robyros
24-04-2008, 09:35
Ho letto su una rivista che è possibile trasformare l'installazione di XP, già esistente su una partizione, in un "file virtuale" da utilizzare poi con VirtualBox e poi cancellare la partizione di XP e recuperare lo spazio da dedicare a Linux
Con questa procedura la macchina virtualizzata si comporterebbe a tutti gli effetti come una normale installazione di XP, quindi con la possibilità di aggiungere/rimuovere programmi, utilizzo di periferiche, ecc. (ovviamente con le restrizioni di una macchina virtuale) oppure è meglio virtualizzare XP con una nuova intstallazione dentro VirtualBox?
Io attualmente sto usando il secondo metodo con VirtualBox e mi trovo abbastanza bene, però vorrei sapere cosa ne pensate della prima procedura, pregi e difetti rispetto alla seconda.
Grazie
Con questa procedura la macchina virtualizzata si comporterebbe a tutti gli effetti come una normale installazione di XP, quindi con la possibilità di aggiungere/rimuovere programmi, utilizzo di periferiche, ecc. (ovviamente con le restrizioni di una macchina virtuale) oppure è meglio virtualizzare XP con una nuova intstallazione dentro VirtualBox?
Io attualmente sto usando il secondo metodo con VirtualBox e mi trovo abbastanza bene, però vorrei sapere cosa ne pensate della prima procedura, pregi e difetti rispetto alla seconda.
Grazie