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View Full Version : 5 anni, 4.000 soldati morti, 2,20 al giorno...


*sasha ITALIA*
24-03-2008, 12:08
Diffuse le stime dei militari americani morti nel conflitto
Incertezza sulle vittime civili: c'è chi parla di un milione
In cinque anni quattromila morti
La conta dei caduti Usa in Iraq
Ieri sera quattro soldati hanno perso la vita a Bagdad

In cinque anni quattromila morti
La conta dei caduti Usa in Iraq

BAGDAD - "Gli elevati costi in termini di vite umane", di cui aveva parlato pochi giorni fa George W. Bush, sono oggi una cifra a tre zeri. Con i quattro caduti di ieri sera a Bagdad sono 4mila i militari Usa morti in Iraq. A cinque anni dall'inizio del conflitto, Bush si era detto convinto che gli Usa stessero vincendo la partita, ma le cifre dicono che il prezzo che stanno pagando è altissimo. In base ai calcoli di Usa Today, il più diffuso quotidiano degli Stati Uniti, il 98% delle vittime sono uomini, tre quarti dei quali bianchi non ispanici di una età media di 21 anni.

Il 52% delle vittime è morto ucciso da una bomba, il 16% da un'arma da fuoco. Il giorno più letale è stato il 26 gennaio 2005, quando un elicottero si è schiantato al suolo e 31 militari hanno perso la vita. Lo stesso giorno sei altri militari sono morti combattendo. Il mese più cruento è stato novembre 2004, con 147 vittime in tutto.

I militari Usa morti quest'anno in Iraq sono 96. Una cifra inferiore rispetto agli anni passati. L'anno peggiore è stato il 2007, con 901 morti tra i militari americani. Non era andata molto meglio nel 2004, nel 2005 e nel 2006. Le vittime Usa erano state rispettivamente 849, 846 e 822. Elevato anche il numero dei feriti: ufficialmente appena meno di 30 mila, ma secondo alcune stime circa 100 mila.

Che la situazione sia tutt'altro che rosea lo dimostra anche "l'invisibilità" che circonda i caduti Usa. Le operazioni di rimpatrio delle salme avvengono quasi sempre con grandissima discrezione. Fino a pochi mesi fa era addirittura proibito fotografare le bare. Dopo le proteste dei media le cose sono cambiate ma le foto rimangono molto rare.

Nelle precedenti guerre combattute dagli Stati Uniti, il numero delle vittime era stato decisamente superiore. Nella guerra di Corea, tra il 1950 e il 1953, le vittime Usa sono state inmedia 12.300 l'anno, in quella del Vietnam (1963-'75) 4.850 l'anno.

In Iraq, poi, c'è un'altra conta decisamente più elevata di quella dei militari caduti. E' quella delle vittime civili irachene. Non esiste una cifra ufficiale ma le stime oscillano tra 82mila e oltre un milione.

(24 marzo 2008)












Cit. : Auguri presidente! :)

:muro:

blamecanada
24-03-2008, 12:17
Quelli perlomeno sono soldati, che hanno scelto di andare lí (benché in molti casi si tratti di persone molto povere, quindi la scelta non è che fosse proprio libera).

Le migliaia di civili iracheni morti invece...

momo-racing
24-03-2008, 12:21
se ti fai beccare a farti fare un pompino da una stagista ti danno l'impeachment. Se mandi a rotoli l'economia del tuo paese lasciando migliaia di persone senza una casa, mandi 4000 giovani ragazzi del tuo paese a morire per il petrolio e uccidi un milione di iracheni, ti danno il secondo mandato. E c'è chi si ostina a vedere gli u.s.a. come la più grande democrazia del mondo. I casi sono due: o gli usa non sono questo, oppure la democrazia come sistema non funziona.

cocis
24-03-2008, 12:58
bush l'altro giorno " sono orgoglioso dei progressi" :stordita:

blamecanada
24-03-2008, 13:04
se ti fai beccare a farti fare un pompino da una stagista ti danno l'impeachment. Se mandi a rotoli l'economia del tuo paese lasciando migliaia di persone senza una casa, mandi 4000 giovani ragazzi del tuo paese a morire per il petrolio e uccidi un milione di iracheni, ti danno il secondo mandato. E c'è chi si ostina a vedere gli u.s.a. come la più grande democrazia del mondo. I casi sono due: o gli usa non sono questo, oppure la democrazia come sistema non funziona.
Negli Stati Uniti ci sono libere elezioni. Sicuramente è un presupposto fondamentale per la democrazia, ma è sufficiente?

Insomma, ci sono due partiti che hanno praticamente il monopolio politico, e il presidente ha un sacco di poteri. Infatti alle presidenziali il 50% delle persone non va nemmeno a votare, alle legislative l'astensionismo è del 60%. Non c'è alcuna possibilità per un terzo incomodo di contare qualcosa, a causa della struttura istituzionale e del sistema elettorale maggioritario, e del fatto che comunque senza finanziamenti milionarî dei privati non ci sono i soldi per fare propaganda.

Insomma, ritengo che la democrazia statunitense abbia molti limiti e sia inferiore a quella europea. Inoltre anche quella europea non è che sia perfetta. Anche se probabilmente è il meglio che c'è al momento.

easyand
24-03-2008, 13:13
Negli Stati Uniti ci sono libere elezioni. Sicuramente è un presupposto fondamentale per la democrazia, ma è sufficiente?

Insomma, ci sono due partiti che hanno praticamente il monopolio politico, e il presidente ha un sacco di poteri. Infatti alle presidenziali il 50% delle persone non va nemmeno a votare, alle legislative l'astensionismo è del 60%. Non c'è alcuna possibilità per un terzo incomodo di contare qualcosa, a causa della struttura istituzionale e del sistema elettorale maggioritario, e del fatto che comunque senza finanziamenti milionarî dei privati non ci sono i soldi per fare propaganda.

Insomma, ritengo che la democrazia statunitense abbia molti limiti e sia inferiore a quella europea. Inoltre anche quella europea non è che sia perfetta. Anche se probabilmente è il meglio che c'è al momento.

l'astensionismo è sempre stato un problema molto grosso in USA, è quasi un fattore culturale, sul fatto che ci siano solo 2 partiti.....beh a me pare che non cambi molto rispetto all' italia, visto che PD-PDL......e tutti gli altri non contano un cazzo visto che non vinceranno mai

blamecanada
24-03-2008, 13:43
l'astensionismo è sempre stato un problema molto grosso in USA, è quasi un fattore culturale, sul fatto che ci siano solo 2 partiti.....beh a me pare che non cambi molto rispetto all' italia, visto che PD-PDL......e tutti gli altri non contano un cazzo visto che non vinceranno mai
E invece contano, perché sono in parlamento, quindi possono piú facilmente far sentire la loro voce.

Inoltre io mi riferivo ai Paesi in cui c'è il proporzionale, come la Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, etc. In quei Paesi tutti i partiti che superano lo sbarramento contano.

Infatti vorrei si passasse ad un sistema proporzionale (che significa senza premî di maggioranza), purtroppo in Italia si crede che il maggioritario sia piú "moderno", come se il malgoverno fosse un prodotto del sistema elettorale...


In ogni caso, se gli USA fossero stati una repubblica parlamentare, credo avrebbero gestito in modo diverso la guerra in Iraq.

momo-racing
24-03-2008, 13:54
Negli Stati Uniti ci sono libere elezioni. Sicuramente è un presupposto fondamentale per la democrazia, ma è sufficiente?

Insomma, ci sono due partiti che hanno praticamente il monopolio politico, e il presidente ha un sacco di poteri. Infatti alle presidenziali il 50% delle persone non va nemmeno a votare, alle legislative l'astensionismo è del 60%. Non c'è alcuna possibilità per un terzo incomodo di contare qualcosa, a causa della struttura istituzionale e del sistema elettorale maggioritario, e del fatto che comunque senza finanziamenti milionarî dei privati non ci sono i soldi per fare propaganda.

Insomma, ritengo che la democrazia statunitense abbia molti limiti e sia inferiore a quella europea. Inoltre anche quella europea non è che sia perfetta. Anche se probabilmente è il meglio che c'è al momento.

io parlo proprio del meccanismo democrazia che secondo me ha perseguito una strada deviata e di fatto si sta tramutando in una nuova oligarchia al servizio del capitalismo e tale meccanismo negli usa è semplicemente più palese che altrove. Una volta la democrazia era al servizio del cittadino. Ora è solamente una questione di PIL e di interessi economici che non possono essere toccati ed i cittadini si sono tramutati da persone in consumatori.

blamecanada
24-03-2008, 14:10
io parlo proprio del meccanismo democrazia che secondo me ha perseguito una strada deviata e di fatto si sta tramutando in una nuova oligarchia al servizio del capitalismo e tale meccanismo negli usa è semplicemente più palese che altrove. Una volta la democrazia era al servizio del cittadino. Ora è solamente una questione di PIL e di interessi economici che non possono essere toccati ed i cittadini si sono tramutati da persone in consumatori.
Sono parzialmente d'accordo. Ma se ne dovrebbe parlare in un'altra discussione.

Sawato Onizuka
24-03-2008, 16:23
quando le scorte di carburante tendono a finire e l'economica rischia di affondare una guerra é sempre il modo migliore per illudersi di risollevarsi (errore ciclico)

:doh: e cmq con tutto l'oro nero utilizzato per la VOSTRA acqua in bottiglia il Bush faceva prima a conquistare il belpaese (di sicuro morivano meno soldati :sbonk: )

Jackari
24-03-2008, 16:27
Negli Stati Uniti ci sono libere elezioni. Sicuramente è un presupposto fondamentale per la democrazia, ma è sufficiente?

Insomma, ci sono due partiti che hanno praticamente il monopolio politico, e il presidente ha un sacco di poteri. Infatti alle presidenziali il 50% delle persone non va nemmeno a votare, alle legislative l'astensionismo è del 60%. Non c'è alcuna possibilità per un terzo incomodo di contare qualcosa, a causa della struttura istituzionale e del sistema elettorale maggioritario, e del fatto che comunque senza finanziamenti milionarî dei privati non ci sono i soldi per fare propaganda.

Insomma, ritengo che la democrazia statunitense abbia molti limiti e sia inferiore a quella europea. Inoltre anche quella europea non è che sia perfetta. Anche se probabilmente è il meglio che c'è al momento.

pensa che noi abbiamo introdotto il maggioritario:stordita:
proporzionale tutta la vita

ps. non mi pare che in francia si stia molto meglio cmq
ps2. l'italia è un caso atipico. non si capisce come l'astensionismo sia sotto il 20%. brogli elettorali?? bah vedremo a queste elezioni

Fil9998
24-03-2008, 17:26
ma non mi sembrano manco tanti 2 morti al giorno.

stiamo ad una media di 1 'meriggano ogni 250 iraqueni ...

è una OTTIMA media dal punto di vista militare.




poi vabbhè, nel conto ci son vecchi, donne, bambini, civili inermi ...

ma chi se ne frega??

stanno ancora cercando le armi di distruzione di massa... figuriamoci se gli frega di un milione di morti quasi tutti civili.

businness is businness ... e il petrolio mica lo vogliamo lasciare ai russi e cinesi, no?

Fil9998
24-03-2008, 17:28
ah, nessuno dice che uno su tre dei reduci soldati USA ritorna a casa completamente fuso di cervello ed incapace di reinserirsi nella vita "normale" ...

il conto non tien manco conto dei mutilati e menomati a vario tipo... cosa non infrequeste visto che spesso i soldati USA vengono attaccati con mine ed esplosivi vari, più che nei scontri diretti.

sempreio
24-03-2008, 17:53
ma non mi sembrano manco tanti 2 morti al giorno.

stiamo ad una media di 1 'meriggano ogni 250 iraqueni ...

è una OTTIMA media dal punto di vista militare.




poi vabbhè, nel conto ci son vecchi, donne, bambini, civili inermi ...

ma chi se ne frega??

stanno ancora cercando le armi di distruzione di massa... figuriamoci se gli frega di un milione di morti quasi tutti civili.

businness is businness ... e il petrolio mica lo vogliamo lasciare ai russi e cinesi, no?

fanno realmente rabbrividire i numeri, già due anni fa parlavano di mezzo milione di iraqeni morti cioè una media di 500morti al giorno :muro: ma vi rendete conto:muro:

Onisem
24-03-2008, 17:54
ah, nessuno dice che uno su tre dei reduci soldati USA ritorna a casa completamente fuso di cervello ed incapace di reinserirsi nella vita "normale" ...

il conto non tien manco conto dei mutilati e menomati a vario tipo... cosa non infrequeste visto che spesso i soldati USA vengono attaccati con mine ed esplosivi vari, più che nei scontri diretti.

Infatti il peso sociale ed economico della guerra in Iraq è incalcolabile. Ma tanto a loro cosa frega, non hanno praticamente welfare, quando torni a casa disadattato o invalido sono cazzi tuoi e della tua famiglia.

Sawato Onizuka
25-03-2008, 16:49
ah, nessuno dice che uno su tre dei reduci soldati USA ritorna a casa completamente fuso di cervello ed incapace di reinserirsi nella vita "normale"...

no no davvero ? manco l'altra volta c'erano così tante "sindrome da depressioni post-golfo" :doh:

easyand
25-03-2008, 17:15
Infatti il peso sociale ed economico della guerra in Iraq è incalcolabile. Ma tanto a loro cosa frega, non hanno praticamente welfare, quando torni a casa disadattato o invalido sono cazzi tuoi e della tua famiglia.

per i militari la cosa è diversa, c'è assistenza gratuita sia per quelli in servizio attivo che per i veterani