teogros
07-04-2008, 10:24
BRDO. "Il peggio non è passato né sul piano economico e finanziario né sul piano delle prospettive di crescita". Così il ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa ha sintetizzato la valutazione dei ministri finanziari europei sulla fase congiunturale.
Sia l'Ecofin sia la Bce continuano a giudicare la situazione europea e la situazione americana sostanzialmente diverse ritenendo che al di qua dell'Atlantico non esiste il rischio di una recessione, ma l'indicazione ai mercati è che il ritorno alla normalità non è alle porte. Motivo:
troppe incertezze sul reale stato di salute dei bilanci delle banche e di importanti istituzioni finanziarie private, l'impatto sull'economia reale si sentirà probabilmente anche l'anno prossimo.
Ciò non impedisce ai ministri di contestare apertamente le ultime stime di crescita per quest'anno del Fondo monetario internazionale, fatto piuttosto insolito (per l'eurozona viene previsto uno striminzito 1,3%, quasi un punto percentuale meno della crescita potenziale). Per l'Italia il Fmi prevede quota 0,3%, anche questa una stima dalla quale hanno preso le distanze il numero uno dell'Eurogruppo Juncker e il governatore di Bankitalia Draghi.
Sulla crescita italiana Padoa-Schioppa si è mantenuto prudente: "Speriamo che le stime sull'Italia siano troppo pessimistiche, non ho motivo di valutare diversamente dal governatore Draghi le previsioni del Fondo monetario". In ogni caso, il percorso italiano resta accidentato: "Anche nell'economia mondiale succede quello che succede in Italia, ossia si pensa che rinviare i problemi possa risolverli". I conti pubblici nazionali sono "molto migliorati" e il 7 maggio sara' proposta da Bruxelles l'abrogazione della procedura per deficit eccessivo (scattata durante il precedente governo Berlusconi). Il risanamento però "deve essere completato".
Ma come? :what: Non aveva giusto detto un annetto fa che l'italia era fuori dalla crisi? E' stato frainteso anche lui?! :asd:
Sia l'Ecofin sia la Bce continuano a giudicare la situazione europea e la situazione americana sostanzialmente diverse ritenendo che al di qua dell'Atlantico non esiste il rischio di una recessione, ma l'indicazione ai mercati è che il ritorno alla normalità non è alle porte. Motivo:
troppe incertezze sul reale stato di salute dei bilanci delle banche e di importanti istituzioni finanziarie private, l'impatto sull'economia reale si sentirà probabilmente anche l'anno prossimo.
Ciò non impedisce ai ministri di contestare apertamente le ultime stime di crescita per quest'anno del Fondo monetario internazionale, fatto piuttosto insolito (per l'eurozona viene previsto uno striminzito 1,3%, quasi un punto percentuale meno della crescita potenziale). Per l'Italia il Fmi prevede quota 0,3%, anche questa una stima dalla quale hanno preso le distanze il numero uno dell'Eurogruppo Juncker e il governatore di Bankitalia Draghi.
Sulla crescita italiana Padoa-Schioppa si è mantenuto prudente: "Speriamo che le stime sull'Italia siano troppo pessimistiche, non ho motivo di valutare diversamente dal governatore Draghi le previsioni del Fondo monetario". In ogni caso, il percorso italiano resta accidentato: "Anche nell'economia mondiale succede quello che succede in Italia, ossia si pensa che rinviare i problemi possa risolverli". I conti pubblici nazionali sono "molto migliorati" e il 7 maggio sara' proposta da Bruxelles l'abrogazione della procedura per deficit eccessivo (scattata durante il precedente governo Berlusconi). Il risanamento però "deve essere completato".
Ma come? :what: Non aveva giusto detto un annetto fa che l'italia era fuori dalla crisi? E' stato frainteso anche lui?! :asd: