DonaldDuck
07-05-2008, 08:18
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BRUXELLES - La Commissione europea porta l'Italia davanti alla Corte di giustizia del Lussemburgo per l'emergenza spazzatura a Napoli e in Campania. Ma sempre sul fronte della gestione dei rifiuti, Bruxelles punta il dito con altrettanta decisione anche sul Lazio. In questo caso avverte che, in assenza di risposte adeguate, potrà chiedere che vengano inflitte delle multe.
Il deferimento per la situazione dei rifiuti in Campania, formalizzato oggi ma già deciso da giorni, non arriva a sorpresa: "Alcuni progressi sono stati fatti, ci sono progetti allo studio, ma non siamo convinti che il problema sarà risolto rapidamente", dicono i tecnici europei. E i toni del commissario Ue all'ambiente Stavros Dimas non sono certo concilianti: "Le montagne di rifiuti non raccolti accumulatesi nelle strade della Campania illustrano emblematicamente le minacce per l'ambiente e la salute risultanti da una gestione inadeguata dei rifiuti". Negli ultimi tempi, anche grazie alla nomina di un nuovo Commissario di governo, l'emergenza si è attenuata, riconosce l'esecutivo Ue, che però non ritiene adeguate le misure prese soprattutto nel lungo periodo e per impedire che ancora cumuli di spazzatura si ammassino per le strade.
Alla fine del 2007, osserva l'esecutivo Ue, è stato adottato un nuovo piano di gestione dei rifiuti ma non risulta che quello precedente, vecchio di oltre un decennio, "sia mai stato correttamente attuato". Insomma, la Campania per Bruxelles è "lungi dal poter creare un sistema di gestione efficiente che consenta la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti". Inoltre, l'Italia si è mostrata "incapace" di indicare un calendario chiaro per il completamento e la messa in opera degli impianti di selezione, delle discariche, degli inceneritori e delle altre infrastrutture necessarie per superare i problemi. Quindi non resta che il deferimento davanti alla Corte "per il mancato rispetto" della direttiva quadro sui rifiuti. Ma l'Italia conta di fornire a Bruxelles tutti gli elementi utili nei tempi previsti per una "positiva composizione della procedura.
"Il punto centrale del problema è quello della realizzazione di un piano strutturale necessario al passaggio dalla fase di emergenza alla gestione ordinaria. Proprio sull'aspetto strutturale della realizzazione di 'ciclo integrato dei rifiuti' si sta ora concentrando l'attività delle autorità competenti e siamo dunque fiduciosi di poter fornire alla Commissione nei tempi previsti gli elementi utili ad una positiva composizione della procedura", sottolinea il portavoce della Rappresentanza italiana presso la Ue Manuel Jacoangeli commentando il provvedimento.
Per il Lazio, invece, secondo le regole delle complicate procedure europee, il deferimento e la successiva condanna della Corte ci sono già stati. La sentenza dei giudici del Lussemburgo risale al giungo 2007 : l'Italia era finita sul banco degli imputati per l'assenza di piani di gestione dei rifiuti di alcune regioni e province. Ad oggi solo il Lazio non si è adeguato, rileva la Commissione in una nota. Da qui l'avvio con oggi di un nuovo iter, attraverso l'invio di un primo avvertimento. Ma il nuovo deferimento alla Corte questa volta potrebbe portare alla richiesta di imposizione di multe. Una procedura, quest'ultima, ancora lontana per la Campania. La Regione Lazio, tuttavia, ha già reso noto che sta facendo il necessario per sanare la situazione e rimettersi in linea con le norme europee.
BRUXELLES - La Commissione europea porta l'Italia davanti alla Corte di giustizia del Lussemburgo per l'emergenza spazzatura a Napoli e in Campania. Ma sempre sul fronte della gestione dei rifiuti, Bruxelles punta il dito con altrettanta decisione anche sul Lazio. In questo caso avverte che, in assenza di risposte adeguate, potrà chiedere che vengano inflitte delle multe.
Il deferimento per la situazione dei rifiuti in Campania, formalizzato oggi ma già deciso da giorni, non arriva a sorpresa: "Alcuni progressi sono stati fatti, ci sono progetti allo studio, ma non siamo convinti che il problema sarà risolto rapidamente", dicono i tecnici europei. E i toni del commissario Ue all'ambiente Stavros Dimas non sono certo concilianti: "Le montagne di rifiuti non raccolti accumulatesi nelle strade della Campania illustrano emblematicamente le minacce per l'ambiente e la salute risultanti da una gestione inadeguata dei rifiuti". Negli ultimi tempi, anche grazie alla nomina di un nuovo Commissario di governo, l'emergenza si è attenuata, riconosce l'esecutivo Ue, che però non ritiene adeguate le misure prese soprattutto nel lungo periodo e per impedire che ancora cumuli di spazzatura si ammassino per le strade.
Alla fine del 2007, osserva l'esecutivo Ue, è stato adottato un nuovo piano di gestione dei rifiuti ma non risulta che quello precedente, vecchio di oltre un decennio, "sia mai stato correttamente attuato". Insomma, la Campania per Bruxelles è "lungi dal poter creare un sistema di gestione efficiente che consenta la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti". Inoltre, l'Italia si è mostrata "incapace" di indicare un calendario chiaro per il completamento e la messa in opera degli impianti di selezione, delle discariche, degli inceneritori e delle altre infrastrutture necessarie per superare i problemi. Quindi non resta che il deferimento davanti alla Corte "per il mancato rispetto" della direttiva quadro sui rifiuti. Ma l'Italia conta di fornire a Bruxelles tutti gli elementi utili nei tempi previsti per una "positiva composizione della procedura.
"Il punto centrale del problema è quello della realizzazione di un piano strutturale necessario al passaggio dalla fase di emergenza alla gestione ordinaria. Proprio sull'aspetto strutturale della realizzazione di 'ciclo integrato dei rifiuti' si sta ora concentrando l'attività delle autorità competenti e siamo dunque fiduciosi di poter fornire alla Commissione nei tempi previsti gli elementi utili ad una positiva composizione della procedura", sottolinea il portavoce della Rappresentanza italiana presso la Ue Manuel Jacoangeli commentando il provvedimento.
Per il Lazio, invece, secondo le regole delle complicate procedure europee, il deferimento e la successiva condanna della Corte ci sono già stati. La sentenza dei giudici del Lussemburgo risale al giungo 2007 : l'Italia era finita sul banco degli imputati per l'assenza di piani di gestione dei rifiuti di alcune regioni e province. Ad oggi solo il Lazio non si è adeguato, rileva la Commissione in una nota. Da qui l'avvio con oggi di un nuovo iter, attraverso l'invio di un primo avvertimento. Ma il nuovo deferimento alla Corte questa volta potrebbe portare alla richiesta di imposizione di multe. Una procedura, quest'ultima, ancora lontana per la Campania. La Regione Lazio, tuttavia, ha già reso noto che sta facendo il necessario per sanare la situazione e rimettersi in linea con le norme europee.