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View Full Version : dottorato di ricerca o lavoro in azienda?


serbring
24-04-2008, 14:26
Voi tra le due opportunità quale scegliereste? Perchè?

Espinado
24-04-2008, 14:36
per associazione mentale:

tu preferisci i ravioli o gli gnocchi?

serbring
24-04-2008, 14:57
per associazione mentale:

tu preferisci i ravioli o gli gnocchi?

Beh capisco che la paga del dottorato è bassa, però magari può dare delle soddisfazioni in più rispetto al lavoro in azienda. Ho pensato a quello...

recoil
24-04-2008, 15:01
io ho avuto lo stesso dubbio poco più di 2 anni fa
non si parlava di dottorato, almeno inizialmente, ma di rimanere in università e provare ad avere una borsa di studio. in seguito avrei potuto fare dottorato

nel frattempo sono arrivate le offerte di lavoro e non ho potuto resistere, dato che da un lato c'era una borsa di studio, forse, con una cifra ridicola. dall'altro uno stipendio decente, da subito.

a me sarebbe piaciuto fare ricerca, ma mica è un'esclusiva dell'università. anche in azienda si può sperimentare e vedere cose nuove :)
se il lavoro è interessante, per quanto mi riguarda batte su tutti i fronti il dottorato di ricerca

Espinado
24-04-2008, 15:15
Beh capisco che la paga del dottorato è bassa, però magari può dare delle soddisfazioni in più rispetto al lavoro in azienda. Ho pensato a quello...

era solo per dire che la domanda messa in termini cosi' generica non puo' che risolversi in risposte generiche. Potresti cominciare a specificare che laurea otterresti, che tipo di dottorato ti offrirebbero, a quale cifra e dall'altro lato che tipo di lavoro invece vorresti fare. a quel punto potresti confrontarti con chi lavora e farti un'idea.

serbring
24-04-2008, 15:22
io ho avuto lo stesso dubbio poco più di 2 anni fa
non si parlava di dottorato, almeno inizialmente, ma di rimanere in università e provare ad avere una borsa di studio. in seguito avrei potuto fare dottorato

nel frattempo sono arrivate le offerte di lavoro e non ho potuto resistere, dato che da un lato c'era una borsa di studio, forse, con una cifra ridicola. dall'altro uno stipendio decente, da subito.

a me sarebbe piaciuto fare ricerca, ma mica è un'esclusiva dell'università. anche in azienda si può sperimentare e vedere cose nuove :)
se il lavoro è interessante, per quanto mi riguarda batte su tutti i fronti il dottorato di ricerca

Mi è stata proposta la stessa e identica cosa, la borsa è di circa 1200€ al mese, il che non sembrerebbe male. A me piacerebbe fare qualcosa di nuovo e lavorare in un ambiente stimolante. Mi sono laureato in ingegneria meccanica. E' vero che anche in azienda si fà ricerca ma è una ricerca molto differente sempre in ottica di contenimento dei costi

recoil
24-04-2008, 15:31
Mi è stata proposta la stessa e identica cosa, la borsa è di circa 1200€ al mese, il che non sembrerebbe male. A me piacerebbe fare qualcosa di nuovo e lavorare in un ambiente stimolante. Mi sono laureato in ingegneria meccanica. E' vero che anche in azienda si fà ricerca ma è una ricerca molto differente sempre in ottica di contenimento dei costi

nel mio caso 1200 euro era lo stipendio in azienda, la borsa di studio non era ben chiaro di quanto fosse ma con il dottorato, al mese, si parlava di 900 euro

la scelta era tra prendere 1200 "oggi" e prendere "x" domani (poca roba comunque) e 900 tra "un anno" o più.
i miei erano anche disposti a mantenermi per un annetto, ma non me la sono sentita...

durbans
24-04-2008, 15:46
Io la scelta l'ho fatta 3 anni fa.
Ho scelto azienda.

Il professore mi aveva proposto un dottorato pero' sinceramente non mi ha convinto la prospettiva del "dopo-dottorato", ovvero boh ? Non si sa cosa ti capita dopo.

Chiaramente il dottorato da' 800 e qualcosa euro al mese, ma non ti devi basare su questo se fai la scelta, devi pensare al "dopo". Purtroppo in Italia non c'e' un percorso "lineare" e "certo" per arrivare a fare il docente universitario (l'unico ruolo decente in ambito universitario), ma il percorso e' abbastanza casuale (fortuna, raccomandazioni, ecc...)

Per la cronaca quando mi sono laureato io (Ing. Informatica) il 90% di quelli che si sono laureati con me ha scelto un'azienda.

yorkeiser
24-04-2008, 17:37
Io la scelta l'ho fatta 3 anni fa.
Ho scelto azienda.

Il professore mi aveva proposto un dottorato pero' sinceramente non mi ha convinto la prospettiva del "dopo-dottorato", ovvero boh ? Non si sa cosa ti capita dopo.

Chiaramente il dottorato da' 800 e qualcosa euro al mese, ma non ti devi basare su questo se fai la scelta, devi pensare al "dopo". Purtroppo in Italia non c'e' un percorso "lineare" e "certo" per arrivare a fare il docente universitario (l'unico ruolo decente in ambito universitario), ma il percorso e' abbastanza casuale (fortuna, raccomandazioni, ecc...)

Per la cronaca quando mi sono laureato io (Ing. Informatica) il 90% di quelli che si sono laureati con me ha scelto un'azienda.

Quoto, la mia decisione è stata simile: anche a me avevano proposto un dottorato (dipartimento di informatica), ma vuoi per la bassa retribuzione, vuoi per l'incertezza sul futuro, vuoi perchè l'incompetenza in dipartimento regnava sovrana, vuoi perchè ero comunque stanco dell'ambiente universitario scelsi la soluzione aziendale. Fare ricerca può essere interessante, non ci piove, ma senza un minimo di rassicurazioni sul futuro rischi di trovarti (parlo di ItaGlia, ovviamente) con un pugno di mosche in mano. E purtroppo, come ha detto l'utente precedente, tra dottorato e cattedra universitaria ce ne passa DAVVERO tanta.

recoil
24-04-2008, 17:44
Mi è stata proposta la stessa e identica cosa, la borsa è di circa 1200€ al mese, il che non sembrerebbe male. A me piacerebbe fare qualcosa di nuovo e lavorare in un ambiente stimolante. Mi sono laureato in ingegneria meccanica. E' vero che anche in azienda si fà ricerca ma è una ricerca molto differente sempre in ottica di contenimento dei costi

se riesci fallo all'estero, che almeno vale qualcosa
nel mio caso c'era una possibilità di fare un periodo a L.A. e ovviamente ci sarei andato a nuoto, ma è sfumata e questo è stato determinante per il mio rifiuto.

secondo me una cosa interessante è lavorare alle tesi, a me sarebbe piaciuto moltissimo seguire dei ragazzi per la loro tesi. magari mi capiterà in azienda :)

la ricerca che si fa è diversa, ma il divertimento non è inferiore, anzi...
il lavoro è meno accademico, perché devi commercializzare il prodotto, però la sperimentazione c'è e si impara moltissimo
inoltre si guadagna bene, il che non guasta :D

durbans
24-04-2008, 18:44
Quoto, la mia decisione è stata simile: anche a me avevano proposto un dottorato (dipartimento di informatica), ma vuoi per la bassa retribuzione, vuoi per l'incertezza sul futuro, vuoi perchè l'incompetenza in dipartimento regnava sovrana, vuoi perchè ero comunque stanco dell'ambiente universitario scelsi la soluzione aziendale. Fare ricerca può essere interessante, non ci piove, ma senza un minimo di rassicurazioni sul futuro rischi di trovarti (parlo di ItaGlia, ovviamente) con un pugno di mosche in mano. E purtroppo, come ha detto l'utente precedente, tra dottorato e cattedra universitaria ce ne passa DAVVERO tanta.

P.S. Per essere piu' preciso, tra la laurea e l'inizio del lavoro nell'azienda attuale ho lavorato per 6 mesi nel dipartimento dove ho fatto la tesi a fare "ricerca".

Qui ci sarebbe da aprire un altro mega-thread sulla ricerca universitaria in certi settori . Si vedono robe abbastanza allucinanti (se pensi che sono finanziate dalle tue "tasse" universitarie di studente. (Personalmente non sono uno di quelli che difende a spada tratta l'ambiente in cui lavora, anzi mi piace criticarlo apertamente ed evidenziarne i difetti), nel senso che:

1) il professore non c'e' mai o quasi mai

2) molti dottorandi li vedi passare la giornata ad ascoltare mp3 o a chattare su msn

3) la "ricerca" che ho sperimentato io inizia con google (a cercare pdf su un certo argomento) procede a tentativi piu' o meno riusciti (sulla falsariga dei pdf trovati), che so, per fare un esempio, magari modificando una libreria software che fa una certa cosa) finisce con un nulla di fatto o con una bozza di articolo che e' una mezza scopiazzatura di articoli esistenti (magari hai modificato una libreria software di una virgola senza nessun vantaggio ottenuto nelle prestazioni).

Magari dopo 1 settimana trovi un altro pdf scritto un anno prima dove hanno già fatto quello che hai fatto te all'Università Pim-Pom di Singapore (tanto per sparare un nome) con prestazioni 10 volte superiori. (esperienza simile successa veramente). (magari a Singapore ci hanno lavorato per 1 anno 10 persone e te ci hai lavorato per 2 mesi da solo....) .

Conclusione: ricerca inutile pagata dall' Università.

Cioe' quello che voglio dire e' che se la ricerca deve essere fatta così tanto per fare finta di fare qualcosa tanto vale non farla proprio.

(Spero che in altri dipartimenti si faccia ricerca seria e che la mia sia stata solo un'esperienza sfortunata)

Gargoyle
24-04-2008, 19:45
Io penso che proverò a fare il dottorato di ricerca, quando ne avrò l'opportunità.
Questo per varie ragioni:

1) nel mio campo di laurea non c'è lavoro

2) "riciclarmi" fin da 25 anni non è una cosa che mi aggradi più di tanto

3) nell'ambiente universitario che ho conosciuto io mi sono trovato bene, dubito che uno come me si troverebbe altrettanto bene in azienda.

Certo però è un rischio: per me iniziare il dottorato a 25 anni significa finirlo a 28/29 anni, ed a quell'età mettersi a cercare lavoro privi di esperienza è difficile (basta vedere gli innumerevoli thread di mark su questo forum).

serbring
24-04-2008, 19:50
Io penso che proverò a fare il dottorato di ricerca, quando ne avrò l'opportunità.
Questo per varie ragioni:

1) nel mio campo di laurea non c'è lavoro

2) "riciclarmi" fin da 25 anni non è una cosa che mi aggradi più di tanto

3) nell'ambiente universitario che ho conosciuto io mi sono trovato bene, dubito che uno come me si troverebbe altrettanto bene in azienda.

Certo però è un rischio: per me iniziare il dottorato a 25 anni significa finirlo a 28/29 anni, ed a quell'età mettersi a cercare lavoro privi di esperienza è difficile (basta vedere gli innumerevoli thread di mark su questo forum).

cosa studi?

serbring
24-04-2008, 19:53
se riesci fallo all'estero, che almeno vale qualcosa
nel mio caso c'era una possibilità di fare un periodo a L.A. e ovviamente ci sarei andato a nuoto, ma è sfumata e questo è stato determinante per il mio rifiuto.

secondo me una cosa interessante è lavorare alle tesi, a me sarebbe piaciuto moltissimo seguire dei ragazzi per la loro tesi. magari mi capiterà in azienda :)

la ricerca che si fa è diversa, ma il divertimento non è inferiore, anzi...
il lavoro è meno accademico, perché devi commercializzare il prodotto, però la sperimentazione c'è e si impara moltissimo
inoltre si guadagna bene, il che non guasta :D

Guarda uno dei motivi per cui mi sta interessando il dottorato è il fatto che ci sono poche persone che lo fanno e questo magari fà ben sperare per qualcosa di buono per il futuro, almeno credo, poi magari non 'è assolutamente così....

Scalor
24-04-2008, 20:05
il dottorato serve a ..... fare il docente o cultura personale ma per arrivare ad avere una cattedra universitaria o sei un " genio " oppure avere un " santo in facoltà "

se fai il dottorato e poi vai a lavorare ti passano davanti quelli che non hanno fatto il dottorato e hanno fatto esperienza in campo.

se vai in azienda a parte il guadagno che è maggiore, ma sei nella realtà di tutti i giorni, nel dottorato si affrontano i problemi in maniera pressochè teorica almeno per la maggior parte, in azienda invece si fanno sperimentazioni pratiche, test qualità, reverse engineering dei prodotti di concorrenza, si analizza il " mercato " e al giorno d'oggi aiuta molto anche in prospettiva di mettersi in proprio.

se invece vuoi insegnare allora buon dottorato . . .

P.S. dove lavoro io un ing piu vecchio di 28 anni non lo assumono non lo prendono manco in considerazione . . . al max se è bravo gli danno il lavoro come libero professionista.

durbans
24-04-2008, 22:29
il dottorato serve a ..... fare il docente o cultura personale ma per arrivare ad avere una cattedra universitaria o sei un " genio " oppure avere un " santo in facoltà "

se fai il dottorato e poi vai a lavorare ti passano davanti quelli che non hanno fatto il dottorato e hanno fatto esperienza in campo.

se vai in azienda a parte il guadagno che è maggiore, ma sei nella realtà di tutti i giorni, nel dottorato si affrontano i problemi in maniera pressochè teorica almeno per la maggior parte, in azienda invece si fanno sperimentazioni pratiche, test qualità, reverse engineering dei prodotti di concorrenza, si analizza il " mercato " e al giorno d'oggi aiuta molto anche in prospettiva di mettersi in proprio.

se invece vuoi insegnare allora buon dottorato . . .

P.S. dove lavoro io un ing piu vecchio di 28 anni non lo assumono non lo prendono manco in considerazione . . . al max se è bravo gli danno il lavoro come libero professionista.

Straquotabile.

Il dottorato non sarebbe di per se' peggiore dell'azienda (anzi) pero' in Italia si devono tenere conto molte cose:

1) stipendio da dottorato basso
2) finito il dottorato probabilmente vai avanti per un po' di anni con contratti precari
3) i posti "buoni" sono pochi
4) c'e' poco ricambio : i docenti universitari vanno in pensione tardissimo e non lasciano spazio ai giovani docenti
5) poi ci sono le classiche nefandezze italiane: nepotismi, raccomandazioni, inciuci, mafie, ecc.
6) futuro non roseo: molti atenei rischiano la chiusura nei prossimi anni causa mancanza di fondi

Gargoyle
24-04-2008, 22:54
cosa studi?
Suppongo che entro l'anno inizierò una tesi in chimica teorica/computazionale.

CRL
25-04-2008, 11:10
Ti dico la mia. La situazione della Ricerca Scientifica in Italia è abbastanza avvilente, con qualche eccezione, ma si combatte contro strutture a volte non adeguate o mal gestite, finanziamenti risicati o che non arrivano, o che ritardano 6 mesi, docenti superimpegnati, ecc...
Il problema è che da noi la gara è a prendersi i finanziamenti, ma poi non c'è quasi nessun controllo su come vengono utilizzati, e per questo c'è molto lassismo nella fase operativa, di giungere ad un risultato, di pubblicare un articolo, di brevettare qualcosa, a seconda dei campi.

La situazione lavorativa per un ingegnere neolaureato non è migliore, all'inizio c'è molto spesso quell'anno o due di gavetta quasi obbligatoria. Il dottorato ha di positivo che sono tre anni comunque meno pesanti, si deve essere onesti e riconoscere che c'è meno pressione in genere, mentre sul lavoro si cerca di eccellere e lavorare aleglio all'inizio, ed è più pesante.
Economicamente il dottorato non è poi malvagio se sei a casa coi tuoi, altrimenti è un po' risicato.

Secondo me oggi, con le difficoltà che ci sono, è bene orientarsi subito su ciò che si vuole fare, senza impiegare anni in altro. Il dottorato apre ad una carriera universitaria, che è difficile e viziata dalle cose che sappiamo, ma se questa è la strada che preferisci è forse giusto seguirla. In questo senso, il mio consiglio è di trovarti un programma o qualcosa di gemellato all'estero, puoi usufruire di alcuni fondi, e lavorare in un ambiente diverso, e questo è molto ben visto nell'ambito universitario, ed anche dal punto di vista formativo è bene allontanarsi un po' dalla chioccia.

Se invece la tua destinazione è il lavoro, direi che è importante iniziare quanto prima, per superare quella fase iniziale che può essere poco gratificante. Questo perchè tra 3 anni avrai maturato un'esperienza e magari sarai riuscito a farti apprezzare, e questo ti pone in una situazione di vantaggio rispetto al tuo gemello che esce da un dottorato, cui danno 200 euro in più al mese e fanno iniziare dallo stesso punto di dove sei partito tu 3 anni prima.

Soluzione intermedia che io ho scelto, un Master Internazionale, in un settore specifico e con una solida base applicativa, che spero possa darmi una marcia in più in questo specifico settore.
In italia per i master dipende molto, puoi trovare quello fatto bene e quello in cui vai e vegeti, e alla fine prepari una tesina. Spesso sono buoni solo per i contatti che ti offrono verso aziende sponsor, per mezzo di stage. All'Estero puoi trovarne di più seri, che vuol dire anche farsi il mazzo, ma alla fine ti lasciano certamente molto di più.

- CRL -

serbring
25-04-2008, 12:00
Ti dico la mia. La situazione della Ricerca Scientifica in Italia è abbastanza avvilente, con qualche eccezione, ma si combatte contro strutture a volte non adeguate o mal gestite, finanziamenti risicati o che non arrivano, o che ritardano 6 mesi, docenti superimpegnati, ecc...
Il problema è che da noi la gara è a prendersi i finanziamenti, ma poi non c'è quasi nessun controllo su come vengono utilizzati, e per questo c'è molto lassismo nella fase operativa, di giungere ad un risultato, di pubblicare un articolo, di brevettare qualcosa, a seconda dei campi.

La situazione lavorativa per un ingegnere neolaureato non è migliore, all'inizio c'è molto spesso quell'anno o due di gavetta quasi obbligatoria. Il dottorato ha di positivo che sono tre anni comunque meno pesanti, si deve essere onesti e riconoscere che c'è meno pressione in genere, mentre sul lavoro si cerca di eccellere e lavorare aleglio all'inizio, ed è più pesante.
Economicamente il dottorato non è poi malvagio se sei a casa coi tuoi, altrimenti è un po' risicato.

Secondo me oggi, con le difficoltà che ci sono, è bene orientarsi subito su ciò che si vuole fare, senza impiegare anni in altro. Il dottorato apre ad una carriera universitaria, che è difficile e viziata dalle cose che sappiamo, ma se questa è la strada che preferisci è forse giusto seguirla. In questo senso, il mio consiglio è di trovarti un programma o qualcosa di gemellato all'estero, puoi usufruire di alcuni fondi, e lavorare in un ambiente diverso, e questo è molto ben visto nell'ambito universitario, ed anche dal punto di vista formativo è bene allontanarsi un po' dalla chioccia.

Se invece la tua destinazione è il lavoro, direi che è importante iniziare quanto prima, per superare quella fase iniziale che può essere poco gratificante. Questo perchè tra 3 anni avrai maturato un'esperienza e magari sarai riuscito a farti apprezzare, e questo ti pone in una situazione di vantaggio rispetto al tuo gemello che esce da un dottorato, cui danno 200 euro in più al mese e fanno iniziare dallo stesso punto di dove sei partito tu 3 anni prima.

Soluzione intermedia che io ho scelto, un Master Internazionale, in un settore specifico e con una solida base applicativa, che spero possa darmi una marcia in più in questo specifico settore.
In italia per i master dipende molto, puoi trovare quello fatto bene e quello in cui vai e vegeti, e alla fine prepari una tesina. Spesso sono buoni solo per i contatti che ti offrono verso aziende sponsor, per mezzo di stage. All'Estero puoi trovarne di più seri, che vuol dire anche farsi il mazzo, ma alla fine ti lasciano certamente molto di più.

- CRL -

su questo son convinto anche, prendere una strada subito e perseguirla fino in fondo. A me piacerebbe andare a lavorare dove si fà ricerca e sono stato a fare la tesi in un centro ricerche di una grande azienda. Io che sono stato là mi sembrava chissà cosa i test che fanno lì dentro, mentre chi ci lavora da 30 anni mi hanno detto che è ricerca per modo dire, tante cose le provano così alla cavolo, tanto per far vedere ai grandi capi che fanno qualcosa e che cmq la ricerca è molto contenuta appunto per ridurre i costi. Infatti ci sono stati numerosi problemi nel progetto che stavo seguendo io. Questa cosa mi ha fatto storcere il naso e mi ha fatto pensare che forse facendo il dottorato la situazione sia migliore.

Ziosilvio
25-04-2008, 14:16
Voi tra le due opportunità quale scegliereste? Perchè?
Io, tra le due opportunità, ho scelto il dottorato.

Perché:
- ho una laurea in Matematica e non in Ingegneria;
- sono un topo di biblioteca;
- mi piace fare ricerca;
- mi piace l'ambiente universitario;
- non inseguo il guadagno, o meglio, sono abbastanza avaro da non aver bisogno di inseguirlo;
- non avevo una famiglia da mantenere
e soprattutto perché:
- a quattro mesi dalla laurea, altre proposte non ne avevo avute.

(Sì, lo so, sono meno bravo di quanto mi piace far credere.)

Se ti interessa essere presto indipendente economicamente, e soprattutto se non sei disposto a passare una buona decina d'anni da precario, allora lascia perdere il dottorato e trova un buon posto in una buona azienda.
Anche l'idea del master internazionale suggerita da CRL può essere buona, sebbene le lauree specialistiche italiane siano perfettamente confrontabili con un M.Sc.

serbring
25-04-2008, 14:24
Io, tra le due opportunità, ho scelto il dottorato.

Perché:
- ho una laurea in Matematica e non in Ingegneria;
- sono un topo di biblioteca;
- mi piace fare ricerca;
- mi piace l'ambiente universitario;
- non inseguo il guadagno, o meglio, sono abbastanza avaro da non aver bisogno di inseguirlo;
- non avevo una famiglia da mantenere
e soprattutto perché:
- a quattro mesi dalla laurea, altre proposte non ne avevo avute.

(Sì, lo so, sono meno bravo di quanto mi piace far credere.)

Se ti interessa essere presto indipendente economicamente, e soprattutto se non sei disposto a passare una buona decina d'anni da precario, allora lascia perdere il dottorato e trova un buon posto in una buona azienda.
Anche l'idea del master internazionale suggerita da CRL può essere buona, sebbene le lauree specialistiche italiane siano perfettamente confrontabili con un M.Sc.

ma te fai il dottorato all'estero?

fabio80
25-04-2008, 14:50
mi hanno proposto il dottorato

avete presente back to future? ecco, le fiammate le ho lasciate io

Ziosilvio
25-04-2008, 16:07
ma te fai il dottorato all'estero?
Io lavoro come ricercatore post-dottorato.
E il mio contratto scade a fine luglio.

Il dottorato l'ho preso in Italia, a La Sapienza.

serbring
25-04-2008, 16:13
Io lavoro come ricercatore post-dottorato.
E il mio contratto scade a fine luglio.

Il dottorato l'ho preso in Italia, a La Sapienza.

ma come hai fatto a farlo all'estero?

Ziosilvio
25-04-2008, 18:44
ma come hai fatto a farlo all'estero?
Fatto cosa?

Nel dottorato sono stato quasi sempre in Italia; eccezione, due mesi e mezzo a Boston.

Il postdoc, ho risposto a un annuncio, e mi hanno preso.

serbring
25-04-2008, 18:46
Fatto cosa?

Nel dottorato sono stato quasi sempre in Italia; eccezione, due mesi e mezzo a Boston.

Il postdoc, ho risposto a un annuncio, e mi hanno preso.

posso sapere dove hai visto questo annuncio?

Ziosilvio
25-04-2008, 20:18
posso sapere dove hai visto questo annuncio?
La mia relatrice di tesi mi ha inoltrato l'email pervenuta su una mailing list cui lei è iscritta.

serbring
25-04-2008, 20:52
La mia relatrice di tesi mi ha inoltrato l'email pervenuta su una mailing list cui lei è iscritta.

interessante, grazie

Irenina
26-04-2008, 20:20
Io, tra le due opportunità, ho scelto il dottorato.

Perché:
- ho una laurea in Matematica e non in Ingegneria;
- sono un topo di biblioteca;
- mi piace fare ricerca;
- mi piace l'ambiente universitario;
- non inseguo il guadagno, o meglio, sono abbastanza avaro da non aver bisogno di inseguirlo;


Credo che il nocciolo sia questo. Il meglio è una cosa relativa ad ognuno; per fare il dottoratom bisogna esserci un minimo portati. Io non lo farei mai! Mio marito invece non lavorerebbe mai in azienda. E' una questione di attitudini, e se uno è minimamente onesto con se stesso, lo sa cosa fare. :)

loire
26-04-2008, 20:33
dipende molto dal lavoro e dal dipartimento in cui andrai a fare il dottorato.

con i tempi che corrono, se il lavoro propone un buono stipendio a tempo indeterminato vai sicuro sul lavoro :)

se invece la scelta è tra il dottorato o un lavoro da precario allora devi valutare se :

nel dipartimento dove andresti si fa davvero ricerca, senti qualche tuo collega e indaga anche sulla percentuale di persone che iniziano il dottorato e lo terminano.

La ricerca può darti un sacco di soddisfazioni e senza dubbio un grado di libertà che in un lavoro normale ti sogni.

Lo svantaggio, piùttosto grave è l'assoluta mancanza di garanzie per un lavoro futuro per coloro che desiderano rimanere in italia.

In definitiva pensaci mooooolto bene :cool:

frankie
27-04-2008, 15:53
Premesso che ho sempre tentato di vedere chiaro :D in ciò che faccio e tuttora mentre irenina è al lavoro io passo la domenica tra libri dispense ecc...

Ricerca la sto facendo come volontario. Si esatto non ho un affiliazione.

Al posto di andare al Pub, vado su Pubmed (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/)

Oggi mi sto alternando tra Openoffice, Statistica, ejournal vari e endnote.

Dottorato, si grazie, dopo che ho ricevuto picche da diverse aziende.

Però intanto scrivo (e spero di pubblicare)

CRL
27-04-2008, 16:20
Mi spiegheresti meglio cosa vuol dire fare ricerca come volontario, senza affiliazioni?

- CRL -

frankie
27-04-2008, 16:56
Che anche se collaboro con altre persone con incarichi ufficiali, io non ne ho uno, per cui non posso dire ufficialmente.
A.F. del dip di XX univ YY
Anche se in diverse occasioni mi sono state appiccicate etichette di vario tipo (esempio per due capitoli di un libro)

Volontario = nei ritagli di tempo, non retribuito. --> Irenina = :ncomment:

Però so che tutto questo un giorno servirà :read: --> Irenina = :)