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View Full Version : Signora,suo figlio sta fingendo.........


fluke81
18-04-2008, 12:15
«Suo figlio sta fingendo». Invece muore

TORINO—«Signora, suo figlio finge, probabilmente è spaventato e sta rivivendo il trauma della caduta… E anche lei non deve agitarsi così tanto. Se vuole possiamo chiamare lo psicologo per aiutarvi tutti e due». Ma il bambino, il piccolo Martino Audibert, 8 anni, non fingeva, una lesione al diaframma che nessun medico era riuscito a vedere lo stava uccidendo. Ed ora dall’inchiesta aperta dalla Procura di Torino emergono le prime, sconcertanti testimonianze di medici e infermieri, come il consiglio di ricorrere all’aiuto psicologico.

Martino era caduto il 1˚ marzo dopo un volo di parecchi metri a Bielmonte, vicino Biella: una raffica di vento aveva strappato dal terreno il castello gonfiabile sul quale stava giocando. Trasportato al Regina Margherita di Torino, era stato operato per una frattura al bacino. Ma il 6 marzo il bambino aveva cominciato a lamentarsi di fortissimi dolori alla pancia: un calvario durato due giorni. E all’alba dell’8 marzo Martino è morto.

V. Sc.
18 aprile 2008
http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_18/figlio_fingendo_muore_809bf496-0d1c-11dd-9f4c-00144f486ba6.shtml

:muro: :muro:

lowenz
18-04-2008, 12:20
:muro:

Non che non capisca i medici.....però :muro:

Dalla mia personale esperienza i medici dovrebbe usare più spesso ipotesi conservative nel valutare i sintomi (cioè ipotizzare il "caso peggio").....perchè tipicamente non lo fanno.

dave4mame
18-04-2008, 12:31
ma... non ne avevano già parlato qualche settimana fa?

cocis
18-04-2008, 12:42
io in questi giorni ho un amico in ospedale a causa di un incidente in moto ... gliene hanno combinate di tutti i colori .. e lo hanno fatto star male x niente.. :muro: :(

zuper
18-04-2008, 12:43
errare è umano...










....ma quel medico è proprio un :ncomment:

brown
18-04-2008, 12:44
io nn ho nulla contro i medici .. ma se cannano e' giusto che paghino ...
se un ingegnere progetta una casa e questa cade se e' stata colpa sua va in galera e paga (con qualche eccezione ..)

Amodio
18-04-2008, 12:47
ma si sa
in un paese in cui i posti vengono attribuiti per conoscenze e non per bravura
dove si fanno turni massacranti,questo èuno dei mestieri a rischio stress, ovvio che capita spesso una cosa del genere

nn meravigliatevi
stanno accadendo fin troppe volte

exyana
18-04-2008, 13:17
ma si sa
in un paese in cui i posti vengono attribuiti per conoscenze e non per bravura
dove si fanno turni massacranti,questo èuno dei mestieri a rischio stress, ovvio che capita spesso una cosa del genere

nn meravigliatevi
stanno accadendo fin troppe volte
quoto per quanto riguarda i turni; con il personale medico ridotto al minimo è quasi naturale che purtroppo a volte avvengano errori gravissimi.

tdi150cv
18-04-2008, 13:18
il problema fondamentale e' che abbiamo dei cazzoni poco preparati che a loro volta preparano degli allievi che in un futuro saranno tali e quali , ma abbiamo anche il problema che prescrivere esami di qualsiasi genere essi siano oltre un certo numero , si rischia di incorrere in sanzioni e richiami ...
Purtroppo e' cosi' ...

Hal2001
18-04-2008, 13:23
Io ricordo ancora che l'anno scorso per una caduca stupida in moto (a 20KM/h, stava passeggiando, su strada umida in marina) ho perso un amico. Lo sterzo gli si è conficcato nello stomaco, e invece di vedere i traumi interni che hanno portato l'emorragia ad ucciderlo, si sono dedicati alla gamba rotta e alle escoriazioni :(

fluke81
19-04-2008, 10:44
l caso del bimbo volato dalla giostra gonfiabile
«Ignorata mentre mio figlio moriva»
La mamma: Martino piangeva dal male, ma in ospedale mi trattavano da pazza

CESANA (Torino) — Francesca Audibert Fanton non grida, non invoca vendetta. E quando le lacrime le salgono agli occhi cerca di non lasciarsi andare. La sua è la storia terribile di una mamma che vede il suo bambino morirle tra le braccia dopo due giorni passati a chiedere aiuto. Due giorni passati senza che nessuno credesse né a lei né al bimbo di otto anni che ripeteva «ho tanto male», due giorni nei quali solo un terapeuta del dolore ha fatto qualcosa per lui: un antidolorifico, e il consiglio che uno psicologo aiutasse quella mamma troppo agitata e quel bambino che forse fingeva. Ieri l'ospedale ha fornito una prima versione dei fatti, ma ora Martino non c'è più. «Forse mio figlio sarebbe morto lo stesso, ma aveva diritto ad avere un medico accanto. Invece c'ero soltanto io, con due infermiere, quando ha chiuso gli occhi e l'ho sentito irrigidire le gambe». Nell'albergo ai piedi delle Alpi dove vive e lavora insieme al marito Emilio e a una bimba più piccola, Francesca aspetta. Aspetta l'inchiesta, il lavoro del suo avvocato Sandro Delmastro, di pm e consulenti. E il processo che dovrà stabilire che cosa ha ucciso il suo bambino, e se la sua morte — dopo una settimana al «Regina Margherita» — si poteva evitare.
Signora, cosa è accaduto?
«Eravamo a Bielmonte perché Martino doveva partecipare a una gara di sci. Nell'attesa, si è messo a giocare sul castello, poi una raffica di vento fortissimo ha strappato tutto e lui è volato per dieci metri. L'elicottero lo ha portato all'ospedale di Novara, ma le sue ferite sembravano gravi, così lo hanno trasferito all'ospedale di Torino. Due giorni in rianimazione, poi lo hanno messo in otorinolaringoiatria, e martedì 4 marzo dei medici specialisti lo hanno operato alla mandibola».
Che cosa le hanno detto?
«Che tutto era andato bene, c'era solo una piccola frattura al bacino che sarebbe guarita restando a letto un mese. Il bambino si era ripreso. Anche martedì tutto sembrava a posto, ho soltanto notato che i medici non si fermavano a visitarlo. Le infermiere mi hanno detto: signora, voi qui siete solo in appoggio, vengono gli ortopedici che lo hanno operato».
Quando ha iniziato ad allarmarsi?
«Mercoledì Martino mi ha detto "ho mal di pancia", ha fatto vedere il punto esatto, in alto a sinistra (è la zona dove l'autopsia ha individuato la rottura del diaframma che quasi certamente ha causato la morte, una lesione diagnosticabile con la Tac, ndr). È venuta una dottoressa con un apparecchio portatile e gli ha fatto una lastra, mi ha detto che non vedeva nulla. Mio figlio ha pianto e gridato tutto il giorno, ma ormai per le infermiere ero una rompiscatole, una pazza. Ho sentito battute che mi vergogno a ripetere. Alla sera, due medici hanno prescritto del Buscopan. È lì che per la prima volta ho sentito parlare di "dolore psicologico"... ».
E il giorno dopo?
«Gli hanno fatto una lastra al torace, poi più nulla. Ho sentito che aveva uno strano odore in bocca, terribile. L'ho detto all'infermiera, ma ormai ero troppo antipatica, mi ha dato un colluttorio. Ho telefonato a mio marito perché comprasse un regalino per ogni infermiera, volevo far capire che le rispettavo... Poi, un'altra notte insonne».
Venerdì, l'ultimo giorno...
«È arrivato il medico della terapia del dolore, ha fatto mettere nella flebo un calmante, poi ci ha consigliato lo psicologo. Martino ha smesso di parlare e si è rannicchiato con la testa tra le gambe. È rimasto così tutto il pomeriggio. Verso l'alba, è cominciata la fine. Gemeva, diceva che si sentiva soffocare. Ho chiesto se potevo metterlo vicino alla finestra, non cambiava nulla, ma è stato un no. Non vorrei essere nei panni di quelle due infermiere, che si sono prese la responsabilità di non chiamare un medico. E che erano lì quando ha rovesciato la testa... È arrivata la rianimatrice, mi hanno lasciata un'ora in corridoio da sola. Poi, con mio marito accanto, ho saputo che in realtà Martino era già morto quando mi hanno mandata fuori dalla stanza».
http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_19/martino_schiavazzi_b923434c-0dde-11dd-a354-00144f486ba6.shtml

:.Blizzard.:
19-04-2008, 10:53
«È arrivato il medico della terapia del dolore, ha fatto mettere nella flebo un calmante, poi ci ha consigliato lo psicologo. Martino ha smesso di parlare e si è rannicchiato con la testa tra le gambe. È rimasto così tutto il pomeriggio. Verso l'alba, è cominciata la fine. Gemeva, diceva che si sentiva soffocare. Ho chiesto se potevo metterlo vicino alla finestra, non cambiava nulla, ma è stato un no. Non vorrei essere nei panni di quelle due infermiere, che si sono prese la responsabilità di non chiamare un medico. E che erano lì quando ha rovesciato la testa... È arrivata la rianimatrice, mi hanno lasciata un'ora in corridoio da sola. Poi, con mio marito accanto, ho saputo che in realtà Martino era già morto quando mi hanno mandata fuori dalla stanza».
http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_19/martino_schiavazzi_b923434c-0dde-11dd-a354-00144f486ba6.shtml


Semplicemente da brividi leggere una cosa del genere.

Se era un politico che si era fratturato un mignolo i dottori gli davano anche i fiori e la camera con vista mare.


VERGOGNA

Charonte
19-04-2008, 11:00
se vai sano , torni malato
se vai malato, muori

sommojames
19-04-2008, 11:04
errare è umano...


Errare è umano, pagare per le proprie colpe è la legge.


....ma quel medico è proprio un :ncomment:

*

Leron
19-04-2008, 11:18
a 6 anni ho avuto l'appendicite

il pediatra ha detto che facevo finta, che mi lamentavo per niente


dopo una settimana sono stato portato d'urgenza al pronto soccorso, era diventata peritonite acuta perforata mi hanno operato d'urgenza

se arrivavo qualche ora dopo ce la rimettevo.


sto ancora pagando la dose di antibiotici che mi hanno dato

trallallero
19-04-2008, 11:22
:(


ma di cosa è morto ?

naoto84
19-04-2008, 13:08
Terribile. Qui c'è responsabilità personale, inutile tirare fuori cose peraltro vere di turni, personale etc.
Ci stanno entrambe.