PDA

View Full Version : E allora siamo padroni di una banca?


DonaldDuck
30-03-2008, 12:12
Per portare Unipol e le coop rosse al comando di Bnl, nei momenti decisivi della scalata Gianni Consorte potè contare su «coperture politiche», salde alleanze con i vertici dei Ds, assai interessati ai destini della banca e quindi partecipi. Lo si capisce dalla telefonata intercettata tra Consorte e Piero Fassino, segretario dei Ds, anticipata sabato scorso da Il Giornale e di cui oggi siamo in grado di fornire ulteriori elementi. Ma lo si evince anche dal brogliaccio delle intercettazioni, come quella del 18 luglio con il vice direttore de L'Unità Rinaldo Gianola. Ecco il sunto dal brogliaccio: «Gianni dice che lui ha la maggioranza (di Bnl, ndr), dice di non aver fatto una mossa senza preavvertire la Consob. Rinaldo chiede se Abete ha fatto ”delle porcate“ a favore di Della Valle e degli altri, Gianni dice che si troveranno dei grandi scheletri. Gianni dice che intanto lui inizia a far partire le denunce verso chi l'ha calunniato. Rinaldo chiede se sul fronte politico, Fassino e gli altri, lui sia coperto. Gianni dice sì».
La liaison con gli esponenti dei Ds, le coperture emergono in tutta la loro consistenza anche dagli appuntamenti o dalle telefonate intercettate dell'allora presidente di Unipol con esponenti di primo piano della Quercia: D'Alema, Fassino, il tesoriere Sposetti. In particolare, i colloqui registrati sul telefonino di Consorte con Fassino sono cinque per oltre venti minuti complessivi di dialogo. La telefonata della svolta dovrebbe essere quella del 18 luglio. In mattinata, alle 12, Unipol comunica al mercato che, sciolto il cosiddetto contropatto degli immobiliaristi, si prepara a lanciare un'Opa obbligatoria su Bnl in contanti a 2,7 euro. L'Ansa lancia la notizia alle 12.21. Dopo un'ora Consorte si dedica ai suoi rapporti politici. Prima si sente tre volte con il senatore dei Ds Latorre, già assistente di Massimo D'Alema, poi chiama Fassino, che tra l'altro aveva sentito proprio la sera prima alle 23.30. Entrambi sembrano soddisfatti con un Fassino insolitamente diretto: «E allora siamo padroni di una banca?», si lascia scappare e Consorte: «È chiusa, sì, è fatta». Il segretario dei Ds mostra un attimo d'esitazione. Capisce di essersi mostrato troppo euforico al telefono e allora preferisce correggersi: «Siete voi i padroni della banca, io non c'entro niente». Consorte: «Sì, sì è fatta, è stata una vicenda, credimi, davvero durissima... però sai... (parola incomprensibile, ndr)». E Fassino che conviene: «Già, ormai è proprio fatta».

FASSINO, BNL E LE COOP
Il segretario dei Ds vuol però capire bene come verrà gestito il passaggio di quote dal contropatto agli alleati di Unipol. E se c'è certezza del controllo della banca. A Consorte chiede il quadro della situazione: «Alla fine emerge - spiega Consorte - che abbiamo diciamo quattro coop...». Fassino: «E quanto prendono?» Consorte: «Quattro cooperative il 4 per cento». Fassino ancora non conosce i dettagli delle quote che verranno cedute e chiede se il 4 per cento sia per ciascuna cooperativa. Consorte: «No, no, no. L'uno per cento l'una». E Fassino ripete: «Uno per cento per quattro». Consorte: «Proprio così». Fassino: «Queste cooperative che poi sono Adriatica, Liguria, Piemonte e Modena». Consorte: «Poi ci sono quattro istituti di credito italiani che sono al 12%. Infine banche estere come Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank che hanno l'un per cento, l'altra circa il 14,5». E Fassino attento che ripete: «14 e mezzo». Consorte: «Sì, poi c'è anche Gnutti e Hopa. .. il 4,99%. Marcellino Gavio e Pascotto... all'1 e mezzo». Fassino sembra come prendere nota: «Insieme?». Consorte: «Certo, e poi Unipol chiude al 15%».

«IMMOBILIARISTI FUORI»
C'è da festeggiare. Consorte indicati i prossimi soci, elenca le conquiste portate a casa. Primo: «Gli immobiliaristi sono totalmente fuori». Ma Fassino interrompe, pensa al futuro: «Tu ora che operazione fai dopo questo?». E Consorte annuncia il lancio dell'Opa, all'epoca previsto per settembre. Fassino sorpreso: «Hai già lanciato l'Opa obbligatoria?». Consorte: «Già, proprio al medesimo prezzo delle cessioni delle azioni degli immobiliaristi». Fassino: «2,7 euro?». Consorte: «Via ogni speculazione, sono trattati tutti uguali. Per legge potevamo fare a 2,55». Fassino: «Bbva cosa offre?» Consorte. «2,52 in azioni, noi offriamo in instant cash». Fassino: «Cazzo». Poi Consorte svela il piano: «In realtà noi abbiamo già in mano il 51%», ovvero la maggioranza ancor prima del lancio dell'Opa. Fassino vuol capire meglio e chiede: «Noi abbiamo il 15 più 4 delle Coop fa il 19 a noi, e come arrivi al 51 tu?». Consorte lo tranquillizza: «Con le banche più...». E il segretario: «Ah sì, questa somma qui, fa il 51 certo». Consorte si mostra ancor più chiaro: «Quelle aziende ci hanno rilasciato un diritto a comprare i loro titoli dietro nostra semplice richiesta se dall'Opa non dovessero arrivare azioni». Fassino: «Ho capito». Consorte: «Quindi noi come Unipol prendiamo comunque il 51». Fassino. «Ho capito». Consorte: «Se invece dall'Opa ci arrivano le azioni, quelli se le tengono». Fassino: «Se tu arrivi al 51 in altro modo loro si tengono quello». Unipol ha già conquistato Bnl: basta lanciare l'Opa con l'ok di Bankitalia. Un bel colpo dell'ingegnere, un'operazione «che nessuno aveva né immaginato né pensato».

I COMPAGNI PARVENU
Ma bloccare la strada agli spagnoli può esser letto come un'azione a difesa degli interessi italiani. Nessun problema: «Abbiamo zittito i parvenu - gongola Consorte - quelli che sostenevano che era un'azione nazionalistica. Eh... ci sono tre banche internazionali: Nomura, quarta nel mondo, Suisse è tra le prime in Europa». Anche qui Fassino guarda più i profili concreti e chiede: «Possibili ricorsi in sede giudiziaria?» temendo magari la via crucis dei lodigiani nella scalata Antonveneta. Consorte ancora tranquillizza: «Noi ad oggi non ne vediamo neanche uno...». Il segretario Ds non si convince, teme qualche ricorso: «Cioè il fatto - riflette - che contestualmente siano avvenute tutte queste cessioni. ..». Ma Consorte si mostra strasicuro: «Questo è il concerto fra gli alleati con le quote già in mano. Poi l'Opa senza penalizzare nessuno». E Fassino «Bene, bene».

L'ORA DELLA RIVINCITA
Con il 51% già in tasca Consorte vuole qualche rivincita e medita di «denunciare uno per uno» tutti quelli che l'hanno osteggiato con accuse per lui infondate. Ma Fassino pragmatico gli dà consigli, gli indica come muoversi. Lo frena pensando agli obiettivi più importanti da raggiungere: «Prima di denunciare - lo esorta - aspetta. Prima portiamo a casa tutto». Poi con Bnl sotto l'ombrello Unipol se ne riparlerà. Anche perché siamo solo agli inizi. Per Fassino gli imprenditori che sostengono il Bbva «ora si scateneranno ancora di più. Ieri hai visto il... No, ieri non l'hai visto, hai lavorato tutto il giorno. Ieri il Sole ha fatto un'intera pagina contro di me». Per Consorte al foglio della Confindustria guardano la scalata di Unipol in chiave solamente politica: «Questi dicono: cazzo, adesso i Ds, oltre ad avere il mondo delle coop, Unipol, oltre ad avere il Monte dei Paschi, che non è così, hanno anche la banca Bnl. Il ragionamento demenziale che fanno è questo qui».

«COMPORTATEVI BENE»
A Fassino pare importare poco. Insiste invece perché Consorte rimanga concentrato sugli obiettivi. Bisogna portare a casa tutto. E lo stimola: «Va bene e intanto noi lavoriamo, ma perché poi demenziale?». Consorte: «No, noi sosterremo che è demenziale». Fassino ritiene più importante indicare la propria linea politica, e suggerisce come «comunicare» la svolta: «Voi avete fatto un'operazione di mercato, quello che ho sempre sostenuto io. Industriale». Consorte recepisce al volo: «Industriale e di mercato». Fassino: «Esatto, ora dovete comportarvi bene. Preoccupatevi bene di come comunicate in positivo il piano industriale». Il segretario esita tra il «noi» e il «voi»: «Perché il problema adesso è dimostrare che noi abbiamo... che voi avete un piano industriale». Consorte: «No, ma noi l'abbiamo veramente! ». E Fassino laconico: «Eh lo so, bisogna farlo».

SALVARE L'IMMAGINE
Serve concordare un piano di comunicazione su questa operazione. Da diffondere come «di mercato e industriale». Allontanando ogni illazione su interessi politici. Fassino: «Fino adesso stanno utilizzando l'idea che era soltanto un problema di accaparrarsi la banca e poi però non sanno cosa farne, non è così». Consorte invece, suggerisce una linea più aggressiva: «Noi invece sosterremo questa tesi: che loro la banca la stavano svendendo». Il segretario è d'accordo. «E anche - incalza l'allora presidente di Unipol - che l'hanno gestita coi piedi deve finire. Lo dirò fra quattro o cinque mesi quando avrò visto dentro. Io adesso dico che era un'operazione che stava svendendo, visti i valori proposti dalla Bbva, la banca agli spagnoli, svuotandola di contenuti perché come tutte le banche, avrebbe portato via tutte le attività qualificate a Madrid e avrebbero ridotto la Bnl a una rete. Con noi invece la banca rimarrà a Roma, gli portiamo un milione di clienti, poi facciamo diventare Unipol una delle prime quattro banche italiane». Fassino non ha nulla da obiettare: «Bene». Il manager: «E dopo ci confrontiamo». Fassino di nuovo: «Bene». E Consorte è rincuorato: «Bene, ero sicuro che si poteva parlare. Grazie». Fassino: «Bene, vediamoci presto ti chiamo per fissare in settimana».

DonaldDuck
30-03-2008, 12:18
Profilo di Giovanni Consorte

http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/economia/banche6/consocoop/consocoop.html

La strategia del finanziere rosso, dal rafforzamento
nelle assicurazioni alla scalata della Banca del Lavoro
Consorte, il Cuccia delle coop
all'assalto dell'establishment
di GIUSEPPE TURANI


Giovanni Consorte
QUELLI che lo conoscono usano due soli aggettivi per descriverlo: pericoloso e molto determinato. Pericoloso perché non è uno che si ferma davanti a molte cose. Entrato anni fa (ne è presidente e amministratore delegato dal 1996) in una delle province tranquille del mondo "rosso", e cioè la Unipol della Lega delle cooperative, nel giro di pochissimi anni ha trasformato la vecchia società assicurativa in una forza finanziaria.
Che aspira a avere il controllo di tutta la finanza rossa, o a esserne, comunque, il soggetto largamente più importante.

Giovanni Consorte, nato a Chieti, ma bolognese di adozione, 57 anni, ingegnere chimico, degli ingegneri ha conservato un tratto caratteriale preciso: gli piace comandare e non tollera molto i pareri contrari.

E poi è molto determinato. Sono più di dieci anni che conta di trasformare la piccola Unipol in uno strumento finanziario importante e si è mosso secondo linee nette, come un consumato stratega sul campo di battaglia. Per prima cosa ha infilato i suoi uomini ovunque nella grande galassia delle cooperative. Spesso ha usato la liquidità dell'Unipol per aiutare le coop in difficoltà, riuscendo alla fine a metterle sotto la guida di suoi fedeli. Al punto che oggi è certamente il re indiscusso del mondo cooperativo "rosso".

Poi ha fatto crescere la Unipol comprando compagnie a destra e a sinistra, senza curarsi molto del prezzo e dei risultati. L'importante era crescere e raggiungere una certa dimensione, in modo da avere i numeri per tentare giochi più grandi. Nel 1989, grazie a un accordo con Mediobanca, la Unipol riesce a aumentare il proprio capitale e a quotarsi in Borsa. Ma questo è solo l'antipasto. Dieci anni dopo, nel 1999, la Unipol viene chiamata (probabilmente da Mediobanca, che un anno dopo gli farà acquistare la quota Generali della Bnl Vita)) a fare parte dell'armata della "razza padana" che dà l'assalto, sotto la guida di Colaninno, alla Telecom. In realtà, la scalata si risolve in un grosso affare per gli scalatori, che due anni dopo vendono tutto alla Pirelli, guadagnando molti soldi. Si dice che la Unipol abbia fatto una plusvalenza di 100 milioni di euro.

Ma questo, se si vuole, è quasi solo un dettaglio. In quell'occasione, infatti, fa amicizia con gli uomini della razza padana, e in particolar con Chicco Gnutti e Fiorani della Popolare di Lodi (oggi Popolare Italiana). Fra tutti questi soggetti nascono incroci azionari molto complicati, e l'amicizia è cementata anche da vacanze fatte insieme in barca. In sostanza, Consorte raccoglie intorno a sé quella finanza emergente che è in giro per far soldi e che non è accettata nei salotti buoni. Avendo ormai del tutto conquistata la galassia delle cooperative, si pone come punto di raccolta dei vari Gnutti, Lonati, e compagni. Tutta gente con moltissimi soldi e con tanta voglia di fare affari e così di guadagnarne molti altri. Non si sa se in questo veda anche qualcosa "di sinistra" (gli emergenti contro l'establishment), ma è probabile che Consorte non abbia assolutamente nulla di sinistra. E' solo un finanziere che ha visto nell'area delle coop e della finanza rossa un luogo poco presidiato e dove era facile fare carriera e accumulare potere.


Con qualche piccolo errore di percorso, se è vero che lui e il suo vice, Ivano Sacchetti, sono indagati a Milano per insider trading su certe azioni dell'Unipol. Poi c'è anche un'inchiesta per manipolazione dei corsi delle azioni Unipol. E, infine, sempre Milano sta indagando sul via vai di azioni e di soldi che c'è stato intorno alla scalata della Popolare di Lodi all'Antonveneta.

Adesso Consorte è arrivato alla sua partita più grossa: la conquista della Bnl. Una partita per la quale il movimento cooperativo non ha i soldi e probabilmente nemmeno interesse, ma che a Consorte interessa moltissimo perché significa l'ingresso ufficiale nel gotha della finanza italiana. Un ingresso che, ovviamente, è visto come un tappa verso altre e più lucrose operazioni, sempre possibili in un capitalismo come quello italiano dalle proprietà così fragili e pericolanti.

Sempre nella categoria incidenti di percorso, ha dovuto incassare il no secco del Monte dei Paschi di Siena (tradizionale e aristocratica roccaforte della finanza rossa) a partecipare con lui all'assalto della Bnl, ma non se ne è mostrato molto preoccupato. Probabilmente pensa di regolare più tardi i conti con i senesi. Per ora va avanti nell'assalto alla Bnl con i suoi amici della razza padana e con un pugno di banche di provincia e di banche estere. Fra l'altro è misteriosamente riuscito a portare dalla sua parte, oltre a Massimo D'Alema che gli è sempre stato solidale, anche Piero Fassino, che invece in un primo tempo non vedeva di buon occhio l'operazione Bnl.

A sinistra, comunque, Consorte comincia a fare un po' paura perché, se da un lato sta dando testa e gambe a una struttura di "finanza rossa" (che può sempre essere utile), dall'altro cresce il numero di quelli che pensano che Consorte stia diventando troppo potente e troppo incontrollabile. La galassia delle cooperative, come si diceva, è tutta piena di suoi fedelissimi e quindi Consorte è uno che si controlla da sé. E domani Consorte invece di aiutare il partito, cioè, i Ds, potrebbe anche mettersi in testa di dare ordini al partito. Insomma, le coop hanno partorito il loro piccolo Cuccia. Solo che adesso Cuccia guarda lontano e più che servire vuole servirsi della politica.

(18 luglio 2005)

DonaldDuck
30-03-2008, 12:19
Profilo di Emilio Gnutti

http://www.larivistadelmanifesto.it/archivio/36/36A20030212.html

Colaninno, Gnutti, Fiat

CAPITANI DI VENTURA
Bruno Perini


Attenti a quei due. Nei segreti cassetti della famiglia Agnelli i dossier di Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti sono ben in vista. Il mantovano e il bresciano, una volta considerati dagli Agnelli gente da basso impero del capitalismo del Nord, ora sono guardati con grande sospetto e timore, come dei barbari che osano pensare di potersi prendere l'impero. Dei due quello che infastidisce di più è Roberto Colaninno, perché ha dichiarato senza mezzi termini che lui in Fiat vorrebbe comandare e che gli Agnelli si dovrebbero fare da parte. Ma anche lo scaltro Chicco Gnutti, nonostante quell'ammiccante passione per le auto, è guardato con una certa diffidenza dagli Agnelli: quelle alleanze tessute con Silvio Berlusconi e Marco Tronchetti Provera nella Hopa, la finanziaria del gruppo Gnutti appena entrata in Olivetti per dare un po' di ossigeno al gigante indebitato delle telecomunicazioni, non piacciono più di tanto agli Agnelli.
Non è semplice spirito di vendetta nei confronti di un gruppo di imprenditori che, ai tempi della scalata alla Telecom, ha messo ai margini gli Agnelli e si è divorato la Telecom con una scalata ostile. C'è anche un problema di egemonia: in quel triangolo industrial-finanziario che sta tra Milano Mantova e Brescia cova qualcosa di più profondo, si irradia la nuova leva del capitalismo italiano. Quella più spregiudicata, aggressiva, `americana', che fonda la sua esistenza sulla finanza e sulle operazioni più spericolate e che adesso vorrebbe prendere nel gotha del capitalismo italiano il posto che la famiglia reale torinese ha occupato per un secolo.
I due, Colaninno e Gnutti, vengono da luoghi diversi. Uno riesce a rastrellare capitali con la tecnica della clonazione del debito, l'altro li sa fare fruttare nei punti nevralgici del sistema. Roberto Colaninno era un oscuro manager sdoganato da Carlo De Benedetti, l'altro uno che ha fatto i soldi nella patria dei re del tondino, dei padroni delle ferriere, tipo Luigi Lucchini, nobilitati poi dai salotti di Mediobanca. Si sono conosciuti durante la preparazione della più aggressiva delle operazioni finanziarie degli ultimi 20 anni, hanno messo su una numerosissima famiglia di decine di investitori e hanno appunto scalato Olivetti e subito dopo Telecom, sfidando le grandi famiglie del capitalismo. Ironia della sorte, a toglierli dal cono d'ombra dell'anonimato non è stata soltanto la scalata ostile da 100.000 miliardi di lire alla più grande azienda di Stato italiana ma, inaspettatamente, un uomo di sinistra, Massimo D'Alema, che in un momento di onnipotenza ha benedetto la scalata a Telecom, battezzando gli scalatori con appellativo di `capitani coraggiosi'.
Sarebbe interessante scrivere quello squarcio di storia che racconta i rapporti pericolosi tra Massimo D'Alema, in veste di presidente del Consiglio, e i `capitani coraggiosi'. Forse il presidente dei Ds sperava di costruire attorno a sé un blocco di potere politico-editoriale-finanziario, simile a quello di Silvio Berlusconi. Ma probabilmente il presidente dei Ds non ha saputo fare i conti con il cinismo, con il quale il capitalismo si libera dei governi che non gli interessano più. Se questa è parte ormai di una storia passata, che ben spiega, comunque, la mentalità neofita e perdente di una parte della sinistra italiana, i due imprenditori di cui vogliamo raccontare frammenti di storia fanno parte del presente. E se non verranno liquidati prima dal sistema bancario o dalla stessa famiglia, che pare non abbia alcuna intenzione di uscire dalla storia dell'industria italiana per la porta secondaria, potrebbero diventare i protagonisti, non si sa quanto eroici, di una nuova stagione della Fiat.

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:23
non so se te ne stai rendendo conto ma stai solo postando motivazioni ULTERIORI per votare Di Pietro che è l'UNICO POLITICO italiano ad essere a favore della legalità,
Invece il tuo tanto amato PDL è per la depenalizzazione dei reati finanziari.:rolleyes:

bluelake
30-03-2008, 12:27
sarò cretino, ma su questi argomenti sono stati fatti quintali di thread quando erano di attualità... ci sono stati nuovi sviluppi ultimamente che mi sono perso, o è un thread ad utilità circa zero?

luxorl
30-03-2008, 12:29
non so se te ne stai rendendo conto ma stai solo postando motivazioni ULTERIORI per votare Di Pietro che è l'UNICO POLITICO italiano ad essere a favore della legalità,
Invece il tuo tanto amato PDL è per la depenalizzazione dei reati finanziari.:rolleyes:

*

fabio80
30-03-2008, 12:33
non so se te ne stai rendendo conto ma stai solo postando motivazioni ULTERIORI per votare Di Pietro che è l'UNICO POLITICO italiano ad essere a favore della legalità,
Invece il tuo tanto amato PDL è per la depenalizzazione dei reati finanziari.:rolleyes:

quale di pietro, quello che porta voti al partito bestemmia?

LUVІ
30-03-2008, 12:33
è un thread ad utilità circa zero?

.

DonaldDuck
30-03-2008, 12:34
sarò cretino, ma su questi argomenti sono stati fatti quintali di thread quando erano di attualità... ci sono stati nuovi sviluppi ultimamente che mi sono perso, o è un thread ad utilità circa zero?
Stessa valutazione per discussioni recenti sul cdx?

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:35
quale di pietro, quello che porta voti al partito bestemmia?
quello che è a favore della LEGALITA'.
Non mi pare ce ne sia qualcun altro nel paese dei furbetti dove essere criminali fa curriculum. :rolleyes:

P.S. cmq sono perfettamente d'accordo con Daniele :O

fabio80
30-03-2008, 12:35
Stessa valutazione per discussioni recenti sul cdx?

no, quelli sono evergreen

fabio80
30-03-2008, 12:36
quello che è a favore della LEGALITA'.
Non mi pare ce ne sia qualcun altro nel paese dei furbetti dove essere criminali fa curriculum. :rolleyes:

quello a favore della legalità che poi entra nel partito dei soliti noti, ah sì

P.S. cmq sono perfettamente d'accordo con Daniele :O

tra compagni ci si intende, sai che novità

DonaldDuck
30-03-2008, 12:37
quale di pietro, quello che porta voti al partito bestemmia?
Quello che dopo essere stato proclamato dagli italiani eroe nazionale per Mani Pulite è sceso in politica. Quantifichiamo i consensi raccolti? Eppure era visto come un paladino.

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:39
Stessa valutazione per discussioni recenti sul cdx?

quali?
se parlano di cose che sono state ripescate SENZA alcun recente sviluppo allora direi di si.
Ma riportare articoli del giornale recenti, scritti solo ed esclusivamente per fini di becera propaganda elettorale, senza alcuno recente sviluppo non ha alcun senso.

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:42
quello a favore della legalità che poi entra nel partito dei soliti noti, ah sì

No.
è coalizzato con i soliti noti, non è nel partito dei soliti noti.

tra compagni ci si intende, sai che novità
non mi pare che daniè voti IDV... se non mi son perso qualcosa.
Ah... e io non sono sono comunista, nonostante il fatto che per qualcuno anche travaglio sia comunista.. :rolleyes:

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:43
Quello che dopo essere stato proclamato dagli italiani eroe nazionale per Mani Pulite è sceso in politica. Quantifichiamo i consensi raccolti? Eppure era visto come un paladino.
Forse perchè non aveva all'attivo un certo numero di condanne da cui si è salvato grazie ad amnistie varie, prescrizioni e rimozioni di reati e non aveva tre televisioni (+ le 3 della rai sucessivamente)? :)

bluelake
30-03-2008, 12:50
Stessa valutazione per discussioni recenti sul cdx?
discussioni sul cdx aperte appositamente su fatti di tre anni fa? :mbe: se ci sono mi sono sfuggite (ho solo due occhi e tanto altro da fare che star dietro a un asilo quale è diventato questo forum negli ultimi giorni)...

DonaldDuck
30-03-2008, 12:51
quali?
se parlano di cose che sono state ripescate SENZA alcun recente sviluppo allora direi di si.
Ma riportare articoli del giornale recenti, scritti solo ed esclusivamente per fini di becera propaganda elettorale, senza alcuno recente sviluppo non ha alcun senso.
Te ne faccio un elenco e definiamo il significato di "becera propaganda elettorale"?

DonaldDuck
30-03-2008, 12:52
Forse perchè non aveva all'attivo un certo numero di condanne da cui si è salvato grazie ad amnistie varie, prescrizioni e rimozioni di reati e non aveva tre televisioni (+ le 3 della rai sucessivamente)? :)
Forse non è per questo. Qual'è stata la percentuale migliore di consensi raggiunti?

majino
30-03-2008, 12:56
Te ne faccio un elenco e definiamo il significato di "becera propaganda elettorale"?

volentieri :) ma, a parte all'asilo, se tizio sbaglia, non è sbagliando a tua volta che ottieni la ragione eh :D

DonaldDuck
30-03-2008, 12:57
discussioni sul cdx aperte appositamente su fatti di tre anni fa? :mbe: se ci sono mi sono sfuggite (ho solo due occhi e tanto altro da fare che star dietro a un asilo quale è diventato questo forum negli ultimi giorni)...
Sono argomenti che arrivano fino ai giorni d'oggi (Forleo).

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:57
Te ne faccio un elenco e definiamo il significato di "becera propaganda elettorale"?

fallo a daniele, io non sono moderatore e nè ho la minima intenzione di esserlo :)

bluelake
30-03-2008, 12:58
Vuoi comunicarci quando avverrà questa "evoluzione" ?. :asd: :asd::rotfl: :rotfl: :Prrr: :Prrr:
il 14 aprile alle 15 in punto, diventerò come il personaggio di Ron Livingston in "Impiegati male" dopo la seduta dall'ipnoterapeuta :D

^TiGeRShArK^
30-03-2008, 12:58
Forse non è per questo. Qual'è stata la percentuale migliore di consensi raggiunti?
e quale sarebbe il motivo se non che nel paese dei furbetti non viene votato chi furbetto non è? :)

reptile9985
30-03-2008, 13:07
leggermente OLD

DonaldDuck
30-03-2008, 13:22
leggermente OLD
Avesse poche implicazioni!! Se certe indagini fossero andate in porto la precedente legislatura ( se così possiamo definirla) non sarebbe caduta per crisi ma per mancanza d'attori :D

LUVІ
30-03-2008, 13:35
Avesse poche implicazioni!! Se certe indagini fossero andate in porto la precedente legislatura ( se così possiamo definirla) non sarebbe caduta per crisi ma per mancanza d'attori :D

Mio Dio.
Ma un minimo, dico un MINIMO di onestà intellettuale, ce l'hai ancora?
Se un centesimo delle indagini, ma che dico "indagini", se un centesimo dei processi arrivati al terzo grado di giudizio a carico dei tuoi beniamini, non fosse caduto in prescrizione e/o i tuoi beniamini non avessero legiferato per annullarne la sussistenza, tu a quest'ora dovresti scegliere se votare PD o UDC o startene a casa.
Veramente V E R G O G N O S O.
Dovresti nasconderti sotto un sasso.

LuVi

reptile9985
30-03-2008, 13:40
Avesse poche implicazioni!! Se certe indagini fossero andate in porto la precedente legislatura ( se così possiamo definirla) non sarebbe caduta per crisi ma per mancanza d'attori :D

ci sono già N thread aperti, con N grande a piacere

er-next
30-03-2008, 13:45
FUFFA RULEZ..

comunque.. qual è la fonte del primo articolo? non riesco a trovarla..

fabio80
30-03-2008, 13:48
ci sono già N thread aperti, con N grande a piacere

ma parli dei thread di berlusconi, vero?

cynar
30-03-2008, 14:06
Quello che dopo essere stato proclamato dagli italiani eroe nazionale per Mani Pulite è sceso in politica. Quantifichiamo i consensi raccolti? Eppure era visto come un paladino.

Beh,certo non ha l'impero mediatico del tuo paladino.Magari se gli dessero un po' piu' di spazio in TV forse riuscirebbe ad aprire gli occhi anche alla casalinga di Voghera che guarda il TG4 di Fede.

marco.r
30-03-2008, 15:11
discussioni sul cdx aperte appositamente su fatti di tre anni fa? :mbe: se ci sono mi sono sfuggite (ho solo due occhi e tanto altro da fare che star dietro a un asilo quale è diventato questo forum negli ultimi giorni)...

Quando si apre per l'ennesima volta un thread su come Berlusconi abbia comperato la villa di Arcore (non proprio tre anni fa) non le vedo ste critiche.
Neanche quando vedo i soliti thread fotocopia su Berlusconi che vengono riaperti regolarmente una volta al mese e che aggiungono poco o niente ai precedente.
Intendiamoci, non e' una critica ai moderatori, quanto ad una fetta di utenti, che forse sono convinti che chi non la pensa come loro sia rincoglionito e dall'alto della loro superiore intelligenza pensano che insistendo continuamente riescano a far vedere la luce anche agli altri.

rgart
30-03-2008, 15:12
Mio Dio.
Ma un minimo, dico un MINIMO di onestà intellettuale, ce l'hai ancora?
Se un centesimo delle indagini, ma che dico "indagini", se un centesimo dei processi arrivati al terzo grado di giudizio a carico dei tuoi beniamini, non fosse caduto in prescrizione e/o i tuoi beniamini non avessero legiferato per annullarne la sussistenza, tu a quest'ora dovresti scegliere se votare PD o UDC o startene a casa.
Veramente V E R G O G N O S O.
Dovresti nasconderti sotto un sasso.

LuVi

*

Peró c'è da dire che se ci sono state illegalità dovranno essere scoperte e sanzionate...

Sul fatto di cui si parla, invece, ho le idee chiarissime dopo aver parlato con il padre della mia morosa che è un dirigente di una cooperativa di costruzione...

In pratica le coop al nord sono una realtà importante e muovono l'economia e devono chiedere prestiti per investire e far girare il fantomatico PIL. Naturalmente i prestiti vanno chiesti alle banche e l'insieme delle coop ha deciso di acquistare una banca per poter usufruire dei vantaggi che questo comporta....

E cosa c'è di strabo in questo???

Se me lo spigate invece di spalar merda ne sarei felice!!!

DonaldDuck
30-03-2008, 20:34
FUFFA RULEZ..

comunque.. qual è la fonte del primo articolo? non riesco a trovarla..
Ma dici sul serio o prendi per i fondelli? E ti serve un link per conoscere le intercettazioni telefoniche per le quali la Forleo è stata messa in croce? Ma per favoreeee...

nomeutente
31-03-2008, 09:48
Si era chiesto di evitare thread old.
Vale per Gretas, vale per DonaldDuck.