c.m.g
07-04-2008, 18:20
07/04/2008 - 16:34
http://www.visionpost.it/files/images/01212008125154.jpg
Maurizio Decina, Professore di
Telecomunicazioni al Politecnico di Milano
Il blog GigaOm stila una lista di rischi che potrebbero compromettere la rete. Dagli attacchi al DNS ai computer zombie, dai virus contro i router alla neutralità della rete. Il professor Maurizio Décina, intervistato da VisionPost, commenta le ipotesi più plausibili.
Per i giovani nati negli anni '80 internet è qualcosa di scontato e di imprescindibile; per gli imprenditori rappresenta un treno d'innovazione che non possono perdere; per i politici sembra perlopiù una minaccia da cavalcare; per molti utenti resta ancora una piattaforma di comunicazione globale in cui l'informazione fluisce liberamente. Tuttavia le cose in futuro potrebbero cambiare. La rete, negli anni a venire, potrebbe mutare la sua natura, cambiare pelle, indebolirsi, addirittura morire. Il noto blog di tecnologia GigaOm (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fgigaom%2Ecom%2F2008%2F04%2F06%2F10%2Dways%2Dthe%2Dinternet%2Dwill%2Ddie%2F) ha stilato i 10 modi in cui internet potrebbe rovinarsi, 10 pericoli o debolezze da cui guardarsi se si vuole preservare l'identità della rete.
Vediamoli, in ordine sparso:
1) Attacco al DNS (Domain Name Service o System), il sistema che traduce i nomi di dominio in indirizzi Ip. Un server DNS compromesso da un hacker potrebbe essere usato per sottoporre i navigatori a insidiosi attacchi di phishing, oltre che per interferire nell'invio di email, ha dichiarato un anno fa Paul Mockapetris (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Enetworkworld%2Ecom%2Fnews%2F2007%2F041307%2Ddns%2Dvulnerability%2Ehtml), uno degli inventori del sistema DNS.
2) Il giorno degli zombie. Non è il film di Romero, ma lo scenario che si presenterebbe se non si riuscirà a contrastare la pratica di utilizzare milioni di computer di ignari utenti per inviare messaggi di spam o effettuare attacchi DDoS (Distributed Denials of Service) coi quali si sommerge di richieste un server utilizzando una rete di macchine messe precedentemente sotto controllo (denominati zombie). Secondo la società di sicurezza MessageLabs, il più grosso spammer russo opera con una rete di 5-10 milioni di computer infetti (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Esecuritypronews%2Ecom%2Fnews%2Fsecuritynews%2Fspn%2D45%2D20070713StormBotnetDrivingPDFSpam%2Ehtml).
3) Cedimento strutturale. Un incidente o sabotaggio ai cavi in fibra che collegano diversi continenti potrebbe rendere internet inaccessibile a milioni di utenti. Come è successo qualche mese fa quando sono stati danneggiati cinque cavi, di cui due nel Mediterraneo. Del resto lo scorso anno nel solo Atlantico sono state effettuate ben 50 riparazioni (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Etechnologyreview%2Ecom%2FInfotech%2F20152%2F). La magia del virtuale è appesa a un filo molto materiale.
4) A mettere in ginocchio la rete basterebbe anche un virus molto forte, capace di prendere di mira i router, e in particolare il protocollo BGP (Border Gateway Protocol), usato per connettere tra loro router di sistemi autonomi distinti, ovvero reti controllate da una singola autorità amministrativa, azienda o provider.
5) Attenzione agli aggiornamenti automatici e ai loro effetti collaterali: possono inceppare software e sistemi, come è accaduto a Skype l'anno scorso, quando dopo un massiccio update di Windows ha smesso temporaneamente di funzionare.
Carola Frediani
Fonte: VisionPost (http://www.visionpost.it/index.asp?C=2&I=3135)
Pagina 1/2 Continua =>> (http://www.visionpost.it/index.asp?I=3135&C=2&P=2)
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Maurizio Decina, Professore di
Telecomunicazioni al Politecnico di Milano
Il blog GigaOm stila una lista di rischi che potrebbero compromettere la rete. Dagli attacchi al DNS ai computer zombie, dai virus contro i router alla neutralità della rete. Il professor Maurizio Décina, intervistato da VisionPost, commenta le ipotesi più plausibili.
Per i giovani nati negli anni '80 internet è qualcosa di scontato e di imprescindibile; per gli imprenditori rappresenta un treno d'innovazione che non possono perdere; per i politici sembra perlopiù una minaccia da cavalcare; per molti utenti resta ancora una piattaforma di comunicazione globale in cui l'informazione fluisce liberamente. Tuttavia le cose in futuro potrebbero cambiare. La rete, negli anni a venire, potrebbe mutare la sua natura, cambiare pelle, indebolirsi, addirittura morire. Il noto blog di tecnologia GigaOm (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fgigaom%2Ecom%2F2008%2F04%2F06%2F10%2Dways%2Dthe%2Dinternet%2Dwill%2Ddie%2F) ha stilato i 10 modi in cui internet potrebbe rovinarsi, 10 pericoli o debolezze da cui guardarsi se si vuole preservare l'identità della rete.
Vediamoli, in ordine sparso:
1) Attacco al DNS (Domain Name Service o System), il sistema che traduce i nomi di dominio in indirizzi Ip. Un server DNS compromesso da un hacker potrebbe essere usato per sottoporre i navigatori a insidiosi attacchi di phishing, oltre che per interferire nell'invio di email, ha dichiarato un anno fa Paul Mockapetris (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Enetworkworld%2Ecom%2Fnews%2F2007%2F041307%2Ddns%2Dvulnerability%2Ehtml), uno degli inventori del sistema DNS.
2) Il giorno degli zombie. Non è il film di Romero, ma lo scenario che si presenterebbe se non si riuscirà a contrastare la pratica di utilizzare milioni di computer di ignari utenti per inviare messaggi di spam o effettuare attacchi DDoS (Distributed Denials of Service) coi quali si sommerge di richieste un server utilizzando una rete di macchine messe precedentemente sotto controllo (denominati zombie). Secondo la società di sicurezza MessageLabs, il più grosso spammer russo opera con una rete di 5-10 milioni di computer infetti (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Esecuritypronews%2Ecom%2Fnews%2Fsecuritynews%2Fspn%2D45%2D20070713StormBotnetDrivingPDFSpam%2Ehtml).
3) Cedimento strutturale. Un incidente o sabotaggio ai cavi in fibra che collegano diversi continenti potrebbe rendere internet inaccessibile a milioni di utenti. Come è successo qualche mese fa quando sono stati danneggiati cinque cavi, di cui due nel Mediterraneo. Del resto lo scorso anno nel solo Atlantico sono state effettuate ben 50 riparazioni (http://www.visionpost.it/showpage.asp?URL=http%3A%2F%2Fwww%2Etechnologyreview%2Ecom%2FInfotech%2F20152%2F). La magia del virtuale è appesa a un filo molto materiale.
4) A mettere in ginocchio la rete basterebbe anche un virus molto forte, capace di prendere di mira i router, e in particolare il protocollo BGP (Border Gateway Protocol), usato per connettere tra loro router di sistemi autonomi distinti, ovvero reti controllate da una singola autorità amministrativa, azienda o provider.
5) Attenzione agli aggiornamenti automatici e ai loro effetti collaterali: possono inceppare software e sistemi, come è accaduto a Skype l'anno scorso, quando dopo un massiccio update di Windows ha smesso temporaneamente di funzionare.
Carola Frediani
Fonte: VisionPost (http://www.visionpost.it/index.asp?C=2&I=3135)
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