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View Full Version : Quali sono le lauree meno spendibili ovvero probabilmente poco valide?


cosmogonia
28-03-2008, 21:45
Raccontando la vostra esperienza indiretta o non cosa potete dire su questo argomento?

Sicuramente qualcheduno mi risponderà che dipende dalla persona,dalla sua intelligenza,dalla sua capacità di vendersi,dalla sua conoscenza delle lingue,dalle sue conoscenze,blabla,blabla; a parte tutto questo il mio discorso si riferisce a un soggetto dotato di capacità medie e ai margini della piramide sociale.

fuocoz
28-03-2008, 22:38
Tutte quelle facoltà che non possono entrare in qualche modo nel mercato,lettere o filosofia per citarne alcune chiave.

Poi tutte quelle facoltà che hanno come scopo finale la ricerca che in Italia è inesistente,diciamo per esempio ingegneria nucleare.

Terzo gradino per tutte quelle facoltà sovraffollate ma dipende parecchio anche dalla tua zona,qui a Milano per esempio abbiamo un quantità enorme di iscritti a giurisprudenza,si parla di 500 matricole ogni anno solo in Statale...

REN88
28-03-2008, 23:07
Tutte quelle facoltà che non possono entrare in qualche modo nel mercato,lettere o filosofia per citarne alcune chiave.

Poi tutte quelle facoltà che hanno come scopo finale la ricerca che in Italia è inesistente,diciamo per esempio ingegneria nucleare.

Terzo gradino per tutte quelle facoltà sovraffollate ma dipende parecchio anche dalla tua zona,qui a Milano per esempio abbiamo un quantità enorme di iscritti a giurisprudenza,si parla di 500 matricole ogni anno solo in Statale...

Mah. ing.nucleare nn ne sarei così sicuro alla fine abbiamo aziende che costruiscono centrali all'estero (enel e ansaldo) quindi nn si può parlare proprio di ricerca;)

fuocoz
28-03-2008, 23:58
si ma era per farmi capire,le lauree che poi danno il loro forte nella ricerca qui valgono meno di una pezza da culo :)

fabio80
29-03-2008, 00:09
un ing nucleare si ricicla come qualsiasi altro ingegnere.

magari i fisici sono destinati a finire male

Gargoyle
29-03-2008, 07:50
un ing nucleare si ricicla come qualsiasi altro ingegnere.

magari i fisici sono destinati a finire male
Anche i fisici si "riciclano" spesso, generalmente come informatici o perfino come ingegneri.

Secondo me in condizioni peggiori si trovano i chimici, che si "ricilano" malissimo e che finiscono per lavorare come periti.

mark41176
29-03-2008, 16:19
Anche i fisici si "riciclano" spesso, generalmente come informatici o perfino come ingegneri.

Secondo me in condizioni peggiori si trovano i chimici, che si "ricilano" malissimo e che finiscono per lavorare come periti.

beh mi pare che anche gli ingegneri informatici, elettronici e tlc a volte si riciclano a periti informatici

P.S. x l'autore del thread: indipendentemente dalla laurea è la persona che fa la differenza... altrochenò......
...... senza qualcuno che garantisca per te al giorno d'oggi nessuno ti assume... senza "aiutini" devi fare una trafila che va oltre qualsiasi logica di vita............ ragion per cui porrei la domanda in maniera diversa:
"cosa conviene fare in questo momento?"
... e spesso "ciò che conviene fare ora" non corrisponde a "cosa iniziare a studiare ora"..... perchè quando una cosa è risaputa essere conveniente ora non è affatto detto che lo sia anche tra 3-4-5-6 anni (il tempo per laurearsi diciamo!)

fabio80
29-03-2008, 16:58
"cosa conviene fare in questo momento?"


lavorare + trovare un modo per fare soldi in nero e incamerare due stipendi al prezzo di uno

godersi la vita e fino in fondo, che il lavoro non è un fine, ma un mezzo. e mandare a ca***re tuti quegli imbecilli con le loro cretinate sulla produttività la gavetta l'umiltà e il farsi il culo per la gloria

sono i più furbi a vivere meglio, non i più preparati, men che meno i più laboriosi

saluti

fuocoz
29-03-2008, 18:46
lavorare + trovare un modo per fare soldi in nero e incamerare due stipendi al prezzo di uno

godersi la vita e fino in fondo, che il lavoro non è un fine, ma un mezzo. e mandare a ca***re tuti quegli imbecilli con le loro cretinate sulla produttività la gavetta l'umiltà e il farsi il culo per la gloria

sono i più furbi a vivere meglio, non i più preparati, men che meno i più laboriosi

saluti

Incomincia a trovarlo un lavoro al giorno d' oggi :asd:

fabio80
29-03-2008, 18:48
Incomincia a trovarlo un lavoro al giorno d' oggi :asd:

non è un problema

fuocoz
29-03-2008, 18:55
Si ma non capisco bene il tuo punto di vista.

Dici che non bisogna vivere per lavorare (filosofia che rispetto moltissimo) e poi dici che l' ideale è avere due lavori.

Beh,lavorando 12 ore al giorno non è che ci si può godere la vita più di tanto.

ps: siamo OT :rolleyes:

Varilion
29-03-2008, 19:27
Nella "top of the Flop" io metterei:

- Primo posto: le lauree tipo "scienze della comunicazione", "scienze dei beni culturali" e le altre varie "scienze pseudo umanistiche delle cose inventate per fare un corso di laurea", che in teoria dovrebbero dare un sacco di sbocchi lavorativi....di fatto no....(aggiungiamo anche la più tradizionale "scienze politiche"

- Secondo posto: Lettere, filosofia, Storia etc.... Gli intellettuali in Italia non sono ben visti, ed ancor meno pagati.

-Terzo posto: Le lauree conseguite al termine di corsi di studio che dovrebbero portare a far ricerca ma in campi poco redditizzi o poco di moda (come interesse generale non con poche iscrizioni!), per esempio "Scienze Naturali" etc...


Poi ovviamente se uno ci crede ed ha c**o (oltre ad avere gli artigli..) può riuscire comunque a realizzare le sue aspirazioni.

fabio80
29-03-2008, 20:27
Si ma non capisco bene il tuo punto di vista.

Dici che non bisogna vivere per lavorare (filosofia che rispetto moltissimo) e poi dici che l' ideale è avere due lavori.

Beh,lavorando 12 ore al giorno non è che ci si può godere la vita più di tanto.

ps: siamo OT :rolleyes:

pr secondo lavoro non intendevo un "lavoro" in senso stretto, ma solo cashflow :O

majin mixxi
29-03-2008, 20:40
pr secondo lavoro non intendevo un "lavoro" in senso stretto, ma solo cashflow :O

ti sei messo a fare il gigolò finalmente :D

fuocoz
29-03-2008, 22:50
ti sei messo a fare il gigolò finalmente :D

Tu scherzi rende molto di più fare il tronista che avere 2 lauree in questo paese :asd:

D4rkAng3l
29-03-2008, 23:22
si ma era per farmi capire,le lauree che poi danno il loro forte nella ricerca qui valgono meno di una pezza da culo :)

Guarda questa è un po' una cavolata.

Punto primo non è vero che in Italia non c'è ricerca...semmai c'è ricerca mal pagata (nel senso che un ricercatore negli stati uniti magari prende il doppio di uno italiano ed un professore ordinario se la passa moltooo bene mentre in Italia un professore ordinario ha un bello stipendio ma niente di eclatante).
L'italia è nell'eccellenza nella ricerca nella fisica sopratutto per facoltà come quella di fisica alla Sapienza che ha tra i più illustri nomi al mondo, molto forte il dipartimento di matematica (quindi anche facoltà di informatica) di Tor Vergata ma ce ne sono tante altre di buone facoltà che sfornano ottimi ricercatori e che pubblicano alla grande.

Siamo un po' meno ferrati in biologia e ciò dipende anche da stupidissime leggi.

Comunque uscito da una facoltà scientifica qualunque non è detto che sarai un ricercatore puro ma stai tranquillo che un lavoro lo trovi (in genere remunerato anche meglio): matematici e fisici vengono reclutati alla grande dalle banche ad esempio per sviluppare modelli matematici per predirre la borsa ma lavorano forte anche in campo informatico o comunque ogni ditta che deve produrre i più svariati prodotti ha bisogno di matematici e di fisici per il supporto matematico (dai software a prodotti industriali).
Anche i chimici lavorano benino credo. Quelli che se la passano un po' peggio sono proprio i biologi che tuttavia hanno buoni sbocchi come consulenti farmaceutici (anche se non è il lavoro dei loro sogni).

Noi informatici ci recicliamo in tutti i modi: dalle seghe mentali teoriche ai lavori più tecnici e praticoni :D

Cmq a mio avviso il top del top della disoccupazione te lo dà certamente il DAMS...
Poi tutte le facoltà pseudo umaniste come scienze della formazione e compagnia bella
Seguite da lettere e filosofia che sono molto belle come facoltà a mio avviso ma troppo inflazionate e con poco mercato...anche se conosco gente che ha veramente le palle che gli fumano che da queste facoltà stà riuscendo ad intraprendere la carriera che ha sempre sognato

Marci
30-03-2008, 14:07
sapete mica dove si possono trovare le classifiche con le percentuali di quanti trovano lavoro dopo la laurea?
io sarei interessato a farmi un'idea su quello che troverò dopo aver preso la laurea in architettura delle costruzioni :)

fuocoz
30-03-2008, 15:24
www.istat.it

fabio80
30-03-2008, 15:41
Tu scherzi rende molto di più fare il tronista che avere 2 lauree in questo paese :asd:

in generale credo che non convenga la laurea

durante gli studi quel che dà forza è "avrò più possibilità di altri". in effetti è vero ma il premio di stipendio non compensa il tempo perso. insomma, se a 19 anni si prendono mille euro scarsi se va bene, da laureati a 25 se ne portano a casa 1500 subito. nel frattempo però chi ha iniziato a 19 si è messo via 6 anni di stipendio, magari ne prende 1300 perchè è salito di grado, si è fatto la casa e non ha accumulato rinuncie su rinuncie perchè senza stipendio certe cose te le sogni.

allora si riparte con "ma nel medio termine farai strada" . e sarà anche vero, però porcapu***ana si vive nel presente, e nel presente si campa con quel che si ha. sta storia del "vedrai un domani" ha anche seccato

la laurea forse conviene all'estero dove parti con uno stacco salariale che compensa in tempi molto più rapidi gli anni passati sui libri. in italia se va bene hai il pareggio a 40 anni, se va male non si sa visto che molti finiscono nella spirale dei cococo stage e assimilati

la laurea oggi consente solo di poter scegliere il lavoro che più aggrada. è un vantaggio per cui vale la pena ritardare di 5 anni l'ingresso nel mondo del lavoro? non so, io mi sto convincendo di no. ma ormai i giochi sono fatti quindi....

per quel che mi riguarda è solo un fottuto problema economico. dopo il passaggio all'euro e con tutto quel che vi gravita attorno, l'aspettare tempi migliori è un lusso che si possono permettere solo quelli con le spalle coperte, alias chi la casa ce l'ha regalata dai genitori e via discorrendo

in quei casi allora sì che si può puntare al medio termine. ma chi deve pagarsi tutto che fa? hai voglia a costruirti un futuro con lo stipendio da dipendente. devi attendere 5 o 6 anni, e andari fuori di casa a 30 e farti prendere per il culo da chi ci è andato a 25 dopo avere fatto la bella vita :rolleyes:

_Aenea_
30-03-2008, 15:44
Io mi sto laureando in Scienze e Tecnolocie Agrarie... diventerò un agronomo insomma. Boh... speriamo bene! :stordita:

NetEagle83
30-03-2008, 15:59
in generale credo che non convenga la laurea

durante gli studi quel che dà forza è "avrò più possibilità di altri". in effetti è vero ma il premio di stipendio non compensa il tempo perso. insomma, se a 19 anni si prendono mille euro scarsi se va bene, da laureati a 25 se ne portano a casa 1500 subito. nel frattempo però chi ha iniziato a 19 si è messo via 6 anni di stipendio, magari ne prende 1300 perchè è salito di grado, si è fatto la casa e non ha accumulato rinuncie su rinuncie perchè senza stipendio certe cose te le sogni.

allora si riparte con "ma nel medio termine farai strada" . e sarà anche vero, però porcapu***ana si vive nel presente, e nel presente si campa con quel che si ha. sta storia del "vedrai un domani" ha anche seccato

la laurea forse conviene all'estero dove parti con uno stacco salariale che compensa in tempi molto più rapidi gli anni passati sui libri. in italia se va bene hai il pareggio a 40 anni, se va male non si sa visto che molti finiscono nella spirale dei cococo stage e assimilati

la laurea oggi consente solo di poter scegliere il lavoro che più aggrada. è un vantaggio per cui vale la pena ritardare di 5 anni l'ingresso nel mondo del lavoro? non so, io mi sto convincendo di no. ma ormai i giochi sono fatti quindi....

per quel che mi riguarda è solo un fottuto problema economico. dopo il passaggio all'euro e con tutto quel che vi gravita attorno, l'aspettare tempi migliori è un lusso che si possono permettere solo quelli con le spalle coperte, alias chi la casa ce l'ha regalata dai genitori e via discorrendo

in quei casi allora sì che si può puntare al medio termine. ma chi deve pagarsi tutto che fa? hai voglia a costruirti un futuro con lo stipendio da dipendente. devi attendere 5 o 6 anni, e andari fuori di casa a 30 e farti prendere per il culo da chi ci è andato a 25 dopo avere fatto la bella vita :rolleyes:

La soluzione c'è: studiare e lavorare insieme. Certo, invece di laurearti in 3 o 5 anni ti laurei in 10... ma se scegli un CdL attinente al settore in cui già lavori hai comunque prospettive di carriera e nel frattempo hai già esperienza e fai meno rinunce. Insomma, diciamo che le cose si bilanciano un pò... è una sorta di "via di mezzo", un compromesso per salvare capra e cavoli. Però c'è da farsi veramente il cu*o quadro, sono sacrifici non da poco.

fabio80
30-03-2008, 16:09
La soluzione c'è: studiare e lavorare insieme. Certo, invece di laurearti in 3 o 5 anni ti laurei in 10... ma se scegli un CdL attinente al settore in cui già lavori hai comunque prospettive di carriera e nel frattempo hai già esperienza e fai meno rinunce. Insomma, diciamo che le cose si bilanciano un pò... è una sorta di "via di mezzo", un compromesso per salvare capra e cavoli. Però c'è da farsi veramente il cu*o quadro, sono sacrifici non da poco.

sì, peccato che poi molte aziende non ti considerano nemmeno perchè il primo filtro è il sito web, dove una banalissima query scarta i candidati che non hanno l'accoppiata voto+età richiesta

e queste cose non me le sogno, perchè mi sono state confermate sul campo

NetEagle83
30-03-2008, 16:15
sì, peccato che poi molte aziende non ti considerano nemmeno perchè il primo filtro è il sito web, dove una banalissima query scarta i candidati che non hanno l'accoppiata voto+età richiesta

e queste cose non me le sogno, perchè mi sono state confermate sul campo

No vabbè, certo, questo è verissimo... però, al di là dei filtri web, ad un eventuale colloquio anche l'esperienza accumulata ha un suo peso in un curriculum. Diciamo che si potrebbe bilanciare l'età maggiore o il voto inferiore con il "know how" accumulato in quegli anni.

Comunque, a dire la verità, io prima intendevo una ipotetica carriera all'interno dell'azienda nella quale si è già assunti. Diciamo che dopo il diploma si dovrebbe cercare di fare un ragionamento ben preciso e ponderato, del tipo: cerco di farmi assumere in un'azienda (con un contratto decente), nel frattempo studio per laurearmi, che so, in economia, e dopo la laurea cerco di fare carriera all'interno della stessa azienda.

Lo so, è difficile che riesca... ma secondo me è una eventualità da considerare per come si sono messe le cose oggi. :)

SlimSh@dy
30-03-2008, 16:45
Io la Laurea non la vedo solo come una carta che sicuramente mi fara' guadagnare di piu...ma in primis la vedo come cosa personale!!POi non si sa mai come sarà il futuro..magari alla fine la laurea non ti servira per fare il salto di qualità o magari grazie alla Laurea ottieni un posto di lavoro che ti porta al successo!!In questo mondo niente è certo!!:D :D Anzi solo la morte :D :D :doh:

fabio80
30-03-2008, 16:47
se hai 5 anni di tempo da perdere per diletto personale accomodati

mai trovato nessuno che si rovinasse la vita al plitecnico per diletto

ecco magari sì, quelli di scienze delle pinzillacchere, tra un festino erasmus e l'altro, eran pure felici :fagiano:

NetEagle83
30-03-2008, 16:49
Io la Laurea non la vedo solo come una carta che sicuramente mi fara' guadagnare di piu...ma in primis la vedo come cosa personale!!POi non si sa mai come sarà il futuro..magari alla fine la laurea non ti servira per fare il salto di qualità o magari grazie alla Laurea ottieni un posto di lavoro che ti porta al successo!!In questo mondo niente è certo!!:D :D Anzi solo la morte :D :D :doh:

Ah vabbè, quello è sicuro... io studio per crescere culturalmente e per soddisfazione personale. Poi è ovvio che uno spera che la crescita culturale "spinga" anche quella professionale... ma purtroppo hai ragione, non è detto che sia così. Infatti reputo inutile scegliere il corso di laurea in base alle professioni più "redditizie" che si andrebbero a svolgere dopo... si rischia di "violentarsi" mentalmente per anni studiando cose che non piacciono per rimanere poi con un pugno di mosche in mano. :)

NetEagle83
30-03-2008, 16:50
se hai 5 anni di tempo da perdere per diletto personale accomodati

mai trovato nessuno che si rovinasse la vita al plitecnico per diletto

ecco magari sì, quelli di scienze delle pinzillacchere, tra un festino erasmus e l'altro, eran pure felici :fagiano:

Rovinarsi la vita? Addirittura? Mah... secondo me se qualcuno prende ciò che studia con questo spirito c'è qualcosa che non va... vuol dire che non è portato per quel tipo di disciplina e quindi ha proprio sbagliato a scegliere.

SlimSh@dy
30-03-2008, 16:53
Ah vabbè, quello è sicuro... io studio per crescere culturalmente e per soddisfazione personale. Poi è ovvio che uno spera che la crescita culturale "spinga" anche quella professionale... ma purtroppo hai ragione, non è detto che sia così. Infatti reputo inutile scegliere il corso di laurea in base alle professioni più "redditizie" che si andrebbero a svolgere dopo... si rischia di "violentarsi" mentalmente per anni studiando cose che non piacciono per rimanere poi con un pugno di mosche in mano. :)

Infatti!! Quando sento persone che scelgono un Cdl solo in base alle possibilita di lavoro mi cadono le braccia :muro: :muro: !!

fuocoz
30-03-2008, 16:54
Che l' università non vada fatta principalmente per motivi economici si sa gia da tempo ma imo come esperienza di vita non ha prezzo.


Poi dipende anche che valore da una persona alla cultura e al sapere,in fin dei conti viviamo in un paese nel quale un libro che vende 20000 copie è un bestseller.

Se vi interessa il "costo" di una laurea triennale è stimato in 40k€,di una quinquennale di 70k€.

Fare la bella vita?dipende sempre che valore dai alle cose,io ho lavorato 2 anni prima di riprendere gli studi e ti assicuro che non c' è paragone.

SlimSh@dy
30-03-2008, 16:58
se hai 5 anni di tempo da perdere per diletto personale accomodati

mai trovato nessuno che si rovinasse la vita al plitecnico per diletto

ecco magari sì, quelli di scienze delle pinzillacchere, tra un festino erasmus e l'altro, eran pure felici :fagiano:

Non sono mai 5 anni di tempo perso. E poi esagerato rovinare la vita!! A me piace quello che studio (faccio Informatica e Comunicazione Digitale) e sinc questi 3 anni (sono al 3) sono passati abbastanza veloce!!L'unica cosa che ogni tanto mi fa venir la voglia di lavorare è che ho i soldi contati e non posso togliermi qualche sfizio un pò piu costoso....ma per il resto....Forse non mi pesa tanto perchè ho ancora 21 anni e vedendo gente che a 30 anni sta facendo ancora la prima esperienza lavorativa posso ritenermi ancora "in tempo" come età....

_Aenea_
30-03-2008, 17:01
Non sono mai 5 anni di tempo perso. E poi esagerato rovinare la vita!! A me piace quello che studio (faccio Informatica e Comunicazione Digitale) e sinc questi 3 anni (sono al 3) sono passati abbastanza veloce!!L'unica cosa che ogni tanto mi fa venir la voglia di lavorare è che ho i soldi contati e non posso togliermi qualche sfizio un pò piu costoso....ma per il resto....Forse non mi pesa tanto perchè ho ancora 21 anni e vedendo gente che a 30 anni sta facendo ancora la prima esperienza lavorativa posso ritenermi ancora "in tempo" come età....

Sposo appieno il tuo punto di vista, caro coetaneo. Ciò che hai detto, lo vale anche per me. ;)

fabio80
30-03-2008, 17:01
Non sono mai 5 anni di tempo perso. E poi esagerato rovinare la vita!! A me piace quello che studio (faccio Informatica e Comunicazione Digitale) e sinc questi 3 anni (sono al 3) sono passati abbastanza veloce!!L'unica cosa che ogni tanto mi fa venir la voglia di lavorare è che ho i soldi contati e non posso togliermi qualche sfizio un pò piu costoso....ma per il resto....Forse non mi pesa tanto perchè ho ancora 21 anni e vedendo gente che a 30 anni sta facendo ancora la prima esperienza lavorativa posso ritenermi ancora "in tempo" come età....

se ti consoli con gente che è in ritardo di 5 anni rispetto alla media nazionale non so che dirti :stordita:

NetEagle83
30-03-2008, 17:02
Non sono mai 5 anni di tempo perso. E poi esagerato rovinare la vita!! A me piace quello che studio (faccio Informatica e Comunicazione Digitale) e sinc questi 3 anni (sono al 3) sono passati abbastanza veloce!!L'unica cosa che ogni tanto mi fa venir la voglia di lavorare è che ho i soldi contati e non posso togliermi qualche sfizio un pò piu costoso....ma per il resto....Forse non mi pesa tanto perchè ho ancora 21 anni e vedendo gente che a 30 anni sta facendo ancora la prima esperienza lavorativa posso ritenermi ancora "in tempo" come età....

Esatto, stessa identica situazione in cui mi trovo io. Tranne per il CdL che nel mio caso è diverso e per l'età... io ho 24 anni e quando concluderò la triennale ne avrò già 25 (ma sono in corso, mi sono semplicemente iscritto dopo). Ecco, io penso di essere "al limite" per quanto riguarda l'età... e non sono così fiducioso nel futuro.

Speriamo bene...

fabio80
30-03-2008, 17:03
Rovinarsi la vita? Addirittura? Mah... secondo me se qualcuno prende ciò che studia con questo spirito c'è qualcosa che non va... vuol dire che non è portato per quel tipo di disciplina e quindi ha proprio sbagliato a scegliere.

sai dipende tuto da come si prendono le cose. se la si fa seramente, l'univesrità può dventare peggiore del lavoro. fosse un problema mio capirei, ma visto che molti ( troppi ) concordano, la cosa mi dà a pensare:fagiano:

NetEagle83
30-03-2008, 17:08
sai dipende tuto da come si prendono le cose. se la si fa seramente, l'univesrità può dventare peggiore del lavoro. fosse un problema mio capirei, ma visto che molti ( troppi ) concordano, la cosa mi dà a pensare:fagiano:

Ma lo so benissimo che l'università è anche più impegnativa e stressante del lavoro... però se si ama ciò che si studia il sacrificio manco si sente, o comunque non al punto da dire "mi sto rovinando la vita", te lo posso assicurare. ;)

Se in molti concordano con te... beh, si vede che la mia teoria riguardo a quelli che scelgono il CdL in base a quanto "potrebbero" guadagnare dopo è più valida di quanto pensassi (purtroppo).

fabio80
30-03-2008, 17:11
Ma lo so benissimo che l'università è anche più impegnativa e stressante del lavoro... però se si ama ciò che si studia il sacrificio manco si sente, o comunque non al punto da dire "mi sto rovinando la vita", te lo posso assicurare. ;)

Se in molti concordano con te... beh, si vede che la mia teoria riguardo a quelli che scelgono il CdL in base a quanto "potrebbero" guadagnare dopo è più valida di quanto pensassi (purtroppo).

ho fatto ing non medicina, quindi il discorso del tornaconto proprio non vale :fagiano:

NetEagle83
30-03-2008, 17:14
ho fatto ing non medicina, quindi il discorso del tornaconto proprio non vale :fagiano:

Beh, ma se non l'hai fatto per tornaconto eppure dici che ti sei "rovinato la vita"... allora perchè l'hai scelta? ;)

Comunque personalmente inorridisco al solo pensiero di qualcuno che sceglie di studiare medicina per tornaconto economico... posso immaginare con quale professionalità e dedizione si dedicherà ai suoi pazienti. :rolleyes:

fabio80
30-03-2008, 17:16
Beh, ma se non l'hai fatto per tornaconto eppure dici che ti sei "rovinato la vita"... allora perchè l'hai scelta? ;)

Comunque personalmente inorridisco al solo pensiero di qualcuno che sceglie di studiare medicina per tornaconto economico... posso immaginare con quale professionalità e dedizione si dedicherà ai suoi pazienti. :rolleyes:

perchè col liceo al massimo avrei potuto aspirare a are l'operator ecologico? :D

NetEagle83
30-03-2008, 17:18
perchè col liceo al massimo avrei potuto aspirare a are l'operator ecologico? :D

Eh vabbè, ma mica esiste solo ingegneria eh! :D

fabio80
30-03-2008, 17:21
Eh vabbè, ma mica esiste solo ingegneria eh! :D

sì ma delle altre robe frega na mazza:fagiano:

NetEagle83
30-03-2008, 17:23
sì ma delle altre robe frega na mazza:fagiano:

Eh ma allora torniamo al discorso di prima... come può essere così terribile studiare una cosa che ti interessa? ;)

Edit: che poi in realtà sono convinto che la parte più "difficile" dell'università non sia assolutamente lo studio, ma tutta la burocrazia con cui si deve avere a che fare... file interminabili in segreteria, verbali persi, esami che saltano o che sono a distanza di due-tre giorni... questo sì che è una sorta di girone infernale di stampo dantesco! :D

fuocoz
30-03-2008, 17:30
Esatto, stessa identica situazione in cui mi trovo io. Tranne per il CdL che nel mio caso è diverso e per l'età... io ho 24 anni e quando concluderò la triennale ne avrò già 25 (ma sono in corso, mi sono semplicemente iscritto dopo). Ecco, io penso di essere "al limite" per quanto riguarda l'età... e non sono così fiducioso nel futuro.

Speriamo bene...

:cincin:

Sono nella tua stessa situazione.
Lavorato 2 anni full time,ora lavoro giusto qualche ora per farmi pagare i contributi (non ho voglia di andare in pensione a 80 anni :| ) se tutto va bene a 24 anni mi laureo alla triennale



sai dipende tuto da come si prendono le cose. se la si fa seramente, l'univesrità può dventare peggiore del lavoro. fosse un problema mio capirei, ma visto che molti ( troppi ) concordano, la cosa mi dà a pensare:fagiano:

Il paragone perfetto è che l' università è uguale all' essere imprenditore.
Devi ottenere risultati in un arco di tempo e ti puoi gestire tutte le tue risorse come vuoi.
Ottima anche la risposta di Net

Se in molti concordano con te... beh, si vede che la mia teoria riguardo a quelli che scelgono il CdL in base a quanto "potrebbero" guadagnare dopo è più valida di quanto pensassi (purtroppo).

40k euro e 70k euro? io sono fuorisede ad ancona, pago 200 euro al mese di affitto per una singola - più spese, i miei mi danno altro 200 euro al mese per mangiare (a volte sabato e domenica torno a casa, cmq 200 euro al mese pago per mangiare...)e sono 400 euro al mese. le tasse universitarie sono circa 1000 euro l'anno, a cui aggiungi circa 400 euro l'anno di libri e materiale ( in media, all'inizio spendevo di più, ora molto di meno)...

in base a questo il costo della mia triennale è stimato (per eccesso...) a

400*12*3 + 400*3 + 1000*3 = 18600 euro...

per la specialistica aggiungici 2/3 circa di questa somma... quindi circa 18k euro per la triennale e 30k per la specialistica ... quei numeri sinceramente mi sembrano molto pompati...:mbe:

PS naturalmente ci sono città in cui il costo della vita è più alto ecc.ecc... però ciò non vuol dire che i costi sono quelli sempre...

Tu usi il metodo minceriano io quello integrale :asd:

Senza fare lo sborone: non tieni conto dei redditi non percepiti,in 3 anni con uno stipendio medio di 900€

900€ x 13mensilità x 3 anni = 35k€

le tue spese te le sei calcolate da solo

Totale 53k€

Amico spendi troppo!

NetEagle83
30-03-2008, 17:37
:cincin:

Sono nella tua stessa situazione.
Lavorato 2 anni full time,ora lavoro giusto qualche ora per farmi pagare i contributi (non ho voglia di andare in pensione a 80 anni :| ) se tutto va bene a 24 anni mi laureo alla triennale

In bocca al lupo anche a te allora. ;)

Anch'io dopo il diploma ho lavorato full-time... spero che questo conti qualcosa e riesca a giustificare il "buco" sul curriculum. Comunque finchè si parla di 24-25 anni (ma forse anche 26) penso (e spero) che la situazione non sia poi così tragica...

Dopo i 26-27 effettivamente forse potrebbe diventare un problema.

fuocoz
30-03-2008, 17:45
Si anchio ogni tanto ci penso e vado in crisi... soprattutto quando vedo i miei amici coetanei che sono gia laureati lavorano o sono nella specialistica.

Però alla fine valuto i lati positivi,ho messo da parte qualche soldino per vivere meglio l' uni e avere una base per valutare il da farsi dopo.

Sono invece contento per il fatto dei contributi... soprattutto dopo aver studiato nel dettaglio il nostro sistema pensionistico :asd:

Marci
30-03-2008, 18:24
in generale credo che non convenga la laurea

durante gli studi quel che dà forza è "avrò più possibilità di altri". in effetti è vero ma il premio di stipendio non compensa il tempo perso. insomma, se a 19 anni si prendono mille euro scarsi se va bene, da laureati a 25 se ne portano a casa 1500 subito. nel frattempo però chi ha iniziato a 19 si è messo via 6 anni di stipendio, magari ne prende 1300 perchè è salito di grado, si è fatto la casa e non ha accumulato rinuncie su rinuncie perchè senza stipendio certe cose te le sogni.

allora si riparte con "ma nel medio termine farai strada" . e sarà anche vero, però porcapu***ana si vive nel presente, e nel presente si campa con quel che si ha. sta storia del "vedrai un domani" ha anche seccato

la laurea forse conviene all'estero dove parti con uno stacco salariale che compensa in tempi molto più rapidi gli anni passati sui libri. in italia se va bene hai il pareggio a 40 anni, se va male non si sa visto che molti finiscono nella spirale dei cococo stage e assimilati

la laurea oggi consente solo di poter scegliere il lavoro che più aggrada. è un vantaggio per cui vale la pena ritardare di 5 anni l'ingresso nel mondo del lavoro? non so, io mi sto convincendo di no. ma ormai i giochi sono fatti quindi....

per quel che mi riguarda è solo un fottuto problema economico. dopo il passaggio all'euro e con tutto quel che vi gravita attorno, l'aspettare tempi migliori è un lusso che si possono permettere solo quelli con le spalle coperte, alias chi la casa ce l'ha regalata dai genitori e via discorrendo

in quei casi allora sì che si può puntare al medio termine. ma chi deve pagarsi tutto che fa? hai voglia a costruirti un futuro con lo stipendio da dipendente. devi attendere 5 o 6 anni, e andari fuori di casa a 30 e farti prendere per il culo da chi ci è andato a 25 dopo avere fatto la bella vita :rolleyes:

ehm, non hai messo in conto che chi non ha la laurea non può fare l'Avvocato, l'Architetto, l'Ingegnere, il Medico, l'Infermiere ecc...
quindi ok che lavori da prima però sei terribilmente limitato dalle poche possibilità

fuocoz
30-03-2008, 18:52
ehm, non hai messo in conto che chi non ha la laurea non può fare l'Avvocato, l'Architetto, l'Ingegnere, il Medico, l'Infermiere ecc...
quindi ok che lavori da prima però sei terribilmente limitato dalle poche possibilità

E non è solo quello.

In linea di massima con una laurea hai più possibilità di fare carriera,con un diploma rischi di arrivare a 25 anni ed essere "gia arrivato".

Può sembrare stupido ma avere 25 anni e sapere che quello che stai facendo ora lo dovrai fare esattamente uguale per altri 30 è,a mio avviso,deprimente.

fabio80
30-03-2008, 19:26
sì ma signori, uno la vita se la costruisce tra i 20 e i 30 anni, altro che arrivare. i soldi servono in quella fascia di età, non dopo i 40. altro che bamboccioni, poi, se entrando nel mondo del lavoro si inizia la scaletta con solo una rampa di vantaggio rispetto a chi le scale le sale da anni e magari nel frattempo si è costruito pure l'ascensore

SlimSh@dy
30-03-2008, 19:39
sì ma signori, uno la vita se la costruisce tra i 20 e i 30 anni, altro che arrivare. i soldi servono in quella fascia di età, non dopo i 40. altro che bamboccioni, poi, se entrando nel mondo del lavoro si inizia la scaletta con solo una rampa di vantaggio rispetto a chi le scale le sale da anni e magari nel frattempo si è costruito pure l'ascensore

Scusami eh se la tua fosse una "regola" sicura o quasi non credi che le iscrizioni alle università dovrebbero sempre piu diminuire??(non credo che siamo tutti masochisti o cmq gente piena di soldi che non ha bisogno di lavorare)Il tuo discorso vale fino ad un certo punto, perchè effettivamente non avendo la laurea si riducono drasticamente le possibilità di lavoro, perchè tutti i lavori che richiedono come minimo la Laurea saresti out già in partenza!!E secondo me piu passano gli anni e piu aumenteranno i lavori dove è richiesta minimo una laurea. Ogni tanto mi faccio qualche giro su siti di annunci di lavoro e sinceramente ne trovi parecchi di lavori dove richiedono la laurea!! Poi sul fatto che i soldi non servono dopo i 40 anni è un pò una caxxata!!Perchè fin quando si è giovani e si può abitare con i propri genitori e non si ha famiglia, qualche euro in meno non è un problema grave. Ma quando hai una famiglia con dei figli ecc ecc le spese aumentano in modo esponenziale!!

fabio80
30-03-2008, 19:42
Scusami eh se la tua fosse una "regola" sicura o quasi non credi che le iscrizioni alle università dovrebbero sempre piu diminuire??(non credo che siamo tutti masochisti o cmq gente piena di soldi che non ha bisogno di lavorare)Il tuo discorso vale fino ad un certo punto, perchè effettivamente non avendo la laurea si riducono drasticamente le possibilità di lavoro, perchè tutti i lavori che richiedono come minimo la Laurea saresti out già in partenza!!E secondo me piu passano gli anni e piu aumenteranno i lavori dove è richiesta minimo una laurea. Ogni tanto mi faccio qualche giro su siti di annunci di lavoro e sinceramente ne trovi parecchi di lavori dove richiedono la laurea!!

a parte che le iscrizioni sono effettivamente n calo (tranne per le facoltà parcheggio, quelle sono in pieno boom), ma il problema è che oggi la laurea la richiedono pure per pelare patate. è questa la distorsione del sistema economico italiano. ai ns imprenditorucoli fa piacere avere gente uscita dalle università, tanto la pagano poco uguale e fan fare loro dei lavori che potrebbero fare dei diplomati con la certezza che il lavoro viene preso con un altro spirito. la mia assistente è laureata...

SlimSh@dy
30-03-2008, 19:59
a parte che le iscrizioni sono effettivamente n calo (tranne per le facoltà parcheggio, quelle sono in pieno boom), ma il problema è che oggi la laurea la richiedono pure per pelare patate. è questa la distorsione del sistema economico italiano. ai ns imprenditorucoli fa piacere avere gente uscita dalle università, tanto la pagano poco uguale e fan fare loro dei lavori che potrebbero fare dei diplomati con la certezza che il lavoro viene preso con un altro spirito. la mia assistente è laureata...

Ma ci sono lavori e lavori, sta alla persona capire se effettivamente è un lavoro dove la laurea può farti fare carriera o meno! E' normale che se una volta laureato vado a fare il tecnico di PC, la laurea non influira' per niente....Io penso che in Italia a differenza di quanto si dice c'è molta scelta nel settore dell'informatica!! Basta muoversi, essere disposti a fare trasferte o straordinari e farsi valere e non si diventerà ricchi ma ci si possono togliere parecchie soddisfazioni!! Come ho detto in un'altra discussione molti si lamentano dello stipendio o magari si lamentano che sono arrivati a 30 35 anni e prendono sempre uguale!!ma queste persone per fare il "salto" cosa fanno??Molti rimangono nel loro angolo aspettando "l'opera" dello spirito santo:rolleyes: :rolleyes: e a parte lamentarsi non fanno niente!!!

Gargoyle
30-03-2008, 20:03
Ma ci sono lavori e lavori, sta alla persona capire se effettivamente è un lavoro dove la laurea può farti fare carriera o meno!

Sì, però se uno per il momento non trova di meglio cosa ci può fare?
Non resta che adeguarsi a quel che si trova.
Basti pensare alle migliaia di laureati in lettere che non hanno un lavoro per il quale la loro laurea serva a qualcosa: non è che sono tutti scemi, è che di laureati del loro settore c'è un bisogno limitato e quindi si adeguano alla situazione per sbarcare il lunario.

Come ho detto in un'altra discussione molti si lamentano dello stipendio o magari si lamentano che sono arrivati a 30 35 anni e prendono sempre uguale!!ma queste persone per fare il "salto" cosa fanno??Molti rimangono nel loro angolo aspettando "l'opera" dello spirito santo:rolleyes: :rolleyes: e a parte lamentarsi non fanno niente!!!
Non vorrei dire, ma se uno lavora 10 ore al giorno la vedo difficile "attivarsi" per fare corsi di aggiornamento e esperienze accessorie varie.
Oltre al mandare in giro curricula vitae per cercare inquadramenti più vantaggiosi da altre parti non vedo cosa possa fare.

NetEagle83
30-03-2008, 20:37
sì ma signori, uno la vita se la costruisce tra i 20 e i 30 anni, altro che arrivare. i soldi servono in quella fascia di età, non dopo i 40. altro che bamboccioni, poi, se entrando nel mondo del lavoro si inizia la scaletta con solo una rampa di vantaggio rispetto a chi le scale le sale da anni e magari nel frattempo si è costruito pure l'ascensore

Scusami se te lo dico ma questo ragionamento denota davvero poca lungimiranza da parte tua. È un discorso che ho già fatto più volte: un ragionamento nichilista e utilitaristico come questo serve solo a disincentivare i giovani a farsi una cultura e ad intraprendere professioni di alto livello, è un pò come osannare il dio denaro ed elogiare l'ignoranza purchè renda bene economicamente...

Se continuiamo a dire ai giovani che studiare è inutile perchè tanto poi si guadagna poco lo stesso avremo sempre più generazioni di ignoranti (e già questo sarebbe un danno incalcolabile, per tanti motivi) e soprattutto verrebbero a mancare figure sociali FONDAMENTALI, come ingegneri, medici, scienziati che fanno ricerca... un paese a cui mancano queste figure è destinato alla CATASTROFE.

Già oggi puoi vedere con i tuoi occhi a cosa pensano i giovani... ai soldi, solo ed esclusivamente a quelli. Ed ecco apparire i vari tronisti, calciatori, veline ecc. Figure che personalmente reputo di scarsa utilità sociale e delle quali si potrebbe benissimo fare a meno... anzi, in certi casi sono anche deleterie.

Per non parlare poi dell'ignoranza dilagante, che sta producendo i suoi frutti (droga, egoismo, superficialità...).

Vi rendete conto che di questo passo siamo destinati ad avere un paese del genere?

fuocoz
30-03-2008, 20:44
Scusami se te lo dico ma questo ragionamento denota davvero poca lungimiranza da parte tua. È un discorso che ho già fatto più volte: un ragionamento nichilista e utilitaristico come questo serve solo a disincentivare i giovani a farsi una cultura e ad intraprendere professioni di alto livello, è un pò come osannare il dio denaro ed elogiare l'ignoranza purchè renda bene economicamente...

Se continuiamo a dire ai giovani che studiare è inutile perchè tanto poi si guadagna poco lo stesso avremo sempre più generazioni di ignoranti (e già questo sarebbe un danno incalcolabile, per tanti motivi) e soprattutto verrebbero a mancare figure sociali FONDAMENTALI, come ingegneri, medici, scienziati che fanno ricerca... un paese a cui mancano queste figure è destinato alla CATASTROFE.

Già oggi puoi vedere con i tuoi occhi a cosa pensano i giovani... ai soldi, solo ed esclusivamente a quelli. Ed ecco apparire i vari tronisti, calciatori, veline ecc. Figure che personalmente reputo di scarsa utilità sociale e delle quali si potrebbe benissimo fare a meno... anzi, in certi casi sono anche deleterie.

Per non parlare poi dell'ignoranza dilagante, che sta producendo i suoi frutti (droga, egoismo, superficialità...).

Vi rendete conto che di questo passo siamo destinati ad avere un paese del genere?

Già,poi ci si domanda perchè l' Italia va allo scatafascio,un 19 esce dalle superiori senza manco sapere chi è Aldo Moro...

Gos
30-03-2008, 20:46
Tqui a Milano per esempio abbiamo un quantità enorme di iscritti a giurisprudenza,si parla di 500 matricole ogni anno solo in Statale...

ci credo che ci sono così tanti iscritti......è una tra le migliori di tutta italia.

fabio80
30-03-2008, 20:47
Scusami se te lo dico ma questo ragionamento denota davvero poca lungimiranza da parte tua. È un discorso che ho già fatto più volte: un ragionamento nichilista e utilitaristico come questo serve solo a disincentivare i giovani a farsi una cultura e ad intraprendere professioni di alto livello, è un pò come osannare il dio denaro ed elogiare l'ignoranza purchè renda bene economicamente...

Se continuiamo a dire ai giovani che studiare è inutile perchè tanto poi si guadagna poco lo stesso avremo sempre più generazioni di ignoranti (e già questo sarebbe un danno incalcolabile, per tanti motivi) e soprattutto verrebbero a mancare figure sociali FONDAMENTALI, come ingegneri, medici, scienziati che fanno ricerca... un paese a cui mancano queste figure è destinato alla CATASTROFE.

Già oggi puoi vedere con i tuoi occhi a cosa pensano i giovani... ai soldi, solo ed esclusivamente a quelli. Ed ecco apparire i vari tronisti, calciatori, veline ecc. Figure che personalmente reputo di scarsa utilità sociale e delle quali si potrebbe benissimo fare a meno... anzi, in certi casi sono anche deleterie.

Per non parlare poi dell'ignoranza dilagante, che sta producendo i suoi frutti (droga, egoismo, superficialità...).

Vi rendete conto che di questo passo siamo destinati ad avere un paese del genere?

Già,poi ci si domanda perchè l' Italia va allo scatafascio,un 19 esce dalle superiori senza manco sapere chi è Aldo Moro...



sì sì tutto molto bello poi però un ingegnere a londra porta a casa il doppio che uno di milano.

se sperate di convincere la gente a farsi il culo per la gloria, state freschi

non credo che il mio discorso sia meno lungimirante del vostro. nessuno fa niente per nulla, così va ovunque, solo in italia si dovrebbero fare sforzi per il bene del paese?

suvvia ;)

servono anche incentivi, non giriamoci intorno. e non intendo le strette di mano. se il vs discorso avesse un fondamento, non ci sarebbe la fuga di cervelli verso altri lidi.

fuocoz
30-03-2008, 20:56
E appunto se ti laurei puoi sperare di andartene,altrimenti no.

Gargoyle
30-03-2008, 21:01
Se continuiamo a dire ai giovani che studiare è inutile perchè tanto poi si guadagna poco lo stesso avremo sempre più generazioni di ignoranti (e già questo sarebbe un danno incalcolabile, per tanti motivi)
Eh, però è vero.
Cosa dovremmo fare, mentire perché così i giovani saranno invogliati a farsi una "cultura"?
Ma poi, crediamo veramente che l'università possa oggi davvero trasmettere una cultura?
Qual è il senso di passare un esame universitario di glottologia o di economia aziendale se poi si ignora il perché esistano le stagioni (link: qui (http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-23276/Geoignoranza)) ?

Sulla "voglia di cultura" degli italiani ormai c'è da farci una croce sopra: è una causa persa, non interessa niente a nessuno.


e soprattutto verrebbero a mancare figure sociali FONDAMENTALI, come ingegneri, medici, scienziati che fanno ricerca... un paese a cui mancano queste figure è destinato alla CATASTROFE.
Gli "scienziati che fanno ricerca" a questo paese non servono affatto.
Se servissero sarebbero trattati diversamente.
Non è un caso che ci sia la "fuga dei cervelli", ma se c'è questa è dovuta anche ad altri fattori: spendere per formare dei laureati che non ci servono è del tutto inutile.
Andrebbe riformata l'università anche per non creare questo surplus di laureati che vanno poi a mettere a frutto la loro preparazione (pagata coi soldi di tutti i contribuenti nostrani) all'estero.

Il mercato è sufficientemente adulto da poter indicare di quali figure professionali ha bisogno il sistema Italia, ed il mercato è diretta conseguenza del capitale.
Che poi il paese sia destinato alla "catastrofe" o meno, non è dato saperlo. Quel che è certo è che se il mercato decreta la catastrofe non c'è niente che si possa fare per impedirlo.
Quindi, anche qui, la "voglia di cultura" fa la solita parte del don chisciotte che combatte contro i mulini a vento.


Già oggi puoi vedere con i tuoi occhi a cosa pensano i giovani... ai soldi, solo ed esclusivamente a quelli. Ed ecco apparire i vari tronisti, calciatori, veline ecc. Figure che personalmente reputo di scarsa utilità sociale e delle quali si potrebbe benissimo fare a meno... anzi, in certi casi sono anche deleterie.

Sì, però queste figure deteriori ci sono anche in America, solo che lì andare a studiare a Harvard per prendersi una laurea è una scelta che alla fine "paga": ed è una scelta pagante perché il sistema-paese degli USA ha bisogno di figure altamente qualificate.
Viceversa, il sistema-paese italiano di figure altamente qualificate non ha un gran bisogno, visto che esportiamo più che altro prodotti dallo scarsissimo valore aggiunto.


Per non parlare poi dell'ignoranza dilagante, che sta producendo i suoi frutti (droga, egoismo, superficialità...).
Seeeeè, va be'.
Queste sono analisi sociologiche da bar dello sport.
Ignoranza, droga, egoismo, superficialità... sono concetti che si sentono tirare in ballo da secoli, non sono certo un prodotto recente.
E non c'è alcun mezzo per invertire la tendenza: se è questo che gli italiano vogliono (e lo vogliono), è questo che gli italiani avranno, e tutti coloro che cercheranno di opporsi ai voleri delle masse scopriranno di non avere alcuna capacità di influire in positivo sulla società.

NetEagle83
30-03-2008, 21:04
sì sì tutto molto bello poi però un ingegnere a londra porta a casa il doppio che uno di milano.

se sperate di convincere la gente a farsi il culo per la gloria, state freschi

non credo che il mio discorso sia meno lungimirante del vostro. nessuno fa niente per nulla, così va ovunque, solo in italia si dovrebbero fare sforzi per il bene del paese?

suvvia ;)

servono anche incentivi, non giriamoci intorno. e non intendo le strette di mano. se il vs discorso avesse un fondamento, non ci sarebbe la fuga di cervelli verso altri lidi.

Ma infatti io sono il primo a dire che il problema sta nella mentalità delle aziende... è semplicemente assurdo che uno che si fa il cu*o a studiare Fisica o Ingegneria per 5 anni guadagni quanto un operatore ecologico con la terza media (con tutto il rispetto per la categoria, ci mancherebbe....).

Ma la soluzione non può essere disertare in massa le università, non faremmo che peggiorare la situazione. Non è una questione di gloria... senza medici la gente muore, senza ingegneri non si costruiscono più palazzi, senza gente che fa ricerca scientifica e tecnologica ci toccherà fare la cenerentola d'Europa!

Capisci dove finisce il tornaconto personale e comincia la sopravvivenza economica e sociale di un paese? ;)

NetEagle83
30-03-2008, 21:08
Eh, però è vero.
Cosa dovremmo fare, mentire perché così i giovani saranno invogliati a farsi una "cultura"?
Ma poi, crediamo veramente che l'università possa oggi davvero trasmettere una cultura?
Qual è il senso di passare un esame universitario di glottologia o di economia aziendale se poi si ignora il perché esistano le stagioni (link: qui (http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-23276/Geoignoranza)) ?

Sulla "voglia di cultura" degli italiani ormai c'è da farci una croce sopra: è una causa persa, non interessa niente a nessuno.


Gli "scienziati che fanno ricerca" a questo paese non servono affatto. Se servissero sarebbero trattati diversamente.

Il mercato è sufficientemente adulto da poter indicare di quali figure professionali ha bisogno il sistema Italia, ed il mercato è diretta conseguenza del capitale.
Che poi il paese sia destinato alla "catastrofe" o meno, non è dato saperlo.
Quel che è certo è che se il mercato decreta la catastrofe non c'è niente che si possa fare per impedirlo.
Quindi, anche qui, la "voglia di cultura" fa la solita parte del don chisciotte che combatte contro i mulini a vento.


Sì, però queste figure deteriori ci sono anche in America, solo che lì andare a studiare a Harvard per prendersi una laurea è una scelta che alla fine "paga": ed è una scelta pagante perché il sistema-paese degli USA ha bisogno di figure altamente qualificate.
Viceversa, il sistema-paese italiano di figure altamente qualiicate non ha un gran bisogno, visto che esportiamo più che altro prodotti dallos carsissimo valore aggiunto.


Seeeeè, va be'.
Queste sono analisi sociologiche da bar dello sport.
Ignoranza, droga, egoismo, superficialità... sono concetti che si sentono tirare in ballo da secoli, non sono certo un prodotto recente.
E non c'è alcun mezzo per invertire la tendenza: se è questo che gli italiano vogliono (e lo vogliono), è questo che gli italiani avranno, e tutti coloro che cercheranno di opporsi ai voleri delle masse scopriranno di non avere alcuna capacità di influire in positivo sulla società.

Si ma è inutile limitarsi ad elencare i mali di un paese senza nemmeno "tentare" di invertire la tendenza... al di là delle analisi sociologiche (che comunque potrei spiegarti per filo e per segno, ma andremmo troppo OT) l'ignoranza è un male a prescindere, e va combattuta sempre e comunque. Se gli italiani sono talmente stupidi da non rendersene conto da soli è bene cercare di convincerli anzichè assecondarli.

fabio80
30-03-2008, 21:08
a parte che laureato lo sono e non voglio andarmne, il mio discorso era confinato all'italia

io continuo a sostenere che la laurea, sotto un punto di vista strettamente economico, in italia non ripaga come negli altri paesi

inoltre, a parte i sofismi sulla cultura e i tronisti e tutto il resto, negare che il mondo, piaccia o meno, giri attorno al dio soldo è, scusate, una semplificazione un poco ingenua.

non si possono pretendere le figure importanti per la ns società come medici scienziati ingegneri e compagnia cantante SE non si dà loro un buon motivo per praticare in italia. questo spero sia chiaro a tutti. la passione conta, ma si mangia con lo stipendio, è lo stipendio che ti consente di costruirti la vita fuori dall'azienda o dal laboratorio. si cede professionalità e una fetta importante della vita contro una compensa monetaria. così va il mondo, e se volete dimostrarmi il contrario allora vi assumo io a 200 € al mese, tanto la passione ce la mettete voi.

ora io non so se sia un problema che sento in modo particolare visto che sto iniziando a commisurare quanto sia impensabile, pur con una paga che molti considerano ottima ( ma dove...), aspirare a mettere su casa e raggiungere quell'autonomia che una qualsiasi persona della mia età sente come necessità

resta il fatto che come ROI, la laurea IMHO è molto scarsa. questo da un punto di vista monetario. poi ovvio, mi appassiona molto più il mio lavoro che non girare col muletto per un magazzino...

fabio80
30-03-2008, 21:12
Ma infatti io sono il primo a dire che il problema sta nella mentalità delle aziende... è semplicemente assurdo che uno che si fa il cu*o a studiare Fisica o Ingegneria per 5 anni guadagni quanto un operatore ecologico con la terza media (con tutto il rispetto per la categoria, ci mancherebbe....).

Ma la soluzione non può essere disertare in massa le università, non faremmo che peggiorare la situazione. Non è una questione di gloria... senza medici la gente muore, senza ingegneri non si costruiscono più palazzi, senza gente che fa ricerca scientifica e tecnologica ci toccherà fare la cenerentola d'Europa!

Capisci dove finisce il tornaconto personale e comincia la sopravvivenza economica e sociale di un paese? ;)

sì ma capisci che al singolo della sopravvivenza economica e sociale di un paese può anche non fregargliene una beneamata mazza?

o credi che all'estero marciscano tra i libri per spirito patriottico?

se all'italia interessa sopravvivere, che coccoli un poco le sue risorse, altrimenti vada a ca%$& ;)

NetEagle83
30-03-2008, 21:21
sì ma capisci che al singolo della sopravvivenza economica e sociale di un paese può anche non fregargliene una beneamata mazza?

o credi che all'estero marciscano tra i libri per spirito patriottico?

se all'italia interessa sopravvivere, che coccoli un poco le sue risorse, altrimenti vada a ca%$& ;)

Ma guarda che è un circolo vizioso... più in questo paese si afferma un sistema sociale dove vanno avanti gli ignoranti che fanno i tronisti ecc. più le persone che aspirano a professioni di alto livello vengono penalizzate!! ;)

Quindi i singoli possono fregarsene fino ad un certo punto di come vanno le cose nel loro paese... conviene anche a loro cercare di cambiare le cose. ;)

fabio80
30-03-2008, 21:25
Ma guarda che è un circolo vizioso... più in questo paese si afferma un sistema sociale dove vanno avanti gli ignoranti che fanno i tronisti ecc. più le persone che aspirano a professioni di alto livello vengono penalizzate!! ;)

Quindi i singoli possono fregarsene fino ad un certo punto di come vanno le cose nel loro paese... conviene anche a loro cercare di cambiare le cose. ;)

i tronisti e gli ignoranti ci sono dappertutto, il grande fratello è un format importato dall'estero, in america hanno paris hilton, in gb lasciamo perdere che col gossip e le cazzate ci campano

MA, e sottolineo MA, grosso come una casa, a fianco a questo c'è un circolo virtuoso che spinge le persone a progettare la vita in un proprio modo che porti vantaggio a loro e alla colettività. si badi bene, al singolo e alla società, non solo alla società. è questo che manca in italia, e non è compito del singolo, e nemmeno potere, crerare queste condizioni.

spero sia chiaro quanto intendo dire. se io un domani facessi lo stesso lavoro che faccio ora a londra ( e ti assicuro che farsi spostare non è così difficile ) porterei a casa quasi due volte tanto, nel mentre mi guardo il big brother inglese con le troiette di contorno

capisci che c'è qualcosa IN ITALIA che non va?

fuocoz
30-03-2008, 21:29
a parte che laureato lo sono e non voglio andarmne, il mio discorso era confinato all'italia



E scusa dici poco.

fabio80
30-03-2008, 21:29
E scusa dici poco.

:confused:

NetEagle83
30-03-2008, 21:35
i tronisti e gli ignoranti ci sono dappertutto, il grande fratello è un format importato dall'estero, in america hanno paris hilton, in gb lasciamo perdere che col gossip e le cazzate ci campano

MA, e sottolineo MA, grosso come una casa, a fianco a questo c'è un circolo virtuoso che spinge le persone a progettare la vita in un proprio modo che porti vantaggio a loro e alla colettività. si badi bene, al singolo e alla società, non solo alla società. è questo che manca in italia, e non è compito del singolo, e nemmeno potere, crerare queste condizioni.

spero sia chiaro quanto intendo dire. se io un domani facessi lo stesso lavoro che faccio ora a londra ( e ti assicuro che farsi spostare non è così difficile ) porterei a casa quasi due volte tanto, nel mentre mi guardo il big brother inglese con le troiette di contorno

capisci che c'è qualcosa IN ITALIA che non va?

Ehm, ma se te lo vado ripetendo da una decina di post che in italia c'è qualcosa che non va! :D

Solo che io, a differenza tua, sono convinto che sono proprio i singoli a dover cercare di cambiare le cose... ma rifletti: se oggi non c'è gente che studia e fa lavorare il cervello, domani, quando ci sarà il fisiologico ricambio della classe dirigente, chi ci troveremo seduti nelle poltrone che contano? ;)

La cultura è un investimento che dà i suoi frutti più nel futuro che nel presente... se oggi andiamo dicendo ai ragazzi che di studiare non vale la pena, domani la società sarà ancora peggiore, perchè chi sarà chiamato a decidere e a dirigere (aziende, ospedali, anche lo stesso Stato...) non avrà gli strumenti intellettuali per farlo!

Capisci cosa voglio dire? ;)

fuocoz
30-03-2008, 22:38
:confused:

Secondo te il fatto che uno abbia la possibilità di cercare lavoro all' estero è poco?

Gargoyle
31-03-2008, 07:35
Solo che io, a differenza tua, sono convinto che sono proprio i singoli a dover cercare di cambiare le cose... ma rifletti: se oggi non c'è gente che studia e fa lavorare il cervello, domani, quando ci sarà il fisiologico ricambio della classe dirigente, chi ci troveremo seduti nelle poltrone che contano? ;)
Ma perché, la nostra attuale classe dirigente è composta di persone che studiano e fanno lavorare il cervello?
Basta vedere cosa succede al Senato (la nostra "camera alta"): sputi, svenimenti tragicomici, insulti, senatori che si ingozzano di mortadella come fossero animali.


La cultura è un investimento che dà i suoi frutti più nel futuro che nel presente... se oggi andiamo dicendo ai ragazzi che di studiare non vale la pena, domani la società sarà ancora peggiore, perchè chi sarà chiamato a decidere e a dirigere (aziende, ospedali, anche lo stesso Stato...) non avrà gli strumenti intellettuali per farlo!

Capisci cosa voglio dire? ;)
Capiamo benissimo, ma la soluzione quale sarebbe? Lanciare appelli su internet?
Fare affidamento sullo spirito di abnegazione dei singoli?

Auguri! :burp:

Secondo te il fatto che uno abbia la possibilità di cercare lavoro all' estero è poco?
Sì.
Anche un cuoco ha ottime possibilità di andare a lavorare all'estero, però non è passato da 5 anni di università.

Segno che la possibilità di emigrare non è certo prerogativa di chi ha questo "pezzo di carta" sempre più inutile.

NetEagle83
31-03-2008, 08:01
Ma perché, la nostra attuale classe dirigente è composta di persone che studiano e fanno lavorare il cervello?
Basta vedere cosa succede al Senato (la nostra "camera alta"): sputi, svenimenti tragicomici, insulti, senatori che si ingozzano di mortadella come fossero animali.

Eh ma appunto... oggi molti dei nostri attuali rappresentanti e dirigenti (politici, ma anche aziendali...) sono sessantottini arroganti e presuntuosi che magari in certi casi un minimo di istruzione ce l'hanno anche, ma essendo "cresciuti" all'interno di sistemi e meccanismi da prima repubblica marci fino al midollo hanno perso completamente il senso della vergogna e si fanno i ca**i loro in maniera spudorata... diciamo che la "base" culturale ed intellettuale era buona (anzi, diciamo "buonina" va, che circolano certe voci su come in alcuni casi funzionavano le università nel '68...), ma è stata "rovinata" per vari motivi.

Se togliamo anche quel minimo che c'è di buono (la cultura) ai nostri futuri dirigenti siamo destinati irrimediabilmente alla catastrofe... non possiamo neanche "sperare" che le cose cambino.

Capiamo benissimo, ma la soluzione quale sarebbe? Lanciare appelli su internet?
Fare affidamento sullo spirito di abnegazione dei singoli?

Auguri! :burp:

Non si tratta nè di appelli su internet nè di spirito di abnegazione. Io auspico solo che in questo paese si cominci a ridare un minimo di dignità all'istruzione e alla formazione, e il primo passo è quello di spiegare alla gente che studiare serve innanzitutto per una crescita personale e culturale, poi ovviamente si deve cercare di mettere in piedi un sistema per cui alla crescita culturale corrispondano direttamente anche concrete gratificazioni professionali. Non è niente di così assurdo eh, nel resto d'Europa va così già da decenni...

Lo so che per come si sono messe le cose oggi sembra una barzelletta, ma di certo andare gridando ai quattro venti che la laurea è un "pezzo di carta inutile" non migliora le cose... è solo una risposta egoistica, di "difesa" diciamo, ad un sistema di cose che va cambiato.

mark41176
31-03-2008, 09:28
scusa un attimo, non concepisci una persona che studia perchè gli piace studiare e non sta invece a vedere solo l'aspetto economico? :mbe:

ne riparliamo quando andrai a lavorare e vedrai che mentre ti fai un mazzo tanto il tuo datore di lavore ne trae vantaggi e a te spetta meno di quanto sarebbe giusto...
guarda che non mi permetto di dire che sia sbagliato "studiare per amore dello studio" ma anche io alla tua età avevo ideali e pensieri diversi da quelli che ho ora.......... ripeto: tra 5-10 anni la penserai diversamente

Ma lo so benissimo che l'università è anche più impegnativa e stressante del lavoro... però se si ama ciò che si studia il sacrificio manco si sente, o comunque non al punto da dire "mi sto rovinando la vita", te lo posso assicurare. ;)....

mi hai fatto riflettere su di una cosa personale: ho scelto un determinato indirizzo di ingegneria perchè mi sono fidato di chi me l'aveva suggerito, perchè effettivamente in Italia ce ne sono di meno (di laureati in ing elettrica) rispetto agli altri indirizzi, perchè ho sempre avuto interesse nel settore energetico e perchè ritenevo che tale settore in questi ultimi 10 anni esplodesse nel nostro paese............
..... un ragionamento che quando avevo 19 anni sembrava corretto.......
... salvo poi fare i conti con la realtà: tanti esami che purtroppo si sono rilevati di non mio gradimento, difficoltà nel nostro paese di inserirsi in un settore (quello energetico) che rispetto al resto del mondo non decolla proprio, quindi difficoltà per un elettrico di fare un lavoro per "elettrico" (a meno che non si faccia la fine di alcuni miei amici che si sono ritrovati a fare i pseudo-progettisti in qualche pseudo-studio..... cose che poi fanno i periti, con tutto il rispetto per loro).......

non credo che "amare ciò che si studia" basti a giustificare una scelta universitaria, io sinceramente non me la sento di dare torto a fabio80 sulla convenienza della laurea, però ci terrei a dire che (indipendentemente dagli stipendi da straccioni) almeno per quanto mi riguarda il peso della laurea si fa sentire (e non sono io che ostento sta cosa, per carità!) e mi lusinga il rispetto che operai ed impiegati miei colleghi hanno nei miei confronti..... è difficile da spiegare a parole, bisognerebbe provarlo in prima persona
(è chiaro che la gloria non basta e che dopo un tot di tempo è necessario guardare all'aspetto economico)

a parte che le iscrizioni sono effettivamente n calo (tranne per le facoltà parcheggio, quelle sono in pieno boom), ma il problema è che oggi la laurea la richiedono pure per pelare patate. è questa la distorsione del sistema economico italiano. ai ns imprenditorucoli fa piacere avere gente uscita dalle università, tanto la pagano poco uguale e fan fare loro dei lavori che potrebbero fare dei diplomati con la certezza che il lavoro viene preso con un altro spirito. la mia assistente è laureata...

beh su questo mi trovi assolutamente d'accordo.....

però ora non prendetevela voi del nuovo ordinamento.... mi spiace ripeterlo ma il cambaimento dal vecchio al nuovo ordinamento ha finito di peggiorare la situazione: le aziende ora pretendono tutti laureati giovanissimi (almeno triennali) pure per spolverare i mobili degli uffici o per togliere le caccole di naso da sotto le sedie........
avete il diritto di rispondermi male se vi sentite offesi per il fatto che io ripeta spesso questo concetto, ma se l'università fosse rimasta alla vecchia modalità ci sarebbero stati meno laureati, con età mediamente più elevata e con voti mediamente più bassi... di conseguenza non saremmo arrivati a questo livello di pretese da parte di molte aziende

fuocoz
31-03-2008, 10:34
Sì.
Anche un cuoco ha ottime possibilità di andare a lavorare all'estero, però non è passato da 5 anni di università.

Segno che la possibilità di emigrare non è certo prerogativa di chi ha questo "pezzo di carta" sempre più inutile.

Si un cuoco,perchè hai il background italiano alle spalle che ti qualifica.
E poi cuochi non si diventa dopo le superiori ma ti servono anni di pratica nel quale peli le patate.
Ma considera uno che esce dalle superiori con un diploma e non trova un lavoro che lo soddisfa qua.

Non diciamo fesserie dai,di certo è che il mondo della manodopera non qualificata con tutti gli immigrati che sono arrivati,stanno arrivando e arriveranno è forse il peggiore che ci possa essere.

Che poi il sistema italiano faccia schifo ok avete ragione ma questo non lo si vede solo nell' istruzione eh...


E poi nel 3d si parlava di lauree più spendibili :rolleyes:

D4rkAng3l
31-03-2008, 12:59
in generale credo che non convenga la laurea

durante gli studi quel che dà forza è "avrò più possibilità di altri". in effetti è vero ma il premio di stipendio non compensa il tempo perso. insomma, se a 19 anni si prendono mille euro scarsi se va bene, da laureati a 25 se ne portano a casa 1500 subito. nel frattempo però chi ha iniziato a 19 si è messo via 6 anni di stipendio, magari ne prende 1300 perchè è salito di grado, si è fatto la casa e non ha accumulato rinuncie su rinuncie perchè senza stipendio certe cose te le sogni.

allora si riparte con "ma nel medio termine farai strada" . e sarà anche vero, però porcapu***ana si vive nel presente, e nel presente si campa con quel che si ha. sta storia del "vedrai un domani" ha anche seccato

la laurea forse conviene all'estero dove parti con uno stacco salariale che compensa in tempi molto più rapidi gli anni passati sui libri. in italia se va bene hai il pareggio a 40 anni, se va male non si sa visto che molti finiscono nella spirale dei cococo stage e assimilati

la laurea oggi consente solo di poter scegliere il lavoro che più aggrada. è un vantaggio per cui vale la pena ritardare di 5 anni l'ingresso nel mondo del lavoro? non so, io mi sto convincendo di no. ma ormai i giochi sono fatti quindi....

per quel che mi riguarda è solo un fottuto problema economico. dopo il passaggio all'euro e con tutto quel che vi gravita attorno, l'aspettare tempi migliori è un lusso che si possono permettere solo quelli con le spalle coperte, alias chi la casa ce l'ha regalata dai genitori e via discorrendo

in quei casi allora sì che si può puntare al medio termine. ma chi deve pagarsi tutto che fa? hai voglia a costruirti un futuro con lo stipendio da dipendente. devi attendere 5 o 6 anni, e andari fuori di casa a 30 e farti prendere per il culo da chi ci è andato a 25 dopo avere fatto la bella vita :rolleyes:

Per citare uno dei migliori professori che abbia mai avuto: "La laurea è una cosa inutile è un'affermazione che si può permettere di fare solo ed esclusivamente chi una laurea ce l'ha già" :D

NetEagle83
31-03-2008, 13:07
mi hai fatto riflettere su di una cosa personale: ho scelto un determinato indirizzo di ingegneria perchè mi sono fidato di chi me l'aveva suggerito, perchè effettivamente in Italia ce ne sono di meno (di laureati in ing elettrica) rispetto agli altri indirizzi, perchè ho sempre avuto interesse nel settore energetico e perchè ritenevo che tale settore in questi ultimi 10 anni esplodesse nel nostro paese............
..... un ragionamento che quando avevo 19 anni sembrava corretto.......
... salvo poi fare i conti con la realtà: tanti esami che purtroppo si sono rilevati di non mio gradimento, difficoltà nel nostro paese di inserirsi in un settore (quello energetico) che rispetto al resto del mondo non decolla proprio, quindi difficoltà per un elettrico di fare un lavoro per "elettrico" (a meno che non si faccia la fine di alcuni miei amici che si sono ritrovati a fare i pseudo-progettisti in qualche pseudo-studio..... cose che poi fanno i periti, con tutto il rispetto per loro).......

non credo che "amare ciò che si studia" basti a giustificare una scelta universitaria, io sinceramente non me la sento di dare torto a fabio80 sulla convenienza della laurea, però ci terrei a dire che (indipendentemente dagli stipendi da straccioni) almeno per quanto mi riguarda il peso della laurea si fa sentire (e non sono io che ostento sta cosa, per carità!) e mi lusinga il rispetto che operai ed impiegati miei colleghi hanno nei miei confronti..... è difficile da spiegare a parole, bisognerebbe provarlo in prima persona
(è chiaro che la gloria non basta e che dopo un tot di tempo è necessario guardare all'aspetto economico)

Guarda, io credo che, come in tutte le cose, sia una questione di equilibri... anch'io se avessi dovuto seguire le mie attitudini "in toto" sarei finito a studiare Filosofia, ma ovviamente sono consapevole che avrei ridotto il range di opportunità lavorative in maniera considerevole... basta solo un pò di buon senso per cercare di bilanciare i "costi opportunità" - per usare un termine economico - della scelta e le proprie passioni/inclinazioni. :)

Ovviamente il discorso si complica perchè è una scelta da fare molto presto, a 18-19 anni, e comunque non si ha la completa conoscenza di cosa comporta un corso di laurea (come dici tu ci sono materie che magari non si gradiscono), ma un minimo di maturità per capire verso cosa si è portati maggiormente la si ha comunque... anche perchè altrimenti, ripeto, si finisce per "violentarsi" psicologicamente a studiare cose che proprio non sopporti per 3-5 anni, e una volta finito ti aspetta una eventuale carriera frustrante perchè non ami quel settore... insomma, non sono proprio scelte da fare a cuor leggero, bisogna usare un minimo la testa. ;)

Ad ogni modo, ciò non toglie che la soluzione non può essere l'immobilismo e la rinuncia a priori a cercare una istruzione di livello superiore, così facendo non si conclude niente e ci si preclude un'occasione di crescita culturale e professionale che - non mi stancherò mai di dirlo - giova sia come tornaconto personale che alla collettività. :)

Marci
31-03-2008, 13:56
Sì.
Anche un cuoco ha ottime possibilità di andare a lavorare all'estero, però non è passato da 5 anni di università.

Segno che la possibilità di emigrare non è certo prerogativa di chi ha questo "pezzo di carta" sempre più inutile.
1) come ti hanno gia detto uno non è che esce dalle superiori e lo prendono a fare il cuoco..
2) saresti contento di essere curato da un medico con il diploma? o di abitare in un palazzo progettato da un architetto senza laurea? oppure di passare su un ponte progettato da un ingengnere senza laurea?

SlimSh@dy
31-03-2008, 14:53
1) come ti hanno gia detto uno non è che esce dalle superiori e lo prendono a fare il cuoco..
2) saresti contento di essere curato da un medico con il diploma? o di abitare in un palazzo progettato da un architetto senza laurea? oppure di passare su un ponte progettato da un ingengnere senza laurea?

Quoto!!! Posso capire che ci sono alcuni lavori dove effettivamente avere o non avere la Laurea non cambia molto!!Ma molti altri posti la Laurea è d'obbligo!! POi scusate la gente che studia medicina e finisce ben oltre i 30 anni è tutta gente cretina??:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: POi anche nel settore Informatico secondo me la laurea ha anche il suo peso!!IO sono un perito Informatico e devo dire che la mia preprazione attuale (sono al 3 anno di Inf. e comunicazione digitale) è ben superiore a quella di quando mi son diplomato!!Poi senza laurea triennale non avrei potuto accedere a molti master di primo livello che ritengo veramente utili (molti di questi, almeno quelli che mi interessano sono praticamente delle "formazione lavoro" dato che appena finisci è quasi certa l'assunzione in azienda!!

fabio80
31-03-2008, 20:40
Secondo te il fatto che uno abbia la possibilità di cercare lavoro all' estero è poco?

ti hanno già risposto, e oltre a farti un esempio di un cuoco anche io, ti posso dire che di persone che fanno fortuna all'estero senza laurea ne è pieno il mondo

fuocoz
31-03-2008, 21:56
ti hanno già risposto, e oltre a farti un esempio di un cuoco anche io, ti posso dire che di persone che fanno fortuna all'estero senza laurea ne è pieno il mondo

E ti hanno gia risposto che il cuoco non lo puoi prendere come punto di riferimento.

Se eri portoghese e ti spacciavi per esperto di cucina portoghese non ti si inculava nessuno :asd:

E poi che centra che è pieno il mondo di gente che fa fortuna senza laurea,non ha senso.

fabio80
31-03-2008, 21:58
E ti hanno gia risposto che il cuoco non lo puoi prendere come punto di riferimento.

Se eri portoghese e ti spacciavi per esperto di cucina portoghese non ti si inculava nessuno :asd:

E poi che centra che è pieno il mondo di gente che fa fortuna senza laurea,non ha senso.

contestavo il fatto che per andare a lavorare all'estero la laurea sia condicio sine qua non. falsissimo :p

fuocoz
31-03-2008, 22:01
Si ma hai molte più probabilità di trovare un buon lavoro se sei un medico o un ing.,non mi venire a dire che se vai la con un diploma di scientifico è uguale dai...

NetEagle83
31-03-2008, 22:07
Questo discorso interessa parecchio anche a me. Chissà come sono viste le lauree italiane all'estero... ad esempio circolano voci che gli ingegneri statunitensi abbiano parecchie lacune, mentre quelli italiani pare vengano considerati tra i più qualificati in Europa... quindi a rigor di logica un ingegnere italiano in America dovrebbe "far fortuna" ad occhi chiusi.

E per le altre lauree? Qualcuno ha esperienze dirette (o quasi) di come vengono percepiti i nostri studi all'estero?

fabio80
31-03-2008, 22:08
Questo discorso interessa parecchio anche a me. Chissà come sono viste le lauree italiane all'estero... ad esempio circolano voci che gli ingegneri statunitensi abbiano parecchie lacune, mentre quelli italiani pare vengano considerati tra i più qualificati in Europa... quindi a rigor di logica un ingegnere italiano in America dovrebbe "far fortuna" ad occhi chiusi.

E per le altre lauree? Qualcuno ha esperienze dirette (o quasi) di come vengono percepiti i nostri studi all'estero?

voci, appunto. in fondo, a quelli del VO dovevano pure pompare 'ego per convincerli che dare 6 volte analisi servisse a fortificare lo spirito.

vuoi fare l'ingegnere? travestiti da indiano (non intendo i pellerossa :D)

NetEagle83
31-03-2008, 22:19
voci, appunto. in fondo, a quelli del VO dovevano pure pompare 'ego per convincerli che dare 6 volte analisi servisse a fortificare lo spirito.

vuoi fare l'ingegnere? travestiti da indiano (non intendo i pellerossa :D)

Ma lol! :asd:

No comunque il discorso non era limitato ad ingegneria (anzi, personalmente non c'entro una ceppa con voi ingegneri... :asd:), era per capire in generale come veniamo visti noi "italici baccellieri" all'estero. ;)

fabio80
31-03-2008, 22:20
Ma lol! :asd:

No comunque il discorso non era limitato ad ingegneria (anzi, personalmente non c'entro una ceppa con voi ingegneri... :asd:), era per capire in generale come veniamo visti noi "italici baccellieri" all'estero. ;)

come italiani, perlomeno dagli inglesi. diciamo che mi sto guadagnando la loro figucia adesso, e ci lavoro da almeno 4 mesi :stordita:

NetEagle83
31-03-2008, 22:30
come italiani, perlomeno dagli inglesi. diciamo che mi sto guadagnando la loro figucia adesso, e ci lavoro da almeno 4 mesi :stordita:

Tu sei ingegnere gestionale, giusto? E per altri tipi di laurea? Ad esempio suppongo che la nostra laurea in giurisprudenza all'estero non valga granchè (il diritto che studiamo è principalmente il "nostro", anche se qualche corso di diritto comparato c'è... ma non so quanto si approfondisce).

Oppure, tanto per andare sul personale, io che studio "Scienze della Comunicazione Multimediale", come verrei visto se in un eventuale curriculum mettessi in bella mostra un "bachelor of science in Multimedia Communication"?

Stesso discorso per Economia ecc. Se sapete qualcosa parlate! ;)