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View Full Version : Addio alle armi, un successo in Brasile


GianoM
06-05-2008, 17:23
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=3&idart=10871

Il 10 luglio dello scorso anno, il Brasile lanciò un piano molto ambizioso: convincere i brasiliani a consegnare le armi in cambio di un incentivo economico. Il Programma nazionale di consegna volontaria delle armi aveva l'intento di ridurre l'enorme numero di pistole e fucili in circolazione nel paese e quindi abbassare gli spaventosi indici di violenza e incidenti che piagano il gigante sudamericano. E oggi, contro ogni aspettativa, si sta rivelando un vero successo. Se il governo stimava di racimolare circa 36mila armi in un anno, la cifra, ora che sono passati solo dieci mesi, ha già toccato le 81.581 consegne. Così, l'iniziativa è stata prolungata e anzi la Camera dei deputati ha anche approvato una Misura provvisoria che concede un'amnistia generale a tutti coloro che possiedono un'arma illegalmente.

http://www.peacereporter.net/upload/immagini/america_latina/ecuador/080423arm.jpg

Anonimi. L'intento è favorire la registrazione di tutte le armi al Registro nazionale (Renar), quindi stimolare anche chi non ha la minima intenzione di rinunciarci quantomeno a registrarla, senza per questo dover pagare una multa. Prima, l'arma sarebbe stata distrutta.
Ciò che più ha stimolato la gente a partecipare a questo Programma, secondo gli addetti del Renar, è il fatto che la consegna sia anonima e quindi che ogni problema legale sia scongiurato. Non si ha il porto d'armi? Niente paura, nessuno ti chiede nemmeno la carta d'identità. E se a questo si aggiunge la ricompensa, il quadro è chiaro. Da cento a 450 pesos, dipendentemente dal calibro dell'arma consegnata. E persino un minore può presentarsi con l'arma da consegnare, purché accompagnato da un adulto, chiunque esso sia, dato che nessuno controllerà mai i documenti.

http://www.peacereporter.net/upload/immagini/america_latina/ecuador/080423arm2.jpg

Contro la violenza. La decisione di dare soldi in cambio di armi è stata presa considerando prioritario diminuire la violenza armata brasiliana, prodotto della proliferazione delle armi da fuoco sia nel mercato legale che in quello nero. È dunque vista come una ricompensa destinata a quei cittadini che, coscienti del pericolo implicito nel possesso di un'arma, ci rinunciano con il solo fine di contribuire a questo proposito di costruire una società più sicura e pacifica.

http://www.peacereporter.net/upload/immagini/america_latina/ecuador/080423arm1.jpg

In beneficenza. Le armi, una volta consegnate vengono registrate in base al numero di serie e alla marca, al tipo e al calibro, informazioni importanti da archiviare. L'intento è, infatti, realizzare un documento finale di carattere pubblico con la lista del materiale consegnato e distrutto. Una volta raggruppate, le armi vengono distrutte e fuse. Quindi il metallo viene venduto e il ricavato investito in opere di bene. Ogni zona sceglie come e cosa farne. In Paraná, per esempio, è stato deciso di devolvere i soldi alla Fondazione di un ospedale.

Un successo. Secondo la Direzione nazionale della polizia criminale, prima del luglio 2007, solo 1.123.059 persone aveva il porto d'armi, quando una stima sul numero reale ne individuava 4 milioni. E dei 2052 omicidi dolosi registrati nel 2006, il 50 percento è stato commesso con un arma da fuoco. Di questi, solo un terzo era accaduto durante un altro delitto, come una rapina. Diminuire morti, suicidi e omicidi era diventato dunque un imperativo per il Governo: “Un'arma in meno in circolazione è un'arma in meno che spara”, dichiarano al Renar. E a quanto pare, i crimini da arma da fuoco in Brasile sono già scesi dell'8 percento.

GianoM
06-05-2008, 17:24
Checchè se ne dica, e per quanto le armi facciano inturgidire i membri di molte persone, questa è la strada che il mondo civile intende perseguire.

Con ottimi risultati.

Burrocotto
06-05-2008, 17:34
Checchè se ne dica, e per quanto le armi facciano inturgidire i membri di molte persone, questa è la strada che il mondo civile intende perseguire.

Con ottimi risultati.
Col caspio! :D
I Simpson insegnano! :D
Se eliminiamo le armi,come faremo a combattere gli alieni! Loro arriveranno e ci conquisteranno! E dovremo tornare alla "mazza col ciodo dentro" per difenderci!
:asd:

GianoM
06-05-2008, 17:39
Gli alieni daranno un tocco di multiculturalità al nostro pianeta, mica è detto che bisogna combatterli. E potranno essere impiegati nell'edilizia come operai a una paga molto bassa. :Prrr:

nomeutente
06-05-2008, 18:20
Ho due dubbi.

Il primo è che il costo del metallo fuso è sicuramente più basso di quello dell'arma, quindi alla fine lo stato ci rimette: cosa significa dire che il ricavato andrà in beneficenza?
In secondo luogo, presumo che il prezzo pagato sia più o meno quello di mercato (altrimenti uno troverebbe più conveniente venderla ad un altro piuttosto che allo stato) e quindi chi ci assicura che uno non vende un fucile per comprare una pistola?

Al di là di ciò, se funziona buon per loro :)

alarico75
06-05-2008, 18:32
Ho due dubbi.

Il primo è che il costo del metallo fuso è sicuramente più basso di quello dell'arma, quindi alla fine lo stato ci rimette: cosa significa dire che il ricavato andrà in beneficenza?
In secondo luogo, presumo che il prezzo pagato sia più o meno quello di mercato (altrimenti uno troverebbe più conveniente venderla ad un altro piuttosto che allo stato) e quindi chi ci assicura che uno non vende un fucile per comprare una pistola?

Al di là di ciò, se funziona buon per loro :)

Non si puo' guadagnare su questo progetto sociale, mi sembra chiaro.
E' un vantaggio per la collettivita' e dovrebbe calare il crimine di molto.
Gia' questo giustifica i contributi che lo stato mette a disposizione.
Un bel lavoro!

manurosso87
06-05-2008, 18:46
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=3&idart=10871
... Da cento a 450 pesos, dipendentemente dal calibro dell'arma consegnata. E persino un minore può presentarsi con l'arma da consegnare, purché accompagnato da un adulto, chiunque esso sia, dato che nessuno controllerà mai i documenti.


poveri Brasiliani..se gli danno i pesos devono pure farli convertire!!!! In Brasile usano i Reales.. :asd: :rotfl:

Gio22
06-05-2008, 18:50
ovvero: consegno il mio vecchio benelli x poi con i soldi guadagnati ,potrò comprarmi una efficientissima e affidabile (xkè nn si inceppa mai) beretta 92FS.


bella grande trovata!


peccato che chi sà usare 1 arma da fuoco,difficilmente rinuncia a un mezzo che
gli dà una certa sicurezza.

GUSTAV]<
06-05-2008, 19:01
In Brasile tutto questo ha un suo perchè...
Spesso armi e fucili sono in mano a disperati che non hanno neanche da vivere,
quindi lo scambio denaro-pistola ha lo scopo di disarmare la fascia di popolazione
meno ambiente, cioè quelli che poi nei fatti creano un humus di gentaglia subito pronta
a fare furti e rapine, oppure a iniziare lotte frà bande armate di ragazzini per il controllo
di traffici stupefacenti.. imho :O

manurosso87
06-05-2008, 19:07
<;22334766']In Brasile tutto questo ha un suo perchè...
Spesso armi e fucili sono in mano a disperati che non hanno neanche da vivere,
quindi lo scambio denaro-pistola ha lo scopo di disarmare la fascia di popolazione
meno ambiente, cioè quelli che poi nei fatti creano un humus di gentaglia subito pronta
a fare furti e rapine, oppure a iniziare lotte frà bande armate di ragazzini per il controllo
di traffici stupefacenti.. imho :O

*

Vins_cb
06-05-2008, 19:07
infatti qui stiamo parlando di armi clandestine...
credo che nessun brasiliano che detenga un'arma legalmente abbia consegnato alcunché visto che nella migliore dell'ipotesi gliela pagavano 43 dollari (450pesos)

zuper
06-05-2008, 19:13
<;22334766']In Brasile tutto questo ha un suo perchè...
Spesso armi e fucili sono in mano a disperati che non hanno neanche da vivere,
quindi lo scambio denaro-pistola ha lo scopo di disarmare la fascia di popolazione
meno ambiente, cioè quelli che poi nei fatti creano un humus di gentaglia subito pronta
a fare furti e rapine, oppure a iniziare lotte frà bande armate di ragazzini per il controllo
di traffici stupefacenti.. imho :O

imho è proprio il contrario...

con 450 pesos quanto ci mangiano? diciamo pure una settimana

con una pistola ci mangiano molto di +....

lowenz
06-05-2008, 19:44
Aspettiamo l'intervento di Hakuna :O

manurosso87
06-05-2008, 19:57
NON SONO PESOS :doh:

cdimauro
06-05-2008, 21:12
In Giappone da 150 anni gli unici che possono detenere armi sono i poliziotti, e infatti ha il più basso tasso di criminalità.

manurosso87
06-05-2008, 21:17
In Giappone da 150 anni gli unici che possono detenere armi sono i poliziotti, e infatti ha il più basso tasso di criminalità.

ecco perchè i mafiosi della yakuza usano le katane!!

cdimauro
06-05-2008, 21:55
Infatti rischiano grosso.

Ripeto: il Giappone ha il più basso tasso mondiale di criminalità.

GianoM
06-05-2008, 22:42
In Giappone da 150 anni gli unici che possono detenere armi sono i poliziotti, e infatti ha il più basso tasso di criminalità.
Ah sì? Interessante.

Vins_cb
06-05-2008, 22:46
Infatti rischiano grosso.

Ripeto: il Giappone ha il più basso tasso mondiale di criminalità.
La fai troppo semplice...
il tasso di omicidi in giappone è identico a quello della svizzera, che è una delle nazioni con più alto numero di armi per cittadino...

easyand
07-05-2008, 01:12
La fai troppo semplice...
il tasso di omicidi in giappone è identico a quello della svizzera, che è una delle nazioni con più alto numero di armi per cittadino...

appunto...

c'è un codice morale e un educazione un "tantinello" diversi

Sawato Onizuka
07-05-2008, 01:12
La fai troppo semplice...

allora in Finlandia la prima causa di morte è l'alcool :asd: (ca. il 25%)

Vins_cb
07-05-2008, 02:27
ma alla fine veramente stiamo parlando di cifre irrisorie...

In italia, statistiche 2002:
http://www.istat.it/dati/catalogo/20070405_00/ann_07_18_cause_di_morte_2002.pdf

fra coloro che sono deceduti per cause esterne dei traumatismi (ovvero non sono morti per qualche malattia) solo l'1,09% è stato vittima di un omicidio con armi da fuoco che corrisponde allo 0,052% del totale fra i morti.

poi ci sarebbe da vedere quanti di questi sono morti a causa di armi legalmente detenute e quanti con armi clandestine in mano a criminali....

cdimauro
07-05-2008, 08:08
appunto...

c'è un codice morale e un educazione un "tantinello" diversi
150 anni fa in Giappone era normalissimo avere un'arma: la cultura e l'educazione erano molto diverse, e la violenza dilagava.

Impedire a chiunque di possedere armi è stata una vera e propria rivoluzione (vabbé che era il periodo giusto, visto che lo shogunato finì proprio all'epoca, quando lo shogun rimise il suo mandato nelle mani dell'imperatore, dopo diversi secoli), che ha portato il Giappone a quello che è oggi.

nagoyakochin
07-05-2008, 12:37
150 anni fa in Giappone era normalissimo avere un'arma: la cultura e l'educazione erano molto diverse, e la violenza dilagava.

Impedire a chiunque di possedere armi è stata una vera e propria rivoluzione (vabbé che era il periodo giusto, visto che lo shogunato finì proprio all'epoca, quando lo shogun rimise il suo mandato nelle mani dell'imperatore, dopo diversi secoli), che ha portato il Giappone a quello che è oggi.

Non per correggerti, ma non e' esattamente cosi'. Il rilascio di un porto d'arma da fuoco e' mooolto difficile ma non e' affatto riservato totalmente alla polizia e alle forze di difesa.

Tieni conto inoltre che quanto detto non vale per tutte le armi da taglio. Per esempio io possiedo una shinken (spada affilata) che uso per allenamento e non ho avuto problemi con il rilascio del permesso di detenzione e porto. Ovviamente se mi fermano devo dimostrare che sto andando ad allenamento o rientro a casa. Idem per la libera vendita di coltelli e successiva detenzione in casa a scopi di collezionismo o di utilizzo (per esempio da caccia, da pesca, survival, ecc...). I taser da prossimità poi sono di libera vendita.

Non siamo piu' ai tempi dell'“Editto di Hideyoshi” (1588) che vietava ai civili di detenere armi. E il discorso sulla restaurazione meiji e' un tantino diverso dalla riconsegna volontaria di un mandato visto che e' preceduto da uno scontro tra lo schieramento pro-tokugawa e quello pro-corte imperiale e seguito da una guerra per spogliare lo shogun dei suoi poteri che lo costringe a rifugiarsi in Hokkaido dove forma per breve tempo una piccola Repubblica Oligarchica. :-P ma questo e' OT.

Vins_cb
07-05-2008, 13:10
scusate, ho corretto le percentuali che erano sbagliate; rimangono comunque bassissime, 293 morti su 26693 (cause esterne dei traumatismi) o su 560.390 (morti totali)

GianoM
07-05-2008, 13:44
In Brasile nel 2004 le morti per arma da fuoco furono 39.325.

http://www.peacelink.it/paxchristi/a/12745.html

trallallero
07-05-2008, 13:50
Non si puo' guadagnare su questo progetto sociale, mi sembra chiaro.
E' un vantaggio per la collettivita' e dovrebbe calare il crimine di molto.
Gia' questo giustifica i contributi che lo stato mette a disposizione.
Un bel lavoro!

dipende ... com'è il sistema sanitario in Brasile ?
perchè se è pubblico e gratuito come in Italia, il progetto sociale ha un suo perchè e potrebbe mirare a spendere
meno in sanità pubblica ;)

alarico75
07-05-2008, 14:00
dipende ... com'è il sistema sanitario in Brasile ?
perchè se è pubblico e gratuito come in Italia, il progetto sociale ha un suo perchè e potrebbe mirare a spendere
meno in sanità pubblica ;)

Si intendevo le ricadute meramente economiche del progetto che sono limitate.
Da un punto di vista piu' ampio mi sembra chiaro che si risparmi in sanita' :)

cdimauro
07-05-2008, 23:45
Non per correggerti, ma non e' esattamente cosi'. Il rilascio di un porto d'arma da fuoco e' mooolto difficile ma non e' affatto riservato totalmente alla polizia e alle forze di difesa.

Tieni conto inoltre che quanto detto non vale per tutte le armi da taglio. Per esempio io possiedo una shinken (spada affilata) che uso per allenamento e non ho avuto problemi con il rilascio del permesso di detenzione e porto. Ovviamente se mi fermano devo dimostrare che sto andando ad allenamento o rientro a casa. Idem per la libera vendita di coltelli e successiva detenzione in casa a scopi di collezionismo o di utilizzo (per esempio da caccia, da pesca, survival, ecc...). I taser da prossimità poi sono di libera vendita.
Fai bene a correggermi, perché non ricordavo questo importante dettaglio.
Non siamo piu' ai tempi dell'“Editto di Hideyoshi” (1588) che vietava ai civili di detenere armi. E il discorso sulla restaurazione meiji e' un tantino diverso dalla riconsegna volontaria di un mandato visto che e' preceduto da uno scontro tra lo schieramento pro-tokugawa e quello pro-corte imperiale e seguito da una guerra per spogliare lo shogun dei suoi poteri che lo costringe a rifugiarsi in Hokkaido dove forma per breve tempo una piccola Repubblica Oligarchica. :-P ma questo e' OT.
Sì, questo lo sapevo. :)

nagoyakochin
08-05-2008, 02:50
Fai bene a correggermi, perché non ricordavo questo importante dettaglio.

Sì, questo lo sapevo. :)

Non ne dubitavo! Comunque il discorso che fai sul Giappone e' corretto, anche al di la' della legge, e' che qui a ben poche persone verrebbe in mente di prendersi un'arma "per stare al sicuro". E' una questione di civilta' e di certezza della pena... qui buttan via la chiave per certi reati.
Anche se a detta di molti la sicurezza sta peggiorando in questi ultimi anni.
Poi hai fatto proprio un buon esempio perche' il legame tra Giappone e Brasile e' molto intenso, soprattutto in questi anni, a causa dei grossi flussi migratori e della presenza in entrambi i paesi di grosse comunita' miste.