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View Full Version : La repressione dei crimini e' un onore


alarico75
08-05-2008, 10:41
Fonte:Stampa

De Luca: vado in giro con
i vigilantes e Salerno applaude
FEDERICO GEREMICCA
SALERNO
Il primo errore che non andrebbe commesso - intendiamo da parte dei dirigenti del Pd - è quello di archiviare le considerazioni di Vincenzo De Luca, sindaco democratico di Salerno, come uno sfogo impolitico o, peggio ancora, come «volgari attacchi personali». Il secondo potrebbe essere prenderlo per uno sprovveduto. Grave. Comunista da una vita, segretario del Pci salernitano per anni (soprannome: Pol Pot), tre volte sindaco della città e nell’intermezzo deputato per due legislature, Vincenzo De Luca - 59 anni che compie oggi - sta cambiando faccia a Salerno: tanto che nell’ultimo sondaggio «Governance Poll» del Sole-24 Ore, pubblicato a gennaio, risulta essere il sindaco italiano che ha più incrementato il proprio consenso dal giorno dell’elezione.

Oggi è al 75%, con 18 punti in più rispetto a quanto ottenne il 12 giugno 2006: quando tornò sindaco guidando una lista civica alla quale si contrappose metà dei ds e l’intera Margherita... Con lui chiacchieriamo naturalmente di sicurezza: intanto perché è il ramo al quale il centrodestra ha impiccato il governo Prodi e il Pd di Veltroni, e poi perché De Luca le «ronde» («Equivoco lessicale», dice) le ha istituite otto anni fa e ha dotato i suoi vigili urbani di manganelli (che per ipocrisia ha dovuto definire negli atti amministrativi «mazzette di segnalazione notturna») nel 2006.

Settimane fa, durante uno dei «giri di controllo» che compie ogni giorno a capo di una pattuglia di vigili, una prostituta (che aveva espulso per già dieci volte) l’ha aggredito, spaccandogli gli occhiali: «E un’altra, polacca, appena ci ha visto ci ha detto: “Se solo mi toccate, prendo il miglior avvocato di Salerno e vi metto in un mare di guai”. E ha ragione: ci ridono dietro, per le nostre leggi. Siamo il Bengodi d’Europa. E noi, arroganti, supponenti e astratti, sulla sicurezza continuiamo a fare discorsi finti, per uomini finti... Finirà che affogheremo nei nostri sociologismi e nella nostra inconcludenza». E’ un discorso aspro, quello di De Luca: che intanto ha cancellato dalla città gli ambulanti abusivi extracomunitari, costruendo per loro un grande «mercato etnico»: «Dopodiché, se ne trovo qualcuno che vende sui marciapiedi, lo prendo a calci nel culo».

Ma non sono accuse, le sue: sono considerazioni, affilate come rasoi solo perché parla e ragiona alla maniera di un uomo della strada. Per esempio, mentre mostra orgoglioso il Salone dei Marmi, aula consiliare e sede delle riunioni del governo Badoglio, dice: «Lo sa qual è la tragedia? E’ che tante volte noi alla gente diamo l’impressione di ragionare più dal punto di vista del romeno che ruba che da quello del pensionato che è stato derubato. In queste faccende, per tanti miei amici e compagni la parola responsabilità non è mai esistita, è sempre colpa di qualcos’altro, del contesto, della storia, della società: e invece ci sono responsabilità personali che vanno punite, e reati che vanno repressi. Anzi: è venuta l’ora che noi si impari a dire la parola repressione con un senso d’onore».

Prende dal tavolo la prima pagina de «Il Mattino»: in città una ragazza è scampata ad una violenza all’uscita della stazione: «Io sono il sindaco: che gli vado a dire, a quel padre? Gli vado a parlare di integrazione e di solidarietà? Noi dobbiamo dire cose vere a uomini veri, non cose finte a uomini finti che immaginiamo solo noi. Ci vogliono parole serie. E verità. E’ per questo che non mi convince quello che stiamo dicendo dopo la sconfitta a Roma, e cioè che sulla sicurezza noi siamo meno credibili della destra. Noi non siamo meno credibili della destra: noi dobbiamo cominciare a dirci che non siamo credibili per niente. Perché un governo che non riesce a varare nemmeno per decreto uno straccio di provvedimento sulla sicurezza, è un governo che fa ridere: non è che è meno credibile, che è un modo per consolarsi».

Usciamo in macchina. Ora siamo in uno dei parchi della città e vediamo all’opera le «ronde». «Un’altra cazzata. Io non so se la Lega al Nord fa le ronde armate: ma credo di no, e penso che dirlo sia un tentativo di criminalizzare iniziative che i cittadini accolgono col massimo favore. Comunque, i miei sono volontari: pensionati, ex carabinieri, ex sindacalisti che vigilano sui bambini che giocano e hanno come arma un cellulare del Comune». I passanti lo salutano, gli dicono «bravo sindaco». Del resto, lo vedono spesso in giro con la sua squadra di vigili. «E sembra che a noi questo ci faccia schifo. Siamo altezzosi. Sento i miei dirigenti parlare in tv e spaccherei lo schermo. Non parlano, insegnano. Non dicono, pontificano. Sono lì tutti impettiti come se venissero dallo sbarco in Normandia: e invece veniamo da una tragedia. Uno dei nostri problemi è che abbiamo un gruppo dirigente campato in aria e totalmente sradicato dal territorio».

E l’opposizione, la destra, di fronte ad una linea di governo così? «L’esponente più a destra in consiglio comunale sono io...». E’ ipotizzabile che De Luca sappia che reazione possono determinare considerazioni così. Infatti lo sa: ma sostanzialmente se ne frega. E per una ragione bella solida: «Io non faccio opposizione a nessuno, non mi iscrivo a correnti, sto con Veltroni che ha fatto il massimo e dico queste cose perché penso che a questo punto ce le dobbiamo dire. Dopodiché me ne sto per i fatti miei e torno a fare il mio lavoro di sindaco. Però noi ci dobbiamo liberare dal complesso di superiorità che abbiamo; e dobbiamo mettere da parte una supponenza che ormai è irritante. E per parte mia, vorrei fosse chiaro, non è che chiedo i carri armati in città: un rafforzamento della presenza della polizia, più pattuglie di notte e telecamere nelle zone più a rischio, perché poi non è che la gente chissà che chieda. Magari cose normali: ma visibili. Che diano la sensazione che almeno si è capito qual è il problema, e che ce ne si occupa».

Al contrario, gli pare che si perseveri nell’errore. «Conosco Verona. Città splendida, gente che lavora dalla mattina alla sera: e noi stiamo provando a farla passare per un covo di naziskin, cercando di lucrare in maniera sbagliata su una cosa che poteva accadere anche a Firenze o a Bologna. E’ la stessa logica arcaica per la quale si pensava di vincere a Roma con l’antifascismo: cosa che ora ci dovrebbe far considerare fascisti e criminali anche le decine di migliaia di compagni che hanno votato Alemanno». E però cambiare è dura, dice De Luca mentre mostra i manganelli in dotazione ai suoi vigili. «E’ dura perché, per come la vedo io, mi faccio una domanda: quanti sono disposti, nel centrosinistra, a mettere nel loro vocabolario la parola repressione? Il salto che dobbiamo fare oggi è questo. Precisamente come fece Blair: duri col crimine e duri con le ragioni del crimine. Ma appunto: prima di tutto il crimine. Nell’immediato, esiste una sola risposta: la repressione. E allora diamola, questa risposta. E poi pensiamo all’integrazione, per le cui politiche - come tutti sanno, mentre raccontano favole - non c’è una lira».

Torniamo verso il municipio. Strade linde. De Luca mostra l’area sulla quale dovrebbe sorgere il termovalorizzatore: un’impresa, per la quale un supporto tecnico forte gli è stato dato da Sergio Chiamparino, «ottimo sindaco e persona concreta». Dice: «Anche lui ha avuto i suoi guai quando ha preso iniziative sul terreno della legalità, perché è come se ci vergognassimo, come se dare sicurezza prima di tutto alla povera gente ci facesse sentire di destra. Sì, di destra: quando ormai gli steccati non esistono più. Le differenze non sono ideologiche, e non sono per l’eternità: oggi per me di sinistra è solo difendere il primato dei diritti universali, volere una sanità e una scuola pubblica, garantire il diritto alla mobilità di cittadini e merci. Sul resto, basta ideologismi. E vorrei che quelli come me accettassero il fatto, finalmente, che il mondo di cui siamo figli non esiste più».

Questo e' quanto dovrebbe proporre il PD per essere credibile in tema di sicurezza.
Complimenti alla persona che riesce a affrontare cosi' il problema.

fluke81
08-05-2008, 10:53
chiaramente è un leghista infiltrato:O :D

LucaTortuga
08-05-2008, 11:08
chiaramente è un leghista infiltrato:O :D

Ciò che si rimprovera normalmente ai leghisti, non è certo la volontà di combattere il crimine, ma lo strabismo che li induce a prendere di mira l'immigrato piuttosto che il criminale.

alarico75
08-05-2008, 11:12
Ciò che si rimprovera normalmente ai leghisti, non è certo la volontà di combattere il crimine, ma lo strabismo che li induce a prendere di mira l'immigrato piuttosto che il criminale.

Decisamente e' piu' una questione di fraintendimenti che una effettiva caccia all'immigrato. Trovo buono il metodo di questo sindaco e le "ronde" fatte come le fa lui sono poi come le propone la Lega armate solo di cellulare (bella pero' l'idea del cellulare del Comune).
Spero che il suo modello si possa diffondere nel PD e fare scuola con gli altri sindaci.

D.O.S.
08-05-2008, 11:15
LOL
la rincorsa all'ideologia del giustizialismo da parte di tutte le forze politiche in un paese governato da Berlusconi con condannati per mafia eletti in parlamento ......


l'Italia è definitivamente impazzita.

nomeutente
08-05-2008, 13:00
I criminali vanno puniti? Ma va?

Il problema è punire solo quelli e non anche gli altri, altrimenti si fa presto ma possiamo dire addio allo stato di diritto.

lukeskywalker
08-05-2008, 13:06
I criminali vanno puniti? Ma va?

Il problema è punire solo quelli e non anche gli altri, altrimenti si fa presto ma possiamo dire addio allo stato di diritto.

allora perchè hanno votato tutti l'indulto?:confused:

-kurgan-
08-05-2008, 13:08
LOL
la rincorsa all'ideologia del giustizialismo da parte di tutte le forze politiche in un paese governato da Berlusconi con condannati per mafia eletti in parlamento ......


l'Italia è definitivamente impazzita.

:asd:

il giustizialismo tra l'altro si sposa poco bene con l'evasione fiscale.. giustizialismo per "gli altri".

alarico75
08-05-2008, 13:10
I criminali vanno puniti? Ma va?

Il problema è punire solo quelli e non anche gli altri, altrimenti si fa presto ma possiamo dire addio allo stato di diritto.

Ma come si fa a dire che ci sono forze politiche che vogliono punire tutti per razza o religione o nazionalita'?
Si vuole colpire chi delinque sapendo di farla franca.

Secondo me l'atteggiamento di rigore verso la criminalita' spiccia paga sempre.
Ascoltavo ieri Tosi e Cacciari, ambedue avevano risposte diverse su come affrontare il crimine, ma spesso dicevano cose simili, tipo che le statistiche non contano nulla se la percezione della gente e' che i crimini aumentino.
Senza affrontare il problema ci si aliena dalla gente e poi ci si condanna a essere eternamente subalterni alla fazione che questi problemi li affronta con delle soluzioni.
L'hanno capito in molti.

nomeutente
08-05-2008, 13:48
Ma come si fa a dire che ci sono forze politiche che vogliono punire tutti per razza o religione o nazionalita'?


Infatti non l'ho detto :D

Allo stato dei fatti, _non_ esiste alcuna forza politica in Italia che abbia una politica istituzionalmente "razzista". Al limite ci sono forze xenofobe-isolazioniste, che propongono di limitare o fermare l'immigrazione, ma non esistono forze che discriminano in base alla nazionalità per il semplice fatto che siamo ancora uno stato di diritto e fare una cosa del genere sarebbe incostituzionale.

Esiste però una tendenza abbastanza diffusa a identificare l'immigrato (specialmente di alcune nazionalità) con il criminale e su questo sentimento viene portata avanti una politica demagogica e menzognera, ad esempio sulle parole d'ordine "rimpatriare i clandestini" (che è tecnicamente difficile quando non impossibile, altrimenti già l'avrebbero fatto) oppure "basta con il razzismo al contrario", quando è la stessa Bossi-Fini che prevede che gli immigrati regolari possano concorrere all'assegnazione di alloggi popolari (ed è normale che sia così).

Quindi, anche se non esistono forze politiche che istituzionalmente hanno questa posizione, nella percezione di una parte di popolazione potrebbe essere possibile azzerare la criminalità semplicemente azzerando il flusso migratorio.


Si vuole colpire chi delinque sapendo di farla franca.


E questo mi pare, appunto, il minimo: non è che ci sia gente che ama essere rapinata...


Secondo me l'atteggiamento di rigore verso la criminalita' spiccia paga sempre.
Ascoltavo ieri Tosi e Cacciari, ambedue avevano risposte diverse su come affrontare il crimine, ma spesso dicevano cose simili, tipo che le statistiche non contano nulla se la percezione della gente e' che i crimini aumentino.
Senza affrontare il problema ci si aliena dalla gente e poi ci si condanna a essere eternamente subalterni alla fazione che questi problemi li affronta con delle soluzioni.
L'hanno capito in molti.


Però in pratica stai dicendo che l'importante è fare la voce grossa e questo modo di affrontare il problema penso sia quello sbagliato.
Fare la voce grossa mentre si dimezzano i tempi di prescrizione è solo propaganda.

Ciaba
08-05-2008, 14:02
LOL
la rincorsa all'ideologia del giustizialismo da parte di tutte le forze politiche in un paese governato da Berlusconi con condannati per mafia eletti in parlamento ......


l'Italia è definitivamente impazzita.

...in effetti qualcosa non torna :sofico:

alarico75
08-05-2008, 14:06
Allo stato dei fatti, _non_ esiste alcuna forza politica in Italia che abbia una politica istituzionalmente "razzista". Al limite ci sono forze xenofobe-isolazioniste, che propongono di limitare o fermare l'immigrazione, ma non esistono forze che discriminano in base alla nazionalità per il semplice fatto che siamo ancora uno stato di diritto e fare una cosa del genere sarebbe incostituzionale.
Esiste però una tendenza abbastanza diffusa a identificare l'immigrato (specialmente di alcune nazionalità) con il criminale e su questo sentimento viene portata avanti una politica demagogica e menzognera, ad esempio sulle parole d'ordine "rimpatriare i clandestini" (che è tecnicamente difficile quando non impossibile, altrimenti già l'avrebbero fatto) oppure "basta con il razzismo al contrario", quando è la stessa Bossi-Fini che prevede che gli immigrati regolari possano concorrere all'assegnazione di alloggi popolari (ed è normale che sia così).

Quello che si puo' cercare di fare e' accordi con i paesi delle nazionalita' piu' diffuse per agevolare le procedure di espulsione.
Espulsione che trovo un alternativa migliore alla carcerazione a spese dello stato.
So bene che questi accordi sono stato per stato ma quando possibili vanno perfezionati e applicati.
Da parte mia trovo l'immigrato una risorsa e non certo un peso, mi lascia perplesso il fatto che in pochi pensino che se delinque un immigrato i primi che ci vanno di mezzo sono proprio quelli che lavorano e si sono integrati nel nostro paese.
Sconfiggere l'ondata xenofoba passa anche per questa lotta alla criminalita',come poi diceva Amato.

Quindi, anche se non esistono forze politiche che istituzionalmente hanno questa posizione, nella percezione di una parte di popolazione potrebbe essere possibile azzerare la criminalità semplicemente azzerando il flusso migratorio.

E' una boiata che qualsiasi persona di buon senso puo' capire:la criminalita' endogena non e' eliminabile.



Però in pratica stai dicendo che l'importante è fare la voce grossa e questo modo di affrontare il problema penso sia quello sbagliato.
Fare la voce grossa mentre si dimezzano i tempi di prescrizione è solo propaganda.

No l'atteggiamento della Lega,depurato dagli antipatici dipinti della stampa
nemica,e' quello di fornire una risposta alla mancanza di controllo del territorio andando in giro in gruppo col cellulare per chiamare la polizia se serve.

Questo e' anche quello che fanno i City Angels a Bologna o le "pattuglie civiche" a Salerno.
E' una risposta: puo' non piacere ma e' meglio del nulla farcito di buone intenzioni della passata legislatura.
La risposta corretta potrebbe essere aumentare il controllo sul territorio ma e' piuttosto oneroso.
O come dice Cacciari investire in attivita' sociali se solo avesse i soldi.

nomeutente
08-05-2008, 14:29
Quello che si puo' cercare di fare e' accordi con i paesi delle nazionalita' piu' diffuse per agevolare le procedure di espulsione.
Espulsione che trovo un alternativa migliore alla carcerazione a spese dello stato.

Gli accordi di solito richiedono una contropartita.
Uno stato accetta di dire "sì, in effetti questo criminale è mio" e riprenderselo indietro a patto che contemporaneamente lo stato "ricco" accolga un flusso migratorio.
Avere la botte piena e la moglie ubriaca è impossibile.
Giustamente tu non sei contrario all'immigrazione nel complesso e quindi queste cose non c'è bisogno che io te le spieghi, ma purtroppo c'è anche chi pensa che sia tutto risolvibile mettendo uno "con le palle", quando in realtà si tratta di mettere uno con la testa.


No l'atteggiamento della Lega,depurato dagli antipatici dipinti della stampa
nemica,e' quello di fornire una risposta alla mancanza di controllo del territorio andando in giro in gruppo col cellulare per chiamare la polizia se serve.

Non c'è bisogno che arrivi la lega per sapere che il primo deterrente contro i crimini è il controllo del territorio da parte di chi ci abita.
Ma per far questo non è necessario mettersi una camicia verde, è sufficiente avere un po' più di interesse per l'ambiente in cui si vive anziché chiudersi nel proprio riccio.
Dopo anni di individualismo esasperato e di atomizzazione si scopre che le reti sociali primarie sono la cosa che tiene insieme la società... a beh... forse ad ascoltare i "sociologismi della sinistra" anziché fare gli yuppie si faceva meglio...

lowenz
08-05-2008, 14:47
Non c'è bisogno che arrivi la lega per sapere che il primo deterrente contro i crimini è il controllo del territorio da parte di chi ci abita.
Ma per far questo non è necessario mettersi una camicia verde, è sufficiente avere un po' più di interesse per l'ambiente in cui si vive anziché chiudersi nel proprio riccio.
Dopo anni di individualismo esasperato e di atomizzazione si scopre che le reti sociali primarie sono la cosa che tiene insieme la società... a beh... forse ad ascoltare i "sociologismi della sinistra" anziché fare gli yuppie si faceva meglio...
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E giusto per mostrare che questo vale per tutti, anche gli oratori cattolici sono da ringraziare nella loro funzione creatrice di tessuto sociale :)

Lo dico perchè sennò qualcuno linka l'immagine della casa del popolo di Peppone :asd:

nagoyakochin
09-05-2008, 05:36
purtroppo c'è anche chi pensa che sia tutto risolvibile mettendo uno "con le palle", quando in realtà si tratta di mettere uno con la testa.

Straquoto!

forse ad ascoltare i "sociologismi della sinistra" anziché fare gli yuppie si faceva meglio...

Sarebbe davvero una bella cosa se aumentasse il numero delle persone che prendono consapevolezza che per risolvere i problemi bisogna prima capirli e individuarne le cause.

nagoyakochin
09-05-2008, 05:38
E giusto per mostrare che questo vale per tutti, anche gli oratori cattolici sono da ringraziare nella loro funzione creatrice di tessuto sociale :)


infatti in Italia sono una delle prime agenzie di socializzazione esterne alla famiglia e alla scuola.
Anche i comunistisaputellisinistrostrimangiabambiniaccademici lo sanno :D :D :sofico: :sofico: