SOLOOCCHI
15-04-2008, 08:45
CIAO A TUTTI!
Vi riporto un articolo apparso sul sito di Quattroruote,a voi le considerazioni...
Personalmente credo che dovrebbero cambiare delle leggi, in Italia è impossibile trovare un usato "onesto" con i suo km reali!
La prassi di scalarli è ormai nota presso concessionarie, ma si sta diffodendo anche tra i privati...
"Car Lifting". Così è stata battezzata l'operazione condotta dal nucleo di Polizia Tributaria di Massa Carrara che ha portato sul banco degli imputati 65 persone accusate di "alleggerire" i contachilometri delle auto d'occasione per farle sembrare meno sfruttate.
L'inchiesta, durata un anno e mezzo, era partita in realtà con l'obiettivo di reprimere un altro tipo di attività criminosa assai diffusa, quella di evadere l'Iva sul commercio delle auto d'importazione grazie all'opera di prestanome e di società (le cosiddette "cartiere") che emettono le relative fatture.
Poi, l'attività degli inquirenti, che si sono serviti anche di intercettazioni ambientali e di appostamenti, ha generato un altro filone d'indagine che ha dato risultati sorprendenti: ben quaranta sono le concessionarie d'auto ufficiali e i salonisti coinvolti, distribuiti fra Toscana, Emilia Romagna e Liguria, mentre dai controlli è emerso che a oltre ottanta vetture, con percorrenze accumulate a volte assai rilevanti, era stato alterato il contachilometri per farle apparire come vere occasioni dalla percorrenza assai più contenuta.
L'inchiesta ha accertato che i venditori si servivano di tecnici altamente specializzati, veri "professionisti del contachilometri", che intervenivano su chiamata (spesso a domicilio, cioè direttamente nell'autosalone del committente) e che, grazie a sofisticate apparecchiature elettroniche, erano in grado di alterare gli strumenti di qualsiasi vettura, ma anche di moto e perfino di imbarcazioni da diporto, alle quali veniva manomesso il contaore che registra il tempo di funzionamento dei motori.
Tre regioni coinvolte, 40 tra concessionari e rivenditori indagati, 65 persone incriminate, oltre 80 vetture "alleggerite" dei chilometri. Questi i numeri dell'inchiesta di Massa Carrara, dietro i quali, però, se ne celano altri sotto certi aspetti ancora più sconcertanti. Per esempio, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire parzialmente una specie di tariffario dello "schilometraggio", i cui importi, presumibilmente, variano in base alla difficoltà dell'intervento e alla competenza richiesta per effettuarlo bene: dai 100 euro per Fiat Punto e Ford Fiesta ai 350 per una Mercedes Classe A, che evidentemente si fa violare con maggiori difficoltà.
La "bestia nera" dei tecnici, secondo le intercettazioni ambientali messe in atto dagli inquirenti, pare sia la Volkswagen Golf dotata del contachilometri costruito dalla Visteon (montato anche su altri modelli di Wolfsburg), che per essere ritoccato richiede accorgimenti particolari. Addirittura, a quanto pare, l'aggiunta di un componente elettronico che viene di solito nascosto dietro il cruscotto e che, se scoperto, costituisce di per sé la prova dall'avvenuta manomissione.
La tipologia delle vetture "taroccate" è risultata molto varia: gli investigatori hanno accertato illeciti su auto provenienti dal mercato italiano e d'importazione, semestrali e aziendali, usate e "km zero". Queste ultime erano vendute talvolta come tali o magari con pochissimi km, ma i controlli hanno appurato che in qualche caso erano state importate dall'estero prima di effettuare la prima manutenzione a 30 mila km e che il libretto dei tagliandi, che non riportava alcuna ispezione, veniva utilizzato come prova empirica del bassissimo chilometraggio dichiarato.
Tra le vetture "taroccate", gli investigatori hanno scoperto anche una sfruttatissima BMW X5 con 10.000 km dichiarati, che però ne aveva percorsi oltre 150.000, una Mercedes Classe A con 25.000 km portati a 2000, un'altra identica con 24.000 ridotti addirittura a zero e anche, caso singolare, una BMW 318 con 104.000 km effettivi abbassati a 98.000. Motivo: riportare la percorrenza dichiarata sotto la soglia psicologica dei 100.000 km che, in Italia, costituisce talvolta una barriera mentale che fa storcere il naso ai potenziali acquirenti e ostacola la rivendita dell'usato.
Vi riporto un articolo apparso sul sito di Quattroruote,a voi le considerazioni...
Personalmente credo che dovrebbero cambiare delle leggi, in Italia è impossibile trovare un usato "onesto" con i suo km reali!
La prassi di scalarli è ormai nota presso concessionarie, ma si sta diffodendo anche tra i privati...
"Car Lifting". Così è stata battezzata l'operazione condotta dal nucleo di Polizia Tributaria di Massa Carrara che ha portato sul banco degli imputati 65 persone accusate di "alleggerire" i contachilometri delle auto d'occasione per farle sembrare meno sfruttate.
L'inchiesta, durata un anno e mezzo, era partita in realtà con l'obiettivo di reprimere un altro tipo di attività criminosa assai diffusa, quella di evadere l'Iva sul commercio delle auto d'importazione grazie all'opera di prestanome e di società (le cosiddette "cartiere") che emettono le relative fatture.
Poi, l'attività degli inquirenti, che si sono serviti anche di intercettazioni ambientali e di appostamenti, ha generato un altro filone d'indagine che ha dato risultati sorprendenti: ben quaranta sono le concessionarie d'auto ufficiali e i salonisti coinvolti, distribuiti fra Toscana, Emilia Romagna e Liguria, mentre dai controlli è emerso che a oltre ottanta vetture, con percorrenze accumulate a volte assai rilevanti, era stato alterato il contachilometri per farle apparire come vere occasioni dalla percorrenza assai più contenuta.
L'inchiesta ha accertato che i venditori si servivano di tecnici altamente specializzati, veri "professionisti del contachilometri", che intervenivano su chiamata (spesso a domicilio, cioè direttamente nell'autosalone del committente) e che, grazie a sofisticate apparecchiature elettroniche, erano in grado di alterare gli strumenti di qualsiasi vettura, ma anche di moto e perfino di imbarcazioni da diporto, alle quali veniva manomesso il contaore che registra il tempo di funzionamento dei motori.
Tre regioni coinvolte, 40 tra concessionari e rivenditori indagati, 65 persone incriminate, oltre 80 vetture "alleggerite" dei chilometri. Questi i numeri dell'inchiesta di Massa Carrara, dietro i quali, però, se ne celano altri sotto certi aspetti ancora più sconcertanti. Per esempio, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire parzialmente una specie di tariffario dello "schilometraggio", i cui importi, presumibilmente, variano in base alla difficoltà dell'intervento e alla competenza richiesta per effettuarlo bene: dai 100 euro per Fiat Punto e Ford Fiesta ai 350 per una Mercedes Classe A, che evidentemente si fa violare con maggiori difficoltà.
La "bestia nera" dei tecnici, secondo le intercettazioni ambientali messe in atto dagli inquirenti, pare sia la Volkswagen Golf dotata del contachilometri costruito dalla Visteon (montato anche su altri modelli di Wolfsburg), che per essere ritoccato richiede accorgimenti particolari. Addirittura, a quanto pare, l'aggiunta di un componente elettronico che viene di solito nascosto dietro il cruscotto e che, se scoperto, costituisce di per sé la prova dall'avvenuta manomissione.
La tipologia delle vetture "taroccate" è risultata molto varia: gli investigatori hanno accertato illeciti su auto provenienti dal mercato italiano e d'importazione, semestrali e aziendali, usate e "km zero". Queste ultime erano vendute talvolta come tali o magari con pochissimi km, ma i controlli hanno appurato che in qualche caso erano state importate dall'estero prima di effettuare la prima manutenzione a 30 mila km e che il libretto dei tagliandi, che non riportava alcuna ispezione, veniva utilizzato come prova empirica del bassissimo chilometraggio dichiarato.
Tra le vetture "taroccate", gli investigatori hanno scoperto anche una sfruttatissima BMW X5 con 10.000 km dichiarati, che però ne aveva percorsi oltre 150.000, una Mercedes Classe A con 25.000 km portati a 2000, un'altra identica con 24.000 ridotti addirittura a zero e anche, caso singolare, una BMW 318 con 104.000 km effettivi abbassati a 98.000. Motivo: riportare la percorrenza dichiarata sotto la soglia psicologica dei 100.000 km che, in Italia, costituisce talvolta una barriera mentale che fa storcere il naso ai potenziali acquirenti e ostacola la rivendita dell'usato.