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View Full Version : Google sta per licenziare 300 dipendenti di DoubleClick


Redazione di Hardware Upg
03-04-2008, 12:20
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/google-sta-per-licenziare-300-dipendenti-di-doubleclick_24855.html

Secondo quanto riportato dal New York Times, Google sta per smembrare la società appena acquistata. L'operazione pare che porterà al licenziamento di 300 dipendenti

Click sul link per visualizzare la notizia.

Tekwar
03-04-2008, 12:32
Uhm... sarebbe utile rileggere vecchi commenti in merito a questa operazione.

Dexther
03-04-2008, 12:36
:doh:

Asterion
03-04-2008, 12:39
Non mi scandalizza, non ho mai pensato che un'azienda (qualunque azienda) pensasse ad altro che al profitto, passando sopra a tutto.

II ARROWS
03-04-2008, 13:05
Magari anche quei 300 dipendenti sono ciechi come molti su questo forum, che continuano a vedere Google come il bene assoluto.
Se lo sono, ora hanno sicuramente cambiato idea. :asd:

Monoaural
03-04-2008, 13:09
E' il mercato. In tutto il mondo il mercato è fatto dalle aziende, solo in Italia è fatto dai sindacati.

jventure
03-04-2008, 13:13
E' il mercato. In tutto il mondo il mercato è fatto dalle aziende, solo in Italia è fatto dai sindacati.

quoto ma non approfondisco, si andrebbe molto OT

eisner
03-04-2008, 13:20
La realtà lavorativa degli stati uniti è diversa da quella italiana. Li c'è molta più mobilità, è vero che si viene licenziati facilmente, ma è anche vero che ci sono molte più possibilità di trovare un nuovo lavoro, al contrario dell'Italia...

tasso79
03-04-2008, 13:32
in Italia si ha sempre in mente l'idea che uno debba sempre avere un posto sicuro, indipendentemente da quanto un produca effettivamente. Si dà sempre la colpa ai manager, mai ai dipendenti, quando sono anche loro che in massima parte contribuiscono al successo o meno di una azienda.
Di questo passo non si và da nessuna parte e le conseguenze le pagheremo.

GenlyAi
03-04-2008, 13:43
Vale sempre il solito discorso: meglio 300 dipendenti a casa, o 1500?
Cioè, meglio fallire tutti insieme (Alitalia) o prosperare in meno (Trenitalia)?
Sarà anche cinico, ma è realista.

Wonder
03-04-2008, 13:58
Comprare senza licenziare li fa sembrare angioletti e poi dopo 1 anno soltanto te lo mettono nel culo a 300 famiglie.
Vaffanculo Google

Wonder
03-04-2008, 13:59
Vale sempre il solito discorso: meglio 300 dipendenti a casa, o 1500?
Cioè, meglio fallire tutti insieme (Alitalia) o prosperare in meno (Trenitalia)?
Sarà anche cinico, ma è realista.
Trova le 10 piccole differenze...
Guarda ceh Alitalia è in bancarotta, Google è Miliardaria con la M maiuscola

yossarian
03-04-2008, 14:00
infatti, per Alitalia, tanto per fare qualche nome, la crisi è da imputare esclusivamente alla classe politica (tutta, senza esclusioni) e alla dirigenza. Però, a pagare, sono i lavoratori.
Cinismno per cinismo, forse dovremmo prendere atto del fatto che la nostra classe dirigente e imprenditoriale (almeno a livello di grande impresa) è la peggiore in assoluto e che lo stato italiano è si assistenzialista, ma verso la grande impresa, le banche e le compagnie assicuratrici nazionali

biffuz
03-04-2008, 14:04
Mi spiace per loro, ma non è che DoubleClick mi sia sempre risultata molto simpatica, con i suoi pop-up che sfuttavano bug dei browser, banner da crisi epilettica, immagini che simulavano messaggi d'errore, annunci di false vincite, e via dicendo...

mulo2
03-04-2008, 14:06
Vale sempre il solito discorso: meglio 300 dipendenti a casa, o 1500?
Cioè, meglio fallire tutti insieme (Alitalia) o prosperare in meno (Trenitalia)?
Sarà anche cinico, ma è realista.

Vorrei vedere se avessi famiglia e fossi fra quei 300 !!!! Secondo me cambieresti opinione!!


Non so dove tu hai visto che Trenitalia sia prospera visto che annuncia sempre di essere in rosso.

Tanti discorsi, spiegatemi visto che sono i manager a gestire una societa' , perche se questa societa' va male devono essere i dipendenti a pagarne le spese.

jappilas
03-04-2008, 14:08
Comprare senza licenziare li fa sembrare angioletti e poi dopo 1 anno soltanto te lo mettono nel culo a 300 famiglie.
Vaffanculo Googlenemmeno se fossi uno di quei 300 dipendenti licenziati saresti giustificato nel turpiloquiare e nel lanciare invettive in questa sede
ammonizione


mio punto di vista personale: per quanto triste, una rioriganizzazione dell' organico per rimuovere le "duplicazioni" è prevedibile in seguito a un' acquisizione... ma non è chiaro, o forse non ho capito io, quali posizioni occupino i 300 dipendenti in questione :O

blackshard
03-04-2008, 14:12
Trova le 10 piccole differenze...
Guarda ceh Alitalia è in bancarotta, Google è Miliardaria con la M maiuscola

Appunto, un po' tutta l'Italia è in bancarotta (oppure ci siamo già scordati di Parmalat, Cirio, Fiat, ...)
La differenza è che i dirigenti all'estero prendono decisioni oculate che possono anche essere impopolari, ma che sono certamente funzionali all'azienda. Se quei lavoratori sono in esubero una decisione va' presa. In Italia invece l'esubero si crea apposta, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nell'ambiente del pubblico.
Quello che voglio dire è che Google non è ne il bene assoluto ne il male assoluto. E' un'azienda e come tale deve prendere delle decisioni e mantenere delle politiche, punto.

mulo2
03-04-2008, 14:17
Appunto, un po' tutta l'Italia è in bancarotta (oppure ci siamo già scordati di Parmalat, Cirio, Fiat, ...)
La differenza è che i dirigenti all'estero prendono decisioni oculate che possono anche essere impopolari, ma che sono certamente funzionali all'azienda. Se quei lavoratori sono in esubero una decisione va' presa. In Italia invece l'esubero si crea apposta, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nell'ambiente del pubblico.
Quello che voglio dire è che Google non è ne il bene assoluto ne il male assoluto. E' un'azienda e come tale deve prendere delle decisioni e mantenere delle politiche, punto.

Scusami ma il fatto di essere un azienda non e' che giustifica tutto !!!

Non e questione di bancarotta o oltro e questione di profitto !!!

Io lavoro per una grandissima azienda e stanno per perpetrare dei taglii semplicemnte perche l'azienda non ha guadagnato quanto si aspettavano , e non sto dicendo che e in rosso , ma che invece di guadagnare 100 hanno guadagnato 80 , allora devono reuperare da qualche parte e tagliano persoinale !!! Pero' quando vai in dirigenza i macchinoni ci sono sempre i benefit per i dirigenti e manager ci sono sempre !!! PEro' i dipendenti normali tra virgolette , semplici impiegati sono sempre a rischio posto !!!

yossarian
03-04-2008, 14:23
Appunto, un po' tutta l'Italia è in bancarotta (oppure ci siamo già scordati di Parmalat, Cirio, Fiat, ...)
La differenza è che i dirigenti all'estero prendono decisioni oculate che possono anche essere impopolari, ma che sono certamente funzionali all'azienda. Se quei lavoratori sono in esubero una decisione va' presa. In Italia invece l'esubero si crea apposta, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nell'ambiente del pubblico.
Quello che voglio dire è che Google non è ne il bene assoluto ne il male assoluto. E' un'azienda e come tale deve prendere delle decisioni e mantenere delle politiche, punto.

non è un problema di esubero o meno (alitalia ha meno della metà dei dipendenti di lufthansa, air france o british airways), ma di efficienza dell'azienda. All'estero ci si preoccupa dell'efficienza: motivo per cui ai posti di responsabilità si mettono persone che sono capaci di organizzare al meglio il lavoro degli altri. In Italia si assegnano le dirigenze per meriti "politici", per conoscenze o in seguito alle lottizzazioni. All'estero ci si preoccupa di far funzionare un'azienda, in Italia si va a battere cassa quando l'azienda è in deficit, salvo poi investire quei soldi in altre attività che nulla hanno a che fare con l'azienda stessa.

Futura12
03-04-2008, 14:24
un applauso a google e alle famiglie che si troveranno sotto a un ponte:rolleyes:

yossarian
03-04-2008, 14:34
in Italia si ha sempre in mente l'idea che uno debba sempre avere un posto sicuro, indipendentemente da quanto un produca effettivamente. Si dà sempre la colpa ai manager, mai ai dipendenti, quando sono anche loro che in massima parte contribuiscono al successo o meno di una azienda.

in Italia gli unici posti "sicuri" li hanno i politici (almeno quelli a livelli medio alti) e i top manager: improduttivi i primi (senza entrare nel merito degli sprechi della politica, anche se mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse il motivo per cui delle libere associazioni debbano godere di finanziamento pubblico e come possano delle cariche elettive dar diritto al godimento di pensione), incapaci i secondi (che dopo aver fatto fallire un'azienda ottengono una liquidazione miliardaria e vengono mandati a far danni da altre parti)

tommy781
03-04-2008, 14:43
ma un bel chi se ne frega? è normale e fa parte del mercato, il posto fisso è una utopia tutta italiana, quei dipendenti probabilmente neanche si fanno problemi e stanno già cercando altri posti. qua la mobilità è vista come il male assoluto mentre invece è una risorsa per tuti, dalle società ai dipendenti.

Gandalf64
03-04-2008, 14:44
@yossarian
lufthansa ha anche 340 aerei (mediamente piu' grossi) con il doppio del personale... pero' purtroppo avendo un efficienza molto inferiore i soldi che servivano a rifinanziare il cambio degli aerei sono sempre andati in benefit sia a manager che ad addetti di viario livello con aspettative di anni senza motivo... o risarcimento faraonici per il "fuori sede", a questo punto meglio che venga commissariata e la smetttano di succhiarci i soldi comme hanno fatto negli ultimi 10 anni perche i benefit li hanno pagati tutti gli italiani....

spannocchiatore
03-04-2008, 14:48
famiglie sotto un ponte????
qualcuno qua non ha la minima idea di come sia il mercato del lavoro in america..là cambiare lavoro 10 volte, forse anche di più, nell'arco della propria vita lavorativa è un fatto normale..solo in italia si spera ancora nel "lavoro per tutta la vita"..e poi hanno una mentalità completamente diversa dalla nostra (io personalmente preferisco di gran lunga la nostra mentalità rispetto a quella americana, ma vabbè)
su alitalia meglio stare zitti..di sicuro così non si poteva andare avanti..alla fin fine il problema di alitalia è di essere italiana..

Asterion
03-04-2008, 14:54
ma un bel chi se ne frega? è normale e fa parte del mercato, il posto fisso è una utopia tutta italiana, quei dipendenti probabilmente neanche si fanno problemi e stanno già cercando altri posti. qua la mobilità è vista come il male assoluto mentre invece è una risorsa per tuti, dalle società ai dipendenti.

Perché il mercato americano funziona in modo diverso. Se flessibilità vuol dire professionalità a 1500€ al mese con partita iva e, soprattutto, se la cosa ti sta bene, sono contentissimo per te.

sgabello
03-04-2008, 14:59
Purtroppo da alcuni commenti si capisce benissimo quanto la mentalita' dei lavoratori italiani sia ottusamente limitata.
Probabilmente anche a causa dell'attuale condizione del mercato del lavoro italiano.

1) in molti paesi esteri non esiste (fortunatamente) il concetto tanto diffuso in italia del fancazzismo gratuito: se sei bravo e ti impegni ti premiano, se sei una capra o un fancazzista ti buttano fuori.
2) per questo motivo, mediamente, la gente e' piu stimolata a impegnarsi e dare il meglio di se, aggiornandosi e mantenendosi attiva.
3) questo porta a migliorare le proprie competenze e essere piu' appetibili al mercato del lavoro.
4) le aziende non sono compagnie create per opere di bene. Se vi va in cancrena un dito, preferite tagliare il dito o crepare?
5) proveniendo da una azienda come doubleClick, con l'esperienza che si saranno fatti, non avranno difficolta' a rivendersi ad un concorrente.
6) se non riescono a rivendersi ad un concorrente significa che probabilmente non sono poi cosi' competenti. Dal mio punto di vista significa che hai sbagliato qualcosa nella tua vita e faresti meglio a guardarti attorno per capire cosa realmente sai fare bene.

Potra' sembrarvi un discorso cinico... ma vi assicuro che chi ha la fortuna di fare una esperienza di lavoro all'estero, legge queste notizie con un occhio decisamente diverso. Sicuramente non e' un evento cosi' catastrofico come puo' sembrare...

yossarian
03-04-2008, 15:01
@yossarian
lufthansa ha anche 340 aerei (mediamente piu' grossi) con il doppio del personale... pero' purtroppo avendo un efficienza molto inferiore i soldi che servivano a rifinanziare il cambio degli aerei sono sempre andati in benefit sia a manager che ad addetti di viario livello con aspettative di anni senza motivo... o risarcimento faraonici per il "fuori sede", a questo punto meglio che venga commissariata e la smetttano di succhiarci i soldi comme hanno fatto negli ultimi 10 anni perche i benefit li hanno pagati tutti gli italiani....

infatti, parlavo di scarsa efficienza (e in questo caso gli unici responsabili sono coloro che gestiscono un'azienda) per rispondere a chi, invece, parlava di personale in esubero o di elevato numero di assunzioni. In quanto al commissariamento, se si fosse intervenuti 10 anni fa (e qui i responsabili sono i politicanti), non si sarebbe arrivati a questa situazione. Certo, finchè la grande industria avrà modo di accedere ai fondi statali, non sarà mai incentivata alla corretta gestione aziendale ma rappresenterà sempre una fonte di lucro per i soliti potentati economici a spese dell'intera collettività.

tasso79
03-04-2008, 15:11
quoto in pieno sgabello, che ha trovato un modo molto preciso e migliore del mio per esprimere ciò che penso.

spannocchiatore
03-04-2008, 15:24
Purtroppo da alcuni commenti si capisce benissimo quanto la mentalita' dei lavoratori italiani sia ottusamente limitata.
Probabilmente anche a causa dell'attuale condizione del mercato del lavoro italiano.
...

hai ragione, ma nel mercato americano (che nel mercato europeo del lavoro, per fortuna, non succede) c'è una cosa che a me non va giù: chi perde perde di brutto, chi vince vince di brutto..o sei bravo o sei fuori, e se sei fuori c'è di che disperarsi..c'è una competizione asfissiante e continua, non ci sono ammortizzatori, principalmente si vive per lavorare e non il contrario..
mi sento anacronistico :sofico:

son andato OT, sorry

Billabong
03-04-2008, 15:25
Da questi post emerge quanto drammaticamente sconosciuta sa la cultura di mercato in Italia.

1) L'obbiettivo delle imprese è di massimizzare il valore per i propri azionisti; le imprese esistono per questo, sono uno strumento con una funzione. Qualcuno dirà "si sacrifica tutto all'altare dei profitti!". Succederebbe se le nn ci fossero leggi e il compito dello Stato è proprio quello di allineare gli obiettivi di redditività dell'impresa a quei comportamenti da "buon cittadino" che consentono una convivenza pacifica (e si ottiene con una buona ligislazione e un enforcement efficace). In fondo se ci pensate, lo scopo delle imprese è di avere clienti soddisfatti e che i anche i lavoratori lo siano è nell'interesse dell'azienda. E' un concetto nn immediato da comprendere, ma tenete presente che la teoria economica in linea di massima ci dici che ad ogni strumento è bene associare un solo scopo. E' pertanto inefficiente usare le imprese per assorbire disoccupazione.

2) Se nn consideriamo come funzione obbiettivo la massimizzazione del valore, quale usiamo? La massimizzazione dei dipenti? Ma nn sopravviverebbe perchè, piacia o no le risorse generate devono essere maggiori di quelle consmate? la max della quota di mercato? Nn è detto consena redditività. Si potrebbe dire "fornire un servizio di qualità a un prezzo ragionevole" ma quanto è "ragionevole" e cosa significa "di qualità"? Il fatto è che cmq ci troaviamo a dover allocare un insieme limitato di risorse.

3) Se sappamo che le imprese sono impegnate a massimizzare il valore degli azionisti e c'è un mercato azionario efficiente allora il guadagno diviene accessibile a tutti. Se uno sa che ha la propria pensione investita in azioni si compra quelle dell'azienda che va bene e guadagna 80 o quelle dell'azienda che va bene, m taglia personale per farti guadagnare 100? Ovviamente si punterà su chi fa meglio, facendo sparire chi nn lavora al meglio. Un problema? beh, le risorse impiegate da questo inefficiente rientrano in circolo in mano a chi invece le impiega al meglio, sicchè, alla fine, nel complesso ci si guadagna.

4) I poveri dipendenti... premesso che quelli di DoubleClick sono sicuramente professionisti altamente qualificati potete stare certi che nn resteranno a casa a lungo. E questo deve far riflettere: in italia abbiamo sopratutto imprese manifatturiere. Un operaio che avvita bulloni è sostituibile da un cinese che costa un quarto? Sì. Un tecnico informatico? Molto meno e nn a quei prezzi. Investendo in istruzione è possibile contrastare efficacemente gli effetti perversi della precarietà, a patto di avere un mercato del lavoro flessibile.

Asterion
03-04-2008, 15:55
Un tecnico informatico? Molto meno e nn a quei prezzi. Investendo in istruzione è possibile contrastare efficacemente gli effetti perversi della precarietà, a patto di avere un mercato del lavoro flessibile.

Un tecnico informatico, in Italia, lo sostituisci con un neo-laureato/diplomata che paghi 2 lire a stage/progetto ma rivendi come un tecnico informatico con anni di esperienza :D

E non c'è molto da ridere

sgabello
03-04-2008, 16:01
Belli... mi piacciono gli ultimi commenti. Capire e riflettere sono le cose che preferisco fare e chi per fortuna si discosta dal tirare fuori i soliti luoghi comuni (alitalia, etc...) fa sicuramente una opera di bene all'intelletto altrui!

Per cui grazie spannocchiatore e Billabong.

@spannocchiatore: hai pienamente ragione anche tu! E' assolutamente un concetto su cui riflettere. Adoro la competizione (se costruttiva) ma questa non deve generare ansia (anche se molto dipende dal carattere delle singole persone) e ti dico che personalmente ogni tanto mi spaventa l'idea del "vivere per lavorare" (anche qui pero' dipende: se il tuo lavoro ti piace e ti appaga o meno)

@Billabong: ottimi spunti. Condivido molto di quello che hai scritto e concordo pienamente sul ruolo determinante dell'istruzione. E guarda caso ne abbiamo un esempio concreto in Italia dove i problemi del mercato del lavoro sono seguiti a ruota da quelli della ricerca nelle universita' italiane!

sgabello
03-04-2008, 16:08
Un tecnico informatico, in Italia, lo sostituisci con un neo-laureato/diplomata che paghi 2 lire a stage/progetto ma rivendi come un tecnico informatico con anni di esperienza :D

E non c'è molto da ridere

E questo perche' accade? Perche' i quello a cui vai a rivendere il tuo stagista e' figlio di tutto quello che abbiamo discusso finora: quindi estremamente incompetente nel proprio mercato di riferimento, incapace di valutare correttamente il lavoro altrui, poco motivato a cambiare questa situazione.

Vieni qui a Londra e prova a rivendere uno stagista qualsiasi (che cmq sarebbe meglio preparato) ad una azienda e poi vediamo cosa succede! :D

neonato
03-04-2008, 16:16
Come e stato piu volte sottolineato, il mercato del lavoro in italia e un disastro. E bello avere un lavoro "fisso", ma si deve tener conto che bisogna essere produttivi, cosa che in italia non succede molto "non in tutte le aziende". Ho girato 3 aziende in italia e devo dire che sono rimasto disgustato da come si rinnovano contratti e da come si misura la produttivita dei dipendenti. Chi "conosce" produce...
Io vivo all'estero da 8 anni, in UK il mercato e + flessibile anche avendo il lavoro fisso. Ho cambiato 4 aziende e si va su di scala (manager/soldi) se vali.
Parlando di Alitalia,
L'azienda era malata da tanti anni e non si e mai fatto niente, ora i sindacati si lamentano che Airfrance si e ritirata. Io avrei fatto la stessa cosa. Alitalia non ha scelta e gli avvoltoi ne approfittano. Siamo stati noi a volere una fine cosi.Alitalia nonn ha scelta, ho 2100 dipendenti a casa o 6000. Che si sceglie? Avviamente da come stanno le cose ora, tutti. Meglio 6000 che 2100. Grandi sindacati... Non mmi sorprende della scelta, i sindacati da molto non pensano al lavoratore e ho vissuto sulla mia pelle l'esperienza del sindacato.

DevilsAdvocate
03-04-2008, 16:25
Continuo a non capire. In Italia ce la prendiamo a morte con le aziende che
LICENZIANO 300 dipendenti in esubero (sempre piu' spesso per il bene
dell'azienda, visto il periodo nero), ma nessuno se la prende mai con chi li ha
ASSUNTI anche quando c'era esubero.

Voglio dire, che 2 o 3 in piu' del necessario ci possano stare lo sappiamo tutti,
ma 300 ?!??! E la cosa piu' triste e' che 9 su 10 le ultime assunzioni sono state di parenti ed amici (all'Italiana...) mentre i licenziamenti andranno a prendere
9 su 10 chi non e' raccomandato.
Si dovrebbe iniziare a pensare di linciare chi ne ha assunti troppi magari per
motivi del tutto personali, non solo a far facile critica verso chi e' costretto a
licenziare.


P.S.: Quanto a Google "santo subito", le sue politiche AZIENDALI restano
comunque le migliori del panorama dei grandi colossi e delle multinazionali.

sgabello
03-04-2008, 16:38
Ok... cmq ragazzi... e' un casino! Perche' come vedete e' un problema profondamente radicato nella nostra mentalita'/cultura. Siamo noi gli artefici della nostra morte...

Purtroppo su questo sono abbastanza pessimista e dubito che le cose possano andare meglio in futuro!

poaret
03-04-2008, 16:58
Se quelli licenziati erano quelli non raccomandati si presume fossero stati assunti per le loro qualità indi per cui sul mercato verranno a trovarsi persone capaci che non faticheranno a ritrovarsi un posto di lavoro:vorrà dire che qualche altra azienda beneficerà di nuova qualificata forza lavoratrice....sempre dal presupposto che solo i raccomandati non perdano il loro posto...

superbau
03-04-2008, 17:24
E' il mercato. In tutto il mondo il mercato è fatto dalle aziende, solo in Italia è fatto dai sindacati.

come nn quotarti,... povera stanca martoriata vecchia inutile ladra italia

sohlex
03-04-2008, 17:37
Molti non hanno capito o non vogliono capire.
Il mercato del lavoro italiano è stato fondato sul lavoro con contratto a tempo indeterminato. Negli ultimi anni c'è stata una sterzata per portarlo alla mobilità in american style, mantenendo però il vecchio sistema italian style. Ovviamente le due cose non possono convivere ed in Italia c'è il problema del precariato. Non dico che il sistema di lavoro americano è quello giusto, non dico nemmeno che quello "vecchio italiano" era sacrosanto. Dico solo che un sistema vale l'altro, basta che sia ben organizzato secondo una logica, logica che manca attualmente in Italia.

Invece di scrivere "Fanculo Google", sarebbe meglio ragionare un po' prima di votare il 13 e 14 Aprile dato che troviamo in entrambi gli schieramente i responsabili dello sfascio dell'Italia... Magari se destra o sinistra avesse fatto qualcosa di decente negli anni precedenti una notizia come questa sarebbe assolutamente normale...

SuperSandro
03-04-2008, 18:29
.



Ragazzi di DoubleClick: se avete problemi, sposate mia figlia :D

S. Berlusconi


.

Dane
03-04-2008, 19:09
ricordo che l'artigianato in italia tra poco non esisterà più.

Se non vi va di lavorare in grandi aziende non sarebbe male imparare un mestiere (vecchio stampo). :stordita:

spannocchiatore
03-04-2008, 20:02
Molti non hanno capito o non vogliono capire.
Il mercato del lavoro italiano è stato fondato sul lavoro con contratto a tempo indeterminato. Negli ultimi anni c'è stata una sterzata per portarlo alla mobilità in american style, mantenendo però il vecchio sistema italian style. Ovviamente le due cose non possono convivere ed in Italia c'è il problema del precariato. Non dico che il sistema di lavoro americano è quello giusto, non dico nemmeno che quello "vecchio italiano" era sacrosanto. Dico solo che un sistema vale l'altro, basta che sia ben organizzato secondo una logica, logica che manca attualmente in Italia.
...

il problema del mercato del lavoro italiano è, paradossalmente, uno solo: mancano gli ammortizzatori sociali, che all'estero (eccetto gli USA..che fanno una cosa abbastanza ridicola..ma vabbè..ormai s'è capito che sono contro gli USA, quindi non vado oltre) vengono garantiti.
in IT, infatti, il disoccupato deve aspettare per avere l'assegno di disoccupazione, che arriva tardi (mesi e mesi ad aspettare, per legge) e male (cioè di basso valore), e così facendo si tagliano i consumi, che a loro volta fanno scattare quel magico effetto domino che ci ritroviamo oggi (bassi consumi => bassa produzione x la domanda bassa => basso reddito x la poca produzione e così via..anche se oggi abbiamo effetti simili a quelli degli anni '70, ma è un altro paio di maniche), se poi pensiamo che il precario senza lavoro ha diritto ad un assegno di importo ancor più basso, si capisce la grave pecca del nostro paese...all'estero, invece, gli assegni arrivano in maniera veloce (1 mese va bene) e di importo accettabile.
per ultimo, da ricordare che la disoccupazione è il lubrificante del mercato del lavoro (se il giovane cerca lavoro, bisogna pur che qualche posto libero ci sia, o no?): una percentuale del 5-6% è il livello ottimale. in IT siamo vicini a quella percentuale, ma la qualità degli impieghi è sacdente (infatti i sistemi di rilevazione peccano sul tipo di lavoro, senza la discriminante "tempo", oppure alcuni studi Istat lo mettono ma nessuno ci fa caso..ovviamente).
poi ci sono una marea di problematiche, tutte più o meno collegate, servirebbero ore per descrivere in maniera generale ed approssimativa la situazione italiana (che non è drammatica come qualcuno dipinge, ma ci dobbiamo dare una mossa, sennò facciamo la fine del giappone..).

PS: ho letto prima, non ricordo chi l'ha scritto, che l'operaio italiano può essere sostituito da un cinese, mentre l'informatico no..negli UK, se fino a 10 anni fa la percentuale di cinesi iscritti ai master (se penso che solo in Italia gli studi universitari all'estero, anche i master, non vengono riconosciuti..omg) era del 10% se era tanto, ora arrivano all'80%..attento che non sono stupidotti, ma ci stanno facendo le scarpe, e nei settori per noi italiani chiave..per questo bisogna darsi una mossa

per i moderatori: mi scuso se son andato PALESEMENTE OT, però vedo che l'argomento è di interesse generale..

spannocchiatore
03-04-2008, 20:04
ricordo che l'artigianato in italia tra poco non esisterà più.

Se non vi va di lavorare in grandi aziende non sarebbe male imparare un mestiere (vecchio stampo). :stordita:

non mi parlare delle PMI (tipiche degli artigiani), dio quanti danni che ci stanno facendo..sono uno spreco più unico che raro..specie nella mia zona (Verona) ce ne sono tantissime, gestite tipo anni '60-'70, e stanno andando male (cioè lavorano poco, giusto per prender qualche soldo), senza innovazione, niente..desolante..

Plax86
03-04-2008, 20:15
la azienda va male e ne pagano le conseguenze i dipendenti :rolleyes:
oramai la classe imprenditoriale pensa solo ad arricchirsi e tutte le volte che qualcosa va come non deve danno la colpa ai dipendenti :doh:
che gli venisse so io cosa :mad:

lishi
03-04-2008, 21:24
la azienda va male e ne pagano le conseguenze i dipendenti :rolleyes:
oramai la classe imprenditoriale pensa solo ad arricchirsi e tutte le volte che qualcosa va come non deve danno la colpa ai dipendenti :doh:
che gli venisse so io cosa :mad:

In questo caso azienda sta andando bene, la classe imprenditoriale ha fatto una scelta per far continuare a andare bene azienda (al di la dei implicazioni morali della mossa)

Sarik
03-04-2008, 23:36
Chissà su quei 1500 dipendendi quanti di loro non lavorano come dovrebbero, o che lavorono meno.

L'azienda e' normale che pensa al suo guadagno...altrimenti che azienda è? E poi che significa che e' miliardaria? Deve regalare soldi alle persone?

Ragazzi, qui' nessuno da nulla per nulla...

Asterion
04-04-2008, 09:16
E questo perche' accade? Perche' i quello a cui vai a rivendere il tuo stagista e' figlio di tutto quello che abbiamo discusso finora: quindi estremamente incompetente nel proprio mercato di riferimento, incapace di valutare correttamente il lavoro altrui, poco motivato a cambiare questa situazione.


Ok... cmq ragazzi... e' un casino! Perche' come vedete e' un problema profondamente radicato nella nostra mentalita'/cultura. Siamo noi gli artefici della nostra morte...


Sono d'accordo su entrambe le affermazioni: la prima cosa che deve cambiare è la nostra mentalità, ma dobbiamo anche essere supportati da leggi adeguate; anche se basterebbe far rispettare quelle attuali, la maggior parte dei contratti a progetto non sarebbe nemmeno valida.

Asterion
04-04-2008, 09:18
ricordo che l'artigianato in italia tra poco non esisterà più.

Se non vi va di lavorare in grandi aziende non sarebbe male imparare un mestiere (vecchio stampo). :stordita:

Il fatto che resti un'attività minoritaria non vuol dire che sparirà. Il problema, per alcuni, è il voler lavorare in grandi aziende ma solo in posti di rilievo (dopo si pensa che si lavorerà di meno), mentre non c'è nulla di male ad essere un'ottimo impiegato che fa il proprio lavoro.

figliodierica
04-04-2008, 10:14
Forse in America è più chiaro, ma sia lì, sia in Cina, sia nella nostra "amica Europa", c'è il capitalismo.

Capitalismo significa:
- Le aziende fanno il proprio interesse, quindi se licenziando aumentano i profitti (o diminuiscono le perdite) licenziano. Punto. Non c'è posto per la morale nel business.

- Anche se sei bravo, se hai la sfortuna di lavorare in quel ramo che l'azienda ha deciso di potare, l'azienda ti poterà come gli altri. Anche se sei bravo, sì. E anche se quel ramo fa profitto, magari l'azienda lo vuole potare ugualmente per qualche altra ragione.

- Le PMI, tanto decantate in Italia, sono una classe perdente. La tendenza è alla concentrazione del capitale, e le acquisizioni tipo Google-DoubleClick ne sono un esempio lampante.

- In Italia abbiamo (spero presto di dire "avete" :-)) stipendi tra i più bassi, almeno fra i Paesi capitalisticamente più sviluppati, ma anche sindacati tra i più incompetenti e schiavi dei partiti parlamentari.

- Google è un'azienda fra le migliori, sia per come tratta i lavoratori, sia per come fa crescere i profitti per i suoi proprietari. Ma quando c'è da scegliere tra il profitto e i lavoratori, si comporta - ovviamente - da azienda, e se è nel suo interesse licenziare, licenzia.

Asterion
04-04-2008, 11:14
Forse in America è più chiaro, ma sia lì, sia in Cina, sia nella nostra "amica Europa", c'è il capitalismo.

Capitalismo significa:
- Le aziende fanno il proprio interesse, quindi se licenziando aumentano i profitti (o diminuiscono le perdite) licenziano. Punto. Non c'è posto per la morale nel business.

- In Italia abbiamo (spero presto di dire "avete" :-)) stipendi tra i più bassi, almeno fra i Paesi capitalisticamente più sviluppati, ma anche sindacati tra i più incompetenti e schiavi dei partiti parlamentari.


L'economia è un circolo: se non c'è chi compra quello che le aziende producono, allora falliscono le aziende. Se le persone non hanno la possibilità di lavorare non posso comprare e l'economia si ferma, esattamente quello che avviene in Italia.
Qui c'è poco lavoro e quello che c'è è gestito malissimo grazie alla legge 30, trovando terreno fertile nelle aziende approfittatrici.

Esattamente come nel commercio: solo in Italia, con l'avvento dell'euro, hanno fatto tutti finta che ci fossero stati rincari alla fonte aumentando i prezzi (senza controlli da parte dello stato) e guadagnandoci sopa schifosamente per qualche anno. Ora che la gente sta con le pezze, anche i commercianti si lamentano per le scarse vendite.
Così come le aziende, non si possono avere botte piena e moglie ubriaca.

Bei ragionamenti quelli fatti su DoubleClick, ma vanno bene negli Stati Uniti dopo, forse, il capitalismo funziona un pò meglio di come accade da noi.

PS: il capitalismo in Cina? Lo pensi sul serio?

WarDuck
04-04-2008, 11:45
Quelle 300 persone riceveranno probabilmente una liquidazione sufficiente, e cmq quando si lavora in alto non è troppo difficile trovare altri lavori, del resto gli agganci credo che ce li hanno.

PS: in america non vivono il problema della disoccupazione come da noi.

halfluke
04-04-2008, 15:34
Ma che il dominio del mercato possa non essere lo stato di perfezione della societa' non ci pensate mai?
Che la globalizzazione aumenta la forbice fra ricchi e poveri?
Che forse basterebbe fare profitto senza massimizzarlo?
Che e' necessaria una visione etica per avere un futuro sostenibile?

E pensare che c'era il pensiero...

Asterion
04-04-2008, 16:06
Ma che il dominio del mercato possa non essere lo stato di perfezione della societa' non ci pensate mai?
Che la globalizzazione aumenta la forbice fra ricchi e poveri?
Che forse basterebbe fare profitto senza massimizzarlo?
Che e' necessaria una visione etica per avere un futuro sostenibile?

E pensare che c'era il pensiero...

Nessuno ha affermato il contrario. Qui si parla di come sono le cose, non di come ci piacerebbe che fossero.

Esordire con "qua tutti geni" non migliora di molto il livello della conversazione, comunque.

halfluke
04-04-2008, 17:17
Mah, a me sembra di leggere molti commenti che dicono che va bene cosi'.

Io lavoro all'estero in IT, ma dico sempre che non e' che all'estero sia il Paradiso, e' in Italia che non si vive.

Cioe' in Italia quando si estinguera' la generazione dei piccoli commercianti benestanti che fanno fare la bella vita ai figli, di questo passo restera' una marea di morti di fame.

In altri paesi non e' cosi', c'e' piu' dinamismo, quindi piu' SPERANZA.

Pero' io resto dell'idea che uno stato sociale e dei meccanismi di redistribuzione siano necessari. In America ci sara' tutta la flessibilita' e la possibilita' di trovare un altro lavoro che volete, ma SE NON PUOI PERMETTERTI UN'ASSICURAZIONE SANITARIA, CREPI.

Plax86
04-04-2008, 18:33
Chissà su quei 1500 dipendendi quanti di loro non lavorano come dovrebbero, o che lavorono meno.

L'azienda e' normale che pensa al suo guadagno...altrimenti che azienda è? E poi che significa che e' miliardaria? Deve regalare soldi alle persone?

Ragazzi, qui' nessuno da nulla per nulla...
e secondo te vengono licenziate 300 persone per il motivo che non lavorano bene?ma credete ancora a babbo natale per caso? :doh:
poi seguendo sta logica i primi a dover essere licenziati dovrebbero essere proprio i padroni visto che generalmente non fanno un tubo dalla mattina alla sera oppure stanno in azienda a girarsi le dita :stordita:

kether73
05-04-2008, 11:55
Permettetemi di fare alcune semplici riflessioni, sperando di nn diventare OT, sulla questione americana tanto cara a tutti, sia pro che contro; non mi sembra che ci siano americani che lasciano l'America per cercare lavoro, e fortuna, all'estero perchè in patria non ne trovano, ma vedo persone, invece, che emigrano in america proprio per trovare lavoro, segno questo che poi il mercato del lavoro lì non sia proprio così male come lo si vuole descrivere. Stesso discorso va fatto per la sanità, visto che qualcuno l'ha tirata in ballo; a parte il fatto che anche lì ci sono gli ospedali pubblici, che non necessitano di assicurazione, quanti sono gli americani che vanno a curarsi all'estero e viceversa quanti vanno in America per curarsi? Se il sistema sanitario è così pessimo come lo si descrive perchè gli americani non fanno qualcosa per cambiarlo? Segno questo che per loro il sistema sanitario è ottimo.
Ritornando al caso Google, il fatto che sia un'azienda miliardaria non vuol dire che adesso debba trasformarsi in un ente di beneficenza e se adesso fa licenziamenti è proprio per non dover diventare un domani come l'Alitalia. Meglio prevenire che curare.
E poi....perchè ci prendiamo noi tutti questi pensieri? Se ai dipendenti licenziati questo non va bene...che si lamentino loro, che facciano manifestazioni o scioperi; Se non li fanno ci sarà pure un motivo.............."si chiude una porta e si apre un portone" almeno in America.
Noi purtroppo siamo abituati a vedere le cose estere dal punto di vista italico dimenticando che altrove le cose funzionano in maniera differente (non necessariamente meglio).

halfluke
05-04-2008, 19:13
Permettetemi di fare alcune semplici riflessioni, sperando di nn diventare OT, sulla questione americana tanto cara a tutti, sia pro che contro; non mi sembra che ci siano americani che lasciano l'America per cercare lavoro, e fortuna, all'estero perchè in patria non ne trovano, ma vedo persone, invece, che emigrano in america proprio per trovare lavoro, segno questo che poi il mercato del lavoro lì non sia proprio così male come lo si vuole descrivere. Stesso discorso va fatto per la sanità, visto che qualcuno l'ha tirata in ballo; a parte il fatto che anche lì ci sono gli ospedali pubblici, che non necessitano di assicurazione, quanti sono gli americani che vanno a curarsi all'estero e viceversa quanti vanno in America per curarsi? Se il sistema sanitario è così pessimo come lo si descrive perchè gli americani non fanno qualcosa per cambiarlo? Segno questo che per loro il sistema sanitario è ottimo.


Hai visto "Sicko" di Michael Moore?
Non confondiamo l'eccellenza di alcuni ospedali o cliniche all'avanguardia in cui la gente piena di soldi va a curarsi da ogni parte del mondo (ricco), con il sistema sanitario in generale. Dal film di Moore si evince che molti americani tentano di andare a farsi curare in Canada. Se fai un'assicurazione sanitaria privata internazionale, di solito ci sono due tariffe: una per tutto il mondo america esclusa, e una che include l'America, ben più cara...
Basta sono troppo OT. Sorry