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View Full Version : Appunti di Farmacologia.


diafino
08-04-2008, 23:52
Man mano che seguo il corso di Farmacologia pubblico qualche mio appunto libero. Magari qualche curioso gli da un lettura, magari qualche esperto li corregge..

Antagonisti colinergici muscarinici.

Questi farmaci servono per diverse patologie. Vengono spesso chiamati parasimpaticolitici dove la parola litici indica il fatto che riducono l'attività del

sistema colinergico, che in questo caso verrà eseguito sulle terminazioni postsinaptiche.

Il prototipo di questi antagoniti è l'atropina, composto di origine naturale. In genere le sostanze con attività parasimpaticolitica, ossia che antagonizzano

l'attività dell'Ach sui recettori muscarinici, vengono dette atropino-simili.

L'atropina esecita un tipo di antagonismo competitivo, è in grado di legarsi allo stesso recettore cui si lega l'agonismo endogeno. A seconda della

concentrazione i due composti antagonisti sono in grado di scalzarsi a vicenda.
Altro composto simile è la scopolamina (ioscina), come la atropina, è una amina molto lipofila ed è in grado di passare la bariera emato encefaica.
Questo vuol dire che composti di questo genere saranno in grado di agire sul sistema nervoso centrale avendo effetti (positivi o anche negativi).

Esistono antagonisti colinergici che possiedono una certa selettività, sempre bassa dato che in questa categoria la selettività è difficile da ottenere.
Ad esempio la Pirenzepina ha una attività maggiormente rivolta verso i recettori M1, infatti avevo un impiego nella teapia contro l'ulcera peptica inquanto

portava ad una riduzione delle secrezioni. (di solito il sistema colinergico aumenta le secrezioni, il blocco le diminuisce)
Altro esempio è il Ciclopentanolato usato soprattutto in oculistica per l'analisi del fondo dell'occhio.
Molto importanti sono invece i sali di ammonio quaternario, per esempio la Scopolamina Butilbromuro, sono antagonisiti muscarinici che diventano idrosolubili

e che quindi la azione è confinata nel sistema nervoso periferico (Buscopan). L'ipratropio, anche lui sale di ammonio quaternario, è usato per bloccare i

recettori muscarinici nel distretto respiratorio e quindi trova impiego nella terapia dell'asma.

L'atropina è di origine naturale e proviene da una Solanacea. Il nome atropa belladonna deriva dal fatto che lo usavano le donne per dilatare le pupille

pensando di essere attraenti.
La scopolamina, passando la bariera ematoencefalica, è usata per la nausea da cinetosi.

Nessuna delle due molecole possiedono selettività e il loro effetto è dose dipendente.

In genere gli effetti dell'atropina possono essere elencate, al di la delle diverse risposte singolari:

1mg: secchezza della bocca dovuta ad una riduzione della secrezione salivare, rallentamento dell'attività gastroenterica, midriasi e tachicardia.(se vengono

bloccati i recettori M2 cardiaci avrò tachicardia)

2mg: i sintomi sopra sono più marcati e compare difficoltà di accomodamento della vista ovvero vista offuscata

5mg: si aggiungono effetti sulla muscolatura che permette la deglutizione resa ancora più difficile dalla mancanza quasi totale di secrezione salivare. A

questa dose si verifica cute calda: tale effetto è provocato dalla vasodilatazione, effetto secondario della riduzione della sudorazione. L'organismo non

riuscendo più a dissipare il calore lo fa mediante dispersione mediata dalla cute. La attività intestinale è vicino al blocco e compare difficoltà alla

minzione.

In genere quando si parla di effetti collaterali della atropina e atropina simili ci si riferisce a: secchezza della bocca, stipsi, riduzione della minzione

e midriasi. Altri effetti possono essere agitazione, amnesia ma a dosi alte.

I sintomi sono attenuati dalla somministrazione di fisiostigmina, agonista indiretto dell'Ach. Bloccando l'idrolisi dell'Ach è come se venisse prodotta

maggiormente Ach.

Gli Antistaminici anti H1 o gli antidepressivi sono in grado di legari ai recettori muscarinici. Gli effetti collaterali di questi farmaci sono dovuti a

queste interazioni.

I composti di ammonio quaternario sono molto usati per la loro azione spasmolitica. Esempi sono la Scopolamina Butilbromuro e l' Otilonio. L'Ipratropio

Bromuro è usato raramente nella terapia anti asmatica soprattutto quando è necessario contrastare un'eccessiva produzione di muco. Il termine spasmolitica,

riduzione dello spasmo di un muscolo, si riferisce a contratture di un muscolo liscio vasale, respiratorio e soprattutto dell'apparato digerente. Quando si

parla invece di molecole miorilassanti ci si riferisce a quelle che agiscono sulla muscolatura striata.

Un'altro utilizzo degli antagonisti colinercici muscarinici che agiscono sui recettori M3 vengono usati come trattamento per l'incontinenza. Esempi

Tolterodina e Oxibutinina.



La atropina in realtà sul cuore ha un effetto più complesso, infatti a dosi terapeutiche provoca tachicardia dovuto al blocco dei recettori M2. A basse dosi

di atropina si ottiene bradicardia. Com'è possibile? Si legano ai recettori pregangliari favorendo la probuzione di Ach.
La atropina è uno dei farmaci usato nel cocktail post infarto acuto, in questo caso usato come tachicardizzante per contrastrare la bradicardia imposta da

Ach.

Nel sistema respiratorio la stimolazione del recettori M2/M3 della muscolatura liscia bronchiale media la broncocostrinzione. Viceversa nei recettori M3/M2

delle ghiandole mucosali mediano un aumento delle secrezioni bronchiali. Vengono usati nell'asma con gradi secrezioni e delle medicazioni pre-anestetiche per

diminuire le secrezioni bronchiali e il laringospasmo.

Nel tratto gastrointestinale il maggiore effetto è quello di inibire la salivazione, tramite antagonisti muscarinici si può ottenere una lieve diminuzione

della secrezione gastrica. Altro effetto rilevante è quello spasmolitico.

Nel tratto urinario un eccesso di Ach provoca un eccesso di minzione, l'uso di antimuscarinici porta a rilassamento degli ureteri con conseguente

rallentamento dello svuotamento della minzione.

Nell'occhio si provoca midriasi perchè blocca i recettori muscarinici sul muscolo costrittore della pupilla. Fotofobia è dovuto alla grande quantità di luce

che penetra. Cicloplegia, non si riesce a vedere da vicino qui è interessato il muscolo ciliare. Riduzione della secrezione.

Nel sistema nervoso centrale vengono usati qui composi che passando la bariera ematoencefalica, come per esempio la Scopolamina che viene usata sotto forma

di cerotti transdermici e contrasta il mal di moto. Vengono usati nel trattamento della malattina di Parkinson.





Farmaci attivi sulla giunzione neuromuscolare e farmaci attivi sui gangli

Chiaramente anche qui saranno presenti farmaci agonisti ed antagonisti. I recettori colinergici nicotinici si dividono in: gangliari, muscolari e neuronali

del sistema nervoso centrale.

I recettori nicotinici sono ionotropici e mediano la trasmissione eccitatoria veloce nei gangli nella giunzione neuromuscolare e nel sistema nervoso

centrale. Negli eventi elettrici la stimolazione tramite il legame di due molecole di Ach fa aprire il canale permeabile al Na+ che entra e provoca

depolarizzazione della cellula. Questo provoca un potenziale d'azione che si propaga.



Agonisti ed Antagonisti: per quanto riguarda i recettori gangliari sono presenti agonisti ossia riprodurre gli effetti dell'Ach (Nicotina) ed antagonisti

come l' Esametonio.
Sono presenti sostanze che agiscono da agonisti dei recettori nicotinici della placca neuromotrice striata come per esempio il Sussametonio e antagonisti

nicotinici muscolari il cui prototipo è la Tubocurarina, oggigiono poco usata e sostituita dal Pancuronio.

L'esametonio è un composto di ammonio quaternario ha una struttura simile all'Ach: una catena a sei atomi di carbonio. Tale sua struttura gli permette di

legarsi ai recettori dell'Ach come antagonista ma senza produrre effetto. Un allungamento della catena carboniosa, il Decametonio, si lega selettivamente ai

recettori nicotinici della placca neuromotrice come antagonista. Notare come una lieve variazione della struttura può cambiare la affità del farmaco per il

recettore.

Stimolanti gangliari, il cui esponente principale è la nicotina. La nicotina ha effetti non solo sul sistema nervoso periferico ma anche sul centrale.

Infatti la nicotina ha la capacità di esprimere un dupplice effetto a livello gangliare: a dosi basse si comporta come agonista cioè è come se si aumentasse

la produzione di Ach, mentre a dosi alte si comporta come antagonista. Gli effetti che quindi la nicotina può avere sono contrastanti anche

contemporaneamente. La somministrazione prolungata provoca una modificazione dell'efficienza dei recettori. Gli effetti cardiovascolari della nicotina sono:

tachicardia, vasocostrizione (stimolando la trasmissione gangliare), ipertensone. Altri effetti della nicotina è quella di sudorazione, diminuzione della

motilità gastro intestinale.

Altro stimolante gangliare è la Lobelina veniva usata una volta per favorire la respirazone. L'epibatina è in fase di sperimentazione ed ha azione

antidolorifica.

In genere gli stimolanti gangliari non sono molto usati per il fatto che sono poco selettivi e troppo sensibili alla dose variando il loro effetto.


I bloccanti gangliari sono detti anche ganglioplegici, hanno effetti molto complessi perchè bloccano sia le stazioni gangliari sia simpatiche che

parasimpatiche. Erano usate tempo fa per la terapia anti-ipertensione inquanto in grado di ridurre la pressione arteriosa perchè inducono una riduzione

dell'attività simpatica. Tale riduzione diminuisce il ritorno al cuore e quindi diminuisce l'efficienza cardiaca. Essendo a livello cardiaco prevalente

l'effetto colinergico viene prodotta tachicardia aumentanto dal fatto che la pressione diminuisce e viene aumentato il battito cardiaco al fine di innalzare

la pressione.
Il Trimetafano viene usato in clinica in caso di emergenze ipertensive.




Farmaci che agiscono sui recettori nicotinici della placca neuromotrice.
Esistono farmaci che agiscono a livello presinaprtico e agiscono riducendo o contrastando il rilascio di Ach, il risultato è comunque un minor rilascio di

Ach.

Altri farmaci agiscono a livello postsinaprico e si dividono in depolarizzanti e non depolarizzanti. Ci sono sostanze come la succinil colina che si legano

al recettore non bloccandolo ed effettuano una attivazione prolungata in modo che non può essere più depolarizzato.

Ambedue sono usati in clinica per ottenere il rilassamento della muscolatura durante gli interventi chirurgici. Un eccesso provoca paralisi.

I bloccanti non depolarizzanti sono competitivi sia su recettori pre e post sinaptico.
I bloccanti depolarizzanti sono in realtà stimoltanti e quindi sono agonisti.



I bloccanti non depolarizzanti sono antagonisti competitivi dei recettori nicotinici di placca, hanno tutti un diverso tempo di inizio e durata di azione.

La tubocurarina non è molto selettiva per i recettori neuromuscolari, agisce anche sui recettori nicotinici dei gangli (ipotensone), in oltre possiede la

capacità di liberare istamina inquanto fortemente basica. Sono antagonisti competitivi del recettore nicotinico di placca e quindi provoca la contrazione.
Provoca quella che si chiama paralisi flaccida.

La succinil colina è un agonista nicotinico con struttura simile all'Ach. La differenza è che l'Ach viene rapidamente degradata, mentre la succinil colina

richiede tempi più lunghi con effetti di desensibilizzazione recettoriale o meglio blocco da depolarizzazione prolungata.
Una cosa molto rischiosa nell'uso della succinil colina è la presenza in alcuni soggetti di isoforme di colinestersi poco efficienti: il trattamento può

portare a paralisi.
Se l'individuo prende anche neostigmina, un anticolinestersico, l'azione della succinil colina è potenzato mentre è aumentato l'effetto della tubocurarina.


La trasmissione noradrenergica

Ha come neurotrasmettitore la noradrenalina nel sistema nervoso periferico (postgangliare del sistema nervoso simpatico). La trasmissione simpatica è anche detta trasmissione catecolamminergica. La adrenalina è invece prodotta dalla midollare del surrene ed ha caratteristiche di ormone. Sono dette catecolammine inquanto nella struttura è presente il catecolo cui si attacca un ragicale aminico.
La sintesi di noradrenalina avviene a partire dalla tirosina, la sua idrossilazione avviene grazie alla tirnosin idrossilasi cui funzionalità è il passo limitante della sintesi. La trasformazione della tirosina da luogo alla formazione della DOPA. Successivamnte la DOPA subisce la decabossilazione grazie alla DOPA decarbossilasi e si crea cosi la dopamina. L'enzima dopa decarbossilasi non è specifico ma si lega a tutte le strutture aromatiche, è per questo detto anche decarbossilasi delgli amminoacidi aromatici.
La sintesi della dopamina si ferma nel sistema nervoso, inquanto non è presente l'enzima successiva che porterebbe a noradrenalina. Dove è presente l'n metil transferasi avviene la fine della reazione. La noradrenalina ha in meno un gruppo metilico in meno.




La terminazione nervosa noradrenergica

La noradrenalina viene sintetizzata dalla tirosina captata da meccanismi attivi - Dopa - dopamina - noradrenalina. La noradrenalina è immagazzinata in vescicole dove è legata all'ATP e alla Cromogranina.
La noradrenalina è liberata dalla vescicola mediante fusione vescicola con la membrana della terminazione nervosa. Gli effetti provocati è sia su recettori presinaptici che postsinaptici. Per terminare l'azione della noradrenalina il neurotrasmettitore è ricaptato (uptake detto anche uptake1 perchè è stato il primo ad essere scoperto e differenziarlo dall uptake2 di ricaptazione non nervosi).
Questo modo di cessare l'azionde è diverso da quello dell'Ach. Gli enzimi che metabolizzano la noradrenalina si trovano all'interno e sono enzimi ossidativi (MAO) e catecol ossi metil transferasi fuori dalla terminazione nervosa.
I recettori presinaptici sono principalmente classificati come a2, in realtà nel nervo sono presenti anche recettori b. La stimolazione di questi recettori a2 esercita un meccanismo di feedback negativo sulla sua liberazione. L'interazione con recettori b adrenergici esercita un effetto positivo sulla sua liberazione. La noradrenalina regola la sua liberazione attraverso due recettori presenti sui terminali presinaptici. Vengono chiamati autorecettori.

Per quanto riguarda l'interazione con i recettori adrenergici postsinaptici, sono presenti anche qui recettori a e b.
E' possibile fare una distinzione tra a1 e a2 con caratteristiche strutturali diverse evidenziate da una diversa specificità faracologica. I recettori b si si dividono in b1 b2 b3. I nomi dei recettori non dice nulla sulla localizzazione e sulla funzione.

Si è notato che se si prendeva adrenalina e noradrenalina, più una sostanza di sintesi isoprpopilnoradrenalina. Si è potuto dividere i recettori a e b. Sui recettori b la azione maggiore è dell'isoprenalina. Nei recettori a è invece più efficiente adrenalina e noradrenalina.
Su i recettori b l'attività dell'iso è molto maggiore degli altri due, a seconda poi del tessuto i due naturali sono uguali o uno più forte dell'altro. Sui recettori a è invece in genere più potente la adenalina.
Tutti i recettori b indipendentemente alla sottodivisione sono legati all'attivazione dell'adenilato ciclasi, fanno aumentate l'AMPc.
I recettori a sono legati all'inibizione dell'AMPc, ma sono anche legati all'apertura a canali del K+. Facendo uscire il potassio non entra il calcio. Riducono dunque la eccitabilità cellulare. Mentre gli a1 sono legati all'attivazione del ciclo dei fosfo inositoli facendo aumentare la concentrazione di calcio.
I recettori localizzati sul nervo hanno recettori con caratteristiche di recettori a2. Esistono anche recettori a2 sul muscolo liscio ma con funzioni diversi.

Mentre nel campo colinergico è difficile trovare composti selettivi, nel campo adrenergico sono presenti composti selettivi sia agonisti che antagonisti.
Gli agonisti in grado di stimolare gli a1 sono farmaci che hanno attività vasocostrittrice usati per trattare la vasodilatazione nasale (riniti)
La clonidina e Practosina è un agonista selettivo a2 che trova impiego nella terapia anti-ipertensiva, è un agonista che riduce la liberazione di noradrenalina. Agisce soprattutto a livello dei recettori presinaptici impedendo la costrizione. I b1 non hanno impieghi terapeutici importati. Gli agonisti selettivi b2 trovano grosso impiego nella terapia antiasmatica. Molto importanti sono i b1 antagonisti.

Il concetto di selettività è legato alla dose. Siccome i recettori non sono localizzati in modo assoluto ma sono distribuiti come prevalenza. Ecco infatti che l'uso di b bloccanti antiasmatici vanno ad avere effetto a livello del cuore e a livello della vescica.


I fenomeni metabolici come glicolisi e glicogenosintesi sono regolate da catecolammine

Estistono sostanze che non interagiscono in modo diretto coi recettori della noradrenalina ma ne aumentano la secrezione, per esempio le anfetamine vengono captate dallo stesso trasfortatore che capterebbe la noradrenalina e fa uscire la noradrenalina a volte anche senza impulso. Le anfetamine stilmolano in questo modo il sitema simpatico in modo indiretto inquanto mobilita la noradrenalina.
Esistono famaci che aumentano la noradrenalina emessa impedendo la ricaptazione: eroina e antidepressivi triciclici.





Antagonisti non selettivi a.

Fentolamina sono antagonisti non selettivi a, si legano impedendo il legame della noradrenalina. Provoca vasodilatazione legandosi ai recettori a1 ed è usato nella terapia ipertensiva. Tale farmaco non è selettivo e quindi va a bloccare anche gli effetti della noradrenalina a livello dei recettori a2 presinaptici aumentando il rilascio di noradrenalina. Non è molto comodo avere un faramco che da una parte riduce l'effetto della noradrenalina e dall'altro ne aumenta la sintesi. Ecco perchè si usano gli a1 selettivi.

Cotrasmissione: le strutture nervose non contengono e non usano solo un tipo di neurotrasmettitore.

A livello del nervo sono presenti recettori non solo della sostanza che viene rilasciata. Il NO favorisce il rilascio di Ach.






Seratonia (5HT)

Ho come precursore il triptofano, amminoacido aromatico. La sintesi nelle terminazioni nervosa è molto semplice: un promo passaggio di ossidrilazione ad opera della triptofano ossidrilasi (triptofano idrossilasi) creando un intermedio, 5-idrossi triptofano che poi viene decarbossilato con formazione della 5- idrossi triptamina. L'enzima che fa questo è una decarbossilasi degli amminoacidi aromatici, tale enziama non è specifico e molto simile a quello che trasforma la DOPA in dopamina.
La serotonina vede poi due vie metaboliche, una preferenziale e una alternativa. La via perferenziale comporta una deamminazione ossidativa ad opera delle monoaminoossidasi di tipo A (simile a noradrenalina). Tali enzimi lavorano per gradi, prima trasformazione dell'amina in aldeide acetaldeide (5-idrossi indol acetaldeide), il gruppo aldeidico è ossidato in gruppo carbossilico formando l' acido 5-idrossi indol acetico (5-HIAA).

La terminazione dell'azione della seratonina avviene quasi esclusivamente per ricaptazione: una volta all'interno sono presenti le MAO che trasformano la seratonina in acido 5 idrossi indol acetico.

I recettori post sinaptici che sono in grado di interagire con la serotonina sono per la maggior parte recettori accoppiati a proteine G (sette domini transmembrana). La serotonina possiede anche un tipo di recettore canale, il 5HT3.

La serotonina non ha una distrubuzione uniforme nell'organimo, è contenuto nelle piastrine dove non viene sintetizzata ma solo captata. La maggior parte (90%) della serotonina provine dalle cellule enterocromaffini (mescolate con le cellule mucosali dell'intestino) rappresentado la fonte più rilevante; altra fonte meno rilevante proviene dalli neuroni del sistema nervoso enterico.

La serotonina regola le funzioni nel sistema nervoso centrale di appetito, ciclo sonno veglia.

La serotonina è il neurotrasmettitore con più tipi e sottotipi di recettori: 7 sottotipi principali: 5HT-1...5HT-7
Successivamente alcune posseggono sottogruppi indicati con le lettere dell'alfabeto.
Tutti i sottotipi sono metabotropici tranne il 5HT-3.
Ovviamente la presenza di diverse sottocategorie implica che il neurotrasmettitore sia implicato in diverse funzioni.

I recettori 5HT-3 non sono collegati a nessun ciclo metabolico, ma ad un canale.
I 5HT-1, indipendentemente dal sottotipo, sono collegati tramite una proteina G inibitoria alla riduzione dell'adenilato ciclasi.
I 5HT-2 sono collegati all'attivazione dei fosfo inositidi con aumento della formazione di IP3 e DAG (aumento di Ca2+)
I 5HT-4 e 5HT-6 (anche il 7) sono collegati all'aumento di AMPc

Per quanto riguarda gli effetti, farmaci che agiscono sui recettori 5HT1 sono presenti faramci che provocano vasocostrizione (5HT-1D provocano vasocostrizione e si trovano a levello delle meningi: usati contro l'emicrania)
I recettori 5HT-2 ci trovano a livello vasale e sono i recettori mediante i quali si organizza l'aggregato piastrinico.
I recettori 5HT-3 sono recettori canale coinvolti nella genesi del dolore
I recettori 5HT-4: nel sistema nervoso periferico soprattutto nel tratto gastroenterico, situati sia sulle terminazioni nervose del sistema nervoso colinergico che sulle terminazioni NANC. La stimolazione di tali recettori neuronali provoca il rilascio di Ach che fa poi contratte la muscolatura liscia intestinale.

La serotonina è in grado di far contrarre la prima parte di intestino mentre rilascia la seconda parte (sostanza P contrae, NO rilascia).
In genere la stimolazione dei 5HT-4 c'è una azione procinetica.

L'azione sui vasi è generalemnte prevalente la vasocostrizione: nei grossi vasi si ha contrazione, ma i vasi cardiaci e i piccoli vasi della muscolatura striata, prevale il rilascio.

L'effetto vasodilatatore dipende dalla presenza o meno dell'endotelio vasale in cui vengono prodotte sostanze vasodilatatrici.

La risposta pressoria è trifasica: inizialemente riduzione, successivamente si ha aumento (effetto principale) , in fine di nuovo riduzione dovuta dalla vaso dilatazione.


Agonisti 5HT-1D Triptani e gli alcaloidi del Ergot.
Antagonisti Metilsergide
(da sistemare)



Farmaci molto importanti che agiscono sulla sfera serotoninergica sono quelli contro l'emicrania. Come dice il termine è un dolore che si localizza ad una parte della testa (da non confondere con la cefalea). Oggigiorno la motivazione non è del tutto chiara.
Nell'emicrania caratteristica è l'aura in cui si possono presentare disturbi alla vista, sintomo che poi sfociare un attacco emicranico.
L'attacco può durare sa ore a girorni, alcui accusano emicrania da weekend che si manifesta al cessare dello stress settimanale.
Meccanismi del emicrania: Teoria della spreading depression: alterazione della funzione della corteccia cerebrale. Teoria della vasocostrizione: il dolore provoca dall'arteria cerebrale che si ingrossa e pulsa. La spreading depression è un'onda anomala che progredisce dalle strutture interne fino alla corteccia cerebrale mantenendo vasocostrizione.
Teoria dei nervi la cui stimolazione provoca la produzione di peptidi rilascianti la calcitonina.

La serotonina attraverso la stimolazione 5HT-2 provoca il rilascio del NO e dilatazione dei vasi (è vero?)


In caso di emicrania si può agire a scopo curativo: FANS farmaci antiifiammatori non steroidei; All'inizio dei sintomi (preventivamente) si possono usare antagonisti 5HT-2, una volta che i sintomi si sono instaurati si devono usare farmaci che provocano vasocostrizione a livello cerebrale che sono agonisti dei 5HT-1D proprio localizzati nei vasi cerebrali.

I farmaci più usati sono i Triptani. Il prototipo è il Sumatriptan ma esistono anche Zolmitriptan, Rizatriptan, Naratriptan, Frovatriptan.
Il fatto che esistano cosi tanti esponenti di una stessa classe inquanto hanno diverse catteristiche farmacocinetiche. Il mal di testa può durare due ore e in questo caso è contrastato con famaci della medesima durata, un mal di testa può durare un giorno e il farmaco sarà diverso.
Altro motivo per cui esistono diversi esponenti può essere la presenza di minori effetti collaterali, è una regola generale, in questo caso non è cosi. Tutti danno vertigini, formicolii, in alcuni pazienti possono indurre vasospsmo coronarico.

Gli alcaloidi dell'ergot sono di origine naturale, un fungo chiamato claviceps purpurea. Sono composti che agiscono a diverso livello, nel trattamento all'emicrania viene usata l'ergotamina. metilsergide, ergometrina (emorragie post parto)
Questi farmaci non sono selettivi, per esempio l'ergotamina, oltre ad avere effetto sui recettori 5HT-1, ha attività sul recettore a-adrenergico e si comporta come antagonista parziale.


Gli antagonisti HT3 sono usati come antinausea da chemioterapia

La sindrome carcinomica è un tumore ipersecernente di seratonina, la si rileva da una grande concentrazione di metaboliti della seratonina.

La seratonina è anche attiva sul sistema nervoso centrale come antiansia, antipsicotici, FSR (inibitori della ricaptazione)







L' Ossido nitrico o monossido d'azoto

E' stato scoperto nel sistema vascolare attorno al 1980. Veniva rilasciato dall'endotelio e rilassava la muscolatura liscia dei vasi.
E' un gas e quindi un'emivita di qualche secondo. E' tossico dato che può dare origine a ioni superossido. Deriva dall'arginina introdotta con la dieta. La sintesi è determinata da un enzima che si chiama NOS (sintetasi del NO).

L'arginina, in presenza di ossigeno molecolare e NADPH da origine all'ossido nitrico e alla citrullina.

Il NO è in grado di attivare la guanilato ciclasi che ha come substrato il GTP che trasforma in GMPc.
La trasmissione nitrergica è basata sull'intervento di GMPc come secondo messaggero che agendo come AMPc attiva delle proteine chinasi per ottenere poi effetti biologici.

L'NO inoltre inibisce l'aggregazione piastrinica, entra anche a far parte delle sostane rilasciate in caso di infiammazione.
L'enzima NOS richiede NADPH, FAD, FMN e biopterina. Alcune forme richiedono pure l'intervento di Calcio (legato alla calmodulina).

Gli effetti principali: vasodilatatore, modula in tono della muscolatura bronchiale, difende nelle infezioni batteriche.
Nel sistema nervoso centrale regola l'apprendimento e la memoria. Infatti in molti integratori è presente arginina anche se pare che non abbia alcun effetto, arginina esogena serve solo in casi di grave carenza.

Esistono diversi enzimi NOS: alcuni sono costitutive e altre sono inducibili, ossia la loro sintesi avvene solo in stati particolari.
I più importati sono sono: due costitutive eNOS (scoperta nell'endotelio valase) nNOS (scoperta nei neuroni) tali forme costitutive non sono presenti solo nel sito di scoperta. L'unica inducibile è iNOS ed è indotta da infezione. L'iNOS non si trova solo nel tessuto vascolare ma anche nelle piastrine e nelle cellule che operano la modulazione del tessuto osseo, osteoblasti e osteoclasti.

L'Ach attraverso recettori muscarinici localizzati sulla superfiche vasale (m3) collegati alla attivazione della fosfolipasi C. Il PLC idrolizza il PIP2 otenendo IP3 e DAG. Il IP3 si lega ai sui recettori a livello del reticolo endoplasmatico e permetto la fuoriuscita di calcio. Il calcio si lega alla calmodulina, il complessa ca + calmodulina in predenza di tetra idro biopterina, rimuove il legame della eNOS con la caveolina attivando l'enzima.



Spread da stiramento meccanico è il principale responsabile dell'attivazione della eNOS è collegata ad una chinasi AKD. Questa chinasi, come tutte fosforila le proteine, in questo cosa la fosforilazione produce attivazione.

Per quanto riguarda la nNOS è anche questa legata alla presenza di calcio, a livello neuronale il calcio viene fatto entrare tramite canali del glutammato.

Per quanti riguarda l'iNOS, è indipendente dalla concentrazione di calcio, tramite una via JAK-STAT, via dei fattori di crescita, induce la sintesi dell'enzima.

La degradazione dell'NO è la sua degradazione a nitriti e nitrati. La produzione eccessiva di NO provoca la creazione di perossidi. E' stato visto che esistono patologie come ipercolesterolemia e diabete dove non viene prodotto NO oppure il rilascio di NO non ha effetto.

Nel sistema nervoso periferico è interessato nel processo di erezione del pene

gianly1985
09-04-2008, 20:55
OLD ste cose le ho fatte il semestre scorso :old: :asd:
Ma quindi a lezione pigli gli appunti col portatile? Ma se devi fare uno schemino o un piccolo disegno come ti trovi poi? (a meno che non hai un tablet)

F1R3BL4D3
09-04-2008, 21:05
:O Anche io stò facendo il corso di Farmacologia e Tossicologia!

:D oggi c'era la parte sulla sperimentazione...

gianly1985
09-04-2008, 21:11
Io invece sto facendo i farmaci usati nella insufficienza cardiaca...proprio ora sto stampando le slides....
Comunque qui c'è da precisare una cosa che non si capisce:

I bloccanti non depolarizzanti sono competitivi sia su recettori pre e post sinaptico.
I bloccanti depolarizzanti sono in realtà stimoltanti e quindi sono agonisti.

Sono depolarizzanti ma sempre bloccanti sono, l'effetto "finale" non è stimolazione ma sempre blocco. (seppur agiscono da agonisti; sempre su questo tema, cfr. agonismo competitivo usando agonisti a minor attività intrinseca, che è un altro caso in cui usi agonisti per...antagonizzare). (anche se non c'entra adesso, era un inciso).
Cmq:

I farmaci depolarizzanti, il cui prototipo invece è la Succinilcolina, fungono, se in elevate quantità, da agonisti depolarizzanti: agiscono come l'acetilcolina, ma sono metabolizzati più lentamente dalle colinesterasi, perciò le membrane muscolari restano depolarizzate più a lungo e non riescono a rispondere ad ulteriori stimoli, ottenendo il blocco muscolare.

Siddhartha
10-04-2008, 13:45
Sono depolarizzanti ma sempre bloccanti sono, l'effetto "finale" non è stimolazione ma sempre blocco. (seppur agiscono da agonisti; sempre su questo tema, cfr. agonismo competitivo usando agonisti a minor attività intrinseca, che è un altro caso in cui usi agonisti per...antagonizzare). (anche se non c'entra adesso, era un inciso).
Cmq:

uh uh uh...state parlando dei curari! bene bene! :D
finezza: i curari depolarizzanti (come la succinilcolina) possono anche indurre, a particolari concentrazioni, un cosi detto blocco di tipo II, ovvero di tipo NON depolarizzante!

I farmaci depolarizzanti, il cui prototipo invece è la Succinilcolina, fungono, se in elevate quantità, da agonisti depolarizzanti: agiscono come l'acetilcolina, ma sono metabolizzati più lentamente dalle colinesterasi, perciò le membrane muscolari restano depolarizzate più a lungo e non riescono a rispondere ad ulteriori stimoli, ottenendo il blocco muscolare.

excursus clinico: la succinilcolina viene indicata in caso di necessità di rapida intubazione come curaro di scelta per la breve emivita e la metabolizzazione ad opera delle pseudocolinesterasi! praticamente non c'è nulla di più sbagliato: un gravissimo effetto collaterale della succinilcolina è la liberazione di K+! il paziente che necessita di IOT è sicuramente in ipossia da cui deriva un'acidosi metabolica da lattato (e quindi una ulteriore liberazione di K+ dalle cellule in scambio con H+)!
sommando l'iperkaliemia dovuta alla succinilcolina a quella determinata dall'acidosi, si possono avere gravi effetti sul miocardio -----> arresto cardiaco!
molto meglio utilizzare, in caso vi troviate ad intubare un paziente in emergenza, un curaro NON depolarizzante a rapida azione e breve emivita come mivacurium o rocuronium!

aggiungeteci che la succinilcolina può determinare l'insorgenza di ipertermia maligna in pazienti con mutazione del canale del ca++ rianodina-dipendente....
succinilcolina = farmaco da EVITARE!

gianly1985
10-04-2008, 14:26
excursus clinico: la succinilcolina viene indicata in caso di necessità di rapida intubazione come curaro di scelta per la breve emivita e la metabolizzazione ad opera delle pseudocolinesterasi! praticamente non c'è nulla di più sbagliato: un gravissimo effetto collaterale della succinilcolina è la liberazione di K+! il paziente che necessita di IOT è sicuramente in ipossia da cui deriva un'acidosi metabolica da lattato (e quindi una ulteriore liberazione di K+ dalle cellule in scambio con H+)!
sommando l'iperkaliemia dovuta alla succinilcolina a quella determinata dall'acidosi, si possono avere gravi effetti sul miocardio -----> arresto cardiaco!
molto meglio utilizzare, in caso vi troviate ad intubare un paziente in emergenza, un curaro NON depolarizzante a rapida azione e breve emivita come mivacurium o rocuronium!

aggiungeteci che la succinilcolina può determinare l'insorgenza di ipertermia maligna in pazienti con mutazione del canale del ca++ rianodina-dipendente....
succinilcolina = farmaco da EVITARE!

E se lo dice un rianimatore :)
Cmq anche sulle mie slides avevo qualcosina :O

Bloccanti neuromuscolari: principali effetti collaterali
*Apnea
Collasso cardiovascolare
Rilascio di istamina
Ipertermia maligna (depolarizzanti)
|
|
V
Disordine della muscolatura scheletrica spesso causa di morte per anestesia (ipertermia, acidosi metabolica, tachicardia), dovuto ad alterazioni del recettore per la rianodina con abnorme aumento dei livelli di calcio intracellulare; trattamento: raffreddamento, inalazione di ossigeno, dantrolene


I farmaci depolarizzanti sono controindicati in tutti i casi in cui un’iperkalemia può essere particolarmente pericolosa: ustioni, traumi, distrofia muscolare, pazienti in terapia digitalica o diuretica.



ps:
il paziente che necessita di IOT è sicuramente in ipossia da cui deriva un'acidosi metabolica da lattato (e quindi una ulteriore liberazione di K+ dalle cellule in scambio con H+)!

L'acidosi in questo caso è dovuta anche all'ipercapnia oltre che al lattato?



Comunque bel thread....

Siddhartha
10-04-2008, 14:55
L'acidosi in questo caso è dovuta anche all'ipercapnia oltre che al lattato?

Comunque bel thread....

dipende: non sempre un'insufficienza respiratoria è anche ipercapnica (per insufficienza respiratoria si intende PaO2 < 60mmHg che rappresenta il punto di flesso sulla curva di dissociazione dell'Hb)! :)
L'IRA può essere parziale (solo ipossiemica) o completa (anche ipercapnica)! :)
di solito, perchè si abbia anche ipercapnia, è necessaria ipoventilazione (un'IRA può avere anche altre cause etiologiche che non per forza presuppongano una ipoventilazione....pensa all'aumento dello spazio morto o dello shunt)! :)

Siddhartha
10-04-2008, 15:05
Bloccanti neuromuscolari: principali effetti collaterali
*Apnea
Collasso cardiovascolare
Rilascio di istamina
Ipertermia maligna (depolarizzanti)
|
|
V
Disordine della muscolatura scheletrica spesso causa di morte per anestesia (ipertermia, acidosi metabolica, tachicardia), dovuto ad alterazioni del recettore per la rianodina con abnorme aumento dei livelli di calcio intracellulare; trattamento: raffreddamento, inalazione di ossigeno, dantrolene


di quelli da te citati, gli effetti più pericolosi sono il rilascio di istamina (che comunque è minimo con gli ultimi farmaci o addirittura assente) e l'ipertermia maligna!
dell'apnea ce ne freghiamo visto che il paziente è intubato e il collasso cardiovascolare è rarissimo e spesso associato proprio al rilascio di istamina!
l'ipertermia maligna....mah....in ospedale abbiamo un intero dipartimento dedito allo studio di questa patologia! considerando che i farmaci che la inducono, non vengono utilizzati quasi per nulla (alotano, succinilcolina), che nella visita preanestesiologica si fanno le dovute domande e che il numero di dibucaina è un ottimo indice per la valutazione dell'attività pseudocolinesterasica, secondo me è proprio inutile avere un intero reparto deputato a questa rara mutazione!

gianly1985
10-04-2008, 15:23
dipende: non sempre un'insufficienza respiratoria è anche ipercapnica (per insufficienza respiratoria si intende PaO2 < 60mmHg che rappresenta il punto di flesso sulla curva di dissociazione dell'Hb)! :)
L'IRA può essere parziale (solo ipossiemica) o completa (anche ipercapnica)! :)
di solito, perchè si abbia anche ipercapnia, è necessaria ipoventilazione (un'IRA può avere anche altre cause etiologiche che non per forza presuppongano una ipoventilazione....pensa all'aumento dello spazio morto o dello shunt)! :)

Non avevo considerato gli altri meccanismi di insufficienza respiratoria perchè non so perchè ma presupponevo che se c'era da intubare, allora il pz era in ipoventilazione :doh: Vabbè non ho fatto ancora Anestesiologia, chiedo venia :ops:

Siddhartha
10-04-2008, 16:03
Non avevo considerato gli altri meccanismi di insufficienza respiratoria perchè non so perchè ma presupponevo che se c'era bisogno di intubare, allora il pz era in ipoventilazione :doh: Vabbè non ho fatto ancora Anestesiologia, chiedo venia :ops:

c'è un ulteriore particolare da considerare: spesso, il paziente in IRA si presenta addirittura ipocapnico poichè cerca di compensare l'ipossiemia mediante la tachipnea e/o iperpnea a cui si aggiunge l'utilizzo dei muscoli respiratori accessori! in seguito poi, interviene lo sfiancamento dei muscoli respiratori e l'IRA diviene completa! il trattamento è comunque sempre lo stesso: supporto ventilatorio e trattamento della causa etiologica quando individuabile (che so...pnx iperteso ad esempio)!:)

queste cose le studierai nei vari corsi di pneumo, med interna ed emergenze! :)

gianly1985
10-04-2008, 16:18
c'è un ulteriore particolare da considerare: spesso, il paziente in IRA si presenta addirittura ipocapnico poichè cerca di compensare l'ipossiemia mediante la tachipnea e/o iperpnea

Sì sì questo lo so da fisiologia :)
La mia domanda nasceva perchè su 2 piedi il pz da intubare lo immaginavo per forza che non ventilava o in ipoventilazione. (e non capace autonomanente di rispondere con un normale riflesso respiratorio)

Siddhartha
10-04-2008, 16:22
Altro composto simile è la scopolamina (ioscina), come la atropina, è una amina molto lipofila ed è in grado di passare la bariera emato encefaica.
Questo vuol dire che composti di questo genere saranno in grado di agire sul sistema nervoso centrale avendo effetti (positivi o anche negativi).



altro excursus! :D
può capitare che giungano in PS dei bambini in avvelenamento acuto da scopolamina! la causa è dovuta all'ingestione di bacche di Datura Stramonium, una pianta estiva con frutti che assomigliano a castagne (NB: risulta quindi fondamentale l'anamesi e porre le giuste domande alla madre)!
come hai ben detto, la scopolamina presenta un ammonio terziario e quindi supera la BEE, dando segni sia periferici che centrali! l'antidoto sono gli inibitori delle colinesterasi!
unico problema: negli ospedali italiani è disponibile sempre la neostigmina (con ammonio quaternario e che quindi NON passa la BEE) e non la fisostigmina (farmaco più vecchio che invece ha un ammonio terziario e quindi passa la BEE): capita quindi che questi bambini muoiano con segni centrali di depressione colinergica (dovuti alla scopolamina) e segni periferici paradossi di ipertono colinergico (dovuto alla neostigmina)! :)
morale: sempre opportuno avere una fiala di fisostigmina disponibile!

stbarlet
10-04-2008, 16:50
emh.. ho sbagliato

Siddhartha
10-04-2008, 17:09
NOTA BENE: l'utilizzo di stramonio può avere effetti MORTALI!

gianly1985
10-04-2008, 17:17
edit

stbarlet
10-04-2008, 17:31
emh, ho sbagliato due volte :fiufiu:

gianly1985
10-04-2008, 17:57
yep

ChristinaAemiliana
10-04-2008, 18:16
Di cosa stavate parlando, figliuoli? :asd:

Siddhartha
10-04-2008, 18:25
Di cosa stavate parlando, figliuoli? :asd:

maestra....hanno iniziato loro! :stordita:

ChristinaAemiliana
10-04-2008, 18:51
maestra....hanno iniziato loro! :stordita:

Tutti in castigo dietro il monitor finché non suona la campanella! :O

HYPERR
10-04-2008, 20:34
Io li prendo volentieri, qualche appunto in più fa sempre comodo oltre alle slides, le dispense varie e il buon Katzung...

Siddhartha
11-04-2008, 06:02
e il buon Katzung...

Goodman&Gilman Rulz! :O

ale85xp
11-04-2008, 08:51
e io che sono costretto a seguire il libraccio di quelo balordo del mio prof (fortuna ho anche il gillman..)....della piccin (oltre al danno l'insulto)

diafino
11-04-2008, 18:17
A noi consigliano il Rang, Dale, Ritter..

A breve lezione sulla trasmissione seratoninergica e nitrergica. :)

windsofchange
13-04-2008, 22:15
Goodman&Gilman Rulz! :O

:O Quoto

^Robbie^
13-04-2008, 23:08
Goodman&Gilman Rulz! :O

Straquoto. Che bei tempi :cry:

diafino
15-04-2008, 01:16
:O Quoto

Straquoto. Che bei tempi :cry:

Tra l'altro è tradotto da Stefano Govoni, professore di faramcologia nella mia università :stordita:

diafino
11-05-2008, 16:37
L' ipertensione

E' una malattia molto importante e diffusa che non deve essere sottovalutata intervenendo sia con metodi comportamentali, dietetici e farmacologici.

L'ipertensione è un aumento della pressione sanguigna diastolica (rilassamento) e sistoliaca (contrazione).
Molo spesso si parla di ipertensione essenziale, il 95% delle cause di ipertensione sono sconosciute.
Quando un individuo è affetto da ipertensione questo deve curarsi per tutta la vita, e questo scoraggia molto i pazienti. E' infatti molto importante non interrompere la cura. Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte, è anche una delle principali cause di morbilità, cioè può condurre a scompenso, aritmie...

Dai primi studi si nota l'incidenza di malattie cardio vascolari, negli uomini normotesi è di circa 40 su 1000, un uomo iperteso ha probabilità 4 volte maggiori. Nelle donne, allora, l'incidenza era più bassa. Oggigiorno allungandosi la vita media anche la donna ha raggiunto più o meno gli stessi livelli.
Nei pazienti ipertesi trattati con farmaci attivi (non placebo) viene ridotta l'incidenza di malattie cardiovascolari.

La pressione dipende da diversi fattori: efficienza del cuore il quale ha la capacità di pompare il sangue nei vasi di resistenza e lo riceve dai vasi di capacitanza. Entrami i distretti, cuore e vasi, sono sotto il controllo delle vie noradrenergica. La pressione dipende dal volume ematico circolante che è regolato dai reni attraverso i recettori di tipo b e la stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone: la produzione di una sostanza vasocostrittrice come la angiotensina comporta una attività sui vasi influenzando lo stato di contrazione. In oltre la produzione di angiotensina favorisce l'attività dell'aldosterone, orone sodio ritentore che agisce sulla eliminazione urinaria.

Dicendo che i vasi, il cuore e i reni sono sotto il controllo dei simpatico, si suppone che il tutto dipenda dal sistema nervoso centrale. A livello del centro vasomotorio da cui si dipartono efferenze che si trovano nel midollo spinale e che poi vanno ad innervare i diversi organi.

Il centro vasomotore è il grado di ricevere input dalla periferia (barocettori) e dal sistema nervoso centrale (stress). Esistono moltissime possibilità per regolare la pressione.

Quando si passa bruscamente dalla posizione sdraiata a quella eretta gira la testa, cioè dovuto ad un cambio repentino di pressione. Viene messa in atto una regolazone a breve termine in cui se la pressione aumenta viene attivato il sistema nervoso parasimpatico, mentre se la pressione diminuisce si attiva il simpatico. La pressione viene rilevata a livello dei barocettori dell'arco aortico e del seno carotideo.

Il controllo a lungo termine agisce sul sistema renina - angiotensina - aldosterone. Quindi è importante che il rene funzioni. La riduzione di perfusione renale provoca la sintesi di renina. La renina è un enzima che agisce su una solstanza prodotta dal fegato, l'angiotensinogeno. Lo trasforma in angiotensina 1, successivamete grazie all'ACE diventa angiotensina 2 che provvede a riportare la pressione a valori corretti.

Nella regolazione della pressione hanno imporanza i vasi: esistono sostanze endogene ed esogene capaci di contrarre i muscoli lisci vasali. Tra le sostanze vasocostrittrici troviamo l'angiotensina, l'endotelina. La stimolazione dei recettori specifici da parte delle due sostanze provocano l'attivazione del ciclo dei fosfo inositoli.
Sostanze esogense agonisti a1 adrenergici.

Per la dilatazione contrastando la contrazione, posso usare farmaci che si oppongono all'endotelia o all'angiotensina, o alla stimolazione di recettori a adrenergici. Sulla membreana cellulare sono preseniti canali al calcio sia voltaggio dipendenti che receptor operating chennel, si aprono quando alcuni recettori vengono stimolati. In tutti e due i casi l'aumento di calcio favorisce la contrazione. Bloccando l'inbresso di calcio evita la contrazione. Tutte queste alternative teoriche non vengono usati tutti in terapia.

Per quanto riguarda il rilasciamento può essere indotto opponendosi alla contrazione, oppure può essere indotto attraverso meccanismi come per esempio la cessione di monossido d'azoto. il gmpc attiva la pkg che porta a rilassamnto.
Altro meccanismo per la vasodilatazione è quello che vede coinvolta la stimolazione di recettori collegati alla stimolazione dell'adenilato ciclasi. Qui si trovano molte possobilità di intervento: adenosina ed agonisti di tipo b.

Altre sostanze endogene che agiscono rilassando sono le prostaglandine: la prostaciclina che fa parte della seriee iPGI2 ha attività rilassatoria inquanto colleganta all'adenilato ciclasi. L'ampc una volta prodotto viene degradato dalla fosfodiesterasi, se questo viene inibito si avrà una maggiore quantità di ampc. sostanze che lo inibisocno sono le metilxantine (caffeina, teina e teobromina).

Sostanze che favoriscono la iperpolarizzazione della cellula facendo uscire potassio e bloccando l'ingresso di calcio (faramci che aprono i canali del potassio).

L'endotelina sulla muscolatura liscia, in genere l'attività è contratturante, ed è esercitata attraverso recettori collegati al ciclo dei fosfoinositoli localizzati sulla muscolatura lisca dei vasi collegati al ciclo dei forso inositoli. L'endotelina è anche in grado attraverso la stimolazione di altri recettori di attivare la sintetasi del NO che quindi porta alla formazione di NO che induce vasodilatazione.
L'attività vasodilatatoria proviene dalla propensione a creare NO, in oltre attiva la ciclossigenasi e favorisce la formazione di prostaglandine inibitorie.

L'endotelina è in grado attraverso la simolazione di recettori muscolari di indurre costrizione, è anche in grado di dilatare mediante la stimolazione di NO e prostaciclina.

Le possibilità di intervento farmacologico sono moltissime e agiscono in diversi punti e si possono associare anche diversi farmaci.
Si può intervenire con sostanze ad azione centrale (clonidina e a-meildopa) la clonidina molto usata dagli anziani perchè sotto forma di cerotto, la metildopa può essere usata in gravidanza.
Si possono usare i bloccanti gangliari ma sono molto potenti e vengono usati nelle emergenze.
A livello cardiaco la stimolazione noradrenergico porta all'aumento dei parametri cardiaci, una possibilità terapeutica è quella di diminuire l'attività simpatica a livello cardiaco con i b bloccnati.
A livello renale la stimolazione b rilascia renina, coi b bloccanti si inibisce anche questa attività del rene.
Sui vasi la noradrenalina contrae grazie a recettori a. si possono quindi usare a bloccanti.

A livello vasale è possiblile ridurre lo stato di contrazione attraverso l'antagonizzazione ai canali del calcio. Si possono anche usare altri vasodilatatori con gli apertori dei canali del potassio.

Esistono farmaci che agiscono soprattutto sulle vene (nitrati).

Ultimamente sono stati creati inibitori dell'enzima ACE che quindi impediscono la formazione di angiotensina 2 (il capostipite è il captopril.)

Un altro modo di inibire la angiotensina 2 è quella di usare i bloccanti dei recettori dell'angiotensina (sartani) come ad esempio il Losartan.

Inibitori diretti della renina non in italia, Aliskiren.

I diuretici fanno diminuire la quantità di sangue circolante.

I valori pressori di riferimento sono variati nel tempo, vuol dire che una volta chi aveva 140-90 pensava fosse ok. In tempi più recenti (1993) si è cominciato a pensare che tali valori fossero già di ipertensione. Nel 1999 l'obiettivo era quello di ridurre a 130-85 le persone con meno di 65 anni. Attualmente c'è stata una ulteriore diminuzione. I valori di riferimento vengono valutati in base all'incidenza di problemi a seconda della pressione.

Le linee guida della società europea di cardiologia: la pressione considerata ottimale è meno di 120 e meno di 80.
140-90 è già considerata ipertensione lieve.

Le linee guida americane indicano 120-80 stadio di preipertensione.

Olter misura la pressione di giorno ogni 15min e di notte ogni 30min. Di notte la pressione cala molto, è necessario fare un diario breve delle cose che si hanno fatto.

La misurazione domiciliare può essere utile al medico sia per la diagnosi sia per vedere se il paziente aderisce alla terapia, questa misurazione deve essere effettuata tramite misuratori da braccio validati.
I soggetti provano la pressione a casa con calama ed evitano l'ipertensione da camice bianco.

Pricipali cause di ipertensione note: insufficineza renale, tumori che secernono renina, gravidanza, problemi endocrini, obesità, contraccettivi orali, corticosteroidi, FANS, decongestionanti nasali, liquerizia o preparati sintetici dell'acido glicirizzico (carbenoxolone)(per preparati anti ulcera), beta bloccanti in caso di brusca sospensione, alcool e stupefacienti.



Le cause dell'ipertensione in una elevata percentualità di soggetti non sono conosciute, viene chiamata ipertensione primaria. In genere si pensa che non ci sia una sola causa ma più concause: se uno ha in famiglia qualcuno iperteso ha una maggiore probabilità di esserne soggetto anche lui, in oltre sono presenti fattori amibientali e di tipo di alimentazione (solo se suscettibili).
L'individuo iperteso non ha sintomi, anzi, ha voglia di fare. Inizialmente non ci sono variazioni patologiche a livello del cuore, reni..il danno si sviluppa nel tempo in seguito alla presenza cronica di pressione elevata favorisce la formazione di placche ateromatose e l'inspessimento dei vasi. Tutti e due diminuiscono il lume dei vasi. L'aterosclerosi a livello renale è molto importante perchè conduce a danni gravi da insufficienza renale.

L'ipertrofia del ventricolo sinistro è il sistema compensatorio che mette in atto l'organismo ottenendo un ventricolo dilatato ed ipertrofico. Questo può portare a scompenso.
Alterazioni del flusso cererale possono portare ad ictus (stroke)

Le emorragie cerebrali possono verificarsi in seguito alla presenza di aneurismi nelle arterie cerebrali, un aneurisma è una dilatazione e un assottigliamento della parete delle arterie, in questo sito la parete è più debole e un picco ipertensivo può portare a rottura.

Gli effetti quindi dannosi dell'ipertensione sono: Scompenso, infarto, insufficienza renale e danni alla retina (negli ipertesi si controlla il fondo dell'occhio, gli incroci artero venosi sono indice di una certa gravità della situazione).

Le donne sono più sensiili all'ipertensione, soprattutto se fumano ed in età fertile.

I sintomi dei danni d'organo:
- Cuore: palpitazioni, ritenzione di liquido negli arti inferiori.
- Arterie periferiche: estremità fredde e claudicatio intermittens, sintomo di problemi avanzati, provoca dolori crampiformi alle gambe.
- Rene: sete, poliuria, nicturia, ematuria
- Encefalo e occhi: vertigini e cefalea, importati sono i TIA (attacco ischemico transitorio) in cui il cervello non riceve un irrorazione adeguata e può portare a deficit motori.

L'ipertensione nella popolazione è molto spesso accompagnata da diabete ed ipercolesterolemia che quindi possono aumentare esponenzialmente la possibilità di avere problemi cardiovascolari e cerebrovascolari.

Secondo le linee guida una situazione considerara normale con pressione di 120-80 senza fattori di rischio. Se già invece aggiungo un fattore di rischio come ad esempio la presenza in famiglia di un iperteso ecco che il mio rischio viene considerato basso. Se aumentano i fattori di rischio aumenta anche il rischio.

L'obiettivo della cura antiipertensiva non è quella di abbassare la pressione ma quella di prevenire malattie e disfunzioni cerebro e cardiovascolari. E' quindi importante aderire alla terapia.

Uno dei fattori di rischio più importante è l'obesità. L'obesità viene misurato dall'indice di massa corporea (BMI o anche IMC) ed è dato dal rapporto tra il peso in Kg e l'altezza in metri quadrati.
Al di sopra di 30 è obesità, al di sotto di 18 è sottopeso.

Si parla di sindrome metabolica quando sono presenti tre o più delle seguenti condizioni:
- obesità addominale misurata come grasso addominale, se nell'uomo la circonferenza della vita supera i 101,6cm e nella donna gli 89,9cm
- intolleranza al glucosio, glicemia a digiuno superiore a 110mg/dl
- pressione superioe a 130/85 mmHg
- trigliceridi elevati, superiori a 150mg/dl
- colesterolo HDL basso, 40 nell'uomo e 50mg/dl nella donna

In genere si rimedia modificando lo stile di vita e mirando a:
- ridurre il proprio peso mantendendo il proprio indice di massa corporea tra 18,5 e 24,5
- approccio dietetico per la cura dell'ipertensione: dieta ricca di frutta, vegetali e ridurre i grassi saturi.
- riduzione della assunzione di sodio: non bisognerebbe superare i 6g, che è già molto.
- attività fisica aerobica: camminata veloce per mezz'ora quasi tutti i giorni
- Moderazione nell'assunzione di alcool: gli uomini tollerano maggiormente inquanto hanno enzimi microsomiali più efficienti, in genere non superare l'1-2 bicchieri di vino al giorno.

Se la modifica dello stile di vita non raggiungono il risultato si interviene farmacologiacamnte. La scelta del farmaco deve essere fatta in base alle problematiche dell'individuo.
Se l'individuo non ha altri fattori di rischio si interviene prima con diuretiti, oppure con ACE inibitori, oppure beta bloccanti, oppure bloccanti dei recettori della angiotensina, calcio antagonisti.

Se i valori pressiori sono superiori a 170mmHg si utilizzano associazioni di farmaci. Oggigiorno l'ipertensione è curata con associazione di farmaci inquanto dosi più basse dei due hanno effetti maggiori.
Le associazioni possono essere (vedi diapo)

Se ancora non si hanno effetti è possibile modificare il dosaggio, oppure si possono aumentare il numero di farmaci. Chiaramente tutti e due aumentano effetti collaterali ed interazioni.

I principali farmaci antiipertensivi sono:
- farmaci diuretici, che mirano a ridurre il volume di sangue, si dividono a loro volta in diuretici dell'ansa, diuretici tiazidici e diuretici risparmiatori di potassio

- farmaci inibitori della trasmissioni adrenergica: come la reserpiana ad azione periferica usata molto in passato, la clonidina e la a-metildopa con prevalente azione centrale, antagonisti dei recettori a1 adrenergici e alfa bloccanti come la prazosina, antagonisti beta adrenergici e beta bloccanti come atenololo, metoprololo, propranololo, sotalolo, timololo. Antagonisti misti a e b come carvedilolo e labetalolo.

- Vasodilatatori: sono presenti 5 categorie ed è dimostrato da studi che proteggono da malattie cardio e cerebro vascolari: Calcio antagonisti, ace inibitori, sartani (inibitori dei recettori per l'angiotensina 2), vasodilatatori diretti.

- Inibitori della renina: enalkiren disponibile in europa

I diuretici agiscono sul rene e provocano una maggiore produzione di urina. Provocano escrezione dal tubulo renale non solo di acqua ma anche di sali (NaCl). Fisiologicamente la maggior parte di NaCl viene riassorbito. A seconda di dove agiscono i diuretici saranno in grado di produrre una urina con maggiore o minore quantità di sali.
Favorendo la diuresi diminuisce il volume di sangue circonlate. Diminuendo il volume diminuisce la gittata cardiaca.

I diuretici si dividono in base alla quantità di sodio che viene eliminato (escreto)
- Diuretici ad altà intensità (high ciling) prendita maggiorne del 10% (diuretici dell'ansa: furosemide) agiscono sul tratto ascendente dell'ansa di henle dove avviene la maggior parte del riassorbimento di NaCl, agiscono inibendo il cotrasportatore Na/k/2Cl
Il sodio non viene riassorbito, il cloro non viene riassorbito, il portassio non viene riassorbito. Causano anche la perdita di calcio (usati per ipercalcemia)

- Diuretici a media intensità con perdita dei 5-10% di sodio: diuretici tiazidici (idroclorotiazide) sono meno potenti, agiscono nel tubulo contorto distale dove la quantità di sodio riassorbito è minore. Agiscono inibendo un cotrasporto Na/Cl. Non modificano la concentrazione di calcio.

- Diuretici deboli, detti anche risparimatori di postassio, provocano una leggera diuresi con perdita di meno del 5%, comprendono gli antagonisti dell'aldosterone (spironolattone), inibitori del canale del sodio (amilorode). è inoltre presente anche la via che prevede l'inibizione della anidrasi carbonica ma è usata per ridurre la pressione intraoculare in caso di glaucoma.
L'uso di quasto tipo di diuretico viene usato per controbilanciare la perdita di potassio degli altri due, agiscono nei tubuli collettori.
Nel tubulo collettore il riassorbimento di acqua e sodio avviene grazie a appositi trasportatori che sono controllati da ormoni: la vasopressiona (ADH) aumenta i canali dell'acqua, l'aldosterone aumenta i canali del sodio e anche le pompe Na/k. Si può agire o antagonizzando l'azione dell'aldosterone oppure impedendo la formazione dei canali

- esistono anche diuretici osmotici (mannitolo) che non potendo essere riassorbiti aumentando la pressione osmotica nel lume tubulare favorendo la diuresi. Non sono usati nella terapia anti impertensiva.

- i diuretici inibitori della anidrasi carbonica provocano una diuresi alcalina.
In genere il riassorbimento dello ione bicarbonato avviene grazie ad una trasporto che preleva Na dal tubulo e lo porta all'interno della cellula. Questo trasportatore è uno scambiatore Na/H. Nel tubulo lo ione idrogeno si combina con il bicarbonato che deriva dalla scissione del bicarbonato di sodio (ione bicarbonato e sodio).
Quando lo ione sodio vene prelevato e viene scambiato con lo ione idrogeno, quest'ultimo di combina col bicarbonato e forma acido carbonico che subito si scinde in acqua e CO2 grazie all'anidrasi carbonica. Tutti e due diffondono passivamente all'interno della cellula tubolare dove si ricombinano e riformano idrogeno e bicaronato. lo ione idrogeno ritorna nel lume mentre lo ione bicarbonato viene riassorbito.
Il riassorbimento dello ione bicarbonato dipende dalla attività dell'anidrasi carbonica. Se questa viene inibito viene escreta una maggiore quantità di ione bicaronato.
Tali diuretici vengono usati in caso di alcalosi metabolica per favorire la perdita di bicarbonato. Hanno effetto di breve durata. Devono essere usati per tempi brevi perchè perdono efficacia.



Gli effetti avversi
- diuretici dell'ansa danno ipo kaliemia, magnesemia, natriemia, volemia, alcalosi metabolica
- tiazidici: ipokaliemia, volemia, ipercalcemia, iperglicemia e iperlipidemia. No a chi ha la gotta perchè ritengono acido urico
- rispariamtori di potassio: iperkaliemia



Farmaci che agiscono a livello centrale sono fondamentalmente due: la Clonidina e a-MetilDOPA. La clonidina è un agonista dei recettori a2 la cui stimolazione riduce le efferenze simpatiche (riduce l'effetto della noradrenalina). La clonidina agendo anche sui recettori a2 riduce la liberazione di noradrenalina mediante un meccanismo auto inibitorio. Gli effetti sono principalmente vasodilatazione e diminuzione della gittata. La clonidina non è molto usata ma ha il vantaggio di essere l'unica che può essere usata come cerotto transdermico comodo per gli anziani. Gli effetti collaterali sono in genere sedazione, secchezza della bocca, ipertensione di rimbalzo alla sospensione.

L'a-metilDOPA è uno dei pochi faramci che possono essere usati in gravidanza, agisce come la clonidina ma viene detto falso trasmettitore avendo similitudini con la DOPA, viene attaccata dalla dopa decarbossilasi dando origine a metil noradrenalina. La azione antiipertensiva è dovuta alla sua azione agonista sui recettori a2 presinaptici
Gli antagonisti a1 adrenergici, sono presenti nella muscolatura vasale e la stimolazione provoca l'aumento del ciclo dei fosfo inositoli (Contratturante). La prazosina è il capostipite di questi faramci. Attualmente non è più in commercio per via della sua breve durata, è stato sostituito da Terazosina e Doxazosina. Questi faramci sono molto usati nei maschi con anche ipertrofia della prostata. A dosi elevate da ipotensione, cefalea e ritenzione idrica. L'effetto è di riduzione delle resistenze vascolari periferiche e il ritorno venoso, ossia riducono il precarico. A differenza dei diuretici e b bloccanti migliorano il quadro lipidico diminuendo il colesterolo e i trigliceridi. In genere vengono presi la sera.

I b bloccanti sono farmaci che bloccano i recettori b adrenergici. In teoria il blocco dei recettori b a livello vasale provoca costrizione, l'effetto avviene su diversi organi. Sul cuore il blocco dei recettori b riduce la frequenza e la forza e di conseguenza riduce la gittata cardiaca. Sul rene la stimolazione dei recettori b1 induce la formazione di renina, il blocco si traduce in una riduzione della secrezione di renina, meno renina, meno angiotensina, meno angiortensina 2, meno aldosterone, meno vasocostrizione, meno sodio ritenzione, riduzione del volume ematico. A livello dei recettori presinaptici i recettori b2 che se vengono bloccati facilitano il rilasciamento di noradrenalina. Nei vasi, pare, che alcuni recettori favoriscano la formazione di prostaciclina con azione vasodilatatoria. Le molecole che passano la bariera ematoencefalica possono avere azione a livello centrale.

I b-bloccanti di 1 gen non erano selettivi (propranololo), la 2 gen sono cardioselettivi, ossia sui recettori b1 (atenololo e metoprololo). Esistono poi una 3 gen con proprietà ancillari vasodilatanti (pleiotropiche). Il Labetalolo è sia bloccante beta ma blocca anche i recettori a1. Il Carvedilolo ha proprietà oltre che di betabloccante, blocca anche i recettori a1 ed ha anche proprietà antiossidanti e anticalcio. Il Celiprololo è bloccante b1, agonista b2, a bloccante.

Caratteristiche fondamentali dei b bloccanti sono quelli di liposolubilità (possono agire a livello centrale), di possedere o meno attività simpaticomimentica intriseca (inducono meno bradicardia), la cardioselettività, durata d'azione (nadololo 10h, acebutalolo 2h).

I b bloccanti vengono usati come antiipertensivi inquanto contrastano l'ipertrofia del miocardio, nel 2005 è uscita una metanalisi che dimostra che è vero che riduce le incidenza di malattie cardiovascolari ma non riduce le incidenze di colpi al cuore come invece fanno sartani e ace inibitori e calcio antagonisti. I b bloccanti sono molti usati come prevenzione secondata post infarto.
Gli usi clinici sono: Ipertensione, insufficineza cardiaca, angina. aritmie e cardiomiopatia ipertrofica.
Gli effetti collaterali possono manifestarsi sul cuore come l'eccessivo rallentamento della conduzione, per questo è contronindicato l'uso di b bloccnati con verapamil. Altri effetti extracardiaci sono broncocostrizione, vasocostrizione periferica (tutti tranne quelli con diversi meccanismi d'azione che inducono vasodilatazione), mascheramento della ipoglicemia (occhio diabetici), impotenza, incubi, effetti di sospenzione bruschi.

I calcio antagonisti agiscono bloccando i canali L presenti sulla membrana cellulare. A livello muscolare quindi provoca rilassamento, nel tessuto di conduzione riduce la frequanza.

I calcio antagonisit si dividono in Fenilalchilamine, Benzotiazepine, Diidropiridine. E hanno diversa affinità per i canali del calcio. La prima categoria comprende il Verapamil, ha alta affinità ed è in grado di dare una forte soppressione dei canali. I più usati sono quelli delle Diidropiridine inquanto danno buona vasodilatazione ma lievi effetti cardiaci. Il Diltiazzem assomiglia a Verapamil ma ha meno effetti cardiaci.

Il capostipide delle Diidropiridine è la Nifedipina, ne esistono molti tipi con durate e ritardi vari. Agiscono sui vasi di resistenza e riducono il postcarico.




Farmaci che inibiscono il sistema Renina - Angiotensina - Aldosterone
Comprendono i Sartani e ACE inibitori.
Il rilascio di renina da parte del rene è sotto stimolazione dei recettori b2 e dell'intervento della prostaciclina. Anche la riduzione di perfusione renale come meccanismo compensatorio viene stimolato il rilascio di renina. La renina è un enzima che ha come substrato una sostanza prodotta dal fegato (angiotensinogeno) che viene trasforamto (tagliato) in angiortensina. L'angiotensina passa a angiotensina 2 grazie all'enzima convertente la angiotensina. L'angiotensina 2 ha una potente azione vasocostrittrice e aumenta la pressione e riduce il rilascio di renina.
L'angiotensina 1 provoca la secrezione di aldosterone che favorisce la ritenzione di sodio, quindi ritenzione idrica, aumenta il volume sanguigno, aumenta la pressione.
Gli ace inibitori inibiscono l'enzima ACE.
La angiotensina 2 favorisce la formazione di placche ateromatose e l'aggregazione piastrinica. Gli ace inibitori hanno quindi uso come protettivi.

Siccome l'enzima ACE non è presente solo a livello cardiaco, l'inibizione aumenta la bradichinina e prostaciclina.
Gli ace inibitori non modificano il metaolismo lipidico.

Effetti avversi sono iperpotassiemia, l'effetto più grave è la tosse che compare anche dopo mesi di somministrazione e bisogna cambiare cura.
La tosse è dovuta ad un accumolo di bradichinina a livello polmonare. In genere si passa ai sartani.
La bradichinina viene metabolizzata dall'ace.

I sartani inibiscono in modo competitivo e non competitivo i recettori AT1 dell'angiotensina 2. Possono effere somministrati per via orale. Sono usanti contro l'ipertensione ugualmente agli ace inibitori ma non provocano la tosse. Alcuni sono profarmaci e devono essere trasformati dal metabolismo. Ne esistno molti a seconda della durata d'azione.
I sartani a differenza degli ace inibitori non interferiscono col metabolimo delle bradichinine . Di pro c'è che non provocano la tosse, di contro c'è che non hanno la quota di vasodilatazione indotta dalla bradichinina. In oltre impediscono l'azione della angiotensina 2 formata e non solo quella proveniente da ACE.

Esistono ultimamente anche inibitori orali diretti della renina, in italia non è ancora in commercio. Inibendo la renina si riducono i livelli di angiortensian 2, in oltre diminuisce la renina e non ha effetti collaterali degli ace che invece ne aumentano la quantità. Una delle cose che non si sanno è se gli effetti protettivi sono pari a quelli delle altre classi.

La terapia antiipertensiva procede a gradini, prima di tutto controllo dell'alimentazione, diminuzione del sodio, meno alcool, attività aerobica. Se non funziona su usano diuretici, b bloccanti, calco antagonisti o ace inibitori o sartani. Poi associazioni di faramci, due, tre quattro.

La scelta del farmaco si fa in base alle condizioni del paziente.

diafino
11-05-2008, 16:37
PS: Prima metà del corso 29 :cool: