View Full Version : PG su Dell'Utri annullare la condanna per tentata estrosione
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Deve essere annullata la condanna a 2 anni di reclusione inflitta a Marcello Dell'Utri per tentata estorsione nell'ambito della vicenda che vede al centro la pallacanestro Trapani. Chiedendo un nuovo processo d'appello, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Gialanella, ha chiesto di annullare con rinvio la decisione della Corte d'Appello di Milano dello scorso 15 maggio con cui erano appunti stati inflitti 2 anni di reclusione al senatore di Forza Italia e al boss mafioso Vincenzo Virga.
ANSA (CRO) - 10/04/2008 - 12.07.00
CASSAZIONE:TENTATA ESTORSIONE; AVV. DELL'UTRI,PENA CONDONATA
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ZCZC0124/SXA WSR40132 U CRO S0A S41 QBKS CASSAZIONE:TENTATA ESTORSIONE; AVV. DELL'UTRI,PENA CONDONATA (ANSA) - ROMA, 10 APR - ''Se dovesse essere confermata dalla Cassazione la condanna a 2 anni di reclusione, per Marcello Dell'Utri non ci saranno conseguenze: la pena e', infatti, totalmente coperta dal condono perche', gia' in primo grado, e' venuta meno l'aggravante di aver agevolato Cosa Nostra contestata inizialmente dalla Procura di Palermo eliminata dai giudici di Milano dove il processo era stato trasferito''. Lo sottolinea l'avvocato Giuseppe Di Peri che difende il senatore di Forza Italia, in Cassazione, insieme a Giuseppe Giansi e a Pietro Federico. Di Peri - parlando ai margini dell'udienza che sta per iniziare in Cassazione innanzi alla II/a sezione penale - aggiunge che ''comunque si tratta di una pena modesta'' e questo ''e' il primo processo di quelli istruiti dalla Procura di Palermo che arriva in Cassazione: mentre e' ancora aperto in appello il processo a Dell'Utri per concorso esterno, e quello sulla calunnia dalla quale e' stato assolto e' stato impugnato in appello sia dalla Procura Generale di Palermo che dall'ufficio del Pm''. In particolare i legali di Dell'Utri hanno fatto ricorso contro la condanna a 2 anni di reclusione inflitta a Dell'Utri e al boss Vincenzo Virga (condannato all'ergastolo per altri reati e detenuto) per tentata estorsione nei confronti del presidente della societa' di basket Pallacanestro Trapani di Vincenzo Garraffa, il quale sarebbe stato minacciato per ottenere la restituzione di meta' del miliardo e mezzo corrisposto negli anni '90 dalla Publitalia (della quale Dell'Utri era amministratore delegato) per sponsorizzazioni. Il verdetto d'appello e' stato emesso il 15 maggio 2007 dalla Corte d'Appello di Milano. (ANSA). NM/FCC 10-APR-08 12:06 NNN
''Se dovesse essere confermata dalla Cassazione la condanna a 2 anni di reclusione, per Marcello Dell'Utri non ci saranno conseguenze: la pena e', infatti, totalmente coperta dal condono
Bello schifo :(
tanto ormai quello li non sconta più nulla...
:muro:
sempre detto che era innocente :O :O :muro:
grazie a dio con il nuovo governo di silvio,non ci saranno più questi processi.
sarà impossibile indagare gli amici degli amici,a prescindere :O
Ma bastaaaaa, annullare tutto, e non si può nemmeno fare le estorsioni adesso? La mafia non esiste, e se esiste è colpa dell'antimafia, vero Dell'Utri? :stordita:
:(
dantes76
10-04-2008, 20:02
scommeto che sono sani di menti secondo il nano...:O
scommeto che sono sani di menti secondo il nano...:O
è alto 1.71...:rolleyes:
Il processo in oggetto vide il Dell'Utri coinvolto in un tentativo di estorsione con il boss della mafia trapanese (casualmente quella più densa di logge coperte e servizi deviati ) Virga.
Dell'utri sponsorizza garaffa e la trapani basket con 1,5 miliardi di vecchie lire.
A questo punto dell'utri chiede a garaffa di ridargli indietro metà dell'importo (800 milioni ) in nero,in modo da creare liquidità riutilizzabile (ad esempio per corrompere i giudici).
Garaffa si rifiuta,a questo punto Virga viene mandato in ospedale dove l'ex senatore si trova e parlando a nome di dell'utri,lo intima di pagare.
Garaffa si riufiuta nuovamente e a questo punto dell'utri interviene sugli altri sponsor della pallacanestro di A1 e il Trapani basket nel 93' gioca senza Sponsor.
Ecco,questa è la portata dell'inchiesta...potrà sembrare banale,ma avere un boss mafioso DI TRAPANI che estorge denaro ad un grosso imprenditore,vuol dire avere nelle mani o essere la stessa cosa con un poter molto forte e di enorme influenza come la mafia trapanese.
Non mancherò di leggermi le motivazioni che depositerà la cassazione,chissà se ci saranno degli amarcord di carnevaliana memoria....magari ci troviamo di fronte ad un ammazza sentenze 2....
ANS 2008-04-10 19:20
DELL'UTRI: CASSAZIONE ANNULLA CONDANNA CON RINVIO
ROMA - Ci sarà un nuovo processo d'appello, per tentata estorsione, nei confronti del parlamentare di Forza Italia Marcello Dell'Utri e del boss Vincenzo Virga: la II Sezione penale della Cassazione ha, infatti, annullato con rinvio per nuovo esame ad altra sezione della Corte d'appello di Milano la condanna a due anni di recluisione inflitta al parlamentare e a Virga dalla Corte d'appello di Milano il 15 maggio 2007. Evidentemente, nel verdetto c'era qualcosa che non ha convinto i supremi giudici: nella sua requisitoria, stamani, il pg Antonio Gialanella aveva chiesto anche lui l'annullamento con rinvio ritenendo inutilizzabile buona parte delle dichiarazioni accusatorie.
In particolare, "perplessità sono state espresse dal Pg Gialanella per quanto riguarda le dichiarazioni dell'imprenditore Vincenzo Garraffa - che secondo l'accusa sarebbe stato minacciato da Virga per restituire alla Publitalia la metà del miliardo e mezzo di vecchie lire ricevute per sponsorizzazioni - che sarebbero "inutilizzabili". Ad avviso del Pg non dovrebbero essere prese in considerazione nemmeno le dichiarazioni rese da Messina e Sinacori, altri due testi minori dell'accusa. Visibilmente soddisfatti gli avvocati di Dell'Utri non hanno però, scaramanticamente, voluto rilasciare dichiarazioni di commento alla requisitoria del Pg culminata nella richiesta di accoglimento di buona parte dei motivi di ricorso dei difensori del senatore di Forza Italia. In serata i giudici della seconda sezione penale decideranno se confermare, o meno, il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 15 maggio 2007
DELL'UTRI, CONTRO DI ME NON C'ERANO PROVE
ROMA - "La Cassazione, su richiesta della stessa Procura generale, ha affermato che a Milano, sia in primo grado che in appello, non sono stati rispettati i principi del giusto processo così come previsto dalla nostra Costituzione". Così il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri ha commentato - in una nota diffusa dai suoi legali - la decisione con la quale la Suprema Corte ha annullato con rinvio, ad altra sezione della Corte di appello di Milano, il verdetto emesso il 15 maggio 2007 dai giudici di Milano che l'avevano condannato a due anni di reclusione per tentata estorsione insieme al boss mafioso Vincenzo Virga. "Tutto quanto detto e scritto, quindi, in questi anni - ha aggiunto Dell'Utri - non esiste perché non aveva ragione di esistere. La chiarezza di questa decisione della Suprema Corte rende superfluo ogni commento". Dell'Utri ha atteso la sentenza della Cassazione lavorando nel suo ufficio a Roma.
ANSA 2008-04-10 19:20
DELL'UTRI: CASSAZIONE ANNULLA CONDANNA CON RINVIO
ROMA - Ci sarà un nuovo processo d'appello, per tentata estorsione, nei confronti del parlamentare di Forza Italia Marcello Dell'Utri e del boss Vincenzo Virga: la II Sezione penale della Cassazione ha, infatti, annullato con rinvio per nuovo esame ad altra sezione della Corte d'appello di Milano la condanna a due anni di recluisione inflitta al parlamentare e a Virga dalla Corte d'appello di Milano il 15 maggio 2007. Evidentemente, nel verdetto c'era qualcosa che non ha convinto i supremi giudici: nella sua requisitoria, stamani, il pg Antonio Gialanella aveva chiesto anche lui l'annullamento con rinvio ritenendo inutilizzabile buona parte delle dichiarazioni accusatorie.
In particolare, "perplessità sono state espresse dal Pg Gialanella per quanto riguarda le dichiarazioni dell'imprenditore Vincenzo Garraffa - che secondo l'accusa sarebbe stato minacciato da Virga per restituire alla Publitalia la metà del miliardo e mezzo di vecchie lire ricevute per sponsorizzazioni - che sarebbero "inutilizzabili". Ad avviso del Pg non dovrebbero essere prese in considerazione nemmeno le dichiarazioni rese da Messina e Sinacori, altri due testi minori dell'accusa. Visibilmente soddisfatti gli avvocati di Dell'Utri non hanno però, scaramanticamente, voluto rilasciare dichiarazioni di commento alla requisitoria del Pg culminata nella richiesta di accoglimento di buona parte dei motivi di ricorso dei difensori del senatore di Forza Italia. In serata i giudici della seconda sezione penale decideranno se confermare, o meno, il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 15 maggio 2007
DELL'UTRI, CONTRO DI ME NON C'ERANO PROVE
ROMA - "La Cassazione, su richiesta della stessa Procura generale, ha affermato che a Milano, sia in primo grado che in appello, non sono stati rispettati i principi del giusto processo così come previsto dalla nostra Costituzione". Così il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri ha commentato - in una nota diffusa dai suoi legali - la decisione con la quale la Suprema Corte ha annullato con rinvio, ad altra sezione della Corte di appello di Milano, il verdetto emesso il 15 maggio 2007 dai giudici di Milano che l'avevano condannato a due anni di reclusione per tentata estorsione insieme al boss mafioso Vincenzo Virga. "Tutto quanto detto e scritto, quindi, in questi anni - ha aggiunto Dell'Utri - non esiste perché non aveva ragione di esistere. La chiarezza di questa decisione della Suprema Corte rende superfluo ogni commento". Dell'Utri ha atteso la sentenza della Cassazione lavorando nel suo ufficio a Roma.
PS Il collegio della seconda sezione penale è stato presieduto dall'ex sindaco di Palermo, Aldo Rizzo. La relazione del procedimento è stata svolta dal consigliere Antonio Esposito e gli altri tre componenti il collegio sono l'ex pm di mani pulite Pier Camillo Davigo, Laurenza Nizzo e Giuseppe Meliadò
In particolare, "perplessità sono state espresse dal Pg Gialanella per quanto riguarda le dichiarazioni dell'imprenditore Vincenzo Garraffa - che secondo l'accusa sarebbe stato minacciato da Virga per restituire alla Publitalia la metà del miliardo e mezzo di vecchie lire ricevute per sponsorizzazioni - che sarebbero "inutilizzabili". Ad avviso del Pg non dovrebbero essere prese in considerazione nemmeno le dichiarazioni rese da Messina e Sinacori, altri due testi minori dell'accusa
:confused: :confused: :confused: :confused:
dell'utri presidente del consiglio.. :O
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