View Full Version : Quante risorse di metallo abbiamo ancora?
Oltre al petrolio come siamo messi con le risorse metalliche?
non ne ho la più pallida idea, però penso che sia meno complicata la situazione metallifera, in quanto il petrolio e i combustibili in generale una volta usati non ci sono più XD mentre i metalli possono sempre essere riutilizzati con le adatte procedure
Di metallo, inteso come ferro alluminio e tutti quelli più abbondanti, ce ne sono a sufficienza penso :D
considera che i metalli hanno un ciclo, mentre il petrolio una volta bruciato.. ciao ciao.
Per esempio, un auto quando viene rottamata diventa una ammasso di metallo che poi viene riutilizzato.
Anche le lattine se riciclate diventano nuovo metallo da riutilizzare. E qualunque materiale di metallo butti per terra, prima o poi verrà ri-recuperato (fra qualche migliaio d'anni forse :asd: ).
Chiedevo perché in certi documentari fanno vedere che usano tonnellate di acciaio ed ero curioso se prima o poi il ferro e altri metalli molto usati potessero finire :D
C'era un articolo tempo fa su Newton,se lo trovo ti copio il contenuto
:dissident:
04-05-2008, 10:59
sì c'era anche su focus mi ricordo
La Terra è fondamentalmente una sfera di silicio con un nucleo in ferro http://img204.imageshack.us/img204/2716/asdmega4kt9.gif
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Vi siete mai chiesti come mai ogni tanto si sente di furti di rame dalle linee ferroviarie? Questo è ormai un fenomeno diffuso, e a differenza di tanti malcostumi della società italiana, almeno su questo non siamo i soli. Infatti il fenomeno del furto del metallo “povero” avviene già da anni anche in Germania e in Polonia.
Il motivo? Il rame sta finendo, e il suo prezzo sul mercato è triplicato negli ultimi due anni. La causa principale di questo aumento sconsiderato del prezzo di uno dei metalli meno considerati della storia è che il mercato asiatico sta diventando troppo esigente e la richiesta di rame aumenta di giorno in giorno. Se a questo poi aggiungiamo che, soprattutto in Italia, viene molto spesso sprecato, si capisce come mai ora stia diventando quasi più prezioso dell’oro.
Il settimanale britannico New Scientist ha lanciato l’allarme: secondo i dati dell’US Geological Survey le scorte mondiali di rame si esauriranno tra non più di 60 anni. A questo punto si potrebbe pensare di sostituirlo con qualche altro metallo. E invece no, perché la situazione non è rosea neanche in altri campi.
Secondo i loro dati, le riserve geologiche di oro si potrebbero esaurire in 45 anni, quelle di argento addirittura in 30. E queste sono le ipotesi più ottimistiche. Il dato infatti riguarda il consumo attuale di tutta la Terra, ma siccome gli Usa stanno consumando queste risorse ad un ritmo di molto superiore, se teniamo conto che esiste il rischio che la Cina si adegui al passo americano, questi tempi potrebbero ridursi drasticamente, fino a più che dimezzarsi.
Ma l’allarme non riguarda solo i metalli più conosciuti. Infatti pare che altri metalli molto usati ma poco conosciuti siano a rischio estinzione, come ad esempio l’indio, usato soprattutto nell’industria elettronica. Il suo costo nel 2003 era di 60 dollari al kg, ora è di 1000 dollari. Le sue riserve si stanno esaurendo molto più velocemente, e il rischio esaurimento potrebbe concretizzarsi in solo 13 anni. Ma a rischio ci sono anche il nichel (90 anni di vita), lo stagno (40), lo zinco (46) e l’antimonio (30).
Le soluzioni potrebbero essere molteplici. La più semplice è quella di puntare su metalli a durata più lunga come il platino, le cui scorte dureranno ancora circa 360 anni, o l’alluminio, che ci sarà ancora per circa un millennio. Oppure puntare sulla plastica, stando attenti però alla durata del petrolio.
Poi ci sarebbe la soluzione ecologica, cioè il riciclo dei metalli in quanto, essendo materiali non scomponibili, la loro qualità rimane immutata ad ogni riciclo.
E poi ci sarebbe l’alternativa fantascientifica, e cioè andarlo a prendere dallo spazio. La Luna infatti è ricca di questi metalli ancora inutilizzati, e parecchi asteroidi hanno maggiori quantità di una o dell’altra risorsa.
Non so quale sarà la soluzione che salverà i nostri metalli, ma per adesso cominciamo a risparmiarli.
http://www.ecologiae.com/allarme-i-metalli-si-stanno-esaurendo/
Tra dieci anni metalli dai nomi esotici come Indio, Gallio, Afnio, Lantanio e Germanio, potrebbero diventare più preziosi di petrolio e diamanti. La scarsità di questi elementi che solo fino a qualche decennio fa erano ai margini dell'utilizzo industriale rischia di colpire prima di tutto l'Europa, all'avanguardia nelle tecnologie, ma importatrice netta di queste materie prime dell'innovazione, se non comincerà a ripensare il suo sistema di produzione.
Il fenomeno è già evidente per il platino, indispensabile per le celle a combustibile e le marmitte catalitiche, ma anche per l'indio, richiestissimo nell'elettronica e potrebbe innescarsi presto anche per molti altri, condizionando profondamente anche gli equilibri geopolitici mondiali.
A lanciare l'allarme è Armin Reller, preside della facoltà di chimica dell'Università di Augsburg in Germania, che coordina uno dei pochi gruppi attivi nel monitoraggio di queste materie prime indispensabili per l'alta tecnologia. L'indio, oggi indispensabile per schermi Lcd e display di cellulari, Pc e videogame, rischia di esaurirsi in 5-10 anni agli attuali ritmi di utilizzo. L'afnio utilizzato in microprocessori e centrali energetiche in meno di 10 anni così come il gallio, il platino in 15 anni, il tantalio di cui sono fatti i condensatori di telefonini e tutta la microelettronica in 20 anni. Per non parlare dell'Uranio che, con l'attuale rilancio delle centrali atomiche in Cina e Usa rischia di non durare più di 25-30 anni.
«Questi elementi oggi sono molto richiesti per le loro funzionalità – spiega Reller – in un normale Pc ne sono presenti almeno 20 o 30 differenti, anche se in quantità piccolissime». Un normale laptop ad esempio contiene circa 30 milligrammi di Indio, e un telefonino meno di 20 milligrammi di tantalio. Ma queste quantità sono solo apparentemente inifinitesimali quando si guarda al bilancio dell'industria mondiale.
L'anno prossimo saranno venduti un miliardo di telefonini e 600 milioni di schermi Lcd e il prezzo dell'Indio, di appena 60 dollari al chilo nel 2002, oggi ha superato i 900. Riunendo ricercatori di diversi atenei e specialità Reller ha completato il primo studio trasversale che prende in considerazione le principali materie prime dell'industria ad alta tecnologia in tutti i loro passaggi industriali, dall'estrazione fino alla dismissione e all'eventuale riciclo.
«La situazione più grave è sicuramente quella del platino - avverte Reller - perché le sue applicazioni sono diffusissime, ma l'estrazione arriva appena a 180 tonnellate l'anno grazie a cinque miniere principalmente in Sud Africa e Russia e più modeste in Canada e Colombia». Ma ci sono anche elementi come il vanadio, di cui è avida l'industria automobilistica perché utilizzato per applicazioni in competizione come le batterie e le lamiere e il gallio, indispensabile per molti chip ad alte prestazioni e per i led che stanno invadendo il mercato dell'illuminazione.
http://www.tutto.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=1029028&chId=35&artType=Focus&back=0&sezId=8742
Beh allora è una situazione moltro grave, senza petrolio in qualche modo si più viviere e trovare alternative ma per i metalli boh!! Forse andremo veramente nello spazio a cercare? Strano però che non se ne parla mai.
Io avrei un'altra domanda sempre inerente al tema: ma quanto uranio abbiamo? Non vorrei che oltre al petrolio (che doveva essere finito da 30 anni :asd:) tra un pò neppuire le contrali nucleari possano andare più avanti...
P.S.: Io penso che il petrolio prima o poi finirà, ma che ne rimane molto di più di quanto ci vogliono far credere ce ne sia...
serbring
06-05-2008, 11:30
Io avrei un'altra domanda sempre inerente al tema: ma quanto uranio abbiamo? Non vorrei che oltre al petrolio (che doveva essere finito da 30 anni :asd:) tra un pò neppuire le contrali nucleari possano andare più avanti...
P.S.: Io penso che il petrolio prima o poi finirà, ma che ne rimane molto di più di quanto ci vogliono far credere ce ne sia...
secondo me di petrolio ce nè veramente tanto...quello che finirà a breve è il petrolio a basso costo....O forse è già finito...:rolleyes:
Io avrei un'altra domanda sempre inerente al tema: ma quanto uranio abbiamo? Non vorrei che oltre al petrolio (che doveva essere finito da 30 anni :asd:) tra un pò neppuire le contrali nucleari possano andare più avanti...
E' sufficiente fino alla fine del secolo,o anche di più.Tempo prezioso per vedere le centrali a fusione,si spera
Sperando che non ci sterminiamo prima con qualche altra guerra mondiale :rolleyes:
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
E' sufficiente fino alla fine del secolo,o anche di più.Tempo prezioso per vedere le centrali a fusione,si spera
Già, anche perchè una delle cose più importanti del secolo, la plastica deriva proprio dale petrolio... Quindi dobbiamo risparmiarne il più possibile...
Allora io non ricordo dove, ma ho letto che oltre al petrolio anche i diamanti hanno una situazione simile: ce ne sono molti di più di quanto si pensa ce ne siano... Ma rendere pubblica e ufficiale la cosa ne abbasserebbe troppo il costo... E a qualcuno la cosa non piace...
Su wikipedia leggevo che durante la seconda guerra mondiale i tedeschi avevano molti surrogati addirittura si cercava di realizzare surrugati del petrolio. Possibile che a distanza di anni non si sia provato a fare ricerche in questo senso?
byezzzzzzzzzzzzzzz
Su wikipedia leggevo che durante la seconda guerra mondiale i tedeschi avevano molti surrogati addirittura si cercava di realizzare surrugati del petrolio. Possibile che a distanza di anni non si sia provato a fare ricerche in questo senso?
byezzzzzzzzzzzzzzz
Al giorno d'oggi ci sono troppi interessi diento... Ricerche in questo senso vengono interrotte "misteriosamente"...
Questo dopotutto è vero. Se non sbaglio in Germania non ci sono risorse petrolifere consistenti e quindi sono stati costretti ad agire in quel modo all'epoca. Dopotutto bisogna vedere dove il gioco vale la candela riferendomi sul piano economico. Forse vedremo qualcosa quando il petrolio comincerà a scarseggiare.
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
serbring
06-05-2008, 12:49
Già, anche perchè una delle cose più importanti del secolo, la plastica deriva proprio dale petrolio... Quindi dobbiamo risparmiarne il più possibile...
Allora io non ricordo dove, ma ho letto che oltre al petrolio anche i diamanti hanno una situazione simile: ce ne sono molti di più di quanto si pensa ce ne siano... Ma rendere pubblica e ufficiale la cosa ne abbasserebbe troppo il costo... E a qualcuno la cosa non piace...
ma con i diamanti salvo i gioielli e certe cose particolari nel quale è richiesta una elevatissima durezza a cosa serve?
razziadacqua
06-05-2008, 14:06
A parte l'esempio del Rame rubato dalle ferrovie, ti dico solo che le batterie per auto negli ultimi mesi hanno aumentato il costo del 45% per mancanza industriale di Piombo e l'Alluminio, per colpa della Bauxite, costa sempre di più, tra poco cominceranno a rubare pure quello...il ferro invece costa una cavolata :)
Sulle batterie dell'auto non era una mia impressione che costassero di più rispetto a qualche anno fa.
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
treslunas
07-05-2008, 22:10
Vorrei introdurre anche l'argomento dell'inerzia produttiva...nel senso che l'aumento repentino delle richieste del mercato (dovuto a cina e india, che a mio avviso è inutile definire paesi emergenti, quando sono emersi da un po'...) e la loro rapida crescita industriale ha creato uno strappo con la produzione di materie prime.
In pratica, in molti settori (petrolifero->vedi prezzi-crisi petrolio, minerario->vedi prezzi-crisi materie prime, agricolo->vedi prezzi-crisi riso) non c'è stata quella pianificazione, o non è stata valutata correttamente, che serve per mettere identificare e mettere in produzione impianti e infrastutture per supportare le maggiori richieste del mercato.
Questo non significa che i metalli, il petrolio o il resto stiano finendo!!!
Soltanto serviranno qualche anno per equilibrare nuovamente la domanda e l'offerta, e quindi i prezzi.
P.S. Se a qualcuno servono dati, si prenda l'esempio della sardegna, che è ricchissima di minerali rari e non (dal carbone alla bauxite appunto) è che possedeva una delle più importanti facoltà di ingegneria mineraria italiane (ora virtualmente senza iscritti) dove l'interruzione dell'estrazione è stata dovuta alla presenza di giacimenti in paesi dove la manodopera è a basso costo (e la legislatura ambientale assente e alla mancanza di un investimento di rinnovazione industriale...).
Per il petrolio, l'apertura di zone protette (l'alaska per fare un esempio, l'antartide, la groenlandia) che potrebbero far triplicare le riserve mondiali e dilatare i tempi della riduzione della produzione di petrolio (attenzione, riduzione, non collasso istantaneo!)
GUSTAV]<
07-05-2008, 23:16
Vorrei introdurre anche l'argomento dell'inerzia produttiva...nel senso che l'aumento repentino delle richieste del mercato (dovuto a cina e india, che a mio avviso è inutile definire paesi emergenti, quando sono emersi da un po'...) e la loro rapida crescita industriale ha creato uno strappo con la produzione di materie prime.
In pratica, in molti settori (petrolifero->vedi prezzi-crisi petrolio, minerario->vedi prezzi-crisi materie prime, agricolo->vedi prezzi-crisi riso) non c'è stata quella pianificazione, o non è stata valutata correttamente, che serve per mettere identificare e mettere in produzione impianti e infrastutture per supportare le maggiori richieste del mercato.
Questo non significa che i metalli, il petrolio o il resto stiano finendo!!!
Soltanto serviranno qualche anno per equilibrare nuovamente la domanda e l'offerta, e quindi i prezzi.
P.S. Se a qualcuno servono dati, si prenda l'esempio della sardegna, che è ricchissima di minerali rari e non (dal carbone alla bauxite appunto) è che possedeva una delle più importanti facoltà di ingegneria mineraria italiane (ora virtualmente senza iscritti) dove l'interruzione dell'estrazione è stata dovuta alla presenza di giacimenti in paesi dove la manodopera è a basso costo (e la legislatura ambientale assente e alla mancanza di un investimento di rinnovazione industriale...).
Per il petrolio, l'apertura di zone protette (l'alaska per fare un esempio, l'antartide, la groenlandia) che potrebbero far triplicare le riserve mondiali e dilatare i tempi della riduzione della produzione di petrolio (attenzione, riduzione, non collasso istantaneo!)
Quoto,
Certamente ci sarà una rimodulazione dei prezzi, la scoperta di nuovi giacimenti
e magari, come ha detto xenom, maggiore intelliggenza nell' utilizzo del materiale
riciclabile.
Infatti, queste materie prime sono tutte riciclabili, non è che evaporano,
se non lo si fà è solo per motivi di costo... è più conveniente l'usa e getta.. ;)
Chi parla di esaurimento delle materie prime imminente fà sicuramente del terrorismo
catastrofico inutile :asd:
GUSTAV]<
07-05-2008, 23:19
Di metallo, inteso come ferro alluminio e tutti quelli più abbondanti, ce ne sono a sufficienza penso :D
considera che i metalli hanno un ciclo, mentre il petrolio una volta bruciato.. ciao ciao.
Per esempio, un auto quando viene rottamata diventa una ammasso di metallo che poi viene riutilizzato.
Anche le lattine se riciclate diventano nuovo metallo da riutilizzare. E qualunque materiale di metallo butti per terra, prima o poi verrà ri-recuperato (fra qualche migliaio d'anni forse :asd: ).
Già che ci sono Quoto questo discorso, veramente molto più intelligente,
di tutte quelle minkiate scritte da pseudo-scienziati catastrofisti da carta stampata..
bye :D
Gig4hertz
08-05-2008, 09:58
Già, anche perchè una delle cose più importanti del secolo, la plastica deriva proprio dale petrolio... Quindi dobbiamo risparmiarne il più possibile...
Allora io non ricordo dove, ma ho letto che oltre al petrolio anche i diamanti hanno una situazione simile: ce ne sono molti di più di quanto si pensa ce ne siano... Ma rendere pubblica e ufficiale la cosa ne abbasserebbe troppo il costo... E a qualcuno la cosa non piace...
non si tratta di non farlo sapere in giro, i diamanti sono monopolizzati il produttore decide quanti estrarne e estraendone pochi e vendendoli solo lui il prezzo è tenuto artificialmente molto alto, è un discorso simile per il petrolio dove il prezzo è tenuto relativamente alto dal fatto che l'opec impone una produzione ideale per massimizzare il profitto.
Doraneko
09-05-2008, 13:31
Io ho lavorato nel settore della perforazione nell'ambito dei combustibili fossili.Praticamente il costo del petrolio si e' alzato perche' l'estrazione non e' tanto massiccia da poter soddisfare la domanda.Infatti in molti casi se si rende disponibile un nuovo impianto da perforazione,questo trova impiego praticamente subito,anzi,addirittura ancora prima che i lavori di costruzione siano iniziati!!
Volendo essere precisi,adesso c'e' molto piu' petrolio di una volta!Per diversi motivi.
Una volta quando si trovava un giacimento di petrolio,lo si sfruttava solo finche' era conveniente,quando i costi di estrazione diventavano alti lo si chiudeva e si andava da un'altra parte.
Se un giacimento era troppo profondo,scomodo,piccolo o cos'altro,lo si "snobbava" in favore di un giacimento piu' redditizio.
Oggigiorno,che i prezzi sono saliti,e' diventato conveniente sfruttare anche quei giacimenti,percio' si puo' attingere a molte piu' risorse!
Sono inoltre migliorate molto le tecniche di perforazione,ad esempio si puo' perforare anche in orrizontale,a zif-zag,ecc.. percio' si possono raggiungere piu' giacimenti.
serbring
09-05-2008, 14:24
Io ho lavorato nel settore della perforazione nell'ambito dei combustibili fossili.Praticamente il costo del petrolio si e' alzato perche' l'estrazione non e' tanto massiccia da poter soddisfare la domanda.Infatti in molti casi se si rende disponibile un nuovo impianto da perforazione,questo trova impiego praticamente subito,anzi,addirittura ancora prima che i lavori di costruzione siano iniziati!!
Volendo essere precisi,adesso c'e' molto piu' petrolio di una volta!Per diversi motivi.
Una volta quando si trovava un giacimento di petrolio,lo si sfruttava solo finche' era conveniente,quando i costi di estrazione diventavano alti lo si chiudeva e si andava da un'altra parte.
Se un giacimento era troppo profondo,scomodo,piccolo o cos'altro,lo si "snobbava" in favore di un giacimento piu' redditizio.
Oggigiorno,che i prezzi sono saliti,e' diventato conveniente sfruttare anche quei giacimenti,percio' si puo' attingere a molte piu' risorse!
Sono inoltre migliorate molto le tecniche di perforazione,ad esempio si puo' perforare anche in orrizontale,a zif-zag,ecc.. percio' si possono raggiungere piu' giacimenti.
Tutto questo però ad un costo maggiore, immagino
treslunas
10-05-2008, 01:45
Se poi si pensa che nel 1998 il barile costava 20$ (e nessuno pensava ad aprire nuovi pozzi...una torre di trivellazione costa 300000$ al giorno e non sai mai quanto tempo ci impieghi ad arrivare alla profondità stabilita!) e che per mettere in produzione alcuni impianti difficili (basta pensare a kashgan o karachaganak) non sono bastati 8 anni (e che non sono passati troppi anni dall'impennata del petrolio, risalente al 2003-2004), si capisce subito perché non si riesce a compensare una domanda così rapidamente crescente!
Doraneko
10-05-2008, 02:13
Tutto questo però ad un costo maggiore, immagino
Ovviamente!Ma comunque ci si ritaglia una buona fetta di utile,visti i prezzi.Grazie ai computer ecc...,sono migliorate molto tutte le attivita' collegate alla perforazione,adesso il pozzo e' diventato una finestra su quello che c'e' nel sottosuolo.Una volta si faceva un buco dove si riteneva che ci fosse petrolio e,una volta raggiunto il giacimento,il pozzo "partiva" (blowout) sparando fuori petrolio come si vede ne "il petroliere" o come lo stereotipo della trivellazione petrolifere fa immaginare alla maggior parte della gente.Oggi invece e' tutto controllato,se c'e' un blowout e' perche' qualcosa e' andato storto,non e' certo un fatto di routine!!
e nessuno pensava ad aprire nuovi pozzi...una torre di trivellazione costa 300000$ al giorno e non sai mai quanto tempo ci impieghi ad arrivare alla profondità stabilita!)
mmm...300mila dollari al giorno sono una cifra esagerata!..resta il fatto che comunque servono tanti soldi:manutenzione,mantenimento della manodopera,approvvigionamento di gasolio,componenti per il fango,smaltimento dei rifiuti speciali,soldi per pagare gli ingegneri esterni,ecc...
La stima del tempo per arrivare alla quota stabilita e' una cosa piuttosto precisa,quando vai a perforare in un posto sai con buona precisione cosa troverai sotto:se perfori in pianura padana e' quasi impossibile che ti capiti la sorpresa del tipo "oh!uno strato roccioso!",come se perfori dove e' duro comunque sai che ci metterai tanto.Le sorprese casomai si hanno dopo,ad esempio si arriva alla quota stabilita ma non si trova niente,oppure puo' succedere qualche intoppo nelle fasi finali.
Io avrei un'altra domanda sempre inerente al tema: ma quanto uranio abbiamo? Non vorrei che oltre al petrolio (che doveva essere finito da 30 anni :asd:) tra un pò neppuire le contrali nucleari possano andare più avanti...
P.S.: Io penso che il petrolio prima o poi finirà, ma che ne rimane molto di più di quanto ci vogliono far credere ce ne sia...
Di questo non ti devi preoccupare, ci sono probabilità molto elevate che entro il 2100 avremo le centrali a fusione.
Penso che l'uranio duri a sufficienza :asd:
comunque il problema energetico si stabilizzerà, è una delle poche cose su cui sono ottimista... La ricerca e le nuove tecnologie porteranno a rendimenti molto più elevati e a tecniche di produzione energetica migliori. Magari si abbasserà anche il costo del fotovoltaico e verrà incrementato il rendimento.
A parte l'esempio del Rame rubato dalle ferrovie, ti dico solo che le batterie per auto negli ultimi mesi hanno aumentato il costo del 45% per mancanza industriale di Piombo e l'Alluminio, per colpa della Bauxite, costa sempre di più, tra poco cominceranno a rubare pure quello...il ferro invece costa una cavolata :)
So che il processo di estrazione dell'alluminio dalla bauxite è enorme (per via del dispendio energetico)... E' in corso qualche ricerca per sistemi alternativi? :(
Oltre che dal punto di vista economico è un dispendio gigantesco soprattutto dal punto di vista energetico...
INdigeSTO
10-05-2008, 19:29
Le soluzioni potrebbero essere molteplici. La più semplice è quella di puntare su metalli a durata più lunga come il platino, le cui scorte dureranno ancora circa 360 anni, o l’alluminio, che ci sarà ancora per circa un millennio....
Il fenomeno è già evidente per il platino, indispensabile per le celle a combustibile e le marmitte catalitiche...
«La situazione più grave è sicuramente quella del platino - avverte Reller - perché le sue applicazioni sono diffusissime, ma l'estrazione arriva appena a 180 tonnellate l'anno grazie a cinque miniere principalmente in Sud Africa e Russia e più modeste in Canada e Colombia».
C'è qualcosa che non mi quadra in questo discorso. Le risorse di platino non ingentissime, ma allora perché si parla della situazione più grave?
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