detto che è già operativa.. :asd:
Guarda che la notizia l'ho presa da Repubblica e comunque se l'articolo è così preciso vuol dire che la bozza che gira è abbastanza definitiva e sarà quella che confluirà nel decreto legge, o disegno di legge se Napolitano si opporrà al decreto.

Se oltre all'espulsione dall'Italia per i clandestini (veri o presunti) prevedono anche l'espulsione dall'ufficio (e l'invio a lavorare in miniera) per gli impiegati dell'Ufficio Immigrazione (veri o presunti) che non fanno bene il loro lavoro e fanno avere i permessi di soggiorno dopo che questi sono scaduti... potrei forse perfino evitare di lamentarmi contro l'evidente esagerazione della norma grassettata...
La parte che hai evidenziato non mi sembra per nulla "esagerata": se uno è presente nel territorio nazionale senza permesso deve essere espulso immediatamente e coattivamente, per il semplice fatto che non dovrebbe nemmeno essere presente.

tutto questo si basa sul preconcetto che debbano esserci delle strutture sufficienti per rinchiudere i criminali e fondi corposi per le espulsioni, con vigilanza delle coste continua e tempestiva, voglio vedere dove troveranno i soldi ..iniziassero a costruire nuove galere grandi e capienti invece di tirare su opere incomplete, ponti sullo stretto e cazzate varie. Apprezzo il tentativo di snellire il sistema giudiziario, per ora resta solo aria fritta, saranno i fatti a parlare.
Cominciamo a tenere in galera i delinquenti che già ci sono: non sarebbe affatto male... e comunque di soluzioni per il sovraffollamento carcerario ce ne sono in abbondanza. Una di queste è la creazione delle navi-galera, come hanno fatto in Inghilterra.

Oppure, il problema è peggiore di quello che sembra, nel senso che non ci sono le persone per far funzionare le strutture.
Si assumono o si riallocano da altre mansioni.

ozeta
10-05-2008, 13:14
la mia firma e' regolare e sono sacrosante verita'

3 righe di testo, le tue sono 6 righe :asd:

gourmet
10-05-2008, 13:33
E' una stronzata emerita. Rendere reato la clandestinità significa rendere impossibili le espulsioni per anni e anni. Avete idea dei tempi della giustizia italiana? Un reato deve essere accertato con tre gradi di giudizio.. tre processi minimo. E durante questo tempo l'imputato ha ovviamente diritto a restare sul territorio nazionale per partecipare al processo, è impossibile negare ad un imputato il diritto di difendersi al proprio processo. Quindi i clandestini resteranno, in carcere o in giro, per anni in Italia.

Cfranco
10-05-2008, 13:34
La parte che hai evidenziato non mi sembra per nulla "esagerata": se uno è presente nel territorio nazionale senza permesso deve essere espulso immediatamente e coattivamente, per il semplice fatto che non dovrebbe nemmeno essere presente.
La fai troppo facile .
E se uno ha perso il foglio ?
E se ha fatto domanda di rinnovo e non gli hanno ancora risposto ?
E se becchi uno senza documenti che ti dice di essere francese ?
E se uno fa domanda di asilo nel frattempo che la studiano cosa fa ?
La norma oltretutto puzza di incostituzionalità quando si prevede un provvedimento restrittivo o il rimpatrio senza dare la possibilità di ricorrere in appello .
La solita soluzione facile , semplice , diretta , che però non funziona .

scorpionkkk
10-05-2008, 13:42
Messo cosi il provvedimento è una stupidata elettorale sia dal punto di vista della trasformazione in reato della clandestinità sia dal punto di vista della rinegoziazione del trattato di schenghen.

Le leggi ci sono già...si lavori su una riforma fdella giustizia che permetta di cacciare via/punire immediatamente e con profitto da parte dello stato i delinquenti e gli irregolari.

me la appunto come 1a cretinata del presente governo

Chevelle
10-05-2008, 13:44
Basterebbe la certezza della pena. Non servono controlli alle frontiere. Con la certezza della pena, sono sicuro, la % di nuovi immigrati subirebbe una flessione verso il basso. La Lega nord fa l' errore di accanirsi contro gli immigrati, mentre la forte presenza di immigrati delinquenti è la perfetta conseguenza di un sistema giudiziario malato. Sostengo la tesi dell' auto regolamentazione dei flussi migratori con un sistema giudiziario efficiente.
La clandestinità è favorita da persone senza scrupoli che importano manodopera a basso costo per le loro attività, dalla criminalità organizzata nostrana (spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione,ecc.), dall' immagine dell' Italia come paradiso per i potenziali delinquenti (leggi troppo tenere nei confronti dei criminali), dalla presenza di condannati in giudizio tra la casta politica e dall' eccessivo buonismo di certe persone che non riescono ad inquadrare bene il problema. Se fossi un criminale, sicuramente sceglierei l' Italia per la mia organizzazione: non certezza della pena, decreti di espulsione inefficaci, classe politica incapace, ecc.

Senza Fili
10-05-2008, 14:09
Inutile metterli in carcere a spese nostre! Fuori dalle scatole gli irregolari e non facciamo entrere PIU' NESSUNO!!!

Certo, peccato che le frontiere ormai sono aperte, chiunque può entrare ed uscire quando vuole.

drakend
10-05-2008, 14:34
La fai troppo facile .
E se uno ha perso il foglio ?

Affari suoi: un documento così importante bisogna conservarlo con la massima cura.


E se ha fatto domanda di rinnovo e non gli hanno ancora risposto ?

Un conto è un immigrato con il permesso di soggiorno scaduto da pochi mesi, un altro è un clandestino che il permesso non ce l'ha proprio.


E se becchi uno senza documenti che ti dice di essere francese ?

Se ne chiede l'esistenza alla Francia: se non risulta lo si mette ai lavori forzati finché non dice da dove viene veramente.


E se uno fa domanda di asilo nel frattempo che la studiano cosa fa ?

Vedi sopra... non riportare situazioni limite come se fossero la regolarità giusto per delegittimare un provvedimento urgente. Per quelle situazioni si stabiliranno le deroghe opportune.


La norma oltretutto puzza di incostituzionalità quando si prevede un provvedimento restrittivo o il rimpatrio senza dare la possibilità di ricorrere in appello .
La solita soluzione facile , semplice , diretta , che però non funziona .
Quando la Costituzione e la giustizia in generale diventa di ostacolo ai cittadini che dovrebbe tutelare allora va cambiata.

Jamal Crawford
10-05-2008, 14:40
Quando la Costituzione e la giustizia in generale diventa di ostacolo ai cittadini che dovrebbe tutelare allora va cambiata.

guai a toccare la costituzione :asd:

Cfranco
10-05-2008, 14:52
Affari suoi: un documento così importante bisogna conservarlo con la massima cura.
Certo certo ...


Un conto è un immigrato con il permesso di soggiorno scaduto da pochi mesi, un altro è un clandestino che il permesso non ce l'ha proprio.
Cominciamo a fare già dei distinguo ?


Se ne chiede l'esistenza alla Francia: se non risulta lo si mette ai lavori forzati finché non dice da dove viene veramente.
E in quel mesetto che aspetti la risposta che fai ?
Lo metti dentro ?
Col rischio che se è veramente un francese dopo ti fa un culo così ?


Vedi sopra... non riportare situazioni limite come se fossero la regolarità giusto per delegittimare un provvedimento urgente. Per quelle situazioni si stabiliranno le deroghe opportune.
Un provvedimento urgente ?
Urgente sarebbe la monnezza a Napoli o la mafia .
E poi ?
Già parli di deroghe ...



Quando la Costituzione e la giustizia in generale diventa di ostacolo ai cittadini che dovrebbe tutelare allora va cambiata.
Forse prima di definire la giustizia e la costituzione un "ostacolo" dovresti vedere se i cittadini "ostacolati" non stanno facendo qualcosa di antidemocratico .
Il linciaggio e la giustizia sommaria non sono previste dalla costituzione e dalla legge che provvedono giustamente a "ostacolarli" , come succede in qualsiasi paese democratico .

svarionman
10-05-2008, 15:12
Per la sicurezza e' gia' stato fatto di piu' che in 2 anni di governo di csx

il che e' tutto dire :rolleyes:

LOL

La clandestinità è già reato, o sbaglio......
Per ora sono solo parole al vento, anche la Bossi-Fini doveva essere la cura di tutti i mali, poi si è rivelata inutile......fatti, non pugnette!

drakend
10-05-2008, 15:15
Cominciamo a fare già dei distinguo ?

Certo perché io ho fatto un discorso GENERALE a cui è ovvio che bisogna porre delle eccezioni per casi particolari. Mi sembrava scontato, ma vedo che bisogna ribadirlo dato che per contestare l'urgenza di una regolamentazione ferrea dell'immigrazione si oppongono motivazioni del tutto particolari come se fossero la regola, quando invece non è affatto così.


E in quel mesetto che aspetti la risposta che fai ?
Lo metti dentro ?
Col rischio che se è veramente un francese dopo ti fa un culo così ?

Se non ha i documenti sono affari suoi. E poi per avere una risposta dalla Francia non credo proprio che ci voglia un mese: vedo che ami opporre a ragionamenti riferiti alle situazioni più frequenti (clandestini) casi particolari ed assolutamente minoritari. Hai argomenti migliori?


Un provvedimento urgente ?
Urgente sarebbe la monnezza a Napoli o la mafia .
E poi ?
Già parli di deroghe ...

La monnezza napoletana NON è un'urgenza secondo me: il problema si sarebbe già risolto da un bel pezzo se i comitati notutto non avessero rotto le palle continuamente. In Campania nessuno vuole discariche ed inceneritori sotto casa: va bene allora per me la situazione può andare avanti così per sempre. Si sono buttati già troppi soldi dietro questa vicenda ridicola: ci sono urgenze ben più importanti nel Paese.


Forse prima di definire la giustizia e la costituzione un "ostacolo" dovresti vedere se i cittadini "ostacolati" non stanno facendo qualcosa di antidemocratico .
Il linciaggio e la giustizia sommaria non sono previste dalla costituzione e dalla legge che provvedono giustamente a "ostacolarli" , come succede in qualsiasi paese democratico .
Sì sì certo continuiamo con questo garantismo miope mentre la feccia di tutta Europa, e non solo, viene qua in Italia per depredarci in ogni modo possibile. Nessuno vuole linciare nessuno: semplicemente i clandestini vanno espulsi e se non è possibile identificarli li si mette ai lavori forzati finché non dicono chi sono.

asdasdCrasdasomaSasdSsad1asd
10-05-2008, 15:22
non è meglio sparare come fanno gli americani ai messicani e cubani? :mbe:

Senza Fili
10-05-2008, 15:24
non è meglio sparare come fanno gli americani ai messicani e cubani? :mbe:

Ma se domani un razzista pensasse che è giusto sparare a chi ha un handicap cosa ne penseresti?

Jamal Crawford
10-05-2008, 15:26
Ma se domani un razzista pensasse che è giusto sparare a chi ha un handicap cosa ne penseresti?

un paragone che calza a pennello :asd:

Senza Fili
10-05-2008, 15:30
un paragone che calza a pennello :asd:

Non è una paragone, è una riflessione: normalmente ci si aspetta che una persona che viene discriminata per vari motivi non dovrebbe essere razzista verso altri, e/o avallare comortamenti razzisti...poi purtroppo ci sono eccezioni che confermano la regola, io conoscevo un brasiliano di colore pro nazi, ma a sua scusante devo dire che imho non ci stava del tutto con la brocca ;)

Fritz!
10-05-2008, 15:35
Basterebbe la certezza della pena. Non servono controlli alle frontiere. Con la certezza della pena, sono sicuro, la % di nuovi immigrati subirebbe una flessione verso il basso. La Lega nord fa l' errore di accanirsi contro gli immigrati, mentre la forte presenza di immigrati delinquenti è la perfetta conseguenza di un sistema giudiziario malato. Sostengo la tesi dell' auto regolamentazione dei flussi migratori con un sistema giudiziario efficiente.
La clandestinità è favorita da persone senza scrupoli che importano manodopera a basso costo per le loro attività, dalla criminalità organizzata nostrana (spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione,ecc.), dall' immagine dell' Italia come paradiso per i potenziali delinquenti (leggi troppo tenere nei confronti dei criminali), dalla presenza di condannati in giudizio tra la casta politica e dall' eccessivo buonismo di certe persone che non riescono ad inquadrare bene il problema. Se fossi un criminale, sicuramente sceglierei l' Italia per la mia organizzazione: non certezza della pena, decreti di espulsione inefficaci, classe politica incapace, ecc.

quoto

anche perchè a livello organizzativo il trasferimento coatto di migliaia di persone è tutt'altro che semplice

Cfranco
10-05-2008, 17:07
Sì sì certo continuiamo con questo garantismo miope
Sono d' accordo .
Ad esempio uno condannato in secondo grado a 9 anni di reclusione per associazione mafiosa non dovrebbe stare in parlamento .
E ce ne sono almeno un' altra cinquantina di personaggi di levatura infima in parlamento .
Ma per quelli il garantismo non è miope evidentemente .
La tua non è giustizia se fa distinzioni , puoi chiamarla linciaggio , puoi chiamarla razzismo , puoi chiamarla tifo o partigianeria , puoi chiamarla "vedo solo le pagliuzze negli occhi altrui" , ma non è giustizia .
E intanto l' amichetto Tanzi , quello dei 14 miliardi di euro spariti , è a spasso e non si farà un giorno di galera .
Per quelli come lui il garantismo è d' obbligo .

drakend
10-05-2008, 17:23
Sono d' accordo .
Ad esempio uno condannato in secondo grado a 9 anni di reclusione per associazione mafiosa non dovrebbe stare in parlamento .
E ce ne sono almeno un' altra cinquantina di personaggi di levatura infima in parlamento .
Ma per quelli il garantismo non è miope evidentemente .
La tua non è giustizia se fa distinzioni , puoi chiamarla linciaggio , puoi chiamarla razzismo , puoi chiamarla tifo o partigianeria , puoi chiamarla "vedo solo le pagliuzze negli occhi altrui" , ma non è giustizia .
E intanto l' amichetto Tanzi , quello dei 14 miliardi di euro spariti , è a spasso e non si farà un giorno di galera .
Per quelli come lui il garantismo è d' obbligo .
Per me i tizi che dici tu dovrebbero vivere 24/7 in una miniera di carbone, quindi non dire che la mia giustizia fa distinzioni. Attualmente è come dici tu, però da qualche parte bisognerà più iniziare: quelli che ti entrano in casa per derubarti hanno la priorità e quindi si può tranquillamente cominciare da quelli.

sid_yanar
10-05-2008, 17:51
Per me i tizi che dici tu dovrebbero vivere 24/7 in una miniera di carbone, quindi non dire che la mia giustizia fa distinzioni. Attualmente è come dici tu, però da qualche parte bisognerà più iniziare: quelli che ti entrano in casa per derubarti hanno la priorità e quindi si può tranquillamente cominciare da quelli.


beh pensa che al posto di mandarli in una miniera di carbone li hanno votati, garantendo loro anni di stipendi d'oro e privilegi principeschi :asd:

bjt2
10-05-2008, 18:04
Basterebbe la certezza della pena. Non servono controlli alle frontiere. Con la certezza della pena, sono sicuro, la % di nuovi immigrati subirebbe una flessione verso il basso. La Lega nord fa l' errore di accanirsi contro gli immigrati, mentre la forte presenza di immigrati delinquenti è la perfetta conseguenza di un sistema giudiziario malato. Sostengo la tesi dell' auto regolamentazione dei flussi migratori con un sistema giudiziario efficiente.
La clandestinità è favorita da persone senza scrupoli che importano manodopera a basso costo per le loro attività, dalla criminalità organizzata nostrana (spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione,ecc.), dall' immagine dell' Italia come paradiso per i potenziali delinquenti (leggi troppo tenere nei confronti dei criminali), dalla presenza di condannati in giudizio tra la casta politica e dall' eccessivo buonismo di certe persone che non riescono ad inquadrare bene il problema. Se fossi un criminale, sicuramente sceglierei l' Italia per la mia organizzazione: non certezza della pena, decreti di espulsione inefficaci, classe politica incapace, ecc.

quoto

anche perchè a livello organizzativo il trasferimento coatto di migliaia di persone è tutt'altro che semplice

Forse non avete letto tutto il primo post e vi siete fermati, come molti alla parte sui clandestini... ;)
Questo provvedimento è di più ampio respiro, prevete tante norme, tra cui quella sui clandestini. Chissà perchè ci si sofferma solo su questo... Ma va beh... Veniamo al dunque... Introduzione di nuovi reati, inasprimento delle pene minime, arresto facoltativo per chi guida in stato di ebrezza, obbligo dei pm di processare per direttissima chi confessa, e sopratutto: ABOLITI TUTTI I PERMESSI PREMIO E SCONTI DI PENA PER I RECIDIVI. Se è la prima volta che delinqui, ok. Ma dalla seconda in poi TI FAI TUTTO IL CARCERE FINO ALLA FINE, senza uscire neanche una volta. Niente sconti premio, niente permessi premio, niente semi-libertà, niente lavori sociali. niente arresti domiciliari. Ma solo una cosa: IN CELLA!

Più certezza della pena di così... ;)

Fritz!
10-05-2008, 18:09
in Italia non c'è certo mancanza di leggi e di pene (sulla carta) per i reati.

Se la giustizia non funziona (in primo luogo perchè a una marea di italiani va bene così per poter proteggere le proprie illegalità) aggiungere ancora leggi secondo me non servirà a nulla

drakend
10-05-2008, 18:22
beh pensa che al posto di mandarli in una miniera di carbone li hanno votati, garantendo loro anni di stipendi d'oro e privilegi principeschi :asd:
Questo può anche essere vero, ma a me importa che la microcriminalità sia combattuta efficacemente, è quella che desta più allarme sociale, giustamente.

in Italia non c'è certo mancanza di leggi e di pene (sulla carta) per i reati.

Se la giustizia non funziona (in primo luogo perchè a una marea di italiani va bene così per poter proteggere le proprie illegalità) aggiungere ancora leggi secondo me non servirà a nulla
Il tuo è il solito discorso che generalizza al massimo per poi concludere che è discriminatorio inasprire le pene solo per specifiche categorie di criminali.
Io ti rispondo che da qualche parte bisognerà pure iniziare... già levare tutti quelli che ti rapinano, ti rubano in casa, ti stuprano ecc dalle strade non sarebbe male.

Fritz!
10-05-2008, 18:28
già levare tutti quelli che ti rapinano, ti rubano in casa, ti stuprano ecc dalle strade non sarebbe male.

Ma dai seriamente.

Proviamo a elevarci un secondo dagli slogan da stadio.

Una cosa del genere è impossibile in qualunque società in qualunque tempo

drakend
10-05-2008, 18:40
Ma dai seriamente.

Proviamo a elevarci un secondo dagli slogan da stadio.

Una cosa del genere è impossibile in qualunque società in qualunque tempo
Ok mettiamola così: già ridurre i crimini che ho detto sarebbe qualcosa. Se permetti a me l'idea di trovarmi una o più persone in casa pronte a fare qualsiasi cosa ai miei cari, non tanto a me, mi fa terrore. Il fenomeno magari non scompare, ma se le pene sono dure e non ci sono sconticini vari diventano già più quello che dovrebbero essere: un deterrente.

greasedman
10-05-2008, 18:44
Basterebbe la certezza della pena. Non servono controlli alle frontiere. Con la certezza della pena, sono sicuro, la % di nuovi immigrati subirebbe una flessione verso il basso. La Lega nord fa l' errore di accanirsi contro gli immigrati, mentre la forte presenza di immigrati delinquenti è la perfetta conseguenza di un sistema giudiziario malato. Sostengo la tesi dell' auto regolamentazione dei flussi migratori con un sistema giudiziario efficiente.
La clandestinità è favorita da persone senza scrupoli che importano manodopera a basso costo per le loro attività, dalla criminalità organizzata nostrana (spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione,ecc.), dall' immagine dell' Italia come paradiso per i potenziali delinquenti (leggi troppo tenere nei confronti dei criminali), dalla presenza di condannati in giudizio tra la casta politica e dall' eccessivo buonismo di certe persone che non riescono ad inquadrare bene il problema. Se fossi un criminale, sicuramente sceglierei l' Italia per la mia organizzazione: non certezza della pena, decreti di espulsione inefficaci, classe politica incapace, ecc.*

Charonte
10-05-2008, 18:45
Ok mettiamola così: già ridurre i crimini che ho detto sarebbe qualcosa. Se permetti a me l'idea di trovarmi una o più persone in casa pronte a fare qualsiasi cosa ai miei cari, non tanto a me, mi fa terrore. Il fenomeno magari non scompare, ma se le pene sono dure e non ci sono sconticini vari diventano già più quello che dovrebbero essere: un deterrente.



quoto
preferisco qualcuno che ruba milioni di euro di evasione che 3 extra che ti vengono a delinquere in casa o che girano con facce da galera di notte
prima la sicurezza personale please
cosa che i rom e nomadi non mi danno

Fritz!
10-05-2008, 18:47
Ok mettiamola così: già ridurre i crimini che ho detto sarebbe qualcosa. Se permetti a me l'idea di trovarmi una o più persone in casa pronte a fare qualsiasi cosa ai miei cari, non tanto a me, mi fa terrore. Il fenomeno magari non scompare, ma se le pene sono dure e non ci sono sconticini vari diventano già più quello che dovrebbero essere: un deterrente.

Cosa vuoi che ti risponda.

La tua è una risposta emotiva. Mica dico che non ti devi preoccupare dei tuoi cari.

Nè dico che non voglio che si riduca il lvello di crimini. Srebbe assurdo.

Dico solo che quelle misure servono secondo me a ben poco, se non a dare una risposta mediatica all'emotività cavalcata sul tema.

Sevenday
10-05-2008, 18:49
Leggi, leggi, leggi...forgli scritti e nient'altro. Tanto non ne usciremo mai...ci sono troppi interessi anche in questi settori. :rolleyes:

Io aspetto con ansia l'arrivo degli extraterrestri stile ALIEN, poi...voglio vedere se gli vanno a chiedere il permesso di soggiorno!!! :cool: :cool: :cool:

Fritz!
10-05-2008, 18:49
quoto
preferisco qualcuno che ruba milioni di euro di evasione che 3 extra che ti vengono a delinquere in casa o che girano con facce da galera di notte
prima la sicurezza personale please
cosa che i rom e nomadi non mi danno

perchè i milioni di euro rubati dall'evasione e dalle truffe, a chi pensi che vengano sottratti, se non a te e alla tua personale ricchezza.

Tanzi ha ridotto sul lastrico e truffato migliaia di famiglie. Cose che un Rom manco in una vita intera di furti ci riuscirebbe

Jamal Crawford
10-05-2008, 19:02
perchè i milioni di euro rubati dall'evasione e dalle truffe, a chi pensi che vengano sottratti, se non a te e alla tua personale ricchezza.

Tanzi ha ridotto sul lastrico e truffato migliaia di famiglie. Cose che un Rom manco in una vita intera di furti ci riuscirebbe

me ne fotto se caio diventa milionario, a me interessa poter vivere senza il terrore di lasciare in giro la donna da sola la sera, o di passeggiare per una strada secondaria dopo le 20 :rolleyes:

Charonte
10-05-2008, 19:09
perchè i milioni di euro rubati dall'evasione e dalle truffe, a chi pensi che vengano sottratti, se non a te e alla tua personale ricchezza.




meglio pagare le troiate di tanzi che non trovarsi 1 rom/immigrato ecc. in casa che ti minaccia con la pistola oppure mi tende 1 agguato mentre torno a casa alle 11 di sera ,

Scalor
10-05-2008, 19:14
OTTIMO speriamo che passi la legge !

Jamal Crawford
10-05-2008, 19:16
meglio pagare le troiate di tanzi che non trovarsi 1 rom/immigrato ecc. in casa che ti minaccia con la pistola oppure mi tende 1 agguato mentre torno a casa alle 11 di sera ,

ma anche alle 3 del pomeriggio :rolleyes:

Maverick18
10-05-2008, 19:39
da qualche parte bisognerà pure iniziare... già levare tutti quelli che ti rapinano, ti rubano in casa, ti stuprano ecc dalle strade non sarebbe male.

Siamo realisti, se era così semplice mettere fine alla stragrande maggioranza di reati gravi, lo si sarebbe già fatto. Non sarà certo un'inasprimento delle pene la panacea di tutti i mali. Specie quando poi si fanno gli indulti..(o si vota a loro favore...)

meglio pagare le troiate di tanzi che non trovarsi 1 rom/immigrato ecc. in casa che ti minaccia con la pistola oppure mi tende 1 agguato mentre torno a casa alle 11 di sera ,

Ovvio, ma anche vedere i propri risparmi o il proprio lavoro volatilizzarsi a causa di disonesti è molto grave. Può rovinare la vita, e non solo la tua, ma quella di migliaia di persone, senza contare i danni per l'economia. Meglio un calcio nelle pa**e o in qualche altra parte del corpo ? Io credo che in una nazione come si deve non si debba scendere a certi compromessi.

svarionman
10-05-2008, 19:42
Servono soldi per le forze di polizia e i controlli, anche quelli di Tanzi. Solo con le leggi si fa poco se non ci sono quelli che la devono fare rispettare.

drakend
10-05-2008, 19:44
Cosa vuoi che ti risponda.

La tua è una risposta emotiva. Mica dico che non ti devi preoccupare dei tuoi cari.

Nè dico che non voglio che si riduca il lvello di crimini. Srebbe assurdo.

Dico solo che quelle misure servono secondo me a ben poco, se non a dare una risposta mediatica all'emotività cavalcata sul tema.
Prima di dire se un provvedimento è efficace o meno bisogna vedere come è applicato. Detto questo la mia non è una risposta emotiva ma è una risposta logica derivante da un pericolo molto concreto, che corriamo tutti noi.
La tematica sicurezza è stata completamente ignorata dalla sinistra ed è per questo che hanno perso: te lo dice uno che ha votato Italia dei Valori.
Quella che tu ironicamente chiami "reazione emotiva" è solo voglia di sicurezza da parte delle persone comuni: del conflitto di interessi di Berlusconi o dei soldi rubati da Tanzi mi interessa sicuramente, ma viene molto prima la mia sicurezza personale. Non si può continuare a giustificare in qualche modo l'esistenza della micro-criminalità, anche involontariamente, con il fatto che esista quella grande: due torti non fanno certo una ragione!

Fritz!
10-05-2008, 19:46
me ne fotto se caio diventa milionario, a me interessa poter vivere senza il terrore di lasciare in giro la donna da sola la sera, o di passeggiare per una strada secondaria dopo le 20 :rolleyes:

ma la donna mica la puoi lasciare da sola

o accompagnata o sta a casa a stirare

ecchecazzo:rolleyes:

Fritz!
10-05-2008, 19:50
Prima di dire se un provvedimento è efficace o meno bisogna vedere come è applicato. Detto questo la mia non è una risposta emotiva ma è una risposta logica derivante da un pericolo molto concreto, che corriamo tutti noi.
La tematica sicurezza è stata completamente ignorata dalla sinistra ed è per questo che hanno perso: te lo dice uno che ha votato Italia dei Valori.
Quella che tu ironicamente chiami "reazione emotiva" è solo voglia di sicurezza da parte delle persone comuni: del conflitto di interessi di Berlusconi o dei soldi rubati da Tanzi mi interessa sicuramente, ma viene molto prima la mia sicurezza personale. Non si può continuare a giustificare in qualche modo l'esistenza della micro-criminalità, anche involontariamente, con il fatto che esista quella grande: due torti non fanno certo una ragione!
L'emergenza insicurezza è una questione di percezione, pompata dal tipo di dibattito politico, dallo scandalismo dei media, dall'invecchiamento dalla popolazione, dall'atavico bigottismo italico percui la visione di facce straniere in giro fa cresere il sentimento di insicurezza, anche se le facce appartengono ad architetti.

In ultima analisi c'è un problema criminalità che in Italia è sempre esistito, che ha assunto connotazioni diverse e risvolti specifici. Ma questo è ben lontano dal giustificare il bruhaha catastrofista di cui in tanti si riempono la bocca.

Jamal Crawford
10-05-2008, 19:56
L'emergenza insicurezza è una questione di percezione, pompata dal tipo di dibattito politico, dallo scandalismo dei media, dall'invecchiamento dalla popolazione, dall'atavico bigottismo italico percui la visione di facce straniere in giro fa cresere il sentimento di insicurezza, anche se le facce appartengono ad architetti.

In ultima analisi c'è un problema criminalità che in Italia è sempre esistito, che ha assunto connotazioni diverse e risvolti specifici. Ma questo è ben lontano dal giustificare il bruhaha catastrofista di cui in tanti si riempono la bocca.

Che fregnaccia sta storia del caso montato dai media. Avete rotto con sta monotonia del "non tutti sono assassini stupratori ladri" ecc. Ovviamente si potra' fiatare solo quando tutti saranno cosi, allora, e solo allora, alcuni di voi capiranno che il problema esiste e sara' troppo tardi. Gia' adesso e' troppo tardi, il decreto sicurezza servira' solo a limitare la delinquenza. In italia ci sono 6.000.000 di immigrati di cui 3kk regolari, quindi vuol dire che ci sono 3 milioni di irregolari, ammesso e concesso che soltanto un decimo sia pericoloso o non conforme al rispetto del decreto, vorrebbe dire che ci sono in giro 300.000 malviventi che si vanno a sommare agli italiani. Le carceri hanno posti per circa 40.000 detenuti.

GianoM
10-05-2008, 20:21
Ma dove li prendi sti numeri?

drakend
10-05-2008, 20:23
L'emergenza insicurezza è una questione di percezione, pompata dal tipo di dibattito politico, dallo scandalismo dei media, dall'invecchiamento dalla popolazione, dall'atavico bigottismo italico percui la visione di facce straniere in giro fa cresere il sentimento di insicurezza, anche se le facce appartengono ad architetti.

In ultima analisi c'è un problema criminalità che in Italia è sempre esistito, che ha assunto connotazioni diverse e risvolti specifici. Ma questo è ben lontano dal giustificare il bruhaha catastrofista di cui in tanti si riempono la bocca.
Va bene è tutta un'invenzione dei media che riempono la testa degli italiani bigottoni e razzisti. E' tutta un'invenzione: il fatto che partiti come Rifondazione Comunista non sono nemmeno entrati in Parlamento è però un dato di fatto. Negare i problemi dell'elettorato dicendo che si tratta solo di invenzioni, di paure eccetera è il modo migliore per perdere le elezioni e difatti...

p3pp3
10-05-2008, 20:44
Va bene è tutta un'invenzione dei media che riempono la testa degli italiani bigottoni e razzisti. E' tutta un'invenzione: il fatto che partiti come Rifondazione Comunista non sono nemmeno entrati in Parlamento è però un dato di fatto. Negare i problemi dell'elettorato dicendo che si tratta solo di invenzioni, di paure eccetera è il modo migliore per perdere le elezioni e difatti...

quoto
Io ho votato PD ma sono convinto che il csx ha perso le elezioni sul tema della sicurezza, non sull'economia. Si è dedicata al risanamento dei conti pubblici ma non ha voluto ascoltare il grido della gente che chiedeva sicurezza.
Personalmente sono per la massima severità, per la abolizione dei benefici carcerari per i recidivi e anche per l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, sperando però che quest'ultimo non intasi ulteriormente i tribunali italiani. Se i posti nelle patrie galere non basteranno che se ne costruiscano delle altre. Un paese che ha paura non riesce ad andare avanti e a migliorare. Se si riuscirà a vincere questa battaglia sono sicuro che la gente ricomincerà a indignarsi anche per i reati di Tanzi & co. come è giusto che sia.
Questo detto da uno che b. proprio non lo sopporta e avrebbe voluto che misure severe fossero state prese dal precedente governo.

Charonte
10-05-2008, 21:08
va bhe
va tutto bene insomma

tutti regolari e la sicurezza è di prim ordine
grande italia

cianuro
10-05-2008, 22:27
Bene, avanti così!!! ;)

Basta con ipocrisia e perbenismo.

Rieduchiamoli con i lavori forzati, la tav e la sa-rc sono li che aspettano.

n.b. Non sono ironico.

For' a m'nnezz' !!!

Fuori la monnezza!!!

tecnologico
10-05-2008, 23:59
sbaglio o i rom non rientrano tra i cacciabili?

stbarlet
11-05-2008, 00:15
E' indubbio che il problema criminalità/immigrazione esista, ma negare che la cosa sia stata enfatizzata da una certa parte politica è miopia..
Poi.. se si lanciano dei messaggi tipo l'indulto, le scarcerazioni troppo facili ( e con le leggi del menga che abbiamo in materia tutto è possibile) è plausibile che i delinquenti vengano in Italia a rubare..

drakend
11-05-2008, 07:26
E' indubbio che il problema criminalità/immigrazione esista, ma negare che la cosa sia stata enfatizzata da una certa parte politica è miopia..
Poi.. se si lanciano dei messaggi tipo l'indulto, le scarcerazioni troppo facili ( e con le leggi del menga che abbiamo in materia tutto è possibile) è plausibile che i delinquenti vengano in Italia a rubare..
FI votò l'indulto, è vero, però chi lo approvò di tutta fretta come provvedimento di fondamentale urgenza è stata la sinistra: infatti l'indulto fu fatto proprio per accontentare l'estrema sinistra, insieme alla grazia a Sofri e Bompressi. Il Paese chiedeva un segnale di rigore, mentre il governo Prodi ha saputo dare solo un segnale di lassismo: non ascoltare le necessità dei propri elettori vuol dire suicidio elettorale e difatti si è visto. Nonostante l'evidenza vedo che, anche qui dentro, molte persone collocabili a sinistra continuano a dire che non esiste nessuna emergenza immigrati e criminalità, che è stata creata ad arte dalle tv per far leva sulle paure dei cittadini e spingerli a votare i partiti "dell'ordine", cioè la PDL. Questa spiegazione sottointende un fondamentale disprezzo per l'intelligenza degli elettori, non diverso da quello che Berlusconi mostrò quando disse che "chi vota a sinistra è un coglione".

stbarlet
11-05-2008, 09:42
FI votò l'indulto, è vero, però chi lo approvò di tutta fretta come provvedimento di fondamentale urgenza è stata la sinistra: infatti l'indulto fu fatto proprio per accontentare l'estrema sinistra, insieme alla grazia a Sofri e Bompressi. Il Paese chiedeva un segnale di rigore, mentre il governo Prodi ha saputo dare solo un segnale di lassismo: non ascoltare le necessità dei propri elettori vuol dire suicidio elettorale e difatti si è visto. Nonostante l'evidenza vedo che, anche qui dentro, molte persone collocabili a sinistra continuano a dire che non esiste nessuna emergenza immigrati e criminalità, che è stata creata ad arte dalle tv per far leva sulle paure dei cittadini e spingerli a votare i partiti "dell'ordine", cioè la PDL. Questa spiegazione sottointende un fondamentale disprezzo per l'intelligenza degli elettori, non diverso da quello che Berlusconi mostrò quando disse che "chi vota a sinistra è un coglione".

No, fermo.. io non dico che non ci sia il problema. Dico che la cosa è stata enfatizzata da chi i media li deteneva. Si continuava ad insistere per giorni su fatti che potrebbero meritare trenta secondi nell'edizione meno importante del telegiornale locale.. l'emergenza è stata creata a tavolino.. guardatevi i dati, non c'è alcun indicatore che possa far parlare di emergenza.Non disprezzo l'intelligenza di nessuno, ma è normale che se se uno si informa tramite i telegiornali nazionali può cadere nella trappola, vista la rilevanza che si da a certi eventi.

generals
11-05-2008, 10:16
Maroni: "Ma noi andremo avanti linea dura contro sbarchi e rom"
di LIANA MILELLA

<B>Maroni: "Ma noi andremo avanti linea dura contro sbarchi e rom"</B>

Roberto Maroni, ministro dell'Interno
ROMA - Magistrati, penalisti, e pure l'alto commissariato Onu per i rifugiati, bocciano le anticipazioni delle misure per contrastare l'immigrazione clandestina e garantire la sicurezza del nuovo governo Berlusconi, ma il ministro dell'Interno Roberto Maroni va avanti sulla linea dura. E conferma che il provvedimento "andrà al primo consiglio dei ministri". Con norme durissime contro gli stranieri sia comunitari che extracomunitari.

Nuovo reato di immigrazione clandestina e carcere per chi tenta di entrare o si trova in Italia violando il testo unico sull'immigrazione del '98; chiusura delle frontiere e blocco del trattato di Shengen contro rom e rumeni; pattugliamenti, anche oltre le acque territoriali, per contrastare gli sbarchi; permanenza nei Cpt fino a 18 mesi; smantellamento definitivo dei campi rom abusivi ricorrendo inevitabilmente ad arresti ed espulsioni; inasprimento sulle richieste di asilo e sui ricongiungimenti familiari; permessi di soggiorno solo a chi garantisce un reddito.

Maroni, che fa della legge Bossi-Fini una sorta di "Bibbia", un caposaldo dai principi intoccabili, lavora su tre fronti, bloccare rom e rumeni, stoppare chi arriva dal mare, assicurare la sicurezza urbana. I suoi uffici hanno già ricevuto l'articolato messo a punto da Niccolò Ghedini, l'uomo di fiducia del Cavaliere sulle questioni giuridiche, che in 40 articoli ipotizza il nuovo reato d'immigrazione clandestina e riscrive le norme del codice penale per alzare le pene per i reati di grave allarme sociale e ottenere a cascata una stretta sui benefici carcerari e processi per direttissima.

Dopo un briefing con i tecnici del Viminale, martedì Maroni vedrà i colleghi degli Esteri Frattini, della Difesa La Russa e della Giustizia Alfano, che come suo primo atto di governo ha firmato detenzioni al 41bis per esponenti di mafia, camorra e 'ndrangheta. I quattro vogliono chiudere sul pacchetto sicurezza che, nelle intenzioni del Cavaliere, dovrà essere approvato per decreto. Sempre che Napolitano sia disposto a controfirmarlo.

Ma sulle norme annunciate è già scontro. Drastico il giudizio delle Camere penali. Il presidente Oreste Dominioni parla di "esibizione di una faccia feroce del tutto inutile e di sola carica demagogica" con norme che rischiano "di comprimere le garanzie costituzionali". Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati, boccia in toto la manovra sui clandestini perché la stretta sull'asilo viola le disposizioni Ue, i pattugliamenti vanno contro la convenzione di Ginevra e altrettanto fa il reato di immigrazione clandestina.

Ipotesi che suscita ironia e sconcerto nell'ex procuratore di Milano e oggi senatore Pd Gerardo D'Ambrosio: "Bisognerebbe sentire che ne pensano gli americani. Ho ospitato il capo dell'ufficio immigrazione e quando gli ho chiesto se negli Usa viene arrestato il clandestino espulso che poi rientra lui mi ha risposto "e che siamo pazzi? e quanto ci costerebbe? noi lo prendiamo e lo rimandiamo subito nel suo Paese".

Inventarsi questo reato non solo costerà molto all'Italia, visto che per un detenuto ci vogliono 3.500 euro al mese, ma farà esplodere le carceri. Il Pdl dovrà fare un altro indulto o costruire campi di concentramento".

È critico Lanfranco Tenaglia, magistrato e ministro della Giustizia "ombra" del Pd: "Sulla base della mia esperienza, e nei paesi dove è previsto, quel reato non ha prodotto l'effetto di deterrenza sperato. Quello che conta è rendere effettiva e immediata l'espulsione in via amministrativa". Tenaglia è molto dubbioso sul decreto: "Napolitano valuterà se ricorrono i presupposti di necessità e urgenza".

Molto critiche le toghe. Nello Rossi, ex segretario dell'Anm e procuratore aggiunto a Roma, si pone preoccupati interrogativi: "Un decreto legge per riscrivere in tutta fretta interi capitoli del diritto e del processo penale? Francamente mi sembra il frutto di una sottovalutazione del difficile nodo sicurezza-giustizia che richiede scelte condivise e interventi concreti sulle strade, nei tribunali, nelle carceri e non solo astratti interventi normativi che di per sé ormai non rassicurano nessuno. Così si rischia solo di dar vita all'ennesima illusione".

(11 maggio 2008)

insomma un coro di si....

:.Blizzard.:
11-05-2008, 10:25
Per non dimenticare:



Ripescato in mare e rinchiuso nel centro di permanenza temporanea, l’inviato dell’Espresso Fabrizio Gatti ha vissuto una settimana con gli immigrati in condizioni disumane. È stato poi liberato con il foglio di via.

Un nome inventato e un tuffo in mare. Non serve altro per essere rinchiusi nel centro per immigrati di Lampedusa. Basta fingersi clandestino e in poco tempo ci si ritrova nella gabbia dove ogni anno migliaia di persone finiscono il loro viaggio e dove nessun osservatore o giornalista può entrare. La via più veloce per infiltrarsi nella Cayenna dell’Unione europea prevede un salto dagli scogli e qualche ora in acqua. Se non si vuole partire dalla Libia e rischiare di affondare con le barche sovraccariche, non esistono alternative. Così ho scelto un nome straniero e uno stratagemma preso in prestito da Papillon, il mitico film del 1973: per fuggire dalla Cayenna, quella vera, Steve McQueen si butta dalle rocce e si affida all’Oceano aggrappato a una zattera di fortuna. Solo che qui lo scopo non è scappare ma farsi prendere. Ed è ciò che mi è successo: ripescato da un automobilista, catturato dai carabinieri sul lettino del pronto soccorso e rilasciato la settimana dopo, la sera di venerdì 30 settembre. Libero, con la possibilità di andare a lavorare in qualunque città d’Europa come clandestino, nonostante i precedenti penali e una condanna nel 2004. Comincia e finisce così il diario di otto giorni da prigioniero nell’inferno di Lampedusa. Il prezzo da pagare per assistere in prima fila a umiliazioni, abusi, violenze e a tutto quanto l’Italia ha sempre nascosto alle ispezioni del Parlamento europeo e delle Nazioni Unite. Ma è anche l’opportunità per vivere l’immane solitudine di uomini, donne e bambini che, nella fatica di migliorare la propria vita, hanno avuto contro il deserto, i trafficanti, le tempeste e adesso che sono sbarcati hanno contro la legge che dovrebbero rispettare.

Venerdì 23 settembre

Il Mediterraneo stasera ha il respiro lento. Sotto il cielo senza luna, l’acqua non si vede. Si sente soltanto il suono, due o tre metri laggiù ai piedi della scogliera. Prima del salto, bisogna sincronizzarsi con il ritmo del mare. Entrare in acqua quando l’onda è più alta, sfruttare la risacca e allontanarsi subito dalle rocce. Uno. Due. Al tre il freddo già avvolge il corpo: da questo momento sono Bilal Ibrahim el Habib, nato il 9 settembre 1970 nel villaggio immaginario di Assalah, distretto di Aqrah, Kurdistan iracheno. Sugli scogli non sono rimaste tracce. Scarpe e calze sono state affondate con quattro sassi. E anche il rotweiler randagio che aveva deciso di seguirmi e passare la sera in compagnia, adesso se ne sta andando un po’ perplesso. Bilal non ha molto con sé. Ha addosso pantaloni di tela neri, boxer, maglietta di cotone, una felpa blu, un pile pesante e un giubbotto di salvataggio con una scritta in arabo. Sul petto Bilal stringe una borsa sportiva. Dentro ci sono tre scatolette di sardine ‘Product of Morocco’, tre panini ormai poltiglia, una bottiglia d’acqua e un paio di vecchie ciabatte di plastica. Ma quella borsa, gonfia d’aria, aiuta soprattutto a galleggiare. È la serata ideale per buttarsi in mare senza essere visti. Nel cielo rimbalzano le luci e i suoni di ‘O’ Scià’, il festival di Claudio Baglioni. Quasi tutti i turisti, gli abitanti e le pattuglie di polizia e carabinieri sono allo spettacolo. E Bilal può nuotare indisturbato fino a un promontorio su cui brillano le finestre di una villa. C’è un andirivieni di ragazzi, auto e scooter. E prima che qualcuno si accorga dell’uomo in mare, passano almeno quattro ore e mezzo.

La gente di Lampedusa e le infermiere del pronto soccorso hanno regalato tutta la loro generosità. Ma adesso Bilal è su una macchina dei carabinieri. I fari illuminano una strada senza uscita accanto all’aeroporto. Poi un cancello sulla destra, decorato dal filo spinato. Apre un carabiniere in tuta antisommossa, anfibi e pistola nella fondina. Saranno le due e mezzo di notte. Anche se per la legge resta un libero cittadino, da qui Bilal non può più andarsene. "Dal pronto soccorso ci hanno consegnato questo", dice al collega il militare sceso dall’auto. Bilal viene accompagnato a testa bassa fino a un piccolo cortile dove aspettano altri carabinieri e un ragazzo con la divisa della Misericordia, l’associazione che ha in appalto il centro di Lampedusa. Il ragazzo offre un bicchiere d’acqua e quattro confezioni di cornetti. Poi toglie da un sacchetto una maglietta di cotone e una tuta da ginnastica: "Mettiti queste che stai più caldo", dice. "Come ti chiami? Da dove vieni?", vuol sapere un carabiniere. "I don’t understand", sussurra Bilal, non capisco. La domanda viene rifatta in inglese maccheronico. "Kurdistan? Ma se questo è più bianco di me, come fa a essere curdo?", chiede un carabiniere molto abbronzato. Bilal tiene gli occhi bassi sulle sue ciabatte logore e ascolta le voci. "Un curdo che parla inglese. Sarà. Non è che questo è un giornalista della Cnn infiltrato qui dentro?". "Sì, o magari è un giornalista italiano?". "Ma va’, gli italiani non fanno queste cose", risponde la prima voce. Pericolo scampato. "Bilal, you must tell ze verity", urla un carabiniere, devi dire ze verity. "Ze verity, understand? Se no bam bam", e mima gli schiaffi. Verity? In inglese verità si dice truth. Sarà un errore o un tranello? "Bilal vieni", chiama il ragazzo della Misericordia. Trascina un materassino di gommapiuma preso da una pila di materassi. Lo sistema in corridoio, tra una fila di cessi puliti e la porta di un altro gabinetto molto sporco. Poi lo ricopre con un lenzuolo di carta. "Stanotte lo facciamo dormire qui", dice il ragazzo ai carabinieri. Un altro immigrato sta russando, avvolto come una mummia in una coperta. E da una porta semichiusa si intravvedono le sagome di decine di donne stese sul pavimento e un bambino. Quando Bilal torna dal gabinetto, dove è sempre stato seguito da un carabiniere, trova il suo posto occupato. Più di 200 mosche hanno pensato che quel lenzuolo bianco e fresco di cartiera fosse per loro. Ma sono mosche educate. Si alzano quando Bilal arriva e si riappoggiano su di lui soltanto dopo che si è sdraiato. Il tentativo di scacciarle è una battaglia persa. Dal pavimento sale un fortissimo odore di urina. Dal soffitto la luce non si spegne mai. I carabinieri ridono e parlano a voce alta tutta la notte. È difficile prendere sonno. E poi c’è il problema del colore della pelle. Occorre inventarsi una spiegazione credibile prima di domani mattina. Forse questa può andare: Bilal è così pallido perché il papà è curdo, ma la mamma è bosniaca.

Sabato 24 settembre

L’alba si annuncia con un fragore assordante. Nel dormiveglia sembra il rumore di un aspirapolvere. No, forse è una lucidatrice. Ma no, è troppo forte. La puzza risolve il mistero. Sì, queste sono esalazioni di jp, il carburante degli aerei. Ecco cos’è: l’aeroporto accanto. Quando gli Airbus fanno manovra, sparano il getto dei motori dritto dentro le finestre dove dormono gli immigrati. È ancora buio, ma ormai sono tutti svegli. Dalla stanza delle donne escono ragazze eritree o etiopi. Altre appaiono da una seconda porta. C’è anche una donna con il pancione della gravidanza. Il conto è subito fatto: tra teenager e adulte sono quasi una cinquantina. In più Bilal e l’altro uomo che dorme in corridoio. Per tutti c’è un solo water, quattro docce e qualche lavandino. I carabinieri non vogliono che si usino le loro turche, le uniche che profumano di candeggina. Per evitare domande e guai, Bilal finge di dormire. Ma osserva e ascolta. C’è un viavai di carabinieri e qualche poliziotto intorno a lui. Si chiedono se sia davvero curdo. Le ragazze africane passano il tempo ad annodarsi treccine. Una di loro, che non avrà più di vent’anni, ha tutte le unghie smaltate a metà. La parte sopra è abbellita da un leggero velo perlaceo, la parte sotto è cresciuta senza cura. Forse dove finisce lo smalto è cominciato il suo viaggio. Fuori, nel piccolo cortile, pendono scarpe, pantaloni e maglie delle ultime arrivate. Ieri sera sono sbarcati 161 immigrati, poi altri 37, e poi Bilal. C’è un libro del Corano messo ad asciugare al sole. "Bilal", urla forte una voce. "Tu", dice un poliziotto e con la mano fa capire che bisogna seguirlo.

L’ufficio identificazioni della polizia è una grande stanza con quattro scrivanie. Bilal lo fanno sedere in fondo a destra. Di fronte a lui due poliziotti in borghese, un computer e un ragazzo con il volto berbero. È l’interprete: "Parli arabo?", chiede in arabo. "Sì". "Da dove vieni?". "Kurdistan. Ma vorrei continuare in inglese, l’arabo non è la mia lingua, gli arabi hanno occupato la mia terra", risponde Bilal. Scegliere la lingua è il primo nell’elenco dei ‘Diritti degli immigrati’ scritto su carta della Prefettura di Agrigento e appeso in corridoio. All’interrogatorio si aggiunge una ragazza che chiamano dottoressa e indossa una maglietta mimetica stile esercito americano. Vuole sapere tutto. Bilal racconta di voler andare in Germania. E di essere stato chiuso in un container in Turchia, caricato su un mercantile e messo su una lancia a motore a qualche miglio dalla costa italiana. Poi la lancia si è spaccata, è affondata e Bilal si è salvato a nuoto. Vogliono sapere della scritta in arabo sul giubbotto salvagente. "C’è scritto: La felicità 3. Forse è il nome di una nave", spiega l’interprete di arabo. "Tu sai cosa c’è scritto?", chiede la dottoressa, sempre in inglese. "Sì, as Soror, la felicità: tutti noi siamo venuti in Europa a cercarla". Bilal deve ripetere tre volte la storia del suo viaggio. Cercano di metterlo in contraddizione. Fanno domande tranello: "Se sei curdo, parli urdu". "No, l’urdu è una lingua del Pakistan". Poi si arrabbiano: "Tu non vieni dalla Turchia, tu arrivi dalla Libia. E quella scritta in arabo lo dimostra. Noi adesso ti rimandiamo da Gheddafi", promette la dottoressa. "Ce lo lascia un attimo che lo portiamo nella sala delle torture?", le chiede un poliziotto robusto che si è appena aggiunto al gruppo. Ma forse è solo un modo per capire se Bilal parla italiano e per spaventarlo. L’interrogatorio ritorna subito a un volume più umano. La dottoressa prende il telefono e protesta con la stazione dei carabinieri perché chi ha prelevato Bilal al pronto soccorso non ha scritto il verbale e nessuno sa dove sia stato pescato e chi lo abbia portato nel centro. "Ecco, devi dire al maresciallo che è un coglione", conclude la dottoressa. Dopo l’interrogatorio, bisogna lasciare le impronte digitali. Le dita e il palmo delle mani vanno premuti sul vetro rosso di uno scanner e si è automaticamente schedati. Fuori, 21 teenager aspettano il loro turno. Avranno tra i 15 e i 20 anni, visti insieme sembrano una classe di liceali in gita. Sono tutti di Kerouane, in Tunisia, tutti vicini di casa, tutti partiti con la stessa barca. Bilal non ha il tempo di sedersi accanto a loro. Un poliziotto gli consegna un biglietto con il numero di matricola 001 e lo affida ai carabinieri. Lo portano davanti a un grande cancello verde incorniciato da rotoli di filo spinato. Un altro carabiniere apre il lucchetto, poi sblocca il catenaccio. Subito dopo il cancello si richiude.

Centinaia di immigrati sono seduti sull’asfalto in file da dieci tra due baracche prefabbricate e quattro container. "Oggi siamo a quota 447", avevano detto nell’ufficio di polizia. I carabinieri gridano e ridono. Sulla tuta hanno il distintivo rosso del reparto: 1 Brigata Mobile. "Vai in fondo, muoversi, muoversi", urla uno dei militari. Bilal va a sistemarsi dietro a tutti, accanto a un cinquantenne magro e piccolo con la maglia di Bergkamp, e due ragazzi egiziani. Due rigagnoli di liquido violaceo escono da una porta a destra e scivolano sotto i piedi delle ultime file. Il liquame puzza di urina e fogna. "Seduti", urla uno dei carabinieri, "Sit down". "Ma qui in fondo è una schifezza", dice il collega, un ragazzone con accento napoletano. "Il maresciallo ha detto di farli sedere. Sit down", grida più forte il primo e sorprende un immigrato alle spalle, frustandolo sulle orecchie con i suoi guanti in pelle. Bilal e gli altri si erano accovacciati sulle caviglie per non sporcarsi con il liquame. Ma non basta ai carabinieri. Per evitare botte bisogna rassegnarsi e bagnarsi. Là davanti l’interprete berbero e un poliziotto in borghese chiamano i prossimi che lasceranno il campo. Un aereo è in partenza per il Cpt di Bari o forse per la Libia. Nessuno spiega nulla. Il carabiniere con i guanti di pelle tenta di chiudere a calci la porta da dove escono i rigagnoli. Poi si piazza in posizione strategica e sempre con i guanti frusta sulle orecchie chi viene chiamato dall’interprete. Qualcuno deve ripassargli davanti per andare a prendere in camerata il sacchetto con le poche cose. E si riprende un’altra sventola. Ride il carabiniere, occhiali e carnagione pallida. E ridono anche i suoi colleghi. Altra frustata. Per loro è solo un gioco. L’interprete e i poliziotti fanno finta di non vedere. Ma tra le file sedute a terra, ragazzi e uomini mormorano di rabbia. "Italiano, puttana, cornuto", sussurra lo smilzo con la maglietta di Bergkamp.

Non sembra per niente un centro di accoglienza. E qui dentro non c’è nemmeno l’atteggiamento di rispetto che i poliziotti dell’ufficio di identificazione avevano alla fine mantenuto. Bilal e tutti gli altri devono rimanere seduti e rannicchiati per più di un’ora perché dopo l’appello si resta in coda per il pranzo. Un piatto di plastica con pasta e tonno, un altro con bocconcini di pesce fritto (forse) e verdura in agrodolce, un panino, una mela e una bottiglia di due litri d’acqua da dividere in due senza bicchieri. Un’occasione per socializzare ma anche un rischio se qualcuno è entrato con malattie infettive. Nemmeno Bilal è stato visitato dal medico del centro. Si mangia per terra sotto il sole rovente, appoggiando pane e mela sull’asfalto o sui muretti. Il pomeriggio bisogna trovare un posto dove ripararsi dal caldo. I letti a castello sono tutti occupati. Dormono a decine perfino sui tavoli della mensa. Nessun assistente della Misericordia spiega a Bilal cosa deve fare. Dietro alla mensa-dormitorio c’è qualche materassino lasciato da chi è appena partito. Guardando meglio molti sono pieni di insetti minuscoli, forse pulci. E non ci sono nemmeno le lenzuola di carta per proteggersi, abbandonate fuori perché un poliziotto aveva fatto capire che la Misericordia le avrebbe distribuite una volta dentro la gabbia. Ma non era vero. Bilal crolla addormentato sotto il sole, proteggendosi la testa con l’asciugamano che gli hanno dato come coperta. Lo risveglia un egiziano: "Ehi, ashara-ashara". Ashara? In arabo significa dieci. "Ashara-ashara", urlano pattuglie di carabinieri entrate nel campo con i manganelli Tonfa infilati nel cinturone. Bisogna andare a risedersi sul viale dei liquami. In file da dieci, "ashara-ashara". È un altro trasferimento: questa volta l’aereo dell’Alitalia parte per Crotone. Chiamano anche lo scafista egiziano di Rosetta che ha guidato la barca di 161 persone arrivata ieri sera. Carnagione chiara, capelli neri voluminosi. Nel suo zainetto gli hanno trovato (e lasciato) cinquemila euro in contanti, la paga per il suo lavoro. "Questo qua è la terza volta quest’anno che passa da Lampedusa", lo indica un appuntato dei carabinieri. Qualcuno dovrebbe però spiegare perché questa volta lo scafista è rimasto a Lampedusa meno di 24 ore.

Prima di sera l’ufficio identificazioni scopre che le impronte di Bilal corrispondono a quelle di un altro immigrato: Roman Ladu, nato a Bucarest il 29 dicembre 1970. È il nome che ho usato nel 2000 per entrare nel Cpt di via Corelli a Milano, poi chiuso per le precarie condizioni di detenzione. Il computer però non dice ai poliziotti che Roman Ladu è in realtà un giornalista. E forse nemmeno che il giornalista, alias Roman Ladu, per quell’inchiesta è stato denunciato e condannato a venti giorni di carcere. Così Bilal, vero pregiudicato, può tenere duro. "Tu sei romeno e parli italiano", insiste un ispettore in borghese. Un suo collega si avvicina e chiede "Ce face?", come stai. E poi all’orecchio di Bilal sussura: "Pizda, pizda, pizda, pizda, pizda...", un modo poco elegante usato in Romania e altrove per chiamare i genitali femmili. Lo sguardo di Bilal resta fisso nel vuoto. Ci riprovano con un’interprete marocchina che alla fine conclude: "Non credo sia romeno. Parla l’arabo, però continua a chiedere che l’interrogatorio sia in inglese".

Domenica 25 settembre

Bilal ha deciso di andare al gabinetto quando è notte. I gabinetti sono un’esperienza indimenticabile. Il prefabbricato che li ospita è diviso in due settori. In uno, otto docce con gli scarichi intasati, quaranta lavandini. E otto turche di cui tre stracolme fino all’orlo di un impasto cremoso: la sorgente dei due rigagnoli. L’altro settore ha cinque water, di cui due senza sciacquone, cinque docce e otto lavandini. Dai rubinetti esce acqua salata. Non ci sono porte, non c’è elettricità, non c’è privacy. Si fa tutto davanti a tutti. Qualcuno si ripara come può con l’asciugamano. E non c’è nemmeno carta igienica: bisogna usare le mani. Lì dentro è meglio andarci di notte perché di giorno il livello dei liquami sul pavimento è più alto dello spessore delle ciabatte e bisogna affondarci i piedi. Ma anche il pediluvio nel lavandino prima di uscire diventa un problema: perché non appena si sfila il piede, la ciabatta comincia a galleggiare e a navigare con la corrente. Eppure il 15 settembre il leghista Mario Borghezio, guidando una delegazione di europarlamentari, ha detto che il centro di Lampedusa è un hotel a cinque stelle e che lui ci abiterebbe: quel giorno il ministero dell’Interno gli aveva fatto trovare soltanto 11 reclusi e quella settimana i trafficanti avevano deviato la rotta dei barconi fino in Sicilia. Chissà, forse nell’appartamento di Borghezio è normale avere i pavimenti coperti di liquami. Ma la maggior parte degli immigrati rinchiusi qui dentro viene da case pulite in cui si entra addirittura a piedi nudi.

La colazione è un bicchiere di latte freddo, due cornetti e la bottiglia d’acqua da dividere in due. All’ashara-ashara del mattino i carabinieri si accorgono che mancano cinque persone. Ma parlando tra loro decidono di non segnalarlo. Impossibile sapere chi sia scappato perché non si fa nessun appello: i reclusi vengono solo contati. A metà della recinzione che separa dall’aeroporto, proprio dietro uno dei pali con le telecamere a circuito chiuso, il filo spinato è tagliato. E sul palo sono rimasti due lacci di stoffa bianca, forse legati lì per facilitare la presa di chi si è arrampicato fin sopra la rete. I carabinieri rifanno il conto un’altra volta e rimettono tutti a sedere sotto il sole. Si resta così ore perché c’è un’altra chiamata. Fanno partire tutti gli eritrei e gli etiopi sbarcati lunedì 19. Tra loro, un’intera famiglia di fratelli e cugini, gli Abraham. Sono scappati dall’Eritrea per non essere mandati al fronte, vogliono continuare a studiare in Europa. Uno di loro, Youssef, è una promessa dell’atletica: ha continuato ad allenarsi anche nel centro, ogni mattina alle sei. Ci sono molti minorenni, rinchiusi da una settimana insieme agli adulti. Un carabiniere là davanti mostra loro un grosso telefonino e qualcuno si copre gli occhi con le mani. Ma non si capisce perché. Ahmed Ibrahim ha da giorni un’infezione intestinale. Chiede di andare alla toilette e dopo qualche minuto i carabinieri gli danno il permesso di alzarsi. Al gabinetto ci resta un bel po’. "Ma è tornato quello che è andato in bagno?", domanda uno dei militari. "E no che non è tornato, adesso vado a fare un giro". Altri chiedono di andare in bagno, ma i carabinieri non danno più il permesso. Dopo quasi mezz’ora Ahmed Ibrahim riappare, sudato e sfinito. "Tu", gli urla il carabiniere che mostrava il telefonino, "tu sei un cornuto". Ahmed lo guarda spaventato. "Sei un cornuto. Vai a sederti e non ti alzare più". I colleghi ridono. Alla fine partono in 150, forse per il centro di Caltanissetta. Ci si rialza e ci si risiede subito dopo per l’ashara-ashara del pranzo. Bilal ora è in terza fila. Un’altra lunga attesa, seduti e rannicchiati. Si avvicina il carabiniere con il grosso telefonino. È il meno robusto tra i suoi colleghi. Ha capelli neri curati, un neo ben visibile sulla guancia destra, un bracciale argentato e uno di cuoio con medagliette dorate al polso destro, e un orologio con cinturino in pelle al polso sinistro. Dopo aver fatto sentire un po’ di musica tecno, schiaccia un altro tasto e il telefonino comincia ad ansimare. Lui si china, mostra lo schermo ai minorenni seduti accanto a Bilal. Sono immagini di un film porno scaricate forse da Internet. Il carabiniere si rialza e sorride: "E dopo, shampoo", annuncia ai minorenni mimando il gesto della masturbazione. I ragazzini ridono. Poi si china di nuovo sulla prima fila, la percorre e pretende che tutti guardino. Un trentenne si copre gli occhi con le mani. È uno dei ragazzi che ieri sera ha guidato la preghiera sul marciapiede-moschea. È un musulmano praticante e non vuole guardare. Il carabiniere con il neo gli strappa le mani dagli occhi: "E guarda che così impari", dice piazzandogli lo schermo davanti al naso. Il trentenne si volta, guarda Bilal con gli occhi lucidi. Un carabiniere alle loro spalle scherza con il collega: "Ma lascia perdere che quello è frocio".

Arriva il comandante, un appuntato che nel tempo libero gira con bandana, camicione e pantaloni fino al polpaccio. E il tormento non è finito. L’appuntato vuole farsi fare una foto davanti ai reclusi. Lui grida "Italia" e tutti devono alzare il pollice destro e rispondere "Uno". "Forza", dice un altro carabiniere, "chi non risponde ‘uno’ non mangia". Bilal non risponde e non alza nemmeno il braccio. Il carabiniere lo vede. Bilal lo fissa negli occhi e quello lascia perdere.

Poco dopo la polizia rivuole Bilal in ufficio. Ma non è per un interrogatorio. Due ispettori, sempre gentili e rispettosi, gli fanno indossare il giubbotto di salvataggio che hanno sequestrato la notte dello sbarco. Vogliono semplicemente fare una foto ricordo con lui. Uno si mette a destra, l’altro a sinistra: "Bilal smile, sorridi". Da quello scatto nessuno si occuperà più dell’identità dello strano immigrato curdo. Passa un’altra giornata. Su uno spiazzo di sassi appuntiti si gioca a calcio. Non ci sono scarpe per tutti. Così metà giocatori calza la destra, l’altra metà la sinistra e i due portieri restano a piedi nudi. Poco prima di cena cala il silenzio, all’improvviso. Un pullmino e un’ambulanza scaricano 21 immigrati neri. Sono sfiniti, affamati, seccati dal sale e bruciati dal sole. Passano davanti al cancello e agli sguardi fissi sulla loro sofferenza. Vengono fotografati, registrati, spogliati e perquisiti. Ricevono un tè caldo, un cornetto, un asciugamano e chi ha i vestiti logori, anche una tuta. Non si reggono in piedi. Ma dopo mezz’ora il cancello si apre e a gruppi di sei vengono spinti nella gabbia. Non sanno dove andare, barcollano. Due sono senza scarpe e quando vedono le condizioni del gabinetto tornano indietro a chiederne un paio. Cherriere, un arabo- francese sospettato di essere uno dei più famosi scafisti del Mediterraneo, impone ai carabinieri che gli ultimi arrivati siano serviti prima di tutti. Cherriere è il vero mediatore culturale: carabinieri e polizia lo chiamano spesso per farsi aiutare con l’arabo o per smussare le tensioni. Il medico ha mandato nella gabbia anche un uomo malato di scabbia. Non riesce nemmeno a sedersi per le piaghe, ma i militari insistono perché si metta come gli altri. L’ultimo entrato deve avere un colpo di sole perché continua a ciondolare. I carabinieri lo fanno andare avanti e indietro tre volte. "Quanto ha bevuto questo?", ride un militare. Bilal e Cherriere ottengono che anche lui sia messo in prima fila con i compagni di viaggio. Poi un carabiniere parla di Bilal convinto di non essere capito: "A questo qua dobbiamo insegnargli a farsi i cazzi suoi". Ma per le scarpe non c’è niente da fare. "Le scarpe le abbiamo date a tutti, dite a quei due che non scassino la minchia", gracchia il caposervizio della Misericordia, un uomo con i capelli bianchi, molto diverso da Angelo, Andrea o il cuoco, i ragazzi sempre disponibili anche se lavorano sodo tutto il giorno. E i due restano a piedi nudi. Dopo cena gli ultimi arrivati guardano la rotta tra la Libia e Lampedusa dipinta sul prefabbricato all’ingresso: "Abbiamo perso l’orientamento e siamo rimasti in mare sette giorni. Mia moglie diceva: we gonna die, moriremo. Ma io le dicevo: no, Dio ci porterà in Europa". Sono quasi tutti cristiani. Prima di andare a dormire intonano un gospel di ringraziamento al buio di una camerata. Impossibile trattenere le lacrime.

Lunedì 26 settembre

Bilal finalmente ha trovato una branda su cui dormire. Stesso materasso di gommapiuma e stessa coperta usata da chissà quante persone, in una stanza con gli scafisti egiziani e alcuni loro passeggeri. Ma la notte finisce presto. La sveglia è un lamento. Si alzano in molti e vanno a cercare chi sta male. Forse viene dalla prima camerata. Ma avvicinandosi il lamento prende la forma di una canzone stonata: "Ma quanto tempo e ancora, ti fai sentire dentro, quanto tempo e ancora.". Viene da oltre il cancello: i carabinieri giocano al karaoke con il computer portatile della polizia. Sono le quattro e mezzo del mattino, è lo stesso turno che ieri mattina ha mostrato le scene porno sul telefonino. C’è anche il loro appuntato. Sono di spalle e non si accorgono. Si torna a letto. Ma non si riesce più a dormire perché un’Airbus della Windjet continua a girare a bassa quota sopra Lampedusa. La torre di controllo ha le luci spente e i piloti aspettano che qualcuno si svegli per farli atterrare.

Subito dopo la colazione Bilal deve risolvere un problema serio: far sapere ai familiari e alla redazione che è rinchiuso nel centro. Al quarto giorno di silenzio, qualcuno potrebbe preoccuparsi. La possibilità di contattare la famiglia è al secondo posto tra i diritti degli immigrati secondo l’avviso che la Prefettura di Agrigento ha fatto appendere nelle camerate e nei bagni. Ma ogni volta che Bilal e gli altri hanno chiesto di ricevere o di comprare una scheda telefonica, il caposervizio della Misericordia ha risposto: "Non io, direttore". Oppure: "Bukara, domani". Oppure: "Non scassare la minchia". Sarà per questo che alcuni scafisti, chiusi da settimane nella gabbia, fanno affari d’oro vendendo a 20 euro schede da 3. Ma visto che nessuno può uscire, chi le passa dentro il cancello? Bilal deve assolutamente telefonare e ogni sistema di aprire la linea con un fil di ferro non funziona. Idea: il 118 risponde gratis. "Ho bisogno di aiuto, sono chiuso in un centro per immigrati e non ci fanno telefonare", dice Bilal in francese, "Devo avvertire la famiglia, per favore, vi do un numero di telefono italiano, chiamate e dite che Bilal è vivo. Vi costa meno di un euro". Non è uno scherzo: centinaia di papà e figli qui dentro hanno la stessa grave necessità. Ma nessuno è disposto a fare questo favore. Bilal riprova facendo a caso un po’ di numeri verdi. All’800-400-400 risponde lo sportello di Madre segreta della Provincia di Milano. È una giunta di centro-sinistra: magari sono più sensibili ai diritti di un immigrato. Invece dopo mezz’ora di insistenze in inglese, la ragazza al telefono si inventa perfino una legge: "Non posso, la legge sul terrorismo mi vieta di fare questa telefonata". A nessuno interessano le angosce di questi immigrati chiusi in gabbia.

La sera, dopo cena, si prepara un’altra notte d’inferno. A Lampedusa sta arrivando una barca alla deriva con quasi 350 stranieri. I poliziotti dell’ufficio identificazione e i dipendenti della Misericordia tornano al lavoro. Anche i carabinieri della Brigata Mobile sono pronti per le perquisizioni. Ma stasera è di turno una squadra di persone per bene. La comanda un brigadiere che dà gli ordini con accento napoletano. È un uomo con i capelli grigi e un po’ di calvizie. In tutta la settimana nessuno dei suoi ragazzi è mai stato sentito gridare o insultare un immigrato. E quando arrivano stremati i primi passeggeri della barca, loro si fanno capire a gesti, senza urlare.

Martedì 27 settembre

È una giornata umida. Molti hanno la pelle della fronte e delle mani piena di punture. Le più grandi sono zanzare, le più piccole forse pulci. Bilal ogni volta che cerca di attraversare indenne la toilette pensa alla casa di Borghezio. È una giornata di attesa. I trasferimenti annunciati ieri sono rinviati perché la polizia deve prima identificare gli ultimi arrivati. È l’unico giorno in cui vengono pulite le camere. Uno dei dipendenti della Misericordia usa la stessa scopa con cui ha inutilmente rimosso i liquami dai bagni. Hanno mandato anche un autospurghi. Ma le schifezze invece di essere aspirate sono state sparate tutt’intorno alle turche. Anche nel mangiare c’è qualcosa che non quadra. Sabato sera e poi ancora altre volte la piccola cotoletta non era fatta di carne ma di pan grattato, farina e forse uovo. Tanto che era possibile tagliarla con un cucchiaino di plastica. Se è così vuol dire che a Lampedusa qualcuno spaccia pan grattato per carne. Bilal e gli altri vengono privati non solo della libertà ma anche delle proteine.

Mercoledì 28 settembre

L’ashara-ashara di mezzogiorno è una parata fascista. Sono quelli dello stesso turno che sabato ha fatto sedere Bilal nei liquami. Nella gabbia ci sono ormai 600 immigrati. Sono tutti seduti ad aspettare il pranzo. Un carabiniere si affaccia a una porta e imita il Duce. Un brigadiere, che a Mussolini un po’ ci assomiglia, mette le mani ai fianchi e molleggia sulle ginocchia. Poi saluta i colleghi con il braccio destro teso. "No", lo corregge un carabiniere, "quello è il saluto nazista. Quello fascista è così. Italiani!... La prossima volta a questi ci insegniamo Faccetta nera?". Il brigadiere è uno dei più rispettosi con gli immigrati della gabbia. Ieri pomeriggio Bilal l’ha visto portare un malato in braccio, dall’infermeria alla sua branda. Ma di notte questi ragazzi dimostrano di che pasta sono fatti. I reclusi sono a dormire. Bilal è nascosto dietro una rete. Ascolta e osserva. Un’altra notte durissima. I poliziotti hanno lavorato fino a tardi per gli ultimi interrogatori sullo sbarco di lunedì. E adesso ci sono 180 nuovi arrivi da registrare, perquisire e sistemare. Seduti su un muretto, due gemelline di due anni, la mamma e il papà. I carabinieri con mascherina e guanti in lattice cominciano subito a controllare tasche e borse. Li aiuta un collega in borghese, forse fuori servizio, basette curate, capelli neri con il gel e una maglietta con alcune scritte sul petto. "Spogliati nudo", dice a un ragazzo in canottiera che sta tremando per il freddo e la paura. Lui non capisce. Resta immobile un minuto intero. "What is the problem?", urla il carabiniere e gli tira uno schiaffo sulla testa. L’immigrato, pallido e magro come uno scheletro, trema. Altro schiaffo. Tutte le persone in quel momento nude davanti ai carabinieri vengono prese a schiaffi. Da mezz’ora quei ragazzi parlavano di fare il corridoio e nel gergo militare non è un ambiente che unisce due locali. Cosa sia lo dimostrano subito dopo: una fila di sei stranieri da portare nella gabbia passa in mezzo a loro e ciascuno si prende la sua razione di schiaffi. Quattro carabinieri fanno quattro schiaffi a testa. Appare finalmente il brigadiere che a mezzogiorno imitava Mussolini. Ma non rimprovera nessuno. "Questo ti dà problemi?", chiede al collega in borghese. E spara un pugno sullo sterno all’immigrato magro, che non capisce proprio che cosa ha sbagliato ed è ancora in piedi immobile, in canottiera. Passa un’altra fila di immigrati, altro corridoio. Questa volta li accompagna un dipendente in divisa della Misericordia. Uno con il pizzetto e una piccola cicatrice vicino al naso, che una sera quando un ragazzo ha chiamato i musulmani alla preghiera, si è messo ad abbaiare ogni volta che sentiva dire Allahu akbar. Forse li farà smettere. Invece no, guarda e ride. Davanti alla fila si sistema il brigadiere. Fa il passo dell’oca e finge di portare una lancia: "Avanti marsh". Soltanto un carabiniere napoletano non partecipa al gioco. Gli schiaffi risuonano nell’aria per mezz’ora. E finalmente una funzionaria di polizia se ne accorge. È una ragazza bionda, non tanto alta, che di giorno raccoglie i capelli dentro un bandana. "Maresciallo", dice nervosa, "vada di là a vedere cosa stanno facendo i suoi ragazzi perché sento troppe mani che si muovono". Il maresciallo volta l’angolo e raggiunge gli altri carabinieri: "Uhe ragazzi, mi raccomando", dice loro e si mettono a ridere tutti insieme. Gli ultimi sei immigrati vengono portati dentro la gabbia a notte fonda, vanno a dormire sull’asfalto perché non ci sono più brande. E i carabinieri festeggiano con una grigliata nel cortile.

Giovedì 29 settembre

Bilal passa tutta la giornata a convincere un gruppo di ferventi musulmani che non può assolutamente seguirli a pregare. Alle sei di sera, prima dell’ashara-ashara della cena, una voce femminile gli cambia l’umore. "El Habib Ibrahim Bilal. Domani mattina alle otto presentati al cancello perché verrai trasferito", dice l’interprete marocchina in arabo. "Quale destinazione?". "Agrigento". "Bilal va via", dice Cherriere. E davanti a Bilal si forma una coda di prigionieri della gabbia che vogliono salutarlo. Rachid, 31 anni, marocchino, sbarcato ieri sera, gli spiega come funziona: "Ti danno un foglio di via. Tu per cinque giorni lo tieni e ti sposti fin dove devi arrivare. Poi lo butti. Io farò così, a Padova da mio cugino ho già un lavoro che mi aspetta. Modi diversi di entrare in Italia non ce ne sono". La sera sbarcano altri 350 immigrati. Ma è il turno del brigadiere per bene e nessuno viene picchiato. Appena entra nella gabbia John, 27 anni, partito dal Togo e altri suoi compagni di viaggio chiedono dove si può mangiare. Ma la Misericordia fa sapere che il primo pasto sarà distribuito solo l’indomani mattina. "We are starving, non mangiamo da sette giorni", trema John, "Quando siamo sbarcati ho visto un negozio e volevo comprare qualcosa ma la polizia ci ha detto che non potevamo e che qui dentro avremmo mangiato. Abbiamo i nostri soldi. Se siamo liberi, perché non possiamo comprare da mangiare?". Bilal vede passare il medico, lo chiama e gli spiega la situazione. "Porto qualche brioche", dice il medico. Invece va via e non porta nulla. John e gli altri vanno a dormire su un marciapiede perché sono finiti anche i materassini. Un funzionario in borghese rovescia una lattina di Coca Cola addosso agli immigrati attraverso le sbarre. "Perché questo?", grida Teemer, 26 anni, palestinese, "Siamo clandestini, ma non siamo animali". Il funzionario si scusa. Le camerate sono strapiene di gente fin sotto i letti. La radio a tutto volume in cucina canta ciò che centinaia di bimbi forse pensano ogni giorno dei loro papà rinchiusi qui dentro: "How I wish, how I wish you were here", come vorrei tu fossi qui. Si va a dormire in una scena da fine del mondo.

Venerdì 30 settembre

Quando torna dalla sua doccia notturna, Bilal trova il letto occupato da altre due persone. Sono le ultime ore nella gabbia, può anche rimanere alzato. Il cielo è illuminato da lampi e fulmini. Il temporale dura poco ma gli scrosci d’acqua risvegliano le centinaia di persone che si erano addormentate all’aperto. Davanti al cancello stanno registrando un nuovo sbarco. E i carabinieri stanno di nuovo picchiando i ragazzi che perquisiscono. I primi sono due uomini che non si erano seduti al loro ordine. Uno lo chiamano Maradona. Volano sberle e per Maradona anche un calcio. Si fermano solo quando passa il tenente in borghese, un ragazzo con il pizzetto. Poi prendono a schiaffi un ventenne che non capisce che cosa deve fare. E altri due ragazzi che al ‘sit-down’ non si sono seduti perché parlano arabo e francese. Bisogna fermare questo schifo. Bilal grida in inglese: "State picchiando la gente, perché?". Un carabiniere tira un calcio alla rete da dove sta osservando, cercando di colpirlo. Bilal viene chiamato fuori dal cancello. È un faccia a faccia tesissimo, gli occhi di Bilal dentro gli occhi di un carabiniere con i capelli un po’ brizzolati e la mascherina per nascondersi. Ma almeno smettono di picchiare. Quando il sole è alto dentro la gabbia sono state ammassate 1250 persone. "Questo è ‘o Professore", dice di Bilal un carabiniere a due colleghi, "Avete visto cosa ha fatto prima? Questo qua un giorno lo chiamiamo fuori e gli diamo una ripassata". Ma cinque minuti dopo è la polizia a chiamarlo fuori. Bilal viene portato vicino all’uscita, dove lo aspetta il gruppo che sta per essere trasferito. Nove adulti e 35 minori. La Misericordia distribuisce una maglietta bianca a tutti e le scarpe ai tre rimasti senza. Ma non restituisce i soldi che i ragazzini avevano depositato in segreteria. I carabinieri li hanno accompagnati all’uscita senza dire loro che sarebbero stati trasferiti da Lampedusa. "Oggi non è giornata, non c’è nessuno in ufficio che possa dare quei soldi", spiega un giovane della Misericordia. Bilal insiste in inglese: "Sono centinaia di euro, è importante che partano con i soldi". Un carabiniere dice di no con il dito e allarga le mani.

Si parte senza soldi. All’imbarco del traghetto gli ultimi turisti della stagione guardano la fila di immigrati sotto scorta dai carabinieri. Ciascuno ha un sacchetto con due panini e una bottiglia d’acqua. Si viaggia fino a sera nella sala soggiorno della nave, piantonata da un brigadiere e due carabinieri molto cortesi. Youssef, 16 anni, è sicuro sia una deportazione in Libia e si mette a pregare verso prua, convinto che la rotta sia verso Sud-Est. Ma quando sull’orizzonte appaiono le montagne della Sicilia, tutti gli altri si incollano al finestrino e ridono: "Jebel Scisciglia". A Porto Empedocle i 45 sono caricati su un’autobus della ditta Cuffaro scortato dalla polizia. La carovana sale fino alla questura di Agrigento. Bilal e gli altri 8 adulti vengono separati dai minorenni. I teenager sono destinati a un istituto in attesa di essere affidati ai parenti già in Italia. Gli altri ricevono tre fogli, un sacchetto con due panini e una bottiglia d’acqua. Poi vengono caricati su un furgone che parte a tutta velocità. "Bilal, ho paura. Secondo me ci portano in Libia", dice Abdrazak, 18 anni marocchino, che vuole raggiungere lo zio a Catania. Invece si finisce alla stazione. Ma il treno per Palermo è già partito: "Minchia, non parte mai in orario", s’arrabbia un ispettore. Nuova corsa in auto, furgone e sirena fino ad Aragona, la stazione successiva. E questa volta il treno non è ancora arrivato. "Ragazzi ascoltatemi", spiega un funzionario in inglese, "Avete cinque giorni di tempo per lasciare l’Italia. Siete liberi". Anche Bilal è libero, nonostante il suo alter ego romeno e i precedenti penali. Gli altri quando capiscono, esultano. Uno si attacca al collo dell’ispettore che sorride, ma preferisce non essere baciato. Tutti, tranne uno, hanno un lavoro o un parente che li aspetta: a Milano, a Torino, a Napoli e Catania. L’ultimo ostacolo è un bigliettaio, la mattina dopo alla stazione di Palermo. È convinto che abbia davanti immigrati che non parlano italiano e li insulta. Maltratta anche un pendolare che si è offerto di aiutarli: "Lei che c’entra, crede che non li capisca?". Bilal esplode: "Ma se nun capisti mancu l’italiano, lo fate o no ‘sta minchia di biglietto?". Il bigliettaio sorpreso si mette subito al lavoro. "Che lingua era Bilal?", chiede Abdrazak in francese, "era curdo?".

Istruzioni per la fuga

"Se vai a Crotone te la puoi cavare con 150 euro. A Bari puoi scappare dal centro di detenzione la notte, saltando la rete e seguendo i sentieri. A Caltanissetta e Trapani no, se ti chiudono lì dentro esci solo quando lo decide la polizia". Ahmed, così dice di chiamarsi, 26 anni, egiziano del Delta del Nilo, è chiuso da qualche settimana nel centro di Lampedusa e di mestiere fa lo scafista. Il suo desiderio è essere trasferito al centro per immigrati di Crotone: "Perché lì è più facile uscire. È per questo che alcuni di noi viaggiano con il telefono satellitare: quando sono vicini a Lampedusa, chiamano qualcuno a Crotone e rivelano quale nome useranno quando si presenteranno alla polizia". Vuol dire che è possibile condizionare la propria destinazione? "No, se qui a Lampedusa sanno che vuoi andare a Crotone, ti mandano da un’altra parte. Però succede che alcuni di noi riescano più facilmente ad andare a Crotone di altri. Il punto di riferimento è un gruppo di sudanesi. Una volta liberi, andiamo a Roma, facciamo un duplicato del passaporto e rientriamo in Egitto. Dopo un po’ di riposo, torniamo in Libia legalmente e siamo pronti per un nuovo incarico. Fanno 5 mila euro a viaggio o 6 mila dollari. Alcuni poliziotti libici chiedono invece tra i 5 mila e i 20 mila euro per lasciar partire le navi. Dipende dal numero dei passeggeri". Gli arrivi in massa degli ultimi giorni segnano la fine dell’accordo tra Silvio Berlusconi e il colonnello Gheddafi. La barca approdata a Lampedusa con quasi 350 immigrati il 26 settembre è addirittura partita dalla Tunisia: "Ci hanno raccolti in Libia e portati oltre il confine", raccontano i passeggeri. F. G.

I diritti umani secondo il Viminale

In sette giorni di reclusione nel centro per immigrati di Lampedusa, la detenzione di Bilal Ibrahim el Habib non è stata convalidata da nessun giudice: nonostante nessun cittadino possa essere privato della libertà senza il giudizio di un magistrato entro un tempo massimo di 48 ore. Gli immigrati rilasciati la sera di venerdì 30 settembre hanno ricevuto l’ordine di lasciare l’Italia entro cinque giorni firmato dal questore di Agrigento e il decreto di respingimento con accompagnamento alla frontiera. In realtà solo una formalità, perché nessuno è stato fisicamente accompagnato al confine. Ma soprattutto in nessun documento consegnato dalla Questura risulta la detenzione degli immigrati per una settimana o più. La Prefettura ha invece pagato ai nove stranieri il biglietto ferroviario da Agrigento a Palermo. Il ministero dell’Interno ha recentemente confermato alla Commissione europea e alla Corte europea per i diritti umani il rispetto della dignità umana nelle procedure di identificazione degli stranieri: in particolare grazie alla sostituzione dell’inchiostro per le impronte digitali con i Visa Scanner che non sporcano le mani. Il Viminale ha anche assicurato alla Ue che per ogni straniero detenuto a Lampedusa avviene un’udienza di convalida davanti a un giudice di pace. Nei casi di Bilal Ibrahim el Habib e degli stranieri detenuti tra il 24 e il 30 settembre nella gabbia del centro per immigrati sull’isola questa affermazione è falsa.

A Lampedusa si usa uno slang che fonde idiomi diversi.

Maifrend: dall’inglese my friend, mio amico. È il modo con cui carabinieri, poliziotti e assistenti si rivolgono agli immigrati rinchiusi nella gabbia di Lampedusa quando si tratta di un singolo. Il plurale diventa cornuti ed è usato soltanto dai carabinieri.

Ashara-ashara: dall’arabo ashara, dieci. È il richiamo per l’adunata poiché ci si siede sull’asfalto in file da dieci. È anche l’indicazione data la sera alla distribuzione delle sigarette: dieci a testa, un pacchetto ogni due reclusi.

Fisa-fisa: dall’arabo, è l’ordine dato quando gli immigrati devono muoversi o fare qualcosa velocemente. Si usa anche visa-visa.

Mangeria: è l’ora dei pasti (colazione, pranzo o cena). Gli egiziani la chiamano anche mangheria o mangaria.

Asciugamano: nella gabbia di Lampedusa ha molti significati e funzioni in più rispetto all’esterno. Sta al posto di coperta, cuscino, parasole, pantaloni, separé nel wc, turbante, fazzoletto, stuoia e serve a proteggersi gli occhi dalla luce dei fari per dormire la notte.

Kulu kulu: derivato dall’arabo, è tutto ciò che riguarda il mangiare.



Dedicato a tutte quelle persone che ancora confondono il buonismo con il buonsenso e l'essere civili. Qui nessuno difende i criminali, si stà solo facendo notare che la realtà è molto più complessa di quella che voi disegnate.

Povera Italia, dove andremo a finire.

Cfranco
11-05-2008, 10:27
Che fregnaccia sta storia del caso montato dai media. Avete rotto con sta monotonia del "non tutti sono assassini stupratori ladri" ecc. Ovviamente si potra' fiatare solo quando tutti saranno cosi, allora, e solo allora, alcuni di voi capiranno che il problema esiste e sara' troppo tardi.
Mafia , camorra e ubriachi al volante causano molti più danni economici e molti più morti dei criminali extracomunitari .
Ma fa comodo a qualcuno aizzare le folle contro "gli altri" per nascondere meglio le nefandezze fatte dai nostri .
Questo è il nocciolo del discorso .
Perchè se vuoi ripulire l' Italia davvero dovresti cominciare a mettere dentro i mafiosi e andare a cercare i loro referenti politici ...
L' Italia ha un cancro dentro , si sente male , ma tu pensi che la causa sia un' unghia incarnita che va estirpata con le tenaglie .

gourmet
11-05-2008, 10:40
L' Italia ha un cancro dentro , si sente male , ma tu pensi che la causa sia un' unghia incarnita che va estirpata con le tenaglie .

Che bella frase, complimenti

indelebile
11-05-2008, 10:41
FI votò l'indulto, è vero, però chi lo approvò di tutta fretta come provvedimento di fondamentale urgenza è stata la sinistra:


Ma quale fretta..come si vede dopo non ci si ricorda più la storia, indulto nasce da ambienti bipartisan e rilanciata pesantamente dai radicali, e dal papa precedente (quello attuale ne ha parlato poco anche se si è detto favorevole) ...nasce cosi sotto il govero berlusconi indultino...ma il problema delle carceri continua (e continua ora)c'è un continuo pressing dei radicali..si arriva alle elezioni, i radicali sentendo aria di vittoria si alleano con il csx chiedendo fortemente indulto. Fatto il governo, ihmo a posteriori abbastanza superficialmente sotto la spinta del papa/radicali e pensando ad un governo di legislatura nonostante la maggioranza di 1/2/3 senatori e quindi pensando che il provvedimento nei 5 anni potesse essere assorbito...han deciso di farlo, poi si è visto quanto è durato il governo e con le problematiche della sicurezza/immigrazione ,con nuovi ingressi, e grazie anche ai media.

infatti l'indulto fu fatto proprio per accontentare l'estrema sinistra, insieme alla grazia a Sofri e Bompressi.


Infatti non c'è stata nessuna grazia a Sofri, solo Bompressi

Il Paese chiedeva un segnale di rigore, mentre il governo Prodi ha saputo dare solo un segnale di lassismo: non ascoltare le necessità dei propri elettori vuol dire suicidio elettorale e difatti si è visto. Nonostante l'evidenza vedo che, anche qui dentro, molte persone collocabili a sinistra continuano a dire che non esiste nessuna emergenza immigrati e criminalità, che è stata creata ad arte dalle tv per far leva sulle paure dei cittadini e spingerli a votare i partiti "dell'ordine", cioè la PDL. Questa spiegazione sottointende un fondamentale disprezzo per l'intelligenza degli elettori, non diverso da quello che Berlusconi mostrò quando disse che "chi vota a sinistra è un coglione".


Ma quando mai, l'emergenza sicurezza c'è da sempre è chiaro che oggi è più sentita dalle persone per la normale paura del diverso dello straniero (15 anni fa non c'erano tanti immigrati, dal crollo del muro, con albanesi, con la guerra della jugoslavia, la globalizzazione ecc) ma anche grazie ai media alla spettacolarizzazione della cronaca che negli ultimi anni ci hanno lucrato su non si sa bene se anche aizzati politicamente.
Tolti gli stranieri che normalmente e apriosticamente ci fanno paura e ci stiamo alla larga, se non cambia la giustizia in toto e gli italiani il problema sarà numeralmente uguale, come lo era prima
Come si è visto nei fatti (o si vuole negare)che governi il cdx o csx non cambia niente, cambiano solo le parole e ovviamente ai cittadini piace sentirsi coccolati con parole sempre nuove e imperative che gli liberano dalla testa quei problemi.....il csx invece non da una sensazione nuova, usa parole ovvie che seppur nella pratica sono della della stessa efficacia sanno di vecchio e quindi insicuro, senza contare che la sx viene vista come quella che difende i poveretti...e chi sono i poveretti? teoricamente quelli che scappano dai paesi poveri senza denaro e scappano in italia se non gli immigrati...gli stessi di cui gli italiani hanno normalmente paura e gli provocano insicurezza
quindi sul cervello csx=insicurezza e da li anche spiegando e rispiegando non se esce, il messaggio è entrato

Marko91
11-05-2008, 11:12
E le carceri basteranno? Come minimo ci vorrebbero 100.000 nuovi posti in carcere, i tribunali sarebbero invasi da migliaia di processi.
E' una stupidatà traformare la clandestinità in reato: serve l'espulsione immediata.
Giusto l'inasprimento delle pene su furti e reati sessuali, e anche la via direttissima per questi processi.

drakend
11-05-2008, 11:40
No, fermo.. io non dico che non ci sia il problema. Dico che la cosa è stata enfatizzata da chi i media li deteneva. Si continuava ad insistere per giorni su fatti che potrebbero meritare trenta secondi nell'edizione meno importante del telegiornale locale.. l'emergenza è stata creata a tavolino.. guardatevi i dati, non c'è alcun indicatore che possa far parlare di emergenza.Non disprezzo l'intelligenza di nessuno, ma è normale che se se uno si informa tramite i telegiornali nazionali può cadere nella trappola, vista la rilevanza che si da a certi eventi.
Che il problema sicurezza sia enfatizzato ci dubito molto: le vicende di cronaca degli ultimi mesi sono reali e sono tutti gravi. Se il regime carcerario italiano fosse meno permissivo forse qualcuno di questi reati non si sarebbe verificato, o comunque avrebbe avuto esiti meno drammatici.
Già solo questa considerazione basta ed avanza per inasprire le pene: non esiste che si ridicolizzi questa richiesta di giustizia dicendo che ci sono criminali più grossi rimasti intoccati o che non c'è posto nelle galere. :rolleyes:
Questo vuol dire fregarsene dei problemi della gente e perseguire solo le proprie battaglie ideologiche, per quanto giuste che siano.

insomma un coro di si....
I magistrati la devono smettere di esprimere pareri sulle leggi: loro devono limitarsi ad applicare le leggi che fa il Parlamento e basta.
Se il Parlamento emana leggi più restrittive delle precedenti loro devono applicarle senza tante polemiche. E la giustificazione che loro parlano da privati cittadini è ridicola perché non sono privati cittadini: se lo fossero non sarebbero nemmeno menzionati sui giornali.

Per non dimenticare:

Dedicato a tutte quelle persone che ancora confondono il buonismo con il buonsenso e l'essere civili. Qui nessuno difende i criminali, si stà solo facendo notare che la realtà è molto più complessa di quella che voi disegnate.

Povera Italia, dove andremo a finire.
Sinceramente le condizioni di vita dei clandestini non lo ritengo un problema prioritario: certo si cerca di garantirgli le condizioni di vita umane, ma in Italia ci sono ben altre emergenze dove spendere i soldi che garantire un hotel a cinque stelle per i clandestini che arrivano via mare.
Vedo che molte persone di sinistra estrema si ostinano a badare solo ai problemi dei poveri clandestini maltrattati e se ne fregano dei problemi dei cittadini italiani. E difatti non sono nemmeno entrati in Parlamento... :read:

E le carceri basteranno? Come minimo ci vorrebbero 100.000 nuovi posti in carcere, i tribunali sarebbero invasi da migliaia di processi.
E' una stupidatà traformare la clandestinità in reato: serve l'espulsione immediata.
Giusto l'inasprimento delle pene su furti e reati sessuali, e anche la via direttissima per questi processi.
Ma infatti credo che non sarà formulato così il reato di clandestinità nel decreto di legge: probabilmente sarà punita la recidività come deterrente per il clandestino dal tornare.

Ileana
11-05-2008, 11:48
I magistrati la devono smettere di esprimere pareri sulle leggi: loro devono limitarsi ad applicare le leggi che fa il Parlamento e basta.
Se il Parlamento emana leggi più restrittive delle precedenti loro devono applicarle senza tante polemiche. E la giustificazione che loro parlano da privati cittadini è ridicola perché non sono privati cittadini: se lo fossero non sarebbero nemmeno menzionati sui giornali.



I magistrati, i giudici&Co. si permettono certe uscite perchè il più delle volte non ne subiscono le conseguenze.
Se cominciassero a pagare se uno stupratore che hanno assolto o al quale hanno ridotto la pena per motivi impensabili (colpa di Berlusoni, la vittima portava i jeans, la vittima non era più vergine, l'imputato non aveva altro modo di recuperarsi 'na donna, etc) commette di nuovo un reato (di simile natura o anche no) quando è fuori, probabilmente comincerebbero a stare un attimino più ridotti.
A Bologna in Piazza Verdi e intorni c'è il libero spaccio sotto il naso della polizia, e se chiedi ai poliziotti li vedi ingoiare il manganello dalla rabbia perchè, poracci, ricevono direttive dall'alto (perlopiù di natura politica) di non arrestare nessuno per non creare scontro politico con i centri sociali.
E il paio di volte che hanno arestato qualcuno in flagranza di reato, questi sono stati lasciati tornare a casa con tante scuse e il poliziotto (o i) sono stati rinviati a giudizio (poi, dopo qualche anno, con carriera e vita rovinate, sono stati assolti con tante scuse).

:.Blizzard.:
11-05-2008, 11:50
Sinceramente le condizioni di vita dei clandestini non lo ritengo un problema prioritario: certo si cerca di garantirgli le condizioni di vita umane, ma in Italia ci sono ben altre emergenze dove spendere i soldi che garantire un hotel a cinque stelle per i clandestini che arrivano via mare.
Vedo che molte persone di sinistra estrema si ostinano a badare solo ai problemi dei poveri clandestini maltrattati e se ne fregano dei problemi dei cittadini italiani. E difatti non sono nemmeno entrati in Parlamento... :read:

Vedo che invece tu vedi prima il mio avatar e poi nemmeno leggi quello che riporto, perchè se avessi minimamente letto quell'articolo - e ti consiglio di farlo, dalla prima all'ultima riga -, ti saresti accorto che l'ho riportato con un motivo ben preciso. Ovvero che io, come molte altre persone di sinistra che difendono gli immigrati maltrattati (no, forse perchè sono clandestini non meritano di essere trattati come persone umane ... hai ragione) e NON I CRIMINALI - cosa che invece viene fatta dall'altra parte ... difatti ora sono in parlamento - penso sia ai problemi di noi italiani che a quelli delle famiglie che vengono in Italia non di certo su una nave da crociera per fare una vacanza.

:.Blizzard.:
11-05-2008, 11:54
I magistrati, i giudici&Co. si permettono certe uscite perchè il più delle volte non ne subiscono le conseguenze.
Se cominciassero a pagare se uno stupratore che hanno assolto o al quale hanno ridotto la pena per motivi impensabili (colpa di Berlusoni, la vittima portava i jeans, la vittima non era più vergine, l'imputato non aveva altro modo di recuperarsi 'na donna, etc) commette di nuovo un reato (di simile natura o anche no) quando è fuori, probabilmente comincerebbero a stare un attimino più ridotti.
A Bologna in Piazza Verdi e intorni c'è il libero spaccio sotto il naso della polizia, e se chiedi ai poliziotti li vedi ingoiare il manganello dalla rabbia perchè, poracci, ricevono direttive dall'alto (perlopiù di natura politica) di non arrestare nessuno per non creare scontro politico con i centri sociali.
E il paio di volte che hanno arestato qualcuno in flagranza di reato, questi sono stati lasciati tornare a casa con tante scuse e il poliziotto (o i) sono stati rinviati a giudizio (poi, dopo qualche anno, con carriera e vita rovinate, sono stati assolti con tante scuse).


Quella di Bologna sinceramente è una realtà che non conosco. Vorrei solo capire se parli per esperienza diretta e soprattutto perchè i centri sociali non vorrebbero che gli spacciatori vengano arrestati.

Ileana
11-05-2008, 12:01
Quella di Bologna sinceramente è una realtà che non conosco. Vorrei solo capire se parli per esperienza diretta e soprattutto perchè i centri sociali non vorrebbero che gli spacciatori vengano arrestati.
Parlo per esperienza diretta.
Conta che l'avvocato del Livello (centro sociale chiuso ripetutamente per spaccio di droga) è stato beccato con qualche chilo di cocaina :stordita: .
Qui le centrali dello spaccio sono i centri sociali (non tutti, ma buona parte).
E' la conaca che lo dice, sono spesso e volentieri chiusi proprio perchè ci trovano grandissime quantità di droga (e non erba, proprio cocaina :stordita: ).
(qualcosa si trova cercando su google, ma sono perlopiù notizie riportate su blog citando solo a nome la fonte, anche perchè non sono mai finite sulla cronaca nazionale ma sono rimasti sul locale)
Escludendo poi i palazzoni come il Virgolone (pilastro) o il Treno (barca) dove per evidenti situazioni di degrado sociale lo spaccio è di casa.

drakend
11-05-2008, 12:06
Vedo che invece tu vedi prima il mio avatar e poi nemmeno leggi quello che riporto, perchè se avessi minimamente letto quell'articolo - e ti consiglio di farlo, dalla prima all'ultima riga -, ti saresti accorto che l'ho riportato con un motivo ben preciso. Ovvero che io, come molte altre persone di sinistra che difendono gli immigrati maltrattati (no, forse perchè sono clandestini non meritano di essere trattati come persone umane ... hai ragione) e NON I CRIMINALI - cosa che invece viene fatta dall'altra parte ... difatti ora sono in parlamento - penso sia ai problemi di noi italiani che a quelli delle famiglie che vengono in Italia non di certo su una nave da crociera per fare una vacanza.
Veramente non l'ho nemmeno guardato il tuo avatar: ho dedotto che sei di sinistra estrema da quello che hai scritto, ma comunque non è nemmeno tanto rilevante quello che tu sia o meno dato che ho generalizzato il discorso.
Io non ho detto che i clandestini non siano persone, però in questi anni è periodo di vacche magre in Italia e preferisco destinare i finanziamenti alle famiglie, alla sanità, alle scuole pubbliche, alla polizia piuttosto che spenderli per mantenere i clandestini. Per me dare loro il minimo indispensabile per sopravvivere è sufficiente, nell'attesa del rimpatrio.
Inoltre non nego che nel PDL ci sia un'anomala concentrazione di persone con problemi giudiziari, però questo non giustifica l'assenza di provvedimenti restrittivi verso i clandestini e la criminalità in generale. Questa ossessione che la sinistra estrema ha verso Berlusconi, per quanto basata su argomenti documentati, l'ha portata al risultato peggiore della storia repubblicana. Alle persone non gliene frega molto se Berlusconi, o chi per lui, frega soldi: le persone vogliono prima di tutto la garanzia della sicurezza personale loro e dei loro cari, il resto viene dopo. Questo a sinistra, specie quella estrema, ancora non lo si è capito vedo: è davvero un peccato perché da quell'area provengono idee e posizioni davvero molto interessanti, specie in ambito sociale. In materia di sicurezza le posizioni, le idee e le proposte sono semplicemente ridicole però.

LotharInt
11-05-2008, 12:09
Veramente non l'ho nemmeno guardato il tuo avatar: ho dedotto che sei di sinistra estrema da quello che hai scritto, ma comunque non è nemmeno tanto rilevante quello che tu sia o meno dato che ho generalizzato il discorso.
Io non ho detto che i clandestini non siano persone, però in questi anni è periodo di vacche magre in Italia e preferisco destinare i finanziamenti alle famiglie, alla sanità, alle scuole pubbliche, alla polizia piuttosto che spenderli per mantenere i clandestini. Per me dare loro il minimo indispensabile per sopravvivere è sufficiente, nell'attesa del rimpatrio.
Inoltre non nego che nel PDL ci sia un'anomala concentrazione di persone con problemi giudiziari, però questo non giustifica l'assenza di provvedimenti restrittivi verso i clandestini e la criminalità in generale. Questa ossessione che la sinistra estrema ha verso Berlusconi, per quanto basata su argomenti documentati, l'ha portata al risultato peggiore della storia repubblicana. Alle persone non gliene frega molto se Berlusconi, o chi per lui, frega soldi: le persone vogliono prima di tutto la garanzia della sicurezza personale loro e dei loro cari, il resto viene dopo. Questo a sinistra, specie quella estrema, ancora non lo si è capito vedo: è davvero un peccato perché da quell'area provengono idee e posizioni davvero molto interessanti, specie in ambito sociale. In materia di sicurezza le posizioni, le idee e le proposte sono semplicemente ridicole però.


quanto è vero...è altrettanto vero che eleggendo in parlamento soggetti plurindagati e con precedenti penali della peggior specie non si investe certo sulla legalità e il rispetto della legge, ed è questo che molta gente non ha capito.

Sevenday
11-05-2008, 12:14
Cmq sia ormai quello che conta, non è chi è al potere; ma che risolva i problemi!!! Il CDL dice che lo farà?!?!? Aspettiamo e vedremo...

Non ci riuscirà?!?!? Sero che uno stato estero ci compri in TOTO!!!

Jamal Crawford
11-05-2008, 12:51
Mafia , camorra e ubriachi al volante causano molti più danni economici e molti più morti dei criminali extracomunitari .
Ma fa comodo a qualcuno aizzare le folle contro "gli altri" per nascondere meglio le nefandezze fatte dai nostri .
Questo è il nocciolo del discorso .
Perchè se vuoi ripulire l' Italia davvero dovresti cominciare a mettere dentro i mafiosi e andare a cercare i loro referenti politici ...
L' Italia ha un cancro dentro , si sente male , ma tu pensi che la causa sia un' unghia incarnita che va estirpata con le tenaglie .

Ma dai esiste la mafia in italia? Non me n'ero mai accorto guarda.

Ma proprio perche' gia' ci sono 3 mafie tra le piou' potenti al mondo, dobbiamo per forza spazzare via la feccia che viene da fuori per delinquere. ERavamop gia' nella merda prima di questa invasione, ora lo siamo ancor di piu'.

Siamo nella merda fino al collo, speriamo che nessuno faccia l'onda :rolleyes:

Bella frase anche questa gourmet

Squilibrì
11-05-2008, 12:52
Parlo per esperienza diretta.
Conta che l'avvocato del Livello (centro sociale chiuso ripetutamente per spaccio di droga) è stato beccato con qualche chilo di cocaina :stordita: .
Qui le centrali dello spaccio sono i centri sociali (non tutti, ma buona parte).
E' la conaca che lo dice, sono spesso e volentieri chiusi proprio perchè ci trovano grandissime quantità di droga (e non erba, proprio cocaina :stordita: ).
(qualcosa si trova cercando su google, ma sono perlopiù notizie riportate su blog citando solo a nome la fonte, anche perchè non sono mai finite sulla cronaca nazionale ma sono rimasti sul locale)
Escludendo poi i palazzoni come il Virgolone (pilastro) o il Treno (barca) dove per evidenti situazioni di degrado sociale lo spaccio è di casa.

Ma che dici?!:confused:

Secondo me doversti evitare di generalizzare portando solo casi a tuo favore...

Dalle mie parti (Ostia, litorale romano) il responsabile del centro sociale Vittorio Occupato è stato preso a sprangate proprio perchè non voleva spacciatori di fronte all'entrata del centro...

Il sabato sera se vai davanti alle maggiori discoteche di Roma (non proprio posti da zecche...) trovi decine di ragazzi "per bene" in quelle un pò chic e coattelli in quelle + popolari (per i quali gli immigrati sono il male...) che vendono pasticche, cocaina e Company....

Quindi evitiamo di generalizzare su lo spaccio è di sx...lo spaccio è di sx e di dx, teste di caxxo ci sono a dx e a sx, e ritornando all'argomento del 3d teste di caxxo ci sono sia fra gli italiani e gli immigrati...

Sono d'accordo sulle pene + dure e non sconti di pena (sia per gli immigrati che per gli italiani), sono d'accordo sulla regolarizzazione degli immigrati ma non credo che con un decreto del genere si risolverebbe il problema: ci sarebbero solo tribunali anocra + congestionati di quello che sono attualmente
con un costo molto elevato per lo stato italiano (e direi che non ce lo possiamo permettere)...

k0nn1ch1wa

GianoM
11-05-2008, 13:01
Ma dove li prendi sti numeri?
UP per Jamal

indelebile
11-05-2008, 13:10
Ma che dici?!:confused:

Secondo me doversti evitare di generalizzare portando solo casi a tuo favore...

Dalle mie parti (Ostia, litorale romano) il responsabile del centro sociale Vittorio Occupato è stato preso a sprangate proprio perchè non voleva spacciatori di fronte all'entrata del centro...

Il sabato sera se vai davanti alle maggiori discoteche di Roma (non proprio posti da zecche...) trovi decine di ragazzi "per bene" in quelle un pò chic e coattelli in quelle + popolari (per i quali gli immigrati sono il male...) che vendono pasticche, cocaina e Company....

Quindi evitiamo di generalizzare su lo spaccio è di sx...lo spaccio è di sx e di dx, teste di caxxo ci sono a dx e a sx, e ritornando all'argomento del 3d teste di caxxo ci sono sia fra gli italiani e gli immigrati...

Sono d'accordo sulle pene + dure e non sconti di pena (sia per gli immigrati che per gli italiani), sono d'accordo sulla regolarizzazione degli immigrati ma non credo che con un decreto del genere si risolverebbe il problema: ci sarebbero solo tribunali anocra + congestionati di quello che sono attualmente
con un costo molto elevato per lo stato italiano (e direi che non ce lo possiamo permettere)...

k0nn1ch1wa


beh è un altra campana, ovvio poi che da (se ricordo bene) una che fa politica attiva per AN (PDL ora ....) non a bologna città ma molto vicino cosa ti puoi aspettare? vagonate di m... contro una certa parte politica ;)

zerothehero
11-05-2008, 13:14
MM...e se questo finisse per intasare ancora di più la giustizia italiana? :stordita:

tatrat4d
11-05-2008, 13:17
MM...e se questo finisse per intasare ancora di più la giustizia italiana? :stordita:

si cercheranno volontari per le corti padane :O

Squilibrì
11-05-2008, 13:18
beh è un altra campana, ovvio poi che da (se ricordo bene) una che fa politica attiva per AN (PDL ora ....) non a bologna città ma molto vicino cosa ti puoi aspettare? vagonate di m... contro una certa parte politica ;)

Lo so...però in teoria da chi fa attivamente politica bisognerebbe prima di tutto aspettarsi obiettività...

Io sono iscritto con la sx giovanile ma non per questo vedo nella sx il bene assoluto nella dx il male...

Il problema è proprio questo...ci si estremizza: gli immigrati sono tutti delinquenti, quelli di sx spaccano le vetrine, quelli di dx sono tutti picchiatori,...
Non c'è la via di mezzo ovvero giudicare l'individuo non il gruppo a cui appartiene (d'altronde certi media ci insegnano questo)

Ecco perchè un decreto così assurdo riscontra tanti consensi...

k0nn1chwa

Ileana
11-05-2008, 14:14
Ma che dici?!:confused:

Secondo me doversti evitare di generalizzare portando solo casi a tuo favore...

Dalle mie parti (Ostia, litorale romano) il responsabile del centro sociale Vittorio Occupato è stato preso a sprangate proprio perchè non voleva spacciatori di fronte all'entrata del centro...

Il sabato sera se vai davanti alle maggiori discoteche di Roma (non proprio posti da zecche...) trovi decine di ragazzi "per bene" in quelle un pò chic e coattelli in quelle + popolari (per i quali gli immigrati sono il male...) che vendono pasticche, cocaina e Company....

Quindi evitiamo di generalizzare su lo spaccio è di sx...lo spaccio è di sx e di dx, teste di caxxo ci sono a dx e a sx, e ritornando all'argomento del 3d teste di caxxo ci sono sia fra gli italiani e gli immigrati...

Sono d'accordo sulle pene + dure e non sconti di pena (sia per gli immigrati che per gli italiani), sono d'accordo sulla regolarizzazione degli immigrati ma non credo che con un decreto del genere si risolverebbe il problema: ci sarebbero solo tribunali anocra + congestionati di quello che sono attualmente
con un costo molto elevato per lo stato italiano (e direi che non ce lo possiamo permettere)...

k0nn1ch1wa

Io stavo parlando per Bologna.
Che i Centri Sociali a bologna siano centro di spaccio lo dice la cronaca non io.
Che la parte centrale della zona universitaria Piazza Verdi (e vie adiacenti) la sera sia off-limits per chi non appartiene un centro sociale, è un dato di fatto.
Che scienze politiche a Bologna (ad esempio a forlì no) sia il centro della sinistra violenta bolognese non lo dico io, ma lo dice la sinistra universitaria che ha perso del tutto il controllo su quelle persone (tutte appartenenti ai collettivi, ben diversi dalla sinistra universitaria, sia chiaro. Il giorno in cui Ferrara è stato aggredito in Piazza Maggiore la Sinistra Universitaria era in gran parte a un dibattito organizzato da noi a Giurisprudenza, da ferrara c'erano i Collettivi).
I collettivi a bologna sono assolutamente paragonabili agli skin a verona. Solo che qui, fortuna loro, non c'è ancora scappato il morto.

Fritz!
11-05-2008, 15:01
Va bene è tutta un'invenzione dei media che riempono la testa degli italiani bigottoni e razzisti. E' tutta un'invenzione: il fatto che partiti come Rifondazione Comunista non sono nemmeno entrati in Parlamento è però un dato di fatto. Negare i problemi dell'elettorato dicendo che si tratta solo di invenzioni, di paure eccetera è il modo migliore per perdere le elezioni e difatti...

Che fregnaccia sta storia del caso montato dai media. Avete rotto con sta monotonia del "non tutti sono assassini stupratori ladri" ecc. Ovviamente si potra' fiatare solo quando tutti saranno cosi, allora, e solo allora, alcuni di voi capiranno che il problema esiste e sara' troppo tardi. Gia' adesso e' troppo tardi, il decreto sicurezza servira' solo a limitare la delinquenza. In italia ci sono 6.000.000 di immigrati di cui 3kk regolari, quindi vuol dire che ci sono 3 milioni di irregolari, ammesso e concesso che soltanto un decimo sia pericoloso o non conforme al rispetto del decreto, vorrebbe dire che ci sono in giro 300.000 malviventi che si vanno a sommare agli italiani. Le carceri hanno posti per circa 40.000 detenuti.

Io non ho responsabilità di governo o di partito, e ancor meno sono "la sinistra" (:asd: :asd: ) quindi se le mie idee non soddisfano l'elettorato non me ne può fregare proprio nulla.

Cominciamo con una osservazione. Voi due - ma anche molti altri sul forum e la cosa si può immaginare sia diffusa a livello di opinione pubblica- avete portato come motivazione la preoccupazione per la vita dei vostri cari e delle vostre "donne" (:asd:). Questa preoccupazione è nata adesso? 5 anni fa o 10 anni fa non c'era? E in questo caso su cosa si basa?
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/14/0902_ABSTRACT_rapporto_sicurezza_2006.pdf
dati ministero interno. Nel 2005 e nel 2006 c'è stato il minimo storico nel tasso di omicidi in Italia. Mai stati meno.

Se questà è la realtà dei numeri, su cosa si basa la percezione dell'emergenza?

Furti d'auto, rapine, e furti in appartamento, sono tutti valori di un circa 20% in meno rispetto all'inizio degli anni '90. E nel loro andamento degli utlimi anni, non ci sono impennate.

La criminalità è presente e diffusa in Italia oggi tanto quanto prima quando gli extracomunitari non c'erano, quando il 90% dei crimini, commessi da Italiani, non venivano perseguiti.

La criminalità funziona come ogni altro mercato, con domanda e offerta, costi ed opportunità. Gli extracomunitari occupano in massa i posti di manovalanza della criminalità, per le stesse dinamiche per cui le badanti o i lavoratori nei cantieri sono in stragrande maggioranza stranieri.

Le misure draconiane contro stranieri (oltre in molti casi ad avere problemi di costituzionalità e di validità di fronte a trattati internazionali) sono solo un finto pannicello caldo, un pennellata di populismo con cui ce la si prende a un capro espiatorio, negando la radice dei problemi.

Radice dei problemi che sta tutta in Italia, nella società Italiana, profondamente corrotta e fatta da gente che non rispetta le regole e non ha nessun senso di responsabilità. L'immigrazione è uno specchio della società italiana.

Io non ho proprio nulla contro la tolleranza zero. Per me non pagare un biglietto del bus è reato. Evadere le tasse è un furto e sarei ben lieto se ognuno rispondesse delle proprie responsabilità.Ma questo non è quello che succederà. Quello che succederà e che sta succedendo è che si cerca un responsabile esterno al marcio tutto costituzionale della repubblica italiana.

E' la stessa dinamica per cui si accusano i problemi economici italiani indicando come responsabili la banca centrale, l'euro, la commissione europea, la cina... quando in realtà la stragrande maggioranza delle magagne sono tutte domestiche.
Ma l'eletorato, il popolino cullato da media per decerebrati non vuole vedere i problemi, capirli, vuole trovare il cattivo, il capro espiatorio, vuole distruggere lo specchio nel qual vede il proprio schifo. L'immirazion sta alla criminalità come youtube sta al bullismo giovanile.
Senza spacciatori marocchini puttane ucraine magnaccia albanesi, ci saranno veneti, calabresi o siciliani ad occupare quelle funzioni

stbarlet
11-05-2008, 16:12
Che il problema sicurezza sia enfatizzato ci dubito molto: le vicende di cronaca degli ultimi mesi sono reali e sono tutti gravi. Se il regime carcerario italiano fosse meno permissivo forse qualcuno di questi reati non si sarebbe verificato, o comunque avrebbe avuto esiti meno drammatici.
Già solo questa considerazione basta ed avanza per inasprire le pene: non esiste che si ridicolizzi questa richiesta di giustizia dicendo che ci sono criminali più grossi rimasti intoccati o che non c'è posto nelle galere. :rolleyes:
Questo vuol dire fregarsene dei problemi della gente e perseguire solo le proprie battaglie ideologiche, per quanto giuste che siano.





si però se io dico A ( e ho ragione:O :asd:) e tu mi rispondi B non andiamo avanti.

drakend
12-05-2008, 09:10
Io non ho responsabilità di governo o di partito, e ancor meno sono "la sinistra" (:asd: :asd: ) quindi se le mie idee non soddisfano l'elettorato non me ne può fregare proprio nulla.
Ognuno può avere le idee che vuole, ci mancherebbe altro, però sarebbe auspicabile che rispettasse anche quelle altrui...
Dire che l'emergenza criminalità non esiste, che è montata dai media, ecc, equivale a dire che le persone che la percepiscono sono visionarie o cretine che si fanno riempire la testa dalla tv.


Cominciamo con una osservazione. Voi due - ma anche molti altri sul forum e la cosa si può immaginare sia diffusa a livello di opinione pubblica- avete portato come motivazione la preoccupazione per la vita dei vostri cari e delle vostre "donne" (:asd:). Questa preoccupazione è nata adesso? 5 anni fa o 10 anni fa non c'era? E in questo caso su cosa si basa?
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/14/0902_ABSTRACT_rapporto_sicurezza_2006.pdf
dati ministero interno. Nel 2005 e nel 2006 c'è stato il minimo storico nel tasso di omicidi in Italia. Mai stati meno.

La sensazione di precarietà della sicurezza e della giustizia c'è da tantissimo tempo, non è una novità dell'ultimo anno certamente. Da quando però si è intensificato il fenomeno dell'immigrazione clandestina questa sensazione è aumentata vertiginosamente e sono in tantissime persone a pensarla così. Talmente tanto che il PDL ha vinto proprio grazie ad essa: rispondere a questa sensazione dicendo che non esiste, che i dati dicono che ci sono meno omicidi (mica esistono solo quelli di reati, fra l'altro), e che si tratta di una sensazione creata dalle tv serve di Berlusconi equivale a NON rispondere all'esigenza di più sicurezza da parte dei cittadini. Che poi nel PDL stesso ci siano molte persone con problemi giudiziari è un dato di fatto: questo però non c'entra niente con la micro-criminalità dato che si tratta di reati perlopiù finanziari.
Di sicuro non può essere un argomento usato per giustificare l'inerzia dello Stato verso l'immigrazione clandestina.


Se questà è la realtà dei numeri, su cosa si basa la percezione dell'emergenza?

Tu hai riportato solo i numeri dei reati più gravi, ma mica ci sono solo quelli...


Furti d'auto, rapine, e furti in appartamento, sono tutti valori di un circa 20% in meno rispetto all'inizio degli anni '90. E nel loro andamento degli utlimi anni, non ci sono impennate.

Spesso ormai nemmeno si denuncia più dato che è ormai noto che le forze dell'ordine non fanno niente se non c'è sangue sulla scena del reato, ed anche in quel caso fanno molto poco. Non per colpa loro, si intende, ma per colpa di leggi iper-permissive che tutelano soltanto i criminali.


La criminalità è presente e diffusa in Italia oggi tanto quanto prima quando gli extracomunitari non c'erano, quando il 90% dei crimini, commessi da Italiani, non venivano perseguiti.

Che una esigua minoranza della popolazione commetta il 30% dei reati è oltremodo inaccettabile: questo vuol dire che se i clandestini non fossero presenti sul territorio nazionale ci sarebbe il 30% dei reati in meno, che non è niente male!


La criminalità funziona come ogni altro mercato, con domanda e offerta, costi ed opportunità. Gli extracomunitari occupano in massa i posti di manovalanza della criminalità, per le stesse dinamiche per cui le badanti o i lavoratori nei cantieri sono in stragrande maggioranza stranieri.

Sì ma se non c'è manodopera il mercato collassa o si contrae.


Le misure draconiane contro stranieri (oltre in molti casi ad avere problemi di costituzionalità e di validità di fronte a trattati internazionali) sono solo un finto pannicello caldo, un pennellata di populismo con cui ce la si prende a un capro espiatorio, negando la radice dei problemi.

Se hai notato io, in quello che scrivo, parlo sempre di CLANDESTINI. Cosa molto diversa è l'immigrato regolare: comunque anche per lui io penso che bisognerebbe fare entrare in Italia solo quelli che hanno qualche titolo di studio per far entrare elementi nella nostra società che diano un contributo positivo. Ed ovviamente dovrebbero sapere la nostra storia, la nostra Costituzione e sapere parlare bene l'italiano. E' un bene anche per loro perché così si integrano meglio nella società.


Radice dei problemi che sta tutta in Italia, nella società Italiana, profondamente corrotta e fatta da gente che non rispetta le regole e non ha nessun senso di responsabilità. L'immigrazione è uno specchio della società italiana.

Non generalizziamo sempre i problemi per poi far rimanere la situazione sempre la stessa. In Italia ci sono tanti problemi e la tua analisi è anche giusta, però da qualche parte bisognerà pure inziiare a risolverli perché se no non si combina mai niente.


Io non ho proprio nulla contro la tolleranza zero. Per me non pagare un biglietto del bus è reato. Evadere le tasse è un furto e sarei ben lieto se ognuno rispondesse delle proprie responsabilità.Ma questo non è quello che succederà. Quello che succederà e che sta succedendo è che si cerca un responsabile esterno al marcio tutto costituzionale della repubblica italiana.

L'ho già scritto ma lo ripeto: due torti non fanno una ragione. Sono due problemi veri e che vanno risolti. Ma sono indipendenti per cui niente dice che se si risolve un problema si deve risolvere allo stesso momento anche l'altro!


Ma l'eletorato, il popolino cullato da media per decerebrati non vuole vedere i problemi, capirli, vuole trovare il cattivo, il capro espiatorio, vuole distruggere lo specchio nel qual vede il proprio schifo. L'immirazion sta alla criminalità come youtube sta al bullismo giovanile.

E' proprio questo fondamentale disprezzo per l'intelligenza dell'elettorato che ha portato alla disfatta totale della sinistra estrema e alla netta sconfitta del PD. Mi spiace davvero perché dalla sinistra estrema sono sempre venuti impulsi positivi di riformismo in molti ambiti.


Senza spacciatori marocchini puttane ucraine magnaccia albanesi, ci saranno veneti, calabresi o siciliani ad occupare quelle funzioni
Questo non è assolutamente detto e comunque non sarebbe una giustificazione per non combattere la criminalità e l'immigrazione clandestina.

si però se io dico A ( e ho ragione:O :asd:) e tu mi rispondi B non andiamo avanti.
Guarda io in generale mi trovo sempre d'accordo con le persone di sinistra di questo forum, ma sulla sicurezza proprio mai... quindi è abbastanza normale. :D

Cfranco
12-05-2008, 09:55
MM...e se questo finisse per intasare ancora di più la giustizia italiana? :stordita:
Tutto funzionale allo scopo , impedire ai giudici di andare a prendere i delinquenti veri , i mafiosi , i bancarottieri , i corrotti , quelli che hanno depredato l' Italia , facendoli correre dietro a 4 disgraziati che non contano niente .

Fabryce
12-05-2008, 10:01
Io non ho responsabilità di governo... CUT

Quoto

Tra l'altro è facile far sembrare risolto il problema degli extracomunitari: basta non parlarne in tv e non esiste più per la gente..

Sevenday
12-05-2008, 10:45
Il potere dei MEDIA...ti fanno vedere quello che gli pare a loro; ma poi i problemi restano...

Non lo vedete che tutta l'informazione che ci propinano è finta?!?!? :muro: :muro: :muro: