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View Full Version : Un'italia alla deriva


wolf64
28-04-2008, 11:11
Dal Corriere della Sera:

http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_28/un_italia_alla_deriva_fe1f746e-14e8-11dd-805d-00144f02aabc.shtml



CORRIERE DELLA SERA.it

Dalle infrastrutture agli ordini professionali, dal turismo all’università
Dai bidelli agli onorevoli,
un’Italia alla deriva
Privilegi intoccabili e tagli impossibili

C’erano una volta le impiraresse che perdevano gli occhi a infilar perline, le filandine che passavano la vita con le mani nell’acqua bollente e le lavandere che battevano i panni curve sui ruscelli sospirando sul bel molinaro.
Ma all’alba del Terzo Millennio, al passo col resto del mondo che produceva ingegneri elettronici e fisici nucleari e scienziati delle fibre ottiche, nacquero finalmente anche in Italia delle nuove figure professionali femminili: le scodellatrici. Cosa fanno? Scodellano. E basta? E basta. Il moderno mestiere, per lo più ancora precario, è nato per riempire un vuoto. Quel vuoto lasciato dalle bidelle che, ai sensi del comma 4 dell’art. 8 della legge 3 maggio 1999, n. 124, assolutamente non possono dare da mangiare ai bambini delle materne. Detta alla romana: «Nun je spetta».

C’è scritto nel protocollo d’intesa coi sindacati. Non toccano a loro le seguenti mansioni: a) ricevimento dei pasti; b) predisposizione del refettorio; c) preparazione dei tavoli per i pasti; d) scodellamento e distribuzione dei pasti; e) pulizia e riordino dei tavoli dopo i pasti; f) lavaggio e riordino delle stoviglie. Scopare il pavimento sì, se proprio quel pidocchioso del direttore didattico non ha preso una ditta di pulizie esterna. Ma scodellare no. Ed ecco che le scuole materne e primarie, dove le bidelle (pardon: «collaboratrici scolastiche») sono passate allo Stato, hanno dovuto inventarsi questo nuovo ruolo. Svolto da persone che, pagate a parte e spesso riunite in cooperative, arrivano nelle scuole alle undici, preparano la tavola ai bambini, scoperchiano i contenitori del cibo, mescolano gli spaghetti già cotti con il ragù e scodellano il tutto nei piatti, assistono gli scolaretti, mettono tutto a posto e se ne vanno. Costo del servizio, Iva compresa, quasi un euro e mezzo a piatto. Mille bambini, 1.500 euro. Costo annuale del servizio in un Comune di media grandezza con duemila scolaretti: 300.000 euro.

Una botta micidiale ai bilanci, per i Municipi: ci compreresti, per fare un esempio, 300 computer. Sulla Riviera del Brenta, tra Padova e Venezia, hanno provato a offrire dei soldi alle bidelle perché si facessero loro carico della cosa. Ottocento euro in più l’anno? «Ah, no, no me toca...». Mille? «Ah, no, no me toca...». Millecinque? «Ah, no, no me toca...». Ma ve lo immaginate qualcosa di simile in America, in Francia, in Gran Bretagna o in Germania? (...) E sempre lì torniamo: chi, se non la politica, quella buona, può guidare al riscatto un Paese ricco di energie, intelligenze, talenti straordinari, ma in declino? Chi, se non il Parlamento, può cambiare le regole che per un verso ingessano l’economia sul fronte delle scodellatrici e per un altro permettono invece agli avventurieri del capitalismo di rapina di muoversi impunemente con la libertà ribalda dei corsari? (...)

Giorgio Napolitano ha ragione: «Coloro che fanno politica concretamente, a qualsiasi schieramento appartengano, devono compiere uno sforzo per comprendere le ragioni della disaffezione, del disincanto verso la politica e per gettare un ponte di comunicazione e di dialogo con le nuove generazioni ». Ma certo questa ricucitura tra il Palazzo e i cittadini, necessaria come l’ossigeno per interrompere la deriva, sarebbe più facile se i partiti avessero tutti insieme cambiato quell’emendamento indecente infilato nell’ultimo decreto «milleproroghe» varato il 23 febbraio 2006 dalla destra berlusconiana, ma apprezzato dalla sinistra. Emendamento in base al quale «in caso di scioglimento anticipato del Senato della Repubblica o della Camera dei Deputati il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi è comunque effettuato». Col risultato che nel 2008, 2009 e 2010 i soldi del finanziamento pubblico ai partiti per la legislatura defunta si sommeranno ai soldi del finanziamento pubblico del 2008, 2009 e 2010 previsto per la legislatura entrante. Così che l’Udeur di Clemente Mastella incasserà complessivamente 2 milioni e 699.701 euro anche se non si è neppure ripresentata alle elezioni. E con l’Udeur continueranno a batter cassa, come se fossero ancora in Parlamento, Rifondazione comunista (20 milioni e 731.171 euro), i Comunisti italiani (3 milioni e 565.470), i Verdi (3 milioni e 164.920). (...)

E sarebbe più facile se i 300 milioni di euro incassati nel 2008 dai partiti sulla base della legge indecorosa che distribuisce ogni anno 50 milioni di rimborsi elettorali per le Regionali (anche quando non ci sono), più 50 per le Europee (anche quando non ci sono), più 50 per le Politiche alla Camera (anche quando non ci sono: quest’anno doppia razione) e più 50 per le Politiche al Senato (doppia razione) non fossero un’enormità in confronto ai contributi dati ai partiti negli altri Paesi occidentali. (...) Certo che ha ragione Napolitano, a mettere in guardia dai rischi dell’antipolitica. Ma cosa dicono i numeri? Che la legge attuale, che nessuno ha voluto cambiare, spinge i partiti a spendere sempre di più, di più, di più. Per la campagna elettorale del ’96 An investì un milione di euro e fu rimborsata con 4, in quella del 2006 ne investì 8 e ne ricevette 64. E così tutti gli altri, dai diessini ai forzisti. Con qualche caso limite come quello di Rifondazione: 2 milioni di spese dichiarate, 34 incassati. Rimborsi per il 2008? C’è da toccar ferro. (...) «Un fantastilione di triliardi di sonanti dollaroni». Ecco a parole cos’hanno tagliato, se vogliamo usare l’unità di misura di Paperon de’ Paperoni, dei costi della politica. A parole, però. Solo a parole. Nella realtà è andata infatti molto diversamente.

E si sono regolati come un anziano giornalista grafomane che stava anni fa al Corriere della Sera e scriveva ogni pezzo come dovesse comporre un tomo del mitico Marin Sanudo, il cronista veneziano che tra i 58 sterminati volumi dei Diarii e i 3 delle Vite dei Dogi e il De origine e tutto il resto, riuscì a riempire l’equivalente attuale di circa 150.000 pagine. Quando il vecchio barone telefonava in direzione per sapere della sua articolessa, il caporedattore sudava freddo: «Tutto bene il mio editoriale, caro?». «Scusi, maestro, dovrebbe tagliare 87 righe». «Togliete gli asterischi». Questo hanno fatto, dal Quirinale alle circoscrizioni, nel divampare delle polemiche sulle spese eccessive dei nostri palazzi, palazzetti e palazzine del potere: hanno tolto gli asterischi. Sperando bastasse spargere dello zucchero a velo per guadagnare un po’ di tempo. Per tener duro finché l’ondata d’indignazione si fosse placata. Per toccare il meno possibile un sistema ormai così impastato di interessi trasversali alla destra e alla sinistra da essere diventato un blocco di granito. (...)

Almeno una porcheria, i cittadini italiani si aspettavano che fosse spazzata via. Almeno quella. E cioè l’abissale differenza di trattamento riservata a chi regala soldi a un partito piuttosto che a un’organizzazione benefica senza fini di lucro. È mai possibile che una regalia al Popolo della Libertà o al Partito democratico, a Enrico Boselli o a Francesco Storace abbia diritto a sconti fiscali fino a 51 volte (cinquantuno!) più alti di una donazione ai bambini leucemici o alle vittime delle carestie africane? Bene: quella leggina infame, che avrebbe dovuto indignare Romano Prodi e Silvio Berlusconi e avrebbe potuto essere cambiata con un tratto di penna, è ancora là. A dispetto delle denunce, dell’indignazione popolare, delle promesse e perfino di una proposta di legge, firmata a destra da Gianni Alemanno e a sinistra da Antonio Di Pietro. Proposta depositata in un cassetto della Camera e lasciata lì ad ammuffire. Ma se non ora, quando?
Sergio Rizzo Gian Antonio Stella (1- Continua)

lowenz
28-04-2008, 11:15
scienziati delle fibre ottiche
LOL, si dice optoelettronici :p

wolf64
28-04-2008, 12:09
LOL, si dice optoelettronici :p

Si Lowenz, in effetti quello che scandalizza in tutto l'articolo è la non conoscenza di quella definizione! :rolleyes:

Ma noi itaGLiani oramai siamo abituati a mettere i puntini sulle "i" sulle pagliuzze e farci mettere in "quel posto" le travi! ;)

Washakie
28-04-2008, 12:14
Tutto è colpa di Berlusconi

lowenz
28-04-2008, 12:44
Si Lowenz, in effetti quello che scandalizza in tutto l'articolo è la non conoscenza di quella definizione! :rolleyes:

Ma noi itaGLiani oramai siamo abituati a mettere i puntini sulle "i" sulle pagliuzze e farci mettere in "quel posto" le travi! ;)
E anche a fraintendere i post spiritosi, a quanto vedo :D

Cmq i puntini sulle "i" sono sintomatici di molti problemi del second'ordine, che poi trascurati a lungo diventano importanti come quelli del prim'ordine.

wolf64
28-04-2008, 12:53
E anche a fraintendere i post spiritosi, a quanto vedo :D

Cmq i puntini sulle "i" sono sintomatici di molti problemi del second'ordine, che poi trascurati a lungo diventano importanti come quelli del prim'ordine.

Si ok, è giusto prevenire prima di curare, per qualsiasi cosa, ma nel parassitismo imperante in questo paese, che rimarca e denucia l'articolo, notare che si è usato un termine sbagliato ed evidenziare quello anzichè discutere del contenuto dell'articolo, beh, è proprio mettere in risalto una pagliuzza in un mare di travi se permetti, ironia o non ironia! ;) :D

lowenz
28-04-2008, 12:58
Si ok, è giusto prevenire prima di curare, per qualsiasi cosa, ma nel parassitismo imperante in questo paese, che rimarca e denucia l'articolo, notare che si è usato un termine sbagliato ed evidenziare quello anzichè discutere del contenuto dell'articolo, beh, è proprio mettere in risalto una pagliuzza in un mare di travi se permetti, ironia o non ironia! ;) :D
Beh ma cosa vuoi discutere del resto? Sono cose RISAPUTISSIME ma a quanto pare va bene così :muro:

lowenz
28-04-2008, 13:05
Ad esempio prendiamo queste "scodellatrici" :D

Cosa pensi che ti possano dire leggendo la tua critica se non "Come ti permetti, fatti gli affari tuoi, io ho un lavoro e me lo tengo: devo vivere anche io!" ?

Fritz!
28-04-2008, 13:14
A me pare che mettere assieme bidelle e rimborsi elettorali, oltre ad essere un tipico esempio di cattivo giornalismo qualunquista, sia anche indice della mentalità italiota.
Mischiare capre e cavoli, facendo un quadro globale la cui unica coerenza è il pessimismo depressivo e distruttivo. Che ha la funzione di non servire a un cacchio. Tutti ladri tutti innocenti.

wolf64
28-04-2008, 13:28
Beh ma cosa vuoi discutere del resto? Sono cose RISAPUTISSIME ma a quanto pare va bene così :muro:

Purtroppo hai ragione...


Ad esempio prendiamo queste "scodellatrici"

Cosa pensi che ti possano dire leggendo la tua critica se non "Come ti permetti, fatti gli affari tuoi, io ho un lavoro e me lo tengo: devo vivere anche io!" ?


Guarda, è la vecchia questione che se è vero che la costituzione e i diritti di un paese civile danno (giustamente!) diritto ad un lavoro, questo diritto dovrebbe essere ad "un lavoro", ovvero ad un'attività dove tu fai o produci qualcosa e come controparte ti viene dato uno stipendio.
In itaGLia invece viene interpretato come il diritto ad avere uno stipendio, anche se poi in quel posto di lavoro non fai un cazzo dalla mattina alla sera e il "posto di lavoro" in realtà diventa un sussidio! ;)

Il problema nell'articolo non sarebbero le scodellatrici, che almeno qualcosa fanno, ma i bidelli che cercano di fare il meno possibile!

Stendiamo poi un velo pietoso sulla "solita" classe politica... :rolleyes:

wolf64
28-04-2008, 13:31
A me pare che mettere assieme bidelle e rimborsi elettorali, oltre ad essere un tipico esempio di cattivo giornalismo qualunquista, sia anche indice della mentalità italiota.
Mischiare capre e cavoli, facendo un quadro globale la cui unica coerenza è il pessimismo depressivo e distruttivo. Che ha la funzione di non servire a un cacchio. Tutti ladri tutti innocenti.

Invece no Fritz, perchè il tutto è riconducibile alla mentalità italiota del "furbetto" dove si cerca di fare il meno possibile campando sulle spalle degli altri, soltanto che il bidello lo fa in un contesto più ristretto, il politico avendo più potere lo fa su una scala più ampia!

Il problema in italia non è (solo) la classe politica, ma questa mentalità, che se non si cambia continueremo a fare come il Titanic nelle ultime ore, solo che anzichè ore per noi l'agonia sta durando anni...

Fritz!
28-04-2008, 14:34
Invece no Fritz, perchè il tutto è riconducibile alla mentalità italiota del "furbetto" dove si cerca di fare il meno possibile campando sulle spalle degli altri, soltanto che il bidello lo fa in un contesto più ristretto, il politico avendo più potere lo fa su una scala più ampia!

Il problema in italia non è (solo) la classe politica, ma questa mentalità, che se non si cambia continueremo a fare come il Titanic nelle ultime ore, solo che anzichè ore per noi l'agonia sta durando anni...

La classe politica è l'espressione dell'Italia e degli italiani. Sono l'influenza... non il virus

e tra i furbetti a pieno titolo ci sta pure Stella, che ha costruito la carriera su questo tipo di giornalismo che non è nè inchiesta nè impegno, e neppure denuncia. Ma solo blando cinismo e disimpegno.

wolf64
28-04-2008, 14:41
La classe politica è l'espressione dell'Italia e degli italiani. Sono l'influenza... non il virus

e tra i furbetti a pieno titolo ci sta pure Stella, che ha costruito la carriera su questo tipo di giornalismo che non è nè inchiesta nè impegno, e neppure denuncia. Ma solo blando cinismo e disimpegno.

Da incorniciare quanto ho evidenziato in grassetto del tuo post! ;) :mano:

LUVІ
28-04-2008, 17:08
La classe politica è l'espressione dell'Italia e degli italiani. Sono l'influenza... non il virus

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