easyand
30-03-2008, 18:38
Base Usa, appalto alle Coop rosse
Lavori affidati a Cmc di Ravenna e consorzio cooperative costruzioni di Bologna La rabbia del popolo dei No: «Al centrosinistra bastava tutelare le cooperative amiche, questa è la riprova»
VICENZA — È stato assegnato ieri il maxi-appalto da 245 milioni di euro per la costruzione della nuova struttura Stelle e Strisce a Vicenza. In una nota diffusa nel pomeriggio, il Comando Setaf ha annunciato che «la commissione giudicatrice ha scelto il progetto presentato dalla joint venture composta da C.M.C. di Ravenna e dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna».
Si tratta di Coop rosse, le stesse che già lavorano nelle basi di Aviano, Camp Darby e Sigonella e hanno in appalto la Tav a Venaus. Quanto basta perché il fronte che si batte contro l'ampliamento della presenza americana a Vicenza annunci battaglia.
L'appalto è stato aggiudicato dal Comando del Genio della Marina degli Stati Uniti alla joint venture emiliano romagnola che quindi dovrà costruire all'interno dell'area occupata dall'aeroporto le strutture di supporto necessarie al consolidamento della 173ma Brigata Aviotrasportata, che attualmente è dislocata tra Italia e Germania e che verrà unificata nella nuova struttura che sorge a cinque chilometri dalla caserma Ederle.
«Il sedime aeroportuale del Dal Molin – precisa il Comando Setaf - è stato offerto dal Governo italiano perché si tratta dell'area di proprietà del demanio militare italiano più vicina alla Ederle che risponde ai requisiti di spazio necessari per la riunificazione della Brigata a Vicenza».
Il 19 novembre dello scorso anno il progetto aveva ricevuto il parere favorevole dal Comitato Misto Paritetico (Co.mi.par.) della Regione Veneto e ieri è arrivata l'assegnazione alle Coop dell'appalto da circa 245 milioni di euro.
I lavori partiranno que-st'estate e la consegna è prevista entro la metà del 2012. Il progetto prevede la realizzazione di spazi destinati a dormitori, uffici amministrativi, strutture ricreative ed operative di supporto ai paracadutisti Stelle e Strisce. Niente armi, assicurano i vertici americani.
Il Comando Setaf precisa anche che «il Dal Molin è una installazione militare italiana già utilizzata dalla Nato e dall'Aeronautica militare. La nuova struttura resterà quindi territorio italiano, sotto il controllo delle autorità militari italiane, nel rispetto delle leggi italiane e regolata dagli accordi internazionali vigenti».
Immediata la replica del fronte contrario alla Ederle 2. «Il fatto che abbiano vinto le Coop Rosse – dice Olol Jackson, uno dei portavoce del movimento - dimostra che Prodi, Costa e tutti gli altri politici del centrosinistra non erano interessati a rispettare gli accordi internazionali ma puntavano solo tutelare gli affari delle cooperative amiche». Poche settimane fa i no-base avevano aspramente criticato la partecipazione delle Coop alla gara d'appalto per il Dal Molin, sollecitando una presa di distanza «etica ».
«Le Coop realizzano un piano – aveva replicato il presidente del Consorzio cooperative costruzioni, Piero Collina - non lo propongono: sono normali imprese presenti sul mercato e quando vedono un'occasione ci si buttano. D'altronde queste opere qualcuno le dovrà pur fare: perché bisogna che le facciano sempre gli altri?» Intanto, alcune delle associate fanno affari con gli americani di stanza in Italia da circa un decennio. «Siamo presenti da anni ad Aviano e a Sigonella, non vedo perché non dovremmo andare a Vicenza », aveva concluso Collina.
Andrea Priante Riunificazione La Brigata Aviotrasportata oggi divisa fra Germania e Italia avrà come unica base quella di Vicenza
Giornale di Vicenza, Il
"Le coop rosse faranno il Dal Molin"
Data: 29/03/2008
Lavori affidati a Cmc di Ravenna e consorzio cooperative costruzioni di Bologna La rabbia del popolo dei No: «Al centrosinistra bastava tutelare le cooperative amiche, questa è la riprova»
VICENZA — È stato assegnato ieri il maxi-appalto da 245 milioni di euro per la costruzione della nuova struttura Stelle e Strisce a Vicenza. In una nota diffusa nel pomeriggio, il Comando Setaf ha annunciato che «la commissione giudicatrice ha scelto il progetto presentato dalla joint venture composta da C.M.C. di Ravenna e dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna».
Si tratta di Coop rosse, le stesse che già lavorano nelle basi di Aviano, Camp Darby e Sigonella e hanno in appalto la Tav a Venaus. Quanto basta perché il fronte che si batte contro l'ampliamento della presenza americana a Vicenza annunci battaglia.
L'appalto è stato aggiudicato dal Comando del Genio della Marina degli Stati Uniti alla joint venture emiliano romagnola che quindi dovrà costruire all'interno dell'area occupata dall'aeroporto le strutture di supporto necessarie al consolidamento della 173ma Brigata Aviotrasportata, che attualmente è dislocata tra Italia e Germania e che verrà unificata nella nuova struttura che sorge a cinque chilometri dalla caserma Ederle.
«Il sedime aeroportuale del Dal Molin – precisa il Comando Setaf - è stato offerto dal Governo italiano perché si tratta dell'area di proprietà del demanio militare italiano più vicina alla Ederle che risponde ai requisiti di spazio necessari per la riunificazione della Brigata a Vicenza».
Il 19 novembre dello scorso anno il progetto aveva ricevuto il parere favorevole dal Comitato Misto Paritetico (Co.mi.par.) della Regione Veneto e ieri è arrivata l'assegnazione alle Coop dell'appalto da circa 245 milioni di euro.
I lavori partiranno que-st'estate e la consegna è prevista entro la metà del 2012. Il progetto prevede la realizzazione di spazi destinati a dormitori, uffici amministrativi, strutture ricreative ed operative di supporto ai paracadutisti Stelle e Strisce. Niente armi, assicurano i vertici americani.
Il Comando Setaf precisa anche che «il Dal Molin è una installazione militare italiana già utilizzata dalla Nato e dall'Aeronautica militare. La nuova struttura resterà quindi territorio italiano, sotto il controllo delle autorità militari italiane, nel rispetto delle leggi italiane e regolata dagli accordi internazionali vigenti».
Immediata la replica del fronte contrario alla Ederle 2. «Il fatto che abbiano vinto le Coop Rosse – dice Olol Jackson, uno dei portavoce del movimento - dimostra che Prodi, Costa e tutti gli altri politici del centrosinistra non erano interessati a rispettare gli accordi internazionali ma puntavano solo tutelare gli affari delle cooperative amiche». Poche settimane fa i no-base avevano aspramente criticato la partecipazione delle Coop alla gara d'appalto per il Dal Molin, sollecitando una presa di distanza «etica ».
«Le Coop realizzano un piano – aveva replicato il presidente del Consorzio cooperative costruzioni, Piero Collina - non lo propongono: sono normali imprese presenti sul mercato e quando vedono un'occasione ci si buttano. D'altronde queste opere qualcuno le dovrà pur fare: perché bisogna che le facciano sempre gli altri?» Intanto, alcune delle associate fanno affari con gli americani di stanza in Italia da circa un decennio. «Siamo presenti da anni ad Aviano e a Sigonella, non vedo perché non dovremmo andare a Vicenza », aveva concluso Collina.
Andrea Priante Riunificazione La Brigata Aviotrasportata oggi divisa fra Germania e Italia avrà come unica base quella di Vicenza
Giornale di Vicenza, Il
"Le coop rosse faranno il Dal Molin"
Data: 29/03/2008