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View Full Version : Il miracolo di Torino


Fritz!
26-04-2008, 18:47
per una volta che si parla bene dell'Italia all'estero vale la pena segnalare

Recovery at Fiat
The miracle of Turin

Apr 24th 2008
From The Economist print edition
The lessons that other carmakers can learn from the fixing of Fiat



SOME corporate turnarounds are the result of a big change in strategy. Nokia, for instance, was a messy conglomerate in a backwoods Baltic country until it abandoned the rubber boots and loo paper and concentrated on mobile phones. Some are the consequence of a brilliant new invention. Apple was just a bit player in the personal-computer market until it invented the iPod. And some are brought about by the realisation that the company has lost its way and needs to focus once more on what it's good at. Fiat belongs to the last category; and the remarkable story of the recovery of a company long written off as one of the sickest firms in Europe's sickest economy (see article) holds lessons for other carmakers.

Fiat had long been synonymous with Italian industry: celebrated, at its best, for making beautiful products yet derided for inflexibility in the workplace and bureaucratic management. By the time Sergio Marchionne came along in 2004, most of the beauty had gone and the stiffness had become sclerotic. Born in Italy but educated in Canada and schooled in business outside the car industry, Mr Marchionne combined an insider's sense of how the system worked with an outsider's vision of how badly it needed to change. He managed to get his homeland's politicians, unions and bankers behind him by making clear early on that he could restore Fiat by rebuilding rather than just slashing and burning.

Mr Marchionne first focused on making Fiat more supple. He tackled the company's massive debt, partly by persuading General Motors to cough up $2 billion to be rid of the obligation it had entered into in happier days to take over Fiat. With the help of a rights issue, he was able to pay off the banks to whom Fiat had owed €3 billion. Within 60 days he had slimmed Fiat's corpulent administration to a size more suited to its modest output. He took control of the car division, installing a new breed of young manager and introducing a culture of transparency and honesty. He gave his new team both clear targets and the support needed to hit them. Engineers were told to cut out duplication in car parts that could easily be shared across the whole range.

Then he focused on making cars that people would want to be seen driving. Fiat's three car brands were told to think hard about what defined them and to deliver products that would engage buyers' emotions. All the designers were put under one roof with orders to give up the wilful eccentricity that had led to some notably ugly cars. Development was speeded up by going further with “virtual engineering” than any other carmaker. This allowed a dowdy range to be refreshed within three years and gave product planners a vital speed advantage over competitors. Freed from the stifling embrace that had put clunky American engines in Alfa Romeos (to the dismay of Alfistas all over Europe), Mr Marchionne has sought out new partners with pragmatic promiscuity, while refusing to sell Fiat's best technology to rivals.
Look and learn

What can Detroit's troubled Big Three learn from the miracle of Turin? First, that they should not have been seduced into neglecting their primary business, carmaking, by the easy profits earned from concentrating too much on pick-up trucks and thus surrendering market share to Japanese and European firms when fashion and high gas prices turned against them.

Second, that they could and should have addressed their own operational and product-line problems sooner. General Motors has been grinding away along similar lines to Fiat, but it has taken a decade to improve quality and deal with its burden of health-care and pension costs. True, it was lumbered with powerful unions, but so was Mr Marchionne, and he won them round by communicating the seriousness of Fiat's crisis. Ford may at last be slowly sorting itself out—under Alan Mulally, formerly of Boeing, another car-industry outsider—but took too long to ditch peripheral brands and leverage the engineering skills of its successful European arm. Chrysler may have found the owners it needs in private equity, but it is too soon to tell. Detroit may get back on the road, but had its bosses been as bold and as honest as Mr Marchionne, they too might already be motoring merrily.


articolo completo
Fiat: rebirth of a carmaker
http://www.economist.com/displaystory.cfm?story_id=11090197

Fritz!
26-04-2008, 18:48
http://media.economist.com/images/20080426/CBB228.gif

Fritz!
28-04-2008, 10:37
200 visite e 0 reazioni

fosse stato un articolo che gettava merda ci sarebbero già 4 pagine di discussione.

D.O.S.
28-04-2008, 10:41
forse dovresti tradurlo ...

Gig4hertz
28-04-2008, 10:41
ci piace molto di più piangerci addosso ! :D

FabioGreggio
28-04-2008, 10:43
200 visite e 0 reazioni

fosse stato un articolo che gettava merda ci sarebbero già 4 pagine di discussione.

Ma la Fiat degli Agnelli non sono un obbligatorio scagazzatoio della destra?

fg

Fritz!
28-04-2008, 10:43
forse dovresti tradurlo ...

e la fettina di culo :stordita: :stordita: :stordita:

Fritz!
28-04-2008, 10:44
Ma la Fiat degli Agnelli non sono un obbligatorio scagazzatoio della destra?

fg

La Fiat è uno scagazzatoio generale....

LucaTortuga
28-04-2008, 10:44
Ma no, è che non si fidano più dell'Ecomunist da quando si è permesso di pubblicare una serie di ovvietà riguardanti il Silvione nazionale.

Burrocotto
28-04-2008, 10:46
200 visite e 0 reazioni

fosse stato un articolo che gettava merda ci sarebbero già 4 pagine di discussione.
Non l'avevo visto. :D
Cmq,è già tanto che la gente non rompe le palle dicendo che la Fiat deve restituire i soldi allo stato.
L'altra settimana leggevo su Libero (il sito,non il giornale) un intervista a un esponente della Lega...che diceva che bisognava togliere gli ecoincentivi dato che la Fiat ormai è tornata in attivo.
Certo,in un mercato italiano dove la Fiat ha solo il 35% dello share,gli ecoincentivi son fatti proprio per lei. :D

Ma la Fiat degli Agnelli non sono un obbligatorio scagazzatoio della destra?

Tradotto in italiano? :stordita:

FabioGreggio
28-04-2008, 10:49
Tradotto in italiano? :stordita:

Uno dei luoghi comuni su cui la destra si imbufalisce:

Toghe Rosse
Cooperative Rosse
Sindacati
Rai3
Fiat
Immigrati

e i premi nobel Dario Fo e Rita Levi Montalcini
molto più insopportabili di Lando Buzzanca.

fg

D.O.S.
28-04-2008, 10:50
e la fettina di culo :stordita: :stordita: :stordita:
allora un riassuntino ..... un piccolo abstract :stordita:

tu pretendi troppo dagli avventori del sito : navigano mentre lavorano e tu li fai fare pure una traduzione per cominciare a discutere ????


poi non lamentarti ...

Burrocotto
28-04-2008, 10:51
Uno dei luoghi comuni su cui la destra si imbufalisce:

Toghe Rosse
Cooperative Rosse
Sindacati
Rai3
Fiat
Immigrati

e i premi nobel Dario Fo e Rita Levi Montalcini
molto più insopportabili di Lando Buzzanca.

fg
Ahhh,ora ho capito. :)
Che poi,a dirla tutta...gli Agnelli son sempre stati un po' come delle zoccole,andavano con qualsiasi idea politica gli aiutasse (vedi il nonno Agnelli che era pappa e ciccia coi fasci :D).
E ora Mr. B. vuole che Montezuma entri nel suo governo... :read:

Fritz!
28-04-2008, 10:53
Non l'avevo visto. :D
Cmq,è già tanto che la gente non rompe le palle dicendo che la Fiat deve restituire i soldi allo stato.
L'altra settimana leggevo su Libero (il sito,non il giornale) un intervista a un esponente della Lega...che diceva che bisognava togliere gli ecoincentivi dato che la Fiat ormai è tornata in attivo.
Certo,in un mercato italiano dove la Fiat ha solo il 35% dello share,gli ecoincentivi son fatti proprio per lei. :D




Fa parte dei topici nazionali sparare sulla Fiat.

L'articolo comleto è comunque piu dettagliato.

Le riflessioni che a me fa venire in mente sono:

1)L'Italia ha le competenze per sostenere imprese competitive globalmente. a dispetto di quelli che vedono un paese fatto solo da caciottari. A questo proposito, forse non tutti sanno, che la GM aveva aperto una sede a Torino dopo l'accordo degli anni '90. Tramontato l'accordo la sede di Torino aveva poco senso. Ciononostante la GM ha deciso di riposizionarsi e ha trasformato la sede di Torino negli HQ europei del gruppo, spostandosi dalla Germania dove era precedentemente. Soprattutto in termini di ricerca e innovazione sta investendo in questo periodo parecchio, ritenendo che la qualità degli ingegneri giovani che trova a Torino e in Italia sia superiore a quelli che poteva trovare prima in Germania.

2) E' significante che la riorganizzazione Fiat sia avvenuta sotto Marchionne, ovvero sotto una gestione in cui Management e proprietà (fam Agnelli) hanno ruoli nettamente separati. Oggi la Fiat è meno impresa da capitalismo famigliare italiano e piu somogliante a una public company.

dr-omega
28-04-2008, 10:54
Bene così, e speriamo che duri! :O

Fritz!
28-04-2008, 10:55
allora un riassuntino ..... un piccolo abstract :stordita:

tu pretendi troppo dagli avventori del sito : navigano mentre lavorano e tu li fai fare pure una traduzione per cominciare a discutere ????


poi non lamentarti ...

solo perchè sei tu:D
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/04/economist-fiat-Big-Three.shtml?uuid=7dbe4cb0-12b2-11dd-bc60-00000e251029&DocRulesView=Libero

Economist: Fiat, il miracolo di Torino una lezione per le Big Three
di Elysa Fazzino

25 aprile 2008
Pubblicità

«Il miracolo di Torino»: è il titolo dell'editoriale che l'Economist dedica alla rinascita del gruppo Fiat con l'arrivo nel 2004 dell'amministratore delegato Sergio Marchionne. L'editoriale esalta il successo della casa torinese, un rilancio che rappresenta «una lezione per le altre case automobilistiche». L'editoriale, pubblicato sul numero del settimanale britannico in edicola oggi, è accompagnato da un lungo articolo, dal titolo «Rinascita di un costruttore d'auto», che racconta la «stupefacente» ripresa del gruppo torinese.
«Alcune svolte aziendali – si legge nell'editoriale - sono il risultato di grandi cambiamenti strategici», altre invece «sono la conseguenza di brillanti invenzioni». Alcune poi sono dovute «all'aver realizzato che la società ha perso la propria direzione e ha bisogno di concentrarsi di nuovo su ciò che sa fare meglio». Fiat «appartiene a quest'ultima categoria» e la storia del rilancio di una compagnia a lungo considerata «una delle aziende più malate nell'economia più malata d'Europa» è di lezione agli altri produttori automobilistici.
La Fiat, celebrata nei momenti migliori per i suoi bellissimi prodotti, era però derisa per «l'inflessibilità sul luogo di lavoro e il management burocratico». Il commento elogia l'operato di Marchionne. Prima di tutto, l'amministratore delegato si è concentrato sul «rendere la Fiat più agile». Ha affrontato gli ingenti debiti, persuadendo General Motors a sganciare 2 miliardi di dollari per liberarsi dell'obbligo di acquisire la Fiat. Nel giro di 60 giorni ha snellito la «corpulenta» amministrazione. Ha preso il controllo diretto della divisione auto e ha dato al nuovo team «obiettivi chiari» e tutto «il supporto necessario per raggiungerli». Si è concentrato sul costruire automobili che piacciono alla gente.
Dal miracolo di Torino hanno da imparare in particolare le "Big Three" di Detroit, General Motors, Ford e Chrysler. «Marcerebbero anch'esse felici e contente» alla stregua della nuova Fiat, «se i loro capi fossero stati coraggiosi e onesti come Marchionne».
Il lungo articolo, cifre alla mano, racconta la rinascita del gruppo torinese e parla dei progetti e degli obiettivi futuri annunciati da Marchionne. La «rimarcabile svolta industriale e finanziaria» è di quelle che si insegnano alle scuole di business, scrive l'Economist. C'è una rinnovata fiducia, esibita al salone dell'auto di Ginevra, dove l'immagine dominante del salone dell'auto di Ginevra era la Fiat 500.
L'approccio di Marchionne, nato in Italia e cresciuto in Canada, «è decisamente anglosassone»: esige «completa apertura, comunicazione veloce, responsabilità». Quando è arrivato, lo stato della produzione di auto era così malandato che Marchionne «non aveva altra scelta che agire in fretta». La prima cosa da fare era smantellare la struttura organizzativa, cosa che ha fatto in 60 giorni rimuovendo vecchi leader e dando grande margine di manovra a gente nuova. Poi c'era il compito di togliere la Fiat dalla partnership con General Motors nei termini migliori possibili. Dopodiché la priorità era rilanciare la Fiat. E' stata sfornata la Grande Punto, un successo immediato. Nel 2007 è arrivata la Bravo. A sottolineare l'importanza dello stile, Marchionne ha messo tutti i designer insieme nel palazzo di Mirafiori chiamato Officina 83, sotto la direzione di Lorenzo Ramaciotti, ex Pininfarina.
Un vantaggio della Fiat, sottolinea l'Economist, è la sua determinazione nello sfruttare l'efficienza energetica delle sue auto. Quando entreranno in vigore le nuove regole Ue sulle emissioni di anidride carbonica, la Fiat conta di avere emissioni in media più basse dei concorrenti. Ha in arrivo una nuova generazione di motori, Multiair, con una nuova tecnologia brevettata Fiat.
Ma c'è anche stata una buona stella. Un vero colpo di fortuna è stata la decisione di affidare a Carla Bruni la pubblicità della Lancia: Marchionne assicura che non stava ancora con il presidente francese Nicolas Sarkozy quando è stata contattata.

FastFreddy
28-04-2008, 10:58
Certo,in un mercato italiano dove la Fiat ha solo il 35% dello share,gli ecoincentivi son fatti proprio per lei. :D


Una sola azienda che ha solo il 35% del mercato? :stordita:

Alla faccia...

Per l'ecoincentivo ci son ben altri motivi per esserne contrari, in primis perchè i soldi potrebbero essere spesi per potenziare il trasporto pubblico anzichè quello privato.

Comunque ogni punto in più di attivo conquistato da fiat non può che rendermi felice, se l'industria tira, tira anche il lavoro e di conseguenza l'economia... :O Alla faccia di tedeschi, francesi e compagnia bella e delle loro scatolette. :Prrr:

Burrocotto
28-04-2008, 11:09
Fa parte dei topici nazionali sparare sulla Fiat.
Purtroppo devo sottoscrivere.
Io ho pure un fratello anti Fiat... :muro:

1)L'Italia ha le competenze per sostenere imprese competitive globalmente. a dispetto di quelli che vedono un paese fatto solo da caciottari.
Beh,ad essere realisti,molte nostre industrie sono medio piccole. C'è anche da dire che non c'è bisogno di aver 100k dipendenti per essere una grande azienda. Puoi essere competitivo anche con un organico non enorme.

2) E' significante che la riorganizzazione Fiat sia avvenuta sotto Marchionne, ovvero sotto una gestione in cui Management e proprietà (fam Agnelli) hanno ruoli nettamente separati. Oggi la Fiat è meno impresa da capitalismo famigliare italiano e piu somogliante a una public company.
Io non vedo come una cosa brutta avere un dirigente proprietario. Dipende sempre e solo dalle capacità. L'attuale presidente di Fiat ora è Montezemolo,noto ai più come il "figlio illegittimo di Gianni Agnelli" :asd:
Certamente era impensabile dar ruoli seri agli Elkann, anche se John è il vicepresidente fantoccio :D.
Nel cda Ford sono presenti ancora parecchi eredi di Henry...

Una sola azienda che ha solo il 35% del mercato? :stordita:
Alla faccia...

Lo sai vero che in Francia i 2 gruppi d'identità nazionale (Renault+Psa) detengono quasi il 60% del mercato,no?
La sola azienda italiana conta 3 marchi distinti (Fiat,Alfa Romeo e Lancia (lasciam stare Ferrari e Maserati :D)),ne più ne meno di quanto disponga la Francia (Renault +Peugeot/Citroen).
In Giappone solo il 5% delle macchine immatricolate è di provenienza straniera...


Per l'ecoincentivo ci son ben altri motivi per esserne contrari, in primis perchè i soldi potrebbero essere spesi per potenziare il trasporto pubblico anzichè quello privato.
L'ecoincentivo è una manovra che non costa. Nel 2007 quello che è stato speso elargendo l'ecoincentivo è rientrato sottoforma di iva,grazie all'aumento delle vendite. ;)

Fritz!
28-04-2008, 11:32
Purtroppo devo sottoscrivere.
Io ho pure un fratello anti Fiat... :muro:


Beh,ad essere realisti,molte nostre industrie sono medio piccole. C'è anche da dire che non c'è bisogno di aver 100k dipendenti per essere una grande azienda. Puoi essere competitivo anche con un organico non enorme.
Si ma infatti ho parlato di competenze, non di "imprese". Le competenze sono in primo luogo le persone. Tieni anche conto del fatto che lo stock di investimenti esteri in Italia è piu basso di Svezia o Spagna, circa un terzo di quello in UK e metà di Francia e Germania.
Per me questi sono due indizi che indicano che c'è un potenziale molto poco sfruttato.


Io non vedo come una cosa brutta avere un dirigente proprietario. Dipende sempre e solo dalle capacità. L'attuale presidente di Fiat ora è Montezemolo,noto ai più come il "figlio illegittimo di Gianni Agnelli" :asd:
Certamente era impensabile dar ruoli seri agli Elkann, anche se John è il vicepresidente fantoccio :D.
Nel cda Ford sono presenti ancora parecchi eredi di Henry...



Secondo me invece la figura dell'imprenditore proprietario è molto piu limitante al giorno d'oggi.
Innanzitutto per una mera questione "statistica". Magari il figlio del padrone è anche bravo ma le possibilità che al di fuori del gruppo dei famigliari ci sia qualcuno molto piu adatto a fare l'AD sono altissime. Limitare la gestione all'ambito famigliare implica anche una chiusura dell'azienda alle novità dall'esterno.
Questa anomalia italiana è molto piu grande di quanto si creda. Ad esempio un po' di tempo fa mi ero imbattuo sul lavoro dii una associazione francese che raggruppa tutte grandi le aziende al MONDO che sono a gestione famigliare da almeno 3 generazioni. La metà dei mebri sono italiani.!!!

Poi c'è anche un'altra questione. Tutte le tecniche di management moderno sviluppate negli ultimi 20 anni hanno al centro la questione dell'allineamento degli interessi di shareholder e management (il value based management).
L'imnprenditore proprietario non vive questa dicotomia. MA questo è un aspetto negativo in quanto non c'è nessun contrappeso al suo potere decisionale. E soprattutto i suoi interessi personali sono presto o tardi quasi sempre in conflitto con gli interessi aziendali. Le motivazioni possono essere varie, la politica, il prestigio personale o della famiglia, la preferenza personale di interessi che sono in contraddizione col core business (questo è ad esempio lampante nel caso degli agnelli che hanno investito in cose che non c'entravano nulla con l'auto), gli inevitabili problemi famigliari che si ripercuotono sulla azienda, soprattutto quando ci sono le successioni.

Prendi ad esempio il caso di Telecom e Pirelli. E' un caso in cui le scelte di investimento sono assolutamente insensate da un punto di vista industriale, e non possono essere inquadrate senza tener conto della specificità dell' imprenditore proprietario che cercava la realizzazione di obiettivi personali

FastFreddy
28-04-2008, 11:47
Lo sai vero che in Francia i 2 gruppi d'identità nazionale (Renault+Psa) detengono quasi il 60% del mercato,no?
La sola azienda italiana conta 3 marchi distinti (Fiat,Alfa Romeo e Lancia (lasciam stare Ferrari e Maserati :D)),ne più ne meno di quanto disponga la Francia (Renault +Peugeot/Citroen).
In Giappone solo il 5% delle macchine immatricolate è di provenienza straniera...


Parlando di Francia direi che non c'è nulla di cui stupirsi :p , PSA e Renault sono in 2 a dividersi il 60% del mercato, qua ce n'è uno solo a spartirsi il 35, non che si sia molto lontani in fin dei conti....

Per quel che riguarda l'iva che va a compensare l'incentivo, bisogna vedere quanto abbiano inciso gli incentivi sull'aumento delle vendite, visto che l'iva la si paga comunque anche senza incentivi. Non è detto che lo stato c'abbia guadagnato. (e poi bisogna vedere se l'iva è calcolata sul prezzo con o senza incentivo)

usa9999999999
28-04-2008, 15:50
Bene così, e speriamo che duri! :O
*
Una sola azienda che ha solo il 35% del mercato? :stordita:

Alla faccia...

Per l'ecoincentivo ci son ben altri motivi per esserne contrari, in primis perchè i soldi potrebbero essere spesi per potenziare il trasporto pubblico anzichè quello privato.

Comunque ogni punto in più di attivo conquistato da fiat non può che rendermi felice, se l'industria tira, tira anche il lavoro e di conseguenza l'economia... :O Alla faccia di tedeschi, francesi e compagnia bella e delle loro scatolette. :Prrr:
*

FabioGreggio
28-04-2008, 15:59
Una sola azienda che ha solo il 35% del mercato? :stordita:

Alla faccia...

Per l'ecoincentivo ci son ben altri motivi per esserne contrari, in primis perchè i soldi potrebbero essere spesi per potenziare il trasporto pubblico anzichè quello privato.

Comunque ogni punto in più di attivo conquistato da fiat non può che rendermi felice, se l'industria tira, tira anche il lavoro e di conseguenza l'economia... :O Alla faccia di tedeschi, francesi e compagnia bella e delle loro scatolette. :Prrr:

Anche il Berlusca ha il 50% del mercato televisivo ( e più), ma non ho visto la stessa spellatura di faccia su questo tema.

L'incaponimento dovrebbe essere spalmabile su ogni settore, senza omettere quella del capo...;)

fg

usa9999999999
28-04-2008, 16:13
Anche il Berlusca ha il 50% del mercato televisivo ( e più), ma non ho visto la stessa spellatura di faccia su questo tema.

L'incaponimento dovrebbe essere spalmabile su ogni settore, senza omettere quella del capo...;)

fg

E basta con sto Berlusca... :cry: :cry: :cry:

Willy McBride
28-04-2008, 17:17
E basta con sto Berlusca... :cry: :cry: :cry:

Guarda, io sono qui che aspetto che finalmente si levi dalle balle una volta per tutte ma niente. Forse tu sarai più fortunato.

matmat
28-04-2008, 18:09
Rinascita? certo, la ripresa grazie ai soldi di tutti gli italiani, per cui la fiat è anche mia e sono contento venga apprezzata.
ma dove sono le invenzioni, io nn le ho mai viste? sarà forse la multipla? poi il design delle fiat personalmente è molto deludente

poi sul fatto che si è concentrato sul costruire automobili che piacciono alla gente...:mbe: :confused: :mbe:
Personalmente nn comprerei mai una fiat... nuova:stordita: , e ciò mi infastidisce dover pescare fuori dal mio paese, vorrei che la mia :sofico: azienda producesse le macchine migliori del mondo ma sappiamo bene che nn è così, anzì...

Leron
28-04-2008, 18:48
io non ho capito una cosa...

il titolo fiat è salito tantissimo l'anno scorso ma quest'anno va sempre più in basso

perchè ?

e soprattutto perchè dicono che va bene se sta scendendo così tanto?

Fritz!
28-04-2008, 19:02
io non ho capito una cosa...

il titolo fiat è salito tantissimo l'anno scorso ma quest'anno va sempre più in basso

perchè ?

e soprattutto perchè dicono che va bene se sta scendendo così tanto?

Perchè tutti i mercati sono crollati

l'andamento, non a caso, è mostrato con due peers

Pitonti
28-04-2008, 19:07
Anche il Berlusca ha il 50% del mercato televisivo ( e più), ma non ho visto la stessa spellatura di faccia su questo tema.
fg

Sweet baby Jesus (cit.)
:cry: basta basta basta basta co sto cazzo di Berlusca in ogni buco di thread
Te lo uccido io, divento un martire e lo faccio fuori basta che ti calmi co sto Silvio
Te ne prego :cry:

Leron
28-04-2008, 19:21
Perchè tutti i mercati sono crollati

l'andamento, non a caso, è mostrato con due peers

però questa è comunque una crisi no?

voglio dire avrà ammortizzato meglio ma comunque bene bene non va...

dico questo perchè volevo investire in azioni fiat ma non mi pare il caso ora ?

e perchè ho una fiat e mi fa piacere vederla messa bene :D

matmat
28-04-2008, 19:22
io non ho capito una cosa...

il titolo fiat è salito tantissimo l'anno scorso ma quest'anno va sempre più in basso

perchè ?

e soprattutto perchè dicono che va bene se sta scendendo così tanto?

Grillo dice che faranno la fine dei bond Parmalat.

Pitonti
28-04-2008, 19:23
però questa è comunque una crisi no?


crisi finanziaria globale.
e con il petrolio alle stelle e una stagflazione prossima il mercato dell'auto ne risente.

Fritz!
28-04-2008, 20:32
però questa è comunque una crisi no?

voglio dire avrà ammortizzato meglio ma comunque bene bene non va...

dico questo perchè volevo investire in azioni fiat ma non mi pare il caso ora ?

e perchè ho una fiat e mi fa piacere vederla messa bene :D

Si ma la crisi è un problema generale. Di cui il settore auto risente.

quanto agli investimenti azionari non saprei cosa consigliarti.

Io aspetterei ancora un po'

Burrocotto
28-04-2008, 23:31
io non ho capito una cosa...

il titolo fiat è salito tantissimo l'anno scorso ma quest'anno va sempre più in basso

perchè ?

e soprattutto perchè dicono che va bene se sta scendendo così tanto?
Perché esiste una cosa chiamata SPECULAZIONE.
4 anni fa le azioni Fiat valevano 6 euro...4 mesi fa valevano 18 euro...non ti passa x la testa che qualcuno abbia voluto vendere quando il titolo era al max e pure un po' gonfiatello? :D
In borsa non ci guadagna il piccolo signor risparmiatore,ma il grande signor risparmiatore. :D

però questa è comunque una crisi no?

voglio dire avrà ammortizzato meglio ma comunque bene bene non va...

dico questo perchè volevo investire in azioni fiat ma non mi pare il caso ora ?

e perchè ho una fiat e mi fa piacere vederla messa bene :D
Non è in crisi.
http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=133464
Mai nella sua storia il gruppo Fiat aveva registrato un fatturato così elevato nel primo trimestre.
Compresi tutti i settori d'attività, da gennaio a marzo il Lingotto ha realizzato ricavi in crescita del 9,9% sullo stesso periodo di un anno fa a 15,025 miliardi di euro. Il risultato della gestione ordinaria è aumentato del 28,7% a 766 milioni di euro, con un margine sui ricavi passato dal 4,4 al 5,1%.

Impennata anche dell'utile netto, +13,6% a 427 milioni, mentre il risultato prima delle imposte è aumentato di 62 milioni raggiungendo i 636 milioni di euro. Nel dettaglio, il giro d'affari del comparto auto è cresciuto dell'8,8% a 7,422 miliardi (+8,4% per Fiat Group Automobiles, +15,6% per Maserati e +19,7% per Ferrari), quello di CNH del 10,1% a 2,963 miliardi, di Iveco del 17,9% a 2,931 miliardi, del settore componenti e sistemi di produzione del 12% a 3,634 miliardi.
Nel primo trimestre, le consegne mondiali di Fiat Group Automobiles hanno segnato un incremento del 4,1% a 563.600 unità con i buoni andamenti in Francia e Germania che in Europa occidentale hanno compensato le flessioni in Italia, Spagna e Gran Bretagna. Sempre a gonfie vele le vendite di Gruppo in Brasile. Confermati in toto gli obiettivi per l'intero 2008: in sintesi, ricavi oltre i 60 miliardi di euro, risultato della gestione ordinaria fra 3,4 e 3,6 miliardi, utile netto tra 2,4 e 2,6 miliardi e utile per azione fra 1,90 e 2 euro.

Cosa devono fare ancora? :D
Io personalmente non investirei dei soldi in azioni Fiat neanche sotto minaccia. :D
Non xché non creda in lei,ma per il fatto che è troppo vincolata da altri fattori. Il valore in borsa non sempre corrisponde al reale valore dell'azienda.

Grillo dice che faranno la fine dei bond Parmalat.
Grillo,mmm,si,mi pare di ricordarlo davanti ai cancelli di Mirafiori nel 2002-2003,a protestare insieme agli operai Fiat,elogiando l'auto ad aria compressa (che ha seri problemi,nn è che nn la costruiscono per cattiveria).
E mi pare che da buon populista il 25 Aprile sia andato in Piazza San Carlo,sempre a Torino.
Che si sia dimenticato degli operai? Avrà qualcosa di meglio a cui pensare?

dantes76
28-04-2008, 23:37
200 visite e 0 reazioni

fosse stato un articolo che gettava merda ci sarebbero già 4 pagine di discussione.

dice niente dei fondi ricevuti dalla regione lombardia e del governo B.[2000/2001] per non fare chiudere arese, e produrre una vettura a impatto zero negli stessi stabilimenti?

dantes76
28-04-2008, 23:38
Grillo,mmm,si,mi pare di ricordarlo davanti ai cancelli di Mirafiori nel 2002-2003,a protestare insieme agli operai Fiat,elogiando l'auto ad aria compressa (che ha seri problemi,nn è che nn la costruiscono per cattiveria).
E mi pare che da buon populista il 25 Aprile sia andato in Piazza San Carlo,sempre a Torino.
Che si sia dimenticato degli operai? Avrà qualcosa di meglio a cui pensare?

mmmm formigoni, berlusconi, soldi, arese auto impatto zero...

Burrocotto
28-04-2008, 23:38
dice niente dei fondi ricevuti dalla regione lombardia e del governo B.[2000/2001] per non fare chiudere arese, e produrre una vettura a impatto zero negli stessi stabilimenti?
Un link please. :O
Dato che manco Mr. B. mi sembra tanto preoccupato del nord (il ponte lo vuol far sul Garda?)...
E poi scusa,ma Mr. B. è sempre stato critico verso Fiat e la sua gestione. Era lui che durante la crisi voleva chiamare tutti i modelli Ferrari...Ferrari Panda,Ferrari Punto ecc.... :asd:
Figurati dargli dei soldi...

dantes76
28-04-2008, 23:43
Un link please. :O
Dato che manco Mr. B. mi sembra tanto preoccupato del nord (il ponte lo vuol far sul Garda?)...
E poi scusa,ma Mr. B. è sempre stato critico verso Fiat e la sua gestione. Era lui che durante la crisi voleva chiamare tutti i modelli Ferrari...Ferrari Panda,Ferrari Punto ecc.... :asd:
Figurati dargli dei soldi...

http://www.google.it

Fritz!
28-04-2008, 23:51
dice niente dei fondi ricevuti dalla regione lombardia e del governo B.[2000/2001] per non fare chiudere arese, e produrre una vettura a impatto zero negli stessi stabilimenti?

magari se leggi, noti che il risanamento è iniziato nel 2004. quindi i soldi del 2001 ammesso che ci fossero, ammesso e non concesso che fossero importanti non c'entrano.

Poi per far cagnara possiamo lamentarci anche della vendita dell'alfa da parte dell'iri, dei favori ricevuti da Valletta, e dagli accordi fatti da givanni agnelli I per la produzione di materiale bellico

FastFreddy
28-04-2008, 23:55
Comunque direi che un buon contributo al risanamento Fiat l'ha dato anche la penale pagata da GM per lo scioglimento della joint-venture tra le due case.

zerothehero
28-04-2008, 23:57
200 visite e 0 reazioni

fosse stato un articolo che gettava merda ci sarebbero già 4 pagine di discussione.

E' che se ne è parlato in lungo e in largo, anche se fa sempre piacere sapere che la fiat ha avuto profitti nel 2007 (anno non semplice per l'industria automobilistica)più alti di quelli preventivati.
E merito anche degli Agnelli... quando tutti gli dicevano di chiudere con l'auto e di buttarsi sull'energia e la telefonia, hanno tirato dritto e hanno contribuito a risanare il settore auto (i trattori sono sempre andati bene :asd: ) e adesso si pigliano (insieme agli azionisti) qualcosa come 800ml di euro di profitti...bravi..dopo aver perso innumerevoli settori produttivi (e nonostante questo siamo cmq un paese fortemente manifatturiero), quantomeno abbiamo ancora le auto.

Fritz!
29-04-2008, 00:02
Comunque direi che un buon contributo al risanamento Fiat l'ha dato anche la penale pagata da GM per lo scioglimento della joint-venture tra le due case.

C'è un mio carissimo amico che lavora alla direzione finanziaria di GM Europa, e mi raccontava, ridendo, che all'interno di GM nessuno si capacita di come abbiano fatto a firmare un accordo così idiota

Fritz!
29-04-2008, 00:04
E' che se ne è parlato in lungo e in largo, anche se fa sempre piacere sapere che la fiat ha avuto profitti nel 2007 (anno non semplice per l'industria automobilistica)più alti di quelli preventivati.
E merito anche degli Agnelli... quando tutti gli dicevano di chiudere con l'auto e di buttarsi sull'energia e la telefonia, hanno tirato dritto e hanno contribuito a risanare il settore auto (i trattori sono sempre andati bene :asd: ) e adesso si pigliano (insieme agli azionisti) qualcosa come 800ml di euro di profitti...bravi..dopo aver perso innumerevoli settori produttivi (e nonostante questo siamo cmq un paese fortemente manifatturiero), quantomeno abbiamo ancora le auto.

Per la verità alla telefonia avevan pensato a fine anni '90. E purtropo avevano pure cominciato, costituendo una grossa società di servizi B2B, poi ceduta nel 2004 a BT

zerothehero
29-04-2008, 00:07
Per la verità alla telefonia avevan pensato a fine anni '90. E purtropo avevano pure cominciato, costituendo una grossa società di servizi B2B, poi ceduta nel 2004 a BT

Si, certo il gruppo fiat ha un pò di tutto e di più..ha anche le assicurazioni.
Il fatto è che negli anni della crisi tutti (compresi i giornali) dicevano agli agnelli di vendere il settore auto (senza più prospettive) e di buttarsi sul futuro (cioè telecomunicazioni ed energia), cosa che non hanno fatto.
Evidentemente non volevano fare la fine dei Colaninno, dei Tronchetti e dei Cragnotti. :asd:

FastFreddy
29-04-2008, 00:10
Han dismesso anche settori non direttamente legati all'auto, tipo le costruzioni: Fiat Engineering (Ora passata di mano e diventata Maire)

Fritz!
29-04-2008, 00:18
Si, certo il gruppo fiat ha un pò di tutto e di più..ha anche le assicurazioni.
Il fatto è che negli anni della crisi tutti (compresi i giornali) dicevano agli agnelli di vendere il settore auto (senza più prospettive) e di buttarsi sul futuro (cioè telecomunicazioni ed energia), cosa che non hanno fatto.
Evidentemente non volevano fare la fine dei Colaninno, dei Tronchetti e dei Cragnotti. :asd:

mmm un attimo

L'idea di vendere il settore auto e diventare una multiuility era in auge negli anni '90, nel periodo in cui hanno firmato l'accordo con GM
E se non ricordo male fu soprattutto Umberto Agnelli che si opponeva. ma potrei sbagliarmi.

Nel 2004 l'idea della multiutility era tramontata da un pezzo anche perchè la telefonia era un settore maturo da tempo e già nello sboom da anni

Fritz!
29-04-2008, 00:21
Han dismesso anche settori non direttamente legati all'auto, tipo le costruzioni: Fiat Engineering (Ora passata di mano e diventata Maire)

nel 2000 hanno anche ceduto ad Alstom Fiat Ferroviaria, azienda che era ed è un pezzo pregiato dell'ingegneria meccanica italiana

greasedman
29-04-2008, 00:54
Marchionne è uno molto in gamba, anche Montezemolo dal canto suo è un dritto dotato di grande buon senso che non poteva che circondarsi di gente così.

Parlare in questi termini della fiat o della ferraricorse anche solo 10 anni fa sarebbe stato comico.

Ribadisco il mio rammarico nel non aver potuto saggiare Montezemolo a capo di un governo tecnico assieme ad altri 2-3 elementi. Ma per il paese le priorità erano altre, tipo la legge contro le intercettazioni...

Burrocotto
29-04-2008, 07:55
http://www.google.it
E che cosa dovrei mettere come parole di ricerca? Sai,se sei così informato potrai anche darmi qualche dritta...

magari se leggi, noti che il risanamento è iniziato nel 2004. quindi i soldi del 2001 ammesso che ci fossero, ammesso e non concesso che fossero importanti non c'entrano.

Poi per far cagnara possiamo lamentarci anche della vendita dell'alfa da parte dell'iri, dei favori ricevuti da Valletta, e dagli accordi fatti da givanni agnelli I per la produzione di materiale bellico
:D
Iri che ricordiamo aveva acquistato Alfa Romeo negli anni '30,per impedirne il fallimento. Forse una delle poche cose furbe che Mussolini fece (non ci vuole una scienza a capire che un paese è forte se le sue industrie sono forti).
Comunque,giusto per ricordare,l'altro pretendente all'acquisizione di Alfa Romeo era Ford.
La stessa Ford che prima ha svuotato Ghia trasformandola da carrozzeria a semplice nome per allestimenti e che adesso ha venduto Land Rover e Jaguar a Tata. Magari gli avrebbe venduto anche Alfa Romeo. :asd:

Comunque direi che un buon contributo al risanamento Fiat l'ha dato anche la penale pagata da GM per lo scioglimento della joint-venture tra le due case.
Indubbiamente gli ha dato un po' di liquidità.
Gli ha creato anche problemi,dato che il tanto criticato (per motivi di peso) pianale della 159 è di progettazione congiunta con Gm,idem per i (fiacchi) motori (sempre Alfa) di progettazione Holden...

E' che se ne è parlato in lungo e in largo, anche se fa sempre piacere sapere che la fiat ha avuto profitti nel 2007 (anno non semplice per l'industria automobilistica)più alti di quelli preventivati.
E merito anche degli Agnelli... quando tutti gli dicevano di chiudere con l'auto e di buttarsi sull'energia e la telefonia, hanno tirato dritto e hanno contribuito a risanare il settore auto (i trattori sono sempre andati bene :asd: ) e adesso si pigliano (insieme agli azionisti) qualcosa come 800ml di euro di profitti...bravi..dopo aver perso innumerevoli settori produttivi (e nonostante questo siamo cmq un paese fortemente manifatturiero), quantomeno abbiamo ancora le auto.
Mmm,non direi. Nel momento della crisi peggiore per Fiat Gianni Agnelli era in fin di vita e anche Umberto Agnelli stava male (morì poco dopo).
La stessa Margherita Agnelli (la mamma dei due rampolli Elkann) rinunciò alla sua partecipazione in cambio di svariati soldi. Tranne poi intentare causa ai figli qualche mese fa,quando le azioni Fiat valevano il triplo di quando lei le vendette... :asd:
Che donna esemplare. :sofico:

Si, certo il gruppo fiat ha un pò di tutto e di più..ha anche le assicurazioni.
Il fatto è che negli anni della crisi tutti (compresi i giornali) dicevano agli agnelli di vendere il settore auto (senza più prospettive) e di buttarsi sul futuro (cioè telecomunicazioni ed energia), cosa che non hanno fatto.
Evidentemente non volevano fare la fine dei Colaninno, dei Tronchetti e dei Cragnotti. :asd:
Aveva. :D
Le assicurazioni (l'Augusta) è passata al gruppo Generali. ;)

Han dismesso anche settori non direttamente legati all'auto, tipo le costruzioni: Fiat Engineering (Ora passata di mano e diventata Maire)
Maire-Tecnimont,specifichiamo... :sofico:
(sono un po' di parte :fagiano: ).

Marchionne è uno molto in gamba, anche Montezemolo dal canto suo è un dritto dotato di grande buon senso che non poteva che circondarsi di gente così.

Parlare in questi termini della fiat o della ferraricorse anche solo 10 anni fa sarebbe stato comico.

Ribadisco il mio rammarico nel non aver potuto saggiare Montezemolo a capo di un governo tecnico assieme ad altri 2-3 elementi. Ma per il paese le priorità erano altre, tipo la legge contro le intercettazioni...
Provo stima per Montezuma,ma anche se mi piacerebbe vederlo in politica,avrei un po' di paura. E' pur sempre un industriale...sicuramente meglio di Mr. B. e company,ma sempre un industriale...