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View Full Version : Japrocksampler - Julian Cope


Fabiaccio
18-04-2008, 12:08
Ieri è finalmente uscita la traduzione di quest'ottimo volume sulla musica rock giapponese del dopoguerra.
L'acclamato "seguito" del Krautrocksampler (uno dei libri più geniali di tutti i tempi pure per il modo di scrivere di Cope :D ) è naturalmente consigliato a tutti quelli che vogliano iniziare a conoscere il rock giappico e pure a chi si vuole fare una sana e bella "lettura rock" ;).
Cope sul Krautrocksampler scriveva molto da fanatico (però con frasi e formazioni assolutamente azzeccate) mentre in questo volume mi sembra più ragionato (anche se alcune frasi fanno ovviamente scompisciare dal ridere :asd: come nel suo stile, dissacrante al massimo).
Stra-consigliato, è uno dei pochissimi musicisti che sa anche scrivere di musica, altrochè le varie nullità in stile scaruffi e idioti iper-valutati vari.
Che dite: famo una petizione per fare sostituire Mollica con Julian Cope? :asd:.
Apro un thread apposito perchè quello sui libri è clamorosamente svanito nel nulla :(

murillo
18-04-2008, 12:53
il krautrocksampler l'ho letto ed è anche simpatico, vuoi per lo stile sui generis col quale cope riporta i suoi pensieri vuoi per le cavolate che dice che sono parecchie. va preso per quello che è, se si parla di critica musicale stiamo fuori strada, certo come enciclopedia del kraut va bene, per il resto sorvoliamo :rolleyes:

Fabiaccio
18-04-2008, 14:02
il krautrocksampler l'ho letto ed è anche simpatico, vuoi per lo stile sui generis col quale cope riporta i suoi pensieri vuoi per le cavolate che dice che sono parecchie. va preso per quello che è, se si parla di critica musicale stiamo fuori strada, certo come enciclopedia del kraut va bene, per il resto sorvoliamo :rolleyes:

ma difatti lui scrive di musica come "fan" (specie in krautrocksampler) :).
E per questo è decisamente scorrevole come libro, talmente scorrevole che volendo lo puoi leggere in un pomeriggio nonostante non sia di certo piccolo come volume ;).
E' anche lo stile di quello che scrive, senza starsi a perdere in unitili e complicati sillogismi.